2b. Sbloccare l`iPhone

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2b. Sbloccare l`iPhone
2b. Sbloccare l’iPhone
L’iPhone nasce
bloccato su un opera-
tore telefonico.
dremo tutte le
In questo capitolo ve-
procedure di sblocco
più aggiornate e le
applicazioni di ter-
ze parti installabili
su iPhone sbloccati.
(Tutto ciò, naturalmente prima dell’arrivo di
ZiPhone: vedi libro).
Vantaggi e svantaggi dello sblocco
Come già detto, l’iPhone nasce bloccato su un operatore telefonico.
Apple dispone di un prodotto veramente innovativo, ma che solo in pochi
Paesi fortunati si può avere “legalmente”. Apple, insomma, sta diventando la Microsoft del ventunesimo secolo, sempre più interessata al profitto
e meno alla soddisfazione dei propri clienti. Preferisce non vendere un
gigantesco numero di telefoni piuttosto che rinunciare alle percentuali
che gli operatori telefonici le versano. Proprio questo sistema ha impedito
iPhone: la guida non autorizzata
la diffusione dell’iPhone in modo capillare. Apple ha cambiato il modo
di fare affari nel mondo della telefonia mobile. Ora sono gli operatori
telefonici a essere schiavi dei costruttori di telefoni e non il contrario. Una
mossa geniale sul piano del business, ma un pesante prezzo da pagare
per milioni di utenti finali che aspettano ancora di poter mettere le mani
su un iPhone.
Ma perché continuare ad aspettare? Perché dobbiamo essere considerati
cittadini del mondo di serie B da Apple? Cosa ci impedisce di acquistare
un iPhone?
Certamente il primo scoglio da superare è la reperibilità del telefono. Non
è venduto ufficialmente in alcun negozio, ma provate a girare un po’ in
qualche Apple Premium Reseller, potrebbe venirne fuori uno.
Cercate un amico che vada negli Stati Uniti, in Germania, in Inghilterra o
in Francia e fatevene portare uno. Se viene dagli USA, grazie al cambio
favorevole, lo pagherete davvero poco.
E poi c’è il blocco. Si può aggirare? Certo che sì, ma prima di vedere
come si fa, vediamo di capire quali svantaggi vi può portare.
Il primo è l’immediato decadimento della garanzia. Sbloccando l’iPhone
avete violato il contratto di licenza sul software in esso contenuto e non
c’è avvocato che riuscirà a farvi valere la garanzia in caso di rottura. Il secondo è il rischio costante che aggiorniate l’iPhone attraverso iTunes per
sbaglio, bloccando di nuovo il dispositivo. Infine, non avete un contratto
con l’operatore telefonico abbinato, il che in genere può essere molto
vantaggioso. Tuttavia, l’abbinamento a un carrier ufficiale fornisce anche
qualche servizio che vi facilita la configurazione del telefono.
Ma siccome non volete pagare bollette intercontinentali, volete certamente sbloccare il telefono. Vediamo cosa si può fare.
Lo sblocco è costituito da due fasi. La prima, che chiamiamo jailbreak, consiste nell’attivare l’iPhone per tutti i servizi per i quali è nato, a eccezione
della parte telefonica. Il jailbreak, in pratica, abilita il vostro iPhone come
se fosse un iPod Touch. La seconda fase è lo sblocco della SIM. In pratica,
bisogna riprogrammare il telefono perché non vi richieda una scheda SIM
abbinata o ingannare il telefono attraverso una modifica hardware.
iPhone: la guida non autorizzata
Jailbreak
Tralascerò alcuni sistemi per lo sblocco ormai desueti, come le modifiche
hardware da eseguire smontando l’iPhone e utilizzando il saldatore a stagno. Partirò al firmware 1.0.2 fino ad arrivare all’1.1.3.
Tutte queste procedure sono reversibili e ripetibili. Quindi, se per sbaglio l’iPhone un giorno tornerà a essere bloccato, potrete ripeterle senza
problemi.
Consideriamo che abbiate un iPhone con il firmware 1.0.2 o 1.1.1 e
bootloader 3.9, oppure uno con il firmware 1.1.2 e il bootloader 4.6.
In entrambi i casi sono ancora da sbloccare. La procedura di jailbreak e
sblocco telefonico cambia notevolmente, per cui procediamo per gradi.
Il jailbreak si può ottenere in due modi: o scaricando un software da Internet e collegando l’iPhone al computer, oppure eseguendo la procedura
con il solo iPhone collegato a una rete Wi-Fi.
Come abbiamo visto nel capitolo precedente, non appena accendete un
iPhone appena estratto dalla confezione, apparirà la scritta Connect to
iTunes. Se attivate la connessione, iTunes vi proporrà di sottoscrivere un
contratto con l’operatore telefonico a cui è abbinato il telefono. Non lo
fate, cioè guardatevi pure questa schermata, e non fornite alcun numero
di carta di credito.
Finché il telefono non viene attivato con l’operatore telefonico abbinato,
l’iPhone non è altro che un costoso fermacarte che si illumina. Non potete
accedere ad alcun servizio se non alle chiamate di emergenza, che tuttavia credo funzionino solo nel Paese dove il telefono è stato acquistato.
Jailbreak vi darà invece accesso a tutte le funzioni dell’iPhone, a eccezione della parte telefonica, bypassando la registrazione con AT&T, O2,
T-Mobile o Orange.
Jailbreak con iPhone 1.1.1 e bootloader 3.9
Come riconoscerlo? Prima di tutto dalla scatola. L’iPhone mostra un totale
di 16 icone. La calcolatrice è grigia con bottoni neri. Una volta acceso
compare la scritta Activate iPhone - Connect to iTunes e come sfondo
avete un’immagine della terra vista dallo spazio. Sotto c’è il cursore di
iPhone: la guida non autorizzata
sblocco da tirare con un dito da sinistra verso destra, con scritto in inglese
Slide to unlock.
Ora dovete avere accesso libero a una rete Wi-Fi. Quindi o è la vostra rete
domestica oppure è quella di un amico (che vi fornirà l’eventuale password).
La rete Wi-Fi deve essere 802.11b/g non “n”; tuttavia, le reti “n” pochissime e generalmente create da apparati Apple AirPort Extreme. Se avete una
rete solo “n” lo sapete; in quel caso rendetela compatibile b/g.
Sbloccate il telefono con il cursore in basso, trascinandolo da sinistra verso
destra. Apparirà un tastierino numerico, classico, per effettuare una chiamata. Digitate *#307# e premete il tasto Call. Partirà la suoneria, come
se il telefono stesse ricevendo una telefonata. Con il tasto X cancellate il
numero che avete digitato. Ora digitate 0 e poi Call, quindi premete Answer, Hold e infine Decline. Complimenti, siete entrati dentro l’interfaccia
telefono dell’iPhone. Da questa schermata gestirete in futuro le telefonate
e la rubrica indirizzi.
Premete il tasto Contacts, poi il tasto + in alto e aggiungete un nuovo
contatto. Digitate A come nome del contatto e premete Save. Selezionate Add new URL, inserite l’indirizzo prefs://1F e premete Save. Selezionate nuovamente Add new URL inserite l’indirizzo http://jailbreakme.
com e premete Save. Premetelo nuovamente per salvare l’intera scheda.
Avete creato un contatto fittizio nella rubrica indirizzi, chiamato A e con
due indirizzi Internet.
Consultate la sua scheda, premete il primo link, quello con scritto prefs:/
/1F e magicamente verrete catapultati dentro le preferenze di sistema
dell’iPhone.
Andate su General, scegliete Auto-Lock e quindi Never.
Tornate indietro usando il bottone in alto a sinistra. Selezionate Wi-Fi e
scegliete il vostro network. Nel caso vi chieda la password, inseritela.
Ora premete il tasto Home, l’unico bottone fisico presente sul lato anteriore dell’iPhone. Tornerete alla schermata iniziale che vi dice Activate
iPhone - Connect to iTunes.
Risbloccate il telefono trascinando lo slider da sinistra verso destra. Componete 0 e premete Call. Selezionate Answer, poi Hold e infine Decline. Siete
tornati nella rubrica indirizzi. Andate su Contacts e selezionate il vostro con-
iPhone: la guida non autorizzata
tatto che avete creato prima. Ora scegliete il secondo indirizzo Web, quello con scritto http://jailbreakme.com. Si aprirà in automatico Safari che vi
porterà su questo sito (Figura 2b.1). Scorrete la pagina fino in fondo finché
non vedrete il bottone con scritto Install AppSnap, poi premetelo.
In questo momento Safari sparisce e si ritorna alla schermata iniziale. Non
toccate nulla, non fate nulla. Tra poco il telefono si riavvierà, comparirà i
logo della mela e si tornerà alla schermata di prima. Ma non è esattamente così, qualcosa è cambiato. Ora, al posto della scritta Activate iPhone
- Connect to iTunes appare l’orario (probabilmente non esatto). Avete
eseguito il jailbreak.
Figura 2b.1 - Il sito jailbreakme.com,
da cui è possibile eseguire il crack dell’iPhone
senza collegarlo al computer.
Se scorrete lo slide entrerete nel menu principale dell’iPhone. Ma ora fate
attenzione. C’è una applicazione che si chiama Installer, apritela. Vedremo
più avanti in dettaglio cosa fa Installer. Intanto selezionate Install in basso a
sinistra e cercate una cartella chiamata System. Dall’interno di essa scaricate
BSD Subsystem e OpenSSH. Premete il tasto Home non appena avete finito
e l’interfaccia si ricaricherà. Il vostro iPhone è ora jailbroken, come si dice in
gergo, e potete accedervi con un programma FTP con i seguenti parametri:
iPhone: la guida non autorizzata
• tipo di connessione: SFTP;
• username: root;
• password: alpine.
Il vostro iPhone è ora pronto per ricevere applicazioni di terze parti, per
essere sincronizzato con iTunes (vedi Capitolo 4) ed è anche pronto all’uso
come iPod Touch. La parte telefonica ancora non funziona. Più avanti vedremo come sbloccare anche quella.
Aggiornare un iPhone 1.1.1 bootloader 3.9
jailbroken a 1.1.2
Gli aggiornamenti iPhone sono spesso molto interessanti, ma anche pericolosi. Tuttavia non è difficile eseguirli, basta fare molta attenzione a
spingere i bottoni giusti dentro iTunes.
Avete bisogno di un Mac con Tiger o Leopard.
Per cominciare, con il vostro computer scaricate un file dal seguente indirizzo Internet:
http://appldnld.apple.com.edgesuite.net/content.info.apple.com/iPhone/061-4037.20071107.5Bghn/iPhone1,1_1.1.2_3B48b_Restore.ipsw
Il file che scaricate è un .zip. Assicuratevi che una volta scaricato non parta un programma di decompressione in automatico che cancelli il file zip
originale. Una volta scaricato il file, inseritelo all’interno di una cartella a
piacere. Ora scaricate una applicazione Java da questo indirizzo:
http://conceitedsoftware.com/iphone/site/112jb.html
Questa volta potete decomprimerla tranquillamente, anzi dovete farlo.
Ora dovete andare su Google e cercare un file chiamato bbupdater. Pare
sia un segreto dove si trova l’indirizzo, visto che tutti i tutorial e i forum in
Rete indicano di cercarlo con Google. Ho deciso di mantenere questa tradizione, ma con un piccolo suggerimento: inserite come ricerca in Google
iphone bbupdater download e sarà tutto molto più semplice.
iPhone: la guida non autorizzata
Questo file deve essere inserito all’interno dell’iPhone, nella cartella /usr/
bin, con un apposito programma FTP. Per vedere come si fa, andate al
paragrafo “Accesso via FTP”, poco più avanti.
Aprite il Terminale Unix del vostro Mac e digitate:
ssh -l
root
seguito dall’indirizzo IP del vostro iPhone sulla rete Wi-Fi, che ricavate
all’interno delle impostazioni network del dispositivo.
Vi sarà richiesta una password, digitate alpine.
Digitate ora il seguente comando:
launchctl remove com.apple.CommCenter
bbupdater -v
Una volta terminato prendete il vostro iPhone e collegatelo al vostro Mac.
Se si apre iTunes chiudetelo. Aprite il Terminale Unix, che si trova in Applicazioni/Utility/Terminale. Digitate il seguente comando:
launchctl remove com.apple.CommCenter
bbupdater -v
Per evitare che ogni volta che collegate l’iPhone si apra iTunes aprite
Monitoraggio Attività, che si trova in Applicazioni/Utility/Monitoraggio Attività. Cercate il file iTunes Helper e premete il bottone rosso in
alto a sinistra e poi uscita forzata. Fatelo sempre durante le operazioni di
hacking dell’iPhone.
La prossima volta che riavviate il Mac sarà tutto come prima e ogni volta
che collegate l’iPhone al computer si aprirà iTunes.
Ora andate su Installer e cercate una cartella chiamata Tweeks (1.1.1).
Scaricate e installate un file chiamato OktoPrep. Una volta terminato, collegate l’iPhone al vostro computer e fate partire iTunes se non si avvia
in automatico. Selezionate l’iPhone dal menu sorgente a sinistra e fate
Alt+clic sul bottone Aggiorna. Apparirà una finestra che vi chiederà dove
si trova il file di aggiornamento. In questo modo, iTunes non si collega
a Internet per scaricare l’aggiornamento, ma vi permette di localizzarlo
all’interno del vostro hard disk. Trovatelo: si tratta del primo dei due file
che avete scaricato, quello che è e deve rimanere .zip.
iPhone: la guida non autorizzata
Una volta selezionato, partirà l’aggiornamento software, qualche minuto
di pazienza e l’iPhone tornerà bloccato.
Per eseguire di nuovo il jailbreak, aprite il secondo file scaricato e chiudete iTunes. Dentro questo file zip si trova una cartella con una applicazione
chiamata jailbreak.jar (Figura 2b.2). Selezionate SSH Root Password: alpine e premete Jailbreak!
Ora aspettate alcuni minuti. Una volta che la barra di avanzamento è arrivata fino in fondo premete OK, uscite dall’applicazione e spegnete l’iPhone. Riaccendetelo e vedrete che si riavvia due volte. Una volta terminata
l’operazione avrete un iPhone aggiornato al firmware 1.1.2.
Figura 2b.2 - L’applicazione
Jailbreak.jar per hackerare
il firmware 1.1.2.
Aggiornare un iPhone 1.1.2 bootloader 3.9
jailbroken a 1.1.3
Il paragrafo precedente è obbligatorio per aggiornare un iPhone jailbroken
a 1.1.3. L’aggiornamento si esegue direttamente dall’iPhone. Come sempre, andare su Impostazioni, Generali e scegliete Blocco Automatico, da
impostare su Mai. A questo punto avviate Installer, aggiornatelo e installate
Community Source. Dovete avere la versione 3.0b10 o successiva.
Premere il tasto Home sull’iPhone per uscire da Installer e il telefono si
riavvierà. Riaprite Installer, andate su Source e aggiungete http://hackthatphone.com/1.xml. Una volta aggiunta questa nuova risorsa, Installer
cercherà nuovi aggiornamenti e ciò potrebbe richiedere alcuni minuti.
Non appena Installer torna a essere pienamente utilizzabile, cercate sotto
Install la cartella System e scaricate e installate Official 1.1.3 Upgrade.
iPhone: la guida non autorizzata
Una volta terminato, premete il tasto Home per tornare al menu principale, dove troverete una nuova icona con una mela in gabbia con sotto
scritto Upgrade. Apritela.
Ora apparirà un messaggio con scritto: Patch Lockdown. Se non avete
un contratto da attivare su iTunes, premete Yes. Se foste clienti regolari di
un carrier telefonico che vende l’iPhone, allora dovreste premere No. In
ogni caso, se state crackando un iPhone probabilmente non avete alcuna
intenzione di attivare un contratto, per cui premete Yes. Successivamente
vi sarà richiesto se volete fare un restore, quindi cancellare tutto il contenuto presente sul dispositivo. Se dentro non c’è nulla di importante che
non sia già presente sul computer, è consigliabile premere Yes, altrimenti
premete No per mantenere file e impostazioni sul telefono.
L’iPhone inizierà a scaricare l’aggiornamento 1.1.3 e a installarlo. È un procedimento un po’ lungo, quindi armatevi di pazienza. Una volta terminato
avrete a disposizione un sistema 1.1.3 pienamente funzionante.
Jailbreak con iPhone 1.1.2 e bootloader 4.6
Questa versione di iPhone è stata una delle più difficili da sbloccare, ma
alla fine ci si è riusciti. La difficoltà non è stata tanto quella di procedere
con l’operazione di jailbreak, quanto quella di sbloccare le funzioni telefoniche, come vedremo più avanti. Siccome non esiste una versione del
jailbreak che funziona direttamente sull’iPhone, è necessario eseguire una
operazione di downgrade a 1.1.1 per iniziare.
Come si riconosce un iPhone 1.1.2 con bootloader 4.6?
La scatola presenta un iPhone con 17 icone. In basso, sopra l’icona iPod,
c’è un’icona chiamata iTunes. Quando lo accendete, come sfondo avete
un cavetto bianco e l’icona di iTunes. Le scritte appaiono in quattro lingue: inglese, francese, tedesco e italiano.
L’iPhone va collegato al Mac in modalità DFU (cioè la modalità di ripristino). Come si fa? Collegate l’iPhone al Mac con l’apposito cavo USB.
iTunes si aprirà in automatico chiedendovi di registrare il dispositivo con
AT&T (o un altro operatore a seconda della provenienza del telefono).
Tenete premuti i bottoni Sleep/Wake (in alto) e Home (quello in basso
davanti) per 10 secondi, finché il telefono non si riavvia. Appena vedete
iPhone: la guida non autorizzata
il logo della Mela, rilasciate il bottone Sleep/Wake e continuate a tenere
premuto il tasto Home. Se non compaiono il logo di iTunes e un cavetto
bianco, siete entrati nella modalità DFU.
A questo punto, iTunes non vi chiederà più di registrarvi con AT&T, ma di
fare un restore. Andate su Internet con Safari o un altro browser. Scaricate
il firmware 1.1.1 al seguente indirizzo:
http://appldnld.apple.com.edgesuite.net/content.info.apple.com/iPhone/061-3883.20070927.In76t/iPhone1,1_1.1.1_3A109a_Restore.ipsw
Il file verrà scaricato in formato zip. Assicuratevi che una volta scaricato non venga decompresso e rimanga tale. Mettete questo file in una
cartella sul vostro computer, a vostro piacimento. Tornate a iTunes. Fate
Alt+clic sul pulsante Ripristina su iTunes. Vi verrà richiesto dove si trova il
firmware che avete appena scaricato. Individuatelo e premete OK.
Dopo qualche minuto, l’iPhone verrà riavviato, iTunes vi darà un errore 1015
e sarà ancora in modalità DFU. Non preoccupatevi, è tutto normale. Tornate su Internet e scaricate Independence (Figura 2b.3) da questo indirizzo:
http://code.google.com/p/independence
Figura 2b.3 - Independence riavvierà l’iPhone in modalità DFU dopo il downgrade a 1.1.1.
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iPhone: la guida non autorizzata
Una volta scaricato, apritelo e l’iPhone si riavvierà. A questo punto seguite le
indicazioni contenute nei paragrafi “Jailbreak con iPhone 1.1.1 e bootloader
3.9” e “ Aggiornare un iPhone 1.1.1 bootloader 3.9 jailbroken a 1.1.2”.
Aggiornare un iPhone 1.1.2 bootloader 4.6
a 1.1.3
La procedura di aggiornamento è la stessa spiegata nel paragrafo “ Aggiornare un iPhone 1.1.2 bootloader 3.9 jailbroken a 1.1.3”. Non ci sono
indicazioni specifiche. L’aggiornamento fornito dal Dev Team è molto sicuro e non aggiorna il baseband (firmware radio) del telefono, per cui i
possessori di TurboSIM o StealthSIM (che vedremo più avanti) possono
stare tranquilli. Tuttavia, senza aggiornamento del baseband non funzionerà la localizzazione sulla mappa di Google, ma è una funzione cui si può
rinunciare o che si può ritrovare attraverso software come LocateMe.
AnySIM
AnySIM (Figura 2b.4) è l’applicazione che serve per sbloccare tutte le funzioni telefoniche e SMS dell’iPhone senza utilizzare una SIM di un operatore ufficiale.
Figura 2b.4 - AnySIM.
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iPhone: la guida non autorizzata
Sono uscite diverse versioni di AnySIM e la più recente è in genere sempre
quella migliore. AnySIM funziona su tutti gli iPhone con bootloader 3.9.
Se avete un iPhone con bootloader 4.6 potrebbe essere più problematico. Al momento in cui questo manuale viene scritto, non esiste una versione di AnySIM compatibile con questo bootloader, se non una patch
molto complicata che potete trovare a questo indirizzo: http://iphonejtag.
blogspot.com. Tuttavia, è probabile che possiate trovare una versione di
AnySIM aggiornata o un procedimento più semplice.
AnySIM si installa attraverso l’applicazione Installer: la si avvia e si seguono le procedure a video, che sono davvero semplici. Una leggenda informatica vuole che all’interno dell’iPhone, nel momento in cui utilizzate
AnySIM, ci sia la scheda che utilizzerete in futuro al suo interno. Non una
SIM qualsiasi, proprio quella. Tutto ciò non è affatto vero: AnySIM funzionerà lo stesso con qualsiasi SIM. Se sbloccate l’iPhone con una SIM di
Vodafone, funzionerà anche con le SIM di TIM e Wind. Non funzionerà
con le SIM di 3, perché sono soltanto per telefoni UMTS.
È comunque da rimuovere la SIM non attiva che viene fornita col telefono
per sostituirla con una SIM attiva, possibilmente di un altro operatore.
TurboSIM e StealthSIM
Per gli iPhone con bootloader 4.6, al momento, a meno che non usiate
una patch molto complessa e di funzionamento non assicurato come spiegato sopra, non esiste altro modo di attivare le funzioni telefoniche tranne
l’utilizzo di una TurboSIM o StealthSIM. Ma di cosa si tratta?
Fondamentalmente sono la stessa cosa, cambiano solo alcuni microchip e
le modalità di costruzione. La StealthSIM, in ogni caso, è più economica,
moderna e sicura per il funzionamento corretto dell’iPhone (Figura 2b.5).
Si tratta di una finta SIM, molto sottile, con all’interno dei microchip programmati. Ha la stessa forma di una qualsiasi SIM, ma alla sua estremità
superiore ha un piccolo chip un po’ più grande degli altri. La StealthSIM
va inserita dentro l’iPhone insieme alla SIM che vorrete utilizzare, contemporaneamente ed esattamente come se fossero un’unica cosa. Purtroppo
quel microchip più grande, non soltanto crea uno spessore che impedisce
il corretto inserimento, ma non va a comunicare con la parte in metallo
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iPhone: la guida non autorizzata
e piena di informazioni della SIM. Per eludere questo problema, bisogna
incidere la SIM nel punto in cui il microchip non riesce a comunicare con
essa. Bisogna effettuare un piccolo taglio sulla SIM, nell’unico punto in
cui è smussata, attaccarvi la StealthSIM e vedere se questo chip e tutta la
StealthSIM aderiscono bene alla scheda. Quindi, inserire delicatamente
entrambe nel vano porta SIM dell’iPhone (una specie di cassetto che si
apre con una graffetta) e richiudere il tutto all’interno del telefono.
La StealthSIM, in poche parole, è una memoria programmata. L’hacker preleva tutte le informazioni da una SIM AT&T e le trasferisce su di essa. Ponendosi
a metà strada tra la SIM non originale e l’iPhone, la StealthSIM inganna quest’ultimo facendogli credere di avere al suo interno una SIM autorizzata.
Purtroppo le StealthSIM non si comprano dal tabaccaio sotto casa. Dovete cercarle su eBay. Costano intorno ai 50 euro e funzionano benissimo. Dopo aver effettuato l’operazione di taglio della SIM e averla inserita
nell’iPhone assieme alla StealthSIM, il telefono inizia a funzionare senza
dover fare nulla.
Attenzione! Se aggiornate incautamente l’iPhone a 1.1.3 con iTunes, verrà
aggiornato anche il baseband che riprogrammerà la StealthSIM e dovrete
quindi buttarla via. Per effettuare l’aggiornamento, usate l’Official 1.1.3
Upgrade che trovate all’interno di Installer.
Figura 2b.5 Una SIM
(a sinistra),
tagliata e pronta per essere
usata su una
StealthSIM,
a destra.
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iPhone: la guida non autorizzata
Virginize
Ogni volta che con AnySIM andate a scrivere il baseband, questo è compromesso. Trattandosi di un’operazione che non viene mai effettuata attraverso
iTunes, Apple ha inserito un contatore software che non permette la riattivazione del telefono se il baseband è stato riscritto prima di un ripristino del
firmware. Se capita un problema di baseband a un cliente iPhone “legale”,
questo potrà inviare il dispositivo in assistenza per vederlo poi ritornare perfettamente funzionante. Voi però, se avete crackato il telefono, sull’assistenza non potete contare. Se quindi avete bisogno di ripristinare l’iPhone ed
eseguire nuovamente il crack con AnySIM, dovete procedere a un’operazione chiamata Virginize. La potete eseguire in qualsiasi momento, sia prima
sia dopo il ripristino dell’iPhone, ma assolutamente prima di riutilizzare AnySIM, altrimenti questo non funzionerà. Per farlo, andate su Installer, premete
Install e cercate i seguenti file per procedere alla loro installazione:
• BSD Subsystem (generalmente si trova dentro la cartella System);
• Term-vt100 (anch’esso dentro System);
• Virginize Script (in Unlocking Tools, http://iphone.unlock.no/).
Una volta effettuate queste installazioni, premete il tasto Home per tornare al menu principale.
Aprite Term-vt100, che non è altro che un Terminale Unix per l’iPhone (Figura 2b.6). Digitate queste stringhe di comando seguite entrambe da Invio:
1. cd/usr/bin
2. restorebb
Aspettate qualche minuto finché l’operazione termina. Vedrete scorrere
dei codici e dei passaggi, sono 100 e vengono eseguiti due volte!
Una volta terminato, digitate questi comandi, sempre seguiti da Invio:
1. cd/usr/bin
2. virginize
Terminata l’operazione il vostro telefono è scollegato dal resto del mondo.
La parte telefonica non funziona più esattamente come prima dell’esecuzione di AnySIM che, a questo punto, potete rieseguire nuovamente.
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iPhone: la guida non autorizzata
Figura 2b.6 - L’applicazione Term-vt100
è un vero terminale Unix sull’iPhone.
Accedere via FTP
L’iPhone è un piccolo computer dotato di un sistema operativo Unix e
connettività Wi-Fi, quindi è possibile entrarci ed esplorarne il contenuto.
Per farlo, dovete prima di tutto installare BSD Subsystem e OpenSSH,
quindi dotare il vostro computer di un programma FTP. Ce ne sono tanti,
di cui molti gratuiti. Un programma FTP molto popolare su Mac è Cyberduck, che potete scaricare all’indirizzo http://cyberduck.ch/. L’FTP (File
Transfer Protocol) è un sistema di comunicazione e scambio di dati tra un
computer l’altro attraverso Internet. È un sistema classico che viene utilizzato, per esempio, per caricare le pagine di un sito su un server Web.
Siccome l’FTP è un sistema aperto soltanto a chi ha una username e una
password, anche per l’accesso all’iPhone vale lo stesso principio.
Fate tap su Impostazioni nel menu principale del vostro iPhone, quindi fate
tap su Wi-Fi. Apparirà l’elenco delle reti wireless disponibili nei paraggi.
Scegliete la vostra e fate tap sulla freccia alla destra del nome del network.
A questo punto siete entrati all’interno delle impostazioni di rete. Prendete
nota del vostro indirizzo IP, per esempio 10.0.1.197 oppure 192.168.0.197
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iPhone: la guida non autorizzata
a seconda di come è configurata la vostra rete. Aprite il programma FTP sul
vostro computer e create una nuova connessione con questi parametri:
• tipo di connessione SFTP o SSH Secure File Transfer;
• come server inserite l'indirizzo IP che avete visto nel vostro iPhone;
• porta 22;
• username root;
• password alpine;
• Percorso /.
Date conferma per effettuare la connessione.
In genere il primo accesso è molto lento. Verificate che il vostro iPhone
abbia la connessione Wi-Fi attiva. Aspettate qualche minuto, al limite riprovate. Con queste impostazioni riuscirete a entrare.
E una volta dentro che si fa? Qui avete accesso a tutto ciò che realmente
si trova dentro all’iPhone. Ci sono file di sistema molto importanti, per cui
è meglio non metterci le mani se non sapete di cosa di tratta.
Potrebbe essere utile accedere alla cartella Applications, dove vedrete tutti
i programmi installati. Da lì potete cancellarli o copiarli sul vostro hard disk
(anche se funzionano soltanto sull’iPhone, non pensate di usare l’applicazione YouTube o Google Maps sul vostro Mac). Questo accesso può essere
utile per eliminare dei software che non ne vogliono sapere di essere disinstallati con Installer oppure se, una volta effettuata l’operazione di hacking,
volete eliminare Installer perché il vostro iPhone abbia un look più “ufficiale”. In quest’ultimo caso consiglio di fare una copia di Installer sul vostro
hard disk prima di eliminarla dall’iPhone: un giorno potrebbe tornarvi utile.
Se seguirete qualche tutorial per lo sblocco degli iPhone con i nuovi firmware, potrebbe essere richiesto l’accesso all’FTP per inserire dei file da
processare con il terminale.
Un mondo di applicazioni
Installer
Ma cos’è questo Installer che abbiamo già visto tante volte in questo capitolo? Ormai è chiaro che si tratta di un’applicazione con cui potete ag-
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iPhone: la guida non autorizzata
giungere altri programmi all’interno dell’iPhone. Ma cosa potete aggiungere oltre agli strumenti che servono per l’hacking? E quali garanzie avete
di non danneggiare il telefono?
A quest’ultima domanda è molto facile rispondere. Installer è un programma pirata di terze parti che consente l’installazione di software illegali
sull’iPhone. Questo sistema viola la SLA (Software License Agreement)
che pone sotto il controllo di Apple tutto ciò che può essere installato
sull’iPhone. Non essendo quindi una procedura legale, non c’è nessuna
garanzia che questi programmi funzionino o che non creino danni al dispositivo. Tuttavia, questa premessa non ha fermato né gli sviluppatori
software né gli utilizzatori, sempre a caccia di nuove applicazioni da installare sull’iPhone.
Il successo di Installer ha portato anche molti clienti regolari dell’iPhone,
che pagano una regolare bolletta ad AT&T o ad altri gestori ufficiali, a
eseguire la procedura di jailbreak per poter installare nuove applicazioni.
Persino alcuni utenti iPod Touch hanno fatto la stessa cosa.
Questo ha spinto Apple a rilasciare per il mese di febbraio 2008 un SDK
(System Developers Kit), ossia un kit che permette agli sviluppatori di creare applicazioni per l’iPhone in accordo con Apple. Questa sarà senz’altro
una nuova frontiera per l’iPhone e permetterà la produzione di mini applicazioni anche da parte di software house molto potenti e rinomate.
Installer viene fornito automaticamente quando si esegue l’operazione di
jailbreak sull’iPhone. Installer non è disponibile su iPhone che non sono
stati hackerati con tale procedura.
L’utilizzo di Installer è molto semplice, ma richiede una conoscenza scolastica dell’inglese in quanto questa applicazione non è stata localizzata in
lingua italiana.
Installer ha cinque icone in basso per accedere alle sue funzioni principali.
Una volta avviato, ogni 24 ore Installer cerca gli aggiornamenti dei software
installati e aggiorna la lista dei programmi usciti nel corso dell’ultima giornata. Si può effettuare questa operazione anche manualmente facendo tap
su Source, l’ultima icona in basso a destra, per poi premere Refresh in alto
a sinistra. Potete aggiungere nuove risorse con il bottone Edit, ma dovete
conoscere l’indirizzo Web da cui andare a scaricare gli aggiornamenti.
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iPhone: la guida non autorizzata
I programmi si installano dal bottone Install, il secondo in basso. Qui si
trovano diverse cartelle:
• All Packages contiene la lista di tutti i programmi installabili;
• Recent Packages contiene gli ultimi programmi usciti;
• Source cerca nuove risorse da installare per ricercare molti più
software da caricare sul vostro iPhone.
È vivamente consigliabile installare Community Source, che contiene
l’elenco di tutte le migliori applicazioni installabili. Ci sono altre Source
ma dovete fare attenzione: alcune non sono verificate e quindi non sono
sicure; inoltre, più source andrete a installare più tempo ci vorrà per aggiornare la lista.
Quando viene eseguito un refresh delle risorse, Installer controlla se ci
sono aggiornamenti per le applicazioni installate. Apparirà un pallino rosso in basso, in corrispondenza della voce Update, con il numero delle applicazioni che devono essere aggiornate. È consigliabile effettuare sempre gli aggiornamenti consigliati. Se invece un programma installato non
vi piace, o non vi serve più, potete disinstallarlo alla voce Uninstall.
Alcune applicazioni per iPhone
Cosa si può installare sull’iPhone grazie a Installer? Ci sono applicazioni per tutti i gusti e le esigenze. Ci vorrebbe una enciclopedia solo per
elencarle tutte. Sotto la voce Install, troverete delle cartelle in cui le applicazioni sono divise per categorie. Sotto Games troverete dei giochi ed
emulatori Nintendo 64, per gli appassionati dei vecchi videogiochi.
Sotto le cartelle chiamate Tweaks, precedute dal numero di versione del vostro firmware, troverete delle patch interessanti che sistemano alcuni errori.
Ci sono poi visualizzatori di ebook o file PDF, come PDF Viewer, e ���
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, per individuarvi sulla Mappa di Google attraverso la triangolazione dei ripetitori.
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