Considerare l`olocausto dal punto di vista dei diritti umani

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Considerare l`olocausto dal punto di vista dei diritti umani
Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali (FRA)
MEMO / 26 gennaio 2010
Considerare l’olocausto dal punto di vista dei diritti umani:
il primo studio a livello di Unione europea sull’istruzione
in materia di olocausto e di diritti umani nei luoghi della
memoria
Nel 2009 l’Agenzia per i diritti fondamentali ha condotto il primo studio a livello di
Unione europea sul ruolo svolto dai luoghi della memoria, dai musei e dalle mostre
sul territorio europeo nell’istruzione dei giovani europei in materia di olocausto e di
diritti umani. I risultati dello studio saranno presentati quest’oggi in occasione di una
conferenza che si terrà ad Auschwitz e che vedrà la partecipazione dei ministri
dell’Istruzione di tutta Europa. I risultati sono contenuti nella relazione:
“Discover the Past for the Future. A study on the role of historical sites and
museums in Holocaust education and human rights education in the EU.”
(“Scoprire il passato per il futuro. Uno studio sul ruolo dei siti storici e dei
musei nell’istruzione in materia di olocausto e di diritti umani nell’Unione
europea.”)
I risultati dello studio mostrano che associare l’istruzione in materia di olocausto
all’istruzione in materia di diritti umani rappresenta una grande sfida non solo per il
personale addetto ai luoghi della memoria, ma anche per gli insegnanti all’interno
delle scuole. Creare un legame tra questi due ambiti è di vitale importanza, in
quanto la conoscenza del passato e la riflessione su di esso possono alimentare la
discussione sulle sfide affrontate dalla società contemporanea. I luoghi della
memoria e le scuole non sono ancora del tutto consapevoli dell’enorme potenziale
di cui dispongono a questo riguardo.
Antefatti:
Lo studio è stato condotto dal Living History Forum in Svezia, con l’assistenza di
docenti universitari e professionisti dei luoghi della memoria, dei musei e delle
università. Lo studio includeva anche un esame della letteratura sull’istruzione in
materia di olocausto e di diritti umani nei luoghi commemorativi e nei musei,
un’indagine sui ministeri in tutti i paesi membri dell’Unione europea, un’indagine su
22 luoghi legati all’olocausto e musei storici, discussioni in gruppi tematici con
insegnanti e studenti in 9 Stati membri dell’Unione europea (Regno Unito, Francia,
Paesi Bassi, Austria, Germania, Repubblica ceca, Polonia, Italia e Lituania), una
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ricerca in loco presso 14 luoghi della memoria e musei storici e interviste a esperti
di didattica e curatori dei luoghi interessati.
RISULTATI PRINCIPALI
Luoghi della memoria e musei storici ancora rilevanti nel XXI secolo
I luoghi della memoria come portatori di valori morali e di fatti storici
Il confronto con l’olocausto può sempre generare discussioni su temi attuali. I
risultati dell’indagine, tuttavia, mostrano che solo uno dei luoghi oggetto
dell’indagine ha indicato la sensibilizzazione sui diritti umani quale suo principale
obiettivo. Tutte le altre istituzioni si concentrano piuttosto sulla trasmissione delle
conoscenze storiche.
Il legame tra l’istruzione in materia di olocausto e di diritti umani
Le affermazioni di insegnanti e studenti suggeriscono l’esistenza di un legame
debole tra l’istruzione in materia di olocausto e l’istruzione in materia di diritti umani
a livello scolastico. Secondo gli studenti nei gruppi tematici, i ‘diritti umani’ non sono
un concetto trattato frequentemente nell’istruzione scolastica.
“Non abbiamo mai fatto una lezione sui diritti umani. I diritti umani non sono argomento
delle lezioni; al massimo lo sono nella teoria, ma non nella pratica”. (Gruppo tematico
di studenti, Berlino)
Questo contraddice le risposte dei Ministri dell’Istruzione negli Stati membri
dell’Unione europea, secondo i quali l’istruzione in materia di diritti umani sarebbe
un settore prioritario. Nel complesso, l’istruzione in materia di diritti umani non
sembra essere un concetto consolidato, né a livello di luoghi della memoria né a
livello scolastico.
“L’insegnamento sulle violazioni dei diritti umani deve essere incluso nel programma, in
modo da impedire che cose simili possano ripetersi in futuro e consentire agli studenti
di conoscere gli errori commessi in passato” (Gruppo tematico di studenti,
Copenaghen)
I luoghi della memoria e i musei storici offrono un’esperienza unica di
apprendimento
Se si prova qualcosa, quel qualcosa rimane impresso a lungo
Molti degli studenti intervistati hanno dichiarato che il confronto con l’olocausto ha
avuto un impatto sulle loro vite personali, in particolare le visite ai luoghi della
memoria. Gli studenti percepiscono i luoghi della memoria come posti capaci di
lasciare loro un’impressione duratura.
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“La visita sul posto permette di sentire davvero l’atmosfera, il che è fondamentale per
il processo di apprendimento. Se si prova qualcosa, quel qualcosa rimane impresso a
lungo” (Gruppo tematico di insegnanti, Amsterdam).
I luoghi della memoria dedicati alle vittime del nazismo sono lì a testimonianza dei
crimini del nazionalsocialismo e delle conseguenze della discriminazione razziale e
antisemita, della disumanizzazione e, in ultima istanza, della negazione del diritto
alla vita degli esseri umani. Gli studenti hanno affermato di essere rimasti
particolarmente colpiti dagli incontri con i sopravvissuti ad alcune di queste atrocità.
L’autenticità dei luoghi della memoria
I risultati dell’indagine mostrano che l’autenticità dei luoghi della memoria ha
prodotto due effetti principali sugli studenti. Da un lato, ha creato un’atmosfera di
legame emotivo che ha stimolato la riflessione e incoraggiato i visitatori a cercare un
approfondimento. Dall’altro, però, l’esperienza emotiva e le aspettative riguardo alle
norme di comportamento specifiche da tenere nei luoghi della memoria hanno
talvolta reso gli studenti insicuri e bloccato la comunicazione e la riflessione.
“I siti autentici sono fondamentali per l’insegnamento sull’olocausto, soprattutto
quando mostrano spazi vuoti, quando evocano fisicamente negli studenti ciò che è
accaduto, ad esempio freddo e neve durante l’inverno, quando mostrano che cos’è la
non vita” (Gruppo tematico di insegnanti, Milano)
Fattori di successo
I luoghi oggetto dell’indagine hanno indicato i seguenti fattori come elementi che
contribuiscono al successo delle attività formative:
• motivazione dei dipendenti presso i luoghi della memoria e i musei ed elevata
qualità dei programmi e delle attività formative;
• metodi didattici capaci di offrire stimoli e strumenti gli studenti;
• atteggiamento positivo degli studenti e degli insegnanti e buona preparazione
delle visite ai luoghi della memoria;
• competenze formative delle guide e dei dipendenti delle istituzioni;
• finanziamento sufficiente dei luoghi e delle visite da parte delle autorità ufficiali.
Principali problemi e ostacoli
Gli studenti, gli insegnanti e gli addetti intervistati hanno indicato i seguenti problemi
e ostacoli quali impedimenti a un miglior utilizzo dei luoghi della memoria:
• nessun collegamento tra le attività formative presso i siti e la vita reale;
• mancanza di personale qualificato e adeguatamente formato;
• finanziamento insufficiente dei siti e nessun finanziamento delle visite (gli
insegnanti hanno sottolineato la difficoltà di finanziare le visite ai luoghi della
memoria e ai musei);
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mancanza di sale per seminari e di spazi per le attività formative;
mancanza di tempo per le attività formative sul posto;
gruppi poco preparati;
materiale didattico inadeguato in materia di olocausto, istruzione sui diritti umani
e visite ai luoghi dell’olocausto;
• il fatto che gli studenti siano costretti a partecipare alle attività;
• mancanza di cooperazione tra insegnanti in materia di olocausto;
• interazione troppo scarsa e attività non abbastanza indipendente degli studenti
presso i siti.
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Approcci didattici
“La qualità delle visite dipende molto dalla professionalità delle guide, dalla loro
capacità di coinvolgere gli studenti e di suscitare interesse verso l’argomento.” (Gruppo
tematico di insegnanti, Vilnius)
Lo studio rivela che gli insegnanti sono per la maggior parte contrari a un approccio
didattico “dall’alto verso il basso”. Sia gli insegnanti che gli studenti pensano che
questi ultimi dovrebbero essere incoraggiati a formarsi un’opinione personale
attraverso un apprendimento attivo, esplorativo, basato sulla ricerca e orientato ai
progetti. Insegnanti e studenti hanno sottolineato l’importanza del lavoro con le
biografie delle vittime e dei carnefici. Le emozioni sono giudicate importanti per i
processi di apprendimento, pur essendovi un rischio di sovraccarico emotivo o di
resistenza emotiva.
Gli studenti e gli insegnanti hanno confermato l’importanza della preparazione,
come pure delle attività di follow-up dopo le visite ai luoghi. Una possibile strategia
potrebbe essere quella di organizzare discussioni tra il personale dei luoghi della
memoria e gli insegnanti e/o i loro gruppi scolastici prima della visita. La
preparazione preliminare e la valutazione successiva potrebbero svolgere un ruolo
importante anche nella creazione di un legame tra l’istruzione in materia di diritti
umani e l’istruzione in materia di olocausto. Nel complesso, le istituzioni tendono ad
avere una conoscenza troppo limitata degli interessi dei loro giovani visitatori.
Interrogati sulle ragioni principali per cui le persone si recano in questi luoghi, gli
addetti dei musei e dei luoghi della memoria tendono a confondere la possibile
motivazione dei visitatori con i loro personali obiettivi didattici.
Gli insegnanti sono visti come figure chiave in termini di interesse degli studenti
all’argomento, mentre le guide sono considerate fondamentali per il successo delle
visite ai luoghi della memoria. La personalità e il livello di qualificazione delle guide
e degli insegnanti sono ritenuti molto importanti ai fini del successo della trattazione
di un argomento delicato come l’olocausto. La formazione di guide e insegnanti
sull’olocausto, sulla storia e sul ruolo attuale dei diritti umani incrementerebbe
quindi in misura significativa l’efficacia dell’insegnamento sull’olocausto dal punto di
vista dei diritti umani.
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La relazione completa“Discover the Past for the Future. A study on the role of
historical sites and museums in Holocaust education and human rights education in
the EU.” (“Scoprire il passato per il futuro. Uno studio sul ruolo dei siti storici e dei
musei nell’istruzione in materia di olocausto e di diritti umani nell’Unione europea”) è
disponibile all’indirizzo: http://fra.europa.eu
Per ulteriori informazioni si prega di contattare il Media Team dell’Agenzia per i diritti
fondamentali:
E-mail: [email protected]
Tel.: +43 1 58030-642
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