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Mozione Urgente
Il Consiglio regionale
Oggetto: Fondo regionale di rotazione € 50 milioni per la ricostruzione delle
aree colpite dal terremoto in regione Lombardia
Considerato che:
Le ripetute scosse di terremoto hanno colpito duramente l’Emilia e numerosi comuni
lombardi dell’area mantovana.
Nella Provincia di Mantova danni significativi sono stati inferti ad un patrimonio
urbanistico di rilevante valore storico-monumentale: chiese, edifici civili, abitazioni
private, scuole, uffici pubblici, case comunali, centri di socialità, ecc) e al sistema
produttivo (opifici, luoghi di stoccaggio e di conservazioni per i prodotti della filiera
lattiero casearia, dell’agro industria e dell’insieme delle filiere industriali);
L’Amministrazione regionale si è mossa con tempestività per garantire la gestione
della fase di emergenza: strutture di accoglienza per persone delle aree colpite,
presidi per l’assistenza sanitaria, supporto per la verifica delle agibilità e ricognizione
dei danni, messa in sicurezza delle strutture pericolanti;
Considerato inoltre che
le misure, individuate dalla Giunta regionale il 6/6/2012 con deliberazione n° IX/3612
Sostegno alla ricostruzione, rilancio del commercio e turismo, credito, sospensioni dei
pagamenti dei rimborsi, anticipo delle risorse PAC, riprogrammazione delle economie
sulla misura “ammodernamento delle aziende agricole”, fondo di garanzia per
l’accesso al credito, sostegno all’edilizia scolastica, ed altre iniziative di
coordinamento, sono la necessaria rimodulazione di politiche e risorse già disponibili
nel bilancio della regione;
adesso è necessario muoversi con altrettanta celerità per avviare la fase di
ricostruzione e di ripresa della normale attività civile e delle attività produttive proprie
del territorio; per garantire una ordinata fuoriuscita dall’emergenza ed avviare
tempestivamente le politiche di ricostruzione la Regione deve attivare una sua
funzione “sussidiaria” :sia anticipando le risorse la dove gli interventi sono garantiti
dal Governo, sia come in parte è stato fatto, rimodulando in favore delle aree
terremotate misure già attive, sia e prioritariamente rendendo disponibili risorse
proprie aggiuntive per programmi di ricostruzione da destinare alle amministrazioni
locali e alle imprese con le quali avviare a gestire gli interventi;
Constatato che
a seguito della parziale attuazione della legge delega sul federalismo fiscale la Regione
è diventata soggetto attivo nella gestione del procedimento di accreditamento e
riscossione dei tributi propri e di quelli compartecipati; che le risultanze del rendiconto
dell’esercizio 2011 mostrano come grazie a questo nuovo status dell’Amministrazione
si siano introitati 207 milioni di risorse aggiuntive provenienti dal gettito per recupero
dell’evasione, e che nel dettaglio ci sono stati: € 140 milioni e 600 mila euro da
recupero evasione IRAP; € 65 milioni e 973 mila euro da recupero da evasione bollo
auto; € 681 mila euro da recupero da evasione addizionale regionale IRPEF (va
considerato che il sistema di accertamento IRPEF è entrato in vigore nel mese di
dicembre 2011);
che per il 2011 nelle casse regionali sono confluite risorse aggiuntive per 207 milioni
di euro ed il trend si sta verificando anche per questi primi mesi del 2012 e
considerato anche che le risorse aggiuntive recuperate attraverso il contrasto
dell’evasione se destinati ad investimenti possono “aumentare” i margini di spesa ai
fini del patto di stabilità;
Per quanto premesso
Il Consiglio regionale impegna la Giunta
Ad istituire in sede di Assestamento di bilancio per l’esercizio 2012 un
• “Fondo Regionale di rotazione di 50 milioni di euro per la ricostruzione nell’area
della provincia di Mantova colpita dal sisma del 20 e 29 maggio 2012” con
restituzione del capitale, con rate annuali, in 15 anni;
• alla dotazione finanziaria del Fondo si provvede attingendo dalle risorse affluite
nelle casse regionali per il contrasto all’evasione, (207 milioni di euro per il
2011);
• il “Fondo” è finalizzato al finanziamento della ricostruzione delle:
o infrastrutture civili, storiche e monumentali dei comuni colpiti dal sisma
(scuole, uffici pubblici, case comunali, monumenti storici ed
architettonici , luoghi di culto e di socialità);
o strutture industriali e commerciali (opifici, capannoni, luoghi di
stoccaggio ecc) essenziali per la ripresa produttiva delle aree colpite;
Ad attivarsi perché le iniziative attivate attraverso il “Fondo di rotazione” sia esonerate
dal “Patto di stabilità”;
Ad attivarsi presso il Governo per garantire che tutti gli interventi finalizzati alla
ricostruzione post-terremoto svolti per competenze proprie o delegate (comuni,
province, regioni) siano escluse dal patto di stabilità.
Milano, 12 giugno 2012
Giovanni Pavesi