Aristotele nacque nel 384/3 a.C. a Stagira, l`attuale Stavro, città

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Aristotele nacque nel 384/3 a.C. a Stagira, l`attuale Stavro, città
Aristotele nacque nel 384/3 a.C. a Stagira, l'attuale Stavro, città macedone nella
penisola Calcidica, situata sulla costa nord-orientale della Grecia, a circa 55 chilometri
a est dell'odierna Salonicco. Si dice che il padre, Nicomaco, sia vissuto presso Aminta,
re dei Macedoni, prestandogli i servigi di medico e di amico. Aristotele, come figlio del
medico reale, doveva pertanto risiedere nella capitale del Regno di Macedonia, Pella.
Fu probabilmente per l'attività di assistenza al lavoro del padre che Aristotele fu
avviato alla conoscenza della fisica e della biologia, aiutandolo nelle dissezioni
anatomiche.Secondo gli studiosi la biografia di Aristotele può essere suddivisa in tre
periodi.
Il primo periodo ebbe inizio quando, rimasto orfano in tenera età, dovette trasferirsi
dal tutore Prosseno ad Atarneo, cittadina dell'Asia Minore nella regione
della Misia situata nel nord-ovest dell'attuale Turchia, di fronte all'isola di Lesbo.
Prosseno, verso il 367 a.C., lo mandò ad Atene per studiare nell'Accademia fondata
da Platone circa vent'anni prima, dove rimarrà fino alla morte del suo maestro.
Aristotele non fu dunque mai un cittadino di Atene, ma un meteco. Quando nel 340
a.C. Alessandro diviene reggente del regno di Macedonia, cominciando anche ad
avvicinarsi alla cultura orientale, il suo maestro Aristotele, che è intanto rimasto
vedovo e convive con la giovane Erpillide da cui ha avuto il figlio Nicomaco, nell'ultimo
periodo della sua vita torna forse a Stagira e, intorno al 335 a.C., si trasferisce
ad Atene, dove in un pubblico ginnasio, detto Liceo perché sacro ad Apollo Licio, fonda
una sua famosissima e celebrata scuola, chiamata Peripato - passeggiata, dall'uso
istituito dallo Stagirita di insegnare passeggiando nel giardino che la circonda.
Probabilmente non è Aristotele ad acquistare la scuola; egli l'affitta perché per la città
di Atene egli era uno straniero e non aveva diritto di proprietà. La scuola viene inoltre
finanziata dallo stesso Alessandro. Aristotele promuove attività di ricerca nella città di
Atene soprattutto per quanto riguarda materie scientifiche quali zoologia, botanica,
astronomia.
Riguardo alla scuola abbiamo notizie vaghe; comunque sappiamo per certo che gli
alunni erano chiamati per dieci giorni a dirigere la scuola in prima persona: Aristotele
ci teneva a istruire i suoi allievi a questo ruolo. Inoltre i pasti venivano consumati in
comune secondo un'usanza dei pitagorici e ogni mese si organizzava un simposio
filosofico con giudizio (iudicio) guidato dalla saggezza del maestro. Le lezioni si
svolgevano di mattina; di pomeriggio e di sera invece Aristotele teneva, sempre nella
scuola, delle conferenze aperte al pubblico; le materie erano appunto di interesse
pubblico quindi politica e retorica, ad esempio, ma non materie astratte come la
metafisica e la logica.
Nel 323 a.C. muore Alessandro Magno e ad Atene si manifestano i mai sopiti odi
antimacedoni; Aristotele, guardato con ostilità per il suo legame con la corte
macedone, è accusato di empietà: lascia allora Atene e con la famiglia si rifugia
a Calcide, la città materna, dove muore l'anno dopo.
Per Aristotele la Terra sarebbe formata da quattro principali elementi
o composti: terra, acqua, aria, fuoco, inoltre, tutti i "cieli" che compongono lo Spazio
(secondo la cosmologia aristotelica) e ogni singola particella di materia presente
nell'Universo sarebbero composti da un quinto elemento, chiamato "etere", sostanza
incorruttibile e priva di peso, conosciuto anche con il nome di
"quintessenza". L'elemento "terra" è composto, per la maggior parte, di sostanze
pesanti quali il ferro e gli altri metalli, e solo in piccola quantità composto da sostanze
provenienti dagli altri elementi. Meno un oggetto è pesante o denso, meno esso è
considerato "terrestre": esso sarà composto da una più alta concentrazione di
sostanze provenienti dagli altri tre elementi. L'uomo è modellato da tutti i tipi di
sostanze, eccetto l'etere; la proporzione tra gli elementi, però, muta da persona a
persona, anche radicalmente. Secondo Aristotele, tutti gli elementi interagiscono tra
loro, tendendo a muoversi per unirsi; è molto più difficoltoso fermare questa
interazione se avviene tra sostanze simili: essendo, ad esempio, il fumo una sostanza
molto simile all'aria, esso tende a salire verso l'alto per congiungersi con essa. Gli
oggetti e la materia, inoltre, si possono muovere solamente seguendo una certa forma
di energia che li guida in una certa direzione. ] Di conseguenza, se venisse rimosso
ogni tipo di energia terrestre, niente si potrebbe più muovere. Questa ipotesi presenta
delle incongruenze che risultavano evidenti anche al tempo della sua formulazione: in
molti si chiedevano in che modo un oggetto come la freccia potesse continuare ad
avanzare, dopo che aveva perso la potenza rilasciata dalla corda tesa. Aristotele
propose, allora, la teoria per cui una freccia in movimento crea una sorta
di vuoto dietro di sé che la spinge avanti,riesce, così, a mantenersi coerente con la sua
interpretazione del moto, che prevedeva l'interazione tra oggetto in movimento e la
causa efficiente che glielo trasmette. Essendo il movimento dell'aria attorno ad una
freccia tuttora difficile da capire, si tendeva a screditare le opinioni divergenti da
quella del Filosofo.
Poiché Aristotele poneva al centro della sua teoria il mezzo, egli non poteva accettare
il concetto di vuoto, centrale nella teoria atomistica di Democrito: essendo uno spazio
vuoto privo di qualsiasi sostanza, e potendo il moto, secondo Aristotele, verificarsi solo
attraverso un mezzo, l'assenza di sostanza era un'idea inconcepibile. La velocità di un
corpo, infine, è inversamente proporzionale alla densità del mezzo in cui si muove:
meno denso è il mezzo, più velocemente viaggia il corpo. Un oggetto che si sposta nel
vuoto viaggia a velocità infinita, così da coprire istantaneamente tutto lo spazio.
Secondo la teoria della gravità di Aristotele ogni corpo si muove verso il proprio luogo
naturale. Per certi oggetti il luogo naturale sarebbe il centro della Terra, per questo
essi di muovono in quella direzione. Per altri oggetti, quali i gas, il luogo naturale
sarebbero le sfere celesti: il vapore, ad esempio, tende ad allontanarsi dal centro della
Terra dirigendosi verso lo Spazio e la Luna. La velocità di questo movimento è
proporzionale alla massa dell'oggetto che si muove.
Aristotele è importante perché ha gettato le basi del pensiero occidentale più o meno
in tutti i campi del sapere: alcuni esempi
1)Il suo sistema (il geocentrismo -cioè il sistema con la Terra al centro e il sole che le
ruota attorno-), è durato fino a Copernico, cioè fino al 1500
2)La logica, a parte qualche innovazione stoica e mediovale (seppur importante) è
rimasta fino al 900 di base aristotelica (e, per certi versi, lo è tutt'ora)
3)La poetica, la teoria estetica (cioè la teoria su cosa sia il bello) l'idea di
proporzionalità, le unità spazio-tempo nel dramma etc. hanno dominato l'arte
quantomeno dai rinascimentali, fino all'800 romantico.
Francesco Di Giacomi
1°As

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