Il centro storico di Corinaldo si è già vestito a festa per ospitare la

Venerdì 21 Giugno 2013
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SENIGALLIA E LE SUE VALLI
LA RIEVOCAZIONE
Il centro storico di Corinaldo
si è già vestito a festa
per ospitare la Contesa di luglio
La manifestazione storica più antica della provincia di Ancona è giunta
quest’anno alla trentacinquesima edizione. Si svolgerà dal 18 al 21
CORINALDO
Anche quest'anno nel terzo
fine settimana di luglio
arriverà la Contesa del Pozzo
della Polenta, la rievocazione
storica più "antica" della
provincia d'Ancona, giunta
quest'anno alla sua 35°
edizione.
Il centro storico di Corinaldo
è già inbandierato a festa,
molteplici sono le novità per
questa edizione e le iniziative
in programma, sicuramente
un fatto di rilievo è lo scopo
benefico al quale hanno
aderito sia l'Associazione del
Pozzo che il suo Gruppo
Storico "Combusta Revixi", in
favore della piccola Chanel;
in tutte le giornate della
rievocazione saranno raccolti
fondi per aiutare la famiglia
Bocconi.
Il neo eletto presidente del
Pozzo della Polenta dott.
Massimo Tarsi ha fortemente
voluto questa iniziativa
benefica per Chanel Bocconi
e
in
attesa
della
pubblicazione
del
programma completo della
prossima Contesa, ha
comunicato alcuni aspetti
principali
della
manifestazione storica che
attira a Corinaldo tanti turisti
ed appassionati cittadini.
18, 19, 20, 21 luglio, quattro
giorni di festa, spettacoli,
taverne tipiche, giochi rionali,
corteggio
storico
rinascimentale, musei aperti,
questa è la base della XXXV
Contesa del Pozzo della
Polenta.
Novità per questa edizione
sono rappresentate dalla
presenza a Corinaldo di tanti
giochi rionali quali il Palio
della Gnocca, la Giostra dei
Cavalieri, l'Antico gioco della
Campana, Il Tiro alla Fune, Il
Palio degli Arcieri, il Torneo
degli sbandieratori e musici
"Insana Vexilla".
Novità anche tra i gruppi
storici ospiti che animeranno
insieme al "Combusta Revixi"
la
festa:
il
Gruppo
Sbandieratori e Musici della
Contesa dello Stivale di
Filottrano, il Gruppo Armati
del Palio di San Floriano di
Jesi, il Gruppo Tamburi
Imperial di Roncitelli e il
Gruppo Sbandieratori e
Musici di Montefalco (PG).
-----------------Nelle foto: immagini della
passata edizione della
manifestazione
Il prestigioso riconoscimento assegnato ai più caratteristici esercizi commerciali
Premiati cinque locali storici serrani
SAN BENEDETTO DEL
TRONTO
La Palazzina Azzurra di San
Benedetto del Tronto ha
ospitato la cerimonia di
consegna delle targhe agli
esercizi
commerciali
riconosciuti quali “Locali
storici delle Marche”.
Ben 350 locali di tutta la
Regione hanno ricevuto
questo riconoscimento, che
dimostra la loro longevità
commerciale ed il loro
spessore nell’ambito delle
comunità che hanno servito
con attività ultradecennali o,
a volte, ultrasecolari.
Cinque le attività di Serra de’
Conti alle quali è stato
assegnato il prestigioso
titolo:Antica Bottega Paggi,
Bar Italia,Catia Mercerie, La
Loggia delle Delizie e Tessuti
di Tinti. Alla cerimonia hanno
presenziato, tra gli altri, la
titolare del Bar Italia Helys
Grottaroli e l’Assessore alle
Attività Economiche del
Comune di Serra de’ Conti
Luca Correani.
“Nell’ottica di incentivare la
conservazione
e
la
valorizzazione degli esercizi
commerciali – si afferma in
una nota del Comune di
Serra de’ Conti -, sono stati
considerati locali storici
osterie, locande, taverne,
botteghe e spacci di
campagna che la Legge
regionale e la successiva
delibera di Giunta hanno
individuato come esercizi
meritevoli perché in attività da
almeno 40 anni nello stesso
locale, e coerenti nel
mantenere le caratteristiche
[email protected]
merceologiche dell’attività. In
quanto tali, questi esercizi
costituiscono infatti una
testimonianza storica e
sociale per la comunità
marchigiana, censiti ed
inseriti in un apposito elenco
regionale, con la possibilità
tra l’altro di esporre un ‘logo’
di riconoscimento che reca la
scritta ‘Locale Storico Marche
‘, riportata su una targa
zincata di forma ovale da
collocare
all’esterno
dell’esercizio commerciale.
L’Amministrazione
Comunale di Serra de’ Conti
esprime
sincera
soddisfazione per il numero
delle attività storiche locali
gratificate
dal
riconoscimento, specie in un
momento cosi particolare e
difficile per l’economia”.