QUADERNO PROIBITO

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QUADERNO PROIBITO
Il Libro del mese
a cura di sr Barbara Danesi
QUADERNO PROIBITO
Titolo: Quaderno proibito
Autore: Alba de Céspedes
Editore: Net (collana Narrativa)
Pagine: 237
Data pubblicazione: 2006
Qualche settimana fa, durante una chiacchierata, Margherita mi ha parlato di un libro
secondo lei molto interessante, che mi ha suscitato curiosità a partire dal titolo: Quaderno
proibito, di Alba de Céspedes. L’ho letto tutto d’un fiato!
Il piccolo libro, scritto nel 1952, narra le vicende di una famiglia borghese di Roma.
La protagonista è Valeria Cossati, impiegata quarantenne, con un marito e due figli,
Mirella e Riccardo. La narrazione, in forma di diario, inizia con un piccolo atto
trasgressivo…da qui il titolo del libro. Questa signora, una domenica mattina, acquista un
quaderno dalla copertina nera. Il quaderno, lei sa bene, deve essere subito nascosto,
perché, secondo la legge vigente in quel tempo, il tabaccaio non avrebbe potuto vendere
quell’articolo in un giorno festivo. In realtà il fatto che fin dal suo acquisto il quaderno sia
considerato proibito è simbolico della situazione di vita di Valeria e dà il tono a tutto il
diario. Valeria è una donna piena di vita e con un grande desiderio di esprimersi, di
narrarsi, ma è costretta a farlo di nascosto e quando è sola, perché i familiari non
capirebbero e tantomeno approverebbero questo suo bisogno e obbligata a nascondere il
quaderno in un sacco di stracci, per non essere scoperta. La scrittura servirà a Valeria per
sfogare i suoi sentimenti e le sue emozioni, per alleviare la solitudine e riconoscere il
proprio disagio, penetrando i propri pensieri e le proprie emozioni, regalandosi una nuova
forma di autocoscienza.
Il finale? Tutto da scoprire!
Alba de Céspedes nata a Roma nel 1911 e morta a Parigi nel 1997, scrittrice, poetessa ha
scritto per il cinema e il teatro. È stata anche una partigiana italiana. Tutti i suoi
manoscritti, le carte e documenti che nella sua lunga esistenza aveva raccolto e
conservato, sono stati donati dalla scrittrice stessa, pochi giorni prima della sua morte, agli
Archivi Riuniti delle Donne, a Milano. Nella lettura di queste lettere, appunti e fotografie,
che sono pubblicamente consultabili, sono evidenti il suo impegno politico e culturale.
Donna forte ed intellettuale completa, questa scrittrice ha lasciato una testimonianza
appassionata del suo desiderio di raccontare e interrogare la Storia, con uno stile semplice
ma profondo e serio, nella ricerca del senso delle cose e degli avvenimenti del suo tempo.
Ti consiglio di leggere questo libro perché è un buon esempio di scrittura diaristica e di
viaggio nella propria interiorità, a dimostrazione, se ancora ce ne fosse bisogno,
dell’importanza della narrazione di sé, per conoscersi in profondità.
E tu….hai mai pensato di scrivere un diario?