Prestazioni mediche esenti IVA

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Prestazioni mediche esenti IVA
SOMMARIO
anno XIX, N.2 marzo 2005
In copertina: “Torre Civica”
Acri (Cs) foto: dr. Angelo Caravetta
Relazione Morale
Attività dell’Ordine
Consiglio del 13/01, 21/02
Poteri Commissioni Mediche ed Odontoiatriche
pag.
Organo ufficiale dell’Ordine provinciale
Autorizzazioni apertura ed esercizio strutture sanitarie
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di
Tassa sulle targhe professionali
Cosenza
Corso: “Presentazioni Multimediali in Medicina”
Direttore Responsabile
Dalla FNOMCeO
Lucio Maria Aiello
Prestazioni Mediche esenti IVA, sentenza
pag.
Comitato di Redazione
Eugenio Corcioni, Giuseppe Guarnieri, Notizie ENPAM
Vincenzo La Grotta, Vittorino Lo Giudice,
Elezione Comitati Fondi speciali presso Fondazione
Pietro Nucci, Gianfranco Scarpelli.
pag.
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31
Dalla Regione
Editore
Ricettario unico standardizzaro - Chiarimenti
Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e
Pagina Sindacale
degli Odontoiatri di Cosenza
C.so d’Italia, 44 - 87100 Cosenza
CGIL su completamento orario Medici continuità pag.
tel. 0984/412841-411840 Fax 412853
Pagina dell’Odontoiatra
www.ordinemedici.cosenza.it
e-mail: [email protected]
Proroga per autorizzaz. studi medici e odontoiatrici pag.
Assemblea iscritti albo Odontoiatri
Pubblicazione registrata presso il Tribunale
Studi di settore/Decalogo/Servizi studi
di Cosenza in data 01/12/1986 al n°442/86
Poste Italiane spedizione in A.P. Art. 2
Problematiche della Privacy/Avviso Corso
comma 20/c Legge 662/96 DCO/DC-CS/
Dalla FNOMCeO Polizze assicurative
260/2003 valida dal 27/07/2003
Coordinamento Commissioni/AIO
Il Bollettino viene spedito gratuitamente ai Avviso su Prestazioni mediche esenti IVA
Medici e agli Odontoiatri della provincia di Verso l’autonomia - Relazione
Cosenza, agli Ordini dei Medici d’Italia, a
Contributi Utili
Istituzioni Sanitarie.
Certificati garantiti dal SSN/Non nascondere la cartella
Impaginazione e computer-grafica
doppia indennità integrativa
Zefiro S.a.s.
Via G. De Rada, 54
87100 Cosenza
tel. 0984/29567
www.zefiro.net
[email protected]
Contributi e Opinioni
Intolleranze alimentari
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Lettere alla Redazione/Recensione
Falso stato di Malattia/Anatomia del Piede
Piccoli Annunci
Stampa
Tip. Cav. Pino Benvenuto (Cosenza)
pagine interne stampate su carta riciclata
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Consiglio Direttivo
Presidente
Eugenio Corcioni
Vice Presidente
Mario Santelli
Segretario
Giampaolo Barone
Tesoriere
Vittorino Lo Giudice
Consiglieri
Lucio Maria Aiello
Caterina Barrese
Carlo Caruso
Sante Luigi Formoso
Giuseppe Guarnieri (odontoiatra)
Paolo Guglielmelli
Vincenzo La Grotta (odontoiatra)
Pietro Mingrone
Giovanni Nicotera
Pietro Nucci
Eleonora Policicchio
Gianfranco Scarpelli
Bruno Tucci
Commissione odontoiatri
Giuseppe Guarnieri - Presidente
Maria Luisa Iacoe - Segretaria
Marcello Carbone - Componente
Giovanni Filice - Componente
Vincenzo La Grotta - Componente
Collegio dei Revisori dei Conti
Antonio Caputo - Presidente
Andrea Caparelli - Effettivo
Maria Fornaro - Effettivo
Giuseppe Maurelli - Supplente
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RELAZIONE MORALE
Cari colleghi
È arrivato l’appuntamento di una nuova assemblea annuale nella
quale cercheremo di rendere conto del lavoro svolto, approvare i bilanci e
provare a fare il punto sullo stato della nostra professione e, più in generale,
sulla sanità.
Come di consueto dedicherò la prima parte del mio intervento ad
alcuni aspetti dell’ordinaria amministrazione che, a prima vista, possono
sembrare secondari ma che ritengo comunque rilevanti per la vita
dell’Ordine per poi passare ad argomenti di più vasta portata, sia locali che
nazionali.
problematiche
gestionali
Riguardo alla riscossione delle quote anche nell’anno appena
trascorso abbiamo utilizzato il sistema del “postel” che si è confermato
efficiente soprattutto nei resoconti e ci ha permesso, grazie al paziente e
puntuale lavoro degli uffici, di identificare i ritardatari annullando quasi
del tutto i morosi: infatti tutti i colleghi tranne due hanno versato la quota
del 2003 e per il 2004 la quota degli iscritti in ritardo si è notevolmente
ridotta rispetto agli anni precedenti. Nell’ultima seduta del 2004 siamo
stati costretti a cancellare per morosità, dopo le lunghe procedure di
garanzia, due colleghi: questo dato va segnalato sia perché da un confronto
fatto con gli altri ordini il numero di disfunzioni nella nostra sede è di gran
lunga inferiore sia perché il risultato da una parte è legato alla correttezza
della quasi totalità dei colleghi dall’altro all’efficienza degli uffici che
riescono a seguire tutti i versamenti e a recuperare la totalità dei ritardatari
alcuni involontari altri, ma sono sempre più una quantità trascurabile con
il vizio del ritardo insolente.
Il sito dell’Ordine è diventato un punto di riferimento degli iscritti,
infatti dai circa 500 contatti settimanali dello scorso anno si è passati nel
2004 a circa 800 contatti settimanali (la precisione statistica dei contatori
ci dice 799) e sarà necessario nei prossimi anni pensare sempre di più
all’efficienza informatica anticipando soluzioni pratiche che la rete ci offre.
L’originale sistema di certificazione a distanza costituito dalle tre
postazioni di Scalea, Rossano e Castrovillari continua a funzionare , anche
se il ricorso sempre più diffuso all’autocertificazione ha ridotto la
produzione di certificati in tutti gli uffici pubblici; va segnalato comunque
che, nell’ultimo anno, circa 100 colleghi della nostra vasta provincia hanno
evitato il viaggio sino a Cosenza per il rilascio di un semplice certificato.
E’ sempre attiva l’iniziativa che consente la frequenza volontaria di
colleghi nei reparti e nei servizi degli ospedali della nostra provincia, senza
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RELAZIONE MORALE
alcuna discrezionalità o pratica di favore, attività coordinata dall’Ordine
mediante un protocollo di intesa con le aziende sanitarie e che prevede tra
l’altro che l’autorizzazione alla frequenza transiti dall’Ordine e che
l’assicurazione contro gli infortuni richiesta dalle Aziende ai colleghi sia a
carico dell’Ordine stesso; nello scorso anno 16 medici e 5 odontoiatri hanno
frequentato i reparti dei nostri ospedali con questo sistema: l’iniziativa,
che non mi risulta avere ancora pari in altre realtà provinciali, è diventata
ormai una consuetudine malgrado i cambi amministrativi ai vertici delle
aziende sanitarie a testimonianza della buona impostazione del protocollo
d’intesa a suo tempo stipulato.
corsi
di informatica e
di inglese
collaborazione con la
Università della
Calabria
Sia nello scorso anno che in questo abbiamo organizzato i corsi di
informatica e di inglese sempre su più livelli formativi e sempre con
un’attenzione particolare alla vasta provincia: infatti abbiamo offerto i
corsi anche a Scalea, Diamante, Castrovillari, Rossano, San Giovanni ed
Acri: stiamo ricevendo apprezzamenti sui docenti e a conferma di ciò
abbiamo avuto la richiesta di parteciparvi anche da parte di colleghi operanti
nella nostra provincia ma non iscritti al nostro Ordine, l’iscrizione al corso
è stata accettata dopo il cambio di Ordine!.
Durante l’anno ha avuto corso una ricerca in collaborazione con la
Cattedra di sociologia delle professioni della Università della Calabria sulla
professione di Medico. La ricerca, finanziata come progetto di rilevante
interesse nazionale dal Ministero della Università e della ricerca scientifica,
realizzata contemporaneamente alle Università di Torino e di Ancona, con
la collaborazione dei rispettivi Ordini, ha visto impegnati, sotto la guida
del prof. L. Speranza professore di Sociologia economica dell’UNICAL,
alcuni dottorandi di ricerca dell’Unical su un campione di circa 400 colleghi
espressione dei nostri iscritti; la fase di raccolta dei questionari è terminata
a Cosenza mentre è ancora in fase di ultimazione nelle altre sedi. Abbiamo
avuto una buona compliance dei colleghi all’indubbio fastidio di dover
rispondere ad un impegnativo questionario alla composizione del quale
abbiamo collaborato anche noi del Consiglio. Il campione dei colleghi che
sono stati scelti è stato selezionato con rigorosi criteri scientifici che
tenessero in considerazione età, sesso, tipo di professione, sede di lavoro
ecc; i dati saranno pubblicati in un prossimo futuro. C’è da dire che tale
ricerca per l’accuratezza, la specificità e la vastità del campione è la più
autorevole del tipo fatta in Italia; ci auguriamo pertanto che i dati di cui
verremo a conoscenza,dopo la dovuta analisi tecnico- statistica (le
elaborazioni non sono ancora terminate) possano essere utili per
comprendere meglio i problemi , le caratteristiche e le novità della nostra
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RELAZIONE MORALE
acquisto di
una nuova sede:
riepilogo
professione. E’ innegabile, infatti, che solo la conoscenza delle dinamiche
nella composizione, attitudine, modo di lavoro, aspirazioni ecc. dei nostri
iscritti potrà guidare la gestione della professione ed evitarci di trovarci
spiazzati rispetto a cambiamenti strutturali che ormai interessano la nostra
categoria (ad es. motivazioni professionali, presenza o meno di una identità
comune di base fra le varie discipline, stili di vita, ruolo, importanza e
numero delle donne ecc.). A questo proposito voglio ricordare che lo scorso
anno abbiamo istituito la Commissione Donne medico che però sinora non
è stata operativa. Ritengo che su questo aspetto dobbiamo fare molto di più
non solo e non tanto nell’interesse delle colleghe bensì nell’interesse
dell’intera categoria; su questo tema l’intero Consiglio auspica contributi
e suggerimenti.
Venendo ora ad un altro importante argomento voglio ricordare che
uno degli obbiettivi di questo triennio è stato quello dell’acquisto di una
nuova sede, ampia e che permettesse di poter disporre di un vero auditorium
destinato a diventare il punto di riferimento di tutta l’attività convegnistica
di ambito sanitario della nostra città: al momento, malgrado il grande
impegno e le molte energie impiegate non possiamo portare a consuntivo
l’avvenuto acquisto: ci pare utile e doveroso informare della faccenda
l’intera platea degli iscritti con un riepilogo necessariamente non breve.
L’assemblea generale degli iscritti, svoltasi in data 6.04.2003,
deliberava: “Di autorizzare il Consiglio Direttivo dell’Ordine a procedere
all’acquisto di una nuova sede dell’Ordine avente caratteristiche strutturali
e strumentali tali da soddisfare le esigenze per come in premessa
evidenziate, provvedendo al finanziamento occorrente con i mezzi che
riterrà più opportuni, ivi compresi anche l’eventuale cessione della attuale
sede di proprietà con reinvestimento del ricavato e la contrazione di un
mutuo passivo fino ad un massimo di •. 1.550.000,00
(unmilionecinquecentocinquantamila) con la Fondazione ENPAM, Ente
Nazionale di Previdenza ed Assistenza Medici, con sede in Roma alla Via
Torino n° 38 che preveda la cessione alla stessa di tanta parte dei contributi
degli iscritti all’Ordine, quanta ne occorre a garantire il finanziamento.
Subito si avviava il lavoro per l’individuazione delle caratteristiche
tecniche, strutturali e funzionali che l’immobile avrebbe dovuto avere per
soddisfare le esigenze ipotizzate. Con la collaborazione di tecnici qualificati,
che hanno dato il loro supporto gratuitamente, si mettevano quindi a punto
il bando e il disciplinare di acquisto che venivano approvati dal Consiglio
Direttivo nella sua seduta del 25.07.03.
Pubblicato il bando su tutti i quotidiani locali, alla scadenza dei
termini dati pervenivano due sole offerte che venivano affidate, per l’esame
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RELAZIONE MORALE
e l’istruzione, alla Commissione tecnica, appositamente prevista e costituita
e composta dal Presidente dell’Ordine degli Architetti, dal Presidente
dell’Ordine degli Ingegneri e dal Responsabile dell’Ufficio del Piano del
Comune di Cosenza, professionisti tutti che fornivano a loro volta un
prezioso supporto.
La commissione si riuniva più volte, chiedeva agli offerenti elementi
ed informazioni integrative, e concludeva il proprio lavoro consegnando
al Consiglio una relazione riassuntiva del lavoro svolto e delle valutazioni
effettuate.
Il Consiglio, dopo avere attentamente esaminato le proposte e preso
atto degli aspetti negativi e positivi per ciascuna evidenziati dalla
commissione tecnica, nella sua seduta del 3.05.04, esercitando la facoltà
datasi con il bando per poter essere libero di tutelare al meglio gli interessi
dell’ente e degli iscritti, decideva di non procedere ad aggiudicare
l’acquisto a nessuna delle due offerte pervenute, ritenendole entrambe non
pienamente soddisfacenti alle esigenze poste a base dell’acquisto.
Nella stessa circostanza, il Consiglio dava mandato al Presidente di
avviare una ricerca per l’individuazione di possibili ulteriori soluzioni.
In esecuzione del mandato ricevuto, il presidente, coadiuvato dagli
altri membri del Direttivo, prendeva contatti con la ITALPARCHEGGI,
società costruttrice e titolare dei diritti di superficie delle strutture
componenti il Centro Commerciale “I DUE FIUMI”, che aveva a
disposizione una superficie che avrebbe potuto essere destinata a nuova
sede, soddisfacendo le esigenze che si erano individuate.
Della proposta ricevuta, dei possibili interventi e dei problemi
connessi, il Consiglio prendeva cognizione nella sua seduta del 25.05.2004.
In tale occasione, il Consiglio autorizzava il Presidente a proseguire
le trattative con la ITALPARCHEGGI s.r.l. la cui eventuale conclusione
veniva comunque condizionata all’ottenimento della piena proprietà
della struttura con l’affrancazione da parte del Comune di Cosenza da
tutti i suoi diritti gravanti sull’immobile.
Dando seguito a tale ultima determinazione consiliare, si
proseguivano le trattative con la ITALPARCHEGGI s.r.l. e sempre con il
supporto e la consulenza di tecnici qualificati che continuavano a dare il
loro aiuto gratuitamente si individuavano le possibili soluzioni strutturali,
si mettevano a punto e concordavano gli interventi di arredamento, arrivando
così a mettere a punto una proposta definitiva.
Contemporaneamente si contattava il Sindaco di Cosenza per sondare
se v’era la disponibilità da parte dell’Amministrazione Comunale a porre
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RELAZIONE MORALE
in essere quanto di sua competenza e spettanza per far si che l’Ordine
acquisisse, oltre all’immediato diritto di superficie, anche la piena proprietà.
Il primo cittadino, in più occasioni, si dichiarava verbalmente
entusiasta della possibilità e dava la sua massima disponibilità, assicurando
l’insussistenza di qualsivoglia problema o controindicazione, facendo notare
che c’erano stati in passato precedenti favorevoli in materia.
Su tali presupposti il Consiglio Direttivo dell’Ordine, prendeva
cognizione, esaminava e sviscerava l’ipotesi di accordo messo a punto con
la ITALPARCHEGGI s.r.l., che prevedeva oltre all’acquisizione
dell’immobile anche il totale arredamento dello stesso secondo le necessità
dell’Ente per come evidenziate, messe a punto e concordate, nel dettaglio.
Nella sua seduta del 16.06.2004 il Consiglio Direttivo deliberava
quindi l’acquisto dell’immobile dando mandato al Presidente affinché
procedesse alla sua formalizzazione con la stipula degli atti necessari. Poiché
il Comune di Cosenza non aveva ancora posto in essere formalmente gli
atti di sua competenza per l’affrancazione dell’immobile dai diritti sullo
stesso gravanti, per come promessi e garantiti, il Consiglio tutelava
comunque gli interessi dell’Ente, ribadendo che l’acquisto era
condizionato”alla preventiva affrancazione, da parte del Comune di
Cosenza, dell’immobile dal diritto di superficie sullo stesso gravante con
conseguente assicurazione in favore dell’Ordine della piena proprietà dello
stesso”.
Nella stessa circostanza si deliberava anche l’accensione del
necessario mutuo con l’ENPAM per come previsto nella originaria delibera
dell’assemblea degli iscritti.
Successivamente, dopo un periodo di acuta crisi politica municipale,
culminata in un largo ricambio dei componenti della Giunta Comunale, in
maniera del tutto inaspettata e senza adeguate giustificazioni, il comune di
Cosenza cominciava a fare marcia indietro, evidenziando dubbi e
frapponendo ostacoli circa la fattibilità della promessa liberazione
dell’immobile dai vincoli esistenti.
Dopo numerosi tentativi, nel mese di novembre, il Presidente riusciva
finalmente ad incontrare il Sindaco del Comune di Cosenza che confermava
la sua marcia indietro rispetto alla disponibilità precedentemente dichiarata
e la non percorribilità della strada ipotizzata. Nell’occasione al primo
cittadino veniva consegnata una nota formale con la quale s’invitava
l’amministrazione a formalizzare il suo ripensamento. Il Sindaco assicurava
che avrebbe dato una risposta formale che ad oggi, però, non è ancora
pervenuta.
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RELAZIONE MORALE
rapporti fra
componente medica
ed odontoiatrica
Non potendo e non ritenendo giusto ed opportuno in tali condizioni
perfezionare un acquisto che avrebbe avuto quale conseguenza sostanziale
quella di avere a disposizione un immobile a tempo (si sarebbe acquistato
per 60 anni il solo diritto di superficie temporaneo con la contemporanea
dismissione di un bene di proprietà) abbiamo rinunciato a quel tipo di
acquisto. Rimane molta amarezza, anche perché la struttura per come
ipotizzata oltre ad essere prestigiosa , si trova nell’”ombelico” della città,
e, a parere del Consiglio, ha tutte le caratteristiche per soddisfare le esigenze
di un Ente come il nostro: oggi ci troviamo con un congruo anticipo messo
da parte in bilancio per l’acquisto, la pratica del mutuo ENPAM approvata
e siamo alla ricerca di una soluzione che possa soddisfare gli interessi
dell’Ente con la ferma volontà di arrivare nel corso dell’anno quantomeno
ad un progetto conclusivo sia pur non ancora del tutto realizzato.
E’ doveroso informare tutti dei rapporti fra componente medica ed
odontoiatrica. Lo scorso anno ci eravamo lasciati con una proposta scaturita
in Consiglio Nazionale di un auspicato tentativo di dialogo “al fine di dare
impulso e rendere condiviso e immediatamente applicabile …..
l’emanazione di un atto regolamentare nel rispetto delle normative vigenti”.
Da allora il dialogo fra le due componenti non ha fatto molti passi avanti:
nell’ultimo Consiglio nazionale si è di fatto solo deliberato la costituzione
di una Commissione paritetica composta da tre Odontoiatri e tre Medici
con il compito di elaborare una proposta di legge, vista l’impossibilità di
ottenere quanto desiderato con un semplice atto di regolamentazione interna.
La proposta di legge da sottoporre al Consiglio Nazionale per poi iniziare
l’iter parlamentare, dovrebbe mirare ad assicurare: l’autonomia dell’Albo
dei Medici Chirurghi e dell’Albo degli Odontoiatri e il diritto della
professione odontoiatrica di nominare propri rappresentanti nelle varie
articolazioni istituzionali, il tutto assicurando il coordinamento con le
disposizioni del DPR221/50 che è la legge di riferimento che ci governa.
Insomma non mi pare che si siano fatti progressi sostanziali, ormai in molte
realtà provinciali le rappresentanze odontoiatriche fanno sempre più fatica
a riconoscere la potestà del Consiglio.
Lo scorso anno dicevamo: si tratta in sostanza di decidere insieme,
Medici ed Odontoiatri, se le ragioni della nostra coabitazione in uno stesso
Ordine sono tutt’ora superiori alle ragioni specifiche e differenziate di
ognuna delle due componenti. A me pare che un vero dibattito franco non
si sia ancora aperto e spesso da una parte si accentuano alcuni atteggiamenti
polemici e dall’altra pare proprio che invece di rimanere insieme in un
unico Ordine, per un autentico spirito unitario, che si fondi su principi
scientifici e deontologici comuni, la convivenza sia subita come scelta
obbligata, motivata unicamente dai vantaggi collegati alla partecipazione
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RELAZIONE MORALE
ECM
ad un gruppo professionale molto numeroso e dotato di prestigio sociale
come quello costituito da i 328mila medici italiani. Spero che ove mai si
arrivasse all’approvazione di una legge condivisa questa possa essere chiara
e facilmente applicabile, altrimenti quella di due Ordini separati sarà , a
mio parere e anche nell’intenzione del legislatore, inevitabile.
Sicuramente per molti colleghi una delle occasioni di impatto
con il mondo ordinistico è stata il tema dell’ECM: l’Educazione Medica
Continua.
Durante quest’anno ci sono state molte occasioni di conflitto a partire
dal noto Decreto Ministeriale che regolamenta le Società scientifiche, e
descrive il percorso e le caratteristiche che le Società devono avere per
essere inserite in un albo riconosciuto dal Ministero. Ricordo che il Decreto
è stato fortemente contestato da molti Ordini tra cui il nostro, anche se con
pacatezza ma con argomentazioni: mi riferisco all’articolo apparso sul Sole
24ore sanità e poi pubblicato sul nostro bollettino. In buona sostanza in
quell’articolo si affermava di condividere tutta una serie di considerazioni
che obbligavano le società scientifiche ad avere determinate caratteristiche
per ottenere il riconoscimento del Ministero (es. mancanza di conflitto di
interesse, non attività sindacale ecc.) ma si contestava sia il ruolo notarile
riconosciuto nel decreto all’Ordine, mentre se ne attribuiva uno centrale
alla FISM (cioè la Federazione Italiana delle Società Scientifiche in
Medicina), sia la strutturazione che di fatto immagina tutto il sapere
scientifico diviso in maniera rigida nei confini di ogni singola disciplina,
con il conseguente obbligo di percorsi formativi rigidamente
intradisciplinari rendendo molto difficile quello che chiamavo il diritto
alla trasversalità culturale del medico. E’ un discorso complesso; qui voglio
solo dire che nessuno in sede ordinistica centrale ha colto il significato
professionale di un tale rilievo; è bastato però che il sottoscritto,
partecipando in qualità di delegato di una Società scientifica regolarmente
iscritta FISM, all’assemblea annuale convocata a Milano, nello scorso
novembre, per le modifiche di statuto imposte dallo stesso decreto,
accennasse al problema e contestualmente proponesse una modifica di
statuto che all’unanimità passasse la modifica in base alla quale in FISM
possono iscriversi anche le società scientifiche multidisciplinari. In altri
termini dal momento che molte società scientifiche non si riconoscono nei
confini angusti di un’ unica disciplina, è stato un gioco facile fare passare
la modifica di statuto nel senso che può aderire alla FISM una società
multidisciplinare che invece secondo il decreto non potrebbe essere iscritta
all’albo delle società scientifiche accreditate dal Ministero.!
In sede di Comitato Centrale prima e di Consiglio Nazionale poi il
Presidente Fnomceo ha affermato di non aver visto il decreto prima della
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RELAZIONE MORALE
attribuzione
incarichi
sua pubblicazione, di non esserne mai stato informato dal Ministero.
Successivamente una dettagliata e documentata lettera del Direttore
Generale del ministero dott. Dari, non smentita mai dal Ministro, ed inviata
con preghiera di diffusione a tutti i membri del CC, ha affermato la assolta
latitanza anzi la corresponsabilità del Presidente nella faccenda, riferendo
che del decreto il Presidente era stato ritualmente informato già giorno 10
maggio (l’emanazione in gazzetta è dei primi di luglio) per un parere. In
conclusione la credibilità dell’istituzione Ordine nella faccenda ne esce
svilita ed il decreto rimane in vigore espropriando l’Ordine del compito di
coordinamento delle società scientifiche di fatto assegnatale nell’articolo
di legge che istituisce l’ ECM. A poco poi serve che si alzi la voce
annunciando dimissioni dalla Commissione nazionale ECM, peraltro mai
formalizzate; per quanto ne so il Ministro fa fatica a riunire la Commissione
Nazionale non per la posizione Ordinistica quanto per il ruolo concorrente
svolto sempre di più dalle Regioni. Stiamo di fatto assistendo ad una ECM
sempre di più regionalizzata ovviamente nelle realtà del nostro paese ove
l’istituzione Regione è più operativa; la considerazione ovvia è che i modelli
di ECM si differenziano ormai molto, ad esempio il modello lombardo che
cerca di trasformare almeno parte del lavoro che si fa in certificazione utile
per i famosi crediti ECM mi pare una buona soluzione perché così facendo
si impiegano poche risorse e con la verifica del lavoro si migliora di fatto il
servizio. In Calabria da pochi giorni si è insediata la commissione regionale
ECM , prevista dal piano sanitario, a fortissima caratterizzazione
professionale: ne fanno parte i 5 presidenti degli ordini dei medici oltre al
rappresentante dell’Ordine dei farmacisti, dei veterinari e del Collegio
degli infermieri: si spera nella prossima legislatura regionale di poter operare
bene, e ciò diventa particolarmente importante per noi dell’Ordine di
Cosenza che della Commissione regionale siamo stati i promotori ed i
sostenitori per il suo inserimento nel piano sanitario regionale.
Da molti anni ma sempre di più negli ultimi tempi si avvertono
nella categoria una serie di criticità: vorrei provare a parlare di alcune ad
esempio la discrezionalità nella gestione e nell’attribuzione degli incarichi
, l’eccessivo carico burocratico che i medici inseriti a vario titolo nel SSN
devono subire, la limitatezza delle risorse, la sempre più strisciante pratica
della precarizzazione dei rapporti di lavoro. Occorre a mio parere su questi
temi fare alcune considerazioni.
Come dicevo sopra uno dei problemi che viene avvertito con
profondo disagio non solo dai colleghi ma ormai dall’intera opinione
pubblica riguarda le modalità con cui vengono conferiti gli incarichi sia
di apicalità , sia di altro genere, incarichi di cui è ricco il contratto di lavoro
della dipendenza (ad esempio incarico professionale, incarico di alta
11
RELAZIONE MORALE
sempre maggiori
incombenze
professionalità, incarico di responsabile di struttura semplice, incarico di
struttura semplice dipartimentale o interdipartimentale). Tali incarichi
vengono conferiti il più delle volte con valutazioni non chiare, ad esempio
incarichi che dovrebbero essere successivi all’atto aziendale cioè inseriti
in una logica programmatoria vengono attribuiti senza né atto
programmatorio né un vero atto aziendale. Di tutto questo non è giusto
dare l’intera responsabilità ai vari direttori generali che si susseguono in
quanto anche noi come medici abbiamo le nostre responsabilità. Ad esempio
le rappresentanze della categoria che spesso spingono, a volte anche in
buona fede, per l’applicazione di alcuni istituti contrattuali per “portare a
casa” qualche modesto beneficio economico non si impegnano o forse non
hanno l’autorevolezza e la capacità strategica per obbligare ad inserire la
richiesta in un quadro di regole. A dire il vero la situazione nella nostra
realtà provinciale e regionale è ancora più complessa in quanto spesso la
mediazione sindacale o non avviene o è scavalcata dall’intervento dei
singoli, che spesso si traduce in una delibera in più, con un allungamento
della lista dei beneficiati.
C’è in una parola una eccessiva discrezionalità, il più delle volte la
scelta ancorché giusta appare arbitraria. La discrezionalità , concessa dal
legislatore come strumento di governo del sistema (“si dice aziendale!”)
si giustifica, se c’è il “controaltare” della responsabilità, ma se il responsabile
della scelta cambia in continuazione e non si risponde di fatto mai dei
risultati in termini di efficienza e di qualità del servizi, la discrezionalità
finisce allora per diventare uno strumento per favorire la trasformazione
delle aziende sanitarie in “ fabbriche di voti” come, le forze politiche che
si avvicendano, di volta in volta, all’opposizione vanno affermando per
poi smentirsi dai banchi del governo.
Così il sistema non può andare avanti, troppe sono le degenerazioni
a cui stiamo assistendo in tutta Italia: senza un movimento che preveda il
coinvolgimento della categoria non si potrà sperare in un reale cambiamento.
Il meccanismo va cambiato per tutta una serie di valutazioni non ultima
quella che il sistema così come è non è a tutela degli stessi colleghi che
occupano più che degnamente, a volte, posti di rilievo, e che molti, invece,
in un contesto simile, tanto poco trasparente, si arrogano il diritto
pubblicamente di criticare e magari di offendere. Non è facile studiare un
meccanismo che garantisca tutti ma che non ci faccia ritornare alle scelte
baronali di un tempo. Quando fu abolito il sorteggio nella sede dell’Ordine
professionale dei commissari d’esame non ricordo né proteste né sento in
giro nostalgie! Il ministro Sirchia, dal canto suo, al di là di valutazioni
generali sul suo operato complessivo, ha cercato in questi anni di
permanenza al ministero di proporre una revisione del sistema concorsuale,
per esempio prevedendo una terna di “promossi” nella quale il Direttore
generale è obbligato a fare la scelta; ma su questo non ha trovato l’aiuto
12
RELAZIONE MORALE
né delle rappresentanze ordinistiche né sindacali ed invece si è manifestato
il freno completo della conferenza delle Regioni che non vogliono perdere
un potere così penetrante. E’ evidente che la serenità e le motivazioni in
un ambiente di lavoro si ritrovano solo se esistono regole certe e condivise.
Per introdurre l’ultima parte della mia relazione voglio ricordare
che sempre più spesso i medici , mi riferisco a quelli che a vario titolo
operano nel servizio sanitario nazionale, sono soggetti a sempre maggiori
incombenze, burocraticità, provvedimenti la cui reale utilità a volte risulta
poco comprensibile. A questo proposito le criticità maggiori sono nel campo
della prescrivibilità dei farmaci e più in generale nella prescrivibilità di
indagini, proposte di ricovero ecc.
Occorre fare una premessa: viviamo in un sistema (il SSN)
complesso, per cui la libertà e l’indipendenza del medico che è un valore
nell’interesse del paziente, è qualche cosa che deve fare i conti con la
definizione precisa delle risorse che anno per anno vengono fissate per un
dato settore o attività. L’articolo 4 del Codice di deontologia medica recita:
“L’esercizio della medicina è fondato sulla libertà e sull’indipendenza della
professione”. Questa affermazione che definisce la matrice civile etica e
tecnoscientifica della professione medica si concretizza, come sopra dicevo
a proposito della discrezionalità delle scelte negli incarichi, su un duplice
piano di valori tra loro inscindibili e cioè l’autonomia e la responsabilità.
L’autonomia non è un valore praticabile se non accompagnato dalla
responsabilità. Infatti è impossibile esercitare una funzione autonoma senza
assumersi le coerenti responsabilità e al contrario praticare una
responsabilità se privi di una concreta autonomia. L’autonomia e la
responsabilità del medico devono costantemente cimentarsi con alcuni
fenomeni:
-effetti distorcenti la sperimentazione clinica dei farmaci e delle
biotecnologie , merci ad elevato contenuto etico , nella misura in cui sono
legate ad interessi del mercato con ricadute sull’informazione commerciale
finalizzata ad indirizzare i comportamenti prescrittivi e che sollevano
conflitti di interesse;
-vincoli prescrittivi derivanti da norme amministrative (prontuari
farmaceutici suddivisi in fasce di rimborsabilità, tickets, note CUF oggi
AIFA, e magari commissioni ASL sull’appropriatezza, la definizione di
specifici badgets ecc);
-le modalità, gli strumenti gli agenti ed i costi dell’aggiornamento e
formazione permanente dei professionisti perché rispetto all’evolversi delle
conoscenze e competenze chi accusa ritardi è, magari incosciamente, meno
autonomo;
13
RELAZIONE MORALE
introduzione del
ricettario unico
favorevoli al
SSN
-la sempre presente “asimmetria informativa che caratterizza il
rapporto medico-paziente, che individua nel medico un mediatore rispetto
alla quantità e qualità della domanda del cittadino.
L’autonomia del medico si gioca in questo contesto e la stessa
qualità dell’atto professionale è condizionata dal diverso peso di ognuno
di queste variabili.
Su questo tema nei prossimi mesi tutti i medici ovunque operino si
troveranno ad affrontare alcune grosse novità, meno traumatiche forse per
i medici di medicina generale e via via sempre più di impatto per i medici
di guardia, per gli ambulatoriali e gli ospedalieri, mi riferisco
all’introduzione del nuovo ricettario unico e personale di tutti i medici del
servizio sanitario ovunque operino, e con la successiva tessera sanitaria
informatica per tutti i cittadini, introduzione in attuazione ultima di una
prima indicazione presente già nella legge di riforma “Bindi”. Su questo
tema noi di Cosenza ci siamo subito attivati informando e chiamando a
collaborare i vari direttori sanitari, di azienda, di presidio, di distretto ecc.
per attuare nel miglior modo possibile una legge dello Stato e per prevenire
possibili conflitti all’interno della categoria: da una partecipata riunione
all’Ordine lo scorso mese di dicembre sono state messe in evidenza tutta
una serie di criticità, di bisogni formativi, informativi e soprattutto di
attrezzatura informatica. Queste criticità le abbiamo fatte presenti
all’Assessorato con spirito di collaborazione ma nonostante tutta una serie
di contatti l’Assessorato non si è attivato per dare le dovute disposizioni;
prova ne è che le stesse Aziende sanitarie hanno riproposto identici quesiti
e richieste alla Regione. La disponibilità a collaborare è testimoniata da un
intenso lavoro di mediazione svolto ma occorrono risposte concrete
quantomeno con la dotazione dei mezzi informatici nelle varie realtà dei
nostri servizi e reparti. Per il momento è stata solo dilazionata l’entrata in
vigore del ricettario unico al prossimo primo aprile!!
Non c’è nessun dubbio che l’introduzione del ricettario unico con
l’invio telematico diretto al Ministero delle Finanze con la possibilità di
identificare tutta l’attività prescrittiva (di farmaci ma anche di indagini
cliniche e quant’altro,) del singolo medico è un onere a cui non siamo
abituati soprattutto quella parte di noi che lavora nei presidi ospedalieri e
territoriali del SSN. Prevedo che sarà certamente molto difficile l’attuazione
del provvedimento normativo e che il carico burocratico aumenterà rubando
tempo alla componente assistenziale che rimane la parte più importante
del nostro lavoro. E’ vero, il SSN ha le sue regole, ma è ancora più vero e
necessario disporre di tutti i supporti necessari per attuare la nuova
regolamentazione.
14
RELAZIONE MORALE
I medici Italiani debbono chiedersi se davvero sono favorevoli al
SSN, con la conseguenza di qualche inevitabile limitazione della libertà
professionale, e una certa crisi di identità dei professionisti che vi operano,
divisi tra impegno di fare tutto il possibile per il paziente ed esigenza di
risparmio e di efficienza richieste dal servizio pubblico.
Da questa scelta di fondo non possono che derivare importanti
conseguenze e comportamenti coerenti.
Difendere il SSN non significa difendere opportunisticamente
eventuali benefici personali, e operare nel contempo per affossarlo o
sabotarlo.
Significa invece partecipare al suo miglioramento, contribuirvi
fattivamente, rivendicare un ruolo di attori e non di comparse, riconoscere
alla politica il ruolo primario delle scelte economiche ma reclamare per i
medici la insostituibile funzione scientifica e culturale necessaria per usare
quelle risorse per il raggiungimento di obbiettivi concordati e rifiutare
esosi controlli burocratici per privilegiare le verifiche di risultato.
Queste considerazioni danno la misura della complessa articolazione
dei problemi che la istituzione ordinistica non può esimersi di affrontare.
Eugenio Concioni
15
ATTIVITÀ dell’ORDINE
CONSIGLIO DIRETTIVO
SEDUTA DEL 13.01.2005
PRESENTI:
Corcioni, Santelli, Barone, Lo
Giudice, Aiello, Barrese,
Caruso,
Formoso,
G u g l i e l m e l l i ,
Nucci,Policicchio,
ASSENTI:
Guarnieri,La
Grotta,
Mingrone, Nicotera, Scarpelli,
Tucci
REVISORI PRESENTI:
Caputo
Gambardella Michele, Basile
Maria Pia, Catalano Giorgio,
Elia Elena, Mangia Domenico,
Sarubbo Giuseppe
Il Consiglio ha inoltre
esaminato n° 1 domanda di
pubblicità sanitaria.
ASSEMBLEA DEGLI
ISCRITTI
Si è svolta in data 13 Febbraio
2005,
in
seconda
convocazione, l’assemblea
degli iscritti per discutere e
deliberare su seguente ordine
del giorno
ARGOMENTI TRATTATI:
1) Relazione del Presidente;
1)
ESAME
ED
APPROVAZIONE BOZZE
CONTO CONSUNTIVO
2004 E BILANCIO DI
PREVISIONE 2005
Il Consiglio ha approvato le
bozze del Conto Consuntivo
2004 e del Bilancio di
Previsione 2005 da sottoporre
all’approvazione definitiva
dell’assemblea ordinaria degli
iscritti
ALBO MEDICI
ISCRIZIONI:
Timpani Vincenza
CANCELLAZIONI:
Ricciardi Vincenzo, Gallippi
Giovambattista
ALBO ODONTOIATRI
ISCRIZIONI:
2) Approvazione
Conto
Consuntivo 2004;
3) Approvazione Bilancio di
Previsione 2005.
Vi hanno preso parte,
personalmente o per delega,
numerosissimi iscritti
Dopo l’introduzione dei lavori
da parte del Presidente lo stesso
ha, quindi, svolto la propria
relazione morale riassumendo
l’attività svolta dal Consiglio
Direttivo, illustrando le linee
programmatiche che intende
portare avanti.
Il Presidente ha quindi passato
la parola al Consigliere
Tesoriere che ha svolto le
16
proprie relazioni sulla bozze
del conto consuntivo 2004 e del
bilancio di previsione per il
2005 deliberate dal Consiglio
Direttivo
e
sottoposte
all’approvazione
dell’assemblea.
Al termine della discussione
l’assemblea ha approvato
all’unanimità
il
conto
consuntivo 2004 e il bilancio
di previsione 2005 per come
sottoposti alla sua attenzione
dal Consiglio Direttivo.
Al termine dell’assemblea
si è svolta la cerimonia di
consegna delle medaglie
ricordo ai colleghi con
cinquant’anni d’iscrizione
all’albo: Camera Giacomo,
Caporale Salvatore, Cirio
Vincenzo, Comite Osvaldo,
Coppa Salvatore, Cosentino
Raffaele, De Santis Attilio,
Giannuzzi Franco, Laghi
Ettore, Macrini Cesare, Manno
Giovanni, Martino Rosina,
Molinari Benedetto, Nitti
Alessandrina, Perri Antonio,
Romano Francesco, Santelli
Sergio, Sarpi Florindo,
Veneruso Vincenzo.
CONSIGLIO DIRETTIVO
SEDUTA DEL 21.02.05
PRESENTI:
Corcioni, Santelli, Barone, Lo
Giudice, Aiello, Caruso,
Formoso, Guglielmelli, Nucci,
Policicchio, Tucci
ASSENTI:
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Barrese, Guarnieri, La Grotta,
Mingrone, Nicotera, Scarpelli,
REVISORI PRESENTI:
Caputo
ARGOMENTI TRATTATI:
1. A u t o r i z z a z i o n e
aperture studi
Il Consiglio ha preso atto ed
esaminato
la
nuova
disposizione
normativa
emanata dal Consiglio
Regionale, su iniziativa e
sollecitazione dell’Ordine di
Cosenza, che ha escluso
d a l l ’ o b b l i g o
dell’autorizzazione gli studi
medici ed odontoiatrici
2.
Corsi
di
aggiornamento
Il Consiglio ha avviato nuove
iniziative di corsi di
aggiornamento da accreditare
ECM
3. Nuova sede
Il Consiglio ha discusso delle
nuove iniziative da assumere
per l’individuazione e
l’acquisto della programmata
nuova sede, preso atto
dell’impercorribilità delle
strade fino ad ora seguite, per
come relazionato anche dal
Presidente all’assemblea degli
iscritti.
ALBO MEDICI
ISCRIZIONI:
Adimari Vincenzina, Guido
Carmelo, Affinito Domenico,
Porfidio Giovanni, Abbate
Francesco, Abbate Rosa Anna
Ilde, Boccia Maria Letizia,
Aronne Adolfo Lucio
CANCELLAZIONI
Donvito Alessandro, Alchino
Ferdinando, Rupi Erminia,
Margiotta Maria Carmela,
Bilotta
Agata
Teresa,
Domanico Andrea, Coscarella
Mariangela, Scarpelli Adalgisa
4)
5)
ALBO ODONTOIATRI
ISCRIZIONI:
Bruno Paolo
6)
Il Consiglio ha inoltre
- concesso il Patrocinio
dell’Ordine a:
1) Corso
di
aggiornamento in
scienze pediatriche e
c h i r u rg i c h e
organizzato dalla
Cattedra di Chirurgia
Pediatrica, dall’AIES,
dall’ARPEB
e
dall’AS n° 7 per il
marzo – ottobre 2005;
2) Corso
di
aggiornamento in “La
malattia celiaca”
organizzato dall’U.O.
di Gastroenterologia
ed
Endoscopia
digestiva dell’Az.
Ospedaliera
di
Cosenza per il
5.03.05;
3) 3°
Incontro
di
infettologia
respiratoria
organizzato dall’U.O.
17
7)
-
di Malattie infettive
dell’A.S. n° 6 per il
7.05.05;
VI
Congresso
Interregionale SIMI
CALABRIA
E
SICILIA organizzato
da SIMI – Sez.
Calabria per il 14/15/
16.04.05;
Congresso sul tema:
“Virus e trapianti”
organizzato
da
AMCLI
per
il
01.04.05;
Corso
di
aggiornamento in
Fisiopatologia
E n d o c r i n o Metabolica
e
Diagnostica
O r m o n a l e ”
organizzato dall’A.S.
n° 1 di Paola per il
Maggio – Novembre
2005;
Convegno sul tema
“La spiritualità e la
sanità in Medicina”
organizzato da AMCI
per il 5/6.03.05..
esaminato n° 3 domande di
pubblicità sanitaria;
disposto pagamenti vari
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Poteri Commissioni Mediche ed Odontoiatriche
Egr.gi
Presidente e Membri
Comitato Centrale FNOMCeO
SEDE
Egr.gi
Presidenti e Membri CONSIGLI
DIRETTIVI
ORDINI MEDICI CHIRURGHI ED
ODONTOIATRI PROVINCIALI
LORO SEDI
Egr.gi Colleghi,
ritengo utile, vista anche la conforme valutazione espressa dal Consiglio Direttivo che mi
onoro di presiedere, sottoporre alla VS/ attenzione e valutazione il contenuto della sentenza n°
11299/04 del 13.03.04 (depositata il 15.06.04), della Suprema Corte di Cassazione – Sez. III. - che
trasmetto in allegato, con la speranza di portare un utile contributo anche al dibattito in corso in
seno al Consiglio Nazionale sulla autonomia degli albi.
Infatti tale sentenza, nel rigettare il ricorso proposto da un NS/ scritto all’albo degli
odontoiatri avverso la sanzione disciplinare inflittagli dalla Commissione per gli Odontoiatri, ha
altresì rigettato preliminarmente l’eccezione di nullità o inammissibilità del ricorso per essere stato
lo stesso proposto nei confronti dell’Ordine e non della Commissione decidente. Eccezione questa
sollevata su espressa richiesta e sollecitazione della stessa Commissione che aveva adottato il
provvedimento impugnato, che ha direttamente seguito e gestito l’iter giudiziario, proponendo ed
ottenendo la nomina di un proprio legale di fiducia.
Con tale pronuncia la Suprema Corte ha sancito, per la prima volta ed in modo chiaro, che,
in forza del vigente quadro normativo, “Organo rappresentativo esterno dell’Ordine Provinciale
è il Consiglio Direttivo” e che “Le commissioni dei medici e degli odontoiatri, istituite in seno ai
consigli direttivi, costituiscono un’articolazione dei consigli direttivi, che a loro volta sono organi
dell’ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, con conseguente imputazione all’ordine degli
effetti dei fatti e degli atti compiuti”.
La Suprema Corte ha, quindi, concluso affermando che”…l’irrogazione delle sanzioni
disciplinari agli iscritti è un potere che la legge 409/85 attribuisce in forma apicale all’Ordine
provinciale e non alle commissioni, perchè le commissioni dei medici e degli odontoiatri sono
organi dell’ordine provinciale come è reso palese dal fatto che esse sono inserite (la legge adopera
l’espressione”in seno”)”.
Ciò dato, ritengo opportuno evidenziare, con rammarico, come il ritardo con il quale
siamo venuti a conoscenza, potendola diffondere, della pronuncia di che trattasi – che ci è stata
rimessa solo recentemente (cioè a distanza di oltre sei mesi dal deposito) dal legale che era stato
18
ATTIVITÀ dell’ORDINE
nominato, si ribadisce, su indicazione ed espressa richiesta della Commissione per gli Odontoiatri oltre che a pregiudicare forse la correttezza formale di molti procedimenti disciplinari, ha prodotto,
certamente, anche un’impostazione impropria del dibattito in corso sulla autonomia degli albi, per
come già sopra richiamato.
Dibattito che, in ogni caso, ora, nel suo futuro svilupparsi, riteniamo non potrà, comunque,
più prescindere dalle considerazioni espresse dalla Suprema Corte in merito al ruolo ed ai poteri
delle Commissioni ed al ruolo ed ai poteri del Consiglio Direttivo. Considerazioni che impongono
una profonda rivisitazione delle interpretazioni e conseguenti applicazioni fino ad oggi date alla
Legge 409/85 in tema di provvedimenti disciplinari, e non solo.
Cordiali saluti.
IL PRESIDENTE
(Dr. Eugenio Corcioni)
19
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Autorizzazioni apertura ed esercizio strutture sanitarie
Del. Giunta regionale 659 del 14.09.04
Ill.mo. Sig.
ASSESSORE ALLA SANITA’
DELLA REGIONE CALABRIA
SEDE
In riferimento alle problematiche inerenti le procedure per il rilascio delle
autorizzazioni regionali all’apertura e all’esercizio di strutture sanitarie, nel riportarle le notizie
giunteci di una volontà del Suo Ufficio di prorogare i termini di cui all’art. 15 L.R. 11.08.04 n° 18,
che non potrebbe che vederci favorevoli, dobbiamo, però, con rammarico evidenziare come, ad
oggi, non risulti ancora sostanzialmente avviato il percorso che, in attuazione di quanto previsto
con la Delibera della Giunta regionale richiamata in oggetto, dovrà portare all’individuazione
espressa, “di intesa con gli organismi professionali di rappresentanza interessati”, delle attività
soggette ad autorizzazione, e, soprattutto, che da parte Sua non si è ancora data concreta e normativa
attuazione a quanto concordato nell’incontro dell’Ottobre u.s. con i rappresentanti regionali tanto
dei medici chirurghi che degli odontoiatri. In particolare non è stato ancora adottato il provvedimento
esplicativo attinente la professione odontoiatrica che, in quell’occasione, era stato concordato e il
cui testo ci risulta da tempo messo a punto.
Ciò dato, nel sollecitarle a porre in essere al più presto quanto concordato e da Lei assicurato
all’esito dell’incontro sopra richiamato, riteniamo altresì opportuno che, con sollecitudine, Ella
avvii le ulteriori iniziative necessarie all’attuazione della procedura che dovrà portare
all’individuazione delle attività effettivamente soggette ad autorizzazione, anche al fine di evitare
problemi interpretativi che potrebbero poi essere fonte di possibili situazioni conflittuali.
Certi della Sua attenzione e collaborazione, in attesa di un auspicato, sollecito e concreto
riscontro, con l’occasione ci è lieto porgere Distinti saluti.
Il Presidente
(Dr. Eugenio Corcioni)
AUTORIZZAZIONI APERTURA STUDI
NESSUN OBBLIGO PER GLI STUDI MEDICI ED ODONTOIATRICI
Su iniziativa e sollecitazione del Presidente dell’Ordine, Dr. Eugenio Concioni, il
Consiglio Regionale, nella sua ultima seduta, recependo, ancorché parzialmente, quanto proposto,
ha chiarito, sotto forma di emendamento al Progetto di legge n. 593/7^ di iniziativa della Giunta
regionale, recante: “Bilancio annuale di previsione della Regione Calabria per l’anno finanziario
2005 e bilancio pluriennale per il triennio 2005/2007" che nessuna autorizzazione è richiesta ai
fini dell’apertura ed esercizio di studi professionali Medici ed Odontoiatrici.
Di seguito riportiamo il testo integrale della norma approvata per come comunicataci dalla Segreteria
del Consiglio Regionale
20
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Consiglio Regionale della Calabria
SETTORE SEGRETERIA ASSEMBLEA
Visti gli atti d’Ufficio
SI ATTESTA
Che l’On. Consigliere regionale Raffaele Senatore in data 11 febbraio 2005 ha presentato
l’emendamento prot. 434 al P.L. n. 594/7A, collegato alla manovra di finanza regionale per
l’anno 2005, che recita testualmente: “Nessuna autorizzazione è richiesta ai fini
dell’apertura di esercizio di Studi Professionali Medici e/o Odontoiatrici privati, fatto
comunque salvo il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione e dell’attività
secondo le normative o disposizioni vigenti”. L’emendamento di che trattasi è stato approvato
dal Consiglio regionale nella 110^ seduta del 14 febbraio 2005.
Si rilascia a richiesta de l’On. Senatore per gli usi consentiti.
LEGGE REGIONALE n. 8
Provvedimento generale recante norme di tipo ordinamentale e finanziario (collegato alla
manovra di finanza regionale per l’anno 2005 art. 3, comma 4 della legge regionale n. 8/
2002)
TITOLO II
(Disposizioni di carattere normativo)
Articolo 10
Omissis..
5. Per l’apertura degli studi professionali medici ed odontoiatrici privati, fatti comunque salvi
il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della professione e dell’attività in base alle
disposizioni vigenti, non è richiesta alcuna autorizzazione.
Omissis..
21
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Tassa sulle targhe professionali
Ai Sigg.ri
SINDACI
DEI COMUNI DELLA PROVINCIA DI
COSENZA
LORO SEDI
Numerosi colleghi ci segnalano che stanno giungendo loro, da parte di alcuni Comuni,
direttamente o per il tramite delle loro concessionarie, richieste di pagamento dell’imposta comunale
per l’esposizione delle targhe indicative dei loro studi.
Tali richieste si appalesano evidentemente illegittime alla luce dell’attuale chiaro quadro
normativo di riferimento.
Infatti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con propria circolare n° 3/DPF
del 3.05.2002 (ribadita, nel contenuto che qui rileva, con successiva nota del 30.07.2004 inviata in
riscontro ad una precisa sollecitazione della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi
e degli Odontoiatri) ha chiarito che le targhe esposte dai professionisti rientrano nella definizione
di cui all’art. 47 DPR 495/92, che detta la definizione di insegna di esercizio, in quanto assolvono
al compito di individuare la sede ove si svolge un’attività economica.
Tali targhe godono pertanto del trattamento agevolativo di cui all’art. 10 della L. 448/
01, successivamente integrato dall’art. 2-bis L. 75/02, di conversione del D.L. 13/02, che ha
stabilito l’esenzione dal pagamento dell’imposta sulla pubblicità e del canone per l’installazione
dei mezzi pubblicitari per le insegne di superficie fino a cinque metri quadrati.
Ciò dato, nel richiamare l’attenzione sul problema, siamo a sollecitare il VS/ autorevole ed
immediato intervento affinché il dettato normativo, per come sopra evidenziato, sia da tutti (Uffici
comunali e concessionari) rispettato e cessi, ove già formulata, ogni ulteriore richiesta di pagamento
per una tassa, si ribadisce, non dovuta dai NS/ iscritti; evitando così anche l’insorgere di uno
spiacevole e generalizzato contenzioso.
Certi della VS/ cortese attenzione e collaborazione, ci è lieto porgere Distinti saluti
IL PRESIDENTE
(Dr. Eugenio Corcioni)
22
ATTIVITÀ dell’ORDINE
“Presentazioni Multimediali in Medicina”
sabato 7 Maggio 2005
Aula Informatica - Università della Calabria Rende (CS)
Crediti formativi
Destinatari: N° 30 iscritti
Responsabile Scientifico
Dott. Pasquale Cicirelli Resp. Area Tecno-Scientifica Facoltà di Farmacia – Università della Calabria
Relatori
Dott. P. Cicirelli
Area informatica Facoltà di Farmacia – Università della Calabria
Francesco Carbone Modellazione Matematica, Analisi e Simulazione Software – Università della
Calabria
Obiettivi dell’evento:
Il presente corso è un corso avanzato a carattere funzionale che ha l’obiettivo di far recepire i
fondamenti dell’utilizzo corretto ed efficace dei Programmi delle Presentazioni Multimediali al
fine di promuoverne un utilizzo ottimizzato e coerente con le diverse esigenze professionali dei
discenti . Il corso assolve appieno la sua attinenza all’obiettivo Ministeriale della Cultura
gestionale in quanto mira a perseguire i seguenti obiettivi: Approfondire e ottenere padronanza
nell’utilizzo di uno degli applicativi di base più noti ed importanti quali il Power Point e mira
contemporaneamente fornire spunti pratici a supporto dell’attività di gestione del personale
sanitario.
Programma dell’evento residenziale
Sessione 1 Plenaria
Orario 09:00-10:00 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Titolo
Strumenti di presentazione. Aprire una presentazione esistente. Salvare la presentazione.
Modificare la visualizzazione sullo schermoPresentazione diapositive. Formattazione dei testi. I
riquadri di testo (caselle di testo)
Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI.
Orario10:00- 10:30 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Titolo
Sfondo. Intestazione e piè di pagina. Copia e incolla. Scegliere il layout. Modificare il layout di
una diapositiva. Schema diapositivaAggiungere ClipArt e immagini.
Docente/Sost. FRANCESCO CARBONE.
23
ATTIVITÀ dell’ORDINE
Orario 10:45-13:15 Tipo: H - Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o
tecniche
Titolo
Prove pratiche sugli argomenti trattati
Docente/Sost.DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE.
Sessione 2
Plenaria
Titolo
L’Informatica II.
Orario 15:00-17:00 Tipo: B - Serie di relazioni su tema preordinato
Titolo
Modificare gli oggetti. Numerare le slide. Note. Controllo ortografico. Organigrammi e grafici.
Orientamento delle diapositive e selezione formato uscita. Stampa. Zoom. Animazioni.
Transizione diapositive. Spostare le slide. Salvare la presentazione in altri formati
Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI.
Orario 17:15 - 19:15 Tipo: H - Esecuzione diretta di tutti i partecipanti di attività pratiche o
tecniche
Titolo
Prove pratiche sugli argomenti trattati
Docente/Sost. FRANCESO CARBONE.
Orario 19:30-19:45 Tipo: L - Verifica con questionario
Titolo
Questionario
Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE.
Orario 19:45 - 20:00 Tipo: N - Verifica con esame pratico
Titolo
Esame Pratico
Docente/Sost. DOTT. PASQUALE CICIRELLI, FRANCESCO CARBONE.
Scheda di valutazione del corso
Fine dei lavori.
Linea di indirizzo: Gruppo 1 - Cultura gestionale
24
ATTIVITÀ dell’ORDINE
ORDINE DEI MEDICI - CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI COSENZA
CORSO DI AGGIORNAMENTO IN
“PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”
da tenersi nel corso dell’anno 2005 a n. 30 aspiranti, iscritti all’albo dei medici-chirurghi
e degli odontoiatri della Provincia di Cosenza e per il quale è stato richiesto
l’ACCREDITAMENTO AI FINI DELL’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE OBBLIGATORIO
B A N D O
- ART 1.L’ Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza, di seguito
indicato semplicemente come ORDINE, con la collaborazione organizzativa della J & B Professional
Training s.r.l., in prosieguo denominata semplicemente J & B. s.r.l. , organizzano un corso di
aggiornamento in “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”, in favore dei medicichirurghi e degli odontoiatri iscritti agli albi dell’Ordine di Cosenza.Il corso si terrà presso l’aula informatica dell’Università della Calabria in Arcavacata di Rende per
un massimo di 30 partecipanti,.- ART.2 La domanda di partecipazione, redatta in base allo schema allegato al presente bando, dovrà essere
indirizzata all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza, in Cosenza
C.so d’Italia n° 44, e spedita per posta, via fax (allo 0984 - 412853) o via email
([email protected]) non prima del 21.03.05 e non dopo il 22.04.05 Farà fede il timbro postale, o, comunque, la data d’invio.- Le domande spedite prima o dopo tale
periodo non saranno ritenute valide.Se, perverranno domande eccedenti il numero programmato, i posti disponibili verranno attribuiti
con pubblico sorteggio, che si terrà in data 26.04.05, alle ore 18.30, presso la sede dell’Ordine.Coloro che rimarranno esclusi avranno un diritto di prelazione per la partecipazioni ad eventuali
successive edizione che dovessero essere organizzate
- ART. 3 La quota di iscrizione al corso è fissato in •. 20,00 (venti/00) - Iva compresa.
La quota d’iscrizione per come sopra specificate dovrà essere versata, direttamente alla J & B srl
(che rilascerà regolare fattura), all’inizio del corso.
- ART. 4 Il corso, si articolerà in una giornata come da programma allegato
- ART. 5 - A fine corso è previsto un esame di merito.
- Solo il superamento dell’esame finale consentirà di conseguire anche i crediti formativi E.C.M.
che saranno riconosciuti all’evento.
25
ATTIVITÀ dell’ORDINE
“FAC-SIMILE da fotocopiare e compilare”
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE AL CORSO
“PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”
Il sottoscritto Dr.—————————————————————————————————
—————————————
iscritto all’albo dei ……..……………(Medici Chirurghi o Odontoiatri) presso Codesto spett.le
Ordine in data———————
nato a—————————————————————— il——————————————
———————————————
residente in——————————————alla Via…………………….n° tel.———————
—— Cell. n°————————————————
email………………………………codice fiscale————————————————————
—
Specializzazioni possedute………………………………….
Attività Professionale esercitata …………………………………….(Ospedaliero – Libero
Professionista – Convenzionato Medicina Generale, Continuità Assistenziale, Pediatria, Emergenza
Territoriale – Specialista ambulatoriale)
CHIEDE
l’iscrizione al corso di “PRESENTAZIONI MULTIMEDIALI IN MEDICINA”:
Chiede che le eventuali comunicazioni gli vengano effettuate al seguente indirizzo:
———————————————————————————————————————
———————
———————————————————————————————————————
———————
———————————————————————————————————————
———————
Data
Firma
N.B. La compilazione precisa e completa della domanda è presupposto indispensabile per
l’ammissione al corso e per l’effettiva attribuzione crediti formativi assegnati all’evento
26
dalla FNOMCeO
Roma 8 febbraio 2005
COMUNICAZIONE n° 8
Ai Presidenti degli Ordini Provinciali
dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
FNOMCeO
Ai Presidenti delle Commissioni degli iscritti agli Albi degli Odontoiatri
OGGETTO: Circolare n°4/E del 28 gennaio 2005 dell’Agenzia delle Entrate – Prestazioni
mediche esenti IVA – Sentenze della Corte di Giustizia europea.
Con riferimento alla comunicazione n. 12 del 22 gennaio 2004, si rende noto a tutti gli Ordini
provinciali che l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 4 del 28 gennaio c.a. – non
ancora pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale – in materia di prestazioni mediche esenti IVA a
seguito delle pronunce della Corte di Giustizia Europea del 23 novembre 2003.
Nella circolare in oggetto è stato innanzitutto ribadito che i principi interpretativi espressi dalle
sentenze, pur essendo state pronunciate nei confronti di Stati diversi dall’Italia, sono
necessariamente applicabili in tutti gli Stati della comunità – in base al principio contenuto nella
sesta direttiva n. 77/388/CEE in materia di applicazione uniforme dell’IVA – senza che debba
intervenire recepimento alcuno in quanto trattasi di interpretazione ermeneutica di una
formulazione generica della norma che non deve essere modificata.
Sulla base del principio stabilito dalla Corte di giustizia che l’esenzione IVA costituisce deroga al
principio generale, secondo cui l’IVA è riscossa per ogni prestazione di servizi effettuata a titolo
oneroso da un soggetto passivo e pertanto deve essere interpretata in maniera restrittiva,
l’esenzione va riconosciuta esclusivamente a quelle prestazioni mediche che sono dirette alla
diagnosi cura e nella misura possibile alla guarigione di malattie o problemi di salute
comprendendo anche le prestazioni dirette a fini di profilassi anche nei confronti di persone
che non soffrono di alcuna malattia.
Pertanto assume rilevanza non l’attività e la competenza medica bensì lo scopo principale al
quale l’attività è improntata.
Essendo non sempre facilmente verificabile qual è lo scopo principale della prestazione
l’Agenzia delle Entrate è intervenuta enucleando una rassegna esemplificativa delle fattispecie
esenti o non esenti IVA.
Per quanto riguarda le prestazioni di medicina legale non sono esenti IVA:
- le consulenze medico legali concernenti lo stato di salute delle persone per il
riconoscimento di pensione di invalidità o di guerra. In questo caso è necessario effettuare
27
dalla FNOMCeO
una differenziazione tra coloro che partecipano alla Commissione medica di verifica quali
dipendenti o liberi professionisti. Per i primi, non titolari di partita IVA, vige la disposizione
dell’art. 50,c1, lettera f) del TUIR secondo cui il reddito viene assimilato a quello di lavoro
dipendente e pertanto non è soggetto ad IVA. Per le prestazioni rese dai liberi professionisti,
invece, rimane fermo il principio della non esenzione IVA;
- esami medici finalizzati ad un referto medico in materia di responsabilità e di
quantificazione del danno nelle controversie giudiziarie o finalizzate alla determinazione del
premio assicurativo o alla liquidazione di un danno;
- le perizie attraverso analisi biologiche di affinità genetica per l’accertamento della paternità;
- gli accertamenti medico legali effettuati dall’INAIL relativamente al riconoscimento di
cause di servizio. Nel caso in cui, però, l’INAIL faccia effettuare controlli medici sui
lavoratori a scopo profilattico o per stabilire l’idonietà fisica allo svolgimento o al rientro al
lavoro tali prestazioni sono esenti da IVA;
Sono esenti da IVA:
- le prestazioni effettuate nelle commissioni mediche locali patenti di guida in quanto scopo
principale di tale attività consiste nella tutela preventiva della salute di soggetti che
potrebbero in particolari condizioni di salute compromettere la propria o l’incolumità della
collettività;
- le visite mediche per il rilascio o il rinnovo delle patenti a soggetti non affetti da disabilità.
Per quanto riguarda le certificazioni rilasciate dai medici di famiglia sono esenti IVA anche se
rese dietro corrispettivo:
- certificati per esonero dalla educazione fisica;
- certificazione di idoneità per attività sportiva;
- certificati per invio di minori in colonie o comunità;
- certificati di avvenuta vaccinazione.
- Per i certificati che i medici sono tenuti a redigere senza corrispettivo come: dichiarazione
di nascita o di morte, denuncie penali o giudiziarie, denuncie di malattie infettive e
diffusive, notifica dei casi di AIDS ecc. in quanto non si verifica il presupposto d’imposta.
Nel caso in cui si debba redigere certificazione diversa dalle ipotesi individuate è necessario
menzionare la finalità principale, di tutela della salute, della certificazione richiesta per
poter usufruire dell’esenzione IVA.
Non rientrano nell’esenzione IVA le prestazioni di natura peritale come:
- certificazione per assegno di invalidità o pensione di invalidità ordinaria;
- certificazione di idoneità a svolgere generica attività lavorativa;
- certificazioni peritali per infortuni redatte su modello specifico
- certificazione per riconoscimento di invalidità civile.
Le prestazioni del medico competente per l’attività di sorveglianza sanitaria nei luoghi di
lavoro ex D. Lgs. 626/94 sono esenti da IVA, ai sensi dell’art.6 della Legge 133/99,
conformemente al criterio enunciato dalla Corte di Giustizia stante che il bene primario protetto
è la salute dei lavoratori e la sicurezza sanitaria dell’ambiente di lavoro.
28
dalla FNOMCeO
Le prestazioni di medicina estetica sono esenti da IVA in quanto connesse al benessere psicofisico del soggetto e quindi alla tutela della salute della persona.
Per quanto riguarda le prestazioni del medico in regime di intra-moenia valgono i principi
sopra enunciati e pertanto quando il medico pone in essere prestazioni non riconducibili al
trattamento di esenzione, per esempio di natura peritale, deve essere emessa fattura con addebito
IVA al 20% da parte dell’ente di cui il medico è dipendente.
Nella circolare in oggetto non viene trattato l’aspetto del momento in cui debba ritenersi
decorrere l’obbligazione IVA per i professionisti.
In base ai principi generali la data di riferimento si deve intendere quella di pubblicazione delle
sentenze della Corte di Giustizia ma in considerazione del fatto che l’Agenzia delle Entrate ha
dettato i criteri sulla base dei quali le Direzioni regionali dovranno conformarsi nel valutare le
dichiarazioni dei professionisti e, pertanto, quei criteri specifici in base ai quali i contribuenti
dovranno attenersi in fase di compilazione delle fatture, in data 28 gennaio 2005, risulterebbe
vessatoria una richiesta di sanzione nei confronti di quei professionisti i quali non si fossero
adeguati ai criteri dettati dopo più di un anno dalla data di pubblicazione delle sentenze in
oggetto.
A questo proposito si forniscono dei riferimenti a sostegno della considerazione appena sopra
enunciata: l’art. 10 della legge 27/7/2000, n. 212, nota come “Statuto del contribuente” stabilisce
che il contribuente non può essere sanzionato qualora sussistano obiettive condizioni di
incertezza sulla portata e sull’ambito di applicazione della norma tributaria.
Un tempo così lungo per la formulazione dei criteri esplicativi comprova quelle obiettive
condizioni di difficoltà di adattamento dei criteri enunciati dalla Corte di giustizia rispetto alle
disposizioni interpretative adottate sul territorio italiano fino ad oggi e, pertanto, testimoniano
quelle obiettive condizioni di incertezza cui si riferisce l’art. 10 sul menzionato.
Ad avvalorare questa posizione soccorrono anche due recenti sentenze della Corte di Cassazione
(sentenza 29 settembre 2003 n. 14476 e 24 agosto 2004 n. 16751) che stabiliscono il principio in
base al quale tutte le volte che l’equivocità della disciplina normativa induce in errore sul
corretto adempimento degli obblighi tributari deve essere esercitato il potere di disapplicazione
delle sanzioni.
Cordiali saluti
Giuseppe del Barone
Il testo integrale dell’Agenzia delle Entrate è consultabile sul sito dell’Ordine
www.ordinemedici.cosenza.it alla pagina “leggi e regolamenti”.
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notizie ENPAM
ELEZIONI DEI COMITATI CONSULTIVI DEI FONDI SPECIALI DI PREVIDENZA
PRESSO LA FONDAZIONE E.N.P.A.M.
L’ENPAM ha indetto per Domenica 8 Maggio 2005 le Elezioni dei rappresentanti dei Comitati
Consultivi del Fondo di previdenza della libera professione – “Quota B” del Fondo Generale, del
Fondo dei medici di medicina Generale, del Fondo specialisti ambulatoriali e del Fondo specialisti
esterni
Per ciascuno dei quattro Fondi Speciali di Previdenza gestiti dall’Ente il Comitato consultivo è
formato da 21 componenti, scelti fra gli iscritti ed i titolari di pensione ordinaria o di invalidità (di
seguito denominati “pensionati/pensionato”) del Fondo, di cui:
• un rappresentante per ciascuna regione, ad eccezione della regione Trentino Alto Adige;
• un rappresentante per ciascuna delle province a statuto speciale di Trento e Bolzano.
Il Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale è integrato da ulteriori tre
componenti, scelti fra gli iscritti al Fondo, di cui:
• un rappresentante nazionale per la categoria dei medici di medicina generale di assistenza primaria;
• un rappresentante nazionale per la categoria dei medici pediatri di libera scelta;
• un rappresentante nazionale per la categoria dei medici di medicina generale addetti al servizio di
continuità assistenziale e/o emergenza territoriale (guardia medica).
Ciascun iscritto o pensionato può presentare la propria candidatura per un solo Comitato Consultivo;
il pensionato titolare di più trattamenti può concorrere per il Comitato Consultivo del Fondo che
eroga la pensione di importo più elevato. La candidatura deve essere presentata all’Ordine entro i
30 giorni precedenti la data fissata per le votazioni, accompagnata da 30 firme di medici e odontoiatri
appartenenti al Fondo per il quale viene proposta la candidatura, autenticate dal Presidente dell’Ordine
o da un suo delegato; sono considerate validamente presentate anche le candidature accompagnate
da un numero di firme inferiore a 30, purché esse rappresentino non meno del 10% - arrotondato
per eccesso - dei medici e degli odontoiatri appartenenti al Fondo per il quale viene proposta la
candidatura.
Le candidature dei rappresentanti nazionali in seno al Comitato consultivo del Fondo di previdenza
dei medici di medicina generale devono essere presentate all’ufficio elettorale centrale per il tramite
del Presidente dell’Ordine di appartenenza entro i 30 giorni precedenti la data fissata per le votazioni;
ogni candidatura dovrà essere accompagnata da idonea documentazione attestante l’appartenenza
alla categoria per la quale viene presentata la candidatura medesima (medico di medicina generale
di assistenza primaria o medico di medicina generale di continuità assistenziale e/o di emergenza
territoriale ovvero medico pediatra di libera scelta), nonché da 50 firme di medici appartenenti al
Fondo, autenticate dal Presidente dell’Ordine o da un suo delegato. La candidatura a rappresentante
nazionale è incompatibile con quella a delegato regionale o delle province di Trento e Bolzano.
Hanno diritto al voto per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina
generale e del Comitato consultivo del Fondo Specialisti ambulatoriali tutti gli iscritti per i quali,
nel triennio precedente l’anno di indizione delle votazioni, siano stati versati almeno sei contributi
mensili per ciascun anno. Per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo Specialisti esterni, tutti
gli iscritti per i quali nel medesimo triennio sia stato versato almeno un contributo mensile per
ciascun anno; per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo di previdenza della libera professione
30
notizie ENPAM
— quota “B” del Fondo Generale, tutti gli iscritti che possano far valere nel medesimo triennio
almeno un anno di contribuzione alla gestione. Hanno diritto al voto anche tutti i soggetti, non
compresi negli elenchi trasmessi dall’E.N.P.A.M. agli ordini provinciali, i quali dimostrino con
documento - rilasciato dalle competenti strutture del Servizio Sanitario Nazionale o di altro Ente che sia in corso un rapporto di convenzione o di accreditamento; hanno diritto al voto, per il Fondo
di previdenza della libera professione — quota “B” del Fondo Generale, anche i soggetti che
dimostrino, con riferimento all’ultimo anno solare precedente l’anno delle votazioni, di aver effettuato
il versamento del contributo proporzionale al reddito libero professionale eccedente il minimo esente,
mediante la presentazione della ricevuta del versamento medesimo.
Sono altresì ammessi al voto tutti coloro che, pur avendo cessato l’attività, possono far valere
almeno quindici anni di anzianità contributiva presso il Fondo di appartenenza.
Hanno inoltre diritto al voto i titolari di pensione ordinaria o di invalidità dei quattro Fondi speciali;
se il pensionato è titolare di più trattamenti ha diritto al voto per il Comitato Consultivo del Fondo
che eroga la pensione di importo più elevato.
Ogni elettore ha diritto di esprimere, su ogni scheda che gli verrà fornita dal Presidente del seggio,
un solo voto di preferenza, scrivendo il nome di uno dei candidati compresi nelle liste affisse nei
locali dove avvengono le votazioni.
Ai votanti per l’elezione del Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale sarà
fornita, oltre alla scheda per l’elezione del delegato regionale — ovvero provinciale per le province
a statuto speciale di Trento e Bolzano — anche una scheda per l’elezione dei rappresentanti nazionali
di categoria.
Ordine on-line ?
www.ordinemedici.cosenza.it
31
dalla REGIONE
Catanzaro, 15-febbraio -2005
REGIONE CALABRIA
Giunta Regionale
Dipartimento della Sanità
Settore Assistenza Riabilitativa e Territoriale
Prot. n. 2263
Servizio Farmaceutico
Referente Dr.ssa C. Arena Tel. e FAX 0961/856545
DIRETTORI GENERALI
AZIENDE SANITARIE ED OSPEDALIERE
DIRIGENTI
SERVIZI FARMACEUTICI TERRITORIALI E
FARMACIE OSPEDALIERE
ORDINI PROVINCIALI DEI MEDICI
FIMMG REGIONALE
CUMI REGIONALE
FEDERFARMA CALABRIA
LORO SEDI
Oggetto: Ricettario Unico Standardizzato - Chiarimenti.
A seguito dei numerosi quesiti che pervengono giornalmente al Settore scrivente,
relativi all’utilizzo del nuovo ricettario unico standardizzato, si ritiene opportuno fornire alcuni
chiarimenti:
Â
OBBLIGO UTILIZZO NUOVO RICETTARIO
Si ribadisce che l’obbligo dell’esclusivo utilizzo del nuovo ricettario unico standardizzato è
slittato all’ 1/04/2005; fino a tale data si possono utilizzare sia il vecchio che il nuovo ricettario. Le ricette
del vecchio modello potranno essere compilate secondo la normativa precedente, mentre per il nuovo
modello si devono obbligatoriamente seguire le modalità di compilazione di cui al disciplinare tecnico del
comma 2 dell’art. 50 Legge 326/03, pubblicata in G.U. n° 251 del 25/10/04 serie ordinaria n° 162,
utilizzando la nuova codifica delle esenzioni.
RICETTARI VERDI ( DGR 158/2003 )
Dal 01/01/2005 non è più consentito l’utilizzo del ricettario verde SSR. Le AA.SS. e le AA.OO.
dovranno comunicare al Settore scrivente, il numero totale dei ricettari al fine di ottenere l’autorizzazione
alla distruzione.
Â
32
dalla REGIONE
Â
MEDICI CHE DEVONO UTILIZZARE IL NUOVO RICETTARIO
Il ricettario unico standardizzato deve essere utilizzato da:
- medici ospedalieri in dimissione post-ricovero, post-dayhospital e dopo visita ambulatoriale per prescrizioni
farmaceutiche e specialistiche;
- medici specialisti ambulatoriali, a seguito di ogni visita che richiede una prescrizione farmaceutica o
specialistica;
- medici della Case di Cura accreditate, all’atto della dimissione del paziente limitatamente alla prescrizione
farmaceutica;
Il ricettario unico non deve essere utilizzato dai medici che svolgono attività libero
professionale.
Si ribadisce che con l’entrata in vigore del nuovo ricettario nazionale, ogni medico prescrittore è
responsabile delle decisioni prese e delle prescrizioni effettuate.
Poiché il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta non è tenuto a trascrivere
sul modulo del SSN le prime prescrizioni effettuate a seguito di dimissioni ospedaliere o visite
ambulatoriali specialistiche, si precisa che i medici ospedalieri dovranno utilizzare per le prescrizioni
farmaceutiche e specialistiche il Ricettario Unico Standardizzato del SSN.
Quanto sopra, è ancor più ribadito per le prescrizioni relative alla terapia del dolore in pazienti
affetti da patologie oncologiche e/o degenerative, L. 12/2001, ricordando che ogni medico iscritto all’Ordine
deve essere fornito del Ricettario a Ricalco previsto dalla legge medesima.
Â
ASSISTENZA INTEGRATIVA
La prescrizione dei prodotti di Assistenza Integrativa (per diabetici, nefropatici e celiaci) deve
essere effettuata dai medici dei Distretti, preposti a tale attività, utilizzando la nuova ricetta.
Le strutture convenzionate all’atto della spedizione della ricetta, per apporre tutte le fustelle
comprovanti la consegna dei suddetti prodotti, dovranno servirsi dei modelli aggiuntivi di cui all’Allegato
n° 4 e n° 4 bis del disciplinare tecnico dal Decreto MEF del 18/05/2004, G.U. N° 251 DEL 25/10/04.
Â
AUSILI DEL NOMENCLATORE TARIFFARIO
Gli ausili del Nomenclatore Tariffario, secondo quanto riportato nel disciplinare tecnico di
cui al Decreto MEF del 18/05/2004, G.U. N°251 DEL 25/10/04, devono essere prescritti sul ricettario
unico standardizzato.
Sarebbe opportuno concordare le specifiche modalità a livello aziendale lasciando, comunque, inalterati i
campi a lettura ottica.
Â
PAZIENTI ESENTI DALLA MONOPRESCRIZIONE
a) Con riferimento ai soggetti affetti dalle patologie croniche e invalidanti, di cui al D.M.
329/99, per i quali è consentita la prescrizione di due farmaci uguali per ricetta, limitatamente alla
patologia invalidante, si precisa che tale prescrizione è consentita, anche in mancanza di attestazione di
esenzione, per un massimo di 28 giorni di terapia.
b) Sono da ritenersi PAZIENTI CON GRAVE STATO DI DISAGIO coloro i quali rientrano nella seguenti
codifiche nazionali:
C01 - C02 - C05- G01- G02- LO1- LO2- S01-S02- B (ex H01).
Â
PRESCRIZIONI RSA
Le prescrizioni per i pazienti ricoverati presso tali Strutture devono essere effettuate a cura dei medici di
assistenza primaria sul Ricettario Unico Standardizzato del SSN e spedite presso le farmacie convenzionate
esterne.
F.to
Il Dirigente del Settore
Dr.ssa E. Montilla
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PAGINA SINDACALE
CGIL federazione lavoratori funzione pubblica - CGIL fp cgil-medici
cosenza
Al Bollettino dell’Ordine dei Medici - Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza
Cosenza 17/03/2005
Nel numero 7/2002 del Bollettino dell’Ordine veniva pubblicato, su nostra comunicazione, il testo
dell’Accordo Decentrato siglato tra OO.SS. della Medicina Generale e A.S.4 di Cosenza per il
completamento orario, a tempo indeterminato, dei Medici di Continuità Assistenziale (ex Guardia
Medica). Tale accordo è definito ai sensi dell’art.8 dell’Acc. Regionale per la Medicina Generale
(B.U.R. Calabria dell’11/02/1998) e dell’ Allegato N del DPR 484/96.
A distanza di 1 anno e 8 mesi (delibera AS 4 N°359 del 9/3/2004) dalla sigla dell’Accordo veniva,
per usare un termine adatto ai tempi, “reclutato il primo contingente” di 15+2 medici di Continuità
Assistenziale.
In data odierna vogliamo comunicare (probabilmente l’atto deliberativo sarà formalizzato nelle more
della pubblicazione del prossimo numero del Bollettino) l’ulteriore “scorrimento di graduatoria” per
altri 25 Medici di Continuità Assistenziale, che andranno anch’essi a completamento orario.
È inutile dire che 5 anni di lavoro sono tanti se si pensa che a beneficiare di tutto ciò non saranno solo
i Medici interessati, che avranno certo una maggiore gratificazione economica e normativa, quanto
l’Azienda che potrà (...se vorrà farlo) utilizzare tali professionalità, a costi decisamente bassi, per
incrementare i servizi territoriali. Noi chiediamo, ed è il senso con cui abbiamo portato avanti la
trattativa, all’Azienda e soprattutto ai Distretti di utilizzare le professionalità anche tenendo conto
delle specializzazioni eventuali dei Medici per evitare che si possa incrementrare l’area “improduttiva”
e “non professionale” dell’Azienda (senza che ciò significhi, come qualche maliziosa voce vuole far
credere, che essi andranno a competere con gli spazi degli specialisti del territorio!). Su tutto ciò il
nostro Sindacato si è già espresso ufficialmente e vigilerà per il rispetto degli accordi. Per la situazione sanitaria regionale e locale, in cui il Servizio Sanitario “pubblico” sembra rappresentare un peso
non solo economico ma un fardello culturale di cui disfarsi, dove la dismissione del pubblico va di
pari passo all’incremento di un privato, a volte di quello più spregiudicato o colluso, il cercare di
qualificare i servizi sanitari territoriali ed il personale, motivandolo professionalmente, rappresenta
uno sforzo difficile da sostenere, mentre dovrebbe essere patrimonio comune non solo di tutte le
rappresentanze sindacali, anche delle più categoriali o subcategoriali, quanto dei dirigenti dell’Azienda.
Se è vero che in Sanità si gestiscono risorse economiche sempre più irrisorie, anche se ciò contrasta
con le affermazioni del governo centrale e regionale, è pur vero che si devono garantire e gestire
servizi sanitari adeguati e qualificati per la popolazione, possibilmente governando il riequilibrio tra
ospedale e territorio e tra pubblico e privato, evitando ulteriori sprechi! Grazie per averci ospitato
Per la Fp CGIL Medici di Cosenza
Salvatore Chiappetta - Valerio Formisani
34
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Oggetto: Riscontro lettera pubblicata sul Bollettino del 13.01.05
Al Sig. Presidente e al Consiglio dell’Ordine dei Medici-chirurghi e
degli Odontoiatri della Provincia di Cosenza
Nella lettera a firma del Presidente dell’Ordine pubblicata su il Bollettino del 13.01.05 si evidenzia
che la Commissione Odontoiatri, con propria nota datata 12.01.05, avrebbe “tardivamente” formulato
i propri rilievi in ordine alla delibera – con cui è stato deciso l’acquisto della nuova sede dell’Ordine
– adottata dal Consiglio il 16.06.04. Al riguardo dobbiamo preliminarmente rilevare che è buona
norma giornalistica pubblicare la replica (nel caso di specie la precitata missiva del Presidente) ad
un articolo (ovvero la presa di posizione degli Odontoiatri del 12.01.05) nel numero successivo a
quello che ha ospitato l’articolo interessato dalla predetta replica. Nel merito, a proposito dell’ipotetica
– intempestività delle nostre osservazioni, occorre effettuare talune essenziali puntualizzazioni. Il
verbale della precitata delibera consiliare del 16.06.04 – per motivazioni certo non imputabili alla
Commissione Odontoiatri – non è stato approvato dal Consiglio nella successiva seduta del 29.07.04
ma soltanto tre mesi dopo, ovvero nella riunione del 13.09.04. Non solo. La copia del suddetto
verbale è stata consegnata alla scrivente Commissione – unicamente – in data 26.10.04 (prot. 845)
ed è stato quindi sottoposto all’esame della Commissione Odontoiatri nella prima seduta utile ovvero
il 05.11.04. Immediatamente la Commissione Odontoiatri ha deciso di elaborare un documento per
formalizzare la propria posizione sul punto, documento che è stato trasmesso a Codesto Consiglio
subito dopo le festività natalizie 2004/2005, ovvero il 12.01 05. Venendo ai fatti oggetto della
vicenda, ci sembra importante sottolineare che i verbali delle sedute in cui il Consiglio ha discusso
le questioni collegate all’acquisto della nuova sede nulla dicono sui termini – concreti e particolari
– della trattativa (relativa alla vendita della vecchia sede ed all’acquisto della nuova). Pertanto,
considerato che il verbale riporta fedelmente il contenuto della riunione, deve logicamente dedursi
che il Consiglio ha esaminato e discusso l’intera vicenda senza mai curarsi degli aspetti pratici e
specifici della stessa, nonostante l’importanza dell’argomento e l’ingente valore (anche economico)
delle questioni trattate. Quanto all’assenza degli odontoiatri – provocatoriamente sottolineata dal
Presidente nella suddetta missiva – della più volte citata seduta del 16.06.04, ci corre l’obbligo di
precisare che i rappresentanti della nostra categoria non partecipano ai lavori consiliari, sotto la
Presidenza Corcioni, ormai da nove anni. Tale astensione si è protratta anche con il Consiglio in
carica, avendo lo stesso rifiutato, al momento dell’insediamento, tutti i tentativi avanzati dalla
componente odontoiatrica per un superamento delle “note” problematiche che hanno creato una
vera e propria spaccatura all’interno del nostro Ordine. Un fatto gravissimo che segnerà una delle
pagine meno felici della storia ordinistica. In sostanza si è tenacemente portata avanti una distruttiva
politica delle lacerazioni: anche e soprattutto nel rapporto con la componente odontoiatrica. L’assenza
dei nostri rappresentanti dal Consiglio corrisponde ad una scelta politica precisa che permarrà fino
a quando non cesseranno le prese di posizione che l’hanno resa necessaria. E’ inutile cercare di
eludere tale circostanza:gli odontoiatri non parteciperanno al Consiglio fino a quando il Presidente
non realizzerà all’interno dell’Ordine quanto ufficialmente approva e plaude a livello nazionale,
ovvero l’autonomia della Commissione Odontoiatri nell’esercizio delle proprie specifiche
competenze. Il riconoscimento dei diritti altrui ed il rispetto delle regole è la premessa indispensabile
per instaurare qualsivoglia costruttivo rapporto.
La Commissione Odontoiatri
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Coordinamento delle Commissioni Odontoiatriche degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli
Odontoiatri della Calabria
Comunicato stampa
Per l’Autorizzazione all’esercizio degli studi medici ed odontoiatrici singoli o associati.
Proroga al 30 dicembre 2005
Con delibera n° 313 del 31 gennaio 2005 il Consiglio Regionale della Calabria ha prorogato al 30
dicembre 2005 i termini previsti dalla legge regionale n° 18/2004 in materia sanitaria di
approvazione delle procedure e modalità per la formulazione e presentazione delle domande di
autorizzazione e di accreditamento delle strutture pubbliche e private e delle strutture di
professionisti soggette ad autorizzazione. Ha prevalso il buon senso. L’accordo raggiunto dai
Presidenti degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri e dai Presidenti delle
Commissioni Odontoiatri delle province calabresi con l’Assessore alla sanità Dr. G. Luzzo,
presente il Presidente della Federazione reg. degli Ordini Dr. P. Gallucci, rappresenta
nell’imminenza la più ragionevole soluzione al problema che avrebbe messo in gravissime
difficoltà migliaia di professionisti medici ed odontoiatri in Calabria. Ora, l’ulteriore impegno
preso dal Dr. Luzzo, è quello di costituire immediatamente una Commissione ad hoc, che preveda
la presenza di rappresentanti istituzionali dei medici e degli odontoiatri che insieme a tecnici
della regione dovranno rivedere la delibera ed individuare effettivamente le attività soggette ad
autorizzazione. Resta comunque il fatto che i Presidenti degli Ordini ed i Presidenti delle
Commissioni Odontoiatriche auspicano che con l’Assessore Luzzo si porti a compimento, entro
brevissimo tempo, la risoluzione della problematica, nel rispetto degli accordi con Lui intrapresi
nell’incontro tenutosi presso gli uffici dell’assessorato nell’ottobre 2004 ed in quelli successivi.
I Presidenti delle Commissioni Odontoiatriche degli
Ordini dei medici Chirurghi e degli Odontoiatri delle province delle Calabria.
36
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Circa duecento odontoiatri presenti
in occasione
dell’Assemblea del 19/02/2005.
Si è riunita presso l’Hotel S. Francesco di Rende, il 19/02/2005 alle ore 9.30, l’Assemblea degli
iscritti all’Albo degli Odontoiatri dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
di Cosenza.
Diversi gli argomenti, previsti all’ordine del giorno, riguardanti temi di notevole importanza, che la
Commissione Odontoiatri ha inteso trattare con i circa duecento Colleghi intervenuti, in riferimento
alle attuali problematiche che interessano l’esercizio della professione qui di seguito meglio riassunte.
In materia fiscale, il Dott. Giuseppe Trotta, in rappresentanza della Commissione Odontoiatri della
provincia di Cosenza nelle riunioni tenutesi presso l’Agenzia delle Entrate, ha relazionato sulle
recenti novità in riferimento agli Studi di Settore che, in base agli incontri tra istituzioni e associazioni
di categoria e Ministero delle Finanze, stanno subendo delle modifiche sostanziali (vedi relazione
allegata). Il Dott. Giuseppe Guarnieri ha dapprima riferito della convezione stipulata tra FNOMCeO
e compagnia Aurora Assicurazioni (polizza denominata “Tutela Giudiziaria” che con un premio
annuo di Euro 30,00 -trenta/00- prevede un massimale per sinistro di Euro 26.000,00 -ventiseimila/
00-) e della recente decisione del TAR del Lazio che sembrerebbe esentare i liberi professionisti
dagli obblighi ECM; successivamente ha relazionato sull’attuale tema dell’autorizzazione regionale
cui dovrebbero essere soggetti gli studi medici ed odontoiatrici per l’esercizio dell’attività libero
professionale ai sensi della Legge Regionale n. 18 del 11/08/2004 art. 15. Il Presidente della
Commissione Odontoiatri ha ricordato i numerosi incontri e contatti intrattenuti con l’assessore
regionale alla Sanità Dr. Luzzo, dal mese di settembre 2004 ad oggi, e ha informato i Colleghi che,
in attesa di una definizione della vicenda a cura di una istituenda commissione paritetica di cui
faranno parte i rappresentanti istituzionali dei Medici e degli Odontoiatri nonché i dirigenti del
Ministero della Salute e dell’Assessorato regionale alla Sanità, i termini per la presentazione della
documentazione richiesta ai fini del rilascio della suddetta autorizzazione sono stati spostati al 30/
12/2005. Inoltre il Dott. Guarnieri ha evidenziato la recentissima approvazione da parte del Consiglio
Regionale in occasione della 110^ seduta del 14/02/2005 di un emendamento presentato dall’On.
Raffaele Senatore (prot. 434 al P.L. n.594/7^, collegato alla manovra di finanza regionale per l’anno
2005) che recita “Nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura di esercizio di Studi
Professionali medici e/o odontoiatrici privati, fatto comunque salvo il rispetto dei requisiti richiesti
per1’esercizio della professione e dell’attività secondo le normative o disposizioni vigenti”. (come
pubblicato a pag. 20) E’ successivamente intervenuto Padre Fedele Bisceglia che, anche
in qualità di Medico Chirurgo, ha invitato i Colleghi interessati a svolgere opera di volontariato ad
erogare prestazioni presso lo studio odontoiatrico dell’Oasi Francescana di Cosenza.
Il Presidente ha segnalato il Dott. Maurizio Parise quale coordinatore dell’iniziativa. La Dott.ssa
Maria Vittoria Del Console, intervenendo sull’argomento, ha precisato che sul territorio esistono da
tempo strutture pubbliche e private accreditate dal S.S.N. che garantiscono assistenza odontoiatrica
ai pazienti indigenti. Particolarmente interessante anche l’intervento dell’Ispettore Gallo della
Direzione Provinciale del Lavoro di Cosenza, che proseguendo la sua attività di collaborazione con
la Commissione odontoiatri, ha ricordato gli adempimenti cui sono tenuti per legge gli studi
37
PAGINA dell’ODONTOIATRA
odontoiatrici in caso di possesso di apparecchi radiologici e in caso di presenza di lavoratori dipendenti
sintetizzandoli in un decalogo distribuito in copia ai Colleghi partecipanti all’Assemblea (vedi
allegato). Infine il Dott. Guarnieri ha illustrato un progetto, finalizzato alla difesa della libera
professione, che prevede la creazione di una struttura odontoiatrica complessa (dotata di ambienti
attrezzati difficilmente realizzabili in uno studio privato come ad esempio una sala operatoria) cui
potranno partecipare e contribuire personalmente tutti i Colleghi interessati. Pertanto, il Dott.
Guarnieri, considerato l’interesse suscitato nei presenti ed in attesa di ricevere altri riscontri e
disponibilità in tal senso, ha invitato a divulgare tra i Colleghi questa sua idea allo scopo di mettere
in atto nel più breve tempo possibile le procedure di avvio del progetto sopra indicato.
Dott. Antonio Mangione
Studi di Settore
Le novità riguardo gli studi di settore che riguardano la nostra categoria sono rappresentate da
quanto è emerso dalle due riunioni tenute presso i locali dell’Agenzia delle Entrate, sede della
SO.SE. S.p.A., finalizzate a verificare l’idoneità del prototipo dello studio di settore TK21U. Alle
riunioni hanno partecipato per la nostra categoria: l’ANDI, la FNOMCeO e l’AIO. Da Queste
riunioni è emerso quanto segue:
maggior numero di cluster;
apposito cluster per i collaboratori;
utilizzo di correttivi provinciali;
sensibilità per i costi sostenuti per la disinfezione e la sterilizzazione.
L’ANDI, però, ritiene eccessivo l’aumento dei compensi, vista la situazione di crisi strutturale del
settore, e chiede di tener conto in futuro del fattore “concentrazione di operatività per provincia”.
Per quanto concerne l’attività dell’osservatorio provinciale di Cosenza, alle riunioni ho preso parte
insieme al Dott. Tucci che rappresenta la categoria dei Medici, la novità più rilevante è l’Istituzione
di un “osservatorio fiscale” presso l’ente Camerale di Cosenza, che dovrà collaborare con
l’osservatorio provinciale al fine di meglio adeguare gli studi di settore alla nostra realtà socio
economica.
Dott. Giuseppe Trotta
Commissione Odontoiatri – Direzione Provinciale del Tesoro
DECALOGO
degli Adempimenti in materia di lavoro e sicurezza per gli studi dentistici
il cui controllo è di diretta competenza della Direzione Provinciale del Lavoro (DPL)
In caso di possesso di apparecchio radiografico:
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
1) Designazione di un Esperto Qualificato (E.Q.) incaricato della sorveglianza fisica di
radioprotezione e tenuta presso lo studio della comunicazione della nomina dell’E.Q.
e dell’accettazione della stessa da parte dell’Esperto.
2) Conservazione presso lo studio dentistico del Registro di sorveglianza fisica istituito
e aggiornato dall’E.Q. secondo le modalità previste nell’Allegato XI del D.Lgs.
230/95 (e successive modifiche e integrazioni), comprensivo dell’allegata Relazione
Tecnica di Radioprotezione, redatta dallo stesso E.Q.
3) Apposizione di contrassegni e/o segnalazioni riguardanti tipo di sorgente radiogena
e di zona classificata secondo le indicazioni dell’Esperto Qualificato.
4) Conservazione presso lo studio della comunicazione preventiva di detenzione dell’apparecchio
radiografico agli Enti preposti (ASL, Comando Prov.le VV.FF, ARPACAL, DPL)
5) Conservazione presso lo studio della comunicazione di cessazione di detenzione
dell’apparecchiatura radiografica e e conservazione per 5 anni del Registro di cui al
punto 2) in caso di cessazione di detenzione.
6) Consegna al Servizio Ispezione della Direzione Provinciale del Lavoro (ex
Ispettorato) del Registro di cui al punto 2) entro sei mesi dalla data di cessazione
definitiva dell’attività di impresa.
7) Conservazione presso lo studio della denuncia all’INAIL dell’apparecchiatura
radiografica e delle attestazioni di pagamento del correlato premio assicurativo
relativamente agli ultimi 3 anni.
In caso di presenza di lavoratori dipendenti
8) Conservazione presso lo studio del Libro di Matricola regolarmente istituto e
vidimato dall’INAIL contenente le registrazioni dei lavoratori (dati anagrafici
completi, data assunzione,ecc).
9) Conservazione presso lo studio del Registro delle presenze regolarmente istituito e
vidimato dall’INAIL, contenente la registrazione giornaliera delle ore di lavoro svolte
da ciascun dipendente.
10) Conservazione presso lo studio del Registro degli Infortuni, regolarmente istituito e
vidimato dal Dipartimento di Prevenzione e Sicurezza dell’ASL competente per
territorio.
La Commissione Odontoiatri ringrazia il Direttore dell’Ufficio provinciale del lavoro e in
particolare l’Ing. L. Gallo per la disponibilità manifestata, finalizzata al più alto senso e spirito
di collaborazione
39
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Studi di Settore
La componente odontoiatrica della FNOMCeO si è attivata in modo particolare per rappresentare al
Ministero dell’Economia e al Governo la necessità di non considerare definitivo lo studio TK21U,
nonostante tale studio sia stato formalmente approvato dalla Commissione degli Esperti nella riunione
del 12 gennaio scorso.
Insieme ai rappresentanti delle altre professioni, ma con motivazioni in parte collegate alla peculiarità
dell’attività odontoiatrica, si è riusciti a sensibilizzare gli esponenti del Ministero dell’Economia
per quanto riguarda la possibilità di non considerare definitivi gli studi di settore che necessitano di
un ulteriore periodo di sperimentazione. Nella prossima riunione del 16 febbraio della Commissione
degli Esperti si potrebbe raggiungere questo risultato che costituirebbe sicuramente una vittoria per
il mondo delle professioni. Gli odontoiatri, in particolare, hanno evidenziato alcuni aspetti non
coerenti, dell’attuale modello per gli studi di settore che utilizza ancora presunzioni realizzate con
metodi soltanto matematici senza tener conto dell’estrema variabilità della realtà economica degli
studi professionali. Lo strumento degli studi di settore realizza, poi, in modo generalizzato,
l’inversione dell’onere della prova, a tutto danno dei contribuenti.
Dr. Giuseppe Guarnieri
OGGETTO: StudioTK21U - Servizi degli studi odontoiatrici.
Il12 gennaio c.a. si è stato approvato dalla Commissione degli esperti per gli studi di settore lo
studio TK21U - Servizi degli studi odontoiatrici. Il dott. Iandolo, in sostituzione del dott. Ferrero e
in rappresentanza della FNOMCeO, è intervenuto, chiedendo un ulteriore proroga della
sperimentazione dello studio afferente la categoria evidenziando l’aspetto peculiare della professione
odontoiatrica caratterizzata da una pletora di oltre 52.000 soggetti in Italia. Ha inoltre rilevato che
esiste una differenziazione territoriale non sufficientemente individuata e valorizzata dagli studi
medesimi che andrebbe ulteriormente analizzata. Il dato concreto e assolutamente non controvertibile
è costituito dal numero degli esercenti l’odontoiatria in Italia, circa 52.336 professionisti (17.796
sono iscritti al solo albo degli odontoiatri, 9590 sono medici specialisti con annotazione, 24.950
sono medici in possesso di doppia iscrizione). In considerazione del fatto che la popolazione italiana
ammonta a 56.993.742 abitanti, il rapporto odontoiatra - abitante è di 1/1.089. Negli altri Paesi
europei il rapporto è il seguente: Francia 1.436, Lussemburgo 1557, Spagna 2.098, Portogallo 1.801,
Austria 2.067, Belgio 1.211, Danimarca 811, Finlandia 862, Germania 1.046, Grecia 828, Irlanda
1.774, Olanda 2.124, Svezia 934, Regno Unito 1.863, Islanda 880, Norvegia 825, Lichtenstein
1.107, Cipro 1.088, Repubblica Ceca 1.332, Estonia 1.311, Lettonia 1.378, Lituania 1.113, Malta
2505, Polonia 1.185, Slovacchia 1.822, Slovenia 1.296, Ungheria 1.856. Tenendo presente che il
rapporto ottimale secondo l’OMS è di 1 odontoiatra per 2.000 abitanti, è facilmente comprensibile
che in Italia esiste un problema di pletora odontoiatrica del quale non si prevede un’inversione di
tendenza almeno negli anni futuri.
La maggiore concentrazione, inoltre, di professionisti in alcune zone territoriali non può costituire
indice certo di concrete capacità di maggior profitto in quanto la capacità di assorbimento del mercato
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
di fatto è quasi azzerata. La localizzazione territoriale assume inoltre rilevanza in relazione alle
disposizioni regionali, normative e amministrative, di cui all’art.8/ter, comma 5, del D.Lgs. 229/99,
con particolare riferimento alla disciplina delle modalità e dei termini per la richiesta e eventuale
rilascio di autorizzazioni concernenti le strutture sanitarie. Nelle Regioni in cui le stesse hanno
provveduto a legiferare gli odontoiatri per ottenere l’autorizzazione debbono provvedere a configurare
e strutturare i propri studi con modalità e requisiti che comportano un impegno economico ulteriore
rispetto ai colleghi esercenti la professione in altre zone del paese. La Commissione degli Odontoiatri
sta ultimamente prendendo in seria considerazione l’inversione di tendenza rappresentata da studi
professionali che debbono affrontare una crisi legata sia al gran numero di professionisti operanti
sul territorio sia alla contrazione del mercato susseguitasi all’entrata dell’euro e al ridotto potere
d’acquisto delle famiglie. Il settore dell’odontoiatria è inoltre caratterizzato dal fenomeno
dell’abusivismo professionale che ha grande rilevanza ai fini di una corretta politica fiscale e che
deve essere valutato in considerazione della sua vastità. Pur in mancanza di dati esatti si stima che
in Italia per ogni legittimo esercente l’odontoiatria operi un abusivo che rappresenta per il fisco un
evasore totale e per i giovani professionisti, alla ricerca di difficili spazi occupazionali, un illegittimo
e scorretto concorrente all’interno della propria branca di attività che, peraltro, falsa quella che può
considerarsi la realtà economica odontoiatrica cosi come può essere fotografata dagli studi di settore.
Questi fattori che determinano sull’andamento dei ricavi dei professionisti una incidenza di un
certo peso debbono, secondo la Commissione, essere approfonditi ulteriormente ed è per questa
ragione che una proroga alla sperimentazione per lo studio degli odontoiatri sembra costituire l’unica
strada
che consenta una più approfondita analisi delle problematiche esposte.
CDA Roma 19 gennaio 2005
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
PROBLEMATICHE DELLA PRIVACY
Misure di sicurezza
L’articolo 6 del Decreto Legge 09/12/2004 n° 266 ha provveduto a prorogare al 30/06/2005 tutti
gli adempimenti concernenti le misure di sicurezza per proteggere le banche dati degli studi
professionali che in un primo tempo dovevano essere adottate entro il 31/12/2004. La proroga
riguarda anche il D.P.S. (Documento Professionale sulla Sicurezza).
Questioni ricettari
Problema ancora più complesso è quello che riguarda la questione delle ricette anonime a tutela
della privacy del paziente.
Il codice della privacy prevede l’obbligo di adottare entro il 01/01/2005 le ricette anonime nelle
quali fossero oscurate le generalità del paziente (una soluzione potrebbe essere quella di
prevedere un tagliando staccabile dal farmacista).
Questa prima versione è stata in parte mitigata dal D.L. 81/2004 convertita nella legge 128/2004,
che ha previsto per i medici di medicina generale e per i pediatri di oscurare il nome e cognome
del paziente solo se quest’ultimo lo chieda.
Immutata, invece, la situazione per gli specialisti, che sono sempre tenuti a oscurare le generalità
del paziente.
La situazione è diventata però paradossale in virtù dell’art.50 della legge 326/93 che ha previsto
per il controllo della spesa sanitaria un ricettario standardizzato a lettura ottica.
Il Ministero dell’Economia di concerto con quello della Salute hanno avviato i lavori senza
sentire il Garante, nonostante la norma lo preveda. La situazione è quindi ora assolutamente
complessa, considerando che la scadenza del 01/12/2005 è rimasta inalterata (ma non esistono
ricettari adeguati) mentre si stanno sperimentando all’insaputa del Garante ricettari a lettura
ottica. La Federazione, tramite il Presidente Giuseppe del Barone, ha ovviamente denunciato
questa situazione chiedendo quanto meno una proroga di sei mesi, che in questa situazione di
incertezza non potrà non essere accettata.
Dr. Giuseppe Guarnieri
AVVISO
Il Corso del 29 gennaio 2005 relatore Dr. Adriano Dallari
“moderni orientamenti per i restauri dentali con materiali estetici”
che non si è tenuto a causa della neve, si svolgerà
SABATO 16 APRILE 2005
ore 9,00 Hotel S. Francesco Rende-Cosenza
La Commissione Odontoiatri
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
FNOMCeO
Ai Signori Presidenti degli Ordini Provinciali dei
Medici Chirurghi e degli Odontoiatri
Ai Signori Presidenti delle Commissioni
per gli iscritti all’Albo degli Odontoiatri
O Comunicazione n. 11
Oggetto: Polizze assicurative
Cari Amici,
sono venuto a conoscenza che alcuni di voi non sono stati informati circa la iniziativa della
FNOMCeO in merito alle polizze assicurative. Unisco alla presente per opportuna conoscenza, la
comunicazione n. 113 del 25/07/2002 – che ha allegata la polizza assicurativa – e la
comunicazione n. 66 del 09/07/2003 – in merito alla polizza denominata Tutela Giudiziaria – che,
secondo l’orientamento del Consiglio Nazionale, gli iscritti agli Ordini potrebbero sottoscrivere a
titolo personale perchè la polizza proposta dalla compagnia Winterthur (oggi Aurora
Assicurazioni) è veramente conveniente in quanto prevede un massimale per sinistro pari a Euro
26.000,00. Spero di essere stato esauriente e colgo l’occasione per inviarvi i miei migliori saluti.
Il Presidente Dr. Giuseppe Del Barone
All. n. 1 Comunicazione n. 113 del 25/7/02
All. n. 2 Comunicazione n. 66 del 9/7/03
Comunicazione n. 66
Oggetto: Polizza “Tutela Giudiziaria” per gli iscritti agli Albi.
Cari Amici, come già a Vostra conoscenza, il Consiglio Nazionale del 4 e 5 luglio u.s. ha
approvato la mia proposta di garantire a tutti i professionisti italiani, la possibilità di
sottoscrivere, a titolo personale, una polizza denominata “Tutela Giudiziaria”, al costo annuo di •
30,00 cadauna.
La polizza che viene offerta dalla Compagnia Winterthur è conveniente in quanto prevede un
massimale per sinistro pari a Euro 26.000,00 e la decorrenza immediata della garanzia senza
alcun vincolo sul numero di adesioni. A tal proposito, la compagnia Winterthur ha già messo a
disposizione di tutti coloro che volessero sottoscrivere la polizza in questione, il seguente numero
verde 800595959. Sarà cura della Compagnia stessa prevedere una riduzione del premio ennuoi
nel caso si dovesse superare il numero delle 25.000 adesioni. Vi prego vivamente di divulgare
presso gli iscritti all’Ordine i contenuti della polizza che reputo molto vantaggiosa per tutti gli
iscritti agli Albi. Per qualsiasi ulteriore chiarimento in merito alla presente iniziativa, Vi informo
che potrete rivolgerVi direttamente alla compagnia Winterthur Assicurazioni S.p.A. nelle persone
degli agenti generali Avv. Doria e Dr.ssa Bellisario. La Compagnia Winterthur è la società con la
quale la Federazione ha sottoscritte le polizze assicurative a seguito di apposita gara.
Vive cordialità
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Il Presidente Giuseppe Del Barone
Comunicazione n. 113
Oggetto: Polizze assicurative Organi istituzionali Ordini Provinciali.
Cari Colleghi, come già anticipato il giorno 20 luglio u.s. in occasione della riunione del
Consiglio Nazionale degli Ordini, il Comitato Centrale ha approvato la sottoscrizione di polizze
assicurative con la Compagnia Winterthur Assicurazioni S.P.A. volte ad assicurare, nello
svolgimento delle loro attribuzioni, gli Organi istituzionali degli Ordini provinciali contro i rischi
derivanti dalla responsabilità civile verso terzi e per spese legali e peritali e tutela giudiziaria,
nonché i dirigenti (ove presenti). Nell’eventualità che alcuni Ordini provinciali avessero già in
corso con altra Compagnia, contemporaneamente e per lo stesso rischio, altra polizza, la società
Winterthur, in accoglimento della richiesta della Federazione, si è dichiarata disponibile a
presentare garanzia in secondo rischio e fino alla concorrenza dei massimali assicurati con la
stessa Federazione ed in primo rischio per tutti quegli Ordini i cui Organi Istituzionali siano a
tutt’oggi sprovvisti di copertura assicurativa. A tal fine la copertura assicurativa ha decorrenza
dal giorno 16 luglio c.a. e per consentire una accurata valutazione alleghiamo alla presente copia
delle condizioni particolari (all. 1)
Tutto ciò premesso, Vi informiamo che sono a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti:
per la FNOMCeO la Dr. Ssa Eusebi al n. 06/36203217, tutti i giorni escluso il sabato, dalle ore 8
alle ore 15;
per la Soc. Winterthur Dr.ssa Paola Bellisario 3358032332 e Avv. Giuseppe Doria 336781616.
Sicuri di aver ottemperato al desiderio espresso dalla maggioranza dei Presidenti e a quanto,
peraltro, deliberato dal Consiglio Nazionale con l’approvazione del bilancio preventivo, inviamo
collegiali saluti.
Il Presidente Giuseppe Del Barone
Allegato alla Polizza
Tutela Giudiziaria per la Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri
(FNOMCeO)
Contraente
Federazione Nazionale Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri (FNOMCeO)
Assicurati
1750 componenti degli Organi Istituzionali dei 103 Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e
Odontoiatri, affiliati alla Federazione contraente, nello svolgimento delle loro attività istituzionali
(con l’esclusione dell’esercizio della professione medica) per conto dei Singoli Ordini (tutti i
nominativi in elenco allegato alla polizza).
Per quali spese
Onorari, spese e competenze del legale liberamente scelto dalle persone assicurate, spese
giudiziarie e processuali, onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal Giudice, spese di
transazione e di soccombenza
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Per quali eventi
Difesa penale per delitti colposi e contravvenzioni, compresi quelli derivanti dalla circolazione
stradale, purchè conseguenti ad incidente
2. Difesa penale per delitti dolosi commessi nello svolgimento delle attività istituzionali, nei casi
di proscioglimento o di assoluzione o derubricazione del reato da doloso a colposo (ex art. 530
comma 1 c.p.p.); sono esclusi i casi di estinzione del reato per qualsiasi altra causa. La Società
rimborsa le spese di difesa sostenute quando la sentenza sia passata in giudicato.
Spese di resistenza avverso pretese risarcitorie per danni cagionati a terzi ai sensi degli artt. 2392
e seguenti del Cod. Civ. ove, ai sensi dell’Art. 1917 Cod. Civ. risultino adempiuti gli obblighi
dell’assicuratore della Responsabilità civile dei soggetti Assicurati. L’intervento della Società è
pertanto condizionato all’esistenza ed effettiva operatività di una valida garanzia di
Responsabilità civile per i soggetti assicurati.
e 5 Recupero danni a persone e/o cose subiti per fatti illeciti di terzi nello svolgimento
dell’attività istituzionale sia in fase stragiudiziale che giudiziale. Sono compresi i danni subiti per
eventi originati dalla circolazione stradale con mezzi della Società di appartenenza o di proprietà
privata semprechè connessi all’espletamento di servizi autorizzati dalla Società di appartenenza.
Dove
In tutta Europa e nei paesi del bacino del Mediterraneo
Quanto
• 25.000,00 per caso assicurativo con limite annuo di 100.000,00 Euro
Premio Annuo
• 27,00 pro capite (L. 52.279,imposta al 21,25% compresa)
Premio Minimo
comunque acquisito • 47.250,00 ( L. 91.488758, imposta al 21,25% compresa) pari al premio
annuo pro capite per tutti i 1750 assicurati
ALLEGATO ALLA POLIZZA
Condizioni particolari e descrizione dei rischi responsabilità civile verso terzi
Le presenti condizioni particolari prevalgono, ove discordanti, rispetto alle norme che regolano
l’assicurazione dello stampato di polizza.
La polizza viene sottoscritta dalla FNOMCeO (contraente) in favore degli Organi istituzionali dei
103 ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri (assicurati).
1) L’assicurazione viene prestata per la responsabilità civile derivante ai sensi di legge ai
componenti gli Organi Istituzionali (Consiglio Direttivo: Presidente, Vice Presidente, Tesoriere,
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Segretario, Consiglieri – Commissione per gli iscritti all’albo dei Medici Chirurghi –
Commissione per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri-Collegio dei Revisori dei Conti) degli
Ordini Provinciali dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di tutta Italia, per fatti, atti e/o
omissioni connessi all’esercizio delle attribuzioni, espletate singolarmente e/o collegialmente,
previste dal DLCPS 13.9.1946, n. 233, dal D.P.R. 5.4.1950, n. 221, dalla legge 21.2.1963, n. 244,
dalla Legge 24 luglio 1985, n. 409 e successive modificazioni ed integrazioni e per fatti, atti e/o
omissioni connessi alle funzioni espletate dai Dirigenti Amministrativi, per perdite patrimoniali
involontariamente cagionate a terzi. La contraente dichiara che il numero delle persone assicurate
è di 1750, come da elenco allegato alla polizza.
2) La garanzia comprende anche i danni di cui gli Assicurati (componenti gli organi istituzionali
nonché i dirigenti amministrativi) debbano rispondere direttamente nei confronti dei terzi, in
conseguenza di violazione colposa di obblighi derivanti dalla legge.
3) La garanzia si intende comunque valida per:
a) danni conseguenti a perdita, distruzione, o deterioramento di atti, documenti e titoli non al
portatore, purchè non determinati da furto, rapina o incendio;
b) la responsabilità amministrativa per i c.d. danni erariali, ivi inclusa la responsabilità di tipo
patrimoniale o contabile, per danni economici involontariamente cagionati dall’Ente, oppure ad
altra amministrazione o altro ente di diritto pubblico con cui la Contraente e/o gli assicurati non
siano in rapporto di servizio. Per responsabilità amministrativa si intende quella che possa
gravare personalmente sugli assicurati nell’esercizio delle loro funzioni, per effetto degli
ordinamenti applicabili agli Ordini.
c) La responsabilità gravante sugli eredi in caso di decesso degli assicurati, relativa ai rischi
assicurati che facevano capo agli assicurati stessi
4) La garanzia opera per le richieste di risarcimento presentate per la prima volta agli assicurati
durante il periodo di efficacia del contratto a condizione che tali richieste siano conseguenti a
comportamenti colposi posti in essere non oltre 5 anni prima della data di effetto della polizza e
nei 5 anni dopo la cessazione della stessa. La garanzia opera anche per le richieste di
risarcimento presentate nei 5 anni successivi alla cessazione dalla carica degli assicurati o nei 5
anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro dei dirigenti amministrativi
5) Agli effetti di quanto disposto dal Codice Civile la Contraente dichiara, e l’impresa
assicurativa ne prende atto, di non essere a conoscenza di circostanze o situazioni che possano
determinare richieste di risarcimento originate da comportamenti colposi già verificatesi prima
della data di decorrenza del presente contratto.
6) L’assicurazione è prestata per i risarcimenti fino a decorrenza del massimale di Euro
1.000.000,00 per anno assicurativo e per ogni ordine, con un limite annuo massimo di
esposizione dell’impresa di Euro 10.000.000,00 per tutti gli Ordini assicurati Il massimale resta
ad ogni effetto unico anche in caso di corresponsabilità di più assicurati tra di loro.
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
7) L’impresa rinuncia ad esperire azione di rivalsa nei confronti della Contraente e degli
assicurati, salvo i casi di dolo.
8) Poiché la garanzia è legata soprattutto all’incarico ed alle funzioni svolte in relazione ad esso,
piuttosto che alle persone fisiche, in caso di sostituzione o avvicendamento di persone assicurate
nell’incarico, la garanzia si intenderà estesa e pertanto continuerà ad operare, unicamente per gli
atti e fatti compiuti prima della cessazione dall’incarico da parte del precedente assicurato.
9) In caso di sostituzione temporanea nella persona di uno o più assicurati, il premio rimarrà
invariato.
10) Il premio annuo lordo esposto in prima facciata di polizza è stato determinato in base ai 1750
assicurati dichiarati dalla contraente con un premio pro capite pari ad • 93,26
11) Esclusioni
Sono escluse dalla garanzia le perdite patrimoniali conseguenti a:
qualsivoglia avallo o garanzia fornita dall’assicurato nonché da responsabilità volontariamente
assunta e non direttamente derivanti dalla legge;
perdita, distruzione e deterioramento di denaro, titoli;
danni a persone (morte, malattie o lesioni corporali) e danneggiamenti materiali a cose;
atti ed operazioni esorbitanti dai limiti dell’oggetto e del perseguimento del fine sociale;
danni riconducibili direttamente o indirettamente a richieste di risarcimento pervenute agli associati
in base a r.c. professionale e che questi ultimi imputino o possano imputare ad atti o documenti della
Contraente o dell’Ordine di appartenenza nell’esercizio delle proprie funzioni la responsabilità
civile professionale personale degli assicurati.
12. Sebbene il contratto sia di durata triennale è facoltà delle parti rescindere il contratto ad ogni
ricorrenza annuale previa lettera di disdetta inviata almeno 60 giorni prima della scadenza annuale.
13. Per quanto non espressamente derogato restano valide le Norme che regolano l’assicurazione
dello stampato di Polizza
FNOMCeO Il Presidente
Dott. Giuseppe Del Barone
Winterthur Assicurazioni spa
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Coordinamento delle Commissioni Odontoiatriche
degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Calabria
URGENTE
Spett.le Dentalia
Località Passovecchio 88900 Crotone
Sono Pervenute agli Ordini numerose segnalazioni, da parte di Colleghi, che riferiscono di aver
ricevuto da parte vostra una lettera riguardante la Del. Reg. n° 659 del 14/09/2004 nella quale si
invitano tutti i dentisti a presentare una domanda entro il 17 febbraio 2995 all’ASL di appartenenza
e al Dipartimento Sanità della Regione; il modulo di tale domanda, presumibilmente da voi redatto,
viene anch’esso allegato. Nel premettere che gli Ordini e le Commissioni Odontoiatriche con i loro
rappresentanti sono, a riguardo, da mesi impegnate in una trattativa con l’Assessore alla Sanità Dr.
Luzzo e che gli stessi sono gli unici organi istituzionali a poter diffondere presso i propri iscritti atti
di indirizzo e coordinamento, vi diffidiamo, anche per il futuro, di continuare in questa vostra
iniziativa che potrebbe non solo indurre in errori ignari colleghi, ma potrebbe inficiare l’esito delle
trattative determinando un grave danno alla nostra categoria. Confidando nel vostro buon senso,
certi di non dover ricorrere alle vie legali al fine di tutelare i nostri iscritti, vi inviamo distinti saluti
Per il Coordinamento delle Comm. Odont.
Il Presidente Dr. Giuseppe Guarnieri
AIO
Associazione Italiana Odontoiatri
(Consigliere nazionale)
Dott. Gregorio Meddis via A. Lombardi, 6/b 88100 Catanzaro tel 0961.771143 fax
0961.550805
…A proposito di autorizzazione regionale
Informiamo tutti i colleghi che in riferimento alla legge della Regione Calabria n. 18/2004 che
rendeva obbligatorio l’istituto dell’autorizzazione regionale per tutti gli studi medici ed odontoiatrici
e fissava come termine ultimo la data del 17 febbraio 2005 per la presentazione della domanda, e
che noi come AIO avevamo fortemente osteggiato perché notevolmente punitiva nei riguardi della
categoria: si è ottenuto una proroga al 31 dicembre 2995 della domanda stessa. Nel contempo
l’assessore alla sanità si è impegnato a nominare una commissione, dove saranno rappresentati sia
i medici che gli odontoiatri e che dovrà individuare le categorie soggette ad autorizzazione nel più
breve tempo possibile.
Ed è dell’ultima ora l’approvazione di un emendamento in data 14 febbraio presentato dall’onorevole
Senatore che recita “nessuna autorizzazione è richiesta ai fini dell’apertura di esercizio di studi
professionali di medici e odontoiatri fatti salvi il rispetto dei requisiti richiesti per l’esercizio della
professione e dell’attività secondo le normative vigenti. Lasciatemi dire che questa è un grande
risultato che i nostri rappresentanti sia Medici che Odontoiatri nell’Ordine riescono ad ottenere per
la categoria.
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PAGINA dell’ODONTOIATRA
Un ringraziamento da parte di noi tutti va soprattutto al dott. Giuseppe Guarnirei presidente della
federazione delle commissioni degli odontoiatri della Calabria che si è battuto con tenacia per il
raggiungimento di questo risultato insieme con gli altri Presidenti di Commissione il dott. De Filippo
di Catanzaro in primis e con l’aiuto determinante dei presidenti degli ordini, primo tra tutti il dott.
Ciconte. Abbiamo avuto la grande fortuna inoltre di avere al nostro fianco in questo frangente il
dott. Pasquale Gallucci dell’ordine di Catanzaro consumato a trattare le questioni dei
Medici coi politici, e la cui esperienza è stata fondamentale nei momenti più critici.
In questa occasione mi preme di ricordare che l’AIO seppur non abbia potuto partecipare alle
trattative, perché la parte politica ha espressamente chiesto di trattare con gli Ordini, ha tenuto
costantemente un atteggiamento fortemente propositivo di appoggio agli ordini stessi senza mai
cedere alla tentazione di intraprendere azioni isolate (domande di autocertificazioni) inutili se non
addirittura dannose perché avrebbero indebolito la coesione della categoria. Questo come anche
riconosciutoci dai rappresentati dalle istituzioni ci rende interlocutore fortemente coeso ed affidabile
ed io prevedo che in futuro difficilmente si potranno affrontare i problemi della categoria prescindendo
dal nostro apporto. Non tutto è stato così semplice. Ci sono stati episodi sgradevoli generati dalla
mancanza di comunicazioni chiare tra le parti, alcuni rappresentanti dell’ANDI lasciatisi prendere
dal panico hanno inviato di loro iniziativa domande dappertutto ingenerando notevole confusione.
Da questi episodi dobbiamo trarre insegnamento per il futuro ed io auspico un tavolo di concertazione
continua tra AIO, ANDI ed Ordini per unificare le strategie ed i comportamenti. L’unità di tutti ci
porterà sicuramente al raggiungimento di altri importanti traguardi. Le aggressioni certo non mancano:
Università che sorgono all’improvviso, sanatorie, terzo ‘pagante, e quant’altro… Per quanto ci
riguarda come AIO la nostra posizione è sempre e solo quella di difendere la libera professione, e lo
faremo con assoluta perseveranza d’altronde l’AIO è un’associazione che ha nel suo dna la
propensione a lottare sempre per ottenere i risultati…continueremo!
[email protected]
AIO
Associazione Italiana Odontoiatri
(Consigliere nazionale)
Dott. Gregorio Meddis via A. Lombardi, 6/b 88100 Catanzaro tel 0961.771143 fax
0961.550805
Ai Presidenti di Commissione degli Odontoiatri
Ai Presidenti degli Ordini dei Medici della Calabria
Al Presidente regionale ANDI
L’AIO Calabria, in merito agli ultimi avvenimenti circa l’autorizzazione regionale per gli studi
medici ed odontoiatrici, informa che come già stabilito dalla base nell’assemblea di Falerna. Rinnova
il proprio appoggio agli organismi istituzionali, dichiara il proprio apprezzamento per la coerenza
ed il senso di responsabilità dimostrato dai Presidenti di commissione della componente odontoiatrica,
49
PAGINA dell’ODONTOIATRA
invita i suoi aderenti a non intraprendere azioni isolate (domande ed autocertificazioni inutili).
Sarebbe stato molto meglio che nessun collega avesse fatto domande di autorizzazione, le poche
domande inviate finiscono per legittimare le richieste di politici e burocrati vari che in questa
situazione si sono dimostrati poco all’altezza del loro ruolo. Invitiamo infine l’altro grande sindacato
di categoria presente sul territorio a concertare insieme a noi ed agli ordini, e non le aziende private,
le azioni da intraprendere. Parcellizzare la risposta indebolisce i nostri rappresentanti e dà una
misera immagine della categoria stessa divisa e semprem pronta a farsi prendere dal panico ed a
genuflettersi a qualsiasi richiesta.
Cordiali saluti.
Circolare n°4/E del 28 gennaio 2005
dell’Agenzia delle Entrate
– Prestazioni mediche esenti IVA –
Sentenze della Corte di Giustizia europea.
(pubblicato a pagina 26)
50
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Finalmente si va verso l’autonomia assoluta degli odontoiatri l’assemblea Nazionale dei Presidenti
di Ordine e dei Presidenti di Commissione Odontoiatri approva a maggioranza (il 4-5 marzo 2005)
il documento (qui di seguito riportato) che sancisce il diritto e la volontà di raggiungere una completa
autonomia, anche economica, degli Odontoiatri all’interno dello stesso Ordine.
Relazione sull’ipotesi di modificazione della legge 409 del 1985.
Quando, nel 1985, fu approvata la legge 409, v’era la precisa e diffusa consapevolezza che si
trattasse di una disciplina normativa necessaria ed urgente per mettere al riparo l’Italia da procedure
comunitarie d’infrazione e tuttavia meritevole di successivi ripensamenti e correzioni, data la sua
complessità strutturale. Emblematicamente è utile ricordare un passaggio della relazione al Senato,
che, a proposito dell’art. 6, così si esprimeva: “questo articolo costituisce un faticoso punto di
arrivo; è stata fatta la scelta di un Ordine unico suddiviso in albi e si è cercato di contemperare le
esigenze delle due categorie, riuscendo a raggiungere, anche se tra molte difficoltà, un equilibrio
abbastanza soddisfacente in termini di rappresentatività” Aggiungendo, poco più avanti, “trattandosi
di una normativa che tutto sommato sembrerebbe ente staremo tutti a vedere come andrà a finire per
capire se questa è la via più opportuna oppure se sarà necessario rivederla complessivamente”. Non
è questa la sede per un commento sistematico dei lavori preparatori delle 409 e tuttavia non può
sottacersi di una diffusissima, certamente maggioritaria se non unanime consapevolezza che di essa
si sarebbero dovute riformulare certamente alcune parti.
In effetti, si trattava, di una normativa particolarmente complessa i cui esiti regolativi potevano
oscillare tra due estremi piuttosto divaricati: da una parte, la creazione di un Ordine specifico per gli
odontoiatri (peraltro non si coglieva nessuna domanda in tal senso da parte dei laureati in odontoiatria),
dall’altra, l’inserimento puro e semplice nell’Ordine dei Medici.
La legge 409 fissò un punto di equilibrio attuando le indicazioni che furono date dalla Commissione
affari costituzionali della Camera che espresse parere favorevole alla soluzione normativa formulata
“a condizione che gli odontoiatri, all’interno dell’Ordine, possano addivenire ad una autogestione
ed autorganizzazione per quanto riguarda le questioni attinenti alla loro professione”. Ciò vuol dire
che la legge 409 del 1985 ha inteso realizzare il principio della massima autonomia della professione
odontoiatrica nell’ambito di un unico Ordine e, conseguentemente, la sua attuazione, nei limiti
propri del sistema legale delle fonti, può spingersi a ricercare la soddisfazione più ampia di quel
principio. In questo senso è fondata e condivisibile l’affermazione contenuta nella “decisione” assunta
dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO riunito in seduta congiunta con i Presidenti delle
Commissioni per gli iscritti all’albo degli Odontoiatri (5 dicembre 2004) secondo la quale,
“nell’ambito dell’unico Ordine è necessario realizzare la piena autonomia dei rappresentanti
dell’odontoiatria, interpretando estensivamente l’articolo 6 della legge 409/85". Non si tratta,
propriamente, di un’interpretazione estensiva, bensì dell’attuazione della legge in adesione ai suoi
originari criteri ispiratori, segnatamente sul lato del conseguimento dell’autonomia gestionale
dell’Albo e del controllo deontologico e disciplinare degli odontoiatri. Ancorché la legge 409, all’art.
6, e 8, contenga, nell’assegnazione di compiti alle commissioni, un richiamo all’art. 3 del D.lgs. n.
233/1946, non può negarsi ad essa il potere-dovere di “promuovere e favorire tutte le iniziative
intese a facilitare il progresso culturale degli iscritti”, attività certamente non indicata formalmente
nella legge ma, altrettanto certamente, inclusa sistematicamente in quella formalmente assegnata.
51
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Sotto un profilo procedurale, può dirsi che il processo di specificazione dei compiti e delle attribuzioni
soggiace ad un duplice approccio: il primo, ove sia necessario, poggia sulla modificazione della
legge, con tutte le conseguenze circa l’iniziativa legislativa, il secondo, interno alla logica della
legge vigente, deriva dal livello di condivisione, all’interno dell’Ordine, delle problematiche nuove
e di aggiornamento delle regole, per le quali può valere lo strumento “patrizio” cui può ricondursi
valore cogente ove assuma forme legali codificate. L’opportunità di intervenire tempestivamente
sull’impianto logico-sistematico della attuazione della legislazione vigente si conferma all’indomani
delle abrogazioni recate dall’art. 13 della legge 14/2003. Si è infatti ulteriormente delineato, come
previsto nei lavori preparatori della legge 409/85, il disegno secondo il quale “gli odontoiatri verranno
a costituire una professione distinta da quella dei medici chirurghi”. Come sottolineava in un suo
intervento il deputato Danilo Poggiolini. Oggi, ed il parere del Consiglio di Stato cui si fa riferimento
nella sopra citata decisione del dicembre 2004 lo conferma, non è più possibile l’esercizio dell’attività
professionale di odontoiatra con l’iscrizione all’albo dei medici chirurghi. In tal modo si è modificato,
per la piena attuazione data alla disciplina comunitaria, il rapporto tra medici ed odontoiatri. Nel
prendere atto, che le due componenti presentate nell’unico ordine si assegnano come “obiettivo
fondamentale” quello relativo alla separazione degli Ordini attraverso il completo riconoscimento
dell’autonomia dell’albo degli odontoiatri rispetto a quello dei medici chirurghi, la via alla
modificazione della legge 409/85 appare inevitabile.
L’ordinamento delle professioni, forse più di ogni altro sistema di regole, deve nutrirsi di un continuo
approvvigionamento di flessibilità organizzative e regolative, sulla base dell’evoluzione economicosociale dell’intero Paese. Le professioni, storicamente e legalmente, costituiscono strutture-cardine
su cui poggia il funzionamento dello Stato. Con la legge 409 del 1985 si era stabilita la “coabitazione”
di due professioni (i medici e gli odontoiatri) in un unico Ordine, nella consapevolezza si sarebbero,
successivamente, consolidate le condizioni per l’affermazione di più precise forme di autonomie
l’una dall’altra. La decisione più volte richiamata assunta dal Consiglio Nazionale della FNOMCeO
attualizza la maturazione del processo di autonomia reciproca e simmetrica di due diverse categorie
professionali, i medici e gli odontoiatri. Lo strumento più appropriato per intervenire legislativamente
è apparso quello della delega al Governo poiché all’interno di un preciso contesto di principi e
criteri direttivi possa porsi mano ad una disciplina di dettaglio attenta ai nuovi limiti costituzionali
determinati dalle modifiche del titolo V della Costituzione. Il comma 4 dell’art. 118 della Costituzione,
delineando il principio della sussidiarietà orizzontale, assegna agli Ordini professionali un rinforzato
ruolo di gestore degli interessi degli iscritti in vista della tutela dell’interesse generale. La logica
della sussidiarietà se intesse di sé la parte alta dei principi regolatori della società ben si attaglia alle
attività gestionali di una comunità professionale. Può ben dirsi che l’albo degli odontoiatri abbia
rappresentato una opzione di sussidiarietà ante litteram. Si tratta di coltivarla espandendo l’autonomia
della categoria degli odontoiatri nel rispetto, simmetricamente, dell’autonomia dei medici. L’ipotesi
normativa qui di seguito delineata è rivolta a garantire l’effettiva autogestione ed autorganizzazione
della professione odontoiatrica. In primo luogo debbono essere introdotti sistemi elettorali che
garantiscano l’esplicazione da parte di ciascuna delle due categorie professionali, i medici e gli
odontoiatri, in totale autonomia, dei propri organismi rappresentativi. Non deve esservi interferenza
nella scelta democratica dei rappresentanti delle due professioni. Conseguentemente debbono essere
riformulate le norme relative all’autonomia gestionale, organizzativa e disciplinare dei rispettivi
albi professionali. La rappresentanza legale dell’Ordine e della Federazione resta assegnata al
52
PAGINA dell’ODONTOIATRA
Presidente dell’albo professionale con maggiore numero di iscritti, senza, peraltro, limitazione della
su esposta autonomia gestionale, organizzativa e disciplinare dei due albi. Come ulteriore
conseguenza del processo di rafforzamento dell’autonomia dei due albi, ciascuna delle due professioni
avrà il diritto, ove riconosciuto dalle fonti competenti, di avere propri rappresentanti che esprimano
cioè il punto di vista, le esigenze e gli interessi della categoria rappresentata. Va assicurato il
conseguimento dell’autonomia come sopra delineata in condizione di non onerosità per gli Ordini
provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri e per la loro Federazione Nazionale. L’Ordine e
la Federazione avranno un unico bilancio, al cui interno,peraltro, sarà garantita la separazione della
gestione economica dei due albi professionali. Le attività previdenziali e assistenziali concernenti
gli iscritti dei due albi saranno amministrate dalla Fondazione ENPAM. Infine il decreto legislativo
opererà il coordinamento di tutte le norme concernenti la materia con il decreto legislativo del capo
provvisorio dello stato 13 settembre 1946, numero 233 e con il relativo regolamento di esecuzione.
1.
Art…
Il Governo, con uno o più decreti legislativi, entro…dalla data di approvazione della
presente legge, è delegato a riformare la legge 24 luglio 1985, n. 409, attenendosi ai
seguenti principi e criteri direttivi.
a) assicurare l’autonomia gestionale, organizzativa, disciplinare dell’Albo dei
medici chirurghi e quello degli odontoiatri anche attraverso l’introduzione di
nuovi meccanismi elettorali che garantiscano la libera scelta, per ogni albo, dei
rispettivi organismi direttivi;
b) assicurare che la rappresentanza legale dell’Ordine e della Federazione sia
espletata dal Presidente dell’Albo con maggior numero di iscritti
c) assicurare il diritto della professione odontoiatrica di nominare propri
rappresentanti in tutte le articolazioni istituzionali per le quali sia prevista la
presenza di rappresentanti delle professioni intellettuali;
d) assicurare che l’autonomia di cui alla lettera a) si consegua con criteri di non
onerosità per gli Ordini provinciali dei medici chirurghi e degli odontoiatri e
della loro Federazione nazionale ancorché venga garantita, con lapprovazione
di un bilancio unico dell’Ordine e della Federazione, la separazione della
gestione economica dei due albi;
e) assicurare che le attività previdenziali e assistenziali concernenti gli iscritti dei
due Albi siano amministrate dalla Fondazione ENPAM.
f) Assicurare il coordinamento con le disposizioni di cui al decreto legislativo del
Capo provvisorio dello Stato 13 settembre 1946, n. 233 e relativo regolamento
di esecuzione.
53
CONTRIBUTI UTILI
CERTIFICATI MEDICI GARANTITI DAL SSN
a cura di Marco Perelli Ercolini
Il dpcm 28 novembre 2003 pubblicato sulla G.U. numero 286 del 10 dicembre 2003 modifica
l’allegato 2A del dpcm 2001 riguardante la definizione dei livelli essenziali di assistenza.
Vengono reintegrati nei Lea (e quindi a carico del SSN e non più a spese dell’assistito) le
certificazioni richieste dalle scuole per lo sport non agonistico esercitato in ambito scolastico
rilasciate dai medici di famiglia, le certificazioni di idoneità di minori e disabili alla pratica
sportiva agonistica nelle società dilettantistiche, i certificati di idoneità al servizio civile e i
certificati di idoneità all’affidamento e alla adozione di minori.
Rimangono ancora esclusi dal Ssn e conseguentemente con spesa a carico dei cittadini le
certificazioni, seppur richieste per disposizioni di legge, per l’idoneità fisica all’impiego, per il
rilascio delle patenti di guida e per il porto d’armi.
Ricordiamo che non sono a carico del Ssn anche le prestazioni delle medicine non convenzionali,
le vaccinazioni non obbligatorie per soggiorni all’estero, la chirurgia estetica e alcune prestazioni
di medicina fisica e riabilitativa.
ATTENZIONE A NON NASCONDERE LA CARTELLA CLINICA
a cura di Marco Perelli Ercolini
La recente sentenza della Cassazione penale (sezione V, sentenza 14 dicembre 2004 numero
48086) ripropone all’attenzione la conservazione della cartella clinica.
In particolare va ricordato che il primario (ora Direttore di struttura complessa) è responsabile
della corretta compilazione delle cartella clinica e della sua conservazione sino alla consegna alla
direzione sanitaria per la sua archiviazione.
Questo potere però non lo autorizza a nascondere la cartella clinica e a renderla indisponibile.
Infatti l’articolo 490 del codice penale prevede sanzioni per chiunque, in tutto o in parte,
distrugge, sopprime od occulta un atto pubblico o una scrittura privata veri. Inoltre secondo una
sentenza della V sezione di Cassazione per aversi il reato di cui all’art. 490 è necessario che
l’avente diritto sia stato privato, anche temporaneamente, della disponibilità del documento (tra
l’altro, in questo caso la paziente era ancora degente nella struttura ospedaliera), mentre la
sezione VI ha esaminato anche la fattispecie nella quale la sottrazione di un documento non sia
avvenuta al solo scopo di eliminare il valore probatorio dell’atto, ma anche al fine di trarre
un’utilità diretta e immediata.
Va ricordato che la cartella clinica ospedaliera è un atto pubblico di fede privilegiata con valore
probatorio contrastabile solo con querela di falso, anche se le attestazioni della cartella clinica,
ancorchè riguardante fatti avvenuti in presenza di un pubblico ufficiale o da lui stesso compiuti (e
non la valutazione dei suddetti fatti) non costituisce prova piena a favore di chi le ha redatte, in
base al principio secondo il quale nessuno può precostituire prova a favore di se stesso
(Cassazione 27 settembre 1999 n.10695).
Da quanto sopra ne deriva che un ritardo nella compilazione ovvero la mancata compilazione
può configurarsi come una omissione di atti di ufficio, una compilazione non veritiera è un falso
ideologico, una sua correzione postuma come falso materiale, una sua distruzione totale o
parziale o una sua sottrazione come soppressione, distruzione e occultamento di atti veri.
54
CONTRIBUTI UTILI
DOPPIA INDENNITA’ INTEGRATIVA SPECIALE
L’indennità integrativa speciale spetta a tutti i sanitari, titolari di doppia pensione o di pensione e
retribuzione per attività presso la pubblica amministrazione e/ o terzi.
L’abolizione del divieto di cumulo dei due emolumenti ha origine da una rivoluzione pronuncia
della Corte Costituzionale.
Il recupero delle somme non corrisposte indebitamente dall’amministrazione è attuabile mediante
ricorso all’autorità giudiziaria competente.
CONCORSI? ZONE CARENTI? NOTIZIE?
IN TEMPO REALE su
TELEVIDEO RAI TRE (regionale)
pag. 428 CONSULTATELO!
55
CONTRIBUTI e OPINIONI
ANCORA SUL TEMA “INTOLLERANZE ALIMENTARI”
Dopo le negative considerazioni espresse, nel corso della trasmissione RAI “Elisir” del 07.02.05,
nei confronti di quanti impiegano alcuni test, aventi come fine quello di valutare l’esistenza di
intolleranze alimentari quali causa di alcune patologie (obesità, artrite, cefalea ecc.), abbiamo
ricevuto dall’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Brescia il documento
che di seguito pubblichiamo, con la preghiera di una attenta lettura, certi di poter dare ai
nostri iscritti un ulteriore contributo di chiarezza:
“ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI
DI BRESCIA
È pervenuto da parte della Dott.ssa Cinzia Tosoni il documento che segue e che ben volentieri
pubblichiamo, anche perché esso è stato stilato dal Dipartimento Multizonale di Allergologia della
provincia di Brescia coordinato dalla stessa Dottoressa Tosoni.
TEST ALTERNATIVI NELLA DIAGNOSTICA DELLE ALLERGIE – INTOLLERANZE
ALIMENTARI
Le allergopatie sono in continuo e costante aumento con una prevalenza, nel mondo
occidentale, stimata nel 20-30% della popolazione generale.
Tuttavia, poiché il termine allergia viene spesso impropriamente utilizzato, la sensazione
comune è quella che le allergopatie siano estremamente più diffuse.
Ciò è particolarmente vero per quanto riguarda l’allergia alimentare alla quale vengono riferite
patologie estremamente differenti, nelle quali il coinvolgimento di alimenti non è mai stato dimostrato
(cefalea, sindrome della fatica cronica, sindrome ipercinetica nel bambino, otite sierosa, colon
irritabile, malattia di Crohn, etc.).
A tutt’oggi la Medicina Ufficiale è in grado di proporre pochi test, scarsamente standardizzati
per la diagnosi di allergia alimentare e questo ha condotto al ricorso sempre più frequente a test
proposi dalla Medicina Alternativa Complementare. Tra questi i più utilizzati sono: il test citotossico,
il test di provocazione/neutralizzazione sia sublinguale sia sottocutaneo, il test del riflesso cardiaco
auricolare, l’elettroagopuntura secondo Voll, la biorisonanza, la kinesiologia applicata e l’analisi
del capello.
Alla luce dei dati scientifici attuali, nessuna di queste metodiche si è dimostrata utile per la
diagnosi di allergie e/o di intolleranza alimentare e pertanto il loro uso andrebbe limitato ad un
campo sperimentale. Infatti un uso indiscriminato di questi test non è scevro di rischi, per i ritardi
diagnostici che può comportare, o per conseguenti squilibri dietetici, dannosi soprattutto in età
pediatrica. È pertanto compito del medico istruire il paziente sui limiti di questo tipo di indagini,
sull’importanza di una rigorosa diagnostica allergologica ed infine sulla necessità di un approccio
multidisciplinare ad alcune patologie di difficile inquadramento etiologico.
56
CONTRIBUTI e OPINIONI
Citiamo qui di seguito i test più frequentemente proposti nella pratica clinica, soffermandoci,
in particolare, solo sui più comuni.
TEST CITOTOSSICO (o test di Bryan)
Si basa sul principio che l’aggiunta in vitro di uno specifico allergene al sangue intero comporti
una serie di modificazioni morfologiche delle cellule fino alla loro citolisi.
Nel test viene fornita una scala semiquantitativa che ha nella lisi cellulare massima positività.
Numerosi Autori hanno finora dimostrato la non riproducibilità del test, che fornisce, per
uno stesso soggetto, risultati diversi se saggiati in momenti diversi.
Le modificazioni delle dimensioni e della forma dei leucociti osservate nel test sono
verosimilmente da imputare a variazioni del pH, della temperatura e del tempo di incubazione,
piuttosto che alla presenza di IgE specifiche. Alla luce di queste evidenze sperimentali l’American
Accademy of Allergy ha concluso che il test non è affidabile nella diagnostica allergologica.
TEST EAV (elettroagopuntura secondo Voll): VEGA TEST, SARM TEST, BIOSTRENGT
TEST E LORO VARIANTI.
Si è sviluppato a partire dalle osservazioni dell’elettroagopuntura secondo Voll sulle variazioni
del potenziale elettrico in relazione al contatto con alimenti intolleranti.
Sul piano pratico si applica un potenziale elettrico alla cute e si osservano le modificazioni
della resistenza cutanea in presenza dell’allergene, posto in una fiala alla concentrazione abituale o
estremamente diluito, inserito nel circuito elettrico. Ci sembra importante sottolineare come il
principio che una reazione allergica modifichi il potenziale elettrico cutaneo non è mai stato
dimostrato. Per questo motivo e per il fatto che tale procedura non è in grado di identificare gli
allergeni responsabili di reazioni avverse l’uso di questo test è altamente sconsigliato nella
pratica clinica allergologica.
ANALISI DEL CAPELLO.
Viene utilizzata secondo due modalità. Nella prima viene identificata un’eventuale carenza
di oligoelementi (zinco, magnesio,cromo, selenio) o un’eventuale intossicazione da metalli pesanti
(mercurio, cadmio). Sebbene ai fini medico- legali la presenza di questi metalli nei capelli indichi
una recente esposizione, il concetto che una patologia allergica sia ad essi correlata è del tutto
speculativo. La seconda modalità di impiego di campioni di capelli del paziente utilizza le variazioni
della frequenza di un pendolo.
La metodica appartiene pertanto più alla sfera della magia che della Medicina.
57
CONTRIBUTI e OPINIONI
D.R.I.A. TEST.
Test proposto dall’Associazione di Ricerca delle Intolleranze Alimentari in cui la
somministrazione sublinguale dell’allergene è seguita da una valutazione della forza muscolare per
mezzo di un ergometro. Il test è considerato positivo quando compare una riduzione della forza
muscolare entro quattro minuti dalla posizione sublinguale dell’estratto.
Su quali presupposti scientifici sia basata la relazione tra il risultato del test e l’allergia o
l’intolleranza alimentare non è dato sapere. Le uniche informazioni sul test sono deducibili da
mezzi di informazione di massa e del prospetto informativo rilasciato ai pazienti che si sottopongono
all’esame. Il D.R.A. test viene propagandato come più vantaggioso rispetto alle metodiche
diagnostiche tradizionali, non già dimostrandone una maggiore efficacia, bensì sottolineandone la
maggior praticità e rapidità.
Non risulta esserci alcuno studio controllato di valutazione del metodo pubblicato su
riviste scientifiche, pertanto ne sconsigliamo l’uso nella diagnostica dell’allergia alimentare.
YORK FOOD IN SCAN TEST.
Questo test, proposto per moltissime patologie, per molte delle quali non è mai stata nemmeno
dimostrata una possibile genesi alimentare, dosa le IgG specifiche nei confronti di numerosi alimenti
(possibilità di scegliere tra due pannelli di allergeni). Ricordiamo che IgG specifiche vengono
fisiologicamente prodotte in tutti i soggetti dopo ogni pasto e che tale dosaggio non indica pertanto
nel modo più assoluto la presenza né di un’allergia né di un’intolleranza alimentare.
È facile, confrontando i risultati ottenuti, osservare come quasi tutti i pazienti risultino
intolleranti a grano, latte e pomodoro, che sono banalmente gli alimenti da noi maggiormente
introdotti con la dieta.”
Dott.ssa Cinzia Tosoni, Dipartimento Multizonale di Allergologia della provincia di Brescia
Ordine on-line ?
www.ordinemedici.cosenza.it
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LETTERE alla REDAZIONE
FALSO stato di malattia. Semplice, no ?
Mangone li 26/01/2005
SIG.PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI MEDICI
DELLA PROVINCIA DI COSENZA
Caro Presidente,
mi dispiace di essere ancora una volta io a occupare il tuo prezioso tempo ma è necessario
portarti a conoscenza di un fenomeno che definire preoccupante è poco, e ti assicuro che è
diffusissimo e interessa la quasi totalità dei miei Colleghi Medici di Famiglia.
In questo periodo, è noto, nevica. E pertanto numerosi e seri Docenti scolastici delle varie scuole
della nostra provincia non possono, ahimè!, recarsi a scuola. Bene. Come risolvere il problema ?
Semplice si va dal medico, su suggerimento delle varie segreterie scolastiche, a farsi rilasciare un
certificato attestante un FALSO stato di malattia. Semplice no ? D’altra parte i RIGIDI
regolamenti scolastici impediscono categoricamente di risolvere il problema in altro modo !
E ti dirò di più. Finchè si tratta di scuole, di uffici pubblici ecc. ecc., si può anche capire (sic !).
Ma se il suggerimento arriva anche dalle direzioni sanitarie di ospedali pubblici,di cliniche
private,ecc.ecc. la cosa non ti sembra eccessiva ?
E non ho finito.Perchè a volte ci si mettono anche dei SERISSIMI AVVOCATI che suggeriscono
di non presentarsi alle varie udienze .. in che modo ?? Semplice basta un certificato, magari con
qualche timbro in più trattandosi di tribunali.
Ci sarebbe da ridere se la cosa non fosse drammatica per noi MMG che dovremmo subire queste
vessazioni. Ho scritto dovremmo volutamente perchè io, e sono sicuro moltissimi miei Colleghi,
non sono disposto a prestarmi a questo giochino.
Ormai la nostra Repubblica non è fondata sul lavoro ma sul certificato medico.
E la cosa NON È SERIA.
Tu mi chiederai perchè ti ho coinvolto nella faccenda.
Ebbene intanto ti chiedo di divulgare questa mia lettera sul Bollettino e poi spero ti renderai
attivo per parlare della cosa nella nostra casa che è l’Ordine dei Medici per cercare di trovare
una soluzione.
Scusami per lo sfogo, ma ti prego di credermi, tutte le novità che giorno dopo giorno ci stanno
rendendo la vita impossibile mi inducono a pensare che forse era meglio fare altro nella vita.
Magari il docente, l’impiegato, il dipendente, tanto al bisogno c’e sempre …. Il certificato!
AntonioDe Vuono
59
RECENSIONE
” Anatomia del piede”
Martedì 1 marzo è stato presentato presso l’aula “Golgi” dell’Università
di Roma Tor Vergata, il libro ” Anatomia del piede” del professore Luigi
Ippolito edito dalla società editrice Universo, alla presenza del Preside
della facoltà di medicina e di numerosi cattedratici.
Il Prof. Ernesto Ippolito, professore ordinario di malattie dell’apparato
locomotore nella suddetta Università, definisce nell’introduzione il volume come un compendio chiarissimo di anatomia del piede che in modo
schematico, ma estremamente chiaro, offre allo studente una facile e
veloce consultazione anche al di là della preparazione dell’esame specifico ogni qualvolta, nel prosieguo degli studi o dell’attività professionale, dovesse sentire la necessità di ”rinfrescare” ed approfondire un particolare aspetto anatomico.
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PICCOLI ANNUNCI
AVVISO: Si Invitano i Colleghi che vogliono pubblicare piccoli annunci di inviare la richiesta
intestata e firmata, comunque identificabile. Il testo va scritto a macchina o in stampatello.
Grazie il direttore.
STUDIO fittasi
Spezzano Albanese (Cs) centro.
tel.339-4030035
STANZA fittasi
a medici specialisti in studio dentistico Trebisacce e Saracena
tel 328/8433179
STUDIO fittasi
dotato attrezzatura ostetrico-ginecologica-ecografo
tel. 340/8051236
STUDIO fittasi
o stanze in Cosenza via Isonzo
tel. 335/6732844
CONSULENZA offresi
Medico Chirurgo Odontoiatra in Chirurgia orale presso studi dei colleghi
tel. 349/8424330
STUDIO dividesi
Cosenza Via Medaglie d’Oro
tel. 340/2474464
STUDIO dividesi
Marano P.to tel. 340/2474464
STANZA fittasi
arredata in studio con segreteria Cosenza via Falcone
tel. 335/6280678
STANZA fittasi
in studio - Cosenza via N. Parisio
tel. 0984/24963 – 330958631
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