QUI - Tempostretto

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QUI - Tempostretto
L’ipotesi d’intervento lungo il litorale compreso tra la chiesa di Grotte e la fiumara Guardia
presuppone, a nostro aviso, alcuni punti fermi relativi alla salvaguardia del delicato equilibrio
ambientale rivierasco, giá messo a dura prova da reiterati interventi urbanistici privi di ogni minima
valutazione di sostenibilitá ambientale, e da una gestione ordinaria del territorio a dir poco sconcertante.
Le considerazioni esposte non devono tuttavia indurre un pessimismo inibitorio, che precluda ogni
trasformazione territoriale, anzi è proprio la mancanza di un’adeguata cultura progettuale a favorire le
condizioni di degrado del litorale rivierasco.
La seguente illustrazione mostra una ipotesi complessiva di riassetto territoriale articolata
su un sistema di 5 aree interconnesse:
1) Gli approdi stagionali posizionati su un tratto di costa ridossato.
Essi sono costituiti da singole unitá autosufficienti dotate
di pontili gallegianti frangionda (efficaci con Hs max = 1,5 m.) e di pali d'ormeggio.
Ogni approdo è servito da una banchina rimovibile collocata sulla spiaggia adiacente, e
da una serie di locali di servizio ricavati nei volumi sottostanti le rispettive piazzette pubbliche.
Durante i mesi invernali sia i pontili che la banchina verranno rimossi.
La piazzetta, alberata a arredata, collega la spiaggia mediante rampe e scalinate.
2) L'area cantieristica
Si tratta di un'ampia porzione della vecchia struttura, utilizzata per attivitá diportistiche,
che verrá riqualificata e adibita a funzioni di rimessaggio barche a servizio del marina e degli approdi.
Essa è inoltre dotata di parcheggi di servizio collegati da un sottopasso carrabile al sistema viario.
I capannoni e le superfici aperte servono le attivitá cantieristiche, mentre L'elemento curvilineo proiettato sulla battigia
e connesso, tramite piazzola pedonale, al marciapiede litoraneo, svolge la doppia funzione di
supporto per i macchinari di alaggio dei natanti (al proprio interno), e di passeggiata panoramica (in superficie)
3) L’acquapark
Confinante a Nord col marina è previsto un parco acquatico servito tramite sottopasso viario e pedonale.
Parte dei parcheggi ricavati sulla vecchia area demaniale abbandonata sará coperta da tensostrutture.
La spiaggia adiacente rimarrá accessibile al pubblico.
4) Il Marina
Sullo specchio d'acqua ricavato in larga parte dal dragaggio delle vecchia spiaggia ormeggiano i natanti a vela
di medie e grandi dimensioni (da 20m in sú). Il piazzale curvilineo funge da connettore pedonale
per i locali del marina , serviti da un portico continuo. I volumi verranno ricavati sia dalla costruzione
del soprastante parcheggio di servizio, che dalla ristrutturazione degli esistenti.
Lungo il terrapieno del vecchio mini autodromo verranno realizzate le banchina d'ormeggio dei grossi yacht a motore.
Esse saranno servite da locali ricavati dalla costruzione della soprastante piazza pubblica attrezzata a verde.
5) Il Molo foraneo
L'elemento sará costituito:
a) - da una banchina d'ormeggio interna (yachts piccoli e medi) protetta da una copertura rivestita con pannelli fotovoltaici,
b) - dal muro frangionde semisommerso e dal profilo curvilineo.
Tutta la struttura poggerá su pilotis. Il collegamento con la terraferma avverrá tramite piccoli natanti.
6) La viabilitá
Partendo dall'ipotesi di collegamento viario alla tangenziale, attraverso una strada a doppia carreggiata che si snoda
lungo l'alveo del torrente Guardia, si è pensato di ricavare due parcheggi ipotizzando la copertura del tratto terminale del torrente.
Una serie di rotatorie agevolerá le varie connessioni tra i flussi di traffico veicolare.
È possibile conciliare le esigenze remunerative del capitale e la salvaguardia dell’ambiente,
tenendo presente che, secondo ipotesi abbastanza realistiche, nel prossimo futuro la salvaguardia
ambientale e lo sfruttamento razionale delle risorse naturali probabilmente costituiranno i fattori
fondamentali per lo sviluppo socio-economico.
Ci sembra quindi opportuno approfondire i singoli aspetti dell’idea progettuale, in relazione agli
obbiettivi ed alle prioritá assunte, che sono:
1) – La salvaguardia dell’equilibrio sedimentologico degli arenili.
È evidente che solo opere poco invasive e adeguatamente collocate possono alterare in maniera
sostenibile le dinamiche erosive del paraggio in esame.
In particolare date le dimensioni ragguardevoli dell’onda significativa, la frequenza dei fenomeni
meteomarini rilevanti (burrasche da Sud, Sud –Est), e la necessitá di garantire adeguata protezione ai
natanti, ci sembra opportuno considerare l’ipotesi di realizzare un marina per natanti di medie e grosse
dimensioni intorno all’attuale area del mini autodromo. Tale emergenza morfologica segna uno sorta di
spartiacque tra la spiaggia antistante la foce del torrente Guardia, che appare ben consolidata e molto
estesa, e il litorale in direzione capo Peloro, protetto da continue massicciate. In particolare si nota un
angolo di incidenza molto ampio dell’onda frangente che investe la spiaggia quasi parallelamente alla
linea di battigia, limitando gli effetti erosivi dovuti al trasporto longitudinale netto, che rappresenta la
frazione di materiale solido trasportato durante le mareggiate. Tale fenomeno è assimilabile al
movimento di un nastro, che durante le burrasche trasporta materiale sabbioso lungo i fondali antistanti
la spiaggia. Se l’onda frange in direzione parallela alla spiaggia tale trasporto risulta nullo, mentre è
massimo laddove l’onda frange con un angolo molto acuto rispetto alla battigia. Lungo la spiaggia del
torrente Guardia le onde, frangendo frontalmente, non provocano quindi effetti erosivi notevoli, di
conseguenza la realizzazione delle necessarie opere di difesa foranea non costituisce,
in linea di massima, un pericolo di alterazione dell’equilibrio sedimentologico esistente.
Va tuttavia osservato che gli effetti di un’opera comunque consistente (la realizzazione di un porticciolo
turistico di ottimo livello, richiede uno smorzamento perfetto dell’onda incidente, poiché, in sede
progettuale, l’oscillazione massima consentita del livello del mare all’interno del porto è di 50 cm)
andrebbero accuratemente studiati e, dopo la realizzazione, continuamente monitorati, ipotizzando anche
azioni compensative, quali il rafforzamento delle massicciate esistenti, ripascimenti mirati,ecc...
Il molo foraneo dovrá proteggere, e bene, un ampio tratto di costa adibito alle attivitá nautiche.
Contemporaneamente, per prospettare uno sfruttamento razionale e differenziato del litorale si è pensato
di proporre degli approdi stagionali costituiti da pontili galleggianti facilmente smontabili (alcuni
modelli in commercio prevedono l’uso di supporti galleggianbti tubolari gonfiabili) e capaci di
assicurare una protezione minima dal moto ondoso (i pontili frangionda galleggianti sono efficaci per Hs
max = 1,5 m) durante la stagione estiva.
In tal modo si potrebbe ridurre il numero dei posti barca fissi, offrendo in alternativa, a costi ridotti, uno
o piú approdi stagionali, quantomai indicati per le aspettative dei diportisti locali.
In questo senso la collocazione di due strutture d’approdo galleggianti lungo il tratto di costa a nord
della chiesa di Grotte appare indicato, poiché consente di sfruttare arenili piuttosto esigui e
abbastanza ridossati, e riduce il fabbisogno di posti barca fissi, limitando quindi l’impatto
complessivo delle opere.
2) – Riqualificazione della struttura viaria litoranea.
Conseguenza diretta delle considerazioni sopraesposte è la necessitá di potenziare l’intero sistema viario
in particolare la strada statale 113 che si snoda lungo la costa.
In tal senso in corrispondenza degli approdi stagionali è prevista la realizzazione o il potenziamento di
piazzole pubbliche attrezzate entro cui ricavare i necessari volumi di servizio (locali igienici, segreteria,
smaltimento rifiuti e acque di sentina, ecc...). Inoltre l’attuale pista ciclabile attestata sul terrapieno di
Pace dovrebbe essere prolungata almeno sino alla piazza prevista sul vecchio mini autodromo.
In corrispondenza degli snodi viari il progetto prevede la realizzazione di rotatorie e rampe di accesso
che consentirebbero, sottopassando il ponte sulla SS 113, di servire direttamente le aree attigue al
porticciolo, migliorando al tempo stesso la situazione complessiva del traffico, in un settore, che per
effetto delle opere previste risulterá sovraccarico di flussi veicolari. In tal senso un’ipotesi di lungo
periodo considera la realizzazione di una strada che, passando sopra il greto del torrente Guardia,
colleghi l’intero sistema viario litoraneo agli svincoli di prossima realizzazione (Giostra – Annunziata)
e infine alla tangenziale autostradale Se un’ipotesi simile appare piuttosto lontana, ci sembra importante
sottolineare la precarietá dell’attuale sistema viario che non riuscirebbe a smaltire i volumi di traffico
ipotizzabili per un funzionamento a pieno regime di tutte le infrastrutture previste.
3) – Salvaguardia dell’ambiente sottomarino.
L’ormeggio dei natanti potrebbe essere agevolato utilizzando appositi pali riducendo cosí gli
ancoraggi con effetti positivi per la salvaguardia delle praterie di Posidonie.
Analogo discorso va fatto per il molo foraneo che, qualora le condizioni economiche e tecniche lo
consentissero, dovrebbe essere adagiato su un sistema di palificazioni tali da ridurre l’impatto sui
fondali. In generale la disposizione e la conformazione scelta sia per le opere fisse che per i pontili
galleggianti dovrebbe incidere minimamente sull’equilibrio sottomarino, poiché le correnti che
alternativamente scorrono secondo la direttrice sud-ovest
nord-est non incontrerebbero
particolari ostacoli nei fondali in esame.
Anche l’ipotesi di dragare una parte cospicua della spiaggia adiacente il terrapieno e di ricavarne il
marina (costi elevati) risponde all’esigenza di salvaguardare e valorizzare un ambiente marino di pregio,
riducendo al minimo indispensabile le modifiche dei fondali marini.
Lungo il bordo interno del molo foraneo, coperto da una pensilina continua e adeguatamente attrezzato
con locali di servizi primari (WC, locali tecnici, di smaltimento rifiuti, info point, ecc..), è possibile
ricavare superfici d’ormeggio fisso per parecchi yachts mediante un sistema di pontili gallegianti che
dovrebbero smorzare gli effetti delle correnti marine, agevolando le manovre. Infine i collegamenti con
la terraferma (il dirimpettaio porticciolo) verrebbero assicurati da appositi natanti.
In generale l’impostazione di tutto l’impianto progettuale è finalizzata alla salvaguardia dell’ambiente
marino, tentando di raggiungere un compromesso accettabile per le esigenze degli investitori privati,
che dovrebbero avere tutto l’interesse a proprorre un servizio esclusivo anche se costoso.
4) – Riqualificazione e valorizzazione dell’ambiente litoraneo.
Il progetto prevede la copertura dell’alveo del torrente Guardia sino alla linea di battigia, per mezzo di
un elemento curvilineo a scala urbana che divide il litorale in due settori ben distinti:
- a Nord l’area del parco acquatico, concepito per una fruzione lungo tutto l’arco dell’anno;
- a Sud l’area cantieristica dotata di capannoni attrezzati, e di aree per il ricovero dei natanti;
L’elemento è costituito da un robusto telaio portante sul cui impalcato, a livello della SS 113, verrá
realizzata una passeggiata con ampia visuale sullo stretto. Inoltre esso integra e “maschera” (tramite
opportune tamponature) al proprio interno i macchinari per l’alaggio e il sollevamento dei natanti. La
doppia (tripla) funzione si rende necessaria per una serie di motivi:
a) organizzazione funzionale e distributiva dell’intero impianto:
Va da sé che le funzioni svolte sulle aree per le attivitá cantieristiche e quelle per il parco
giochi risultano piuttosto conflittuali e quindi necessitano una chiara separazione fisica e
funzionale. Al livello della spiaggia, sottopassando il ponte, è prevista la separazione della
viabilitá, veicolare e pedonale, di servizio tra le due zone.
b) valorizzazione dell’affaccio a mare:
La possibilitá di proiettare lo sguardo sul mare e sull’intero impianto diportistico- ricreativo
rappresenta un motivo di attrazione e qualificazione dell’intera area.
Inoltre la scelta di disegnare la piazza curva prolungando l’arco del molo foraneo corrisponde ad una
precisa volontá compositivo – progettuale finalizzata a inserire gli elementi al contesto paesaggistico
dato che l’arco si attesta, mediante una piazzola, all’incrocio tra il torrente Guardia e la litoranea. Il
torrente stesso riqualificato funzionalmente dalle diverse rotatorie e risistemato con alberazioni
prolunga idealmente l’innesto del molo foraneo sulla costa o viceversa ne rappresenta il necessario
“ancoraggio” terraneo determinandone lo sviluppo in mare.
c) collocazione delle strutture di alaggio e sollevamento dei natanti :
All’interno della piazza curvilinea si collocano le strutture e i macchinari necessari al sollevamento e
trasporto delle barche. In virtú delle condizioni meteomarine locali, e per facilitá di manovra, il
porticciolo sará accessibile dal lato settentrionale (in direzione di capo Peloro), mentre su quello
meridionale, di ampiezza ridotta, si svolgeranno le operazioni di scalo e alaggio dei natanti e il
traffico di servizio.
In tal modo, a fine stagione, le barche provenienti dagli approdi galleggianti a Sud potranno essere
sollevate agevolmente senza interferire col traffico regolare del porticciolo. Stesso discorso vale per
tutti i natanti che necessitano lavori di rimessaggio. Infine il traffico di servizio (Motovedette CP,
Guardia costiera, Servizi interni al porticciolo, ecc...) o eventuali collegamenti d’emergenza si
svolgeranno separatamente dal resto del traffico marittimo circostante.
5) – Offerta differenziata e qualitativamente elevata per i diportisti e per i visitatori.
Secondo una sommaria stima si potrebbero ricavare dai 7 ai 12 posti barca per motoryachts di
grosse dimensioni (dai 25 -30 mt ai 50 mt.) all’interno del porticciolo;
oltre a 70 – 90 posti barca per yachts di medie dimensioni (dai 10-12 mt. ai 25 mt .) distribuitti tra il
porticciolo ed i pontili all’interno del molo foraneo.
Gli approdi galleggianti potrebbero essere dimensionati per ospitare ciascuno 40 – 50 posti barca per
yachts di piccole dimensioni (dai 6-8 mt. ai 10-14 mt.). Infine sulla spiaggia adossata all’area
cantieristica potrebbero essere ospitate numerose imbarcazioni per attivitá nautiche varie (gommoni da
affittare, gozzi per escursioni, derive, ecc...) e sullo specchio di mare antistante altre decine di piccole
imbarcazioni da diporto potrebbero essere ormeggiate durante la stagione estiva.
Riassumendo si ipotizzano:
10 posti barca fissi per grossi yachts
70 – 90 posti barca fissi per yachts di media grandezza
80 – 100 ormeggi stagionali per piccoli yachts
numerosi ancoraggi e alaggi per piccole imbarcazioni da diporto, a vela e a motore.
Se si aggiungono le attivitá cantieristiche e le attivitá ricreative dell’acquapark si puó ipotizzare un
investimento remunerativo, considerando che i dati sopraesposti sono arrotondati per difetto.
Se infine si considera il fatto che solo una (relativamente) modesta porzione di spiaggia verrebbe
dragata, e che l’equilibrio complessivo dei fondali non risulterebbe compromesso, vista la limitatezza
delle opere previste (il solo molo foraneo) si puó concludere affermando che l’ipotesi progettuale ci
sembra adeguata alle esigenze di salvaguardia e valorizzazione del litorale rivierasco poiché infine la
maggior parte delle opere previste è volta a migliorare l’assetto viario, la dotazione di parcheggi, la
qualitá e l’offerta fruitiva degli spazi pubblici, e lo sfruttamento economico di un litorale
sottoutilizzato e degradato.
Lo schema raffigura un approdo stagionale collocato esattamente sul tratto si spiaggia
antistante la piazzola dei cannoni in localitá Principe. La forma curvilinea
dei pontili frangionda, se ben calibrata, dovrebbe proteggere lo specchio
d’acqua dal moto ondoso proveniente dai quadranti meridionali e
dall’effetto delle correnti marine, agevolando le operazioni di
attracco dei natanti. Come giá accennato gli yachts potrebbero
essere ormeggiati in coppia ad un sistema di pali che eviterebbe
il continuo strapazzo dei fondali da parte delle ancore.
L’ingresso largo 45 m agevolerá le manovre.
Tutta la struttura, eccetto i pali d’ancoraggio verrá
smontata a fine stagione.
I servizi essenziali verrebbero garantiti dai box
ricavati nei volumi sottostanti la piazza ristrutturata.
Per evitare di realizzare altri parcheggi un apposito servizio navetta
potrebbe collegare gli approdi ai parcheggi posti sul Torrente
box
Il tratteggio rosso indica i percorsi dei natanti di servizio e di
soccorso. Inoltre gli yachts che dovranno essere tirati in secco
attraccheranno alla struttura curvilinea sormontata dalla piazza.
L’acquapark è collocato tra il pontile d’alaggio e il porticciolo
Il tratteggio blu indica i percorsi d’ingresso e d’uscita dei
natanti. L’ ormeggio dei grandi yachts è previsot a ridosso
del terrapieno ex mini autodromo. Al suo interno verranno
ricavati gli spazi di servizio al marina, mentre in superficie
si collocano i parcheggi ed una piazza pubblica. Sul bordo
interno del molo foraneo attraccano numerosi natanti.
Lo schema illustra il tratto del torrente Guardia potenziato e ristrutturato.
In particolare si notano le diverse rotatorie e la connessione ad una
ipotetica strada veloce che incalandosi lungo l’alveo del torrente,
collegherebbe la riviera alla tangenziale autostradale.
Le alberature accentuano l’importanza del sistema.
All’incrocio tra la SS 113 ed il torrente è prevista la grande
rotatoria ellittica, le rampe d’accesso al sottopasso stradale
che permette di raggiungere i parcheggi posti a livello della spiaggia.
Una piazzola connette il lungomare alla passeggiata panoramica
che prolunga, curvando, l’asse del torrente fino al mare