LA SOAP INFINITA Beautiful dura da 20 anni Ma
Transcript
LA SOAP INFINITA Beautiful dura da 20 anni Ma
41 Mercoledì 6 ottobre 2010 commenta su www.libero-news.it @ SPETTACOLI Complimenti per la trasmissione di FRANCESCO SPECCHIA L’Annichiarico è un Facchinetti senza tecnica di base !!! Simone Annichiarico, quarantenne poco enfante pocoprodige, figliolo del gigante Walter Chiari appartiene a quella categoria di personaggi tv -come Cucinotta, Pivetti, Paris Hilton- di cui conosci volto, fattezze, vita privata, ma di cui ti sfuggono, nel complesso, le opere. E le opere sono importanti, come diceva il grande Walter cazziando i pischelli senza gavetta che gli passavano avanti (il riferimento era alla Coppa Volpi persa nell ’86). Annichiarico è belloccio e gesticolante come il vecchio Enrico Silvestrin di Mtv; ha in curriculum un programma -La valigia dei sogni, La7che brillava grazie a chicche di cinema, e una tremenda partecipazione in Italia’s got talent su cui è meglio stendere un lenzuolo pietoso. Forse troppo poco, per ottenere una conduzione in seconda serata su Raidue. Non che il suo pro- gramma, “Tv Mania”, una specie di quiz sulla tv slegato e brancaleonico (“Imo, così, sanza una meta...”) l’abbia aiutato. A parte la presenza dell’imitatrice Germani, la prima puntata di Tv Mania è stata un’apocalisse dal 4% di share. Il capoprogetto Paolo Taggi, emerito professore e anima dello show qui si è sbracato: e ha usato il glorioso Teatro delle Vittorie per un meccanismo intrecciato di giochini banali, di domande risibili, di indovinelli sul piccolo schermo lasciati al sapore della mediocrità, di ospiti che sembravano passati di lì per caso. Strano, perché a Taggi si debbono prodotti eccelsi, come Per un pugno di libri; anche se il sito specializzato Tv Blog fa notare che “a lui si debbono pure il frigo e la pattumiera parlanti della Cuccarini a Domenica in”, roba da sconvolgere Guy Debord. Ma tant’è. La maledizione della seconda serata di Raidue, il Maelstrom LA SOAP INFINITA Beautiful dura da 20 anni Ma bastavano sei minuti L’ITALIA ALL’ESTERO Beppe Fiorello testimonial di Rai fiction Nozze, corna e “risorti” riassunti nel video spassoso di Sky.it ::: GIORDANO TEDOLDI !!! Dopo vent’anni di programmazione e 5681 puntate, capirci qualcosa della trama di Beautiful sarebbe arduo anche per l’astrofisico Stephen Hawking, quello che in cento pagine riesce a riassumere tredici miliardi e rotti di storia dell’universo. Se vi siete smarriti nel labirinto di matrimoni, corna, ritorni, morti, resurrezioni che vede protagonista la famiglia Forrester, non temete, è arrivato “Beautiful Lab”, visibile sul sito di Sky (http://tg24.sky.it/tg24/speciali_tg24/beautiful_lab.html), uno spassoso video che riassume tutto Beautiful in 6 minuti, dalla prima puntata trasmessa in Italia il 4 giugno 1990 su RaiDue a oggi. Il video è diventato un piccolo caso in rete, condiviso da 360mila persone su Facebook e con circa due milioni di visualizzazioni su Youtube, ed è realizzato da Tiwi, un gruppo di videomaker di Reggio Emilia, da un’idea dell’agenzia giornalistica Effecinque. Beautiful Lab è il numero zero di una serie che mira a raccontare la contemporaneità in pillole di pochi minuti, sfruttando la tecnica della motion graphics, manichini animati con i volti dei protagonisti dell’attualità o dei serial più seguiti, che si spostano in un percorso colorato, come un folle gioco dell’oca che delinea gli intrecci e le peripezie delle loro vite. LA VOCE FUORI CAMPO Si comincia così con una voce che annuncia: “Tutto ha inizio con Ridge e Caroline che decidono di sposarsi, ma prima delle nozze Ridge bacia Alex e…” e i pupazzetti dei due innamorati partono in una giostra di effetti grafici in cui le facce smaltate degli attori di Beautiful esultano sotto uno scintillante anello di nozze, si schiaffeggiano sonoramente, finiscono sepolti sotto una lapide su cui è appollaiato un corvo, o ancora si schiantano con l’aereo su un deserto di piramidi (e allora finiscono in un sarcofago) per poi resuscitare sotto l’effetto di una luce dal cielo, e soprattutto si scambiano una quantità industriale di baci, seminando nel loro percorso un campo minato di culle di bebè, messi al mondo prima o dopo promesse di matrimonio false come Giuda, sventate da nuovi tradimenti oppure dall’irruzione appassionata di Brooke in sella a un cavallo bianco. L’idea è brillante, la realizzazione grafica con i pupazzetti è più espressiva degli attori originali, che imbalsamati da vent’anni, sembrano tutti indossare giacche di sartoria con la stampella dentro. Anche i più sprezzanti nemici di Beautiful, quelli che “in televisione guardo solo l’informazione e i vecchi film”, seguendo i sei minuti e mezzo di Beautiful Lab potrebbero appassionarsi a questa sconclusionata epica in cui ogni avvenimento è reversibile, non c’è uno sviluppo lineare della storia perché l’amante di ieri è il cornuto di oggi, ma il cornuto di oggi è il marito di domani, ma il matrimonio è nullo e la quadriglia ricomincia. IL “MA” E I COLPI DI SCENA Non a caso l’intercalare più frequente nel racconto della concitata voce fuori campo è “ma”; in Beautiful l’articolazione narrativa si regge non sulla logica, sulla verosimiglianza o sulla psicologia dei personaggi, si regge sul “ma”, basta questa parolina a introdurre un nuovo colpo di scena, una sterzata imprevista del racconto, e non importa quanto sia assurdo, anzi più è assurdo e più lo spettatore è invogliato, come diceva Totò in una famosa scenetta, “a vedere questo cretino dove vuole arrivare”. E, eccettuato un impossibile “ma Ridge bacia Thorne”, tutte le combinazioni sono praticabili, come si capisce alla fine dei sei minuti e mezzo, dopo che il grandioso intreccio viene mostrato con un’inquadratura dall’alto, con tutti gli incroci nelle storie dei personaggi, un groviglio di tremila ore di televisione fatta di luci soffuse, abiti scintillanti e bubbole sentimentali che hanno però tenuti incollati al video 35 milioni di spettatori in undici Paesi ogni giorno. In un mondo ideale Beautiful non sarebbe mai stato girato, gli autori avrebbero direttamente sparato in endovena televisiva la dose di Beautiful Lab e quei sei minuti e mezzo avrebbero riempito il pomeriggio di casalinghe, studenti, pensionati con le vite eterne di Brooke, Ridge, Taylor, Thorne, senza se e senza ma. dei palinsesti, colpisce ancora. Tv Mania è brutto, Annichiarico -poco preparato e narciso- è peggio. L’umiltà è ancora una delle cose che si possono imparare; il Chiari Jr. dovrebbe in questo chieder lumia Francesco Facchinetti, altro figlio di papà però bravo. Un applauso liberatorio va alla critica televisiva della Stampa, Alessandra Comazzi che pur essendo ospite del programma, l’ha stroncato. A dimostrare che se anche la tivù t’invita a cena è educato accettare; ma si può sempre rifiutare di coronare la serata in camera da letto... . GLI INTRECCI DELLA SERIE Tre fotogrammi del video di Beutiful. Dall’alto: Ridge lascia Brooke per sposare Taylor dietro consiglio del fantasma della defunta moglie Caroline; la resurrezione di Taylor, creduta morta e invece salvata da un principe arabo. Sotto, gli intrecci matrimoniali tra Brooke, Ridge, Caroline e Taylor durante i vent’anni della soap CANNES Che Beppe Fiorello fosse un po’ il Re Mida di RaiFiction lo sapevamo già, visti i successi collezionati finora (anche “La leggenda del bandito e del campione”, lunedì, ha conquistato oltre sette milioni di spettatori, il 25% di share, battendo la corazzata “Cesaroni”) ma la novità è che sta diventando una sorta di “testimonial” delle serie italiane all’estero. Al Mipcom di Cannes RaiTrade ha infatti cominciato a proporre un “Pacchetto Fiorello”, nove titoli di cui è l’attore è protagonista (da “La vita rubata” a “Salvo D’Acquisto”), perché «in un mercato per noi molto importante come l’Est europeo dire che c’è lui è importante, perché è già conosciuto», spiega Carlo Nardello, amministratore delegato della società. Se i Paesi della ex cortina di ferro sono tra i principali acquirenti dei prodotti italiani, sono invece pressoché inaccessibili Inghilterra, Germania e Francia, sia perché hanno moltissime produzioni interne, sia perché sono fortemente nazionalisti. Ciò nonostante, Nardello può brindare alla vendita del format “Ti lascio una canzone” a France Télévisions e ha annunciato trattative per dare alla Germania le sceneggiature delle nostre serie tv per la realizzazione di remake. Tra altri goal di RaiTrade, la vendita di commedie italiane a compagnie aeree soprattutto del Medio ed Estremo Oriente (ma anche Air Canada), la diffusione del materiale video sulla lirica e l’accordo con una grande catena di distribuzione cinematografica per adibire una sala di un multiscreen di Toronto ai film nostrani. D.ARA Anticipazioni Figli dei fiori, Chi l’ha visto e giocatori incalliti: il carrozzone Grande Fratello ::: FRANCESCA D’ANGELO !!! La casa del “Grande Fratello” inizia a popolarsi. Dopo la notizia della presenza di un ex seminarista, battuta ieri da “Sorrisi e Canzoni Tv”, arriva l’ufficializzazione di un altro concorrente. Stando alle anticipazioni fornite in esclusiva a “Libero”, si tratta di un ragazzo 23enne Alessia Marcuzzi (Olycom) nato in Italia e cresciuto all’estero, dal padre decisamente singolare: quest’ultimo vive ancora come un vero figlio dei fiori, in puro stile hippy. Una filosofia che non è riuscita però a trasmettere al figlio, non a caso trasferitosi armi e bagagli all’estero. Il nome di questo ragazzo è top secret ma è considerato dalla produzione come una “testa di serie”. Anche perché, aggiungiamo noi, il seminarista e il mancato hippy formano davvero una strana, intrigante, coppia… Per il resto, fervono i casting e tutti i nomi sono ancora solo probabili. Dei quarantotto in predicato, però, spicca la presenza di un quarantunenne dedito al gioco. La sua, più che una passione è una vera malattia: giocando ha perso ben tre alberghi di lusso, che aveva ricevuto in eredità, e si è trovato costretto a seguire un percorso di analisi per disintossicarsi. Tra i concorrenti giunti alla corte del “Gf”, c’è anche una ragazza abbandonata alla nascita: la nostra ha cercato di rintracciare i genitori, ma invano. L’unico indizio in suo possesso è il nome della città in cui è stata abbandonata. Così, scambiando probabilmente il “Gf” per “Chi l’ha visto?”, ha deciso di partecipare al reality per potersi raccontare ai genitori lontani. E magari trovarli. Tra i ragazzi in ballottaggio, anche un giovane con una protesi al braccio. Smentito invece il rumor che voleva un ex di “Uomini e donne” tra i concorrenti. Infine, un piccolo giallo: nel cast ci sarà Daisy, come anticipato da TvBlog, ma la produzione non conferma il suo diverso orientamento sessuale.