Modello - Arsenal Soccer Schools Italia

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Modello - Arsenal Soccer Schools Italia
Comunicato n. 1 - Dicembre 2015
Arsenal Soccer School News, Make it yours!
Calciatori per pochi anni,
Uomini per tutta la vita
Intervista al Responsabile Coordinatori
Centri di Formazione Umbria e Sardegna
Insegnamento-apprendimento della tecnica
e della tattica individuale
Modello
Arsenal
Editoriale
Calciatori per pochi anni, uomini per tutta la vita di Gianluigi Colonna
Un pensiero che deve accompagnare tutti gli attori che lavorano nel calcio giovanile. Dagli istruttori ai presidenti,
dagli sponsor ai genitori. I bambini sono il futuro della comunità, sono la speranza di un mondo migliore. Lo sport in
generale ed il calcio devono essere considerati uno “strumento” fondamentale per far crescere i ragazzi come Uomini Veri. La crescita deve avvenire non solo attraverso
diagonali difensive, schemi da palla ferma o moduli di
gioco. La crescita deve avvenire attraverso la conoscenza di
una parola fondamentale IL RISPETTO. All’interno di essa
sono racchiusi tutti i valori che devono accompagnare le generazioni future. Nel mondo dello sport una forma di Rispetto è il Fair Play. Fair play significa molto più che il
semplice rispetto delle regole. Esso incorpora i concetti di
amicizia, di rispetto degli altri e di spirito sportivo. Il Fair
play è un modo di pensare, non solo un modo di comportarsi.
È un concetto positivo!!!Al fair play deve essere attribuita la
massima priorità da tutti quelli che, direttamente o indirettamente, favoriscono e promuovono esperienze sportive per i
bambini e i giovani. Per far crescere i piccoli atleti correttamente ogni società deve garantire un sistema di salvaguardia
Per i bambini in primis e per tutte le persone che ci lavorano. Noi di Arsenal Soccer Schools a partire dalla stagione 2015/2016 abbiamo inserito nei nostri centri di
formazione il progetto “ARSENAL SAFEGUARDING”. Le
norme si basano sulle “salvaguardie internazionali per i
bambini nello sport”. I principi alla base delle norme sono:
•
I bambini e i giovani hanno il diritto di essere
ascoltati;
•
La Scuola Calcio deve sempre agire nel migliore
interesse del bambino o del giovane;
•
La Scuola Calcio ha il dovere di fornire la giusta
assistenza ai bambini ed ai giovani;
•
Tutti i bambini hanno il diritto di partecipare, divertirsi e sviluppare attraverso le Scuole Calcio, in un ambiente
sicuro libero da ogni forma di abuso, violenza, abbandono e
sfruttamento;
Ogni individuo ha il diritto di essere trattato con dignità e rispetto e non essere discriminato in base al sesso, età, etnia,
abilità, orientamento sessuale, credo, religione o appartenenza politica.
Il bambino crescendo con questi principi base avrà la possibilità di esprimersi al meglio e capire i veri valori che lo
sport deve trasmettere. Il calcio è la vita in 90 minuti.
Il futuro passa tra le nostre mani.
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Filosofia
Il modello Arsenal di Sandro Ciucci
Il ”modello Arsenal” un perfetto e sincronizzato modello che sta generando un vero e proprio cambiamento sportivo, commerciale e gestionale delle società sportive.
Da qualche anno, in Europa, diversi club sportivi con importanti progetti, stanno rivoluzionando un modello di gestione obsoleto e non più
funzionale, investendo prevalentemente sulla crescita dei giovani all’interno delle proprie academy: la nuova via; L’Arsenal è proprio tra quei
Club che da qualche anno sta raccogliendo i frutti di un lavoro accurato e professionalmente ben organizzato.
La riorganizzazione della scuola calcio dell’Arsenal risale alla fine degli
anni novanta, con la fondazione dell’Academy nel 1998, dove i nuovi
cambiamenti sono stati dettati da regole e linee guida chiare sin dalla
formazione dell’attività di base.
Oggi a capo dell’Academy troviamo Andries Jonker che succede a
Liam Brady conosciuto in Italia per aver vestito la maglia della Juventus agli inizi degli anni 80. Andries è il responsabile dell’Academy dal 1
luglio 2014 dopo una vasta esperienza come assistente direttore del
Club tedesco Wolfsburg e dopo aver ricoperto vari incarichi tecnici di
alto livello per la Federazione olandese fino ad assistere Luis Van
Gaaal al Barcellona ed al Bayer Monaco.
Regole ferree e condivise, linee guida chiare, fanno si che tutto il lavoro venga svolto senza trascurare nessun aspetto della crescita del
piccolo giocatore, si inizia dalla scuola e si finisce all’attività sportiva. I
bambini dagli 8 ai 12 anni non devono vivere a più di un'ora di distanza dall'Emirates Stadium, mentre dai 12 ai 16 a un'ora e mezzo.
Ad Hale End si allenano 8 categorie (dagli Under 9 agli Under 16) e in
ognuna giocano circa 16 calciatori (dagli 8 anni ai 10 sono molti di
più), con due allenatori per ogni squadra e due allenamenti a settimana. Le partite si disputano la domenica. Altra particolarità riguarda
le attività calcistiche dei ragazzi, spesso vengono fatte all’estero con
tornei internazionali, utili per confrontarsi da subito con il calcio e lo
stile di vita di altri Paesi.
La struttura situata a nord est di Londra Hale End vicino Walthamstow,
è la culla della formazione dei campioni dei Gunners e rappresenta il
posto ideale per affinare e modellare l’arte di costruire campioni.
Mentre in Italia si discute di settori giovanili che non crescono più, a
Londra si rafforza giorno dopo giorno una politica di crescita fatta di
investimenti mirati, da qui inizia tutto il percorso che nella migliore
delle situazioni porterà la società a costruire un futuro campione con
un costo di gestione contenuto per poi rivenderlo sul mercato ad un
prezzo che ben ripaga tutti i sacrifici fatti e sostenuti.
Qui sotto i punti cardine del modello “Play The Arsenal Way” svolto
anche nei soccer camp e nei centri di formazione in Italia sintetizzato
proprio nell’acronimo del suo nome A.R.S.E.N.A.L.
A = ATTITUDE (Atteggiamento): per progredire verso il tuo massimo
potenziale che puoi raggiungere come calciatore, è fondamentale che
tu mantenga un atteggiamento corretto dentro e fuori il campo da cal-
cio. Devi essere sempre positivo ed impegnarti il più possibile per padroneggiare appieno le tue abilità e devi essere concentrato e ordinato
quando sei sotto pressione per mantenere il controllo della situazione.
R = RESPECT (Rispetto): rispetto dell’allenatore, dei compagni, di se
stessi. Essere calciatore significa imparare a rispettare le regole, e fare
piccoli sacrifici per potersi divertire. Se non riesci a rispettare l’avversario sottovaluti il suo potenziale, e ciò può far sì che i tuoi standard di
rendimento scendano sotto il livello abituale.
S = SKILL (Abilita): le abilità e la tecnica sono essenziali per ispirare la
creatività, l’estro, l’eccitazione e il divertimento. Le competenze acquisite contribuiscono a renderti divertente il calcio, ti aiutano a migliorare
come calciatore e ti aiuteranno a battere il tuo avversario: creatività
con il gioco di gambe e le finte nella guida della palla, uso di entrambi i
piedi e non dimenticarsi di lavorare sulle competenze di base come lo
stop e il passaggio.
E = ENERGY (Energia): è intensità che viene messa nel lavoro che si
fa. È necessario mettere molta energia ed impegno per ottenere il
massimo. Bere molta acqua, stare attenti all’alimentazione e cercare di
essere il più attivi possibile nella vita quotidiana. Le sedute di allenamento sono di 70′ ma l’attenzione e l’impegno sono sempre massimali.
N = NEW THINKING (Nuovo modo di pensare): letteralmente innovazione, le indicazioni non arrivano solo dall’alto ma anche il bambino
si può esprimere con la sua personalità e il suo modo di reagire agli
stimoli degli insegnamenti. Il buon giocatore non è quello che in
campo fa esattamente quello che gli dice l’allenatore. Il calciatore deve
avere la faccia tosta di prendersi delle responsabilità. Non va frustrata
la creatività dei ragazzi.
A = ALL FOR ONE (Tutti per Uno): collaborare con i compagni di
squadra, apprezzare la sensazione di appartenenza al gruppo. Oggi è
di moda insegnare di nuovo la tecnica ma se non lo fai in un contesto
di reparto o di gara e contro degli avversari è tutto inutile. Per cui noi
facciamo molta tecnica, tanto pallone ma nelle situazioni di gioco reali.
L = LEARNING (Imparare): non si deve mai aver paura di imparare
sapendo convertire i concetti teorici in azioni pratiche. Imparare a giocare con la filosofia dell’Arsenal significa adottare un calcio basato sul
passaggio e sul movimento, sulla tecnica e sull’abilità. Incorporare i
principi del fair play, del lavoro di squadra, con creatività e divertimento.
L’anello di congiunzione fra il settore giovanile e la prima squadra è
costituita dall’under 18 selezione che si allena all’interno del centro di
London Colney , un impianto all’avanguardia e considerato uno dei
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migliori del Regno Unito creato da Arsen Wenger.
Qui i piccoli e giovani campioncini si allenano a fianco dei veterani e
tutto questo permette loro di crescere più velocemente e con grande
senso di appartenenza. Veder debuttare giovani Gunners in prima
squadra rappresenta motivo di vanto per il raggiungimento dell’obiettivo finale.
L’intervista
Stefano Speziale, Coordinatore Tecnico Nazionale per Arsenal di Emanuele Gambucci
Stefano ci parla di come è entrato a far parte dello staff di Arsenal Soccer Schools, di quanto è importante seguire una filosofia di vita
e di gioco come quella dell'Arsenal e nel finale, ci ha dato la sua opinione su cosa significa essere un “Gunners”.
Come sei entrato a far parte della famiglia Arsenal e da
quanto tempo collabori con loro?
La famiglia Arsenal è stata scoperta nel 2010, terminato il calcio
giocato ho iniziato a frequentare diversi corsi da allenatore, oltre a
quelli federali (CONI-FIGC, Allenatore Calcio a 5, Uefa B) cercando di trovare un modello legato sempre più alla mia idea di insegnare calcio. Ho partecipato e collaborato a diversi seminari
organizzati da società professionistiche come Juventus e Lazio.
Tramite un mio amico partecipai all' Arsenal Work Shop, un seminario di approfondimento tecnico diretto dagli inglesi ed è stato
amore a prima vista. Sono ormai cinque anni che collaboro con l’
Arsenal Soccer School e l'entusiasmo e la voglia di crescere e apprendere non mancano, anno dopo anno ho cercato di mettere
sempre a disposizione la mia risorsa con la massima umiltà.
Quale ruolo rivesti all'interno della famiglia Arsenal Soccer
Schools e quali sono i tuoi incarichi principali?
Il mio ruolo è quello di Coordinatore Tecnico Nazionale. A partire
dalla stagione 2012 – 2013 i miei responsabili, dott. Giulio Longo
e dott. Claudio Casella hanno avviato il progetto dei Centri di formazione, che oggi conta diciotto società affiliate ed hanno riscontrato in me la figura a cui affidare diversi incarichi tra cui: il
coordinamento degli istruttori su ogni regione, la valutazione di risorse tecniche da inserire nello Staff Tecnico, e non da ultimo la
corrispondenza con Londra per gli aggiornamenti sulla programmazione tecnica.
Parlando di calcio, che cosa si intende per “Play The Arsenal
Way”?
L'Arsenal F.C. è riconosciuta nel mondo per i suoi successi conseguiti grazie ad una politica fondata sull'individuazione e la crescita di giovani calciatori, per la reputazione fondata sui concetti
di correttezza, Fair Play e gioco spettacolare. Oggi traduciamo
questa filosofia nel programma “Play The Arsenal Way” svolto in
tutti i Centri di Formazione Arsenal Soccer Schools (Development
Center) nel mondo, che hanno l'obiettivo di assicurare che ogni
atleta riesca a raggiungere il suo massimo potenziale attraverso
l'immaginazione, la fantasia e il divertimento.
Quali sono i vantaggi che ha una società di calcio affiliata Arsenal rispetto ad una che non lo è?
Partendo dal presupposto che ogni società è libera di fare calcio
nel modo più opportuno che ritiene, oggi diventare un Centro di
Formazione Arsenal Soccer Schools significa abbracciare un progetto che prevede la crescita di ogni bambino facendogli raggiungere il suo massimo potenziale attraverso un cosa semplicissima:
il divertimento. A volte ci dimentichiamo che abbiamo a che fare
con dei bambini.
Dal punto di vista operativo significa: ricevere la programmazione
tecnica annuale suddivisa per fasce di età e moduli: dai fondamentali tecnici fino ad arrivare progressivamente a situazioni di
gioco sempre più complesse. Avere il supporto, per tutta la stagione, di un istruttore Arsenal Soccer School che esegue un minimo di quattro incontri per assistere la società nello svolgimento
del programma tecnico. La possibilità di far partecipare i ragazzi
al prestigioso Torneo Mondiale 3vs3 tra tutte le scuole calcio Arsenal nel mondo. La possibilità di prendere parte ad alcune gare
dell'Arsenal presso l'Emirates Stadium. Per concludere cosa
molto importante la possibilità per un tecnico della società affiliata di partecipare al seminario formativo annuale tenuto dagli
istruttori inglesi e di inviare un atleta meritevole al corso di calcio
avanzato.
Quale è il ricordo più bello che hai legato all'Arsen Team Italia?
Ce ne sarebbero tanti...ci tengo ad evidenziare tre di questi: il
primo ricordo è legato all'inizio di questa avventura con il mio
amico fraterno Giacomo Celentano, abbiamo seguito passo dopo
passo insieme e ad oggi possiamo dire di essere un punto di riferimento per i nostri responsabili, il secondo ricordo è la settimana
a Londra, un camp internazionale dove parteciparono bambini di
tutto il mondo e vedere la gioia nei loro volti durante la visita all'Emirates Stadium è qualcosa di unico. Termino con un ricordo
che però fa parte del presente...lo stare tutti insieme, a stretto
contatto, il lavoro di gruppo e la voglia di migliorarsi, questo gra-
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zie a Giulio e Claudio che ogni giorno cercano di farci sentire
sempre più una famiglia.
Che cosa significa per te essere un “Gunner”
Essere un Gunner significa essere un tifoso unico...chi gioca a
calcio invece significa migliaia di bambini che sognano di diventare uno di loro, non togliamo ai bambini la voglia di sognare!!!
Eventi
Parte il 3 VS 3 Play the Cup!!
Nel mese di dicembre prenderà il via la fase locale
della 3VS3 PLAY THE CUP che porterà uno dei nostri
Centri di Formazione a rappresentare l’Italia nella capitale inglese!!
Nel corso della fase locale, i centri di formazione disputeranno nelle loro strutture sportive un torneo interno per la categoria Pulcini (nati dal 01/09/04 al
31/08/05) per decretare la squadra vincitrice che verrà
ospitata alla fase nazionale di Sibari (CS) dal 23 al 25
aprile 2016.
In quell’occasione, all’interno del fantastico scenario
del Minerva Resort, le squadre finaliste dei Centri di
Formazione disputeranno la fase nazionale che decreterà la vincitrice 2016 che volerà a Londra per
Prima squadra di Vincenzo Viola
Continua l’annata altalenante dei Gunners nel
campionato delle sorprese e dei tracolli: Leicester (capolista) e Chelsea (quindicesimo); la
rincorsa alla vetta per i ragazzi di Mr. Wenger,
dopo un filotto di sei risultati utili, fatto di cinque vittorie e un pareggio, è finita. Si erano
portati al comando della Premier, raggiungendo
il City ed ora si ritrovano al 4° posto, certo classifica molto corta in testa: 4 squadre in soli 2
punti, ma clienti molto scomodi. Ora devono
continuare a tenere questo passo e provarci
fino alla fine. E viste le difficoltà che stanno
avendo le altre grandi è lecito sperare nella
conquista del titolo che manca ormai dalla stagione 2003/04. Grande mattatore di questo periodo l’attaccante Olivier Giroud, che sta
segnando con impressionante regolarità.
Bufera attorno a Mr. Wenger, intervistato da
L’EQUIPE, ad una domanda sullo scandalo doping in Russia, non ha nascosto le sue opinioni
ed ha usato parole grosse: “Ho sempre cercato
di essere coerente con i valori dello sport, in
trent’anni non ho mai fatto iniettare nulla ai miei
giocatori per migliorare in qualche modo le loro
capacità. Non ho mai dato loro nulla che potesse migliorarne la performance. Sono fiero di
ciò, ma ho giocato molte partite contro avversari che non si sono fatti scrupoli.”
Wenger chiese già tempo fa di introdurre un controllo del sangue oltre a quello delle urine, richiesta accolta dopo mesi dalla Federcalcio europea, e da questa stagione è stato introdotto
uno Steroid Profiling Program che però non viene adottato in tutta Europa. Accuse forti che
stanno destabilizzando il sistema calcio, accuse contro un calcio malato che pensa solo al business, accuse che hanno tirato in causa anche la partita di Champions quando il giocatore
della Dinamo Zagabria Arijan Ademi risultò positivo al drug test post partita, queste dichiarazioni cosi forti hanno smosso la FA, al punto da convocare Mr. Wenger a discutere e chiarire
quanto detto davanti ad una commissione appositamente costituita.
prendere parte alla fase Mondiale dove affronterà le
squadre dei Centri di Formazione provenienti da varie
parti del Mondo.
Su GV ed all’interno del nostro sito, seguiremo passo
passo la competizione che coinvolgerà centinaia di
piccoli Gunners con un sogno comune: conquistare
Londra!!
Pillole di Gianluigi Colonna
Il futuro del calcio è a stelle e strisce?
Sicurezza negli stadi, academy, community e tanto entusiasmo!
Negli Stati Uniti il calcio sta
cambiando, un cambiamento
dovuto non solo alla presenza
di grandi nomi provenienti dal
vecchio continente (nomi già
arrivati negli Stati Uniti dagli
anni ’80 con i vari Pelé, Bettega, Chinaglia etc.) ma soprattutto alla passione e
partecipazione di tanti che sta
portando gli americani a riempire gli stadi della Major League. Un ruolo importantissimo
lo svolge la lega Americana nella distribuzione di utili
provenienti da sponsorizzazioni e diritti televisivi. Una
curiosità che riguarda la Major League Soccer (MLS)
è che tutte le squadre hanno come sponsor tecnico
l’Adidas.
Nei due gironi della MLS (East Conference e Western
conference) ogni singola Società possiede una Academy che ha l’obiettivo di formare giocatori americani sempre più competitivi. Meravigliosi sono i centri
sportivi che ospitano gli allenamenti delle prime
squadre e delle Academy. Lo staff tecnico ha un
ruolo fondamentale all’interno della Società: organizza durante l’anno i Coaches Clining, dei Soccer
Camp per formare nuovi Coach e per avvicinare ragazzi al calcio.
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Tutte le squadre della MLS sono organizzate con la
Community: organizzazione no-profit che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei ragazzi di
ogni singola città facendo leva sull’aiuto di giocatori,
staff, tifosi e partners. Si cerca, come una famiglia, di
sviluppare le potenzialità delle nuove generazioni.
Le iniziative della Community riguardano temi importanti: la corretta alimentazione, programmi di promozione della salute e costruzione di campi in erba nei
quartieri con un livello socio-economico basso.
Con l’organizzazione, la programmazione, l’entusiasmo e le grandi capacità di marketing il calcio a
stelle e strisce ricoprirà a breve un ruolo importante
nel panorama calcistico mondiale.
I centri di formazione
La prima volta dei Gunners in Umbria e Sardegna!! di Giulio Longo
Se l’Umbria è considerata una vera e
propria base per gli Arsenal Camp, dato
il sodalizio nato nel 2007 con il Best Western Salicone di Norcia (PG) della famiglia Bianconi, altrettanto non potevamo
affermare per quel che concerne la presenza dei Centri di Formazione nella Regione, mai registrati fino a questa
stagione. A colmare questa lacuna ci ha
pensato l’ASD Federico Mosconi, Scuola Calcio di Orvieto che da
quest’anno rappresenta i Gunners nella regione umbra.
Stessa dinamica nella fantastica Sardegna dove dal 2013 vanno in
scena si svolgono gli Arsenal Camp all’interno del Tanka Village di Villasimius, uno dei resort più prestigiosi, ma in cui non era ancora presente una nostra Scuola Calcio affiliata: da quest’anno, abbiamo
finalmente il piacere di registrare la nostra presenza anche in questa
bellissima isola grazie all’accordo di partnership siglato con l’USD Bari
Sardo.
Scopriamo da vicino i nostri due Centri di Formazione del mese!!
Andrea Montenero, (Resp. Scuola Calcio), qual
è l’obiettivo che si prefigge la Società orvietana attraverso la partnership con il Club
londinese?
Di sicuro, il miglioramento a livello tecnico attraverso il metodo Arsenal Soccer Schools,
ma soprattutto crescita individuale e sociale
del comportamento e del rispetto nei confronti di se stessi e degli altri, capendo e imparando il significato che ha il GIOCO del
calcio estendendolo il più possibile su tutto
il nostro territorio, riacquistando quell'emozioni e quella bellezza che questo sport può
dare.
Perché Arsenal Soccer Schools e non un Club
italiano professionistico con cui collaborare?
La scelta è ricaduta su Arsenal perché abbiamo bisogno
anche noi ADULTI di riacquistare la fiducia, l'emozioni e quant'altro che questo sport offre e tali sensazioni le abbiamo fiutate nella
vostra filosofia di sport e di vita visto anche il periodo buio che sta vivendo il calcio italiano.
Che tipo di impatto si registra all’interno della Scuola Calcio
dopo questi primi mesi di affiliazione?
I visi sorridenti di ogni soggetto dentro e fuori dal campo sono
l'input di una grande positività. Siamo ancora agli inizi e siamo
ogni giorno sotto attenta osservazione, ma si respira aria di un futuro crescente, basti vedere i numeri attuali di circa 80 ragazzini
iscritti contro i 50 degli anni passati.
Sicuramente il nome Arsenal ha contribuito moltissimo, ma c'è
anche da elogiare, momentaneamente, anche l'operato delle persone che si impegnano a valorizzare ciò che ci viene richiesto da
parte del Club londinese.
Rossano Cabras (Resp. Scuola Calcio), quando avete maturato l’idea di intraprendere la partnership con Arsenal Soccer
Schools?
Era ormai da un anno che insieme ai miei collaboratori desideravamo portare qualcosa di nuovo che desse stimoli ai bambini ed
ai genitori per invogliarli a partecipare sempre più numerosi . Facendo delle ricerche su eventuali partnership da contattare,
ho avuto la fortuna di "imbattermi" sul sito di Arsenal
Soccer Schools e sono subito rimasto affascinato
dal programma che ha entusiasmato subito
anche gli altri collaboratori. Un programma che
descrive alla perfezione la mia idea di scuola
calcio, dove non si vendono sogni e illusioni
ai bambini e ai genitori. Un programma di
scuola calcio dove i bambini hanno diritto
di divertirsi, di giocare come un bambino,
diritto di non diventare per forza un campione ma di essere trattato con dignità,
una scuola calcio dove l'importante non è
se vinciamo o perdiamo ma quanto riusciamo a divertirci. Anche il programma tecnico è veramente molto interessante e
studiato alla perfezione come molto interessante e sicuramente unico per i bambini è il
programma degli appuntamenti calcistici organizzati come il 3 V 3 PLAY THE CUP nazionale e mondiale che daranno l'opportunità ai bambini di vivere
delle esperienze fantastiche.
Dopo la prima visita tecnica svolta dal nostro Coordinatore Regionale Emanuele Gambucci, quali sono le prime impressioni?
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La visita tecnica del Signor Emanuele Gambucci non ha fatto altro
che confermare l'ottima scelta fatta per la partnership. Inizialmente eravamo un po’ preoccupati per la visita ma il signor Gambucci ci ha subito messo a nostro agio. Siamo tutti, dai tecnici, ai
bambini e genitori rimasti entusiasti della visita e i complimenti finali del responsabile regionale ci hanno fatto molto piacere cosi
come i suoi consigli, che ci permetteranno di migliorarci, perché
fatti da persona molto competente oltre che simpaticissima. Dobbiamo sempre ricordare che il piacere di giocare a calcio non dovrebbe mai essere limitato da norme severe, è molto più
importante acquisire valori come il fair play.
Siamo a ridosso dalla prima fase del 3 VS 3 PLAY THE CUP
che porterà una delle nostre affiliate a rappresentare l’Italia a
Londra alla fase Mondiale: come si stanno preparando i vostri
campioncini?
I nostri piccoli campioni si stanno preparando al meglio, non vedono l'ora di confrontarsi con i loro pari età nazionali anche se
hanno un pò di timore perché abituati a giocare solo tornei provinciali.
Attività di base
Perfezionare la tecnica
di base nel settore giovanile
di Sandro Ciucci
Definire la tecnica di base nel calcio è cosa semplice, basta fare una ricerca
su internet o leggere un libro di tecnica calcistica per dare una precisa definizione al termine. Cosa diversa è invece insegnare la tecnica di base che risulta cosa difficile anche ai più bravi allenatori di settore giovanile.
Terminato il percorso che ha accompagnato il giovane calciatore dai 7/8
anni, all’inizio dell’attività agonistica, corrispondente all’incirca all’età di 13
anni, ci si pone il quesito di quale sia il miglior metodo per perfezionare la tecnica calcistica.
Il calcio, essendo uno sport di “situazione” (open skills), dove la variabilità
del gioco è pressoché infinita, l’insegnamento della tecnica di base deve necessariamente e precocemente essere integrata alla componente tattica,
ossia dal “comportamento” individuale del giovane (tecnica applicata o tattica
individuale).
Per rendere ancor più chiaro il concetto si tratta di rendere la tecnica funzionale alla tattica. Questa breve premessa può rappresentare la soluzione
ideale, dove durante le sedute di allenamento il giovane sperimenta, elabora,
apprende e stabilizza il gesto tecnico in funzione di un determinato obiettivo.
L’IDEA DUNQUE, È QUELLA DI RENDERE LE SITUAZIONI DI GIOCO
LA PARTE FONDAMENTALE DELLA SEDUTA DI ALLENAMENTO; CIÒ
NON VUOL DIRE ESCLUDERE A PRIORI LE ESERCITAZIONI TECNICHE
CLASSICHE CHE VANNO COMUNQUE PROPOSTE PER DAR MODO
ALL’ALLENATORE DI “ANALIZZARE” LE GESTUALITÀ CORRETTE DEL
MOVIMENTO (COORDINAZIONE GENERALE E SEGMENTARIA).
L’apprendimento così strutturato e organizzato con competenza dall’allenatore, che definisce spazi e tempi, oltre ad essere da stimolo positivo, aiuta i
giovani ad una maggiore “velocità esecutiva” dove il ricevere e controllare,
guidare e calciare diventa un “unico e armonioso gesto tecnico” che evidenzia l’abilità nel fare dell’atleta.
Un altro aspetto molto importante ai fini di un efficace utilizzo della tecnica
calcistica in gara è ricercare nelle sedute allenanti situazioni di gioco con
“grado di difficoltà crescente” (giochi in spazi stretti, tocchi vincolati, pressione dell’avversario, ecc.), andando ad “esasperare” i gesti tecnici della manovra di squadra ossia ricezione-controllo e passaggio.
In ultimo bisogna abituare il giovane calciatore a velocizzare la giocata
perché “pressato”, lo aiuta a interiorizzare un comportamento (ritmo) che poi
utilizzerà nelle partite ufficiali dove gli spazi e i tempi di gioco sono i più svariati. Raggiungere una consolidata “padronanza d’esecuzione del gesto tecnico” (automazione del gesto) permette così al giovane calciatore di porre
l’attenzione verso gli elementi che caratterizzano l’ambiente esterno (compagni, avversari, porta da attaccare, ecc.) traendo così un vantaggio immediato
in termini di efficacia
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Didattica
Le progressioni di lavoro
del Prof. Giuseppe di Pasquale
Insegnamento-apprendimento
della tecnica e della tattica individuale
Prima parte
Ogni allenatore di settore giovanile, ma credo ogni allenatore in
genere, cerca strade per favorire l’apprendimento dei propri giocatori.
Cerchiamo di analizzare, anche se in maniera sicuramente non
esaustiva, alcuni criteri che possono condizionare il processo di
apprendimento-insegnamento. Questi criteri, frutto di anni di
esperienze da campo, permettono di organizzare sequenze di
esercizi che hanno lo scopo di migliorare la qualità stessa dell’apprendimento.
Progressioni Didattiche (PD) particolarmente funzionali permettono
uno sviluppo ed una acquisizione efficace dei contenuti.
Si può definire la PD come la successione di esercizi finalizzati
all’apprendimento progressivo di abilità tecniche o tattiche, chiaramente collegati secondo criteri dettati dalle caratteristiche del
contenuto in oggetto. La PD prevede quindi una successione di
esercizi, all’interno dell’allenamento o di un blocco di allenamento,
finalizzati al raggiungimento dell’obiettivo didattico che sia esso
apprendimento o consolidamento, individuale o collaborativo.
Una PD di per sé non può e non deve essere esaustiva, infatti se
consideriamo un lungo periodo, anche una sola parte di esso può
essere caratterizzata da una sequenza didattica che di per sé non
può concludere il processo insegnamento/apprendimento. Inoltre,
se consideriamo che lo stesso argomento può prevedere momenti
didattici diversi, e sequenze diverse dettate dai livelli di sviluppo
ed all’eterogeneità dei contesti, appare inconfutabile quanto affermato sulla incompletezza di una PD.
Una PD ci orienta verso l’obiettivo didattico con criterio, ci permette di disporre in maniera programmata i contenuti e ci fornisce
un grande contributo nella stesura razionale della seduta di allenamento.
Nello stilare una PD dovremmo tenere in considerazione:
•
Le competenze dei giocatori
•
L’obiettivo tecnico o tattico
•
Il percorso per raggiungere l’obiettivo
Studiare:
•
Il punto di partenza
•
Gli esercizi da scegliere
•
L’ordine degli esercizi
E’ fuori di dubbio che una scarsa conoscenza degli obiettivi e dei
contenuti da impiegare nel percorso stesso può disorientare e
quindi falsare la PD. Una scarsa padronanza dei principi didattici
(attività guidate, a secco, analitiche, di problem solving…) può,
tuttavia, fuorviare l’allenatore conducendolo su PD scarsamente
produttive.
Uno degli errori più frequenti è quello di allontanarsi dall’obiettivo
prioritario e si spostarsi su sottocategorie che, seppur attinenti,
non hanno valore primario. Ciò è dovuto proprio alla difficoltà/incapacità di attribuire a ciascun esercizio della sequenza la giusta
valenza didattica. Infatti spesso si ragiona in termini di “attinenza
al compito” piuttosto che di “funzionalità all’obiettivo finale”.
Un aspetto da cui non si deve mai prescindere è proprio quello di
dedicare attenzione alle PD fondate sui principi di funzionalità:
cioè PD costituite da esercitazioni che si avvicinano alle condizioni di gara. E’ altrettanto chiaro che principi di funzionalità potrebbero non essere presenti nelle esercitazioni esecutive
(perfezionamento a secco) dove prevale l’aspetto analitico del
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gesto tecnico o dell’atto tattico. Ma questo rappresenta comunque una parte circoscritta dell’allenamento, difficilmente si incentrerà una seduta solo su aspetti analitici con scarsi principi di
funzionalità.
Nel costruire una PD spesso bisogna scegliere tra tantissime
esercitazioni per soddisfare l’argomento, usando, inoltre, diverse
metodologie (deduttivo, induttivo, esecutivo, applicativo), da qui
l’importanza della conoscenza delle caratteristiche didattiche di
ciascun esercizio. Ma l’auspicio è che, con l’esperienza, lo studio
e la continua sperimentazione, gli allenatori saranno in grado di
costruire esercitazioni e PD capaci di sviluppare le varie forme di
apprendimento usando metodologie efficaci ed innovative.
Il Concorso
Il concorsone fotografico
“Click the Gunners”
Partecipa alla nostra prima gara fotografica “Click the Gunners”, aperta a tutti i tesserati
dei centri di formazione ed agli iscritti degli Arsenal Soccer Camp.
Arsenal Soccer School Italia mette a disposizione ogni mese due
premi per la foto più cliccata: uno per la categoria A (Over 18) ed
uno per la categoria B (Under 18). Si partecipa inviando, per email,
all’indirizzo [email protected] un’immagine fotografica digitale. Le foto in bianco e nero o a colori devono essere attinenti al tema e possono ritrarre te, il tuo gruppo, i tuoi luoghi e le tue
situazioni. Nella email ricordati di includere tutti i tuoi
riferimenti: nome, cognome e indirizzo, la categoria
per cui competi (A o B), il centro di formazione di
appartenenza o il camp a cui hai partecipato, dove
e quando l’immagine è stata scattata. Le immagini do-
vranno pervenire entro la mezzanotte del giorno 20 di ogni mese, insieme al consenso al trattamento delle immagini, pena l’esclusione
dal concorso. Le foto pervenute saranno pubblicate sulla pagina Facebook “ Arsenal Team Italia” il giorno seguente per essere votate.
La foto che riceverà più mi piace (della categoria A e della categoria
B), nell’arco delle 24 ore dalla pubblicazione sarà premiata con un
buono sconto di € 50,00 per la partecipazione ad un Arsenal Soccer
Camp ed un gadget. I nomi dei vincitori con le rispettive immagini
saranno pubblicati sul successivo numero di Gunners Voice.
Il tema di questo mese è: il
fair play.
Che aspetti a partecipare?? prendi subito parte all’iniziativa per
avere più chance di vittoria. Il concorso è aperto fino al 30 giugno
2016. Il gadget del mese è: il gagliardetto Arsenal.
REGOLAMENTO
1- la gara fotografica è amatoriale ed è riservata ai tesserati dei centri di formazione ed agli iscritti
degli Arsenal Soccer Camp.
2 – L’immagine deve essere inedita può essere sia a colori che in bianco e nero.
3 – L’immagine può essere candidata solo da parte del suo autore, il quale dichiara e garantisce:
– di possedere tutti i diritti sulla stessa;
– che l’opera non lede alcun diritto di terzi e che non viola alcuna legge vigente;
– di esserne il titolare di ogni diritto morale e patrimoniale.
in considerazione. Non saranno altresì
prese in considerazione le immagini consegnate fuori dai termini o con modalità
non corrette. Arsenal Team Italia inoltre
si riserva la facoltà di non accettare immagini la cui realizzazione si presume
abbia recato danno e/o offesa al soggetto fotografato, o comunque non in
linea con il tema del concorso.
6 – I vincitori saranno scelti ad insindacabile e inappellabile giudizio di Arsenal
Team Italia.
L’immagine più cliccata (con più mi
piace) della categoria A e della categoria
B sarà premiata con uno sconto di € 50,00 sulla quota di iscrizione ad un Arsenal Soccer Camp ed
un gadget scelto per l’occasione.
L’immagine sarà inoltre inserite nella galleria fotografica del sito e sull’edizione di Gunners Voice.
7 – Tutte le immagini inviate potranno essere utilizzate, a titolo gratuito, da Arsenal Team Italia per
proprie iniziative di carattere promozionale, senza l’obbligo del consenso da parte dell’autore.
8 – La partecipazione alla gara fotografica implica la piena accettazione del presente regolamento.
Si ricorda che l’utilizzo, anche parziale, di foto o immagini di altri autori, è regolamentato dalle vigenti norme in materia. Ogni partecipante è responsabile della forma e del contenuto della propria
fotografia e garantisce la proprietà materiale e intellettuale della stessa, sollevando Arsenal Team
Italia da ogni responsabilità. In ogni caso l’autore solleva Arsenal Team Italia da costi ed oneri di
qualsivoglia natura che dovessero essere sostenuti a causa del contenuto dell’opera. Le opere dovranno, dove necessario, avere in allegato la liberatoria di eventuali persone e soggetti ritratti.
4 – L’immagine inviata potrà essere utilizzata, a titolo gratuito, da Arsenal Team Italia per proprie
iniziative di carattere promozionale, senza l’obbligo del consenso da parte dell’autore.
5 – Saranno valide tutte le immagini che verranno pubblicate sul gruppo Facebook di Arsenal Team
Italia e contestualmente inviate via mail all’Organizzazione entro e non oltre le ore 23.59 del 20 di
ogni mese. Immagini non pubblicate e/o non inviate secondo le modalità citate, non verranno prese
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