L`educazione emotiva, affettiva, sessuale per
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L`educazione emotiva, affettiva, sessuale per
Somedia Novembre 2009 Il gioco, l’amicizia, l’amore Prof.ssa Roberta Giommi, psicologa, psicoterapeuta, Direttore dell’Istituto Internazionale di Sessuologia di Firenze L’educazione emotiva, affettiva, sessuale per costruire le relazioni e capire le scelte Perché è utile parlare di emozioni, di sentimenti, di sessualità Perché i ragazzi e la ragazze tendono a anticipare l’ingresso nella sessualità adulta, perché vivono in un mondo globale, perchè il dialogo con gli adulti è spesso scarso o inesistente e questo determina una incompetenza a ricevere informazioni. La tenda del calumet permetteva di parlare tra generazioni, dalla tenda usciva sempre arrabbiato il guerriero giovane, ma il conflitto era passato dalla dimensione del dialogo e dal confronto/scontro. Troppa informazione, troppe letture di superficie, la psiche è rimasta la stessa e chiede di essere ascoltata così come regala il dolore. Parlare con i ragazzi e le ragazze è una attività molto bella, loro hanno voglia di raccontare e noi dobbiamo trovare il tempo per attuare un riconoscimento con le differenze fondamentali dei ruoli di adulti/giovani. Le paure della sessualità ci sono ancora con tutto ciò che si è reso disponibile? La risposta è Si forse più di prima perché il villaggio globale regala alcune dimensioni fasulle: 1) La falsa parità- tutti si può fare e ottener tutto e non è vero, le disparità esistono e sono legate alla cultura, al denaro, alla bellezza, alla capacità di sedurre e di essere considerati. Si temono le esperienze sessuali? La risposta è SI, abbiamo visto che sono la paura di non essere all’altezza, di non trovare amici, di essere usati e rifiutati, di non riuscire a fare sesso, di non provare piacere. Le scopriamo facilmente se si costruiscono i dialoghi e si permette alle difficoltà, alle domande utili di emergere. Parlare delle emozioni Parlare delle emozioni vuol dire parlare delle sensazioni che proviamo, sensazioni corporee che invadono la testa e hanno riflessi sulle decisioni. L’intelligenza delle emozioni è capire cosa sta passando dentro di noi e saper scegliere, abbandonando l’idea che impulso ed intuizione siano la stessa cosa. L’impulso guida un comportamento emotivo incontrollato che può farci fare cose utili o dannose, l’intuizione è una competenza a sentire cosa stiamo attraversando e se dire si o no alla spinta verso il fare che possiamo provare come tentativo di risoluzione della curiosità, della paura e dello stress. I sentimenti rappresentano il passaggio dalla dimensione emotiva verso la consapevolezza della piccola dipendenza, della costanza dell’attrazione, della differenza tra una persona ed un'altra, della loro non scambiabilità. Nel momento in cui facciamo caso al legame e alla costanza del legame e al desiderio che si è creato e sta reggendo al passare del tempo, allora siamo all’interno dei sentimenti. La sessualità La sessualità nasce dalla nostra base biologica, ci fa riconoscere il nostro sesso, la differenza dal sesso maschile e femminile. Esiste una parità ed una complementarietà dei corpi e una scelta di cosa e chi è attraente per noi che mette le sue radici dopo essersi composta in adolescenza. L’identità è sapere chi sono e cosa vuole dire essere maschio o femmina, sentirsi diversi o uguali nella mente e nel corpo, innamorarsi può essere rinforzare al differenza e la complementarietà o fare e sentire di essere diversi/e per chi si desidera, omosessualità, per il corpo e il sesso che sentiamo nostro, transessualismo. La sessualità ha una base istintiva, ma ha bisogno di costruzione, di trovare le strade giuste, di renderci felici. La prima volta, l’eccitazione che il corpo racconta, l’orientamento verso la realizzazione del piacere e della relazione, sono elementi che caratterizzano l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta. Educare alla sessualità E’ parlare ai ragazzi e alle ragazze, rispondere alle loro domande, non lasciarli soli di fronte alle esperienze e far loro sapere che si può parlare, raccontare i dubbi e le paure, trovare soluzioni. Oggi la maggioranza dei ragazzi e delle ragazze hanno fatto le loro esperienze sessuali tra i 14 e 16 anni, spesso non sono state soddisfacenti, si è istaurata un ansia di prestazione che ha due componenti difficili da risolvere: autostima e fiducia negli altri. Si cerca di superare le paure, il pudore, i tabù comprensibili, buttando il cappello al di là del fiume sperando che il coraggio vinca la paura e che il risultato sia buono, mentre ci si muove in un territorio dove ci sono predatori e predati, persone che imparano che la paura si supera con stati alterati della coscienza. Sbagliato, quello che accade dopo è spesso complicato, il risveglio, il ripensamento, la crisi della fiducia, la solitudine. Perché non possiamo ascoltare le domande semplici? Quelle che i ragazzi e le ragazze ci pongono sempre: come sono fatto/a, come finzione, se non so come funziona me lo spieghi, perché non sono bravo, come mai non sento niente, come posso fare per capire se è la persona giusta, cosa posso o non posso rifiutare, come mi proteggo, cosa si dice in queste situazioni, come possa fare se sono innamorato/a di due persone diverse, ecc. La reticenza degli adulti e la resistenza dei ragazzi e delle ragazze impedisce il passaggio di informazioni emotive, di scoperte e dubbi. Bisogna imparare a non avere paura di fare scambio tra adulti e tra ragazzi e ragazze. Oggi si può avere avuto tanti partner e fatto tanto sesso, la domanda è se il sesso, l’amore hanno nutrito il nostro essere nel mondo, il confronto con gli altri , se siamo in grado di risolvere problemi emotivi, prendere decisioni, scegliere, provare benessere. La salute sessuale che è salute della persona e delle relazioni è un obiettivo importante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, perché non provarci?