Pc e spese di pigione, il Nazionale vuole agire subito
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Pc e spese di pigione, il Nazionale vuole agire subito
Pc e spese di pigione, il Nazionale vuole agire subito Importi al passo degli affitti TI-PRESS Berna – «La maggioranza della Deputazione ticinese ha ascoltato l’appello di Pro Infirmis e Pro Senectute. Siamo molto sollevati: il problema, concreto e urgente, è vissuto da molte persone anziane e con disabilità». Così Danilo Forini, direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano, commenta la decisione presa ieri dalla Camera del popolo – con il contributo di cinque consiglieri nazionali ticinesi su otto – di indicizzare gli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione, presi in considerazione per il calcolo delle prestazioni complementari (Pc) Avs/Ai. Con 97 voti (tra i quali quelli della socialista Marina Carobbio, dei Ppd Marco Romano e Fabio Regazzi, dei leghisti Roberta Pantani e Lorenzo Quadri) contro 87 (compresi quelli dei liberali-radicali Ignazio Cassis e Giovanni Merlini) e 4 astenuti (l’Udc Pierre Rusconi non ha partecipato al voto), il plenum ha sconfessato la maggioranza della commissione preparatoria, che voleva rinviare il dossier al governo ma che ora dovrà discutere la legge articolo per articolo. Gli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione presi in considerazione per il calcolo delle Pc (1’100 franchi per chi vive solo, 1’250 per i coniugi) non sono più stati adeguati dal 2001. Nel frattempo gli affitti sono aumentati in media del 21%. Nel suo messaggio, il governo propone in sostanza di adeguare i primi all’evoluzione dei secondi. La commissione – ha spiegato il suo portavoce Ignazio Cassis – non contesta la necessità di agire. Vuole farlo però nell’ambito della revisione della Legge federale sulle prestazioni complementari all’assicurazione per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (Lpc) che il governo trasmetterà tra qualche mese al parlamento. Per il Plr e l’Udc la riforma proposta è troppo puntuale. È inoltre necessario «apportare una correzione generale al sistema per evitare incitazioni sbagliate e le derive che ne risultano», ha sostenuto Toni Bortoluzzi (Udc/Zurigo). La maggioranza della Camera non ha però voluto attendere. L’adeguamento degli importi massimi riconosciuti per le spese di pigione «è una necessità urgente per molte persone», ha sostenuto Marina Carobbio, spalleggiata anche dal consigliere federale Alain Berset. SG/ATS