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Mercati Globali
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Martedì 25 Settembre 2012
L’ANTITRUST HA GIÀ CONCESSO IL VIA LIBERA PER IL PASSAGGIO DELLA MERCHANT BANK IN CASSA
Sace e Simest più vicine alla Cdp
Atteso a giorni anche il disco verde sull’assicuratore del credito che intanto ha incassato l’ok Isvap per il passaggio
di Sace Bt. Convocato per giovedì il cda della società guidata da Gorno Tempini che chiede tempo su Fintecna
di Anna Messia
I
l disco verde dell’Antitrust sul
passaggio di mano di Simest
dal ministero dell’Economia
a Cassa depositi e prestiti, a
quanto pare, è già stato incassato.
E a stretto giro di posta, forse già
in settimana, dovrebbe arrivare
anche il via libera dell’autorità
di controllo guidata da Giovanni Pitruzzella su Sace. Del resto
non sembrano esserci problemi
Giovanni
Gorno
Tempini
di concorrenza che possa rallentare le manovre, visto che le società interessate dall’operazione
operano in mercati diversi. E tra
l’altro, nel frattempo, Sace ha già
incassato anche l’autorizzazione
richiesta all’Isvap (l’autorità assicurativa) per il passaggio di mano della compagnia assicurativa a
mercato, Sace Bt (breve termine),
visto che anch’essa finirà sotto le
insegne della Cassa depositi e
prestiti. Cominciano così a sistemarsi i tasselli che daranno vita al
progetto Argo (come è stato ribattezzato dalla cassa) che prevede
l’acquisto, da parte di Cdp, delle
partecipazioni azionarie oggi detenute dallo Stato in Sace, Fintecna e Simest. Un’operazione che
ha un valore complessivo stimato
in circa 10 miliardi di euro e che
prevede che la società guidata da
Giovanni Gorno Tempini potrà
esercitare le opzioni di acquisto
entro 120 giorni dal decreto sulla
spending review, ovvero entro poco più di un mese, il 27
ottobre prossimo.
Ma mentre le operazioni per
il passaggio di proprietà di
Simest e Sace sembrano in
fase avanzata, per Fintecna,
su cui le valutazioni sembrano maggiormente complicate, ci potrebbe essere bisogno
di un po’ di tempo in più. Il
consiglio di amministrazione
di Cassa Depositi e Prestiti,
convocato per giovedì 27,
dovrebbe quindi discutere
esclusivamente dell’esercizio
delle opzioni di acquisto sulle
prime due, mentre per Fintecna servirà convocare un altro
consiglio di amministrazione a ottobre. Del resto è stato lo
stesso decreto a prevedere che i
tre diritti di opzione possano essere esercitati disgiuntamente e
la prova che la Cassa su Fintecna non abbia fretta lo dimostra il
fatto che la richiesta all’Antitrust
su quest’ultima operazione è stata
presentata solo venerdì scorso. Di
conseguenza lunedì 24 l’autorità
ha pubblicato sul suo sito la notizia dell’acquisizione invitando
PESCATI NELLA RETE
Anima sgr taglia
un ricco Traguardo
Continua il boom di raccolta dei fondi a scadenza con
la cedola che puntano a fare concorrenza ai Btp, alle obbligazioni
bancarie e ai conti di deposito. il caso del fondo obbligazionario
Traguardo 2017 di Anima, società
di gestione indipendente guidata
dall’ad e direttore generale Marco Carreri, che ha conquistato 28
Marco Carreri
mila risparmiatori, raccogliendo
oltre 480 milioni in tre mesi di collocamento (dal 1° giugno al 31 agosto). Il risultato è
stato raggiunto grazie all’azione di oltre 20 partner,
tra cui le reti dei gruppi Banca popolare di Milano,
Banca Mps, Banca popolare dell’Etruria, Fineco
Bank e Banca popolare di Bari. Visto il successo di
raccolta Anima ha ora in collocamento altri due nuovi fondi della famiglia Traguardo, che comprende 10
prodotti a scadenza e con la cedola: Traguardo 2017
Cedola 4-III e Traguardo 2017 multi cedola. A scadenza, dopo 5 o 7 anni, i Traguardo diventano semplici monetari e il sottoscrittore può restare investito,
riscattare la quota, o spostarsi in un altro fondo.
Certificazione doc
per Cattolica Previdenza
Cattolica Previdenza, attraverso la sua società di distribuzione, è la prima compagnia al mondo a otteneeventuali soggetti interessati a
presentare osservazioni entro il
primo ottobre prossimo.
Il cda di giovedì prossimo potrebbe essere chiamato anche a fare
un po’ di chiarezza su un altro
tema molto delicato: quello della
conversione in azioni ordinarie di
quelle privilegiate oggi in mano
alle Fondazioni, che detengono il
re la certificazione in educazione finanziaria secondo
le norme Uni 11402. Si tratta di un riconoscimento
che riguarda l’intera rete distributiva della compagnia guidata dall’ad Michele Cristiano (affidata a
Cp Servizi Consulenziali) e progressivamente ogni
suo singolo consulente. Queste norme definiscono
il processo di educazione finanziaria nelle tre forme
essenziali previste a livello europeo: informazione,
istruzione e consulenza.
Ing i.m., quattro new entry
per i bond dei mercati emergenti
Il team di gestione specializzato sul reddito fisso dei
mercati emergenti di Ing i.m. si rafforza con quattro ingressi: Roy Scheepe e Peter Sengelmann nel
ruolo di client portfolio manager,
Sean Jutahkiti, credit analyst, e
Desmond Lim, portfolio assistant.
Nel complesso la squadra dedicata
ai bond dei Paesi emergenti di Ing
i.m. guidata da Rob Drijkoningen
e Gorky Urquieta è composta da
28 unità (di cui 18 gestori) e gestisce
un patrimonio di 11 miliardi di dol- Rob Drijkoningen
lari dalle sedi di Atlanta, Singapore e
L’Aia. Un’ulteriore novità riguarda l’introduzione di
criteri di responsabilità sociale per l’analisi e la valutazione del merito di credito dei bond governativi.
a cura di Roberta Castellarin,
Anna Messia e Paola Valentini
30% di Cdp. Operazione su cui
si sta tentando di trovare un accordo con gli enti, che chiedono
uno sconto rispetto ai 5 miliardi
stimati dal rapporto presentato nei
giorni scorsi alla Cassa dai consulenti Deloitte. Ieri, intanto, Cdp,
Sace e Bnl-Bnp hanno chiuso insieme un’operazione per una linea
di credito da 42 milioni destinata
alla sviluppo delle attività internazionali della società di costruzione romana Ghella. Consulente
legale è stato lo studio internazionale Dla Piper. (riproduzione
riservata)
Quotazioni, altre news e analisi su
www.milanofinanza.it/cdp
L’ultimo test del 15 giugno per diventare agente e broker era pieno di quesiti fuori tema. Tutti i dettagli sul mensile in edicola
Inchiesta Assinews, l’Isvap stecca la prova d’esame
D
omande fuori tema, scritte male e
fuorvianti. L’ultima prova d’esame
che si è tenuta a Roma il 15 giugno scorso per accedere alla professione di agenti di assicurazione, broker o
responsabile intermediazione, indetta
dall’Isvap, era piena di imprecisioni. A
occuparsene, con un’inchiesta approfondita che documenta i fatti, è il mensile
Assinews (edito da Assinform/Dal Cin
Editore Srl società del gruppo Class
Editori che pubblica anche MF-Milano
Finanza) in edicola in questi giorni. Le
tabelle pubblicate da Assinews rivelano
che, nonostante la prova d’esame abbiamo lo scopo di accertare l’idoneità
del candidato ad esercitare l’attività di
agente o di mediatore di assicurazione,
una sola domanda su 100 è incentrata
sulla disciplina dell’attività agenziale e
di mediazione. Ma ben 45 domande su
100 hanno per avuto per oggetto il diritto
delle assicurazioni e la normativa secondaria dell’Isvap, mentre solo 11 domande su 100 hanno riguardato la tecnica
assicurativa. Alla disciplina della tutela
del consumatore sono state dedicate poi
2 domande su 100, delle quali una fuori
programma.
A partire dall’anno 2006, ricorda ancora
Assinews, le modalità di
svolgimento dell’esame
sono state fissate dal Codice delle assicurazioni
private (dlgs 13 ottobre
2005, numero 209) e, in
attuazione, dal regolamento Isvap numero 5
del 2006. In particolare
il Codice all’art. 110,
comma 2, stabilisce che
il candidato che intende conseguire l’iscrizione nelle Sezioni A
o B del RUI (appunto
agente e broker) deve
possedere adeguate
cognizioni e capacità
professionali, che sono accertate dall’Isvap tramite
una prova di idoneità consistente in un
esame su materie tecniche, giuridiche
ed economiche rilevanti nell’esercizio
dell’attività. Un criterio che l’Istituto di
controllo del settore assicurativo sembra
aver messo da parte preparando i quesiti
della prova del 15 giugno.
Quest’anno, si ricorda
ancora nell’inchiesta
di Assinews, a quanto pare in ossequio a
disposizioni emanate
dal sindaco di Roma
per esigenze di circolazione e di traffico altrimenti compromesse
del grande numero dei
partecipanti, la prova
scritta ha avuto luogo in
due turni. Uno al mattino
e l’altro al pomeriggio,
suddividendo i partecipanti secondo l’ordine
alfabetico del cognome
in modo da distribuire il
loro numero approssimativamente in due parti uguali. Per evitare
che i partecipanti del pomeriggio potes-
sero venire a conoscenza delle domande
d’esame dai partecipanti al turno mattutino, esse sono state previste di tenore diverso nei due turni. Ciò ha determinato
una sicura disomogeneità fra le due prove
scritte, accentuata anche dalla sensibile
differenza di errori nelle domande e nelle
risposte, evidenziata nell’articolo di Assinews che propone i due testi. Questa
disomogeneità, alla quale può aver concorso anche il diverso grado di difficoltà
dei due gruppi di domande, sebbene di
più difficile apprezzamento, ha tuttavia
compromesso la par condicio dei partecipanti, ossia l’esigenza di porre tutti
i candidati nelle identiche condizioni,
come è d’obbligo nei pubblici concorsi.
Le disposizioni emanate dal sindaco di
Roma non possono, infatti, costituire una
scusante, considerate le esperienze negative dell’anno precedente e la conoscenza con quasi quattro mesi di anticipo del
numero degli iscritti, fatto che avrebbe
dovuto indurre ad organizzare la prova
scritta magari in due ubicazioni diverse,
purché in contemporanea.