Comunicato stampa EIA

Transcript

Comunicato stampa EIA
Il calcestruzzo “mangia-smog” di Luigi Cassar, inventore della città autopulente,
finalista degli European Inventor Award 2014
• Facciate e strade autopulenti per città più terse
• Materiali da costruzione innovative riducino l’inquinamento atmosferico
• Per il Presidente di EPO Benoit Battistelli “Traguardo inestimabile per i futuri
progetti di costruzione e rigenerazione urbana”
Monaco/Bergamo April 29, 2014 – L’inquinamento atmosferico e le sue conseguenzecostituiscono un
problema per tutte le principali metropoli.
I gas di scarico sono nocivi sia per l’ambiente circostante che per la nostra salute, oltre a scolorire il
paesaggio edificato. Grazie all’invenzione del chimico Luigi Cassar, gli esterni degli edifici ora possono non
solo rimanere puliti più a lungo, ma anche contribuire a neutralizzare i componenti inquinanti
migliorando con ciò la qualità dell’aria. Un sottile strato di un rivestimento innovativo per il cemento e la
luce del sole sono gli unici elementi necessari per iniziare un’autopulizia che perduri, sia per le facciate degli
edifici che per l’atmosfera circostante.
Questa invenzione rivoluzionaria ha permesso al professor Cassar e al team del gruppo italiano Italcementi
di arrivare in finale concorrendo, nella categoria “Industry”, per l’assegnazione del premio 2014 di
European Inventor Award.
Gli “Oscar” dell’innovazione tecnologica saranno assegnati il 17 giugno a Berlino, in Germania.
Oggi sarebbe molto difficile immaginare una città senza cemento, soprattutto ora che tale materiale è
riuscito a rimuovere anche la sua immagine negativa: superfici setose e lucenti lo rendono attraente per
l’architettura moderna. Pur tuttavia rimangono alcune note dolenti, la più importante delle quali è
costituita dalle emissioni e dalle particelle sporche presenti nell’aria, che scolorano la superficie lasciando
macchie scure che richiedono rimozioni lunghe, rese possibili solo grazie all’impiego di prodotti chimici
aggressivi e costosi. Diverse tecnologie - come i rivestimenti in silicone idro-repellente – sono state
applicate nel tentativo di evitare di dover incorrere in tale processo di detersione. Nondimeno, anche
queste sono soluzioni costose che tendono a perdere efficacia nel tempo.
Utilizzare il potere disinquinante dei raggi del sole
Convinto che ci dovesse essere una soluzione più efficace atta a preservare le proprietà estetiche del
calcestruzzo, il professor Cassar, all’epoca direttore R&S di Italcementi, e la sua squadra decisero di
intraprendere una strada completamente diversa, sfruttando l’energia solare per scomporre le sostanze
dannose prima che queste potessero formare residui sulle superfici e modificarne l’effetto estetico. Per
raggiungere questo obiettivo, il team di ricercatori creò una miscela di cemento contenente sostanze
conosciute come “fotocatalizzatori” che utilizzano la luce del sole per ossidare gli inquinanti e trasformarli
in elementi meno dannosi, e che vengono in seguito rimossi dall’acqua piovana. La scoperta fu che il nuovo
materiale non puliva solo il manufatto ma disinquinava anche l’aria circostante.
“Questo duplice risultato rende il cemento di Cassar una invenzione di valore inestimabile per la qualità
della vita nelle città di tutto il mondo, oltre che un prodotto estremamente appetibile per tutti i futuri
progetti di costruzione e rigenerazione urbana” – ha dichiarato il Presidente di European Patent Office
(EPO) Benoit Battistelli. “Infatti, non solo previene gli antiestetici effetti dell’inquinamento ambientale ma
contribuisce significativamente a migliorare la qualità dell’aria”.
Le proprietà “mangia-smog” come sorprendente effetto collaterale
Da quando entrò in Italcementi, uno dei player internazionali della produzione di cemento, nel 1991, il
professor Cassar iniziò a focalizzare il suo lavoro di ricerca sulle proprietà auto-pulenti del cemento. La
scoperta che l’ossidazione delle superfici riduce in maniera consistente gli inquinanti atmosferici ha
costituito un effetto collaterale totalmente involontario, seppur certamente gradito.
La svolta giunse nel momento in cui minerali di ossido di titanio vennero aggiunti alla miscela di cemento.
Nel 1996 la spettacolare costruzione della chiesa romana Dives in Misericordia progettata dall’archistar
americana Richard Meier– con le sue vele di calcestruzzo bianche, enormi e scintillanti – testò l’efficacia del
prodotto messo a punto da Cassar diventando la prima testimonianza evidente della sua efficacia. Le vele
incalcestruzzo della chiesa sono tuttora più bianche che mai. Altri esempi rilevanti di utilizzo di questo
materiale sono rappresentati dal quartier generale degli uffici della Air France presso l’aeroporto
internazionale Charles de Gaulle a Parigi, i.lab il nuovo centro di Ricerca & Innovazione di Italcementi a
Bergamo e il Vodafone Village a Milano che, con 20.000 metri quadrati di superficie fotocatalitica
costituisce la maggior opera finora realizzata con questo materiale. A queste realizzazioni si aggiungono i
numerosi attestati e certificazioni sulla validità della soluzione, provenienti da enti di ricerca italiani e
internazionali.
“Durante la costruzione della chiesa abbiamo potuto constatare che l’aria circostante la nuova struttura era
effettivamente più pulita di prima. L’ossido di titanio presente nel nostro cemento infatti aveva accelerato
l’ossidazione degli inquinanti nell’aria, rendendoli innocui per l’ambiente e per l’uomo” spiega Luigi Cassar.
Test scientifici hanno in seguito confermato tale capacità mangia-smog, che acquisì immediatamente un
posto di primo piano nelle strategie di sviluppo e marketing della società. In base ad uno studio effettuato,
le superfici rivestite con il prodotto di Italcementi riducono di circa l’70% l’ossido di azoto contenuto
nell’aria.
L’ossido di azoto costituisce il componente dannoso che contribuisce alla formazione delle polveri sottili ad
altezza piuttosto bassa. Un utilizzo costante ed esteso del prodotto all’interno della cerchia urbana
migliorerebbe considerevolmente la qualità dell’aria. “In una grande città come Milano ad esempio, i
ricercatori hanno calcolato che - sulla base delle evidenze sperimentali - rivestire con prodotti a base di
cemento contenenti Tx Active il 15% delle superfici urbane a vista consentirebbe di ridurre l’inquinamento di
circa il 50%” prosegue Cassar “oppure l’applicazione di mille metri quadrati di prodotto equivale a piantare
80 alberi sempre verdi o eliminare l’inquinamento provocato da 30 veicoli a benzina”.
Notevole interesse per i progetti di costruzione e modernizzazione in tutto il mondo
Dal 2006 l’invenzione di Luigi Cassar è disponibile sul mercato e viene venduta con il nome di TX Active. La
prossima applicazione che avrà una ribalta internazionale sarà Palazzo Italia, l’edificio simbolo di Expo
2015. L’interna superficie esterna e parte degli interni saranno costruiti utilizzando il nuovo cemento
biodinamico che contiene TX Active, il principio attivo “mangia smog”. Le sue peculiari caratteristiche –
autopulente e disinquinante - lo rendono un prodotto interessante per i progetti di costruzione,
rigenerazione e modernizzazione nei cantieri di tutto il mondo. In base ad una ricerca (“Global Concrete
and Cement Market – Key Trends and Opportunities to 2017”) condotta da una società americana di
indagini di mercato (ReportsnReport), nel 2012 il valore della produzione mondiale di cemento e
calcestruzzo era pari a circa 330 miliardi di euro. Le maggiori potenzialità di mercato – del calibro di diversi
miliardi di euro – si ritrovano nei Paesi emergenti come la Cina, dove l’industria delle costruzioni negli ultimi
anni registra tassi di crescita molto dinamici e dove la riduzione di inquinanti diventa un fattore sempre più
importante.
European Patent Office (EPO)
Con circa 7000 dipendenti, EPO rappresenta una delle maggiori istituzioni europee di servizio pubblico. Dotato di un
quartier generale a Monaco di Baviera e di uffici a Berlino, Bruxelles, L’Aia e Vienna, EPO è stato costituito allo scopo
di rafforzare la cooperazione tra gli Stati europei sul tema dei brevetti. Attraverso la procedura centralizzata di
approvazione dei brevetti da parte di EPO, gli inventori possono ottenere una protezione per le loro invenzioni nei 38
Stati membri che aderiscono a European Patent Organisation.
Ufficio Stampa
Mr Oswald Schröder
Spokesperson
Tel: +49 (0)89 2399-1800
Mobile: +49 (0)163 8399668
[email protected]
Mr Rainer Osterwalder
Deputy Spokesperson
Tel: +49 (0)89 2399-1820
Mobile: +49 (0)163 8399527
[email protected]
Shepard Fox Communications
Isabella Lamera
Tel: +39 2 83 56912
Mobil: +39 338 70 26 [email protected]