zerb residenz 25 giugno

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zerb residenz 25 giugno
Gli interventi in ambito residenziale per il trattamento di giocatori
compulsivi
A cura di Riccardo Zerbetto1
1.
Premessa
I trattamenti in ambito residenziale hanno rappresentato la più
importante risorsa, oltre a quelli ambulatoriali, nella cura dei
tossicodipendenti. La tipologia e la lunga durata di tali programmi ha
rivelato tuttavia la scarsa applicabilità degli stessi al trattamento delle
dipendenze comportamentali, prima fra tutte la dipendenza da gioco
d’azzardo, che richiedono tempi più brevi - e tali da non interferire
negativamente sull’inserimento sociale e lavorativo dei soggetti nonché l’adozione di metodi più strutturati e capaci di incidere in
modo più significativo e mirato sulle “aree di criticità” manifestate
da questo tipo di patologia. Nel contributo che segue verranno
1
Per la compilazione delle Tavole sinottiche sono stati integrati i contributi
forniti da: Paolo Jarre per Sidecar conla collaborazione di Silvia Monge,
Luciana Monte, Marzia Lydia Spagnolo;Umberto Caroni per il Progetto
“Pluto” di Reggio Emilia con la collaborazione di Marina Abrate; Cesare
Guerreschi per la Comunità terapeutica della S.I.I.Pa.C.; Riccardo Zerbetto,
Giuseppe De Felice, Claudio Dal Piaz, Giovanna Puntellini, Arcangela
Margollicci, Eduardo Santillan, Elena Lunardi, Marie Ange Guisolan,
Daniela Poli, Dario Galli e Roberta Musi per il Progetto “Orthos”.
1
riportate le esperienze che da anni si stanno muovendo in tale
direzione. Si tratta di programmi sperimentali e che hanno, a tuttora,
pochi esempi di riferimento anche a livello internazionale. Le uniche
esperienze censite, simili per quanto riguarda la durata (2 settimane),
erano costituite dai programmi Grande Prairie (Canada, Alberta
Alcohol and Drug Abuse Commission ) e Care in USA – Florida. La
comunità terapeutica più conosciuta, a livello europeo, è il
programma «Hit the rock bottom» della Gordon House Association
nei pressi di Londra che, tuttavia, prevede un programma di 9 mesi
suddiviso in ciascuna con focalizzazioni su aspetti diversi del
programma terapeutico (coping with to day, coping with yesterday,
coping with change, coping with tomorrow, coping on my own). Per
rispondere con programmi terapeutici innovativi e più coerenti posti
dalle nuove dipendenze comportamentali è nato il Progetto “Orthos”
così come altri programmi residenziali brevi, quali Sidecar,
S.I.I.Pa.C. e Pluto la cui esperienze verranno del pari presentate sotto
forma di tavole sinottiche al fine di evidenziare aspetti similari e
diversità di approccio tra queste esperienze.
Le diverse caratteristiche sono riassumibili in alcuni punti:
o Essere di durata più breve e comunque tale da rendersi
compatibile con la permanenza di un inserimento nel tessuto
sociale, lavorativo e familiare del soggetto
o Avere una alta specificità di intervento sulla patologia specifica
o Dotarsi di programmi a prevalente orientamento psicoterapico,
più che medico, e impostati con modelli intensivi e fortemente
strutturati al fine di poter incidere in profondità, pur in un arco di
tempo limitato, sul comportamento disadattivo e sui nuclei
problematici della personalità del soggetto
o Prevedere una fase diagnostica accurata di intake in collegamento
con i servizi sul territorio
o Prevedere una fase di accompagnamento e consolidamento del
lavoro psicoterapeutico collegato alla fase residenziale che sia
sufficientemente strutturata e tale da non vanificare i risultati
ottenuti.
2.
Caratteristiche dei programmi residenziali brevi (PRB)
2
Obiettivi del programma terapeutico. Possiamo ritrovare i seguenti
obiettivi di massima comuni alle diverse strutture: a) esplorazione
della storia personale e identificazione di eventuali disturbi della
personalità; b)riappropriazione delle componenti emozionali,
cognitive, relazionali e comportamentali disfunzionali;c)rivisitazione
della storia affettiva e analisi dei possibili meccanismi di
compensazione; d) messa a fuoco della situazione economicolavorativa con programma di rientro di eventuali situazioni debitorie
e di reinvestimento su possibili prospettive di lavoro; e) interrompere
i comportamenti compulsivi; fare il punto sul personale percorso
esistenziale;g)progetto di vita; h) mettere a fuoco la situazione
economico-lavorativa con un programma di rientro da eventuali
situazioni debitorie e di reinvestimento su possibili prospettive di
lavoro; i) identificare le aree di criticità; l) offrire la possibilità di un
impegno lavorativo reale anche se breve; m) approfondire il pensiero
magico; n) rivisitare la storia affettiva; o) riscoprire il gioco creativo
e senza denaro; p) essere soggetti del proprio percorso di
cambiamento; q) sostenere la solidarietà nel gruppo; r) richiamare al
principio di respons-abilità.
3.
Le fasi del programma terapeutico
Il processo terapeutico prevede generalmente tre fasi.
3.1
La fase dell’Accoglienza o intake, nella quale vengono
raccolte le notizia anamnestiche, somministrati i test e verificata la
motivazione all’ingresso nel programma residenziale con una rie di
incontri preliminari
3.2
La fase del trattamento in ambito residenziale di durata
variabile, ma comunque non eccedente alcune settimane, come
risulta anche dalla tavole sinottiche, nel quale si concentra
l’intervento terapeutico più consistente e, tendenzialmente, intensivo
a seconda dei modelli teorico-metodologici adottati.
3
3.3
Fase dei richiami e dell’accompagnamento-consolidamento.
Al periodo della residenzialità seguono, auspicabilmente, incontri
periodici per un più ampio arco di tempo al fine di consolidare
risultati positivi ottenuti o per rinforzare aspetti che permangono
problematici. In questa fase viene spesso previsto un monitoraggio
sul reinserimento sociale, familiare e lavorativo che comporta
l’impegno a mantenere un contatto regolare, per almeno due-tre anni,
con i SerT o altre risorse terapeutiche del territorio di appartenenza
come gruppi di GA, di auto-aiuto e/o con operatori che collaborano
con il programma residenziale breve.
4.
Aspetti della vita comune nei PRB
La giornata-tipo assume una importanza rilevante nei programmi
residenziali. Gli aspetti delle vita comune nei quali si esprimono
aspetti della personalità, l’attitudine alla comunicazione, alla
solidarietà, alla condivisione offrono infatti un materiale di grande
importanza nel lavoro di approfondimento sulla struttura di
personalità e sulle disfunzioni comunicative di ciascuno.
In sintesi i principali aspetti interessano: la partecipazione attiva alla
vita comunitaria; prendersi cura di sé;
programmare
la
giornata; offrire uno spazio allo studio e al lavoro; dare un valore
conviviale ai pasti; distribuire momenti di riposo e di solitudine
oltre ai vari gruppi di terapia; avviare un lavoro con le famiglie;
garantire attività di arte-terapia (poesia, disegno, musica, teatro e
movimento).
5.
Alcune considerazioni sugli esiti dei PRB
Le ricerca sulle risultanze di interventi costituisce un elemento di
grande importanza e tutti i PRB, si propongono di monitorare i
processi di recupero dei loro utenti anche dopo la fine del trattamento
residenziale. Nello specifico una ricerca rivolta a valutare gli effetti
4
clinici del trattamento del programma “ORTHOS 2 mostra un effetto
positivo significativo, di elevata ampiezza,” sulla riduzione dei
sintomi GAP e sulla salute mentale generale dei soggetti trattati, a un
anno di distanza o più dalla fine del trattamento. Tuttavia si ritiene
urgente poter definire, possibilmente a livello internazionale, gli
standard per la rilevazione dei dati utili a valutare gli outcomes dei
programmi di trattamento in modo da poterne confrontare
efficacemente le variabili che maggiormente incidono sulla loro
efficacia.
2
Zerbetto R., Schimmenti A., Poli D., Caretti V. 2012. Sul programma Orthos si
veda anche il capitolo “L’approccio umanistico-esistenziale”
5
TABELLA SINOTTICA CON LE CARATTERISTICHE DEI PROGRAMMI RESIDENZIALI PER GIOCATORI D’AZZARDO
ENTE
TIPO DI ASSOCIAZIONE
ANNO DI ATTIVAZIONE
ORTHOS
Associazione no profit di utilità sociale
ORTHOS, costituitasi nel 2004, si propone
come scopo principale lo studio e la ricerca nel
campo della terapia delle dipendenze ed in
particolare della dipendenza da Gioco d'Azzardo.
Vengono inoltre sviluppare iniziative che
riguardano altre dipendenze comportamentali ed
in particolare Net-addictions, dipendenza
sessuale e affettiva (programma “Ease”),
overeating (tramite il programma “corpo e
immagine”
“Prevenzione e contenimento del gioco d’azzardo
problematico e promozione di azioni mirate al
sostegno di una adeguata cultura del gioco” (con
Delibera N. 918 del 2004). Con lo scadere dei 5
anni previsti per i programmi sperimentali, i
Progetto è stato rifinanziato con delibera n. 724 del
2.9.13 a seguito della valutazione di una
commissione nominata dalla stessa Regione per
valutarne i risultati.
Da marzo 2007 promuove Moduli
residenziali (24 condotti sino al febbraio
2014) oltre attività di “sportello di
consulenza suo GAP” presso Consigli di
Zona di Milano, Mantova, Cinisello
Balsamo etc. Offre inoltre iniziative di
formazione per professionisti (5 masters),
attività
di
sensibilizzazione
e
prevenzione nelle scuole e sostegno alla
creazione di progetti cittadini a sostegno
di una “politica di gioco responsabile”.
S.I.I.Pa.C.
S.I.I.Pa.C. Onlus. (Società Italiana Intervento
Patologie Compulsive): programma terapeutico
per Giocatori d’Azzardo Patologici in forma
semi-residenziale
Da quindici anni, la S.I.I.Pa.C. lavora nel campo
delle dipendenze comportamentali ed offre un
percorso unico per il trattamento di queste gravi
patologie che, oltre al GAP (Gioco d’Azzardo
Patologico), riguardano le new addiction
dipendenza sessuale, dipendenza affettiva, shopping
compulsivo, dipendenza da lavoro, dipendenze
tecnologiche
(internet,
cellulare,
cybersex,
pornografia on-line).
La S.I.I.Pa.C., nasce ufficialmente nel
gennaio del 1999, rilevando nel campo
del GAP quanto, già da alcuni anni, stava
svolgendo la sezione bolzanina della
Società Italiana di Alcologia (S.I.A.) per
le province autonome di Trento e
Bolzano.
SIDECAR SIDECAR
è una
comunità residenziale
simbolico – esperienziale breve per giocatori
d'azzardo patologici del Dipartimento funzionale
“Patologia delle dipendenze”, dell’ASL TO3 del
Piemonte. Accoglie pazienti provenienti da tutto
il territorio nazionale.
Il Dipartimento Patologia delle dipendenze della
ASL TO 3 si occupa di dipendenze
comportamentali dal 2004, anno in cui ha dato vita
ad un servizio specialistico per la cura dei giocatori
d'azzardo patologici. Attualmente eroga trattamenti
ambulatoriali, residenziali e semi residenziali anche
a pazienti con differenti tipologie di dipendenza,
con e senza sostanza (alcolisti, tossicodipendenti,
SIDECAR
nasce come progetto
sperimentale nel 2006. Dal 2008 è
diventato Servizio stabile con 2 edizioni
all'anno.
Dal 2006 sono state svolte 16 edizioni.
GESTORE
ANNO DI AVVIO DEL PROGRAMMA
RESIDENZIALE
6
PLUTO
Progetto Pluto: programma residenziale breve
per persone con GAP. Il Progetto Pluto s’inscrive
nell’ambito della collaborazione tra la Regione
Emilia Romagna-Servizio Salute Mentale,
Dipendenze Patologiche, Salute nelle Carceri e il
servizio AzzardoPoint dell’Associaz. onlus
“Centro Sociale Papa Giovanni XXIII” di
Reggio Emilia.
tabagisti, dipendenti da sesso, da nuove tecnologie,
da
shopping,
pazienti
con
disturbo
dell'alimentazione incontrollata, ecc)
L’Associazione onlus “Centro Sociale Papa
Giovanni XXIII” è un ente accreditato CEA (Coord.
Enti Accreditati) regione Emilia Romagna, gestisce
strutture
residenziali
terapeutiche
per
tossicodipendenti accreditate e aderisce all’accordo
RER-CEA come da DGR 246/2010. AzzardoPoint
dal 2000 si occupa di cura del disturbo GAP
Nel novembre 2011 viene effettuata la
prima sperimentazione in collaborazione
con la regione Emilia Romagna, DGR
999/2011,
per
un
trattamento
residenziale breve rivolto selettivamente
a giocatori patologici inviati dai SerT.
Nel 2013 è stata inaugurata ufficialmente
la struttura abitativa
7
ENTE
UTENTI DESTINATARI
GESTORE
ORTHOS
S.I.I.Pa.C.
Possono beneficiare del programma ORTHOS uomini e donne adulti affetti da GAP. La eventuale rilevanza dei carichi
penali viene valutata caso per caso. L’impostazione fortemente orientata alla responsabilizzazione dei residenti non
consente l’accettazione di soggetti affetti da patologie di tipo grave, sia sul versante delle dipendenze multiple che dei
disturbi di personalità. Tale programma è destinato in particolare ai “giocatori patologici non patologici e ai “giocatori
emotivamente disturbati” secondo la classificazione di Blaszczynski (2000).
Il progetto terapeutico della S.I.I.Pa.C. è rivolto a tutte le persone affette da dipendenza comportamentale ed ai loro
familiari. Nello specifico ambito del GAP, il programma terapeutico è aperto a tutti i tipi di giocatori patologici, secondo la
classificazione di Blaszczynski. Si re-indirizza il paziente nel caso in cui la patologia del GAP sia secondaria rispetto ad
un’altra diagnosi psichiatrica. La S.I.I.Pa.C. si occupa inoltre di offrire sostegno e collaborazione ai familiari del
dipendente, tramite terapia di coppia o familiare.
UTENTI TRATTATI
AL 28.2.2014
251 per i trattamenti
residenziali e 220
presso gli “sportelli
di consulenza”
SIDECAR SIDECAR è un intervento simbolico-esperienziale di rinforzo relazionale e motivazionale a percorsi trattamentali rispetto Dal 2006 ad oggi i
ai quali non costituisce un’alternativa ma un’integrazione. I destinatari sono persone con diagnosi di gioco d'azzardo pazienti trattati sono
patologico, in carico all'ASL TO 3 o afferenti da servizi di altre ASL.
stati 150, di cui 124
maschi
e
26
femmine.
PLUTO
Il trattamento è orientato a giocatori patologici senza concomitante abuso di sostanze stupefacenti. Il primo grado di invio è
effettuato dai professionisti SerT delle AUSL con indicazione di classificazione di utenti tipo 1, 2, 3 secondo i criteri
diagnostici di A. Blaszczynski. Per utenti di tipo 2 e 3 si richiede un’indagine diagnostica sulla gravità del disturbo di
personalità concomitante. In caso di ingresso in urgenza il personale della struttura è preparato ad effettuare le sopracitate
indagini. E’ predisposto un modulo di ingresso specifico che sarà inviato ai servizi che contatteranno i referenti del progetto
per domande di inserimento in struttura. L’utente dovrà inoltre firmare un’apposita autorizzazione sulla privacy.
ENTE
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO TERAPEUTICO
AzzardoPoint
dal
2000 ha trattato 835
utenti, di cui 76 in
regime residenziale.
Di questi 76, 34
nella residenzialità
PLUTO
GESTORE
ORTHOS
1. esplorazione della storia personale e identificazione di eventuali disturbi della personalità che hanno messo in atto e successivamente perpetuato
l’incapacità di regolare i propri impulsi e di realizzazione di un soddisfacente progetto di vita;
2. riappropriazione delle componenti emozionali, cognitive, relazionali e comportamentali disfunzionali, assumendone la personale responsabilità
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ENTE
OBIETTIVI DELL’INTERVENTO TERAPEUTICO
GESTORE
come individui adulti e evitando l’attribuzione a situazioni esterne, al mondo, agli altri;
3. rivisitazione della storia affettiva e analisi dei possibili meccanismi di compensazione – attraverso il gioco compulsivo ed altri comportamenti di
dipendenza o a rischio - della possibilità di strutturare soddisfacenti rapporti di intimità e di relazione costruttiva;
4. messa a punto della situazione economico-lavorativa con programma di rientro di eventuali situazioni debitorie e di reinvestimento su possibili
prospettive di lavoro.
S.I.I.Pa.C. L’obiettivo che si prefigge la S.I.I.Pa.C. è quello di studiare ed approfondire il fenomeno del GAP, al fine di offrire un efficace programma
d’intervento non solo a chi ne era colpito ma anche ai familiari. Al nostro sforzo divulgativo volto ad informare, spiegare cosa fosse il GAP e quali
ne fossero le gravi conseguenze sia sul piano sociale che sanitario, si è unita la realizzazione di un Centro Riabilitativo per Giocatori d’Azzardo
Patologici unico nel suo genere, innovativo sia per le terapie proposte che per la varietà dei professionisti coinvolti;
SIDECAR Il setting consente di raggiungere una condizione di liberazione dal sintomo altrimenti difficilmente ottenibile, specie nelle fasi iniziali di un
percorso ambulatoriale e si propone il raggiungimento dei seguenti obbiettivi: osservazione e approfondimento diagnostico, incremento della
consapevolezza rispetto al comportamento di gioco ed ai meccanismi cognitivi che contribuiscono ad incrementarlo, rinforzo della motivazione al
cambiamento e aumento dell'auto efficacia, sperimentazione di nuovi comportamenti e strategie di gestione della noia e di utilizzo del tempo
libero, miglioramento della compliance al trattamento e definizione di eventuali altre indicazioni terapeutiche, prevenzione della ricaduta.
PLUTO
Gli obiettivi: favorire il vivere in contatto con l’altro per riappropriarsi o apprendere nuove capacità relazionali, aumentare la consapevolezza di sé
per un'autovalutazione delle componenti emozionali e cognitive da parte degli utenti, valutare il possibile collegamento tra storia affettiva e
meccanismi di compensazione, rinforzare e favorire una maggior motivazionale al trattamento, riattivare e stimolare capacità relazionali presenti o
residue, far emergere la quotidiana e complicata relazione soggetto-denaro, tracciare la rete sociale territoriale di riferimento all’ingresso in
struttura, il tutto con lo scopo finale di aumentare la compliance al trattamento. Infine si individua e si indica un possibile percorso di cura post
trattamento residenziale.
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ENTE
FILOSOFIA E QUADRO EPISTEMOLOGICO DI RIFERIMENTO
GESTORE
ORTHOS
Il nome del progetto, Orthos, nasce da un appellativo attribuito a Dioniso nella cultura greca classica. Orthos è “colui che sta in piedi” che non è
reclinato (da cui cliente) o abbandonato passivamente (da cui paziente) a se stesso e non dipende quindi da altri nel reggersi sulle proprie gambe.
Nella salvaguardia di criteri generali di indirizzo, la terapia si esprime in modo “personalizzato” e tale da tener conto delle specifiche caratteristiche
di ciascun Utente. L’intervento di Orthos si definisce, tendenzialmente, con finalità curative di tipo “causali” e non “sintomatiche”. Il Programma si
ispira ad un modello di intervento che integra aspetti di carattere antropologico (universalità della spinta umana al gioco nelle sue diverse forme),
psicodinamico (carattere orale e conflitto tra dimensione pulsionale e super-egoica), relazione (struttura familiare di provenienza e di appartenenza),
cognitivista (pensiero magico e condizionamenti operanti) integrati in una cornice di lavoro gestaltico sulle emozioni, il lavoro sul corpo, il riorientamento della spinta ad-gressiva, il recupero della dimensione immaginale e del contatto Io/Mondo. La metodologia implica la integrazione di
psicoterapia di gruppo, auto narrazione, lavoro bioenergetico sulla corazza caratteriale, attività di arte-terapia, drammatizzazione e pratiche di autoascolto.
S.I.I.Pa.C.
La filosofia di riferimento della SIIPAC ha lo scopo di mettere al centro della cura la persona. Per poter raggiungere questo delicato obbiettivo la
struttura ha deciso di attuare una prospettiva multimodale; la S.I.I.Pa.C. ritiene che la multimodalità sia l’unica via per poter comprendere ed aiutare
la persona nella sua totalità e complessità.
Il programma terapeutico si pone l’obbiettivo di aiutare la persona ad arrivare ad un “nuovo stile di vita”. Quest’obbiettivo si basa sul modello
multimodale che vede l’integrazione di vari differenti approcci. In particolare viene posto l’accento sull’approccio “sistemico-relazionale” e quello
“cognitivo-comportamentale”.
Viene posta particolare attenzione alla ristrutturazione cognitiva, tramite il lavoro sulle distorsioni cognitive e sui condizionamenti avvenuti nel
corso della vita nei confronti della dipendenza. Tramite il lavoro sulla famiglia inoltre si integra il lavoro svolto sulla persona con un lavoro a
livello di sistemi all’interno dei quali l’individuo nasce, cresce e si sviluppa.
SIDECAR La metafora del Sidecar richiama un qualcosa che si affianca in modo asimmetrico per dare stabilità e maggior capacità di trasporto.
Il modello di intervento di SIDECAR si è strutturato raccogliendo ed integrando i contributi derivanti da differenti modelli teorici: modelli
motivazionale, sistemico relazionale, psicodinamico, neurobiologico, pedagogico degli adulti.
La peculiarità dell'intervento è rappresentata dalla metafora del viaggio verso un luogo isolato e protetto: il soggiorno è una parentesi nella vita del
soggetto, un percorso di conoscenza introspettiva.
PLUTO
L’approccio cognitivo risulta appropriato in termini di comprensione delle peculiarità GAP e propone un modello di trattamento efficace che può e
deve tener conto, degli altri modelli. Nel giocatore patologico si evince una personalità focalizzata sul controllo interno del gioco e della sua vita,
producendo un pensiero irrazionale di essere lui a far succedere gli accadimenti, mentre razionalmente esiste per chiunque una quota di eventi che
non possono essere né governati né previsti e tuttavia significativi. Il gioco d’azzardo e l’emozione legata/indotta dal gioco portano a non usare la
razionalità ma ad usare l’emozione-predizione. Peculiare è quando il giocatore pensa a qualcosa di importante per poter predire il risultato e per
poter volgerlo a suo favore, quando razionalmente si sa di non poter incidere sui risultati di gioco. Per questi ultimi due aspetti non c’è differenza
10
tra adeguato o patologico. L’ approccio cognitivo necessita dell’aiuto di altri modelli nelle situazioni in cui patologico si identifica con casi di codipendenza e/o con disturbi d'ansia e strutture depressive. Ad esempio il modello cognitivo-comportamentale integrato al modello sistemicorelazionale aumenta le possibilità di successo della cura.
11
ENTE
INGREDIENTI DELL’INTERVENTO TERAPEUTICO
GESTORE
Colloqui motivazionali e assessment di ingresso, terapia di gruppo ad orientamento gestaltico, classi di bioenergetica e di autoascolto (pratiche
meditative e di mindfulness), esplorazione del pensiero magico, del rapporto con il denaro, lavoro sulla residenzialità e il confronto sui tratti
caratteriali. Lavoro catartico su aspetti traumatici e “unifinished business”, ricostruzione della storia personale nelle tra fasi del ciclo vitale
(infanzia, adolescenza, vita adulta). Esplorazione sugli aspetti collegati alla vita affettiva e sulle relazioni intime. Lavoro intensivo sul “life project”
sia in senso concreto che valoriale e di stie di vita. Lavoro sistematico sulle 12 “aree di criticità” identificate nella patologia del giocatore
compulsivo (narcisismo, anedonia, povertà immaginale, locus of control, triangolazione edipica etc.).
Attività di arte-terapia, drammatizzazione, gioco “creativo” e senza denaro, uscite con finalità ricreativo-culturali, lettura e condivisione
(biblioterapia), movimento-danza terapia, musica, visione e commento di film su temi di interesse.
S.I.I.Pa.C. Psicoterapie individuali; psicoterapie di gruppo; gruppi di sostegno; sostegno farmacologico; visita psichiatrica; terapia della creatività; psicoeducazione; auto-mutuo-aiuto. Sulla base quindi delle specifiche esigenze del paziente è possibile integrare al normale percorso terapeutico anche
un trattamento che includa il sistema della famiglia.
SIDECAR Il principale strumento clinico è il gruppo; la condivisione rappresenta un’occasione forte di confronto sulla propria storia, sullo stile di vita e
relazionale, sui propri comportamenti e sulla qualità delle proprie relazioni. I contenuti principali del percorso riguardano: il pensiero magico e gli
schemi cognitivi distorti, i meccanismi neurobiologici della dipendenza da gioco, esordio e significato del sintomo nella cornice generale della
storia di vita individuale, l'individuazione degli stimoli e delle situazioni a rischio e strategie di fronteggiamento e di messa in protezione, l'analisi
della situazione sociale ed economica e l' individuazione di strumenti per la limitazione dei danni.
ORTHOS
PLUTO
Colloqui anamnestici e motivazionali, psicoterapia individuale, trattamenti psicoeducativi di gruppo, residenzialità breve affiancata da valutazione
della situazione economica e legale. I gruppi psicoeducativi toccano diversi argomenti, l’uomo come essere sociale, l’azzardo come esperienza di
solitudine, contrastare il pensiero autocentrato, come stabilire circuiti relazionali non giudicanti, gioco d’azzardo - trattenute di gioco - illusioni
ottiche e cognitive, le trappole cognitive, funzioni del denaro, relazione uomo-denaro, bisogno di controllo, rinforzo reciproco tramite lo scambio
esperienziale, dinamiche di gruppo, collocazione in gruppo, etc.
Attività di gioco senza denaro, uscite ricreative, attività fisica, lettura, musica, cinema e teatro. Le attività dei gruppi terapeutico-educativi
riguardano le stesse aree con un focus maggiore su aspetti salienti della patologia o del trattamento.
ENTE
FOLLOW UP
STUDI SUGLI OUTCOMES
Accompagnamento e richiami. E’ previsto un attento monitoraggio sulla fase del
reinserimento sociale, familiare e lavorativo che comporta l’impegno a mantenere
un contatto regolare – per almeno tre anni – con colleghi sei SerT del territorio di
appartenenza e, possibilmente, ad essere inseriti in un programma che preveda la
partecipazione ad un gruppo terapeutico di auto-aiuto con operatori che
I dati della ricerca condotta sulla esperienza sono stati
pubblicati sull’Italian Journal on Addiction Vol.2 Numero 34, 2012 edita dal Ministero della salute e Dipartimento per le
politiche antidroga con il titolo “ Ricerca sugli outcomes di
Orthos: programma residenziale di psicoterapia intensiva per
GESTORE
ORTHOS
12
ENTE
FOLLOW UP
STUDI SUGLI OUTCOMES
collaborano con Orthos e la partecipazione alle giornate di trattamento intensivo di
richiamo.
Conclusasi la terapia il soggetto rimane in contatto con la struttura per un periodo
di tempo che varia tra i sei mesi ed i due anni. Nel corso di questo periodo la
persona continua a svolgere colloqui individuali settimanalmente, e via a via
questi colloqui diminuiranno di frequenza: una volta ogni due settimane, una volta
al mese, etc.
giocatori d’azzardo” alla cui sintesi si rimanda nel seguito del
contributo.
Attualmente la S.I.I.Pa.C. sta seguendo uno studio di ricerca
che andrà a valutare gli outcome della terapia, tramite accurate
interviste telefoniche che consentiranno di andare ad indagare
l’efficacia e l’efficienza del percorso terapeutico.
GESTORE
S.I.I.Pa.C.
SIDECAR Il monitoraggio dell'andamento del percorso post Sidecar è effettuato dal Servizio
inviante. Quali che siano i meccanismi che lo sostengono, il compimento del
percorso - seppure con livelli di coinvolgimento diversi a seconda della struttura di
personalità, della storia individuale e terapeutica di ciascuno - acquisisce per i
pazienti un'esperienza positiva in termini di aumento della motivazione e
dell'autoefficacia.
PLUTO
La residenzialità, la condivisione in gruppo, la brevità e l'
intensità dell'intervento rappresentano un potente “innesco”
all'avvio di processi di insight e di progettualità terapeutica.
L’alto tasso di conclusione (>95%) può essere spiegato dalla
forte natura simbolica dell’intervento, oltre che dalla
condivisione, in una reciproca interdipendenza, dell'obiettivo
di portare a termine con successo l'esperienza.
Report annuale, tasso di drop out, somministrazione di questionari di soddisfazione Sperimentazione 2011 su 15 utenti: nessun drop out durante la
agli utenti al momento delle dimissioni e ai servizi invianti, follow up a distanza di residenzialità. Post residenzialità: 13 soggetti in carico ai
24 mesi.
servizi mentre 2 abbandoni. A 24 mesi: 11 utenti dei 13 sono
stati dimessi dai servizi, 2 sono ancora in carico. Il gruppo di
utenti era composto da 12 maschi e 3 femmine.
13
14
ENTE
INTAKE
DURATA DEL PERIODO DI RESIDENZIALITÀ
ACCOMPAGNAMENTO
ORTHOS
La fase dell'accoglienza
Tale fase viene svolta presso la sede della Comunità
Podere Noceto oppure presso le sedi
territoriali collegate al progetto ORTHOS. Prevede
da uno a tre colloqui necessari per raccogliere dati
socio-anagrafici, anamnesi personale e familiare,
eventuali test di personalità, analisi motivazionale
ad intraprendere il programma, valutazione sulla
idoneità ad intraprendere il
programma e definizione degli aspetti
amministrativi e organizzativi;
La fase dell'accompagnamento e dei
richiami
prevede
un
attento
monitoraggio
sulla
fase
del
reinserimento sociale, familiare e
lavorativo e
comporta l'invito ad inserirsi in un
percorso che preveda la partecipazione
ad un gruppo terapeutico
di auto-aiuto con operatori che
collaborano con Orthos e la
partecipazione alle giornate di
trattamento intensivo di richiamo.
S.I.I.Pa.C.
E’ prevista una “full “Immersion” di tre giorni:
1° giorno: ACCOGLIENZA. Il paziente ed il
familiare partecipano a gruppi, colloqui individuali
ed a gruppi informativi.
2°
giorno:
CONSAPEVOLEZZA. Vengono
effettuati una batteria di test psicologici, una visita
psichiatrica, il tutoraggio economico e l'assistenza
legale, ove richiesta.
3° giorno: RINASCITA. Viene svolto il colloquio
di restituzione, dove viene restituita la diagnosi,
viene indicata la prognosi e la prosecuzione del
trattamento terapeutico.
La fase della comunità residenziale
Il programma ha la durata di 21 giorni che verranno
spesi in attività di psicoterapia
intensiva, counseling, psicoeducazione, tecniche di
rilassamento ed altre attività complementari. Al
percorso residenziale seguono due incontri di
verifica entro l'anno successivo per periodo
residenziale. Un incontro di week end dopo tre
mesi dal trattamento intensivo di richiamo per
l'approfondimento di problematiche residue o
sopravvenute, due giornate di trattamento intensivo
di mantenimento a distanza di ulteriori tre mesi ed
infine una giornata di verifica di fine programma.
La fase della comunità semi-residenziale
Il programma ha la durata di circa 6 mesi (tra 3 e 9
mesi circa).
Durante la settimana i pazienti partecipano a 2 o 3
gruppi al giorno ed hanno 2 colloqui individuali a
settimana.
Nel week-end e la sera le persone che si trovano ad
alloggiare presso la struttura sono libere di uscire;
non ci sono infatti operatori presso la struttura:
perciò la S.I.I.Pa.C. si definisce comunità semiresidenziale. Le persone non sono controllate da
operatori, ma devono comunque rispettare il
regolamento interno della comunità.
Il percorso ha una durata complessiva di 9 giorni.
La scelta di avviare un intervento residenziale
brevissimo (5 giorni lavorativi uniti a due fine
settimana) nasce dalla constatazione che la maggior
parte dei giocatori patologici è resistente ad
intraprendere percorsi comunitari a medio o lungo
GESTORE
SIDECAR Il percorso è proposto dagli operatori della ASL TO
3 ai propri pazienti quando siano ritenuti idonei ad
un trattamento residenziale breve o come intervento
propedeutico ad un percorso di più lunga durata
presso la Comunità “Lucignolo & co.”
Gli operatori degli altri servizi esterni alla ASL TO
Al termine del programma terapeutico
la persona esce dal percorso di tipo
semi-residenziale, ma mantiene uno o
due colloqui a settimana definiti “di
accompagnamento”. Via via il numero
di colloqui andrà diminuendo, a uno
ogni due settimane, poi uno al mese,
ed infine uno ogni sei mesi.
Al termine del percorso viene
rilasciata una relazione al servizio
inviante, comprendente anche le
indicazioni
terapeutiche
per
il
proseguimento della terapia , sulla
base delle osservazioni e degli
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ENTE
INTAKE
DURATA DEL PERIODO DI RESIDENZIALITÀ
ACCOMPAGNAMENTO
GESTORE
PLUTO
3 vengono informati tramite e-mail dell'avvio delle termine; la necessità di coprire i debiti contratti con
varie edizioni e possono segnalare i propri utenti il gioco e quindi il poter continuare a lavorare e
tramite l'invio di apposita scheda di segnalazione
produrre un reddito costituisce per essi una priorità
(talora un alibi) anche nel momento in cui fanno
richiesta di un percorso di cura.
Il Progetto Pluto accoglie utenti inviati dai SerT Il ricovero varia da un minimo di 14 giorni ad un
delle AUSL di provenienza a cui spetta la fase massimo di 90 giorni, prorogabile o ripetibile. I
diagnostica. In caso di ingresso con connotati di tempi di permanenza sono definiti dal servizio
urgenza il personale della struttura è preparato ad inviante commisurati al progetto stabilito per il
effettuare le opportune indagini diagnostiche.
singolo utente.
elementi emersi nel
trattamento residenziale.
corso
del
L’utente viene restituito al servizio.
Gli operatori della struttura rimangono
un punto di riferimento a margine
dopo il periodo residenziale.
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ENTE
TEST PSICOLOGICI
GESTORE
Oltre all’MMPI, vengono somministrati i seguenti reattivi self-report:
- SOGS (South Oaks Gambling Screen: Lesieur e Blume, 1987; adatt. italiano di Guerreschi e Gander), questionario composto da 20 items, per lo
screening della presenza e della severità del GAP;
- BIS-11 (Barratt Impulsiveness Scale-11, Patton et al., 1995; adatt. italiano di Fossati et al.), questionario composto da 30 items su scala Likert a
quattro punti, per la misurazione dell’impulsività;
- DES-II (Dissociative Experiences Scale – Revised: Bernstein, Carlson e Putnam, 1993; adatt. italiano di Schimmenti), questionario composto da
28 items, per la misurazione delle esperienze dissociative;
- TAS-20 (Toronto Alexithymia Scale – 20 items: Bagby, Taylor, Parker , 1994, adatt. italiano di Bressi et al.), questionario composto da 20 items,
per la misurazione dell’alessitimia e della disregolazione affettiva.
S.I.I.Pa.C. MMPI-2 (Minnesota Multiphasic Personality Inventoru), BDI (Beck Depression Inventory), BIS (Barrat Impulsiveness Scale), ed inoltre test
specifici per la dipendenza. Nello specifico del gambling sono: SOGS (South Oaks Gambling Scale) ed il GABS (Gambling Attitudes and Belifes
Scale).
SIDECAR Eventualmente a carico del servizio inviante
PLUTO
Si esegue diagnosi sia in senso quantitativo DSM e/o S.O.G.S., sia qualitativo, Blaszczynski e Custer. Per indagare la struttura di personalità,
MMPI II, SCID II , T.C.I., BIS 11. I profili diagnostici emergenti vengono poi integrati da un'indagine funzionale cognitivo-comportamentale
Schema Therapy.
ORTHOS
ENTE
DURATA E PERIODICITÀ DEL PROGRAMMA RESIDENZIALE BREVE
GESTORE
ORTHOS
Nella struttura vengono svolti n. 4 moduli residenziali annui (ogni modulo è riservato a 8-10 utenti e ha la durata di 21 giorni).di psicoterapia
intensiva di gruppo estremamente strutturate. Segue un incontro di 2 giornate, dopo 3 mesi dal trattamento intensivo di richiamo, per
l’approfondimento di problematiche residue o sopravvenute, e 2 giornate di trattamento intensivo di mantenimento a distanza di ulteriori 3 mesi ed
infine una giornata di verifica di fine programma. Il programma prevede quindi, complessivamente 30 giornate di lavoro. A queste seguono,
auspicabilmente, incontri periodici per un più ampio arco di tempo al fine di consolidare risultati positivi ottenuti o per rinforzare aspetti che
permangono problematici.
S.I.I.Pa.C. Il programma terapeutico ha durata variabile a seconda dei casi, in genere circa 6 mesi (da 3 a 9).
La S.I.I.Pa.C. offre la possibilità di alloggio essendo una comunità semi-residenziale: i pazienti cioè alloggiano e fanno le varie terapie presso la
struttura, sono però liberi di auto-gestirsi la sera e nei fine settimana; non vi sono infatti operatori con il ruolo di controllare le persone in sede e vi è
la possibilità di uscire.
SIDECAR SIDECAR ha 2 sessioni all'anno, un'edizione primaverile ed una autunnale, ed accoglie pazienti provenienti da tutto il territorio nazionale; è
previsto il pagamento di una retta a carico del servizio inviante. La residenzialità, la condivisione in gruppo, la brevità e l' intensità dell'intervento
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PLUTO
rappresentano un potente “innesco” all'avvio di processi di insight e di progettualità terapeutica.
Si rimanda alla sezione Convenzioni con il servizio pubblico e costi
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ENTE
CONVENZIONI CON IL SERVIZIO PUBBLICO
GESTORE
ORTHOS
La sperimentazione ORTHOS si inserisce nel quadro delle azioni poste in essere e sostenute dalla Regione Toscana per fornire risposte diversificate
ed appropriate alle persone con problemi di Gioco d'Azzardo Patologico, in particolare per gli utenti che necessitano di un percorso terapeutico
residenziale non essendo lo stesso presente tra la rete dei servizi pubblici e del privato sociale
operante nel settore delle dipendenze. Con D:R:G: 918 del 13.09.2004 la Regione Toscana ha deliberato il sostegno finanziario alla iniziativa di
recupero psicosociale destinato ai giocatori d’azzardo presentato dalla Associazione “Orthos” con la direzione scientifica del dr. Riccardo Zerbetto.
Il Progetto è stato rifinanziato con D.D. n. 1687/2008 e con DGRT n 757 del 05.09.2011. Con delibera N 724 del 02-09-2013 la Giunta regionale da
rifinanziato il sostegno al Programma "ORTHOS". Il programma è aperto anche a utenti non toscani con possibilità di copertura della retta a carico
delle ASL invianti
S.I.I.Pa.C. La S.I.I.Pa.C. ha attivato corsi rivolti ad operatori, professionisti e volontari, continuando e rafforzando la collaborazione con il Comune di
Bolzano. Ed è proprio in questi anni che si sviluppava il programma terapeutico rivolto ai giocatori patologici; un programma a tinte forti e
decisamente innovative che è stato modificato ed aggiornato in base ai dati di esperienza diretta oltre alle novità della ricerca scientifica.
SIDECAR Sidecar è un servizio pubblico del Dipartimento funzionale “Patologia delle dipendenze” della ASL TO 3. SIDECAR ha 2 sessioni all'anno,
un'edizione primaverile ed una autunnale. Il percorso è gratuito, non occorre impegnativa da parte del medico curante. Per i pazienti esterni all'ASL
TO 3 è previsto il pagamento di una retta a carico del servizio inviante.
PLUTO
Non esiste una convenzione con la Regione in quanto è la Regione stessa ad essere uno dei soggetti di compartecipazione al Progetto. Il costo della
retta quotidiana a carico del servizio inviante è equivalente alla tariffa “terapeutica riabilitativa residenziale” come disposto dalla DGR della
Regione Emilia Romagna 246/2010. Pluto è un’opportunità di cura per tutti i cittadini del territorio italiano così come permesso dalla Regione
Emilia Romagna, Direzione generale sanità e politiche sociali, Servizio salute mentale, dipendenze patologiche, salute nelle carceri REG
PG/2013/176561 del 12/07/2913.
ENTE
COLLOCAZIONE DELLA STRUTTURA RESIDENZIALE, INDIRIZZO E RECAPITI
GESTORE
La struttura è nei pressi di Siena – Strada Ville di Corsano – Via Grotti-Bagnaia, n. 1216. Monteroni d’Arbia 53014
tel mobile: nord 393 93 35 069 – centro 393 95 02 995 – sud 347 05 68 333 e-mail: [email protected] - web: www.orthos.biz
dal maggio 2014 si è aperta la sede di Milano in Via Ventura, 4 – cell 3939335069, [email protected] - www.fondazioneeris.it
S.I.I.Pa.C. La S.I.I.Pa.C. si trova in via G. di Vittorio 1/B, a Bolzano (BZ). Telefono e fax: 0471-300498; Mail: [email protected]
La S.I.I.Pa.C. si trova anche a Roma, in via Tommaso d’Aquino, n 500165 Roma Telefono: 06/64521764; Mail: [email protected] .
SIDECAR Il trattamento non avviene all'interno di un luogo di cura già strutturato e definito come tale; operatori e pazienti si ritrovano per muoversi insieme
verso un luogo “altro”.. Gli operatori sono reperibili presso il servizio “Spazio Altrove” della ASL TO 3, sito in v.le Martiri XXX Aprile 30,
Collegno (TO), tel 0114017077,,fax: 011 4017302, e-mail [email protected]. Sito WEB :www.spazioaltrove.it
PLUTO
A tutela della privacy l'ubicazione delle struttura è comunicata unicamente ai servizi invianti. I referenti di struttura sono raggiungibili via mail
ORTHOS
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([email protected]) o via telefono (329/9281985, 392/2576299, telefax 0522/886068).
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