Relazione paesaggistica - Comune di Uggiano la Chiesa
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Relazione paesaggistica - Comune di Uggiano la Chiesa
COMUNE DI UGGIANO LA CHIESA - Provincia di Lecce - PROGETTO di ampliamento del complesso ricettivo HOTEL RESORT “Mulino a Vento” ALL. 5 - RELAZIONE PAESAGGISTICA - Ubicazione: località “Mulino a Vento” Committenti: D’ALBA Giuseppe e CARLUCCIO Maria Domenica PROGETTISTA: ing. Antonio BISCOZZI STUDIO TECNICO - 73020 UGGIANO LA CHIESA - VIA DEGLI ULIVI, n. 6 - TEL. 3290631988 - 0836/812886 RELAZIONE PAESAGGISTICA PREMESSA La presente relazione paesaggistica, redatta secondo quanto riportato nell’allegato al D.P.C.M. 12 dicembre 2005, ha lo scopo di riportare quegli elementi che definiscono per l’Amministrazione competente la base di riferimento essenziale per la verifica delle compatibilità paesaggistiche degli interventi di progetto proposti, ai sensi dell’art.146, comma 5, del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n°42, recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio”. Tale relazione permette la suddetta verifica con riferimento ai contenuti e alle indicazioni del P.U.T.T./Paesaggio della Regione Puglia, con specifica considerazione dei valori paesaggistici. Altresì motiva ed evidenzia le qualità dell’intervento anche per ciò che attiene al linguaggio formale adottato in relazione al contesto dell’intervento. §1. LOCALIZZAZIONE DELL’INTERVENTO L’ immobile interessato dall’intervento è ubicato alla periferia del centro abitato. Con accesso da via Palombaro e da via interpoderale “Mulino a vento” , su aree ricadenti nel foglio 18 del N.C.T. del comune di Uggiano la Chiesa. L’area oggetto dell’intervento è classeficata F21(attrezzature per lo sport e svago) dal P.R.G. vigente, per l’intervento in questine si è richiesta la variazione urbanistica dell’area approvata con D.C.C. n° 41 del 30.11.200 1, con i seguenti parametri urbanistici; superficie minima di intervento = quella del comparto Ift = 0,519 mc/mq. ; superficie coperta = 0,146 mq/mq Altezza max. edifici = 3,5 m (unità abitative) – 4,5 (servizi) – 7,3 m sopraelevazione N° piani fuori terra = 1. distanza dai confini = 7, 5 m. (come da N.T.A.PRG vigente) Il lotto di intervento ha una superficie complessiva di 02.54.05 Ha. Il progetto prevede: - la costruzione di due corpi di fabbrica destinati a camere (riferimento planimetria nn. 11) in sostituzione della demolizione di datati bungalow realizzati alcuni in legno ed altri in pannelli sandwich di lamiera grecata (riferimento planimetria nn 6, 7 e 8) in ognuno dei quali sono previste 6 camere; - la costruzione di tre nuovi fabbricati destinati a camere (riferimento planimetria nn. 12) in ognuno dei quali sono previste 6 camere; - la costruzione di un nuovo fabbricato destinato a deposito e wc a servizio della piscina e del bar (riferimento planimetria n. 13); - la costruzione di un nuovo fabbricato destinato a centro benessere e locale commerciale per la vendita di prodotti tipici locali, con sottostante vano scantinato a deposito (riferimento planimetria n. 14); - la costruzione di un nuovo fabbricato destinato a deposito (riferimento planimetria n. 15); - la costruzione di un nuovo fabbricato destinato a sala colazione (riferimento planimetria n. 16), previa demolizione del pergolato; - la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica destinato a bar (riferimento planimetria n° 17) previa demolizione del pergolato; - la costruzione di una tettoia ombreggiante con copetura in legno (riferimento planimetria n° 18) previa demolizione del pergolato ; - l’ampliamento e la sopraelevazione del fabbricato ristorante e servizi (riferimento planimetria nn. 1-2-3-4-5) comprendente l’ampliamento della sala ristorante e della reception al piano terra nonché la realizzazione di una sala canferenze al primo piano; - la realizzazione di percorsi esterni, la piantumazione a verde di ampie aree e la piantumazione di essenze autoctone quali ulivo, carrubo, falso pepe, e a siepe oleandro, alloro e rosmarino. - La realizzazione della recinzione su tutto il perimetro dell’area in ampliamento con tipologia in conci di pietra di tufo, del tutto simile alla recinzione esistente e sezioni come riportato nella tavola n. 14; §2. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Sugli edifici da realizzare e su quelli esistenti saranno previste le seguenti finiture esterne, tipiche dell’edilizia urbana di Uggiano la Chiesa: 1) rivestimento esterno con intonaco a civile di colore chiaro; 2) livellini di coronamento con elementi in pietra di Cursi: 3) manto di copertura con chianche di peitra di Cursi; 4) serramenti esterni in legno o alluminio colore bruno scuro. §3. ANALISI DEI VINCOLI PRESENTI Con riferimento alle previsioni del P.U.T.T. l’area di intervento è sottoposta ai seguenti vincoli: - vincolo paesaggistico ai sensi della Legge n.1497/39; mentre non è interessata da emergenze riguardanti: - vincolo relativo ai decreti Galasso; - vincolo idrogeologico; - il sistema dell’assetto geologico, geomorfologico, idrogeologico (idrologia superficiale ed elementi geomorfologici); - il sistema della copertura botanico-vegetazionale, colturale e della potenzialità faunistica (boschi-macchia-biotopi-parchi e vincoli faunistici); - il sistema della stratificazione storica dell’organizzazione insediativa (vincoli e segnalazioni architettonici-archeologici, catasto delle grotte, usi civici). Il sito inoltre, non rientra, nell’elenco dei Siti d’Importanza Comunitaria e delle Zone di Protezione Speciale individuati nel Decreto del Ministero Ambientale del 03/04/2000 . §4. INQUADRAMENTO DELL’INTERVENTO Con riferimento all’inquadramento dell’area e dell’intervento si rimanda alla relazione tecnica descrittiva e agli elaborati grafici di progetto che contengono stralci cartografici e urbanistici. §5. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO Oltre alle opere di demolizione dei bungalow esistenti, il progetto prevede cinque fabbricati in costruzione che saranno realizzati del tutto simili agli altri fabbricati esistenti e destinati a unità abitative ed avranno le medesime finiture interne ed esterne e verranno realizzati attraverso le seguenti voci di lavoro: scavi di sbancamento a sezione aperta sino a quota -0,50, scavo a sezione obbligata per plinti e travi di fondazione, realizzazione della struttura portante verticale in muratura e c.a., realizzazione di solaio in latero-cemento con interposte pignatte in laterizio e caldana superiore, coibentazione con argilla, impermeabilizzazione, masso a pendio in tufina e lastricato solare con “Chianche”, tramezzature in conci di pietra tufacea, posa di intonaci interni ed esterni a civile di colore chiaro, posa di pavimenti e rivestimenti in ceramica, realizzazione degli impianti idrico, fognante, elettrico, tv, telefonico, climatizzazione ed antincendio, f.p.o di porte e finestre in alluminio elettrocolorato tipo legno complete di persiane ad ante dello tipo e colore , f.p.o di bussole in legno, realizzazione di copertura con graticcio di canne su struttura in legno per limitare il soleggiamento, sistemazione esterna con pavimentazione e percorsi con “chianche” o pietra naturale; I lavori comprendono anche l’adeguamento ed il completamento delle reti di impianti idrico, fognante, elettrico e antincendio. Gli altri fabbricati destinati a deposito saranno costruiti simili agli altri fabbricati con l’adeguamento idoneo degli impianti. §6. VERIFICA DELLE PREVISIONI DEL PUTT/p 6.1 PREMESSA – Al fine di verificare e/o riscontrare eventuali interferenze e/o incompatibilità dell’intervento proposto con gli indirizzi e prescrizioni di tutela paesistica del P.U.T.T. per il paesaggio, e con le valenze ambientali esistenti, ancorché non segnalate nelle cartografie degli ambiti distinti, ma tutelate dalle N.T.A. del P.U.T.T., sono stati prodotti la presente relazione tecnica descrittiva ed elaborati allegati, come previsto dall’all. 1 delle NTA del PUTT, che analizzano tali prescrizioni ed indirizzi per la zona interessata dall’intervento, alla luce dei contenuti del progetto proposto. L’area esistente e i fabbricati oggetto d’intervento e di variante ricadono in una zona caratterizzata da marcati segni di antropizzazione legati alle trasformazioni operate negli anni “dell’abusivismo edilizio” tanto da essere legati e collegati al “territorio costruito” in continuità dell’immediata periferia , quindi compresa tra il centro abitato ed il paesaggio attuale caratterizzato dalla presenza di vaste aree destinate a seminativo e colture ortofrutticole alternate ad uliveti e frutteti. Dal punto di vista architettonico i fabbricati preposti si inspirano, come già riportato nella relazione tecnica allegata al progetto originario, ai canoni dell’architettura locale anche nell’uso dei materiali ( cornici, percorsi, pavimentazioni, rivestimenti in pietra, muretti a secco ). Essendo contenuto nelle dimensioni planimetriche ed altimetriche il suo inserimento nel territorio non costruirà alterazione sostanziale dello stato dei luoghi senza intercettare alcuna visuale panoramica. (Trattasi infatti di manufatti ad un solo piano di altezza max fuori terra ml.3,70 come i fabbricati esistenti). Inoltre la piantumazione di alberi e cespugli con essenze tipiche del luogo in analogia a quelle già impiantate, tipiche del luogo ( ulivo, pino, alberi da frutta, siepi d’oleandro) intorno a fabbricati serviranno ad attenuare l’impatto ambientale mimetizzando i volumi di nuova realizzazione nel paesaggio, completando nel contempo l’assetto vegetazionale attuale . §7. VERIFICA DELLE PREVISIONI DEL A.T.E Con riferimento alle previsioni del P.U.I.I. (ATE), l’area di intervento ricade nell’ambito C (art. 2.01 punto 1.3 delle NTA del P.U.T.T). In particolare la classificazione “C” individua secondo il P.U.T.T. un “valore distinguibile, laddove susssistano condizioni di presenza di un bene costitutivo con o senza prescrizioni vincolistiche preesistenti”. Negli “indirizzi di tutela”, per ogni intervento comportante trasformazioni fisiche del territorio, per l’ambito classificato “C” consente “salvaguardia e valorizzazione dell’assetto attuale se qualificato; trasformazione dell’assetto attuale, se compromesso, per il ripristino e l’ulteriore qualificazione; trasformazione dell’assetto attuale che sia compatibile con la qualificazione paesaggistica” (art. 2.02 punto 1.3 delle N.T.A. del P.U.T.T.). Sulla base di quanto riportato sopra riportato, in merito alla descrizione dell’intervento, ne consegue che l’intervento proposto rappresenta una trasformazione dell’assetto attuale compatibile con la qualificazione paesaggistica così come previsto dagli indirizzi di tutela di cui al punto 1.3 dell’art. 2.02. §8. VERIFICA DELLE PREVISIONI DEL A.T.D. Come si evince dagli stralci del P.U.T.T. allegati alla presente relazione, e dall’analisi dello stato di fatto, con riferimento alle previsioni degli A.T.D del P.U.T.T., le risultanze sono le seguenti: - COMPONENTI GEO-MORFOLOGICHE (idrologia superficiale e geomorfologia) L’area d’intervento non risulta interessata da particolari componenti di riconosciuto valore scientifico di rilevante ruolo nell’assetto paesistico - ambientale di riferimento. Come si evince dalla cartografia tematica nell’area, e dalla consultazione della “Carta idrogeomorfologica della Regione Puglia” elaborata dall’Autorità di Bacino per la redazione del PPTR, non sono riscontrabili né esistono versanti, cigli di scarpata , crinali, lame , gravine o altri elementi che caratterizzano l’assetto geomorfologico. Non esistono peculiarità dal punto di vista geologico né vincoli di natura idrogeologica. L’intervento così come progettato, bungalow ad un solo piano di altezza fuori terra pari a ml.3 che richiedono il solo spianamento superficiale del terreno, quindi senza movimenti di terra importanti andrà a conservare l’assetto geomorfologico d’insieme che l’attuale assetto idrogeologico. - COMPONENTI BOTANICO-VEGATAZIONALI (boschi-macchia-biotipi-parchi) Nell’area di intervento ed in quelle adiacenti non risultano, né segnalati, ne presenti nello stato di fatto, particolari componenti di riconosciuto valore scientifico e/o rilevante ruolo nell’assetto botanico-vegetazionale. Come si evince dalla cartografia tematica del P.U.T.T. e da sopralluoghi diretti dei luoghi, l’area di inetrvento non è interessata dalla presenza di boschi, macchia, biotipi, parchi. Si esclude sul terreno , la presenza di flora rara degna di tutela essendo lo stesso incolto e ricoperto da essenze spontanee stagionali . L’intervento quindi non modificherà in maniera significativa l’attuale “sistema botanico vegetale” presente sulle aree. L’intervento prevede invece l’impianto di alberature e flora autoctona. - COMPONENTI STORICO-CULTURALI (vincoli e segnalazioni architettoniciarcheologici, catasto delle gratte, usi civici Nell’area di intervento non risultano segnalate e/o presenti grotte e non risultano presenti usi civici. Nelle vicinanze è’ tuttavia riscontrabile il “frantoio ipogeo Mulino a Vento” (vedi tavola stratificazione storica allegata) ubicato ad oltre 100 metri dagli interventi in oggetto. Con riferimento ai beni architettonici extraurbani, non risultano segnalazioni. E’ bene evidenziare ancora che l’ambito più esteso oggetto dell’intervento risulta caratterizzato dalla presenza di edilizia “rada” per lo più “case condonate” di epoca recente senza soluzione di continuità col centro urbano vero e proprio . Per tale ragione il P.R.G. vigente individua la più ampia zona ove tale area ricade come F2.1 per attrezzature e servizi -a svago e tempo libero-. Comprendono le aree private , destinate a verde , per gli impianti coperti e scoperti destinati alle attrezzature sportive , di svago e ristoro . §9 CONCLUSIONI Concludendo è opportuno evidenziare che il programma costruttivo che ripropone per quanto attiene la sua ubicazione si configura pertanto, come un intervento compatibile col contesto paesaggistico di riferimento in quanto così realizzato non produrrà modificazione significativa dell’attuale assetto geo-morfologico d’insieme dell’ambientato di interesse nè dei sistemi botamico- vegetazionale esistente né quadra a contrastare col sistema stratificazione storica dell’organizzazione insediativa nell’agro. L’area di intervento in quanto priva di peculiarità paesaggistiche, a ridosso dell’abitato individuata come zona a servizi del centro cittadino presenta forti segni della presenza umana con conseguente esclusione di “neutralità” che attribuiscono di all’area medesima un grado di modificabilità del paesaggio attuale più elevato rispetto a quello attribuito nell’area dal P.U.T.T.( ambito esteso tipo “c”). Per quanto sopra si ritiene a ragione di concludere che il programma costruttivo progettato, per le motivazioni e verifiche sopra espresse, appare del tutto compatibile con la struttura paesaggistica in cui andrà a collocarsi integrandosi così a completamento dell’edificato esistente e senza incidere negativamente sulla tutela degli ambiti di pregio distanti dalle aree oggetto dell’intervento.