RUE DU BAC - Madonna Addolorata del Perdono

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RUE DU BAC - Madonna Addolorata del Perdono
LE MERAVIGLIE DELLA
MEDAGLIA MIRACOLOSA
La Regina della Medaglia Miracolosa,
dalle cui mani promanano dei raggi,
simbolo delle grazie che la Santa Vergine
ottiene per gli
uomini.
RUE DU BAC
Caterina Labourè è una giovane ragazza vissuta agli inizi del 1800. Ben
presto entra nel convento delle Figlie della Carità, a Parigi, più
precisamente in Rue du Bac.
LA PRIMA APPARIZIONE
La notte del 18 Giugno 1830, alle 11.30, mentre è nel suo letto,
Caterina si sente chiamare per nome: “Suor Labourè, Suor Labourè!”.
È un bambino, ai piedi del suo letto, vestito di una candida veste
bianca, e la invita ad alzarsi e a seguirlo in cappella: “La Santa Vergine
ti attende” le dice. Caterina si veste in fretta e segue il bambino, che
diffonde raggi di luce ovunque passa.
Arrivati nella cappella, Caterina si ferma vicino alla sedia del
sacerdote. Ode allora come il fruscio di una veste di seta. “Ecco la
Santa Vergine” Disse ancora il bambino. Poco dopo appare la Madonna,
e si siede sulla sedia del sacerdote; Caterina corre verso la Madonna,
e con infinita tenerezza si inginocchia ai suoi piedi, appoggiando
dolcemente le braccia sulle sue ginocchia. Caterina scrive nel suo
diario: “Allora, ho fatto un balzo per avvicinarmi a lei, e mi sono messa
in ginocchio sui gradini dell’altare, con le mani appoggiate sulle
ginocchia di Maria. Il momento, che ho passato così, è stato il più
dolce di tutta la mia vita. Mi sarebbe impossibile dire ciò che ho
provato. La Santissima Vergine mi ha detto poi come avrei dovuto
comportarmi con il mio confessore e molte altre cose.” La Regina del
Cielo e la piccola suora parlano per circa due ore.
La Madonna le dice: “"Figlia mia, i tempi sono molto tristi, gravi
sciagure stanno per colpire la Francia, il trono sarà rovesciato, tutto
sarà sconvolto da disgrazie di ogni specie. Ma venite ai piedi di questo
Altare, qui le grazie saranno sparse su tutti, sopra tutte le persone
che le chiederanno con fiducia e fervore, sui piccoli e sui grandi.
Verrà un momento in cui il pericolo sarà grande e tutto sembrerà
perduto, ma Io sarò con voi, abbiate fiducia, Avrete prove evidenti
della mia venuta e della protezione di Dio e di S. Vincenzo sulle due
Comunità. In altre Comunità ci saranno vittime; vittime ci saranno nel
clero di Parigi e lo stesso Arcivescovo morrà. Figlia mia, la Croce sarà
disprezzata; per le vie scorrerà il sangue; il mondo intero sarà
nell'afflizione". La Vergine aveva previsto ciò che sarebbe accaduto
40 anni più tardi: la Rivoluzione del 1870. Prima di scomparire, come
qualcosa che si spegne, la SS. Vergine disse a Suor Caterina:
"Ritornerò, figlia mia, perché ho una missione da affidarti!".
LA SECONDA APPARIZIONE
La seconda apparizione avvenne il 27 Novembre 1830. Suor Labourè si
trovava in cappella per la sua meditazione pomeridiana delle 17.30. Ed
ecco che le appare la Madonna sopra l’altare maggiore: aveva una
veste color bianco-aurora, un manto azzurro, un velo bianco in testa
ed era in piedi su di una mezza sfera, avvolta da un serpente
verdastro che lei schiacciava con un piede. All'altezza del cuore, la
Vergine reggeva con le mani e stringeva amorosamente un altro
piccolo globo dorato, offrendolo a Dio con atteggiamento materno.
Una voce disse a Caterina "Questo globicino dorato che vedi
rappresenta il mondo intero; in particolare la Francia e ogni singola
persona. I raggi sono il simbolo delle grazie che Io spargo sulle
persone che me le domandano". Il globicino che teneva la Madonna
scomparve verso l’alto, e le sue mani si abbassarono, alle sue dita
comparvero molti anelli che emanavano fasci di luce che si riversavano
sul mondo che aveva sotto i suoi piedi. Si formò quindi, attorno alla
figura della SS. Vergine, una cornice ovale con le parole della
giaculatoria a caratteri d'oro: "O Maria, concepita senza peccato,
prega per noi che ricorriamo a Te!". Poi il quadro sembrò voltarsi. La
figura della Madonna scomparve e rifulse al centro una grande M,
sormontata da una croce e separati da una sbarra. Sotto la "M"
brillarono i Sacri Cuori di Gesù e di Maria e intorno si stagliarono 12
fulgidissime stelle. La veggente sentì una voce che le diceva: "Fa'
coniare una medaglia su questo modello. Tutte le persone che la
porteranno benedetta, specialmente al collo, e reciteranno la breve
preghiera, godranno di una specialissima protezione della Madre di
Dio e riceveranno grandi grazie. Le grazie saranno abbondanti per chi
la porterà con fiducia!". Al termine, la Vergine prese congedo dalla sua
figlia prediletta dicendo: "Figlia mia, d'ora innanzi non mi vedrai più,
ma sentirai la mia voce nelle tue orazioni".
LA MEDAGLIA MIRACOLOSA
Suor Caterina, secondo l'ordine della Madonna, riferì ogni cosa al suo
direttore spirituale, Padre Aladel, che prudentemente mostrò di non dare
importanza alla cosa temendo una illusione. Solo successivamente Aladel,
persuaso della santità della sua penitente, decise di rivolgersi
all'Arcivescovo di Parigi, Mons. De Quelen, per avere il permesso di
procedere alla coniazione della Medaglia. Il permesso venne accordato con
entusiasmo ed ebbe modo di sperimentarne l'efficacia con la conversione
dell'ex vescovo di Malines, Mons. Pradt che, divenuto scismatico, era in
pericolo di morire fuori della Chiesa. Quello fu il primo vero miracolo della
Medaglia! La sua diffusione fu davvero prodigiosa, non solo in Francia ma in
tutta Europa. Fin dai primi anni furono coniate milioni e milioni di queste
medaglie, e le grazie spirituali e materiali ottenute per intercessione di
Maria furono così numerose che la Medaglia fu ben presto chiamata
"Miracolosa" dal popolo. In realtà la medaglia benedetta, secondo la
teologia, non ha nulla di "miracoloso", ma è un sacramentale molto
importante che dimostra la devozione della persona per Maria Santissima.
sul modello di medaglia che Maria stessa commissionò a Caterina stava
scritta l'affermazione che soltanto nel 1854 fu definita come dogma,
quella dell'immacolata concezione: "O Maria, concepita senza peccato,
pregate per noi che ricorriamo a voi". Dopo la morte il suo corpo venne
sepolto nella cripta sotto la chiesa del convento di Rue du Bac. Nel 1933,
quando fu riesumato, venne trovato incorrotto. Le sue spoglie attualmente
sono esposte nella stessa cappella dove Caterina ricevette le apparizioni
della Madonna, non lontano dall'urna in cui è custodito il cuore di San
Vincenzo de' Paoli.
Ecco come racconta Caterina il fatto...
"Venuta la fe sta di S. Vincenzo (19 luglio) la buona
Madre Marta (la direttrice delle novizie) ci fece
alla vigilia un'istruzione sulla devozione dovuta ai
Santi e specialmente sulla devozione alla Madonna.
Questo mi accese sì gran desiderio di vedere la SS.
Vergine, che andai a letto col pensiero di vedere in
quella stessa notte la mia buona Madre Celeste era
tanto tempo che desideravo vederla. Essendoci
stato distribuito un pezzettino di tela di una cotta
di S. Vincenzo, ne tagliai una metà e la inghiottii.
Così mi addormentai col pensiero che S. Vincenzo mi
avrebbe ottenuto la grazia di vedere la Madonna.
Alle undici e mezzo mi sento chiamare per nome:
"Suor Labouré! Suor Labouré!" Svegliatami, guardo
dalla parte donde veniva la voce, che era dal lato del
passaggio del letto. Tiro la cortina e vedo un
fanciullino vestito di bianco, dai quattro ai cinque anni, il quale mi dice:
"Venite in cappella; la Madonna vi aspetta". Mi venne subito il pensiero mi
sentiranno! Ma quel fanciullo è pronto a rispondermi "State tranquilla: sono
le undici e mezzo e tutti dormono profondamente. Venite che vi aspetto".
Vestitami in fretta, mi diressi verso quel fanciullo che era restato in piedi
senza avanzarsi oltre la spalliera del letto. Il fanciullo mi seguì, o meglio, io
seguii lui dovunque passava, tenendosi sempre alla mia sinistra. Erano
accesi i lumi da per tutto dove noi passavamo, il che molto mi sorprendeva.
Assai più meravigliata però rimasi all'ingresso della cappella, quando l'uscio
si aprì, appena il fanciullino l'ebbe toccato con la punta di un dito. La
meraviglia poi fu al colmo quando vidi tutte le candele e tutte le torce
accese, come alla Messa di mezzanotte. Però non vedevo ancora la
Madonna. Il fanciullo mi condusse nel presbiterio accanto alla poltrona del
Signor Direttore, dove io mi posi in ginocchio, mentre il fanciullino rimase
tutto il tempo in piedi. Parendomi il tempo troppo lungo, ogni tanto
guardavo per timore che le suore vegliatrici passassero dalla tribuna.
"Finalmente giunse il sospirato momento. Il fanciullino mi avvertì,
dicendomi: "Ecco la Madonna, eccola!".
Sentii un rumore come il fruscio di vesti di seta venire dalla parte della
tribuna, presso il quadro di S. Giuseppe, e vidi la S.Vergine che venne a
posarsi sui gradini dell'altare dal lato del Vangelo. Era la SS. Vergine, ma
tutta simile a Sant'Anna, solo il volto non era lo stesso.
Io ero incerta se si trattasse della Madonna. Ma il fanciullino che era lì mi
disse "Ecco la Madonna!". Dire ciò che provai in quel momento e ciò che
succedeva in me, mi sarebbe impossibile. Mi sembrava di non riconoscere la
Madonna. Quel fanciullino mi parlò allora non più con voce di bambino, ma
d'uomo alto e robusto; e disse parole forti. Io, guardando la Santissima
Vergine, spiccai allora un salto verso di Lei, ed inginocchiatami sui gradini
dell'altare, appoggiai le mani sulle ginocchia di Maria...
Fu quello il momento più dolce della mia vita. Dire tutto ciò che provai mi
sarebbe impossibile. La Madonna mi spiegò come dovevo comportarmi col
mio direttore e parecchie cose che non debbo dire; m'insegnò il modo di
regolarmi nelle mie pene e mostrandomi con la sinistra i piedi dell'altare,
mi disse di andarmi a gettare ai piedi dell'altare ad espandervi il mio
cuore, aggiungendo che colà io avrei ricevuto tutti i conforti a me
necessari.
"Figlia mia -mi disse la Madonna- Dio vuole affidarvi una missione. Avrete
molto da soffrire, ma soffrirete volentieri, pensando che si tratta della
gloria di Dio. Avrete la grazia; dite tutto quanto in voi succede, con
semplicità e confidenza. Vedrete certe cose, sarete ispirata nelle vostre
orazioni; rendetene conto a chi è incaricato dell'anima vostra".
Io chiesi allora alla SS.Vergine la spiegazione delle cose che mi erano
mostrate (la Santa allude ad alcune visioni avute precedentemente). E
Maria rispose: "Figlia mia, i tempi sono molto tristi; gravi sciagure stanno
per colpire la Francia; il trono sarà rovesciato; tutto sarà sconvolto da
disgrazie d'ogni specie. (Dicendo questo la Madonna aveva l'aspetto molto
addolorato). Ma venite ai piedi di questo altare; qui le grazie saranno
sparse su tutti... sopra tutte le persone che le chiederanno con fiducia e
fervore, sui piccoli e sui grandi...".
"Figlia mia, io mi compiaccio di spandere le mie grazie sulla comunità
(vostra). Io l'amo molto, ma ho della pena, perché vi sono (in essa) degli
abusi: la regola non è osservata, la regolarità lascia a desiderare, vi è una
grande rilassatezza nelle due comunità (Preti della Missione e Figlie della
Carità); dillo a colui che è incaricato di voi, benché non sia ancora
superiore. Egli sarà fra qualche tempo incaricato in modo speciale della
(vostra) Comunità; egli deve fare tutto il possibile per rimettere la regola
in vigore, diteglielo da parte mia".
"Ch'egli vegli sulle cattive letture, sulla perdita di tempo e sulle visite.
Allorché la regola sarà rimessa in vigore, vi sarà una Comunità che verrà ad
unirsi alla vostra.
"Ma sopraggiungeranno grandi mali; il pericolo sarà grande, ma non temete,
il buon Dio e S.Vincenzo proteggeranno la comunità... (La Vergine era
sempre triste). Io stessa sarò con voi, ho sempre vegliato su di voi; vi
accorderò molte grazie... Verrà un momento in cui il pericolo sarà grande e
tutto sembrerà perduto, ma io sarò con voi; abbiate fiducia. Avrete prove
evidenti della mia visita e della protezione di Dio e di quella di S. Vincenzo
sulle due Comunità.
"In altre comunità vi saranno vittime (La SS.Vergine aveva le lacrime agli
occhi dicendo questo); vittime vi saranno nel clero di Parigi e lo stesso
Arcivescovo morrà (di nuovo la Madonna versò lacrime). Figlia mia, la Croce
sarà disprezzata; per le vie scorrerà sangue; il mondo intero sarà
nell'afflizione. (Qui la Vergine Santa non poteva più parlare un gran dolore
Le era dipinto sul volto)... Quanto tempo restassi con la Madonna, non
saprei dire tutto quello che so è che, dopo di avermi lungamente parlato,
se ne andò scomparendo come ombra che svanisce, dirigendosi verso la
tribuna, per quella parte da cui era venuta. Alzatami dai gradini
dell'altare, rividi il fanciullino al posto dove l'avevo lasciato, il quale mi
disse: "È partita!". Rifacemmo lo stesso cammino, trovando sempre tutti i
lumi accesi e tenendosi quel bambino sempre alla mia sinistra.
Credo che quel bambino fosse il mio angelo custode, resosi visibile per
farmi vedere la Madonna; io infatti l' avevo molto pregato di ottenermi un
tal favore. Era vestito di bianco e portava con sé una luce miracolosa, ossia
era sfolgorante di luce, dell'età dai quattro ai cinque anni.
Tornata a letto, sentii suonare le due e non ripresi più sonno. "Il 27
novembre 1830, che capitava il sabato antecedente alla prima domenica di
Avvento, alle cinque e mezzo di sera, facendo la meditazione in profondo
silenzio, mi parve di sentire dal lato destro della cappella un rumore come
il fruscio di una veste di seta. Avendo volto lo sguardo a quel lato, vidi la
Santissima Vergine all'altezza del quadro di San Giuseppe. La sua statura
era media, e la sua bellezza tale che mi è impossibile descriverla. Stava in
piedi, la sua veste era di seta e di color bianco-aurora, fatta, come si dice,
à la vierge ("alla vergine"), cioè accollata e con maniche lisce. Dal capo le
scendeva un velo bianco sino ai piedi. Aveva i capelli spartiti e una specie di
cuffia con un merletto di circa tre centimetri di larghezza, leggermente
appoggiato sui capelli.
Il viso era abbastanza scoperto; i piedi poggiavano sopra un globo; o
meglio, sopra un mezzo globo, o almeno io non ne vidi che una metà (più
tardi la Santa confesserà di aver visto sotto i piedi della Vergine anche un
serpente color verdastro chiazzato di giallo).
Le sue mani, elevate all'altezza della cintura, mantenevano in modo
naturale un altro globo più piccolo che rappresentava l'universo. Ella aveva
gli occhi rivolti al cielo, e il suo volto diventò risplendente, mentre
presentava il globo a Nostro Signore.
Tutto ad un tratto le sue dita si ricoprirono di anelli, ornati di pietre
preziose, le une più belle delle altre, le une più grosse e le altre più piccole,
le quali gettavano dei raggi gli uni più belli degli altri questi raggi partivano
dalle pietre preziose; le più grosse gettavano raggi più grandi, e le più
piccole raggi meno grandi, sicché tutta se ne riempiva la parte inferiore, e
io non vedevo più i suoi piedi...".
"Fate coniare una medaglia..."
"Mentre io ero intenta a contemplarla, la Santissima Vergine abbassò gli
occhi verso di me e intesi una voce che mi disse queste parole: "Questo
globo che vedete rappresenta tutto il mondo, in particolare la Francia ed
ogni singola persona...". Io qui non so ridire ciò che provai e ciò che vidi, la
bellezza e lo splendore dei raggi così sfolgoranti! ... E la Vergine
Santissima aggiunse: "Sono il simbolo delle Grazie che io spargo sulle
persone che me le domandano", facendomi così comprendere quanto è
dolce pregare la Santissima Vergine e quanto Ella è generosa con le
persone che La pregano; quante grazie Ella accorda alle persone che gliele
cercano e quale gioia Ella prova nel concederle. In quel momento, io ero e
non ero... Non so.... io godevo. Ed ecco formarsi intorno alla SS.Vergine un
quadro alquanto ovale, sul quale in alto, a modo di semicerchio dalla mano
destra alla sinistra di Maria si leggevano queste parole scritte a lettere
d'oro:
"O Maria, concepita senza peccato, pregate per noi che ricorriamo a Voi".
Allora si fece sentire una voce che mi disse: "Fate coniare una medaglia su
questo modello; tutte le persone che la porteranno, riceveranno grandi
grazie specialmente portandola al collo; le grazie saranno abbondanti per
le persone che la porteranno con fiducia... ". All'istante mi parve che il
quadro si voltasse e io vidi il rovescio della Medaglia. Vi era la lettera M
(iniziale del nome Maria) sormontata da una croce senza crocifisso che
aveva come base la lettera I (iniziale del nome Iesus, Gesù). Più sotto poi
vi erano due cuori, uno circondato da spine (quello di Gesù), l'altro
trapassato da una spada (quello di Maria). Dodici stelle infine circondavano
il tutto. Poi tutto disparve, come qualcosa che si spegne, ed io sono rimasta
ripiena non so di che, di buoni sentimenti, di gioia, di consolazione"
( Dal 18 al 26 Novembre )
O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa,
che, mossa a pietà dalle nostre miserie, scendesti dal
cielo per mostrarci quanta parte prendi alle nostre
pene e quanto di adoperi per stornare da noi i castighi
di Dio e impetrarci le sue grazie, muoviti a pietà
della presente nostra necessità; consola la nostra
afflizione e concedici la grazia che ti domandiamo.
Salve Regina
O Maria concepita senza peccato prega per noi che
ricorriamo a te!
O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa,
che, quale rimedio a tanti mali spirituali che ci
affliggono, ci hai portato la tua Medaglia, affinché
fosse difesa delle anime, medicina dei corpi e
conforto di tutti i miseri, ecco che noi la stringiamo
riconoscenti sul nostro cuore e ti domandiamo per
essa di esaudire la nostra preghiera. Salve Regina
O Maria concepita senza peccato prega per noi che
ricorriamo a te!
O Vergine Immacolata della Medaglia Miracolosa, tu hai promesso che grandi
sarebbero state le grazie per i devoti della tua Medaglia che ti avessero invocata con la
giaculatoria da te insegnata; ebbene, o Madre, ecco che noi, pieni di fiducia nella tua
parola, ricorriamo a te e ti domandiamo, per la tua Immacolata Concezione, la grazia
di cui abbiamo bisogno. Salve Regina
O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a te!
Preghiera finale:
Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai sentito dire che alcuno
abbia fatto ricorso al Tuo patrocinio, implorato il Tuo aiuto, chiesto la Tua
protezione e sia stato abbandonato. Animato da questa fiducia, anch’io ricorro
a Te o Madre, Vergine delle Vergini, a Te vengo e, pentito, mi prostro davanti a
Te. Non respingere, o Madre del Verbo la mia supplica, ma ascolta benigna ed
esaudiscimi.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a Te.
Da ripetere per nove giorni consecutivi
SUPPLICA ALLA MEDAGLIA
Da recitarsi alle 17 del 27 Novembre, festa della Medaglia, ogni 27 del mese,
ed in ogni urgente necessità.
O Vergine Immacolata, noi sappiamo che sempre ed ovunque sei disposta ad
esaudire le preghiere dei tuoi figli esuli in questa valle di pianto, ma sappiamo
pure che vi sono giorni ed ore in cui ti compiaci di spargere più
abbondantemente i tesori delle tue grazie. Ebbene, o Maria, eccoci qui prostrati
davanti a te, proprio in quello stesso giorno ed ora benedetta, da te prescelta
per la manifestazione della tua Medaglia. Noi veniamo a te, ripieni di immensa
gratitudine ed illimitata fiducia, in quest'ora a te sì cara, per ringraziarti del
gran dono che ci hai fatto dandoci la tua immagine, affinché fosse per noi
attestato d'affetto e pegno di protezione. Noi dunque ti promettiamo che,
secondo il tuo desiderio, la santa Medaglia sarà il segno della tua presenza
presso di noi, sarà il nostro libro su cui impareremo a conoscere, seguendo il tuo
consiglio, quanto ci hai amato e ciò che noi dobbiamo fare, perché non siano
inutili tanti sacrifici tuoi e del tuo divin Figlio. Sì, il tuo Cuore trafitto,
rappresentato sulla Medaglia, poggerà sempre sul nostro e lo farà palpitare
all'unìsono col tuo. Lo accenderà d'amore per Gesù e lo fortificherà per portar
ogni giorno la propria croce dietro a Lui. Questa è l'ora tua, o Maria, l'ora della
tua bontà inesauribile, della tua misericordia trionfante, l'ora in cui facesti
sgorgare per mezzo della tua Medaglia, quel torrente di grazie e di prodigi che
inondò la terra. Fai, o Madre, che quest'ora, che ti ricorda la dolce commozione
del tuo Cuore, la quale ti spinse a venirci a visitare e a portarci il rimedio di
tanti mali, fai che quest'ora sia anche l'ora nostra: l'ora della nostra sincera
conversione, e l'ora del pieno esaudimento dei nostri voti. Tu che hai promesso
proprio in quest'ora fortunata, che grandi sarebbero state le grazie per chi le
avesse domandate con fiducia: volgi benigna i tuoi sguardi alle nostre suppliche.
Noi confessiamo di non meritare le tue grazie, ma a chi ricorreremo, o Maria, se
non a te, che sei la Madre nostra, nelle cui mani Dio ha posto tutte le sue
grazie? Abbi dunque pietà di noi. Te lo domandiamo per la tua 1mmacolata
Concezione e per l'amore che ti spinse a darci la tua preziosa Medaglia. O
Consolatrice degli afflitti, che già ti inteneristi sulle nostre miserie, guarda ai
mali da cui siamo oppressi. Fai che la tua Medaglia sparga su di noi e su tutti i
nostri cari i tuoi raggi benefici: guarisca i nostri ammalati, dia la pace alle
nostre famiglie, ci scampi da ogni pericolo. Porti la tua Medaglia conforto a chi
soffre, consolazione a chi piange, luce e forza a tutti. Ma specialmente
permetti, o Maria, che in quest'ora solenne ti domandiamo la conversione dei
peccatori, particolarmente di quelli, che sono a noi più cari. Ricordati che
anch'essi sono tuoi figli, che per essi hai sofferto, pregato e pianto. Salvali, o
Rifugio dei peccatori, affinché dopo di averti tutti amata, invocata e servita
sulla terra, possiamo venirti a ringraziare e lodare eternamente in Cielo. Cosi
sia. Salve Regina .
Per tre volte "O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che
ricorriamo a Te".