Buon compleanno Pokémon
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Buon compleanno Pokémon
- INTERNET E JEANS. È nato il primo sito Internet che si consuma con l’uso: lo ha inventato Replay, che ha rinnovato il suo portale in occasione del lancio on line della nuova collezione di jeans per la collezione autunno-inverno 2006-2007. Proprio ai jeans è legato il progetto, che si chiama “H2b a Rbj”, acronimo di “How to be a Replay blue jeans”. In pratica chi visita il sito può vivere per interno la storia della lavorazione di un capo in denim firmato Replay. Usando il mouse, e passandolo sopra il jeans virtuale, gli utenti del sito della Replay potranno consumarlo a piacimento, ma anche produrre pieghe, sgualciture e strappi che andranno ad arricchire il capo. Nati dalla fantasia del giapponese Satoshi Tajiri, hanno fatto impazzire i bambini Spengono dieci candeline Pikachu e i suoi compagni «Cosa faresti se un giorno ti svegliassi trasformato in un Pokémon?». È la domanda che campeggia sul sito ufficiale dei mostriciattoli giapponesi, nati dalla fantasia dell’allora trentunenne produttore di videogiochi Satoshi Tajiri. E se a tanti adulti la prospettiva della metamorfosi evocherebbe incubi di kaMa anche perché la loro invasione, iniziata nel 1996 sotto forma di videogioco per Game Boy Nintendo, ha segnato una tappa nell’evoluzione della civiltà dei consumi. I Pokémon sono stati infatti un prodotto che ha alimentato l’industria del divertimento in un numero incredibile di versioni: dal videogame al cartone animato, dal gadget al giocattolo, dal film alle carte da gioco. Catturare mostri, allenarli e spingerli a combattere fra di loro. Farli diventare, cioè, mostri tascabili, “pocket-monsters” (da cui la contrazione Pokémon): questa era l’idea originale del primo videogame, basato sul passatempo di collezionare insetti, molto diffuso tra i ragazzini giapponesi e di cui era un accanito appassionato lo stesso inventore. Ma chi dubitava delle possibilità di un successo su sca- fkiana memoria, non c’è dubbio che tanti bambini cresciuti in compagnia di questi animaletti l’abbiano sognata almeno per una volta. I Pokémon compiono dieci anni ed è un anniversario importante. Non solo perché, trascinati dai nostri figli, siamo stati costretti anche noi ad affezionarci a Pikachu e soci. I mostriciattoli tascabili Prima videogame, poi carte da gioco, cartoon e film andati tutti a ruba. Così, tra successi e critiche, hanno rivoluzionato il mercato globale del divertimento la planetaria si è dovuto ricredere due anni più tardi, quando il videogame è sbarcato negli Stati Uniti andando letteralmente a ruba. Da lì alla trasformazione in prodotto multiforme il passo è breve. Si inizia col gioco di carte, pubblicato dalla “Wizards of the Coast”, che dà luogo a tornei nazionali e internazionali in tutto il mondo I Pokémon: compiono dieci anni i piccoli mostri che hanno fatto impazzire i bambini (uno anche a Pistoia, nell’agosto 2003). Poi il cartoon, la cui prima serie è strettamente collegata al gioco per Game Boy. Nel 1999 è la volta del film. Senza contare pupazzetti e figurine che iniziano a fare capolino nei negozi o la miriade di siti internet, forum e fan club. Ma la storia gloriosa dei Pokémon è anche costellata di critiche e opposizioni. Ad offuscare il loro successo hanno provato prima gli animalisti, che hanno visto nel principio su cui si basa il videogioco preoccupanti analogie con i combattimenti clandestini fra galli o cani. Poi i medici e i “fanatici religiosi”: i primi sostenendo (con qualche plausibilità) che il game dei mostriciattoli causasse l’epilessia, i secondi convinti (al di fuori di ogni logica) che i Pokémon avessero un’origine satanica e ricordassero gli stregoni. A dispetto dei detrattori Pikachu e gli altri resistono. E danno appuntamento a tutti al Forum di Assago di Milano, dove domenica sera ci sarà la loro festa di compleanno. Per celebrare i dieci anni di una vera e propria mania collettiva. (m.c.) I giapponesi filmati al gabinetto Per studiare il design di un nuovo water La top model Elle MacPherson TOKYO. Filmare le pose più intime assunte in gabinetto da un intero campionario di popolazione di ambo i sessi, compresi bimbi di quattro anni e anziani di 70, può diventare in Giappone un’iniziativa meritoria. Ad aspettare con ansia la proiezione del filmato di un’ora e mezzo e a disputarsi concitatamente i posti in prima fila non è stato un gruppo di pervertiti, ma di esperti di un’impresa di sanitari. Si tratta della maggiore industria nipponica del settore, la Toto, che, con la debita autorizzazione di un centinaio di “protagonisti”, ha pensato di ricorrere a questo tipo di esame in diretta per migliorare i propri prodotti battendo ogni concorrenza. In Giappone esistono già da anni tavolette-bidet con comfort di vario tipo, dal riscaldamento della ciambella a spruzzi di varia direzione e intensità, nonchè getti d’aria con temperatura variabile. Questa volta però per i progettisti della Toto si trattava di ridisegnare la stessa forma del water, in maniera da renderlo pulibile assai più facilmente, risparmiando il più possibile di spazio. Ne è nata una tazza ipercompatta, con una lunghezza inferiore del 15% rispetto ai modelli convenzionali. 21 I dolcificanti che non fanno male BQ?B R>JTSB Buon compleanno Pokémon MERCOLEDI' 13 SETTEMBRE 2006 Acero e topinambur questi sconosciuti di Ciro Vestita Q uando il genovese Giovanni Caboto iniziò ad esplorare per conto degli inglesi il nord delle Americhe, arrivò in splendide terre ricche di abeti, faggi, aceri, orsi e altre meraviglie della natura. Ma chi sponsorizzava questi viaggi non studiava flora o fauna, cercava solo oro, il maledetto metallo grazie al quale milioni di Incas furono sterminati da un branco di bifolchi capeggiati dallo spagnolo Cortez in un genocidio da far impallidire Hitler. «Cà - nàda», «qui non c’è nulla» disse a Caboto il giannizzero spagnolo che faceva da guida, dopo aver sondato in più punti il terreno per cercare preziosi. E da queste parole nacque il nome di una delle più belle nazioni del mondo: il Canada, povero in vile metallo ma ricchissimo di meraviglie naturali. Ricco in laghi e foreste, il Canada ospita un meraviglioso albero la cui foglia è divenuta il logo della bandiera canadese: l’acero. Dall’acero gli Indiani del Nord hanno estratto per millenni una linfa da cui, per bollitura, ci ricavavano un dolcificante meraviglioso con molte meno calorie (252 per 100 gr) del comune zucchero da cucina (saccarosio che di calorie ne ha 400). Ma mentre il saccarosio è solo zucchero lo sciroppo di acero contiene: acido malico (con potere antivirale), ferro, calcio, vitamine. Una tazza di latte e sciroppo d’acero ha dun- que un alto potere disinfettante e mineralizzante, utile ad es. nelle forme raffreddative. La dose da usare di sciroppo d’acero è di tre-quattro cucchiai al giorno. Un’altra pianta che arriva dalle Americhe è il topinambur. Tranne pochi appassionati nessuno conosce questi tuberi; eppure spesso ce le abbiamo sotto il naso. Sono piante comunissime in tutta la Toscana, in genere usate per scopi ornamentali: sono quelle altissime margherite gialle che compaiono in settembre in ville e giardini. Gli israeliani che con una agricoltura modernissima riescono a produrre pompelmi e arance nel deserto, da anni ne hanno fatto un alimento base, tanto che i topinambur vengono chiamati “carciofi di Gerusalemme”. Sono tuberi dal sapore molto dolce grazie ed uno zucchero che essi contengono chiamato inulina. Bene: questo glucide a differenza di fruttosio, glucosio, saccarosio, miele, viene poco assorbito e sicché può essere un cibo ideale per diabetici sempre alla ricerca di dolci che non possono mangiare. Ma l’inulina è uno zucchero molto utile anche per le persone sane; esso infatti è uno zucchero di cui la nostra flora batterica è assetata; tutti noi sappiamo che la flora batterica intestinale è la prima barriera contro qualsiasi agente infettivo: virus influenzali e batteri di vario tipo. www.cirovestita.it È Asia Argento l’icona dell’ultima tendenza Torna di moda il grunge ma questa volta è chic Asia Argento icona del neo-grunge Il suo stile è sempre studiato tra punk, gotico e rock PARIGI. Torna il grunge, fenomeno di costume musicale, di moda, di vita quotidiana, che partito da Seattle, sulla West Coast americana, ha segnato una generazione all’inizio degli anni ’90. Ma attenzione - dice Elle, settimanale cult delle donne - il neo-grunge, la nuova moda per l’autunno-inverno 2006, non è più trash, ma sofisticato e chic. «Tutta l’arte di questa tendenza sta nel sembrare trasandata con eleganza», riassume il settimanale francese. Niente icone alla Courtney Love - la vedova di Kurt Cobain, leader dei Nirvana di Seattle dal rossetto sbavato, dall’aria aggressiva e sciatta allo stesso tempo. Ma un’Asia Argento dallo stile oscillante tra punk, gotico e rock, sempre studiatissimo e spesso accompagnato da gioielli. Grunge-chic, due termini che nessuno avrebbe osato ac- costare prima d’ora, e che tuttavia stanno benissimo insieme, secondo il settimanale. «Bisogna far funzionare l’immaginazione: mescolare il vecchio con il nuovo, lasciare i colori stonare con grazia», sostiene Elle. Da Marc Jacobs, a Lagerfeld a Yamamoto, da Gaultier a McQueen, tutti propongono una moda che ritrova le proprie origini nel mondo rock, nei riffs di chitarra taglienti nelle arene dei concerti selvaggi. Questo stile, queste mise strane di chi infila i vestiti velocemente alla mattina, senza sapere bene cosa indossa e come lo indossa, garantiscono sempre un risultato «paradossalmente impeccabile». - APPUNTAMENTO CON IL BORZACCHINI Riprende da domani la consueta rubrica “Lingua Nostra” di Giorgio Marchetti, alias Professor Ettore Borzacchini.