Kras, le grotte del Carso e dei Brkini

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Kras, le grotte del Carso e dei Brkini
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Grb obèine Sežana
100% ÈRNA
PANTONE: 187 C
Le grotte del Carso e dei Brkini
jama Vilenica (la Grotta Vilenica)
la grotta Vilenica presso Lokva (Corgnale) è la grotta turistica
più vecchia d’Europa. Fino alla metà del 19° secolo fu nota come la
più bella, la più grande e la più visitata grotta del Carso. Le prime visite risalgono al 1633, quando il conte Petač la diede in amministrazione alla comunità di Lokev. La comunità poteva ottenere denaro
dai biglietti d’ingresso e dalle visite guidate. La grotte fu resa famosa
non solo grazie alla sua bellezza,ma anche alla vicinanza dell’allevamento equino di Lipizza e anche alla via mercantile Vienna – Trieste.
Rimasta a lungo in stato di abbandono, è rinata a nuova vita nel 1963
grazie all’impegno della società speleologica di Sežana (Jamarsko
društvo Sežana), i cui membri si sono impegnati, nel proprio tempo
libero, a ripristinare il percorso all’interno della grotta e a curarne
l’illuminazione elettrica. Nel passato questa grotta ha alimentato
l’immaginazione dei visitatori e degli abitanti del luogo, tanto da
farli pensare che fosse abitata da fate buone, da cui il nome Vilenica,
grotta delle fate (in sloveno vile, fate). “Vilenica” è anche la denominazione di un premio letterario assegnato solennemente ogni anno
proprio all’interno della grotta, nella Sala da ballo (Plesna dvorana).
L’accesso alla grotta si apre in mezzo ad una piccola dolina; la
galleria d’accesso è ghiaiosa e si allarga in direzione nord-est nella
Sala da ballo (Plesna dvorana). In questa sala risalta la massiccia
colonna di colore grigio scuro, chiamata Moro (Maver) dagli antichi visitatori. La galleria d’accesso sbilenca, scendendo si stringe,
ma dopo cento metri si raddrizza. Sul soffitto, sulle pareti e per
terra si avvicendano fitte stalattiti, colonne, stalagmiti e cortine,
per cui questo tratto della grotta viene chiamato Viale delle colonne
(Aleja kapnikov), avendo affascinato già i primi visitatori.
Alla fine di questo tratto, il fondo e il soffitto discendono a
strapiombo, mentre la cavità stessa perde le caratteristiche del-
la galleria. Si tratta di un precipizio naturale, profondo 15 m, che
conduce nella sala sottostante, dove nel Settecento osavano calarsi
rari visitatori. Anni dopo accanto all’Organo (Orgle) fu forato e
attrezzato per i turisti il passaggio nella pittoresca Sala delle fate
(Vilinska dvorana), larga dai 30 ai 40 metri, alta sino ai 30 metri,
un tempo chiamata Giardino sotterraneo (Podzemeljski vrt), con la
Grande colonna (Veliki steber), una stalagmite alta 22 metri. L’itinerario turistico di un tempo, ma anche attuale, termina a 400
metri dall’ingresso, proprio in questa sala, che è la parte più bella
e più pittoresca della grotta.
Si susseguono strettoie e allargamenti calcarei sino alla fine
della grotta. Il tratto più basso della Galleria di Fabris (Fabrisov
rov) non è accessibile ai turisti. Essa appare come un’enorme fessura obliqua che raggiunge quasi 60 metri di profondità. La grotta si
sviluppa per più di 1300 metri di lunghezza, ma i visitatori possono
percorrere all’intero un sentiero illuminato lungo 450 metri.
La visita guidata dura circa un’ora.
ORARI DI VISITA:
Dal 1 novembre al 31 marzo.
Solo per gruppi organizzati È necessaria la prenotazione.
Dal 1 aprile al 31 ottobre.
Ogni domenica e giorni festivi alle 15.00 e 17.00.
I gruppi organizzati possono effettuare visite guidate,
in qualsiasi momento, prenotando telefonicamente
INFORMAZIONI:
Jamarsko društvo Sežana
Partizanska 61, 6210 Sežana
T: +386 (0)5 734 42 59, +386 (0)51 648 711
E: [email protected]
www.vilenica.com ; www.brlog.net/jds
Diva[ka jama (la Grotta di Divaca)
d
ivaška jama (la Grotta di Divaca) è situata non lontano dalla
strada Divaca – Lokev e a circa un chilometro da Divaca. Fu scoperta
nel 1884 da Gregor Žiberna, detto anche Tentava, e già tre anni dopo
fu sistemata per visite turistiche. Tentava fu il primo a scendere in
numerose grotte, tra queste anche nel pozzo d'ingresso della Grotta
serpentina (Kačna jama) profondo 180 metri, che si trova vicino alla
Grotta di Divaca e porta fino al corso sotterraneo del fiume Reka.
Con questo Tentava si rese famoso come un grande esploratore del
mondo sotterraneo carsico alla fine dell'Ottocento.
La grotta è una delle più vecchie gallerie del fiume Reka, che oggi
si inabissa nelle famose Grotte di Skocjan, poco distanti da quella
di Divaca. La visita della grotta è interessante poiché la grotta, insieme ad una moltitudine di doline e foibe nei dintorni di Divaca, fa
parte di un sistema di grotte una volta attivo e creato in questa zona
dal fiume Reka. La visita è un'ottima occasione per conoscere e capire lo sviluppo di carsismi sul Carso di Divaca. Attraverso la lunga
storia geologica, quasi su tutto il tratto della galleria si è depositata
una grande quantità di concrezione, che con interessanti formazioni
adorna il suo interno.
Già nel passato la Grotta di Divaca fu visitata da personaggi famosi. Tra questi vanno ricordati il principe ereditario Rodolfo, del
quale la grotta per un tempo portò il nome, ed il famoso psicoanalista Sigmund Freud. Questi fu attratto soprattutto dalla personalità
della guida Gregor Ziberna, nel quale vide un genio fallito.
La visita della grotta dura circa un’ora. Il percorso ci conduce
nella Sala da ballo (Plesna dvorana) dove si sente già la temperatura
bassa della grotta e ci accompagna l’aria fresca, entrata nella grotte
durante l’inverno e catturata per tutte l’estate. Sotto un ponte naturale il percorso sale attraverso un passaggio stretto chiamato Sipka
(Šipka), dove la temperatura si alza a 11 gradi e rimane costante per
tutto l’anno. La discesa ci porta nella Sala del re Matjaž (Dvorana
kralja Matjaža), dove si trovano due grandiose stalagmiti di oltre 12
metri d’altezza, una detta Monumento del re Sam e l'altra, capovolta,
del re Matjaž che sembra di dormire. Al di là dell'abisso Inferno (Pekel) e attraversando il ponte si arriva al ramo laterale chiamato Grotta
piccola (Mala jama), dove si può ammirare »il bosco« delle piccole
stalagmiti chiamato Museo artistico e il crollo Catacombe (Katakombe). Passando la Proboscide dell' elefante (Slonov rilec), il Grande e
Piccolo cipresso (Velika in Mala cipresa) e di nuovo al di là dell' abisso Inferno (Pekel), la galleria principale ci porta attraverso la Stretta
delle cascate (Soteska slapov). Passando i grandi mucchi stalagmitici
ed alcuni pipistrelli che ci volano intorno, l'ascesa ci porta alla sala
Calvario (Kalvarija), la grande sala dove il soffitto è denso soltanto
17 metri. Da lì il percorso circolare va verso l'uscita. Il percorso è attrezzato e illuminato ed è un percorso adatto a tutti. La lunghezza
del percorso è di circa 500 metri. La visita guidata dura circa un’ora.
Accesso alla grotta: seguiamo i cartelli lungo la strada Divaca –
Lokev. È possibile visitare la grotta anche arrivando a Divača col treno. Dalla stazione ferroviaria si raggiunge la Grotta di Divaca seguendo il sentiero didattico del Carso e delle scienze naturali chiamato
Divaski kras, che attraversa il bosco carsico e numerosi fenomeni
carsici. Tale gita dura circa mezza giornata.
ORARI DI VISITA:
Dal maggio alla fine di settembre. Ogni domenica alle 15.00
La visita si può effettuare anche fuori d’orario su richiesta.
INFORMAZIONI:
Jamarsko društvo Gregor Žiberna Diva~a
Kraška cesta 67, 6215 Diva~a
T: +386 (0)31 522 785 (Borut Lozej)
+386 (0)41 498 103 (Kristjan Rešaver)
E: [email protected] ; www.divaska-jama.info
[kocjanske jame (Le grotte di [kocjan)
l
e Grotte di Škocjan sono situate all’estremo sud-ovest del carso classico, vicino a Divača. Si tratta del territorio dove la roccia di
tipo flysch, che ha dato origine all’altopiano Brkini e alla maggior
parte della valle del fiume Reka (il Timavo), viene in contatto con
la zona permeabile del carso classico, fatta di roccia carbonatica,
prevalentemente calcarea. L’insieme di circostanti doline di crollo,
valli asciutte e la valle prima dell’abisso rappresentano un esempio
scolastico del carso al contatto (con l’area di flysch), dove si possono ammirare i tipici fenomeni carsici. Il fiume che si inabissa nelle
Grotte di Škocjan, il Reka, viene considerato come il fiume carsico
più grande della Slovenia e uno dei fiumi più grandi del mondo,
quando dopo forti piogge la sua portata sale oltre i 300 m3/s. Ed è
proprio la differenza tra la portata minima e quella massima, che
può anche superare il rapporto di 1:3000, a dare al fiume il suo
carattere torrentizio. Grazie al loro straordinario canyon sotterraneo, allo studio dei fenomeni carsici, al loro ricco patrimonio
archeologico e all’elevata biodiversità, le Grotte di Škocjan sono
state iscritte nell’elenco del patrimonio mondiale (sia naturale che
culturale) dell’UNESCO nel 1986. Dieci anni più tardi viene istituito il Parco regionale Škocjanske jame prendendosi cura della
protezione e conservazione di questo straordinario monumento
naturale. Nel 1999 le Grotte di Škocjan sono state incluse nella
lista delle zone umide d’importanza internazionale della Convenzione di Ramsar come la prima zona umida ipogea al mondo. Nel
2004 l’intera area protetta del parco, compresa la zona d’influenza
e quella di transizione è stata inclusa nella rete mondiale delle riserve MAB (come riserva della biosfera Kras)
L’intero sistema delle Grotte di Škocjan è composto da numerose grotte, gallerie, valli di crollo, ponti naturali e inghiottitoi. Il
fiume Reka che esattamente qui scompare nel sotterraneo carsico,
dopo cinquanta chilometri di percorso sulla superficie, riappare di
nuovo con tre sorgenti di Timavo a San Giovanni di Duino e con altre piccole sorgenti in Italia. Il misterioso percorso sotterraneo del
Reka è raggiungibile solamente attraverso poche grotte del carso
classico sia dalla parte slovena che dalla parte italiana.
Le grotte di Škocjan sono famose per il loro eccezionale canyon sotterraneo alto circa 100 m alla fine del quale si trova una
delle sale sotterranee più grandi del mondo, la Sala di Mertel. Secondo le ultime misurazioni il volume della sala sarebbe superiore
ai 2 milioni m3. L’altezza della sala è di quasi 146 m, la larghezza
di quasi 120 m e la lunghezza di 300 m. Un po’ più in avanti della
sala c’è il sifone che permette delle ulteriori esplorazioni solamente agli speleo-sommozzatori esperti.
La particolarità delle Grotte di Škocjan si riflette anche nella
loro ricca storia e nelle ricerche di frontiera dei fenomeni carsici
fondamentali, soprattutto dell’idrologia carsica e della geologia.
Le prime documentazioni scritte risalgono già nell’antichità, le
esplorazioni del canyon sotterraneo, invece, iniziano nella prima
metà del 19. secolo e finiscono con successo nel 1890 quando viene
raggiunto il lago Mrtvo jezero alla fine del sistema delle grotte da
parte della sezione speleologica dell’Associazione alpina tedescoaustriaca. Gli abitanti locali accanto ai più addestrati esploratori
austro-ungarici, esperti del carsismo costruiscono chilometri di
percorsi stretti e vertiginosi su pareti ripide del misterioso sotterraneo. La storia delle scoperte delle Grotte di Škocjan è rappresentata in uno dei tre piccoli musei, Jakopinov skedenj a Škocjan.
Accanto al già menzionato bisogna mettere in evidenza anche
il ricco patrimonio archeologico della zona. Dall’Età della pietra il
paese Škocjan è sempre stato abitato. All’Età del bronzo e del ferro c’era qui un cantiere fortificato, vicino all’attigua grotta Mušja
jama, ovvero Velika jama na Prevali, la gente dei dintorni (anche
dalla Grecia, Transilvania e dalla penisola appenninica) eseguiva
dei rituali di sacrificio e di culto lanciando nel pozzo a centinaia
di oggetti costosi come: punte di lancia, coltelli, asce e altri oggetti
dall’età di bronzo che sono stati trovati, scavati e riportati al Museo di storia naturale a Vienna all’inizio del 20. secolo. Anche la
Grotta di Tominc con i suoi reperti archeologici dall’antichitàe dal
Medioevo è considerata uno dei siti più ricchi d’Europa.
Alcune repliche di questi oggetti sono in mostra al piccolo museo Delezova domačija.
Il Parco Škocjanske jame vi invita a:
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la visita alle Grotte di Škocjan in compagnia di guide esperte
(durata: un’ora e mezzo all’incirca);
la visita alla grotta di Marini~ e alla grotta di Mahor~i~ e alla Mala
dolina (da aprile 2011, durata: un’ora all’incirca);
la visita alle collezioni etnologiche al J’kopinov skedenj, collezioni
carsistiche al Jurjev skedenj e le collezioni biologiche, geologiche
e arheologiche al centro scolastico naturalistico – Delezova doma~ija.
La visita alle collezioni museali è compresa nel prezzo dell’offerta del
Parco Škocjanske jame durante l’alta stagione (da giugno a settembre)
e dura all’incirca un’ora;
le passeggiate per l’Itinerario didattico (marcato), specialmente adatto
ai gruppi scolastici. I gruppi prenotati e organizzati hanno la possibilità
di essere accompagnati da una guida. In questo modo la visita
assomiglia al campo d’istruzione con il material didattico appropriato
(durata: due ore all’incirca). La visita comprende anche tutte e tre le
collezioni museali. C’è la possibilità di abbinare questa offerta ad altre
(per esmpio: Le grotte di Škocjan+l’itinerario didattico);
la visita alla Velika dolina, accessibile solamente ai gruppi organizzati
e prenotati (durata: all’incirca 45 min.);
la pernottazione al Parco Škocjanske jame in camere private oppure
in appartamenti dalla gente del posto.
INFORMAZIONI:
Park Škocjanske jame, Slovenija
Škocjan 2, 6215 Diva~a
T: +386 (0)5 708 21 10
F: +386 (0)5 708 21 11
Prenotazioni:
T: +386 (0)5 708 21 04
F: +386 (0)5 708 21 05
E: [email protected] ; www.park-skocjanske-jame.si
jama Dimnice (la Grota Dimnice)
t
ra i villaggi di Slivje e Markovščina, poco distanti dalla strada
Kozina - Rijeka, si trovano due pozzi profondi circa 40 metri collegati con una galleria. D’inverno l'aria esterna scende nel pozzo più
grande e spinge fuori, attraverso il pozzo minore, l'aria più calda
della grotta. Quest'ultima si condensa al contatto con l'aria esterna
generando una colonna di fumo. Gli abitanti del luogo pensavano
che questo fumo provenisse dall'affumicatoio del diavolo (in sloveno dimnica, affumicatoio).
La Grotta Dimnice con circa 8 chilometri di lunghezza e 180
metri di profondità ha gallerie sviluppate su due livelli. Quelle superiori sono asciutte e fossili e con sentieri turistici. Le inferiori
sono attive e vi scorre il ruscello che è inghiottito nella valle cieca di
Velike Loce e riappare alla superficie come fiume Rižana. La grotta è un'eccezionale »raccolta da manuale« di fenomeni geomorfologici di contatto tra il rilievo normale e quello carsico e quelli
di collegamento delle forme epigee con quelle ipogee,di processi
di carsificazione, di fenomeni speleoatmosferici e speleobotanici,
di testimonianze della convivenza dell'uomo con la natura, di fenomeni speleogenetici e concrezioni che meriterebbero di essere
incluse nel libro dei Guiness dei primati. La grotta Dimnice, protetta come monumento naturale, e i suoi dintorni costituiscono un
particolare museo all'aperto di fenomeni carsici.
La visita incomincia seguendo il comodo sentiero turistico scavato nelle pareti del pozzo d'ingresso a forma di spirale, dove si
alternano i stratti vegetali in dipendenza dalla luce, dal bosco fino
alle alghe nel suolo, che ci permette di scendere nella Sala da ballo (Plesna dvorana) alla profondità di 39 metri. Nel chiarore delle
lampade a carburo o a led proseguiamo verso la Sala bianca (Bela
dvorana) dove si vedono numerosi anemoliti sul suo soffitto. Verso
sud scendiamo vicino alle due colonne stalagmitiche denominate
i Ciclopi, che occupano coi loro 22 metri d’altezza uno dei primi
posti nella loro »classe« in Europa. Ora si scende alla profondità
di 100 metri verso i resti della captazione dell'acquedotto, Sulla discesa si volta verso la Sala delle fate. Seguono le sale delle Marmitte
e del Crollo con la cortina stalattitica tra le più grandi in Slovenia.
La sala successiva è denominata secondo le vaschette concrezionate che ricoprono tutto il suolo. Tra i rari stalattiti dalla forma di
cipolla sta svernando una colonia di 150 pipistrelli. La galleria passa da marmo del carso (calcare compatto) al calcare piatto con un
profumo di bitume. Anche i nomi delle due sale seguenti derivano
dalle forme delle concrezioni. Nella prima troviamo, sul soffitto,
le forme simili alle tavolozze dei pittori; sul suolo della seguente,
invece, il conglomerato dei ciottoli di flysch di arenite nella Sala
Cinese (Kitajska dvorana) dove un orlo della vaschetta rassomiglia
alla Grande muraglia cinese. Nella Sala terminale (Zadnja dvorana)
un mucchio stalagmitico riempie tutta la galleria.
I visitatori più esigenti possono partecipare a trekking attraverso i passaggi nella galleria attiva denominata il Deserto (Puščava).
Indossando stivali e tuta i visitatori scenderanno la scaletta di metallo di 3 metri e sguazzeranno nell'alveo sino ad un sifone.
La durata di visita guidata è circa un’ora e mezzo.
ORARI DI VISITA:
Ogni domenica alle 15:30.
La visita si può effettuare anche su appuntamento.
INFORMAZIONI:
Jamarsko društvo Dimnice
p. p. 74, 6001 Koper
T: +386 (0)5 652 60 36 (Franc Male~kar)
+386 (0)41 693 014 (Franc Male~kar)
+386 (0)51 692 648
E: [email protected] ; http://dimnice.si
KROMPIRJEVA JAMA (la Grotta delle patate)
si tratta di una grotta carsica naturale che durante la Prima
Guerra Mondiale, tra il 1916 e il 1917, l’esercito austro-ungarico
trasformò per uso bellico. I lavori di costruzione sono stati eseguiti da un’unita speciale del genio, il reparto speleologico del genio
del VII Corpo d’Armata sotto la guida del noto speleologo ed ingegnere Alois Peter Bock, che al tal tempo si trovava su questo fronte
del Carso. Grazie ad un breve tratto della ferrovia fu rimosso un
grande cono detritico e contemporaneamente fu livellato il fondo
della grotta.
Inizialmente ospitava un deposito di vettovaglie, soprattutto
patate, da cui prese il nome di Krompirjeva jama, che significa
appunto Grotta delle patate. Nell’inverno tra il 1916 e il 1917 fu adibita a rifugio per le truppe e poteva ospitare fino a 500 uomini e 8
ufficiali con servi. In prossimità dell’ingresso fu costruito, a difesa,
un muro di cemento a forma di un tamburello con delle feritoie. Il
sistema d’aerazione era naturale attraverso l’apertura naturale sulla cima del soffitto dove era installato un periscopio. Sopra questa
apertura era il nido di mitragliatrice di cemento. All'interno della
grotta erano disposti su tre o quattro piani i tavolacci per dormire
e le cabine per gli ufficiali. Inoltre vi era un serbatoio per l’acqua,
una cucina, una centrale telefonica, un deposito di munizioni e i
servizi igienici. Intorno alla valle nella quale è situata la grotta fu
costruito un muro di difesa con filo spinato per bloccare l’avanzata
del nemico.
KLOBASJA JAMA (la Grotta Delle salsicce)
klobasja jama (Grotta delle salsicce) e una grotta naturale che
fu trasformata per uso bellico alla quale furono aggiunte due gallerie. L'esercito austro-ungarico realizzò un’imponente costruzione
che dava un rifugio sicuro alle truppe. Si sono conservati i muri,
le scale e i ripiani per i letti dei soldati. La grotta deve il suo nome
all’ottima aerazione interna che permetteva di essiccare in modo
eccellente le salsicce. È stata ripulita e aperta alla visite dai soci del
club speleologico di Temnica.
LOJZOVA JAMA (la Grotta Lojzova jama)
l
ojzova jama, chiamata precedentemente Golobja jama (La
grotta dei colombi), fu rinominata così durante la Prima Guerra
Mondiale. Nel 1916 e 1917, l’esercito austro-ungarico la trasformò in
un rifugio a tre piani che poteva ospitare mille soldati. I lavori di costruzione, eseguiti da un’unità speciale del genio, il reparto speleologico del genio del VII Corpo d’Armata sotto la guida del noto speleologo e ingegnere Alois Peter Bock, furono terminati in quattro
mesi. La voragine fu coperta per proteggerla dai colpi d’artiglieria e
all’interno furono costruite due gallerie artificiali. Fu inoltre previsto anche un efficiente sistema d’aerazione e illuminazione.
jama Pe^inka (la Grotte Pecinka)
g
li italiani solevano chiamare l’altura di Pečina (quota 308)
“l’occhio del Carso”. La grotta naturale fu usata come rifugio per i
soldati.
ORARI DI VISITA:
La visita di tutte e quattro grotte (la Grotta delle patate, la Grotta delle salsicce, Lojzova jama, la Grotte Pecinka) si può effettuare su appuntamento.
INFORMAZIONI:
Jamarski klub Temnica
Temnica 10, 5296 Kostanjevica na Krasu
T: +386 (0)40 353 338
E: [email protected] ; www.jkt.si
TIC Temnica
Temnica 10, 5296 Kostanjevica na Krasu
T: +386 (0)5 308 00 40
E: [email protected]
www.storija.info ; www.potimirunakrasu.info
Scoprendole, non dimenticare chiedere il timbro o la firma
delle grotte qui descritte e così arricchire la vostra brossura.
la Grotta Vilenica
la Grotta di Divaca
le Grotte di Škocjan
la Grotta Dimnice
la Grotta delle patate
la Grotta delle salsicce
la grotta Lojzova jama
la Grotte Pecinka