Verifica della legge di Malus e misura del potere rotatorio di una s
Transcript
Verifica della legge di Malus e misura del potere rotatorio di una s
LABORATORIO DI FISICA II Modulo di Ottica Esperienza n. 5: Verifica della legge di Malus e misura del potere rotatorio di una soluzione zuccherina Strumenti a disposizione: a) b) c) d) e) Laser a diodo, 0.8 mW, = 670 nm. Banco ottico con supporti. Fotocellula. Amperometro. Un tubo polarimetrico di lunghezza pari a 19.7 0.1 cm contenente una soluzione zuccherina (D-saccarosio in acqua distillata a 25 °C con concentrazione pari a 0.50 g/cm3) ed un tubo lungo 21.3 0.1 cm a 3 0.75 g/cm . f) Polarizzatore e analizzatore in fogli Polaroid su supporti rotanti con suddivisioni pari a 2°. ATTENZIONE: NON guardare il fascio laser direttamente per evitare danni alla retina. I PARTE: verifica della legge di Malus. Procedimento di misura 1) Si determini innanzitutto, tramite opportuna rotazione dell’apposito supporto, la posizione dell’analizzatore (“zero” del dispositivo) per cui si ha la corrente massima ovvero la massima intensità luminosa sulla fotocellula in modo da individuare la direzione di vibrazione del campo elettrico della luce laser incidente. 2) Successivamente si ruoti l’analizzatore e si misuri l’intensità di corrente I in corrispondenza dell’angolo di rotazione rispetto allo “zero”. 3) Infine si esegua un fit lineare del tipo: come verifica diretta della legge di Malus, nell’ipotesi che la fotocellula fornisca una risposta lineare. L’intercetta a fornisce il valore della corrente di fondo dovuta sia alla incompleta estinzione della luce da parte dell’analizzatore sia all’inevitabile residua luce ambientale che, comunque, va tenuta sotto controllo al fine di eseguire le misure sempre nelle stesse condizioni. Fotocellula LASER Amperometro Amperometro II PARTE: Misura del potere rotatorio di una soluzione zuccherina. Procedimento di misura 1) Si determini innanzitutto, tramite opportuna rotazione dell’apposito supporto, la posizione dell’analizzatore per cui si ha la corrente minima (vedi Nota 1) ovvero la minima intensità luminosa equivalente a posizionare l’asse di trasmissione dell’analizzatore ortogonalmente alla direzione di vibrazione del campo elettrico della luce laser incidente; in tale configurazione il polarizzatore e l’analizzatore si dicono “incrociati” e si dovrebbe verificare l’estinzione totale della luce all’uscita dell’analizzatore. 2) Successivamente si inserisca il tubo polarimetrico con una delle due soluzioni; come effetto della rotazione della direzione di vibrazione del campo elettrico dell’onda causata dalla sostanza otticamente attiva, l’amperometro indicherà un valore dell’intensità di corrente maggiore della precedente. Si riporti il valore di corrente al situazione iniziale, o comunque al minimo valore di corrente compatibilmente con la luce ambiente residua) ruotando l’analizzatore di un opportuno angolo . Si osservi anche il verso della rotazione in modo da risalire alla proprietà, destrorsa o sinistrorsa, della soluzione. Si eseguano misure ripetute dell’angolo (ripetendo, ogni volta, tutte le operazioni già effettuate la prima volta) al fine di ottenere la migliore stima dell’angolo di rotazione con il suo errore. Si stimi il valore del potere rotatorio tramite la relazione: 3) Si ripetano le misure con l’altra soluzione e si confrontino i risultati ottenuti. Fotocellula Amperometro LASER Amperometro Sostanza otticamente attiva L Note: a) Poiché, nell’effettuare la misura, non interessa in realtà il valore della corrente ma solo il raggiungimento della condizione per l’estinzione, si può anche valutare “ad occhio” quando la luce che investe la fotocellula si estingue, osservando lateralmente la traccia del laser sulla fotocellula. L’occhio infatti è molto “sensibile” alle variazioni di intensità luminosa. b) Si tenga presente che le misure andrebbero effettuate a temperatura costante in quanto il potere rotatorio dipende, a parità del tipo di soluzione, anche dalla sua temperatura, mentre è in prima approssimazione indipendente dal valore della concentrazione. c) Il valore atteso per il D-saccarosio a 25 °C è +66.7 gradi/(dm×g/cm3) per la luce gialla del sodio ( = 589 nm).