urbanistica - Comune di Dueville

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urbanistica - Comune di Dueville
Comune di Dueville
PROVINCIA DI VICENZA
Proposta di Deliberazione
Servizio Urbanistica - Ufficio di piano
Data Richiesta:
Registro Speciale:
Organo Deliberante:
Relatore:
Altri Settori:
Estensore:
Commenti:
Parere Dirigente:
Parere Ragioniere Capo:
Dirigenti
--Relatori
OGGETTO:
28/09/2015
2015/0218
Consiglio
Giuseppina Armiletti
Alessandra Zaffaina
---
Data Visto
--Data Visto
URBANISTICA: ADOZIONE VARIANTE N. 2 AL PIANO DEGLI
INTERVENTI
1
Su conforme istruttoria del servizio competente, il Sindaco:
PREMESSO:
- che il Piano di Assetto del Territorio, denominato PAT, è stato adottato con delibera di
Consiglio comunale n. 29 del 25/05/2011 ed è stato in seguito approvato con Verbale di
Conferenza dei Servizi in data 09/10/2012 ai sensi dell’art. 15 comma 6 della l.r. 11/2004,
ratificato con deliberazione del Commissario Straordinario della Provincia di Vicenza n. 279 del
16/10/2012, pubblicato sul BUR del 30/11/2012;
- che il Documento del Sindaco è stato illustrato al Consiglio comunale nella seduta del
09/05/2013, con deliberazione n. 26;
- che il PIANO DEGLI INTERVENTI (P.I.) è stato adottato con delibera di Consiglio comunale n.
52 del 25/07/2013 ed approvato con delibera di Consiglio comunale n. 69 del 29/10/2013;
- che la successiva Variante n.1 al P.I. è stata adottata con delibera di Consiglio comunale n. 3
del 23/01/2014 e approvata con delibera di Consiglio comunale n. 15 del 10/04/2014;
DATO ATTO che, a seguito dell’approvazione della Variante n. 1 al P.I., è stata conclusa la
prima fase del Piano degli Interventi secondo i dettami e gli indirizzi previsti con la deliberazione
di Consiglio comunale n. 59 del 26/09/2013, con la quale sono stati approvati i “Criteri di
ammissibilità e modalità per la determinazione del ‘Contributo di Sostenibilità’ per il maggior
carico urbanistico derivante dalle trasformazioni inerenti alla edificabilità delle nuove aree
individuate dal Piano degli Interventi”, come atto preliminare per la redazione della prima
variante al Piano degli Interventi;
ATTESO che la legge regionale n. 11/2004 prevede, quando il Comune intenda dotarsi del
Piano degli Interventi e di Varianti allo stesso, che il Sindaco predisponga un Documento in cui
siano evidenziati, secondo le priorità, le trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere
pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti attesi e che lo stessa venga illustrato nel corso di un
apposito Consiglio comunale. Detto Documento è il punto di partenza per la redazione del
Piano degli Interventi e per consentire la partecipazione ai cittadini, agli enti pubblici e a tutti i
portatori di interessi diffusi affinché le scelte siano definite secondo i principi della trasparenza e
della partecipazione;
DATO ATTO che qualsiasi Variante al P.I. costituisce la fase operativa della pianificazione
comunale e disciplina gli interventi di organizzazione e trasformazione del territorio da
realizzare nell’arco temporale di cinque anni in conformità alle indicazioni del PAT,
coordinandosi con il bilancio pluriennale comunale e con il programma triennale delle opere
pubbliche. Ogni Variante al Piano deve perseguire lo sviluppo del territorio secondo gli indirizzi
strategici tracciati dal PAT, contemperando le legittime istanze di trasformazione provenienti
dalla cittadinanza e gli obiettivi di tutela del territorio agricolo, il consumo del suolo, la tutela dei
beni paesaggistici e monumentali e lo sviluppo dei servizi. Per individuare le aree nelle quali
realizzare interventi di nuova urbanizzazione o riqualificazione, possono essere attivate
procedure ad evidenza pubblica, cui possono partecipare i proprietari degli immobili nonché gli
operatori interessati, per valutare le proposte di intervento che risultano più idonee a soddisfare
gli obiettivi e gli standard di qualità urbana ed ecologico-ambientale definiti dal PAT;
DATO ATTO che la procedura di formazione del P.I. e di Varianti allo stesso è la
seguente (legge regionale n. 11/2004, art.18):
•
il sindaco predispone il Documento in cui sono evidenziati, secondo le priorità, le
trasformazioni urbanistiche, gli interventi, le opere pubbliche da realizzarsi nonché gli effetti
attesi e lo illustra presso la sede del Comune nel corso di un apposito Consiglio comunale;
•
il Piano o Variante è adottato e approvato dal Consiglio comunale;
•
entro otto giorni dall’adozione, il piano o Variante è depositato a disposizione del
pubblico per trenta giorni consecutivi presso la sede del Comune, decorsi i quali chiunque può
formulare osservazioni entro i successivi trenta giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia
mediante avviso pubblicato nell'albo pretorio del Comune;
•
nei sessanta giorni successivi alla scadenza del termine per la presentazione delle
osservazioni il Consiglio comunale decide sulle stesse e approva il Piano o Variante;
2
•
il Piano o Variante diventa efficace quindici giorni dopo la sua pubblicazione
nell’albo pretorio del Comune;
•
decorsi cinque anni dall’entrata in vigore del Piano o Variante decadono le
previsioni relative alle aree di trasformazione o espansione soggette a strumenti attuativi non
approvati, a nuove infrastrutture e ad aree per servizi per le quali non siano stati approvati i
relativi progetti esecutivi, nonché i vincoli preordinati all’esproprio;
CONFERMATI gli indirizzi generali del richiamato Documento del Sindaco;
CONSIDERATO che il Documento del Sindaco è stato strutturato nei seguenti temi:
l’allineamento cartografico e normativo;
i contenuti, gli obiettivi principali e le linee guida del PI;
il ruolo dei privati;
la procedura;
VISTE le manifestazioni di interesse e le segnalazioni che sono state depositate agli atti;
CONSIDERATO che è stata avviata la seconda fase del Piano degli Interventi con le seguenti
linee guida:
• dare attuazione alle istanze di trasformazione del territorio e del patrimonio edilizio
secondo i criteri e le priorità stabiliti dall’Amministrazione;
• stabilire, per le particolari fattispecie, nuovi criteri di ammissibilità delle istanze relative
alle proposte di trasformazione di aree, al cambio di destinazione d’uso o
all’ampliamento di fabbricati esistenti nonché le modalità per la determinazione del
‘Contributo di Sostenibilità’ per il maggior carico urbanistico derivante dalle
trasformazioni inerenti alla edificabilità delle nuove aree e dalle trasformazioni
individuate dal P.I., in adeguamento alle nuove disposizioni della legge 164/2014 per la
definizione del “contributo straordinario, che attesta l’interesse pubblico, in versamento
finanziario vincolato a specifico centro di costo per la realizzazione di opere pubbliche e
servizi”;
• provvedere all’aggiornamento delle carte idrauliche in adeguamento al PAI e alla
definizione della normativa in materia idraulica;
• provvedere a disciplinare puntualmente gli ambiti dei “Contesti figurativi”, di concerto
con gli Enti competenti ed in particolare con la Provincia di Vicenza per l’adeguamento
al PTCP;
• definire la disciplina delle aree F, anche mediante accordi con i soggetti interessati
mediante l’istituto della compensazione o della perequazione, nell’ottica di un nuovo
dimensionamento della dotazione di aree pubbliche e servizi collettivi;
• approvare il Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale,
secondo quanto disposto dalla disciplina regionale;
• aggiornare e rettificare la cartografia di Piano;
VISTA, quindi, la deliberazione di Consiglio comunale n. 22 del 14/04/2015, con la quale, al fine
della redazione della seconda fase o seconda variante del P.I., sono stati stabiliti i nuovi criteri
di ammissibilità delle istanze relative alle nuove proposte dei cittadini di trasformazione di aree,
di cambio di destinazione d’uso o di ampliamento di fabbricati esistenti; con la stessa
deliberazione sono state inoltre fissate le modalità per la determinazione della congruità del
‘Contributo di Sostenibilità’ per il conseguente maggior carico urbanistico;
CONSIDERATO che, in riferimento alle singole istanze depositate agli atti, gli interventi
ammessi sono generalmente di lieve entità, in contesti sostanzialmente consolidati, in zone
sufficientemente infrastrutturate, in prossimità dell’abitato, sia esso in ambito urbano o rurale e
a destinazione prevalentemente residenziale. Vengono ammessi anche cambi d’uso, a
prevalenza residenziale, di fabbricati rurali o produttivi non più funzionali e possono essere
ammesse anche destinazioni diverse da quelle previste per ciascuna zona di appartenenza nei
casi individuati puntualmente dal PAT. Non sono stati esclusi piccoli interventi in aree di
espansione in prossimità del tessuto consolidato come completamento o ricucitura di alcune
frange urbane sostanzialmente infrastrutturate e comunque soggette a forme di perequazione
urbanistica;
3
CONSIDERATO che i criteri approvati prevedono la presentazione di specifica manifestazione
di interesse per la trasformazione urbanistica da parte dei soggetti interessati, corredata dei
seguenti documenti:
Scheda grafica della proposta completa di tutta la documentazione tecnica e
cartografica necessaria alla definizione progettuale, nonché di tutte le specifiche
informazioni attinenti ai sottoservizi, alle infrastrutture e alle caratteristiche idrogeologiche,
oltre a copia del titolo di proprietà;
Impegnativa unilaterale irrevocabile, ove sono definiti i tempi e le condizioni di
attuazione dell’intervento;
VISTE le manifestazioni di interesse/proposte pervenute, corredate dalla documentazione
necessaria e dall’impegnativa unilaterale debitamente sottoscritta;
VERIFICATO che tutte le proposte pervenute rientrano nella fattispecie della seconda fase del
P.I.;
PRESO ATTO che, in considerazione delle proposte pervenute, che sono state attentamente
valutate e che si sono ritenute appropriate e confacenti alle linee guida dello strumento
urbanistico, si è ritenuto necessario provvedere ad un’integrazione dei precedenti criteri
approvati con deliberazione di Consiglio comunale n. 22 del 14/04/2015;
RICHIAMATA, a tal proposito, la deliberazione in pari data, dichiarata immediatamente
esecutiva, con oggetto: “Integrazione dei criteri di ammissibilità delle istanze e delle modalità
per la determinazione del contributo di sostenibilità’per il maggior carico urbanistico derivante
dalle trasformazioni individuate dal Piano degli Interventi”;
RICHIAMATA, inoltre, la deliberazione in pari data, dichiarata immediatamente esecutiva, con
la quale si è preso atto di tutte le impegnative unilaterali sottoscritte dai richiedenti e, per alcuni
casi particolari, sono state stabilite alcune prescrizioni, che si intendono qui richiamate;
PRESO ATTO che con tale Variante si è provveduto ad aggiornare la cartografia e la normativa
coerentemnente con i criteri e gli obiettivi approvati;
DATO ATTO che è stata data ampia pubblicità alle scelte della Variante al P.I. e, in particolare,
in data 01/10/2015 si è tenuto un incontro, al quale sono stati invitati pubblicamente gli enti
territoriali contermini, gli ordini professionali, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta, il
Genio Civile, il Servizio Forestale Regionale di Vicenza, il Distretto Socio Sanitario ULSS 6 di
Vicenza, l’AA.TO Bacchiglione, la Soprintendendenza Beni Archeologici per il Veneto, la
Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Verona, l’Agenzia del Demanio,
l’Agenzia del territorio di Vicenza, l’ARPAV di Vicenza, l’AIM Vicenza Acqua Spa, l’Autorità di
Bacino, la Legambiente, LIPU, WWF, Italia Nostra; a tale incontro erano presenti:
Confcommercio, Confindustria, Comune di Vicenza, ordini professionali, Confartigianato,
Coldiretti; la Soprintendenza Beni Archeologici, il Consorzio di Bonifica Alta Pianura Veneta si
sono riservati, come da note mail, di valutare successivamente la Variante;
CONSIDERATO, quindi, che può essere ora adottata la Variante n. 2 al Piano degli Interventi,
strutturata nei seguenti temi:
1. Interventi puntuali per volume residenziale all’interno o in prossimità di ambiti di
urbanizzazione;
2. Interventi puntuali per volume residenziale all’interno o in prossimità di ambiti di edificazione
diffusa;
3. Trasformazione di fabbricati rurali non più connessi o funzionali alla conduzione del fondo;
4. Trasformazione di fabbricati produttivi in residenziali in zona agricola;
5. Trasformazione di fabbricati artigianali in residenziali all'interno di ambiti di riqualificazione e
riconversione previsti dal PAT;
6. Modifica schede puntuali di tipo B;
7. Modifica tipologia di area edificabile senza aumento di volume;
8. Nuove aree a verde privato;
9. Retrocessione di area edificabile in area agricola;
10. Aree a servizi;
CONSIDERATO, inoltre, secondo i criteri approvati, si è provveduto a:
4
- riordinare le norme tecniche operative e le cartografie di Piano sulla base della normativa
regionale e nazionale vigente nonché per una maggiore chiarezza operativa;
- approfondire gli studi idraulici legati agli interventi edilizi;
- introdurre il Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale;
- disciplinare le destinazioni d’uso dei fabbricati in base alla zona urbanistica di appartenenza;
- classificare le zone urbanistiche in allineamento con le disposizioni regionali in materia;
- individuare le casistiche particolari in cui necessita preventivamente un accordo convenzionale
con il Comune;
- disciplinare gli interventi edilizi nei cosiddetti ambiti di riqualificazione e riconversione;
- aggiornare i possibili interventi edilizi in zona agricola in linea con la normativa regionale
vigente;
- classificare le contrade rurali e le relative possibilità edificatorie;
- individuare con connessa disciplina degli ambiti di tutela e di rispetto nelle aree a verde
privato;
- prevedere disposizioni particolari per i fabbricati residenziali esistenti per motivi funzionali;
- escludere l’obbligo di individuazione di nuove aree Peep;
- disciplinare gli interventi nei contesti figurativi:
VISTA la seguente documentazione tecnica e cartografica che costituisce la Variante n. 2 al
Piano degli Interventi, presentata dai professionisti incaricati e in particolare:
• TAV. C1 – Piano degli Interventi – Nord (scala 1:5.000)
• TAV. C2 – Piano degli Interventi – Sud (scala 1:5.000)
• TAV. da D1 a D12 – Piano degli Interventi (scala 1:2.000)
• TAV. E1 – Piano degli Interventi – Carta dei Vincoli e delle Tutele – Nord (scala
1:5.000)
• TAV. E2 – Piano degli Interventi – Carta dei Vincoli e delle Tutele – Sud (scala 1:5.000)
• TAV. E3 – Piano degli Interventi – Carta delle Risorgive (scala 10.000)
• F1 - Norme Operative
• F2 - Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale
• F3 -Registro dei Crediti Edilizi
• F4 - Registro Fondiario e della Produzione Edilizia Volumetrica
• Schede puntuali edifici non connessi e non più funzionali alle aziende agricole;
• Schede puntuali fabbricati produttivi dismessi
• Estratto contrada rurale n. 1
• Estratto schede B n. 12-II, 11-IV, 2-I
• Relazione tecnica illustrativa
• Valutazione compatibilità idraulica (V.C.I.)
• Valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.)
DATO ATTO che tutti i documenti sopraelencati sono raccolti in un CD-ROM con i file relativi in
formato PDF Adobe, mentre la banca dati sviluppata secondo le disposizioni regionali con i dati
vettoriali di PI e con l’aggiornamento del Quadro Conoscitivo di PAT, già predisposta in
ambiente GIS regionale basato su software Intergraph GeoMedia, verrà configurata al
compimento dell’iter di approvazione del presente strumento urbanistico, raccogliendo anche le
eventuali ulteriori variazioni determinate in sede di controdeduzione alle osservazioni;
SENTITA la Commissione consiliare Tutela e difesa dell’ambiente - Urbanistica nella seduta del
01/10/2015, che, relativamente all’argomento in oggetto (punto n. 3 del verbale), ha espresso
parere favorevole, confermando quanto già prescritto per le impegnative unilaterali presentate
dai soggetti richiedenti le trasformazioni urbanistiche;
DATO ATTO che sono in corso di acquisizione i seguenti pareri:
- parere di compatibilità idraulica ai sensi della DGRV n. 2948 del 06.10.2009 da parte del
Consorzio Alta Pianura Veneta;
- parere di compatibilità idraulica ai sensi della DGRV n. 2948 del 06.10.2009 da parte
dell’Ufficio Regionale del Genio Civile;
DATO ATTO che, a seguito dell’entrata in vigore della l.r. 32/2013, l’art. 38 del PTRC non trova
applicazione;
5
CONSIDERATO che, ai sensi dell’art. 78, comma 2, del d.lgs. 18.08.2000, n. 267, “gli
amministratori di cui all'articolo 77, comma 2, devono astenersi dal prendere parte alla
discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino
al quarto grado. L'obbligo di astensione non si applica ai provvedimenti normativi o di carattere
generale, quali i piani urbanistici, se non nei casi in cui sussista una correlazione immediata e
diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi dell'amministratore o di parenti o
affini fino al quarto grado”;
CONSIDERATO, inoltre, che, ai sensi dell’art. 55, comma 1, dello Statuto comunale, il dovere di
astensione comporta l’obbligo di allontanarsi dall’aula;
VERIFICATA la sussistenza di conflitti di interesse in capo a consiglieri presenti in aula, tenuti,
quindi, ad astenersi dal prendere parte alla discussione e alla votazione della presente
deliberazione;
CONSIDERATO che, secondo l’orientamento giurisprudenziale (ex plurimis, Consiglio di Stato,
sezione VI, sentenza 23.05.2011, n. 3663; TAR Veneto, sezione I, sentenze 6.08.2003, n. 4159
e 17.05.2002, n. 2104), con riguardo agli effetti dell’obbligo di astensione in sede di votazione
dello strumento urbanistico dei consiglieri in posizione di conflitto di interessi, ai sensi dell’art.
78 del D.lgs. 267/2000, deve ritenersi legittima, al fine di evitare difficoltà insormontabili nei
comuni di medie e piccole dimensioni, un’approvazione dello strumento urbanistico per parti
separate, con l’astensione per ciascuna di esse di coloro che in concreto vi abbiano interesse,
purché a ciò segua una votazione finale dello strumento nella sua interezza; in tale ipotesi a
quest’ultima votazione non si applicano le cause di astensione, dal momento che sui punti
specifici oggetto di conflitto di interesse si è già votato senza la partecipazione
dell’amministratore in conflitto;
INVITATI, pertanto, i Consiglieri comunali ad astenersi dal prendere parte alla discussione e
alla votazione dei temi oggetto del presente provvedimento, per i quali sussista una
correlazione immediata e diretta fra il contenuto della deliberazione e specifici interessi
dell’amministratore o di parenti o affini fino al 4° grado;
CONSIDERATO, a tal fine, che i temi oggetto di variante, prima elencati, sono descritti
nell’elaborato “Relazione tecnica illustrativa”, sono numerati dal n. 1 al n. 10 e si riferiscono a
tutte le 31 proposte pervenute, rappresentate graficamente negli elaborati C1 e C2. Tali temi,
da mettere a votazione separata, sono i seguenti:
N. D'ORDINE
PROPOSTA
URBANISTIC
A
ZONA
VOLUME
RICHIEST
O (MC)
ATTO
D'OBBLIGO
VARIAZIONE URBANISTICA
1. Interventi puntuali per volume residenziale all’interno o in prossimità di ambiti di
urbanizzazione consolidata
Via G.
NUOVA Zona edificabile di tipo "B2.4", in
1
Marconi/ Via
650,00
continuazione di quella già esistente
S. Francesco
NUOVA Zona edificabile di tipo "B1.1" in ambito
2
Via Sega
600,00
"Borgo rurale", in continuazione di quella già
esistente
NUOVA Zona edificabile di tipo "B1.1", in
3
Via Molino
120,00
continuazione di quella già esistente
4
Via Olimpia
1.200,00
5
Via Bellini
1.200,00
6
Via Sega
265,20
X
X
X
NUOVA Zona edificabile di tipo "C1.1", in
continuazione di quella già esistente
X
NUOVA Zona edificabile di tipo "B1.1", in
continuazione di quella già esistente
NUOVA Zona edificabile di tipo "B1.1" in ambito
"Borgo rurale", in continuazione di quella già
esistente
X
X
6
7
Via S. Vito
1.000,00
NUOVA Zona edificabile di tipo "B1.1", in
continuazione di quella già esistente
X
2. Interventi puntuali per volume residenziale all’interno o in prossimità di ambiti di edificazione
diffusa
ASSEGNAZIONE di due volumi specifici di mc
8
Via Pasubio
1.200,00 600 ciascuno in zona "Contrada rurale" di Via
Pasubio
ESTENDERE perimetro Contrada rurale di Via
9
Via Pasubio
esistente
Pasubio, per comprendere l'edificio esistente
10
Via Corvo
200,00
11
Via Corvo
esistente
X
NUOVA zona Contrada rurale e assegnazione
volume specifico di mc 600
X
NUOVA zona contrada rurale senza
assegnazione di volume
X
3. Trasformazione di fabbricati rurali non più connessi o funzionali alla conduzione del fondo
12
Via Barcon
700,00
Edificio ex rurale individuato come "E.S. 119" che
è possibile trasformare in residenza
X
13
Via Buseca
312,00
Edificio ex rurale individuato come "E.S. 121" che
è possibile trasformare in residenza
X
14
Via Da Porto
230,00
Edificio ex rurale individuato come "E.S. 122" che
è possibile trasformare in residenza
X
15
Via Prà
Castello
315,00
Edificio ex rurale individuato come "E.S. 120" che
è possibile trasformare in residenza
X
4. Trasformazione di fabbricati produttivi in residenziali in zona agricola
Fabbricato ex produttivo in zona agricola,
16
Via Buseca
770,00
contrassegnato con il n. 1, che può essere
convertito in residenza
Porzione di fabbricato ex produttivo in zona
17
Via Pasubio
315,00
agricola, contrassegnato con il n. 2, che può
essere convertita in residenza
Fabbricato ex produttivo in zona agricola
18
Via Buseca
1.664,00 contrassegnato con il n. 3, che può essere
convertito in residenza
Fabbricato ex produttivo in zona agricola,
19
Via Corvo
324,00
contrassegnato con il n. 4, che può essere
convertito in residenza
Fabbricato ex produttivo in zona agricola,
20
Via Da Porto
380,00
contrassegnato con il n. 5, che può essere
convertito in residenza
X
X
X
X
X
5. Trasformazione di fabbricati artigianali in residenziali all'interno di ambiti di riqualificazione e
riconversione previsti dal Pat
Fabbricato ex produttivo in zona artigianale,
contrassegnato con il n. 6, che può essere
21
Via Da Porto
485,39
convertito in residenza. Il fabbricato viene così
inserito nell'ambito di riconversione già previsto
dal PAT
X
6. Modifica schede puntuali di tipo B
22
Via
Marosticana
40,00
Modifica scheda B n. 12-II per assegnazione di un
piccolo volume accessorio di mc 40
X
23
Via Abba
360,00
Modifica scheda B n. 11-IV per demolizione
parziale annesso rustico e ricostruzione in
X
7
residenza
24
Via Boccaccio
esistente
Modifica scheda B n. 2-I per aggiornamento della
scheda urbanistica alla realtà, senza alcuna
modifica di volume o di destinazione d'uso
7. Modifica tipologia di area edificabile senza aumento di volume
Sostituire zona B2.3 in ZONA B1.2, avente lo
stesso indice di edificabilità. Questa operazione
25
Via Molinetto
0,00
non comporta aumento di volume ma dà la
possibilità di realizzare 3 piani fuori terra
8. Nuove aree a verde privato
26
Via De
Gasperi
0,00
27
Via Vicenza
0,00
Sostituire zona F4 con VERDE PRIVATO, nel
quale è possibile realizzare recinzioni e viali di
accesso alle residenze esistenti e in corso di
costruzione
NUOVA area a VERDE PRIVATO, nella quale è
possibile realizzare recinzioni e aree di sosta a
servizio del fabbricato esistente
9. Retrocessione di area edificabile in area agricola
Declassare l'attuale area edificabile (ricadente in
zona B1.1 e F4 soggetta a Piano di
28
Via Vicenza
0,00
Lottizzazione), ritrasformandola in zona
AGRICOLA
10. Aree a servizi
29
Via
Redentore
0,00
30
Via Reonda
0,00
31
Via della
Repubblica
0,00
Togliere la previsione urbanistica del passaggio
pedonale (che divide il lotto in 2 parti) e
uniformare con la tipologia dell'area del lotto.
Sostituire l'area di proprietà della sig.ra
richiedente, attigua alla casa esistente, che
ricade urbanisticamente in zona F4 mai
realizzata (area a parco, gioco e sport) con
ZONA AGRICOLA
Sostituire l'area di proprietà dei sigg. richiedenti,
attigua alla casa esistente, che ricade
urbanisticamente in zona F4 mai realizzata (area
a parco, gioco e sport) con ZONA AGRICOLA
RITENUTO, infine, che si proceda alla votazione generale della Variante n. 2 al Piano degli
Interventi nel suo complesso;
VISTI il PAT e il vigente P.I.;
VISTA la legge regionale n. 11/2004;
VISTO che la presente proposta di deliberazione è stata preventivamente pubblicata sul sito
istituzionale del Comune nella sezione “Amministrazione trasparente”, sottosezione
“Pianificazione e governo del territorio”, ai sensi e per gli effetti di cui all’art. 39, comma 1, lett.
b), del d.lgs. 14.03.2013, n. 33;
PROPONE
1) di adottare, così come previsto dall’art. 18 della l.r. 11/2004, la Variante n. 2 al Piano degli
Interventi, composta dalla seguente documentazione:
•
TAV. C1 – Piano degli Interventi – Nord (scala 1:5.000)
8
X
X
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
TAV. C2 – Piano degli Interventi – Sud (scala 1:5.000)
TAV. da D1 a D12 – Piano degli Interventi (scala 1:2.000)
TAV. E1 – Piano degli Interventi – Carta dei Vincoli e delle Tutele – Nord (scala
1:5.000)
TAV. E2 – Piano degli Interventi – Carta dei Vincoli e delle Tutele – Sud (scala 1:5.000)
TAV. E3 – Piano degli Interventi – Carta delle Risorgive (scala 10.000)
F1 - Norme Operative
F2 - Prontuario per la qualità architettonica e la mitigazione ambientale
F3 -Registro dei Crediti Edilizi
F4 - Registro Fondiario e della Produzione Edilizia Volumetrica
Schede puntuali edifici non connessi e non più funzionali alle aziende agricole;
Schede puntuali fabbricati produttivi dismessi
Estratto contrada rurale n. 1
Estratto schede B n. 12-II, 11-IV, 2-I
Relazione tecnica illustrativa
Valutazione compatibilità idraulica (V.C.I.)
Valutazione di incidenza ambientale (V.INC.A.)
2) di depositare la Variante al Piano a disposizione del pubblico per trenta giorni consecutivi
presso la sede del Comune, decorsi i quali chiunque può formulare osservazioni entro i
successivi trenta giorni. Dell'avvenuto deposito è data notizia mediante avviso pubblicato
nell'albo pretorio del Comune.
9