Fotografia e community

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Fotografia e community
I preferiti di
PC Photo
www.istockphoto.com
Non c’è nulla di meglio per un artista
(fotografo o illustratore, professionista o
meno) che guadagnare grazie alle proprie
creazioni. Nulla di più semplice, quindi,
che iscriversi ad un sito che vende le
immagini Royalty Free (senza diritto d’autore), buona occasione per un guadagno
extra proprio grazie alle proprie capacità e
alla propria originalità.
Per Royalty Free si intende un’immagine venduta ad ogni compratore per una
determinata cifra una tantum anziché,
come normalmente accade, “a periodo”
o “a pubblicazione”: una volta acquistata,
l’immagine è libera dai diritti d’autore ed
è possibile utilizzarla dove e quando lo si
desidera.
Un avvertimento: entrare a far parte degli
artisti di iStockphoto non è semplicissimo: non basta, infatti, essere dei fotografi
amatoriali, bisogna avere ingegno ed una
discreta professionalità, senza scadere mai
nel “banalmente già visto”.
Registrarsi per entrare a dare un’occhiatina
è veloce: immettete un nome utente e il
vostro indirizzo mail, e vi verrà successivamente inviata una password.
All’interno del sito vedremo tutto ciò che
iStock ci offre per invogliarci a comprare:
l’immaginedellasettimana,altrebrulicanti
immaginette di vario genere, le notizie e le
eventuali novità.
In alto, in piccolo (troppo), troviamo il box
di ricerca dei prodotti del database: foto,
disegni vettoriali, disegni animati in flash e
video(questiultimidueelementipiuttosto
rari ed un pochino bistrattati).
Bene, ci siamo. Ora le strade si dividono a
seconda che si abbia voglia di comprare o
vendere.
Per il compratore tutto è semplice: a sinistra oppure in alto, è possibile accedere
alla sezione “Crediti” per poter acquistare,
appunto, la “moneta” di iStockphoto.
Nel nostro iStock (ed in tutti gli altri siti
che offrono guadagni ad una determinata
tipologia di utenti) non si opera con euro o
dollaro, ma si fa tutto tramite una moneta
fittizia, spesso denominata Credito: in questo modo, non si presenta il problema della
variazione del cambio.
Chi compra può acquistare 10 crediti per
12 euro (quindi, per il compratore, ogni
credito equivale a 1 euro e 20 cent). C’è
anche la possibilità di fare un abbonamento: ideale per studi grafici o editori.
Nel nostro caso invece siamo fotografi che
desideriamo vendere!
Per iniziare, facciamo clic sul solito menu
a sinistra nella sezione “Vendi file d’archivio”: la schermata successiva ci dà indicazioni veloci su come iniziare a vendere.
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Fotografiaecommunity
Fotografie in rete: si possono condividere, vendere,
comprare. Gli esempi di www.istockphoto.com,
www.fotolia.com e www.fotocommunity.it
Dato che siamo già registrati e loggati,
sarà necessario scegliere una categoria di
appartenenza (fotografia, illustrazione, ecc)
e cliccare su “Registrati”.
E’ l’inizio di un lungo training in cui viene
spiegato per filo e per segno quali tipi di
fotografie vanno bene e quali invece no:
nessuna immagine astratta (troppo facile!),
nessuna immagine di cattiva qualità, nessuna foto senza un’illuminazione adeguata,
nessun eccesso nell’uso dei programmi di
editing delle fotografie, ecc.
iStockPhoto accetta solamente file in formatoJpeg,evidentementeuncompromesso
dovuto alla grandezza delle immagini non
compresse (come le Tiff).
Davvero utile la sezione 5.0, in cui vengono
elencati i temi di maggiore interesse e quelli
invececheverrannorifiutati:prenderequalche spunto non è un crimine e non lederà di
certo la vostra fervida fantasia.
E’ bene ricordare che ogni viso riconoscibile deve firmare la relativa liberatoria (una
semplice dichiarazione che il soggetto si
è fatto fotografare volutamente) e che è
vietato ritrarre i marchi aziendali registrati
(CocaCola, Nike, ecc).
In ogni caso, meglio seguire attentamente
tutte le direttive.
Una volta terminato il training, sarà necessario inserire i nostri dati anagrafici e inviare
3 opere, sperando che, secondo il giudizio di
iStock,risultinosufficientementeprofessionali da farci accettare nel club per cominciare a vendere.
Benissimo, ed ora parliamo di guadagni.
Le informazioni si trovano facilmente nella
sezione “Vendi file di archivio >> Quanto
paga iStockPhoto?”.
Per ogni fotografia formato ExtraSmall venduta, non ci verrà dato nulla. Sapendo che
un utente paga una fotografia così piccola
1 credito (cioè 1,20 euro), sappiamo che
iStock si prende ben il 100% del totale.
Nel caso in cui ci venga comprata una foto
di dimensione Medium, riceviamo 1 euro,
mentre l’utente ha pagato 5 crediti (6 euro).
Dato che un’opera di grandezza Medium
è circa 1700x1100 pixel, ci viene il dubbio
che sia uno dei formati più venduti, il che
rende il compenso dovuto al fotografo
(che poi è quello che fa tutto il lavoro!)
piuttosto basso e mal proporzionato (solo
il 20%).
I guadagni possono crescere nel momento
in cui si diventa “Contributori esclusivi” e si
dichiara di voler mettere tutti i propri file liberi da diritto d’autore solo su iStockphoto,
per poi guadagnare non molto di più e solamente se siete autori che vendono davvero
tantissimo: per guadagnare il 40% delle
royalty, è necessario avere venduto almeno
25.000 immagini!
www.fotolia.com
Fotolia, ad una primissima analisi, sembra un sito davvero veloce e concreto.
L’interfaccia grafica lavora molto per
immagini (il che lo rende abbastanza
immediato) e le informazioni sembrano
sempre piuttosto complete.
Cliccando sui prezzi delle immagini
(1,2,3 euro) che compaiono in Home
Page si apre una bella schermata: nella
pagina ci spiegano come verranno usate
e come invece non potranno essere utilizzate le nostre simpatiche immagini.
Iscrivendoci gratuitamente, dopo avere
inserito i soliti dati personali, accediamo
immediatamente al nostro menu personale: i menu sono facili ed intuitivi, ma
soprattutto tutte le informazioni essenziali sono immediatamente visibili, per
esempio quante foto abbiamo venduto
fino ad ora e a che livello siamo.
In alto troverete tutto ciò che vi riguarda più in dettaglio: il profilo personale,
i crediti, le foto caricate... Le solite cose
insomma.
Come si diventa venditore su Fotolia?
Per prima cosa loggatevi. Una volta
dentro, basterà cliccare su “Strumenti”
(nel nostro menu in alto) per poi iniziare
un veloce training con facili domande a
cui rispondere (la cui risposta, peraltro,
è quasi sempre “no”): a differenza di
iStock, però, il training inizia con le regole più basilari ed importanti (rispetto
dei copyright altrui, ecc) per poi finire
con il tipo di immagine da loro preferita
(senza contorni o riquadri, senza eccessivo fotoritocco, senza rumore, ecc).
Dopo avere seguito il training sarete
finalmente liberi e felici.
Nella solita sezione “Strumenti” è possibile trovare anche le liberatorie da
stampare.
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Fotolia è talmente scalabile che permette di caricare le fotografie persino via
FTP (molto più veloce della modalità
standard).
Le immagini dovranno essere in formato Jpeg. Inoltre, l’organizzazione dei
propri file, comprese le liberatorie, è
davvero efficace.
Belle le statistiche che il sito offre ai
propri autori: è possibile sbirciare e
studiarsi tutte le pagine a disposizione
senza necessariamente caricare qualcosa, pregustandosi per bene il momento
in cui si potrà utilizzare tutto quanto.
Pienamente soddisfatti dell’interfaccia
grafica e dell’usabilità, cominciamo a
parlare di cose serie: la retribuzione.
Anche qui abbiamo il solito sistema
con i crediti: 1 credito Fotolia equivale a 0,85 euro, cioè un’immagine
ExtraSmall di un fotografo non molto
conosciuto.
Il minimo compenso per l’autore è il
33% per un utente che ha venduto fino
a 100 immagini. Il compenso massimo
per ogni immagine è invece il 64% per
un utente che ha venduto oltre 500.000
immagini: possiamo quindi preferirlo di
gran lunga ad iStockphoto.
Il bello di Fotolia è che lascia scegliere a loro quale sarà il prezzo dell’immagine (ponendo solo un limite massimo a seconda di quanto è famoso il
fotografo), quale sarà la licenza che
desidera associarci (standard oppure
estesa) e persino se desidera che la
foto venga inserita fra quelle scaricabili in abbonamento.
Gli autori sentitamente ringraziano.
tipo di fotografie caricabili: il sito difatti
è utile solamente per l’archiviazione
delle immagini, per mostrare a tutti il
proprio portfolio e per ottenere gli eventuali feedback di gradimento degli altri
utenti.
Troviamo invece fastidiose le restrizioni
sul numero di immagini che si possono
inserire come utente free: se decidete
di non pagare l’abbonamento mensile,
potrete caricare solamente una foto a
settimana ed avere massimo 50 foto
sull’account, tenendo in memoria solamente le 20 preferite.
L’abbonamento non è molto alto (al
massimo 8 euro/mese), ma si paga comunque per avere un servizio alquanto
relativo: l’unico vero valore aggiunto
che il sito offre, oltre l’archiviazione
di immagini, è potersi commentare a
vicenda fra utenti.
Alice De Mauro
www.fotocommunity.it
Fotocommunity si ripromette di unire tutti gli utenti con il medesimo
interesse comune: la fotografia. Il
sito divide tutte le fotografie in sezioni, che a loro volta vengono divise
in ulteriori sottosezioni: Persone,
Soggetti, Temi, Giovani, DigitalArt e
persino Nudo (a volte un po’ troppo
discriminato).
L’interfaccia grafica in sé non è bellissima e relativamente noiosa, ma risulta
comunque facile da utilizzare, anche se
spesso sembra che vi siano link e menu
totalmente inutili.
La registrazione base è gratuita, è sufficiente inserire i soliti dati.
Una volta “loggati”, nel menu alla nostra destra troviamo una serie di operazioni da eseguire.
Per inserire le proprie fotografie è
sufficiente fare clic su “Inviare foto”
(upload).
A differenza dei siti di compra-vendita
di immagini, su Fotocommunity non vi
sono particolari restrizioni riguardanti il
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La vostra collaborazione è preziosa.
Segnalateci dei siti che conoscete come validi, noi li andremo a visitare. L’ambito
delle nostre ricerche è ovviamente la fotografia, dalla tecnica alle soluzioni pratiche, alla cultura. Potete segnalare i vostri preferiti all’Esperto on-line,
[email protected]