Scarica - Trekking Italia

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Scarica - Trekking Italia
03/2016
SETTEMBRE
OTTOBRE
NOVEMBRE
DICEMBRE
PROGRAMMI, STORIE DI VIAGGIO E VITA ASSOCIATIVA
INDICE
28
17
30
DAL DESERTO DI LAMPOUL
ALLA FOCE DEL FIUME
SENEGAL
INSERTO STACCABILE
SENTIERI INNEVATI
IN VAL DI FUNES
FESTA SUL SENTIERO TREKKING ITALIA
GRANDI TREK
TREK DEL WE E GIORNALIERI
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
3
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9
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14
EDITORIALE
LE SERATE DI TREKKING ITALIA
QUAND’ERO PICCOLO
L’ANNO DI TREK SCUOLA
9 OTTOBRE, LA GIORNATA DEL CAMMINARE
PERCHÉ ACCOMPAGNO
MADEIRA, STORIE DI ACQUA E DI VINO
FOCUS - S_M: ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA
FOCUS - TREK DEGLI INSEGNANTI: VAL DI MELLO
17 INSERTO STACCABILE
FESTA SUL SENTIERO TREKKING ITALIA
GRANDI TREK, TREK DI CAPODANNO E EPIFANIA
I TREK DEL WE E GIORNALIERI
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
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FESTIVAL DEL NORDIC WALKING
CORSO DI TREKKING? LA NASCITA DI UN BEL GRUPPO
ASSOCIATI!
Riceverai i programmi dell’Associazione, potrai partecipare ai trek
di tutte le sedi, avrai l’assicurazione infortuni durante i trek, utilizzerai le nostre attrezzature, dove previste. La quota ordinaria 2016
è di euro 20, per iscriverti invia la quota tramite:
CCP n. 31777204 intestato a Trekking Italia oppure
Banca Prossima, IBAN IT76B0335901600100000011868
Per i soci over 80: prima di iscriversi ad un trek contattate le sedi
per gli aspetti assicurativi.
COGLI L’ATTIMO
APPENNINO DELLE “QUATTRO REGIONI” E L’ OLTREPO PAVESE
DAL DESERTO DI LAMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL
SENTIERI INNEVATI IN VAL DI FUNES
EQUIPAGGIAMENTO
ORGANIZZAZIONE
ura
king e della Nat
Amici del Trek
Associazione
CARTOLINE
SEZIONE LOMBARDIA
20122 Milano
via Santa Croce 2
tel. 02 8372838 - 8375825
fax 02 58103866
da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12
[email protected]
www.trekkingitalia.org
Ringraziamo tutti i soci che hanno contribuito alla stesura di
questo catalogo e a donare i pensieri e le immagini delle loro
esperienze sui sentieri.
Il marchio FSC® garantisce che i prodotti acquistati derivano da
fonti gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard
ambientali, sociali ed economici. Trekking Italia ha deciso di farne uso.
EDITORIALE
Oggi desidero ringraziare il Sentiero per una lezione che mi ha insegnato, senza quasi che me ne rendessi conto.
L’abitudine a percorrere strade non usuali, a farlo camminando, in qualche modo mi ha formata al cambio di punto di vista.
Su un Sentiero la prospettiva sul mondo cambia ad ogni passo: quella
che prima sembrava una meta lontana diventa vicina, e infine raggiunta. E da questo traguardo ci si svelano nuovi panorami e possibilità, altrimenti sconosciuti. Se torno indietro sui miei passi lo stesso percorso
appare nuovo, poiché cambia lo sguardo su di esso: è cambiato il punto
di vista, è cambiata la luce, forse sono un po’ più stanca: la lentezza del
passo sola ci offre l’opportunità di cogliere queste differenze.
E un compagno di trek, sconosciuto al mattino, che ci aveva fatto una
prima impressione di un certo tipo, può rivelarsi tutta un’altra persona
se ci diamo la possibilità di condividere la fatica, il cammino, i racconti,
se cerchiamo di metterci per un po’ nei suoi scarponi. Anche questo può
essere importante, ci alleniamo a non fermarci alla prima impressione,
ormai siamo abituati a sapere che le persone si svelano piano piano,
lungo il percorso.
Quanto è utile essere in grado di vedere le cose, un problema ad esempio, da una nuova angolazione? Può voler dire tutto: può voler dire superare l’immobilità, un’empasse, trovare soluzioni sempre nuove: è un
vero e proprio allenamento alla creatività. Significa essere aperti a cambiare strada, se serve, a non dare nulla per scontato, a non annoiarsi
mai né tantomeno lasciarsi vivere per inerzia.
ro, lo sguardo passa continuamente dal basso all’alto, e il corpo tutto
si adatta al nuovo. Sperimenta la morbidezza del prato o delle foglie cadute, l’asperità del ghiaione, la cedevolezza della sabbia di un deserto.
Quando sarà diventato normale passare da un ambiente all’altro ti sarai
adattato al cambiamento, e non sarà solo una questione escursionistica, stanne certo.
Forse come me neanche tu te ne renderai conto fino a quando ti troverai
in una situazione della vita, in cui il trekking non c’entra nulla, a riuscire
agilmente a cambiare prospettiva, considerare nuove soluzioni, cambiare strada. E ti ricorderai allora di quello che ti ha insegnato il Sentiero.
Elena Cortellessa
Coordinatrice sede Milano
SEGUICI SU FACEBOOK
Ringrazio la vita per l’occasione di crescita che ho camminando, ringrazio me stessa per scegliere di farlo raccogliendo ogni giorno nuovi strumenti per vivere meglio. Una giornata di trek non è mai solo una giornata
di trek, il Sentiero ha tanto da insegnare a chi vuole ascoltare.
Su Facebook, nella meravigliosa Community di Trekking Italia Milano,
puoi trovare le nostre attività, i nostri sentieri d’incontro e i tuoi compagni di trek, le foto e le storie dei nostri viaggi, tante notizie dal mondo
dell’escursionismo ma, soprattutto, tutta la nostra amicizia!
Se non sai da dove iniziare, comincia ad andare più spesso a piedi e
datti il tempo di percorrere nuovi percorsi da casa al lavoro, ad esempio.
Fai un nostro Sentiero_Metropolitano, lasciati stupire dalla novità che ci
può essere dietro l’angolo. Non occorre andare lontano o fare chissà
che sforzo per vedere le cose da una nuova angolazione. Poi percorri i
sentieri di terra, dove il piede non si può adagiare ad un appoggio sicu-
Piace... a tante persone!
MILANO
trekkingitalia.org
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VITA ASSOCIATIVA
APPUNTAMENTI
LE SERATE
DI TREKKING ITALIA
Mercoledì 7 settembre
ore 19
via Santa Croce 2
I FILM SCELTI DA ENRICO
via Santa Croce 2
ore 20
NORDIC WALKING:
LEZIONE DI PROVA E APERINORDIC
con Rita e Cristiana
Giovedì 27 ottobre
IL CAMMINO PER SANTIAGO
Giovedì 17 novembre
VIAGGETTO SULL’APPENNINO
ore 19
breve lezione-prova al Parco delle Basiliche
ore 20
aperitivo autogestito
WALKING IN SYNCHRONICITY
continua il ciclo di serate sulla sensorialità per
dare Valore alla nostra Consapevolezza e al
nostro “cammino” insieme
con Cristina Senappi
via Santa Croce 2
ore 20,30-22
Giovedì 22 settembre
TRASFORMARE LE EMOZIONI
YOGA IN SEDE
Serate di pratica
con Daniela Gnocchi, istruttrice yoga
e socia accompagnatrice
via Santa Croce 2
ore 19-20
Mercoledì 28 settembre
Mercoledì 12 ottobre
Giovedì 20 ottobre
GLI OCCHI DELL’AMORE
COME ERAVAMO... SUI SENTIERI
Immagini di ieri e di oggi a confronto
con Sergio Migliavacca - Fondatore di Trekking Italia
Mercoledì 19 ottobre
via Santa Croce 2
ore 19
via Santa Croce 2
ore 19,00
Mercoledì 14 settembre
BRETAGNA
MADEIRA, L’ISOLA DELL’ETERNA PRIMAVERA
Immagini e racconti dall’isola e presentazione
del trek di Capodanno
con Giancarlo Corbellini
Mercoledì 5 ottobre
CORSICA
Mercoledì 9 novembre
LAPPONIA
tutte gli incontri con aperitivo autogestito
Martedì 25 ottobre
ore 19,00
via Santa Croce 2
IL PIEDE, FISIOLOGIA E BIOMECCANICA.
Problemi posturali? Entità intelligente?
Considerazioni e valorizzazione di un Organo
dimenticato.
con la d.ssa Laura Cadelli e
il dott. Antonello Buondonno
4 trekkingitalia.org MILANO
Venerdì 16 dicembre
Circolo culturale De Amicis
via De Amicis 17
ore 21
FESTA NATALIZIA CON MUSICA E RINFRESCO
Tradizionale estrazione di premi tra i soci
partecipanti:
1° premio un trek a Pasqua di 4 giorni.
Sono gradite le torte dei soci.
VITA ASSOCIATIVA
PROGETTO “PASSO DOPO PASSO”
QUAND’ERO PICCOLO
Carmelo Vanadia
Quand’ero piccolo, insieme alle mie sorelle, le campagne che a perdita d’occhio circondavano il nostro paesino nell’entroterra siciliano erano luoghi privilegiati da mio padre e mia madre per educarci alla vita. Un giorno
lui venne da noi e ci disse: “Preparatevi, domani partiamo per l’avventura.
La nostra destinazione sarà quella” e indicò col dito la collina che,
separata da una valle, stava di fronte a casa. Aggiunse: “Se saremo
bravi e riusciremo ad arrivare lassù, metteremo questa bandierina in vetta”. Sopra c’era scritto il nostro nome. A me tremavano
le gambe, un misto di paura e frenesia. Era un viaggio vero, pieno
d’incognite, dovevamo attraversare la
natura senza sentieri per raggiungere
una destinazione e, soprattutto, quando hai le gambe corte come quelle di
un bambino i sentieri si allungano e i
cespugli di ginestre diventano alberi
giganti. La mattina della partenza, mio
padre, sveglio dall’alba, mi trovò accucciato sulla sedia vicino all’ingresso,
addormentato, con la zaino pieno sulle
spalle. Questo è l’inizio della mia prima,
grande avventura.
Certo, adesso che con Trekking Italia
ho fatto delle avventure vere, come
guidare una carovana nel deserto o attraversare un’intera catena montuosa,
mi viene un po’ da sorridere.
Se dico avventura a cosa pensi? A
un’impresa rischiosa e affascinante?
A uomini barbuti, indistruttibili e coraggiosi che si assumono il rischio?
Pensi a donne dai capelli rossi e un
foulard al collo che attraversano l’oceano in solitaria su un biplano? A chi
si immerge in luoghi sperduti per poi
venirne fuori? Certo. Ma oggi, se penso all’avventura, mi vengono in mente
due scene: la bandierina conficcata
tra i sassi del Cozzo Tondo (così abbiamo chiamato quella collina infine
raggiunta) e il volto di M. accarezzato
dalle gocce di pioggia nel pomeriggio
del 13 giugno 2016.
M. è uno dei ragazzi che ho incontrato
grazie a un progetto, “Passo dopo passo”, a cui TrekScuola sta partecipando. Si tratta di una preziosa collaborazione con un’altra associazione, di nome “A braccia aperte”,
che da tempo si occupa di integrazione sociale. L’idea preziosa è
quella di far vivere l’esperienza del trekking a diversi gruppi di ragazzi, alcuni affetti da autismo, altri invece vittime dell’emarginazione sociale. A questi ragazzi non volevamo far fare una esperien-
za simulata di escursionismo! Così abbiamo scovato i giusti sentieri
(lunghi il giusto, difficili il giusto, con le vie di fuga giuste), abbiamo
incontrato i ragazzi prima della partenza preparando insieme a loro
gli zaini e alimentando con entusiasmo la curiosità e le aspettative,
hanno preso in mano ognuno la propria carta del sentiero e li abbiamo accompagnati lungo quella che per
loro è stata la prima, grande avventura
in natura della loro vita.
Ecco come ho conosciuto M. e insieme
a lui anche altri 5 fantastici avventurieri
con il loro educatore. I miei compagni di
viaggio sono stati eccezionali: forti, caparbi, divertenti, curiosi, senza paura
di esplorare o esplorarsi. Furiosamente
teneri. Nessuno di loro era infastidito
dalla pioggia arrivata nel pomeriggio,
anzi, potevano bagnarsi senza che nessuno glielo impedisse. Da sotto il suo
poncho gocciolante, l’unica ragazza del
gruppo, mi dice: “Amo la pioggia, mi fa
sentire bene”.
A riparo sotto i tetti di Esino Lario, le
gocce d’acqua che scivolano sul volto
di M. e la sua espressione, di chi ancora non crede di essere arrivato, sono
l’immagine emblema dell’avventura
che porterò sempre con me, insieme
a quella del Cozzo Tondo con la bandiera in vetta. Ad accomunare le due
esperienze e a renderle “pure” è la scoperta e la meraviglia che ne consegue.
Lo stupore può esistere solo se non
sei pronto, se non sai cosa aspettarti.
In un certo senso la meraviglia ha bisogno di fragilità, attecchisce meglio
quando le solide certezze vacillano.
Questa esperienza, certo, è servita ai
ragazzi che abbiamo accompagnato e
servirà a quelli che accompagneremo
ancora per tutta l’estate. Così come
al bambino che ero è servita quell’avventura al Cozzo Tondo. Serve a Trekking Italia perché l’idea del progetto “passo dopo passo”
combacia alla perfezione con quella che ha fatto nascere Trekking
Italia: camminare è per tutti, il mondo è un posto meraviglioso in
cui giocare, pronto a farsi scoprire, anche se il viaggio parte da un
posto scomodo e lontano che chiamiamo “disabilità”.
MILANO
trekkingitalia.org
5
VITA ASSOCIATIVA
GOOD NEWS
L’ANNO DI TREK SCUOLA
Carmelo Vanadia
La scintilla che ha fatto nascere la nostra Associazione è stata
la promozione del trekking in tutte le sue manifestazioni, cultura
del viaggio a piedi e dell’arricchimento che questo sviluppa, e già
trentun anni fa questo obiettivo non poteva che coinvolgere anche
i ragazzi, studenti delle scuole, camminatori di domani. Oggi la necessità di lavorare sul rapporto tra ragazzi e natura è paradossalmente ancora più urgente. Il gioco, lo studio, le relazioni e le attività
ricreative richiedono oggi un alto livello di prestazione e controllo,
assomigliando sempre più alle attività degli adulti. Si dimentica invece che i bambini non sono adulti, hanno bisogno di imparare ma
anche di essere liberi, hanno bisogno di regole e tecnica ma anche
di fare esperienze non filtrate. Camminare in natura è decisamente
il mix giusto.
Insieme all’urgenza di far camminare i ragazzi capita però che il
cosiddetto settore del turismo scolastico negli ultimi anni sia in
piena crisi, con nuove leggi che responsabilizzano moltissimo l’insegnante, i fondi scolastici sempre più esigui, il cambiamento delle politiche di trasporto ferroviario (sempre più costoso e scarno
nelle tratte regionali), da una sempre più estesa concorrenza sul
mercato da parte di altre associazioni o agenzie che promuovono
la pratica dell’escursionismo e del viaggio in natura. A questo si aggiunge la difficoltà tutta interna all’Associazione a coinvolgere un
gran numero di soci accompagnatori nell’attività della scuola. Appare una salita ripida da affrontare, una tappa lunghissima prima
di trovare un rifugio.
Consapevole del peso statutario che ha l’attività di Trek Scuola per
tutta l’Associazione, il Consiglio Esecutivo Nazionale ha deciso di
cogliere la sfida e affrontare il viaggio, investendo energie nel potenziamento del settore, perché riconosce il cammino come potente strumento di conoscenza, con ricadute positive sul benessere
degli studenti e sulla qualità delle relazioni tra loro. Inoltre, grazie
a lavoro di ricerca e sperimentazione, ogni trek scuola aiuta a costruire un linguaggio comune tra didattica e trekking: camminatori
e docenti alleati nella ricerca di un intreccio tra esperienza e conoscenza.
Il settore Trek Scuola può essere quindi considerato una vera e
propria fucina in cui affinare nuove metodologie di narrazione dei
territori, un laboratorio in cui elaborare buone pratiche di collaborazione tra le sedi e una palestra, la migliore, per gli accompagnatori
di Trekking Italia.
Quest’anno comincia a dare i suoi frutti: oltre ai buoni risultati ottenuti, con circa 4.800 tra ragazzi e docenti in cammino, sono stati
avviati dei progetti partecipati, in cui professori e soci di Trekking
Italia hanno lavorato insieme per produrre la migliore esperienza
possibile, usando il sentiero come un vero e proprio libro esperienziale. Sono stati sviluppati laboratori con bambini delle elementari
per aiutarli a scoprire la città e per stimolare la curiosità. Sono stati
avviati progetti importanti e di grandi responsabilità che permettono all’associazione di affermare che, sì, il cammino è per tutti!
6 trekkingitalia.org MILANO
DURATA DEI TREK
I 2014
4
I 2015
3
I 2016
4
20
11
13
TREK DA 4 GIORNI
19
24
24
TREK DA 3 GIORNI
I 2015
170
129
TREK DA 2 GIORNI
TREK DA 1 GIORNO
DALLO STATUTO DELL’ASSOCIAZIONE
9.606
I 2014
162
124
PARTECIPANTI/GIORNO
9.131
159
116
9.227
I 2016
TREK EFFETTUATI
(...)
Art. 3 - L’Associazione ha lo scopo di promuovere il trekking in tutte le
sue manifestazioni, quale mezzo per avvicinarsi, conoscere, rispettare, difendere la natura e l’ambiente anche nei suoi aspetti culturali.
L’Associazione si propone, quindi, di educare a muoversi nella natura
e nell’ambiente, a valutare e a valorizzare al meglio le proprie risorse
fisiche e psicologiche (...).
L’Associazione persegue tali scopi mediante attività di promozione
sociale, di cui si elencano, a titolo meramente esemplificativo e non
esaustivo, le seguenti:
- la promozione dell’andar per sentieri, mediante l’organizzazione per
i propri soci di escursioni in Italia e all’estero;
- l’organizzazione di incontri esplicativi e di escursioni adatte ai giovani ed alunni delle scuole di ogni grado;
- l’organizzazione di attività, incontri ed escursioni rivolti alle persone portatrici di handicap e diversamente atte;
(...)
ORDINE SCOLASTICO DEI PARTECIPANTI AI TREK SCUOLA
170
8
162
158
PRIMARIA
92
I 2014
I 2015
SECONDARIA PRIMO GRADO
68
SECONDARIA SECONDO GRADO
I 2016
Fonte: elaborazione dati interni Trek Scuola delle attività effettuate fino al giugno 2016
MILANO
trekkingitalia.org
7
VITA ASSOCIATIVA
GOOD NEWS
9 OTTOBRE
GIORNATA
NAZIONALE
DEL
CAMMINARE
Accogliamo con favore l’invito di Federtrek alla Giornata Nazionale del Camminare ad organizzare iniziative
promozionali che, in modo creativo, possano far crescere la cultura del camminare. Città più a misura di
pedone permettono anche la crescita di un turismo slow: vivere l’esperienza stimolante e benefica del camminare nella dimensione urbana diffonde anche la promozione del trekking in natura.
Trekking Italia, da 30 anni, ce la mette tutta! Con le 1.488 proposte annuali, di trek
da 1 a 21 giorni in Italia e nel mondo, e i 2.805 giorni di trek... l’Associazione ce la
mette tutta! Non siamo stanchi e sappiamo che dobbiamo insistere: la cultura del
camminare sul sentiero non basta, dobbiamo farla esplodere in tutti i suoi aspetti
e nei diversi ambienti.
Le tendenze dimostrano sempre più come la corrente avversa sia forte. Di seguito l’estratto dell’articolo scritto da Paolo Barbieri (Responsabile Comunicazione di
Trekking Italia) che cita:
“(...) le Linee Guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per l’attività fisica
2016-2025. Il documento “Strategia per l’attività fisica OMS - 2016/2025” ribadisce
che la mancanza di movimento è uno dei principali fattori di rischio per la salute, responsabile del 10% dei decessi in Europa e a cui sono imputabili il 5% delle affezioni
coronariche, il 7% del Diabete di tipo 2, il 9% dei Tumori al seno e il 10% dei Tumori del
colon, oltre l’aumento generalizzato e diffuso di sovrappeso o Obesità, che affligge
quasi la metà degli adulti nella grande maggioranza (87%) dei paesi Europei.
Purtroppo l’Italia primeggia per sedentarietà, con un 60% di nostri connazionali che dichiara di non fare mai sport o attività fisica, contro una media europea del 42%. A fronte
di questa preoccupante situazione, l’OMS raccomanda agli adulti di praticare almeno
150 minuti a settimana di attività fisica di tipo aerobico, mentre bambini e giovani dovrebbero praticare un totale di almeno 60 minuti al giorno di attività fisica (...)”.
Il 9 ottobre vieni a camminare!
8 trekkingitalia.org MILANO
ECCO LE NOSTRE PROPOSTE
PER LA GIORNATA NAZIONALE DEL CAMMINARE
9 OTTOBRE 2016
S_M#4: IL SENTIERO DELLE VOCI DEL MONDO
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
LE VIE D’ACQUA: PORTO D’ADDA-BRIVIO
BOSCO DELLE QUERCE E OASI LIPU
LAGO ANGELOGA: RIFUGIO CHIAVENNA
VALLE DI PIETRA:
COLORI D’AUTUNNO IN VALMALENCO
VITA ASSOCIATIVA
ACCOMPAGNARE IN ASSOCIAZIONE
PERCHÈ
ACCOMPAGNO
Ivana Vanelli
In molti mi fanno questa domanda, spesso seguita da: “Sei accompagnatrice escursionista? Vuol dire che vai sui monti?”
No, o meglio, non solo! Io accompagno negli “ambienti naturali” che sia
un bosco a mille metri di altezza o un promontorio affacciato al mare: io
accompagno per condividere con le persone queste avventure.
È stato grazie ad un laboratorio che ho seguito negli anni universitari che
mi è venuta questa idea. Era un’esperienza pratica sulla conservazione
del paesaggio della durata di una settimana nel Parco Nazionale delle
Cinque Terre in Liguria. Ho sentito narrare le bellezze della natura dai contadini locali, ho lavorato con loro nei terrazzamenti e ho visto i “frutti” del
loro lavoro. Il loro impegno e la loro gioia nel farlo mi hanno fatto capire che
erano storie da raccontare e condividere. Così... eccomi a fare la guida!
Lo ammetto: in passato non ero stimolata o incuriosita da ciò che avevo
attorno, apprezzavo solo la meta perché c’era la merenda ad aspettarmi.
Ma da quando mi sono resa conto della complessità del nostro pianeta,
non potevo che restarne attratta. Sapere perché e com’è “nato” un monte,
scoprire quali sono gli animali che vivono in un determinato territorio e
capirne le relazioni con gli altri esseri viventi, sono aspetti che mi affascinano e di cui solo ora riesco a coglierne la bellezza.
Condividere queste curiosità con chi ancora non ne è consapevole e trasmettere messaggi educativi di sostenibilità sono i miei obiettivi. E chi
meglio degli studenti per iniziare questa esperienza? Perché il trekking
non è da considerarsi solo come un’attività sportiva, ma è soprattutto
un’attività educativa, sociale e culturale!
Ho iniziato ad accompagnare ragazzi adolescenti nei trekking a partire da
quest’anno e ammetto che non è sempre stato tutto facile. Ottenere da
loro l’attenzione e la concentrazione necessarie su quello che stiamo raccontando non sempre riesce alla perfezione, ma quando si trova il modo
di comunicare, di entrare nella loro testa, di trasmettere la conoscenza di
un luogo, vedendo che capiscono e s’incuriosiscono, tutto ciò rende il mio
impegno estremamente più gratificante!
Già dalla mia prima esperienza in Val di Mello ho potuto provare questa
sensazione. Parlando con i ragazzi sulla strada del ritorno ho chiesto loro
se gli era piaciuta la giornata. Uno studente è riuscito a ripetermi, utilizzando le sue parole, la storia geologica della Val di Mello che gli avevamo
raccontato in mattinata! In un’altra occasione un gruppetto di ragazze si
è voluto fermare con me davanti ad una carta turistica. Erano curiose e
volevano capire l’evoluzione che ha avuto il delta del Po nei secoli, come
poteva aver cambiato nel tempo la sua morfologia e influenzato la vita dei
pescatori.
Ecco, è proprio questo che mi piace ed emoziona: rivedere nei ragazzi la
faccia stupita della scoperta nell’aver compreso come si è formato un territorio e come esso abbia influenzato la vita della popolazione locale negli
aspetti storici, sociali e culturali.
Passeggiare quindi lungo un sentiero, fermandosi di tanto in tanto per
spiegare agli studenti quello che stanno guardando, è più di una lezione
sui banchi di scuola. I ragazzi riescono a capire meglio ciò che gli si sta
spiegando perché “guardano direttamente la spiegazione”, riuscendo
così a comprendere quanto sia importante e stimolante stare nel verde!
Accompagno quindi perché vorrei che tutti i miei accompagnati portino
per sempre con sé l’esperienza vissuta insieme, sperando che anche per
loro arrivi il momento in cui ci si rende conto della grandiosità della natura.
MILANO
trekkingitalia.org
9
RACCONTO
MADEIRA,
STORIE DI ACQUA E DI VINO
Giancarlo Corbellini
Madeira, una storia d’acqua. E non solo perché è una piccola isola vulcanica circondata dall’Oceano Atlantico.
Ma perché all’acqua è legata la sua storia, la sua economia e anche, come vedremo, la possibilità di effettuare trek particolari. Madeira: un microcosmo dalle caratteristiche climatiche tipiche di un continente.
Il versante nord, dalle colate laviche che scendono ripide sull’oceano
a formare scogliere, è soggetto agli umidi alisei che si condensano
con nebbie e piogge sulle montagne interne alte più di 1.800 metri.
Il versante meridionale, più soleggiato e secco, è invece da sempre
vocato all’agricoltura, soprattutto alla coltivazione della canna da
zucchero che nel XV e XVI secolo fece di Madeira uno dei principali
fornitori di zucchero per l’Europa. Le piantagioni richiedevano però
molta acqua che è presente in abbondanza solo sul piovoso versante settentrionale. Ed ecco allora nascere quel miracolo di ingegneria che sono le levadas, i canali che catturano l’acqua alle sorgenti
montane e la portano anche a decine di chilometri di distanza per
distribuirla sui terrazzi coltivati. Le più antiche risalgono al XV secolo
e sono state costruite dagli schiavi importati dal Golfo di Guinea per
lavorare nelle piantagioni. Le incontriamo già il primo giorno di trekking che ci porta a Queimadas, una stazione forestale formata da due
edifici dal caratteristico tetto di paglia. Ambiente idillico impregnato
di umidità, con laghetto avvolto da una rigogliosa vegetazione formata da rododendri arborei e da cespugli di azalee. Vi si allevano anche
10 trekkingitalia.org MILANO
maiali di una razza originariamente selvatica, liberata nei boschi nel
XV secolo dai primi colonizzatori per i quali costituivano l’unico cibo.
Una tradizione che resiste anche oggi, come dimostrano i monumentali arrosti che possiamo gustare nelle festività natalizie.
A Queimadas ci inseriamo sulla levada del Caldeirao Verde che
seguiremo per sette chilometri. Il sentiero laterale, dapprima ampio, diventa presto più stretto ed esposto. Si cammina in piano a
fianco del canale, accompagnati dal rumore dell’acqua corrente
e dal gocciolio di rivoli che precipitano dalla montagna facendosi
strada tra muschi e felci arboree. Siamo immersi in una foresta
sempre verde simile a quelle pluviali dei tropici, una “rain forest”
formata in prevalenza da lauri, resa ancora più suggestiva e misteriosa dalla nebbia che avvolge tutto. Gli studiosi la chiamano
“laurissilva”, un fossile vivente dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO in quanto residuo delle grandi foreste dell’Europa centrale sparite durante l’era glaciale. La levada prosegue
serpeggiando negli anfratti della montagna, ne supera alcuni su
ponti e poi sparisce in una serie di tunnel che tagliano il verticale
e roccioso versante della valle.
Le grida dei trekker amplificate dalle gallerie non son dovute a strani incontri nel buio, ma alle zuccate contro speroni rocciosi che ne
riducono all’improvviso l’altezza. L’ultimo tratto scavato nella roccia strapiombante ci porta infine nella conca del Caldeirao Verde
dove una cascata alta un centinaio di metri si getta in un laghetto
nel quale vediamo la solita tedesca misurarsi, senza apparenti conseguenze, con la sua gelida acqua. La levada continua ancora nelle
gole della valle fino al Caldeirao do Inferno, ma il nostro programma
ci impone la lunga, ripida e scivolosa discesa fino al paesino di Ilha
(350 abitanti!). L’appuntamento al quale non possiamo mancare
è con il bus delle 17 che ci riporterà al nostro hotel a Santana. Lo
aspettiamo comodamente seduti su 13 sedie che la proprietaria
del “Gran Cafè”, preavvisata dal nostro taxista, aveva preparato
apposta per noi pensandoci stanchi per la lunga camminata. Una
sorprendente ospitalità, come sarà anche sorprendente “a conta”
finale: solo un euro le birre medie e 60 centesimi il caffè espresso.
I giorni seguenti ci aspettano altre levade, ognuna con la sua diversa personalità essendo tracciate in ambienti sempre differenti. Le
più frequentate sono quelle che tagliano a diversi livelli la Ribeira da
Janela il cui fiume, il più lungo di Madeira, sfocia nell’oceano poco
a est di Porto Moniz. I pullman dei turisti giungono fino al parcheggio sulla R 105 dal quale un servizio di taxi porta alla sottostante
stazione forestale di Rabacal. Siamo al centro di un sistema di cinque levadas la cui costruzione, iniziata nel 1824, terminò soltanto
nel 1969. Le loro acque, attraverso grosse tubature e due lunghi
tunnel, vanno ad azionare una centrale idroelettrica per poi essere
utilizzate nell’ irrigazione dei campi. La prima meta è la bella cascata che alimenta la levada do Risco, poi la sottostante conca dove
25 rivoli d’acqua (chissà chi li ha contati!) formano un laghetto dal
quale parte la levada das 25 fontes. Per gustare in perfetta solitudine l’ambiente della Ribeira da Janela scendiamo per una ripida
traccia al livello della più bassa delle levade della valle, la levadas
Vermelha, costruita negli anni Sessanta per azionare una centrale
idroelettrica. Qui sotto i turisti non si spingono e possiamo quindi
passeggiare in pace lungo un largo sentiero punteggiato di magnolie che alla fine, quando la levada entra nel tunnel, ci costringe ad
una avventurosa risalita.
Madeira: storie d’acqua abbiamo detto, ma, e non è da poco, anche
storie di vino. E’ il motivo conduttore della levada che scende dalla
frazione Santa verso Porto Moniz. Dalla “caxia divisoria” si dipana
una raggiera di canaletti che si diramano tra i terrazzamenti ricavati su di una ripida colata lavica e coltivati a vite da cui si produce il
famoso Madeira. Il frutto del duro lavoro di generazioni di contadini
che ricorda quello delle Cinque Terre. Sotto di noi però spumeggiano
le onde dell’Atlantico che si infrangono su scogli lavici e i vigneti,
a basso pergolato, sono protetti dalla salsedine portata dal vento
da rami di erica arborea. E il vino non può certo mancare a cena,
ad accompagnare i piatti di terra e di mare dell’isola, dall’espetata,
monumentale spiedino di manzo, all’espada con banana, lo spaventoso ma saporito pesce sciabola.
Insomma, un caleidoscopio di sensazioni, di emozioni, di sapori
che anche in questo momento riassaporo sorseggiando la bottiglia di Madeira - 15 anni, regalo dei miei compagni di viaggio. Madeira in realtà è molto di più e merita senz’altro un’altra visita, con
la speranza di trovare un gruppo di soci simpatico e coeso come
quello che ho guidato.
MILANO
trekkingitalia.org
11
ITINERARI
FOCUS
LOMBARDIA, sabato 1 e domenica 2 ottobre
S_M & PARCO MEDIA VALLE DEL LAMBRO
ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA
Una 2 giorni di esplorazione guidati da Gianni Biondillo lungo tutta l’ampiezza del Parco della Media Valle del Lambro, il neonato parco metropolitano sul fiume Lambro di 6,6 milioni di mq. Gli Esercizi di Psicogeografia sono momenti di esperienza di luoghi e narrazioni lungo un viaggio a
piedi che attraversa, da Monza a Milano, il PMVL. Grazie alla partecipazione di figure provenienti dall’arte visiva, dalla letteratura e dal campo
accademico universitario questo cammino diventa un’occasione concreta per dilatare i nostri sensi e ampliare i nostri orizzonti: costringerci a
guardare “dritto negli occhi” ciò a cui abbiamo sempre voltato le spalle. Sperando che la somma delle esperienze in cammino riconduca il tutto
in consapevolezza e progetto.
Il Sentiero tracciato si allaccerà alla rete di Sentieri_Metropolitani attualmente in sviluppo: una infrastruttura culturale fruibile da tutti a costo zero.
Protagonisti di Esercizi di Psicogeografia saranno: Gianni Biondillo (scrittore, progettista di Sentieri_Metropolitani e Docente del Corso di Psicogeografia all’Accademia di Architettura di Mendrisio),
Luca Ceccattini (Architetto), Canio di Ruggiero
(ex operaio e sindacalista dell’Innocenti), Giulio
Calegari (Docente Accademia di Brera), Antonio
Longo, Gianni Dapri e Matteo Bolocan (Docenti
al Politecnico di Milano), Paolo Righetti (Docente
nel corso di laurea specialistica in Psicologia del
Benessere all’Università Cattolica di Milano), Lodovico Gualzetti (Designer).
Trek di 1+1 giorni
ITINERARIO
Parco Media Valle del Lambro Nord, Monza, Mulino di Occhiate, San Maurizio al Lambro, la Gobba,
Milano 2, Cascina Molino San Gregorio, quartiere
Feltre, Conte Rosso, Parco Maserati
media tappa 4,30 ore (escluse le soste)
ascesa: 105 metri - discesa: 130 metri
sviluppo: 15 km
Valutazione: facile
Viaggio con mezzo pubblico
FACILE
EVENTI
Sabato 1 ottobre - pomeriggio
RIFLESSIONI AL TERMINE DELL’ESPERIENZA
Proiezione: Il Parco (In)Visibile
Dialogo con Marco Troiano Presidente del parco
Sede: Molino San Gregorio o Cascina Biblioteca
WWW.SENTIERIMETROPOLITANI.ORG
se vuoi saperne di più.
Sei un esploratore metropolitano. Segui la
traccia e costruisci con noi la narrazione
di questo sentiero. Come? Quando troverai
delle storie interessanti, condividile:
[email protected]
12 trekkingitalia.org MILANO
Domenica 2 ottobre - pomeriggio
CLOWN e ACROBATI
Spettacolo itinerante e gran finale
Sede: Parco Maserati
SEGUICI PER CONOSCERE TUTTI I DETTAGLI
Sentieri_metropolitani
Esercizi Di Psicogeografia
COME GLI SCARTI INDUSTRIALI DIVENTANO PARCO
Luca Ceccattini, architetto e per oltre 5 anni presidente del Parco Media
Valle Lambro, ci condurrà lungo un percorso che partirà dal Mulino di Occhiate raccontandoci le trasformazioni che nel tempo hanno permesso
a zone considerate di risulta per la Città di trasformarsi in un parco. Un
parco strano che è stato costruito su colline di scarti industriali, che ha al
suo interno uno dei più grossi depuratori e un inceneritore, che ingloberà
a breve una cava esaurita; eppure nonostante tutto un parco che sta crescendo e che è un’autostrada verde (parallela alla Tangenziale est) per
chi vorrà muoversi a piedi o in bicicletta da Monza al parco sud di Milano
lungo il fiume Lambro.
IL FIUME IGNORATO
Tre docenti del Politecnico ci accompagneranno alla riscoperta di uno
dei fiumi di Milano, quei fiumi che la circondano ma che la Città, e la
sua metropoli, ignorano. Insieme a Antonio Longo, Gianni Dapri e Matteo
Bolocan percorreremo il Lambro accorgendoci che la città volta le spalle
al suo fiume. Come far diventare il Lambro un fiume di Milano e della sua
metropoli? Questo il filo del ragionamento che guiderà il cammino e che
partirà dietro la RCS Editore... uno dei centri della cultura milanese la cui
sede, anche lei, da proprio le spalle al “povero” fiume.
CASCINA BIBLIOTECA E
CASCINA MOLINO SAN GREGORIO
San Gregorio Vecchio... una storia piccolissima ma significativa: ancora adesso arando i
campi di tanto in tanto vengon fuori le ossa...
Siamo alla fine del ‘400 e Milano ha bisogno di
un lazzaretto. Le epidemie di peste sono frequenti e colpiscono migliaia di persone ogni
volta. L’Ospedale Maggiore ha un progetto nel
cassetto ma naturalmente mancano i soldi per
realizzarlo. Succede però che il conte Galeotto
Bevilacqua morendo lasci in eredità all’Ospedale una grossa somma a patto che il Lazzaretto
venga costruito a San Gregorio. Gli amministratori pensano che finalmente sia la volta buona,
l’unico problema è l’ubicazione: San Gregorio è
troppo lontano dalla città, troppo complicato
sarebbe portarvi centinaia di malati al giorno in
caso di epidemia...
Come finirà la storia?
PRIMO TURNO: DA CASA ALLA FABBRICA
Da Fernandino Innocenti una storia lunga e travagliata che ha condizionato questa porzione
dell’area milanese. Al limitare di Milano, vicino agli scali ferroviari, le immagini di un’epoca che a
fatica vengono contenute da una semplice cornice. Tubi, Lambretta e auto inglesi. Baschi e tute
blu, nebbia, sirene e cassa integrazione.
Con Canio Di Ruggiero, ex operaio e sindacalista dell’Innocenti, percorreremo i sentieri invisibili,
quotidiani, verso la fabbrica che non c’è più. O meglio, che si è trasformata in una “fabbrica di vegetazione” e dove i nuovi esploratori metropolitani si aggirano a caccia di ricordi.
SOSTENGONO SENTIERI_METROPOLITANI
RICETTE ATMOSFERICHE
Giulio Calegari, artista-scienziato si divide tra
spedizioni archeologiche e innovative sperimentazioni di matrice situazionista. Solitamente le città vengono presentate attraverso il loro
patrimonio artistico, storico-culturale, paesaggistico, economico, con tanto di topografia dei
luoghi dello svago e dello shopping: percorsi
obbligati per visitatori e abitanti distratti. Lungo
il percorso ci condurrà alla ricerca di “ricette”:
situazioni realizzabili con ingredienti che si
possono raccogliere in vari angoli dei luoghi
attraversati, implicando una sorta di sinestesia, trattandosi di ricette atmosferiche. Queste
ricette... questi materiali “cucinati” dalla sensibilità di ognuno permetteranno di scorgere in
modo inedito la città, e di entrare in empatia
con essa, assaggiandola con un nuovo sguardo.
MILANO
trekkingitalia.org
13
ITINERARI
FOCUS PER INSEGNANTI
LOMBARDIA, sabato 10 Settembre
NEL CUORE DELLA
VAL DI MELLO
Trekking Italia Scuola ha programmato un’escursione interamente dedicata
agli insegnanti che si terrà sabato 10 settembre. Da diversi anni ormai questo è un
appuntamento imperdibile: riteniamo infatti sia
fondamentale rendere partecipi gli insegnanti del
nostro progetto prima ancora di coinvolgere gli
studenti, come in una tavola rotonda in cammino.
Gli obiettivi a cui puntiamo con questa giornata sono due: innanzi tutto far sperimentare agli
insegnanti in prima persona il nostro stile di accompagnamento basato su un dialogo profondo
tra didattica ed escursionismo. Abbiamo un’idea e
vogliamo raccontarvela.
L’altro obiettivo è portare in primo piano un concetto ormai provato: camminare da benessere! I
risultati sul corpo, sull’umore e sull’emotività sono
sorprendenti. Negli adulti, così come nei ragazzi, il
cammino agisce come potente stimolo ampliando la curiosità, la voglia di conoscere e la profondità ma anche la leggerezza, il gioco e il piacere
di stare insieme. Tutti ingredienti necessari alla
crescita dell’individuo.
Trek giornaliero
ITINERARIO
San Martino (m 937), Ca’ di Carna (m 1.061),
Rifugio Ràsega (m 1.164), Contrada Piana (m
1.102), San Martino (m 937)
RIFUGIO RASEGA
CA’ DI CARNA
CONTRADA PIANA
SAN MARTINO
media tappa ore 3 (escluse le soste)
ascesa: 250 metri - discesa: 250 metri
sviluppo: 13 km
FACILE
Valutazione: facile
Viaggio in pullman
m 937
SAN MARTINO
m 1.061
m 1.164
m 1.102
m 937
Chiesa di San Martino: comincia il trek!
Sul piazzale della chiesa che da il nome alla frazione avremo modo di capire dove ci troviamo. Con l’aiuto delle carte fornite dall’Associazione creeremo un nesso tra la posizione
geografica della valle e il suo incredibile sviluppo sociale ed economico: da valle di ricchi
pascoli a meta turistica. Guardatevi intorno! Il protagonista è il paesaggio alpino. In un solo
colpo d’occhio si vedono ben quattro livelli di paesaggio: l’alta quota, con pareti nude e desertiche, i ghiacciai con tutto il loro potere modellante, i fitti boschi che cambiano colore
al variare dell’altezza e sotto il fondovalle, ombroso e denso di profumi oppure aperto in
verdissime radure solcate dal fiume!
La valle chiusa: uno scrigno da esplorare
Per capire come la forma di questa valle abbia influito sul modo in cui noi oggi la percepiamo non è sufficiente leggere queste due righe: molto più efficace sarà sperimentarlo con
i propri sensi. Una breve deviazione sul percorso principale ci porterà di fronte a una vera
muraglia che ci impedisce il passaggio. La valle chiusa non sarà solo un concetto astratto
ma una realtà concreta di fronte ai nostri occhi.
14 trekkingitalia.org MILANO
La meraviglia e la paura si mescolano: leggenda e mito
Nel cuore del bosco, ci toglieremo gli abiti di uomini contemporanei per metterci quelli di chi questi luoghi li ha attraversati e vissuti nel corso dei
secoli. Proveremo ad afferrare i loro pensieri cercando di capire perché da queste valli sono saltati fuori personaggi leggendari come il Gigiat.
A scuola dal larice!
Giunti in una verde radura incontriamo i primi larici. Attraverso la loro osservazione scopriremo le caratteristiche salienti della pianta ma da queste
amplieremo lo sguardo e finiremo per leggere il paesaggio circostante. Molto più importante della singola emergenza di un luogo (come un larice
o una vetta) è la relazione esistente tra queste. In ogni stagione il mutamento del larice è netto e ognuno di questi mutamenti dice qualcosa. Lo
scopo è comprendere che tutti gli elementi del paesaggio sono legati tra loro e insieme raccontano una grande storia.
I trovanti
Nei pressi del Rifugio Ràsega, ci fermeremo ai piedi di un grosso sasso. La Val di Mello è molto conosciuta anche col nome di Valle dei Sassi. Questi
enormi massi saltano immediatamente all’occhio, nonostante siano inglobati nel paesaggio con armonia. Scopriremo perché un mucchio di pietre
sia stato elevato a simbolo di una intera valle! Con le nostre mani toccheremo le pareti rocciose e avremo la sensazione di trovarci in posti per noi
off-limit e questo contatto ci permetterà di conoscerne i segreti.
Il bosco e il benessere
Non andiamo in giro a camminare solo per conoscere le cose che ci circondano, lo facciamo anche per ricavarne benessere. Il cammino permette
a tutti di riprendere un ritmo che oggi facciamo fatica a ritrovare nella vita quotidiana. Andiamo a camminare in natura per riscoprirlo ma anche
per cercare di riportare questa piacevole sensazione quando rientriamo nelle nostre case. La lentezza, il silenzio, la possibilità di avvicinarsi o
allontanarsi dagli altri, la stimolazione sensoriale sono tutti elementi che vanno esercitati. Questo è uno dei nostri principali obiettivi in cammino.
Il rifugio Luna Nascente
L’atto conclusivo del nostro trek si svolgerà al rifugio Luna Nascente: il meritato riposo avrà un sapore gustoso. Sarà anche l’occasione per conoscere
una realtà positiva che fa ben sperare per il futuro dell’economia di montagna. Non è solo quindi una tappa ristoratrice durante un trek ma fa parte a
tutti gli effetti delle cose belle da vedere. Ci racconta di come sia possibile integrare l’antichissima vocazione agreste di questi luoghi con la più recente
attività di fruizione turistica in modo armonico e rispettoso.
MILANO
trekkingitalia.org
15
DAL 1926 LA BOTTEGA DEGLI ALPINISTI MILANESI
ALPINISMO . TREKKING . NORDIC WALKING . CIASPOLE .
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ITINERARI
ITINERARI
VITA ASSOCIATIVA
ITINERARI
I TREK DI CAPODANNO
I TREK DELL’EPIFANIA
SCHEDA DI VALUTAZIONE DEI TREK
I GRANDI TREK
lunedì 26, 8 gg.
Sicilia, ISOLE EOLIE
trek residenziale.
martedì 27, 9 gg.
Marocco, ERG DI MERZOUGA
E LE GOLE DEL TODRA E DEL DADES
trek con bagaglio trasportato
giovedì 29, 8 gg.
Puglia, IL CAMMINO DI SAN MICHELE
MARE E MONTI DEL GARGANO
trek con bagaglio trasportato
giovedì 29, 6 gg.
Croazia, CAPODANNO ISTRIANO
trek residenziale
martedì 27, 7 gg.
Malta, ISOLE DI MALTA E GOZO
trek residenziale
giovedì 29, 5 gg.
Germania, BIANCA FORESTA NERA
trek residenziale con racchette da neve
mercoledì 28, 9 gg.
Portogallo, ISOLA DI MADEIRA
trek residenziale
giovedì 29, 5 gg.
Emilia Romagna, RIMINI E LE ROCCHE
DEI MALATESTA
trek residenziale
mercoledì 28, 6 gg.
Campania, SENTIERI DI AMALFI E CAPRI
trek residenziale
giovedì 29, 4 gg.
Marche, CONERO E GROTTE DI FRASASSI
trek residenziale
mercoledì 28, 5 gg.
Toscana, ISOLA D’ELBA,
giovedì 29, 4 gg.
PARCO NAZIONALE DELL’ARCIPELAGO TOSCANO Francia, LES CALANQUES
trek residenziale
trek residenziale
mercoledì 28, 5 gg.
Alto Adige, ORTISEI, SENTIERI DELLA GARDENA
trek residenziale con racchette da neve
giovedì 29, 4 gg.
Piemonte, ALPE DEVERO
trek residenziale con racchette da neve.
mercoledì 28, 5 gg.
Alto Adige, VAL SARENTINO,
TRA LE STREGHE DEL TIROLO
trek residenziale con racchette da neve.
giovedì 29, 4 gg.
Liguria, LE TRE PERLE: MONTE DI PORTOFINO,
ISOLA PALMARIA E CINQUE TERRE
trek residenziale
mercoledì 28, 5 gg.
Molise, TRATTURI D’INVERNO
DALLA MONTAGNA AL MARE
trek residenziale
giovedì 29, 4 gg.
Lombardia, VALMALENCO QUOTA 2000
AI PIEDI DEL PIZZO SCALINO
trek residenziale con racchette da neve
mercoledì 28, 4 gg.
Francia, HYERES E LE SUE ISOLE
trek residenziale
giovedì 29, 4 gg.
Toscana, MASSA MARITTIMA
E I LITORALI DELLA MAREMMA
trek residenziale
giovedì 29, 9 gg.
Marocco, CAROVANA DEL DESERTO
trek con bagaglio trasportato
giovedì 29, 8 gg.
Spagna, ISOLA DI MINORCA
trek residenziale
venerdì 30, 9 gg.
Grecia, ISOLA DI CRETA
trek residenziale
giovedì 5, 4 gg.
Toscana, PARCHI DELLA VAL DI CORNIA
E GOLFO DI BARATTI
trek residenziale
FACILE
FACILEMEDIO
MEDIO
MEDIOIMPEGNATIVO
IMPEGNATIVO
DISTANZA PERCORSA
< 10 km
10/15 km
15/20 km
> 20 km
> 25 km
ORE DI CAMMINO
< 4 ore
< 5 ore
4/6 ore
5/7 ore
• 7 ore
DISLIVELLO IN SALITA
< 300 m
300/600 m
600/900 m
900/1200 m
• 1200 m
IMPEGNATIVO+
OTTOBRE
giovedì 5, 4 gg.
Austria, SEEFELD,
SENTIERI BATTUTI DEL BIANCO TIROLO
trek residenziale su sentieri innevati
giovedì 5, 4 gg.
Alto Adige, SENTIERI INNEVATI
DEL PARCO ODLE PUEZ
trek residenziale su sentieri innevati
DISLIVELLO IN DISCESA
< 500 m
500/800 m
800/1000 m
1000/1500 m
> 1500 m
CARATTERISTICHE
TERRENO
pianeggiante
non sconnesso
(strade bianche)
pianeggiante/sconnesso
(mulattiere, sentieri ben
battuti)
sconnesso
(sentieri tracciati con
gradoni e breccia libera)
diversi tipi di fondo: da
sconnesso, sdrucciolevole, fangoso, con neve
sdrucciolevole,
scivoloso, roccette, neve
ZAINO E LOGISTICA
zaino
in giornata
zaino
in giornata
zaino da 2/3 gg
a stella
zaino grande
itinerante
itinerante con zaino in
spalla; pernottamento
in tenda o bivacco
ALLENAMENTO
NECESSARIO
AUTOVALUTAZIONE
venerdì 6, 3 gg.
Valle d’Aosta, RIFUGIO FERRARO
trek residenziale con racchette da neve
per iniziare,
buona salute
minimo,
buona salute
“cammino regolarmente
ho effettuato del dislivello”
“sono allenato e posso
percorrere trek di più
giorni/dislivello”
“ho un buon allenamento,
ho l’attrezzatura necessaria e sono disposto a
condizioni impegnative”
sabato 1, 8 gg.
Puglia, SENTIERI DEL SALENTO
trek con bagaglio trasportato
possibilità di:
catene, corde, cenge,
scale, passaggi su roccia
mercoledì 5, 4 gg.
Germania, SENTIERI_METROPOLITANI
BERLINO, IL CROCEVIA DEL 900
trek residenziale
SETTEMBRE
“non soffro di vertigini
ne ho timore di passaggi
più complicati”
sabato 10, 9 gg.
Sicilia, ISOLE EOLIE
trek residenziale
Tabella di valutazione per aiutare i soci a meglio comprendere l’itinerario e a valutare la propria preparazione fisica per affrontare il trek.
venerdì 6, 3 gg.
Piemonte, VALLE STRETTA,
DAI RE MAGI CON LA BEFANA
trek residenziale con racchette da neve
PLANNING
GRANDI TREK DELL’AUTUNNO E DELLE FESTE
TREK DEL WE E GIORNALIERI
FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING E DELLA NATURA
A OGNUNO IL SUO TREK
Alla
scoper ta
della
natura
Alla
scoperta
della
natura
2016
Amici
Associazione
g e della Natura
del Trekkin
TREK ITINERANTE
prevede ogni giorno una diversa tappa (albergo o rifugio). Bisogna quindi portare
lo zaino con tutto l’equipaggiamento richiesto per l’intera durata del trek.
TREK CON RACCHETTE DA NEVE
per continuare a camminare anche d’inverno! Un’esperienza priva di difficoltà nella
suggestiva cornice dell’innevamento montano.
TREK RESIDENZIALE
si tratta di escursioni ogni giorno diverse che hanno come base un solo albergo o
rifugio. Basta avere uno zaino per le proprie esigenze quotidiane.
VIAGGIO & TREK
proposta che unisce al trek la visita di luoghi di alta valenza ambientale, storica, artistica, che arricchiscono la qualità della conoscenza di un territorio con un approccio
più ravvicinato al paesaggio. Le differenti tipologie delle attività sono:
Viaggio & Trek itinerante
Viaggio & Trek residenziale
Viaggio & Trek con bagaglio trasportato
Il SENTIERO TREKKING ITALIA è il
primo sentiero dell’Associazione.
Il suo sostegno è stato indirizzato
alla ricerca dei temi e delle
narrazioni, al coinvolgimento delle
Amministrazioni, al tracciamento,
marcatura e manutenzione.
INCONTRI PREPARATORI
In corrispondenza della partenza di alcuni Grandi Trek può essere previsto un incontro preparatorio, organizzato dalla sede promotrice: è il momento in cui il gruppo si
incontra e si prepara al trek. Infatti, il socio-accompagnatore, o la guida prescelta, darà
in questa occasione tutte le informazioni riguardo il territorio che si andrà a scoprire,
le difficoltà dell’itinerario, l’equipaggiamento e gli appuntamenti principali.
VIENI CON NOI A SCOPRIRLO!
TREK CON BAGAGLIO TRASPORTATO
trek itinerante di più giorni in cui il bagaglio (preferibilmente una borsa molle) dei
partecipanti viene trasportato ad ogni posto tappa. È necessario avere uno zaino
per le proprie esigenze quotidiane.
TREK DELLA SCOPERTA
trek composto da un ristretto numero di soci che hanno partecipato, nei mesi
precedenti, alla progettazione e organizzazione del viaggio coadiuvati da un
esperto dell’Associazione. Una serie di incontri, organizzati dalla sede proponente, viene indirizzata dal tutor alla costruzione del trek e del suo Pre-libro.
Al rientro il gruppo dovrà redigere una relazione, il definitivo Libro del Trek, che
consentirà al trek stesso di entrare, l’anno successivo, nella programmazione
dell’Associazione.
CONSULTA IL CATALOGO
GRANDI TREK O IL SITO
WWW.TREKKINGITALIA.ORG
MILANO
trekkingitalia.org
19
mercoledì 7 - domenica 11 dicembre
Molise
20 trekkingitalia.org MILANO
SENTIERO TREKKING ITALIA
Quale miglior occasione per festeggiare la tradizionale Festa degli Amici del Trekking lungo il “Sentiero Trekking
Italia”? Un progetto dell’Associazione divenuto realtà nel 2015 per valorizzare il sorprendente territorio dell’Alto
Sannio. Un originale itinerario escursionistico che tocca antichi centri e luoghi di maggior interesse ambientale
e culturale nella millenaria terra del Molise. Il “Sentiero Trekking Italia” si sviluppa per oltre 100 km fra monti e
valli dell’Appennino Sannita tra i fiumi Sangro e Trigno. Il cammino del nostro speciale evento, pur non seguendo
l’itineranza estiva, percorre alcuni tratti rappresentativi del STI: l’avvincente paesaggio montuoso, praterie, foreste,
tratturi... l’ambiente che caratterizza il territorio sannita e che si rivela per la bellezza e varietà dei luoghi, la vitalità
artigianale e di tradizioni popolari, elementi che definiscono la vera identità di una terra semplice, ricca di fascino
e dimenticata: il Molise.
sabato 10, 8 gg.
Molise, NELL’ALTO SANNIO SUL NUOVO
SENTIERO TREKKING ITALIA
trek con bagaglio trasportato
mercoledì 14, 4 gg.
Inghilterra, SENTIERI_METROPOLITANI
LONDRA LA WORLD CITY
trek residenziale
sabato 17, 8 gg.
Grecia, SENTIERI DELL’ISOLA DI ANDROS
trek residenziale
mercoledì 21, 4 gg.
Francia, SENTIERI_METROPOLITANI
PARIGI, LES TRAVERSÉES DE PARIS
trek residenziale
sabato 24, 8 gg.
Malta, MALTA E LE SUE ISOLE
trek residenziale
sabato 8, 4 gg.
Piemonte, LANGHE:
DAL BAROLO AL BARBARESCO
trek con bagaglio trasportato.
sabato 15, 8 gg.
Spagna, LA PALMA: TRA I VULCANI
DE L’ISLA BONITA
trek residenziale
sabato 15, 8 gg.
Sicilia, ISOLE DI LAMPEDUSA E LINOSA
trek residenziale
giovedì 20, 4 gg.
Campania, SENTIERI_METROPOLITANI
NAPOLI DA UN CAPO ALL’ALTRO
trek residenziale
giovedì 26, 4 gg.
Portogallo, SENTIERI_METROPOLITANI
LISBONA, LA CITTÀ DELLA LUCE
trek residenziale
venerdì 28, 5 gg.
Germania, ROMANTICA BAVIERA
trek residenziale
sabato 29, 9 gg.
Giordania, SULLA VIA DI PETRA E IL WADI RUM
viaggio & trek
sabato 29, 4 gg.
Trentino, Alto Adige, TORGGELEN
TRA CASTELLI E BOSCHI INCANTATI
trek residenziale
Itinerario: Isernia, Passo tre Termini, Pietrabbondante, Pesche, Miranda, Vastogirardi, Capracotta
Trek residenziale
Valutazione facile/medio
Viaggio in pullman riservato
Pernottamento in albergo
18 trekkingitalia.org MILANO
sabato 29, 4 gg.
Marche, Umbria, ANCONA-ASSISI:
DAL CONERO AL MONTE SUBASIO
trek con bagaglio trasportato
sabato 29, 4 gg.
Friuli-Venezia Giulia, TRIESTE, IL CARSO
E IL MARE
trek residenziale
sabato 29, 4 gg.
Trentino, Alto Adige, SENTIERI
DELLA CONCA MERANESE
trek residenziale
lunedì 31, 20 gg.
Cile, Argentina, PATAGONIA,
LA FINE DEL MONDO
viaggio & trek.
NOVEMBRE
venerdì 11, 10 gg.
Senegal, DAL DESERTO DI LOMPOUL
ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL
viaggio & trek con bagaglio trasportato
DICEMBRE
mercoledì 7, 5 gg.
FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING
NELL’ALTO SANNIO SUL NUOVO SENTIERO
TREKKING ITALIA
mercoledì 7, 5 gg.
Germania, HEIDELBERG: I MERCATINI DI NATALE
trek residenziale
SENTIERO REGINA: DOMASO-SORICO
SABATO 12 / DOMEN. 13 - EMILIA/ROMAGNA
FERRARA: A PASSEGGIO CON
BASSANI, ANTONIONI E DE CHIRICO
CRINALE DEL TRIANGOLO LARIANO
DOMENICA 6 - PIEMONTE
LE STREGHE DI CROVEO
TREK DEL WE E GIORNALIERI
DICEMBRE
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
MERCATINI DI NATALE IN OSSOLA
DOMENICA 11 - PIEMONTE
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
VALLE DEL SILENZIO
TREK CON RACCHETTE DA NEVE
DOMENICA 11 - SVIZZERA
Valutazione: facile
S.A. in definizione
GRAVEDONA E LE SUE FRAZIONI
SABATO 10 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Valentino / [email protected]
MONTEVECCHIA E VAL CURONE
GIOVEDÌ 8 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
MONASTERO DI TORBA CON IL FAI
DOMENICA 18 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. riccardo / [email protected]
RIFUGIO ALPE GRANDA
DOMENICA 18 - LOMBARDIA
Valutazione: facile / medio
S.A. Claudio / [email protected]
MONTE LESIMA
Valutazione: medio
S.A. Alfredo / [email protected]
DOMENICA 18 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
BORMIO, SENTIERO DELLA PACE
SABATO 17 - LOMBARDIA
VIGNETI DI MAROGGIA
VIA DEI TERRAZZAMENTI
Valutazione: medio
S.A. Claudio / [email protected]
BALCONATA DEL CERVINO
CHAMOIS-LAVORÈ
TREK CON RACCHETTE DA NEVE
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
PRANZO DEGLI AUGURI
ALLE PIRAMIDI DI REZZAGO
MERCOLEDÌ 14 - LOMBARDIA
DOMENICA 4 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
PERCORSO VOLTIANO TRA COMO E
BRUNATE CON MERCATINI DI NATALE
DOMENICA 4 - LOMBARDIA
MERCOLEDÌ 7 / VENERDÌ 9 - VALLE D’AOSTA
FESTA DEGLI AMICI DEL TREKKING
MOLISE - SENTIERO TREKKING ITALIA
NELL’ALTO SANNIO
Valutazione: facile
S.A. [email protected] / Patrizia
MERCOLEDÌ 7 / DOMENICA 11
ACQUARELLO AL LAGO D’ORTA
Valutazione: medio
S.A. Alfredo / [email protected]
ANELLO DEL SASSELLA
DOMENICA 13 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Cristina / [email protected]
MEDITAZIONE E TREK
SESTRI LEVANTE-RIVA TRIGOSO
DOMENICA 13 - LIGURIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
TRAVERSATA ESINO-LERNA
PERIPLO MONTE MUGGIO
Valutazione: facile / medio
S.A. Claudio / [email protected]
DOMENICA 20 - LOMBARDIA
DOMENICA 13 - LOMBARDIA
Valutazione: facile / medio
S.A. Claudio / [email protected]
PIANI D’ERNA
CULMINE SAN PIETRO-MAGGIO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DOMENICA 20 - LOMBARDIA
PARCO DI PORTOFINO
SAN FRUTTUOSO CON IL FAI
Valutazione: facile
S.A. Giuliana / [email protected]
PARCO REGIONALE
DELLA SPINA VERDE
DOMENICA 20 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
GRESSONEY, TREK E DANZE
SABATO 19 / DOMENICA 20 - VALLE D’AOSTA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 12 / DOMENICA 13 - LIGURIA
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
SABATO 3 - PIEMONTE
Si paga solo il viaggio
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
LE VIE D’ACQUA: BRIVIO-GARLATE
DOMENICA 6 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
PARCO DELLA VETTABBIA
DALLA ROGGIA ALL’ABBAZIA
DI CHIARAVALLE, IL BRUTTO
ANATROCCOLO CHE SI FECE CIGNO
DOMENICA 6 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
Valutazione: facile
S.A. in definizione
SABATO 12 - LOMBARDIA
SABATO 5 / DOMENICA 6 - LOMBARDIA
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. Maurizio / [email protected]
Valutazione: facile
S.A. [email protected] / Patrizia
SENTIERI_METROPOLITANI
PENNE BIANCHE
BATTELLO
FUNIVIA
TRENO
AUTOBUS DI LINEA O RISERVATO
AUTO
TREK DEL WE E GIORNALIERI
NOVEMBRE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SENTIERO REGINA,
SAMOLACO-SORICO
MERCOLEDÌ 30 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
CALANCHI DI NIVIONE
DOMENICA 30 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
SENTIERO LIGURIA, LA VIA DEL
TRENO
DOMENICA 30 - LIGURIA
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
SUL SENTIERO DEI BALABIOT
DOMENICA 30 - SVIZZERA
Valutazione: medio
S.A. Giovanni / [email protected]
VIA FRANCIGENA
FORNOVO-PONTREMOLI
TREK ITINERANTE
SABATO 29 / LUNEDÌ 31 - EMILIA / TOSCANA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SENTIERI E SAPORI
SULLA LINEA CADORNA
SABATO 29 / DOMENICA 30 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
VENEZIA
DISEGNARE L’ARTE IN CITTÀ D’ARTE
SABATO 29 - VENETO
RIFUGIO MURELLI
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 26 - LOMBARDIA
TREK DEL WE E GIORNALIERI
SETTEMBRE
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
RIOMAGGIORE, PORTOVENERE,
MONTEMARCELLO
MERCOLEDÌ 28 / GIOVEDÌ 29 - LIGURIA
20122 Milano
via Santa Croce 2
tel. 02 8372838 - 8375825 / fax 02 58103866
da lunedì a venerdì: 10 - 18,30 / sabato: 10 - 12
[email protected]
www.trekkingitalia.org
Valutazione: facile / medio
S.A. in definizione
TREK DEGLI AUGURI AI
CORNI DI CANZO, TRADIZIONALE
POLENTATA AL RIFUGIO TERZ’ALPE
LUNEDÌ 26 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. in definizione
NATALE SUI SENTIERI DI LEVANTE
VENERDÌ 23 / LUNEDÌ 26 -LIGURIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
ABBAZIA DI SANT’ALBERTO DI BUTRIO
DOMENICA 27 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Pietro / [email protected]
S_M AI BORDI DELLA VIA EMILIA
STORIA E ALTRE STORIE:
DA SAN GIULIANO A MELEGNANO
DOMENICA 27 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
COLLI E FORTI DI COLICO
DOMENICA 27 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Cristina / [email protected]
TREK DEL CORBEZZOLO
MONEGLIA-LEVANTO
SABATO 26 / DOMENICA 27 - LIGURIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
MONTE GRUMELLO
TREK DELL’AGRIFOGLIO
SENTIERO ROTARY
SABATO 26 - LOMBARDIA
SABATO 19 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
ANELLO DELLA VAL D’INTELVI
MERCOLEDÌ 23 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
LODI E L’ADDA
LOD, LAUS POMPEIA, LAUS NOVA
DOMENICA 23 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MONTE TRE CROCI E
PARCO SACRO MONTE DI VARESE
DOMENICA 23 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
S.A. Cristina / [email protected]
MEDITAZIONE E TREK
L’ORO DELL’OSSOLA
DOMENICA 23 - PIEMONTE
Valutazione: medio
S.A. in definizione
COLORI DELL’ENGADINA
SABATO 22 / DOMENICA 23 - SVIZZERA
BERGAMO ALTA
DISEGNARE L’ARTE IN CITTÀ D’ARTE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
FRANCIACORTA:
BRESCIA-RODENGO
MERCOLEDÌ 16 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Riccardo / [email protected]
MONTE CHIAPPO, LESIMA
SUL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
LE TRACCE DELLE LOTTE PARTIGIANE
NELL’ALTO PAVESE
DOMENICA 16 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
VIA FRANCIGENA
MALASPINA IN VAL STAFFORA
DOMENICA 16 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Claudio / [email protected]
VAL TALEGGIO
DOMENICA 16 - LOMBARDIA
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
COLLI EUGANEI
VILLA DEI VESCOVI CON IL FAI
SABATO 15 / DOMENICA 16 - VENETO
Un incontro per crescere e divertirsi
PONTE DI CARASC
TREK DEGLI ACCOMPAGNATORI
IN VAL CURONE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SABATO 22 - SVIZZERA
SABATO 15 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
DA ARONA AL LAGO D’ORTA
MERCOLEDÌ 19 - PIEMONTE
Valutazione: impegnativo
S.A. [email protected]
RESEGONE PER IL CANALE BOBBIO
DOMENICA 25 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. in definizione
SENTIERO BALCONE
DOMENICA 25 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
CRODO, IL PAESE DELL’ACQUA
E DEL CRODINO
DOMENICA 25 - PIEMONTE
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
FIORI E FRUTTA A CELLE LIGURE
CON IL FAI
SABATO 24 / DOMENICA 25 - LIGURIA
SABATO 12 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
VILLA BOZZOLO CON IL FAI
SABATO 5 - LOMBARDIA
Valutazione: facile/medio
S.A. valentino / [email protected]
MONTE BOGLIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 9 - LOMBARDIA
SENTIERO MANZONIANO
CON POLENTATA
Si paga solo il viaggio
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
A SPASSO CON LA LORY
UN OMAGGIO A VECCHI E NUOVI SOCI
LE VIE D’ACQUA: PORTO D’ADDA-BRIVIO
DOMENICA 9 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Gianluca/[email protected]
LA GIORNATA DEL CAMMINARE
S_M#4: IL SENTIERO
DELLE VOCI DEL MONDO
DOMENICA 9 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
BOSCO DELLE QUERCE E OASI LIPU
DOMENICA 9 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Giovanni / [email protected]
LAGO ANGELOGA: RIFUGIO
CHIAVENNA
DOMENICA 9 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Alfredo / [email protected]
VALLE DI PIETRA: COLORI D’AUTUNNO
IN VALMALENCO
SABATO 8 / DOMENICA 9 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. in definizione
MARTEDÌ 1 - LOMBARDIA
TREK DEL WE E GIORNALIERI
OTTOBRE
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MONTE FAIE
DOMENICA 2 - PIEMONTE
Valutazione: medio
S.A. Giovanni / [email protected]
RIFUGIO ROSALBA
DOMENICA 2 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Gianni /[email protected]
S_M & P M V L
ESERCIZI DI PSICOGEOGRAFIA
SABATO 1 / DOMENICA 2 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. Andrea / [email protected]
CRINALE DEI TRAMONTI
SABATO 1 / DOMENICA 2 - LIGURIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
TRAVERSATA ESINO-PASSO DI
AGUEGLIO-BELLANO
SABATO 8 - LOMBARDIA
LE ISOLE DI VENEZIA
SABATO 1 / DOMENICA 2 - VENETO
Valutazione: facile
S.A. valentino / [email protected]
UN GIRO DI ...SOGNO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 12 - LOMBARDIA
SENTIERO RESTELLINI
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
MONTE DI BRIANZA
DOMENICA 18 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
VICENZA E IL PALLADIO
DOMENICA 18 - VENETO
Valutazione: facile / medio
S.A. [email protected]
GHIACCIAIO DEL MORTERATSCH
DOMENICA 18 - SVIZZERA
Valutazione: medio
S.A. Claudio / [email protected]
PARCO NAZIONALE GRAN PARADISO
FESTA DI CHIUSURA STAGIONALE
DEL RIFUGIO SELLA
ALTA VAL GEROLA
Valutazione: medio
S.A. Claudio / [email protected]
SABATO 24 / DOMENICA 25 - VALLE D’AOSTA
SABATO 17 / DOMENICA 18 - LOMBARDIA
SPITZHORN
SABATO 24 -SVIZZERA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 5 - PIEMONTE
9 OTTOBRE, GIORNATA DEL CAMMINARE
Valutazione: facile
S.A. Pietro / [email protected]
S_M & MATER CULT
FESTIVAL “TRA CASCINE E ABBAZIE”
A CHIARAVALLE
DOMENICA 11 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. Umberto S.
DA STRESA A LESA
SULLE TRACCE DEL MANZONI
DOMENICA 11 - PIEMONTE
Valutazione: facile / medio
S.A. Umberto C.
VAL VERZASCA
DOMENICA 11 - SVIZZERA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
LAGO MAGGIORE: VAL VEDDASCA
SABATO 10 / DOMENICA 11 - LOMBARDIA
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
SENTIERO VERDEAZZURRO
FRAMURA-MONTEROSSO
SABATO 10 / DOMENICA 11 - LIGURIA
Valutazione: facile
S.A. Valentino / [email protected]
CANTINE APERTE A PALLANZO
SABATO 10 - LOMBARDIA
Valutazione: facile / medio
S.A. Sonia / [email protected]
IVREA E I SUOI LAGHI
S_M: MI-LU
DA MALNATE A CAGNO
Valutazione: medio
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 21 - PIEMONTE
MONFERRATO, COLLI DIVINI
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
SABATO 17 - PIEMONTE
SABATO 10 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
ACQUARELLO IN VIGNA
SABATO 1 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
CHIAVENNA LA SAGRA DEI CROTTI
DOMENICA 4 - LOMBARDIA
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
SENTIERO GEOLOGICO DEL FINALESE
DOMENICA 4 - LIGURIA
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. Claudio / [email protected]
MONTE GIOVE: UN 3000 PER SOGNARE
SABATO 3 / DOMENICA 4 - PIEMONTE
Valutazione: facile
S.A. [email protected]
PENISOLA DEI POETI CON BAGNO
SABATO 3 - LIGURIA
Valutazione: facile / medio
S.A. Sonia / [email protected]
MONTISOLA
MERCOLEDÌ 14 - LOMBARDIA
Valutazione: facile / medio
S.A. Valentino / [email protected]
VAL GEROLA
S_M: MI-LU
DA RHO A LEGNANO
Valutazione: medio / impegnativo
S.A. [email protected]
MERCOLEDÌ 7 - LOMBARDIA
SABATO 3 - LOMBARDIA
ITINERARI
FESTIVAL
DEL NORDIC WALKING
Tra i vigneti con le nostre
bacchette vorticanti!
Rita Mantovani
Dall’1 al 3 luglio si è svolto il Festival del Nordic Walking in un’atmosfera di calma e di pace su una collina circondata da vigneti inanellati con precisione certosina. Gli iscritti sono arrivati a gruppi, vecchie conoscenze e
tante facce nuove che si sono avvicinate per la prima volta.
Nel pomeriggio ritrovo in piazza con la consegna delle sacche di partecipazione alla manifestazione, ma di cosa si tratta? Cosa è il Festival
del Nordic Walking? Lo capirete presto...
In questa tre giorni a Nizza Monferrato e dintorni a fare da padroni sono
state la bellezza dei paesaggi collinari, il caldo torrido e tanti, tanti colori, salite e discese, sorrisi e fatica... e quanta fatica per gli organizzatori,
gli istruttori, i volontari dell’associazione che ci ha ospitati. Centinaia e
centinaia di persone da gestire e “Capitan Contardo” multitasking organizzatore, accompagnatore, presentatore, cantante, ballerino... “Capitan Contardo ti sei ripreso dalla tre giorni di fuoco??”
Pranzo del venerdì e subito si respira una bella aria: nel tavolo a fianco al
nostro, gente del posto “attacca simpaticamente bottone”; ascoltiamo
storie di luoghi e tradizioni, di cura del territorio e del patrimonio vinicolo che ne scaturisce, storie di duro lavoro che hanno portato queste
zone ad essere dichiarate Patrimonio dell’Umanità. Ci scappa anche la
bottiglia di vino offerta al nostro tavolo... cominciamo bene!
Il venerdì pomeriggio inizia con pillole di Nordic Walking per i neofiti, e
prosegue con la camminata fra i vigneti intervallata dalla tradizionale
“merenda sinora” (pane, salame e... vino), una doccia veloce e poi la
cena in piazza organizzata dalla proloco con tanti giovani, guidati dal
parroco del paese, all’opera come camerieri: la musica, i balli, l’immancabile vino locale, si respira una “sana aria di antico”.
Sabato mattina ritrovo nel parcheggio della cantina sociale di Vinchio,
un giretto fra gli scaffali dove fra decine di bianchi, rossi e spumanti
non saprei proprio cosa scegliere. Oggi incontreremo anche la madrina
dell’evento Stefania Belmondo (vi ricordate vero quali sono le origini del
Nordic Walking?). Si cammina nel Parco Naturale della Val Sarmassa fra
fossili marini e cercatori di tartufi. Il caldo è veramente torrido ma ecco
il punto di ristoro: ci aspettano anguria e bevande. Si cammina ancora
un po’ e in fondo alla discesa ci aspetta il pranzo al sacco. Ah però: alla
faccia del pranzo al sacco! Tovaglietta per pic-nic, salame, formaggio,
insalata di pasta, acciughe sott’olio e di qualcosa mi sarò sicuramente
dimenticata... Ah, scusate, dimenticavo il vino...
Nel pomeriggio relax in piscina per i “pigroni” (me compresa), visita alla
città, orienteering fotografico e convegno sui benefici della nostra disciplina per i più “arzilli”. Alla sera cena con qualche “facciamo presto
c’è la partita”. Va bene, va bene facciamo presto che c’è la partita!
Nascono nuove amicizie e per finire la serata qualcuno scende a Nizza
a far tardi nella notte bianca.
Domenica. Anche oggi caldo torrido, gli organizzatori hanno previsto sul
cammino volontari con l’acqua per rinfrescarci, bella passeggiata fino
alla Distilleria Berta e rientro fra le viti e le colline.
Arrivo un po’ dopo gli altri al B&B e cosa vedo? Tutti insieme attorno a
un tavolo a bordo piscina, mangiano, ridono, scherzano... due giorni e
già c’è il gruppo. Che bello!
Dimenticavo! Qualcuno è rimasto alla domanda che cosa sia il Festival
del Nordic Walking?
Il Festival è un modo per avvicinarsi al Nordic Walking. È un momento
di incontro fra istruttori e walkers che provengono da tutta Italia ma anche dal resto d’Europa: è un luogo di abbracci fra amici di lunga data e
di nuove conoscenze, è un modo per immergersi a piedi nei territori. È
esperienze da condividere: convegni, camminate, cibo, vino e quando
sei stanco relax. Il Festival, ovunque si svolga, è “fare squadra” per chi
organizza, è amicizia e sorrisi. Ed è un po’ come “tornare a casa” per
tutti gli altri... Chissà, magari fra qualche anno la “casa a disposizione”
potrebbe essere la nostra, per ora l’augurio di buon lavoro è per gli organizzatori del prossimo festival 2017.
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21
VITA ASSOCIATIVA
CORSO DI TREKKING?
LA NASCITA DI UN BEL GRUPPO
Il Corso, in fondo, è tutta una scusa. Argomenti altisonanti, un martedì via l’altro, “a domanda risposta”, hanno lasciato il campo a quello che possiamo considerare come il vero “Corso”: l’applauso scherzoso per i ritardatari, i sorrisi e le fronti corrucciate davanti a qualche immagine o parolona, il respiro un po’ affannato
sul sentiero con il paesaggio che si dipana, qualche costina e bicchiere di troppo alla Capanna Mognone, la
stretta di mano a fine Sentiero.
Alla fine quindi il Corso di Trekking è stato questo: una miscela tra tecnicità e simpatia, scoprendo come è
bello stare insieme e camminare.
L’ESPERIENZA
Verusca Petruolo
La giornata ha inizio con uno zaino troppo stretto nel girovita; si ha la
sensazione di non respirare e il sentiero verso l’altitudine della montagna è appena imboccato. Il provvidenziale intervento del Socio Accompagnatore porrà fine a quell’inspiegabile sofferenza: allentati gli
spallacci, sistemata correttamente la cinghia sui fianchi, e qualche
esercizio di respirazione, si riprende il percorso senza ulteriori indugi.
Nel cammino i pensieri si affollano sull’inspiegabile episodio accaduto un attimo prima. “Ho indossato cinture più strette di quella”, mi
ripeto, “senza mai alcun manifesto segno di soffocamento”.
Ciò mi ha portato a sospettare, con ilarità, che, probabilmente, una
certa intolleranza verso ogni forma di “restrizione” e “costrizioni
convenzionali”, sviluppatasi negli ultimi anni, abbia potuto avere, nel
22 trekkingitalia.org MILANO
tempo, una estensione anche corporale.
Parlo della stessa intolleranza che, tutto sommato, mi ha spinto
sempre di più verso la ricerca di qualcosa di reale, non artefatto,
spontaneo, vero: la natura.
Quella natura che adagio e silenziosa aiuta a riconciliarsi con il mondo, a mettere in ordine i pensieri più sconnessi, a tollerare ogni forma
di cinismo e disincanto che inevitabilmente insidiano il quotidiano,
senza lasciarsi trasformare, volente o nolente, in qualcosa in cui non
ci identifichiamo.
Proseguendo il cammino si raggiunge la meta: due capanni attrezzati e accoglienti ci attendono per il ristoro. Nel bel mezzo della serata, durante la convivialità del desinare, discorrendo allegramente,
mi fermo a riflettere che per la prima volta riscontro una complice
armonia tra persone che si conoscono a malapena. Si percepisce
un’allegra sensazione di familiarità come quando si fa ritorno a casa
dopo una lunga assenza e si viene travolti dalla festosa accoglienza
dei familiari in trepida attesa.
Il giorno seguente si riprende il cammino, lasciandoci alle spalle, con
prematura nostalgia, i capanni che tanto hanno allietato il nostro
soggiorno.
Il percorso si fa leggermente impervio per chi come me non ha dimestichezza con simili sentieri. Proseguo con un certo timore, ponendo la massima attenzione ad ogni singolo passo. Il sentiero si rivela
stretto e scivoloso per la presenza di fogliame sul tracciato. È una
fitta e meravigliosa faggeta quella che ci accingiamo ad attraversare. Dritti e imponenti faggi ci circondano in tutte le direzioni, sembra
quasi di essere avvolti in un soave abbraccio.
A mano a mano, però, le preziose indicazioni del Socio Accompagnatore mi permettono di proseguire con maggiore sicurezza. Ed è così
che a un certo punto si apre al nostro sguardo una fiabesca visuale.
Descriverla è impossibile, qualsiasi aggettivo risulterebbe vano e
inappropriato a decantare tanta bellezza.
Ed è in quell’istante che avverto con stupore uno strano e insolito
senso di benessere, un misto di gratificazione e sollievo, e poi la
leggerezza, quella leggerezza che catturandoti, in un attimo, ti fa dimenticare che oltre esiste anche un’altra parte di mondo.
Superato un iniziale principio di perplessità, proseguiamo il cammino
a piedi nudi su un tappeto di foglie giallastre, integrandoci in quella benevole natura che senza alcun segno di ostilità ci offre cordiale ospitalità fino a raggiungere un nuovo luogo di ristoro. Al nostro
passaggio i maestosi alberi appaiono osservarci e sorriderci; si ha la
sensazione di essere in un racconto di Tolkien, anche se gli arbusti
che ci circondano hanno uno stile meno goffo e fattezze più gentili.
Arrivati, è un momento esilarante quello in cui con il resto delle provviste avanzate improvvisiamo un bizzarro e variegato banchetto, da
suscitare, tuttavia, l’approvazione dei palati più raffinati. Al termine
di un meritato e distensivo riposo, intraprendiamo l’ultimo e impegnativo tratto di sentiero che ci condurrà fino all’arrivo e, inevitabilmente, alla fine di una incredibile e indimenticabile giornata.
Ma è appena varcato l’ultimo tratto di bosco, abbagliata da una luce
bianca e accecante, il momento in cui mi accorgo, con lieve malinconia, che l’incanto, compagno di un intero cammino, è rimasto immobile, fermo alle mie spalle, mentre io avanzo oltre, e mi ritrovo nel punto
in cui ha inizio l’altra parte di mondo.
Dunque, è così che un gruppo eterogeneo di persone è partito alla
volta di una nuova esperienza, caratterizzato solo da un unico comune denominatore: il desiderio di lasciarsi trasportare.
ONORATA MILITANZA
Paola Travaini
Dopo un lunghissimo periodo di... “onorata militanza” tra le fila di
Trekking Italia, incominciata nel 1992, anni in cui mi sono solo lasciata condurre, senza preoccuparmi di nulla e godendo solo del gusto
per il camminare, diventato, nel tempo, una passione irrinunciabile,
quest’anno ho deciso di cogliere l’opportunità offerta dall’Associazione e di partecipare al Corso di Trekking, il secondo dopo l’esordio
vincente dello scorso anno.
Un corso ben strutturato: otto lezioni teoriche, spaziando dall’abbigliamento alla cartografia, dal pronto soccorso all’orienteering,
dall’organizzazione di un trek allo spirito dell’associazione, dei suoi
valori e dei suoi intenti e tre uscite sul campo, due di un’unica giornata e l’ultima un weekend di autogestione nella bellissima cornice
dei panorami svizzeri, sempre seguiti da docenti e tutor preparati,
entusiasti e, soprattutto, pronti a trasmettere il loro bagaglio di esperienza, accumulato in anni e in passi!
Mi sono iscritta quasi d’istinto, senza aver ben chiare le motivazioni,
ma queste si sono definite con il tempo, rivelando, da una parte, un desiderio di più consapevolezza e di maggiore conoscenza rispetto all’esperienza del camminare e la voglia di trasformarla, dopo tanti anni al
traino, in qualcosa di più attivo e partecipato, e, dall’altra, un tentativo,
per quanto timido e scettico all’inizio, di mettermi in gioco su un terreno
noto ed amato, ma, per alcuni versi, ancora sconosciuto.
Perché, se il cammino è – come ci hanno insegnato e come ho personalmente sperimentato – una metafora dell’esistenza, un corso
sul trekking diventa, inevitabilmente, molto di più: è un’esperienza
di condivisione con altre persone che hanno fatto la stessa scelta,
ma non necessariamente con le stesse motivazioni, è un’occasione
di “ascolto” di sé, è un’opportunità per misurarsi con i propri limiti, ma
anche per testare le proprie potenzialità, è un modo per vincere paure, ritrosie e timidezze e capire le attitudini personali, chi da leader e
chi da gregario, ma apprezzabili entrambi nella stessa misura, ed è,
last but not least, l’offerta di entusiasmo e disponibilità, in un futuro
più o meno prossimo, a condividere tutto questo attraverso l’azione
più concreta dell’accompagnare, rendendo altri camminatori partecipi di quanto vissuto ed appreso.
Ed in questo senso, per quanto mi riguarda, l’esperienza è stata un
successo, per quello che ho imparato, per quello che ho scoperto, per
quello che ho condiviso!
Grazie, quindi, a Trekking Italia e a chi lo ha reso possibile.
MILANO
trekkingitalia.org
23
VITA ASSOCIATIVA
COGLI L’ATTIMO
di Patrizia Incerti
“L’acquarello è la tecnica più difficile nelle arti pittoriche, l’acqua se ne va dove vuole lei e si asciuga in fretta
senza possibilità di rimediare, il vento che rovescia il barattolo, il gabbiano che lascia un suo tocco sul foglio:
guarda: il colore si abbina! Tutto questo, tra una risata e l’altra, circondati da una natura rigogliosa, ha dato un
senso a questa ripetibile esperienza. Grazie!”
Tutto ebbe inizio in una caldissima domenica di luglio dell’anno scorso, sui 2.000 dell’Engadina per sfuggire la canicola: i luoghi e i sentieri di Segantini; i monti e le atmosfere di Segantini. Mentre si avanza
con fatica in salita e si prende fiato, lo sguardo vaga intorno: sulla
vallata e sul lago di Sils, sul susseguirsi dei monti sopra al Maloja, sui
gruppi di baite lontani, su questo splendido Parco Nazionale Svizzero, considerato uno dei più belli del mondo.
Una foto non basta per immortalare tutto questo, le sensazioni e le
emozioni di ogni singolo momento non restano sulla pellicola, solo
nella mente e nel cuore. Nasce un’idea: l’unico modo per mettere
un’emozione in un’immagine è dipingerla.
Se ne parla con Chiara, la nostra Socia Accompagnatrice: perché non
pensare e organizzare uscite nella natura con matite, colori e pennelli?
L’entusiasmo è tanto e ci aiuta. Si aspetta la primavera nel pieno della
sua fioritura, ed ecco che il nostro entusiasmo si contagia a tutto lo
staff di Trekking Italia e a tutti quei soci che vogliono cogliere l’attimo.
Le sensazioni davanti a un paesaggio o a un fiore, un gruppo di baite
o un’abbazia, sono interpretate in modo diverso da ognuno: i colori
diventano un messaggio del proprio io, della propria creatività. Ed
ecco che lo stesso soggetto è visto in modo diverso, a volte sembra
un luogo differente dall’originale: un luogo del cuore e della mente.
24 trekkingitalia.org MILANO
C’è chi scopre di avere un talento naturale, chi continua a dipingere
anche a casa e chi preferisce l’uso del colore alla matita, ma sicuramente tutti i partecipanti hanno scoperto un lato di loro stessi che
avevano assopito.
PROSSIME INIZIATIVE CON CARTA E PENNELLO
SABATO 1 OTTOBRE - LOMBARDIA
ACQUARELLO IN VIGNA
SABATO 29 OTTOBRE- VENETO
VENEZIA: DISEGNARE UNA CITTÀ D’ARTE
SABATO 12 NOVEMBRE - LOMBARDIA
BERGAMO ALTA: DISEGNARE UNA CITTÀ D’ARTE
SABATO 3 DICEMBRE - PIEMONTE
ACQUARELLO AL LAGO D’ORTA
S.A. [email protected] / Patrizia
Di seguito alcuni dei commenti dei partecipanti al Corso di Acquarello:
L’esperienza di unire trekking + acquarello ha dato molto più di quanto mi aspettassi.
Non parlo della scolaresca di ridenti ragazze entusiaste, né delle appassionate e indiscusse leader Patrizia e Chiara e neppure dell’associazione a delinquere di pennelli, colori, acqua, vento, cartoncino,
studiati con il preciso intento di azzerare l’autostima.
Parlo di fare trekking in un’altra dimensione: guardandoti attorno e
chiedendoti: come faccio a rendere, con l’aiuto dell’associazione a
delinquere, l’ambiente che sto attraversando? Non tanto renderne i
colori ma interpretare l’”impressione” che sento? E come le ciliegie
vengono le altre domande: che cosa dice a me e solo a me questo
paesaggio? E come posso renderlo in luci e colori? Come posso esprimere il mio rapporto con “questo” ambiente?
E alla fine ai colori si uniscono luci e suoni, fruscii e silenzi.
Forse mi conosco un po’ meglio.
Domenico
Spesso avevo sognato di imparare l’acquarello. Mi vedevo viaggiare per l’Italia, attraversare Liguria e Toscana, imitando poetesse e
ritrattiste inglesi del secolo appena passato. Con me una borsa capace (forse assomiglia un po’ troppo a quella della Mary Poppins di
Disney) da cui escono pennelli e colori che rapidamente schizzano
sulla carta poche impressioni intense con grande facilità...
Così, letta la mail del Trekking, mi sono iscritta subito.
Arrivo in sede dove c’è già un gruppo numeroso che chiacchiera. Alcune sembrano conoscersi e preparano ciò che serve per la lezione con
un sapere che non mi appartiene. Col passare dei minuti comincio a
capire che non è un corso principianti, anche se ve ne sono.
L’insegnante Patrizia è simpatica, alcune di loro la conoscono da
tempo perché seguono i suoi corsi. Inizia la lezione, Patrizia propone
di copiare un lavoro. Tutte lavorano veloci e, con l’ansia di rimanere
indietro, mi affretto a tracciare le linee che serviranno come base
per l’acquarello, mentre tendo l’orecchio alle istruzioni che vengono
date. Faccio dei pasticci e mi sento sempre più depressa e frustrata.
Patrizia si aggira veloce tra noi, correggendo i lavori ora qui ora là,
con poche, sapienti pennellate...
Butto qualche occhiata alle altre, per consolarmi, sperando, in fondo
al mio cuore, che abbiano fatto delle schifezze come me. Ma in quel
momento sento la sua voce squillante che dice ad un paio di novelline, che non sono io: “ma tu hai un dono!” e felice, fa alzare il foglio,
perché tutte lo vedano e possano apprezzarlo.
Mi ci è voluto tutto il corso per riprendermi. Per fortuna alla fine c’è
stata una lunga lezione di recupero, alcune brave mancavano, con
mia gioia. Patrizia ci ha dedicato tanta attenzione ed io ho cominciato
ad essere un po’ più contenta di ciò che producevo.
Inutile che racconti che passeggiare tra i boschi è fantastico!!! Ho dei
ricordi molto vividi; girare in gruppo è proprio divertente, ogni compagna è una scoperta. Chiara, la nostra accompagnatrice, è stata di una
pazienza infinita, un vero sostegno alla crescita del nostro gruppo
così eterogeneo.
Ora guardo ai cieli con occhi diversi, riesco a immaginare sfumature
di acqua e nuvole, fotografo alberi, prati e fiorellini sperando poi di
ricreare in qualche modo l’emozione che ho provato.
Ripetiamolo!
Maria Michelazzo
MILANO
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ITINERARI
AMBIENTI SCONOSCIUTI
Alla scoperta dell’Appennino delle “quattro regioni”
e dell’Oltrepo Pavese
Ettore Puppo
Come il 99% degli italiani non conoscevo l’Oltrepo Pavese. Grave lacuna per un escursionista che, da sempre,
ha camminato su sentieri di mezza Italia. Per me, ligure montanaro, esisteva solo e soltanto l’Appennino
Ligure-Piemontese ed Emiliano.
Catena montuosa lunghissima che tocca tutte le regioni, montagna che,
per la sua posizione così vicina al mare, le altre nazioni europee ci invidiano, montagna snobbata dai più a favore delle Alpi. Monti come il Mongioie,
il Penna, il Maggiorasca, l’Antola, il Cusna, l’Alpe di Succiso, il Parco dei Cento Laghi non hanno niente da invidiare ai tanti rinomati monti delle Alpi e
sono, soprattutto, raggiungibili in ogni giorno dell’anno.
Per me l’andare per sentieri era l’attraversata di Portofino, la Punta Mesco,
l’Isola della Palmaria, la salita al monte Antola, mete facili da raggiungere
e che offrono stupende visioni sulle zone circostanti o sul mare che appare come un’immensa tovaglia blu stesa ai nostri piedi. Poi, un bel dì,
sono rimasto colpito da quanto Paul Krafel aveva scritto nel suo “Sillabario
della natura” a proposito del camminare: “L’apprendimento è la spirale di
cambiamento che mi è più familiare. Ogni piccola lezione cambia il modo
di pensare e il comportamento. A sua volta i cambiamenti nel comportamento portano a fare nuove esperienze che portano a nuove piccole lezioni. Il sommarsi di queste piccole lezioni fa di una vaga consapevolezza
una padronanza cosciente. Imparare a camminare è un esempio di tale
spirale”. Lo scrittore prosegue dicendo che inizialmente il suo modo di
fare escursionismo era concentrato sull’asperità del sentiero che stava
percorrendo e la sua attenzione era solamente attratta dal terreno irregolare senza riuscire a prendere coscienza del mondo che lo circondava. Poi,
pian piano, piccoli cambiamenti lo hanno portato a guardare sempre più
avanti e mentre i piedi avevano imparato a camminare sul terreno sconnesso i suoi occhi, sempre più esercitati, avevano imparato a valutare me-
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glio le difficoltà del percorso e nello stesso tempo a prendere sempre più
coscienza del mondo che lo circondava.
Ed è così che, dopo questa interessante lettura e spronato dall’amico Virginio, grande conoscitore dei luoghi, finalmente ho scoperto l’Oltrepo Pavese: terra di vini, ma anche terra di sentieri poco frequentati che portano
l’escursionista alla riscoperta di paesini minuscoli arroccati sotto dirupi
scoscesi oppure verso boschi talmente fitti da sembrare impenetrabili
ma che poi si rivelano freschi e piacevoli da attraversare anche nelle più
calde giornate estive.
Come non rimanere ammaliati dalla grandiosa via del Sale che ti porta
dall’Oltrepo al mare dopo aver percorso 80 chilometri? Come non rimanere ammaliati dopo aver percorso il “Sentiero della Quattro Regioni” che
permette all’escursionista di attraversare, in cinque giorni, quattro regioni
diverse, di entrare in contatto con quattro dialetti, usi e costumi diversi,
di assaporare la gastronomia di quattro cucine completamente diverse.
E poi c’è la “Via del Sale” che spesso mi viene in mente, immutata nel ricordo delle mie prime esplorazioni quando non esisteva ancora un tracciato
escursionistico. Già, la mitica Via del Sale, il trek che consente all’escursionista di raggiungere, partendo dalla pianura padana, l’azzurro del mar
ligure attraverso monti e valli rimaste disabitate.
Quante volte ho percorso questo itinerario! Quasi una trentina: ho perso
il conto, ma lo rifarei. Il pensiero va a vent’anni fa quando per la prima
volta due sprovveduti l’hanno affrontato per la prima volta. E, mentre un
nodo si ferma in gola, il ricordo ritorna all’amico Mario Panizza col qua-
le iniziai a scrivere un piccolo libro intitolato proprio “La Via del Sale”. Così
ci esprimemmo nella nostra prefazione: “C’era nello sguardo di quei due,
seduti sulla panchina della stazione, l’irrequieta gioia di una imminente
novità. Saliti sul primo bus del mattino, si sedettero tentando invano di
addormentarsi. Partiti nell’oscurità, cercarono, attraverso i finestrini, tutte
le luci note dei paesi della valle, come un lento sgranare di rosario al cui
termine era Varzi. Lesti scesero, con agile rotazione del busto, si addossarono lo zaino dileguandosi rapidamente nel buio. Dopo un’ora di marcia si
volsero per un ultimo sguardo a Varzi che l’alba disvelava, acciambellato,
nella sua conca. Una malcelata fretta rendeva il passo veloce. Passavano
i piccoli borghi e le case sparse, i sentieri noti, per salire sempre più su
verso itinerari sconosciuti, segnati frettolosamente a matita su una sgangherata cartina rimediata chissà dove. Giunti alle case del Brallo, sostarono solo qualche minuto per bere un poco d’acqua e poi via: la mulattiera
di Annibale li aspettava per condurli, in ripida e lunga salita, alle radure di
Cima Colletta e al rifugio Nassano. Qui, nel tardo pomeriggio, seduti su un
tronco, stettero ad osservare la vallata: la pianura lontana avvolta in una
bruma sottile, il manto dei faggi dorati che diventava una potente massa
scura nel versante di Cegni, già in ombra. Ed ancora una volta volsero lo
sguardo lento, intorno, per inventariare, in successione, le cime, i colli ed i
luoghi alti, chiamandoli con il loro toponimo come in uno scolastico appello. Il giorno seguente sarebbero ripartiti per il Monte Lesima, il sentiero del
Giovà e Capannette di Pei e poi oltre, verso il monte Carmo, verso il monte
Antola, verso sentieri ormai abbandonati e non più percorsi, alla riscoperta
dell’antico itinerario percorso dai contrabbandieri di sale, timorosi dell’incognito che li attendeva, ma sospinti dalla passione per l’avventura e dal
desiderio di portare a conoscenza di coloro che li seguiranno questa nuova via verso il mare”.
Ma ci sono ancora altri itinerari meno lunghi e non impegnativi se si vuole
sperimentare “con passo dolce” l’insegnamento di Paul Krafel: I Calanchi
di Nivione o l’Abbazia di Sant’Alberto di Butrio, la Via Francigena Malaspina.
La visita ai tanti borghi che costellano la Valle Staffora o la Val Curone con
i loro castelli ancora abitati, con le viuzze strette, i palazzi in pietra va, ci
riporteranno indietro nel tempo. In ogni trek, indipendentemente dalla sua
durata, “ogni dolce fatica” potrà essere ricompensata con una piacevole
sosta gastronomica in uno dei tanti agriturismi delle zone attraversate!
PROSSIME INIZIATIVE IN QUESTE TERRE
VIA FRANCIGENA IN VAL STAFFORA
domenica 16 ottobre
Valutazione: medio
MONTE CHIAPPO, LESIMA: SUL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO
LE TRACCE DELLE LOTTE PARTIGIANE NELL’ALTO PAVESE
domenica 16 ottobre
Valutazione: medio
CALANCHI DI NIVIONE
domenica 30 ottobre
Valutazione: facile
ABBAZIA DI SANT’ALBERTO DI BUTRIO
domenica 27 novembre
Valutazione: medio
Viaggio con mezzi pubblici o pullman riservato
S. A. Ettore Puppo e Riccardo Cerastico
MILANO
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ITINERARI
SENEGAL - SAINT LOUIS
Dal deserto di Lompoul
alla foce del fiume Senegal
Babacar Diakatè e Alberto Del Re
Il Senegal è uno dei paesi africani dove l’ospitalità “teranga” è ancora viva nelle abitudini e nelle tradizioni
culturali della popolazione, come testimoniano le sue accoglienti città ricche di storia: Dakar, Saint Louis e
Touba. Spettacolari sono i paesaggi della regione del nord ovest dove il Lago Rosa rappresenta un vero regalo
della natura. Il deserto di Lompoul, con le sue dune alte 30 metri, permette suggestivi percorsi anche sul
dorso di dromedari per assistere a infuocati tramonti.
Il Parco di Djoudj lungo la Langue de Barbarie, stretta striscia di terra
di 40 chilometri tra il fiume Senegal e l’oceano, è il terzo sito ornitologico mondiale di uccelli migratori. Gli attraversamenti in piroga delle
lagune offrono scenari mozzafiato. In un ambiente soleggiato, ma
mitigato dal vento, cammineremo sui sentieri saheliani dei villaggi di
Koba e Gandiole, incontrando i pastori nomadi intenti ad abbeverare
il loro bestiame nelle grandi pozze d’acqua. Troveremo Saint Louis,
l’antica capitale, intatta nella sua architettura coloniale e immagineremo il rombo delle prime sorvolate aeropostali di Jean Mermoz e
Antoine de Saint-Exupéry. Scendendo verso Dakar, visiteremo la città
santa di Touba che ospita una delle moschee fra le più grandi dell’Africa occidentale. Passeremo poi da Thies con il suo coloratissimo mercato e raggiungeremo, infine, l’Isola di Gorée, centro della tratta degli
schiavi: tappa irrinunciabile per comprendere la drammatica storia di
un intero continente.
— GIORNO 1
Dakar - Lac Rose - Lompoul
Atterrati, la sera precedente, a Dakar, il giorno successivo si abbandona la capitale in direzione nord est per raggiungere il Lac Rose,
caratteristico per la sua intensa colorazione dovuta alla presenza di
alghe dal pigmento rosso. Il lago è noto anche per la sua alta concen-
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trazione di sale che permette un facile galleggiamento. Si percorreranno a piedi tratti di dune sabbiose lungo il percorso di arrivo del
famoso Rally Parigi-Dakar. Sono previsti incontri con i raccoglitori di
sale e con gli orticoltori.
Trek: Escursione sulle piste sabbiose del Rally Parigi-Dakar nei dintorni
del Lac Rose.
— GIORNO 2
Anello del Deserto di Lompoul
Suggestivo itinerario alla scoperta del paesaggio incontaminato del
deserto e dei suoi silenzi. Le alte dune, dal colore arancione, evocano il
paesaggio dei deserti sahariani e mauritani. Le ore del tramonto saranno animate da uno spettacolo di “djembè”, musica e balli della tradizione senegalese. Si dormirà in confortevoli tende, tipicamente arredate
e disposte nel cuore di un’oasi verdeggiante.
Trek: Escursione ad anello nell’area interna del deserto.
— GIORNO 3
Lompoul - Gandiole - Saint Louis
L’itinerario si sposta verso aree agricole di fertili sabbie, irrorate da un
sistema di pozzi e canalizzazioni. Si potranno visitare gli orti delle coltivazioni intensive. Giunti sulla fascia costiera, in prossimità del porto
che ospita le coloratissime piroghe da pesca, si assisterà alla compravendita di pesce fresco che sta alla base dell’alimentazione di ogni senegalese. Proseguendo verso le rive del fiume Senegal si potrà sostare
al fresco delle sue acque e all’ombra di fitte acacie.
Trek: Escursione dall’interno del deserto verso il litorale.
— GIORNO 4
Saint Louis e i suoi quartieri coloniali
Saint Louis conserva ancora intatte le testimonianze di un passato coloniale ancora visibile nell’architettura dei suoi edifici e nei villaggi di pescatori. Centro della tratta degli schiavi e del commercio della gomma
arabica, fu la capitale dell’intera Africa Occidentale Francese. Oggi è una
città pittoresca, caotica, multietnica. Tra i quartieri più caratteristici e
frequentati spicca quello di Sor con l’antica stazione e il grande mercato
centrale, impressionante per il suo dedalo di viuzze e dove è possibile
acquistare splendidi tessuti.
Trek urbano lungo le vie e i quartieri più importanti di Saint Louis.
— GIORNO 5
Saint Louis - Rao - Djoudj
L’escursione attraverserà Nguéguélakh, un tempo tra i villaggi più poveri del territorio e oggi all’avanguardia, dove alcuni abitanti hanno saputo
creare importanti attività generatrici di reddito, quali l’allevamento, la tintura e la meccanica. La giornata sarà dedicata a un primo attraversamento del Parco di Djoudj, riserva avifaunistica e “santuario nazionale degli
uccelli” che ospita numerose specie migratorie, molte delle quali hanno
attraversato il deserto del Sahara per raggiungere il delta del fiume.
Trek: Escursione nel Parco di Djoudj all’interno delle aree della savana.
— GIORNO 6
Djoudj - Lago di Guiers - Koba
L’escursione sarà preceduta da una visita guidata in piroga nel cuore
del Parco di Djoudj. Da novembre ad aprile transitano circa tre milioni di uccelli di oltre trecento specie: fenicotteri rosa, pellicani, aironi,
spatole. Nascosto dietro una cortina di dune rosse, dolci e ondulate, si
apre il delta del fiume Senegal: sedicimila ettari di laghi e canali, guadi
e banchi di sabbia, offrono riparo ad anatre, fenicotteri e cormorani.
Orde di cavalieri combattenti e squadre di aironi si incrociano in questi
luoghi bagnati e nutriti dalla piena del fiume.
Trek: Escursione nel Parco di Djoudj all’interno dell’area fluviale e lagunare.
— GIORNO 7
Koba - Touba - Thies - Dakar
Si attraverseranno alcuni villaggi nomadi dove sarà possibile incontrare i pastori impegnati nelle loro attività e visitare i bacini di raccolta idrica lungo i quali sono soliti abbeverarsi le numerose mandrie di bovini e
di ovini. Il viaggio proseguirà in jeep verso Touba, città santa della pacifica Confraternità Mourid di tradizione “sufi”, per visitare la splendida
moschea. E’ prevista anche una sosta al grande mercato di Thies dove
è possibile trovare molti prodotti tipici dell’economia artigianale.
Trek: Escursione nelle aree destinate alla pastorizia nomade.
— GIORNO 8
Dakar e Isola di Gorée
Giornata dedicata alla scoperta della capitale senegalese, della sua architettura e della sua storia. La mattinata sarà impiegata in una visita,
a piedi, al centro storico. Le strade affollate e caoticamente affascinanti, i negozi colorati dell’artigianato locale, le esposizioni di una miriade
di oggetti si inseriscono nella cornice storica del Senegal coloniale. Si
attraverseranno alcuni dei mercati più antichi e animati nel cuore della
città per poi proseguire verso l’Isola di Gorée.
Trek urbano lungo le vie più importanti di Dakar e all’Isola di Gorée.
SENEGAL
DAL DESERTO DI LOMPOUL ALLA FOCE DEL FIUME SENEGAL
Spettacolari i paesaggi del Lago Rosa, del deserto di Lompoul, con le
sue dune alte 30 metri, il Parco di Djoudj lungo la Langue de Barbarie. Gli
attraversamenti in piroga e il cammino sui sentieri saheliani con l’incontro
dei pastori nomadi.
Trek itinerante con bagaglio trasportato di 10 giorni da venerdì 11 novembre
Itinerario: Dakar, Saint Louis, Lago Rosa, Parco di Djoudj, Koba, Gandiole,
Touba, Thies, Isola di Gorée
Valutazione : facile-medio
Viaggio in aereo e pulmino riservato
Pernottamento in albergo e case locali
S.A. Alberto Del Re
MILANO
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ITINERARI
PARCO PUEZ-ODLE
Sentieri innevati
in Val di Funes
patrimonio mondiale dell’Unesco
Roberto Monguzzi
In lingua tedesca son chiamati winterwanderweg: piste forestali o sentieri dove la neve viene battuta per favorire, senza ciaspole, il cammino sul manto innevato. Le escursioni risalgono la conca della Val di Funes percorrendo le piste battute della Schwarzwald o seguendo i panoramici sentieri ai piedi del gruppo dolomitico
delle Odle. Regina dell’escursionismo invernale la Val di Funes è diventata un modello alternativo all’industria
dello sci di pista e l’unica velocità consentita è la pista-slittini che dalle malghe in quota scende alla chiesetta
di San Giovanni e al trecentesco maso Ranui.
Icona della Val di Funes è proprio la chiesuola di San Giovanni Nepomuceno che campeggia nella grande foto e con la stella del campanile che
gioca tra il Furchetta e il Sas Rigais, le guglie più alte delle Odle. Mi affido alla felice penna della giornalista e nostra socia Valentina Scaglia,
che nella rivista n. 77 di Meridiani Montagne - Puez-Odle, così scrive:
“San Giovanni a Ranui, in Val di Funes, è la sintesi di questo paesaggio
dolomitico. Chi passa non può fare a meno di sostare davanti a questo
luogo-simbolo. Isolata nello spazio aperto la chiesetta dà la misura del
paesaggio intorno, in cui giace in un inserimento perfetto. La chiesetta
pare una navicella ancorata qui da sempre, in realtà fu costruita nel
1774. Qui si scopre che San Giovanni è parte integrante del maso, più
antico dell’edificio sacro: risale almeno al 1300! Nel 1665 la proprietà
passò all’oste e commerciante Michael Von Jenner, che la usò come
residenza di caccia, e furono i suoi discendenti a erigere la chiesetta”.
Il maso ci riporta alla tradizione e alla recente memoria di pochi decenni fa, luoghi poveri e dimenticati. La regola del “maso chiuso”, voluta da
Maria Teresa d’Austria, attribuiva l’eredità a un solo figlio (gli altri figli
se restavano a lavorare nel maso erano considerati dei servi) e preser-
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vando così terreni, proprietà, boschi, pascoli, dalla frammentazione e
dall’abbandono. Ora è cambiato: il maso può ereditarlo la figlia o figli
più giovani o, se nessuno degli eredi è interessato, lo si può affittare,
importante non abbandonarlo. Inoltre ogni maso è oggi raggiunto da
fibra ottica e teleriscaldamento ma ai tempi di Messner non era così. In
un reportage del 1972 si documentava la vita dei masi più solitari del
Sud Tirolo, luoghi dimenticati dove non arrivava la strada, la corrente
elettrica, dove ammalarsi era vietato e per gli scolari occorrevano tre
ore di cammino per recarsi a scuola.
“La Val di Funes, la mia valle”, racconta Reinhold Messner, “abitavamo
a San Pietro e mio padre era preside di scuola e per arrotondare allevava galline e conigli. Compito di noi bambini era andare a raccogliere
la legna nel bosco e pulire le gabbie degli animali. A 5 anni mio padre
mi portò sul Sas Rigais. Fu una sorta d’iniziazione e, così, la montagna
divenne con i miei fratelli il nostro mondo”. Anche se non abita più in
valle, Messner ogni anno raggiunge la malga della sua infanzia ai prati
di Casnago (ai piedi delle Odle e vicino al celebre Munkelweg) dove or-
ganizza una festa per incontrare gli amici e per raccoglier soldi utili a
finanziare l’agricoltura.
Dimenticati gli anni difficili delle genti della Val di Funes, oggi la valle è
Patrimonio dell’Unesco, oltre che un modello di sviluppo alternativo e
tra i fondatori della rete Alpine Pearls, un consorzio di località alpine che
puntano sull’ecoturismo, rispettose delle risorse naturali e pressione
antropica. A preservare il parco è l’equilibrio dinamico dove agricoltura
e turismo vanno sottobraccio, felice organizzazione tra i contadini dei
masi (chi fa il fieno e il pascolo, chi il latte e formaggio, chi alleva animali selezionati come la vacca grigia alpina o la pecora dagli occhiali, chi
ospita i turisti nel proprio maso). Inoltre il Parco Puez-Odle fa parte della
Rete Ecologica Europea Natura 2000 il cui scopo è la tutela dell’habitat
naturale, delle specie animali e vegetali. Esempio di valorizzazione e
promozione del territorio sono il moderno Centro Visitatori del Parco a
Santa Magdalena e il nuovo Info-Point dell’Unesco a Malga Zannes che
ricorda vagamente una conchiglia, adagiata sull’antico mare da cui nacquero le Dolomiti 250 milioni di anni fa.
Tormentata, invece, la nascita del Parco Puez-Odle perchè contesa da
un progetto di sviluppo sciistico nella testata della valle e collegato agli
impianti della Val Gardena. Siamo nel 1975 e contro il nascente carosello-ski si mobilitano le associazioni protezioniste e il gruppo locale sorto
a difesa della Val di Funes (promosso anche dal padre di Messner) che
raccolsero 7000 firme capaci di far naufragare il progetto. Qualcuno si
disperò vedendosi sfuggire il ghiotto affare. Si sorride oggi e, soprattutto, le genti di Funes che proprio perchè prive del carosello-ski han
potuto conservare la bellezza, il pregio ambientale e promosso una
frequentazione consapevole con i valori della montagna. Un modello di
sviluppo alternativo dove in inverno si cammina lungo i sentieri battuti,
i silenziosi winterwanderweg, oppure con le ciaspole, lo scialpinismo, lo
sci da fondo, e l’unica velocità consentita è lo scivolare a valle degli slittini, il popolare sport del Tirolo. Nell’incanto della magia invernale, a dominare il paesaggio è l’anfiteatro roccioso delle Odle d’Eores con il Sas
de Putia e le Odle di Funes con il Sas Rigais e l’impressionante dedalo di
cime. Delusi che della bellezza delle Odle si scriva così poco? Spiace ma
son finite le 6000-battute-compresi-gli-spazi! Ma, come ben sappiamo, i luoghi speciali non si raccontano, si vedono! Buona visione.
TRENTINO ALTO ADIGE
SENTIERI INNEVATI NEL PARCO ODLE-PUEZ
In lingua tedesca son chiamati winterwanderweg: piste forestali o
sentieri dove la neve viene battuta per favorire, senza ciaspole, il
cammino sul manto innevato. Regina dell’escursionismo invernale è la
Val di Funes chiusa dall’anfiteatro delle Odle.
Trek residenziale di 4 giorni (5-8 gennaio e 2-5 marzo)
Itinerario: Santa Magdalena, Malga Dusler, Zannes, Gampen Alm, Rifugio
Odle, Sentiero Panorama, San Pietro
Valutazione: medio (stima con buon innevamento)
Viaggio in treno e bus di linea
Pernottamento in albergo
MILANO
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VITA ASSOCIATIVA
EQUIPAGGIAMENTO
lo zaino (30 litri per un giorno e
40 - 60 litri per i trek itineranti) va
preparato limitandosi all’essenziale,
alle cose strettamente utili al trek!;
- riempirlo in modo omogeneo ed
equilibrato: uno zaino ben caricato
“sta in piedi da solo”;
- mettere sul fondo e contro la
schiena le cose pesanti e sopra
quelle leggere
gli scarponi e le calze sono a volte
snobbati, eppure sono le attrezzature
che garantiscono maggiore sicurezza
sui sentieri, minor affaticamento
al cammino e cura dei nostri piedi.
Particolare importante è allacciare le
stringhe in modo che piede-scarpa
siano corpo unico (l’inosservanza è
spesso causa di slogature, lussazioni,
cadute)
l’abbigliamento corretto è a strati
per assecondare le variazioni
di temperatura, sia esterna che
corporea. Consigliamo magliette
tecniche traspiranti, pile, pantaloni
comodi, giacca e pantaloni in
materiale impermeabile e traspirante,
mantellina impermeabile, borraccia,
guanti, berretto, coltello milleusi,
occhiali da sole
i bastoni telescopici li possiamo
considerare come il prolungamento
artificiale degli arti superiori.
Rappresentano un valido supporto
perché favoriscono il perfetto
equilibrio, ed il bilanciamento del
corpo, durante la camminata. Per una
maggiore stabilità e l’uso corretto è
bene utilizzare due bastoncini
Scegliere lo zaino:
- spallacci larghi ed imbottiti
- schienale ergonomico, rigido
per aderire il più possibile alla
schiena
- tasche laterali
- cintura ventrale che scarichi il
peso sul bacino
Come va usato:
- va indossato ed equilibrato su
entrambe le spalle
- regolare gli spallacci in modo
che lo zaino non scenda sui
glutei per evitare un effetto leva e
gravare sulla zona lombare
- allacciare sempre la cintura
ventrale perché “scarica” il peso
sul bacino e quindi sulle gambe,
alleggerendo il carico della
schiena.
SBAGLIATO
CORRETTO
Una buona “educazione al cammino” prevede di camminare in gruppo seguendo il passo e le indicazioni del socio accompagnatore che avrà
premura di adottare un passo di gruppo capace di dare continuità e respiro al cammino. Fermarsi inutilmente, abbandonare i sentieri, tapparsi
le orecchie con auricolari d’ogni genere, utilizzare il cellulare, oltre che segno d’estraneità al gruppo, possono pregiudicare la sicurezza e il buon
esito dell’escursione.
32 trekkingitalia.org MILANO
VITA ASSOCIATIVA
ORGANIZZAZIONE
Essere soci di Trekking Italia vuol dire essere in sintonia con i principi che lo statuto definisce ed essere soggetti che hanno intenzione di curiosare nella natura ed
approfittare del trek per aprire, o ristabilire, rapporti di amicizia orientati alla creazione di socialità. Conviene ricordare che Trekking Italia non è un’agenzia viaggi e
che gran parte dell’organizzazione poggia sul contributo responsabile di soci volontari; il suo obiettivo è quello di educare chi la frequenta a camminare sui sentieri
del mondo, accentuando in loro la capacità di autorganizzarsi un viaggio a piedi. L’iscrizione all’Associazione permette, oltre che di partecipare alle sue attività, di
riceverne la programmazione attraverso il catalogo annuale Grandi Trek e il quadrimestrale Week End delle sedi. Le attività dell’Associazione vengono sviluppate
solo ed esclusivamente per i propri iscritti. L’iscrizione è annuale, con apertura dei rinnovi dal 1° dicembre di ogni anno, ed include la copertura assicurativa.
Trekking Italia è iscritta nel Registro Nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale.
IL CARATTERE DEI NOSTRI TREK
Alle definizioni statutarie, possiamo aggiungere che
i nostri sono VIAGGI A PIEDI: puntano a creare un bagaglio di emozioni, percorrendo i sentieri del mondo,
incoraggiando la curiosità, il desiderio di conoscere e
di incontrarsi. Non è detto che questi siano solamente immersi nella natura e che il trek si svolga solo in
montagna: la nostra avventura è un girovagare per
la Terra nei suoi aspetti naturali, culturali e antropici e tra le sue contraddizioni. Questo lento viaggio è
volto all’incremento della conoscenza, alla creazione
di uno stile di vita che rispetti le risorse della Terra e
le culture del mondo. È fondamentale, dunque, che i
nostri soci si dimostrino aperti all’incontro e che si
dispongano serenamente allo scambio delle idee
e sensazioni che “l’andare a piedi” promuove e, nel
momento in cui risultasse necessario, dimostrino capacità di affrontare costruttivamente i disagi che si
potrebbero presentare in condizioni avverse o in paesi lontani, molto diversi dal nostro. Il nostro viaggio
a piedi è quindi l’occasione per valutarsi in situazioni
non domestiche, incrementando la propria autostima
in condizioni d’impegno fisico e di autosufficienza.
IL GRUPPO
Tutti i nostri trek si svolgono in gruppo perché questa entità favorisce la circolazione delle idee, delle
esperienze - quelle proprie della vita, quelle legate
all’attività dell’Associazione ed ai viaggi intrapresi - il
reciproco aiuto: in gruppo si crea amicizia e solidarietà utili alla ricostruzione/costruzione di una nuova
cittadinanza.
Ebbene sì! Il trekking è un’attività che, nella stragrande maggioranza, viene praticata da cittadini. E le
sedi urbane, con le loro attività, oltre alle opportunità
che indubbiamente forniscono rischiano tuttavia di
orientare i rapporti verso aridità e solitudine. Il nostro gruppo, in cammino sui sentieri del mondo, è
un antidoto a questa possibile tendenza, se in grado
di reimportare, nelle relazioni della vita cittadina, la
stessa tensione amicale e la stessa curiosità presenti durante l’esperienza del camminare nei diversi
ambienti, naturali e culturali. Questa sintonia si fonda
sulla disponibilità di ogni socio partecipante ad essere attore di tale progetto, ad accettare le limitazioni
presentate dalle situazioni per l’armonia generale:
entusiasmo e disponibilità sono le doti efficaci per il
superamento delle difficoltà che l’individuo, da solo,
raramente affronterebbe.
DATE & ORARI DI EFFETTUAZIONE
Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, potrà
verificare le date definitive tramite il sito o telefonando nelle sedi dell’Associazione. Gli orari dei treni, pullman (riservati o di linea) delle iniziative del
week-end e giornalieri saranno riportati nei rispettivi
programmi-trek e consultabili sul sito una settimana prima della partenza oppure richiesti in sede al
momento dell’iscrizione. Per queste iniziative i Soci
devono prenotarsi entro le ore 12 del venerdì prima
della partenza, telefonando a: 02 8372838 o per email a: [email protected].
Non sarà quindi possibile presentarsi direttamente
alla partenza senza la preventiva iscrizione al trek e
il Socio Accompagnatore non potrà accogliere chi non
si è attenuto a questa indicazione. Confidiamo nella
collaborazione dei Soci.
Le date delle proposte, compresi i Grandi Trek, possono comunque variare a seguito della disponibilità dei
vettori o eventi imprevedibili, ma vengono definite
con il Programma Definitivo.
L’Associazione si riserva la facoltà di non effettuare
le escursioni, qualora non venga raggiunto il numero
minimo di 6 / 8 partecipanti.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
Le proposte qui contenute non definiscono la quota
di partecipazione per motivi legati all’impossibilità di
preventivare, con anticipo, la quantità dei trek proposti. Ogni socio, o chiunque ne faccia richiesta, verrà
aggiornato sulle quote di partecipazione tramite il
sito dell’Associazione.
Per quanto riguarda le iniziative del week-end e giornalieri in caso di iscrizione e rinuncia alla partecipazione al trek, verranno addebitate al socio iscritto le
spese di viaggio e, se previsto, le spese del pernottamento.
Per quanto riguarda i Grandi Trek al momento dell’iscrizione il socio provvederà a versare un acconto
pari al 25% della quota di partecipazione e il saldo
entro la data specificata prima della partenza.
La quota di partecipazione è stabilita per le partenze
dalle località definite dal Programma Definitivo e può
includere:
_trasporti
treno in seconda classe, pullman turistici o pulmini
ad uso esclusivo del gruppo o bus pubblici. Alcuni
trek prevedono il noleggio di veicoli.
L’Associazione non è responsabile di eventuali ritardi
o annullamenti da parte delle compagnie aeree;
_pernottamenti
se non precisato diversamente, i pernottamenti si intendono in alberghi, ostelli, rifugi o gîte d’étape, case
locali, con sistemazioni variabili dalla camera doppia
o tripla solitamente dotate di servizi, alla camerata
con più letti. In alcuni pernottamenti bisogna essere
dotati di sacco a pelo o sacco lenzuolo e di salviette
personali.
_pasti
solitamente il trattamento è di mezza pensione con
pasti e colazioni presso la struttura di pernottamento. Altre volte sono previsti pasti al di fuori della struttura; altri trek prevedono il solo trattamento di Bed
& Breakfast; altri ancora non comprendono il trattamento di mezza pensione per motivi organizzativi o
di trasferimento e questo viene risolto mediante l’utilizzo della Cassa Comune: ciò viene specificato nel
Programma Definitivo.
Durante i bivacchi l’attrezzatura per la cucina da
campo e le stoviglie vengono fornite in loco; in alcuni itinerari è prevista una tenda refettorio, in altri no.
L’Associazione può fornire le tende e i fornelletti.
LA QUOTA NON INCLUDE
Tutti i servizi che non possono essere preventivati e
comunque che non sono esplicitati nelle voci precedenti o non compresi nel Programma Definitivo.
In linea indicativa possiamo così sintetizzarli:
visti d’ingresso, contratti di assistenza sanitaria, assicurazioni di viaggio integrative, estensione polizza
assicurativa noleggio auto, i supplementi treni, delle
cuccette e delle cabine, le camere singole e ogni tipo
di bevande.
ALTRE UTILI INFORMAZIONI
Per la variegata proposta risulta molto difficile essere esaustivi: oltre alle informazioni sopra scritte e
a quelle che seguiranno, chiediamo ai nostri soci di
contattare le sedi organizzatrici per integrare le lacune con i corretti ragguagli.
Assicurazione
Tutti i soci dell’Associazione sono coperti da polizze
per i casi di morte, invalidità permanente conseguente ad infortunio occorso durante il trek. Le polizze
sono consultabili presso le diverse sedi.
Per i soci partecipanti ai Grandi Trek all’estero, l’Associazione prevede un’estensione assicurativa tramite
contratto di assistenza Allianz. Questo ulteriore servizio in genere è escluso dalla quota di partecipazione ed il suo costo varia a seconda della destinazione
e verrà versato, dal socio partecipante, al momento
dell’iscrizione al trek. L’assistenza decorre dal giorno
di partenza dall’Italia e termina il giorno di rientro in
Italia. Al momento della partenza verranno consegnate, a ciascun socio partecipante, le condizioni generali e particolari dell’assistenza.
Itinerari
Gli itinerari dei trek possono essere modificati per
avverse condizioni meteorologiche, per interruzioni
di sentieri o eventi non prevedibili.
MILANO
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VITA ASSOCIATIVA
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