Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa
Mercoledì 20 aprile 2016
Rassegna Stampa realizzata da SIFA
Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11
Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
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Rassegna del 20 aprile 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Corriere Dell'umbria
42
Comunale intitolato al grande torino
1
Corriere Delle Alpi
43
Per mirko balzan una vittoria a marina di massa
2
Corriere Dello Sport
25, 2 Schienali "intelligenti" per l'avventura paralimpica
3
30
Nuoto cimmino prepara una straordinaria impresa del mare
6
30
Un gol ai pregiudizi con la football week
7
Daily Media
7
Il Messaggero Ostia
38
Il coni in cerca di un'agenzia di pe e media per supportare roma 2024: l'appalto è di
845.000 euro
Atleti paralimpici comprano la pedana il comune la fa rimuovere: è polemica
Vittorio Parazzoli
9
10
Il Secolo Xix (la Spezia) 33
Dai lions un aiuto per gli atleti disabili
11
La Gazzetta Dello Sport 32
Rehm, una tv giapponese sponsor del sogno olimpico
La Nuova Venezia
53
Matteo dei rossi terzo a adria
13
La Provincia Di Lecco
33
Tutti ospiti all'okt open day coni kayak
14
La Provincia Di Sondrio
42
Calcio a 5, damiani campione provinciale
15
La Stampa Vercelli
48
«l'unica estate» e'un inno alla vita
17
Messaggero Veneto
28
Franz e nuelle ospiti di damele
18
Metro
11
Lo "stadio olimpico grande torino" è realtà
19
Metropolis
39
Primo maggio a pompei giubileo dei giovani
20
Primo Piano Molise
28
Duathlon, venerdì al 'cannarsa' di termoli gli studenteschi regionali
21
Stop
12, 1 Polvere di stelle, quando le star finiscono in un'aula di tribunale
22
Taranto Sera
22
Castellaneta protagonista
26
Messaggero Veneto
Pordenone
Confidenze
52
Quattro vite, quattro opere d'arte irripetibili
27
Claudio Arrigoni
12, 1 Quando il calcio è più che uno sport
12
28
CIP WEB
Superabile
Web
Professionisti del basket giocano in carrozzina. L'Asd Basket Scirea sfida la squadra
disabili
Al campus di via Negri una giornata per provare lo sport paralimpico FOTO
Ilpiacenza.it
Web
La Giornata Paralimpica al campus scolastico di via Negri
Redazione
Piacenza24.eu
Web
Vita.it
Web
Attualità Piacenza: Giornata paralimpica, studenti normodotati e disabili insieme a fare Redazione Piacenza24
sport
Di Redazione
10mila ragazzi con quattro campioni per amici (19/04/2016)
Ecodicaserta.it
Web
Caserta, al Palavignola “HAPPY HAND ON THE ROAD” per i diversamente abili
Superabile.it
Web
Piacenzasera.it
30
32
Salvatore
36
39
43
47
IL RICORDO
Comunale intitolato al Grande Torino
• TORINO
Ora è ufficiale: lo stadio comunale
di Tornio da ieri si chiama "Stadio
Olimpico Grande Torino", a ricordo della grande squadra guidata da
Valentino Mazzola.
La giunta comunale di Torino, infatti, ha approvato la nuova denominazione su proposta dell'assessore alla toponomastica, Stefano Gallo. Per quanto riguarda lo stadio co-
munale, in occasione delle Olimpiadi di Torino nel 2006, venne avviato
un progetto di ristrutturazione dell'impianto (costruito nel 1933 per
ospitare i Giochi Littoriali e i Campionati Intemazionali Studenteschi) affidato agli architetti Giovanni Cena ed Arteco: l'impianto fu la
sede delle cerimonie d'apertura e di
chiusura dei XX Giochi Olimpici
invernali e della cerimonia d'apertu-
ra dei LX Giochi Paralimpici invernali.
A partire dalla stagione calcistica
2011-2012, lo stadio comunale ospita le partite casalinghe del Torino.
"Finalmente - ha dichiarato il presidente granata Urbano Cairo - abbiamo uno stadio intitolato al
Grande Torino. Il merito non è
mio, ma di 11 mila tifosi che hanno
fatto una petizione e del sindaco di
Torino Fassino".
4
Pag. 1
CICLISMO PARALIMPICO
Per Mirko Balzan
una vittoria
a Marina di Massa
Mirko Balzan
» MARINA DI MASSA
Fine settimana di soddisfazioni per Mirko Balzan. Il ciclista
del Bettini bike è stato impegnato a Marina di Massa nella
"Due giorni del mare", evento
internazionale paracycling: al
sabato una gara in linea sui 65
chilometri, la domenica una
cronometro di 19 chilometri.
Al termine, per Balzan il bottino è stato di una vittoria di
categoria e di un secondo posto.
«Ho vinto la gara in linea,
battendo in volata il mio avversario e cogliendo anche un terzo posto assoluto» spiega Mirko. «Un po' più soffertala cronometro, chiusa al secondo
posto, ma comunque vedo miglioramenti rispetto allo scorso anno, segno che stiamo lavorando nella direzione giusta
e per questo devo ringraziare
anche il mio allenatore Enrico
Licini ed Alberto Commessatti
che mi aiuta nell'alimentazione. È la prima volta che riesco
a cogliere questi risultati in
una gara Internazionale e questo mi dà fiducia per il futuro,
bisogna continuare a lavorare
duro e pian piano le soddisfazioni arrivano ».
(i. t.)
San Giorgio, basta un pari ed è salvezza
Pag. 2
TARTADESIGN
Schienali
"intelligenti"
per l'avventura
paralimpica
RIO, PARALIMPIADI
A PROVA DI DESIGN
Gli azzurri del tiro con l'arco e del tennistavolo scelgono
gli schienaliflessibiliTarta per la spedizione ai Giochi
Prestazioni migliori:
il sistema studiato
a Cividale del Friuli
favorisce la torsione
naturale del busto
Alla base c'è l'idea
che anche i supporti
per la disabilità non
debbano trascurare
gli aspetti estetici
Non capita di frequente di
sentir nominare concetti
come bellezza, moda e design associati alla disabilità.
Eppure, a Cividale del Friuli,
c'è chi ha provato a ribaltare
una visione un po' statica del
mercato creando un supporto flessibile e intelligente, che
non è improprio definire "di
tendenza" e che ben si adatta
alle esigenze degli atìeti con
Pag. 3
disabilità Marco Galante, tecnico ortopedico d'esperienza, è il creatore di Tarta, un
sistema posturale che si traduce negli schienali flessibili
Originai ed Emys. Creati per
tutti (da chi ha problemi alla
schiena a chi, semplicemente, vuole che le ore trascorse
in ufficio non si trasformino
in un supplizio), personalizzabili, flessibili, adattabili a
ogni tipo di seduta, gli schienali Tarta hanno conquistato
l'attenzione del mondo paralimpico.
VERSO RICA scegliere i prodotti Tarta, per le prossime
Paralimpiadi di Rio, sono
stati, per motivi diversi, soprattutto gli azzurri del tennistavolo e del tiro con l'ar-
co, come spiega Tommaso
Di Bert, responsabile marketing e comunicazione dell'azienda friulana: «Poter contare su uno schienale flessibile
è molto utile negli sport in cui
la libertà di torsione del busto
serve a migliorare le performance». Tarta Originai, grazie alla sua struttura in acciaio modulare, regolabile e flessibile e a un sistema personalizzabile al 100%, è in grado di
adattarsi perfettamente alla
schiena, decidendo il grado
di flessibilità vertebra per vertebra: «Nel tennistavolo, questo sistema pennette quasi di
accompagnare il gesto tecnico dell'atìeta - spiega Di Bert
- migliorandone l'efficacia».
Le doghe dello schienale, in
alluminio, si possono piegare
con le mani adattandole alla
sull'obiettivo di consentire massima libertà di movimento anche a chi purtroppo ha dei limiti fisici: «Siamo convinti - spiega Di Bert
- che sia molto importante
l'accettazione psicologica di
un prodotto e che tra creare un prodotto ordinario in
poco tempo e farne tmo bello impiegandone molto, dia
più soddisfazioni alla seconda soluzione. In molti chiedono di personalizzare gli
schienali con aerografie. In
questo modo diventano pezzi davvero unici, come opere
d'arte. L'obiettivo - conclude
- è superare le barriere tramite un prodotto personalizzaL'IDEA. 11 concetto sviluppa- bile, ma che si adatti a ogni
to da Marco Galante e dal- esperienza, dallo sportparala squadra di Tarta Design limpico agli uffici».
e COPYRIGHT UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO
si basa sull'innovazione e
schiena. Lo schienale si può
utilizzare anche fisso: «Questa è la soluzione prediletta
da chi pratica tiro con l'arco paralimpico. Atleti come
Matteo Bonacina e Veronica
Floreno, per esempio, usano
l'Originai bloccando le doghe: in questo modo riescono a tirare mantenendo sempre la medesima posizione».
La scelta di come "vestire" lo
schienale è comunque totalmente personale. Da qualche
mese, all'Originai si è affiancato l'Emys: ugualmente regolabile, si presenta più rigido per adattarsi a chi cerca
maggiore stabilità.
Giada Rossi e, di spalle, Clara Podda: le azzurre useranno il modello Emys alle prossime Paralimpiadi
Pag. 4
Matteo Bonacina, atleta paralimpico di tiro con l'arco
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Una stand con sii schienali nersanalÌ77ahili Tarta
Pag. 5
NUOTO
Cimmino prepara
una straordinaria
impresa del mare
A15 anni gli venne
amputata una gamba:
oggi sfida la natura
per superare i limiti
fisici e culturali
Proseguono a Miami, a ritmi
che vanno dai 20 ai 22 chilometri in mare aperto, gli allenamenti di Salvatore Cimrnino, il Bienne dipendente
di Finmeccanica e originario di Torre Annunziata che
a metà settembre tenterà l'attraversamento a nuoto del
tratto di mare che separa
Cuba dalla Florida. Un'impresa clamorosa - una traversata di 72 ore per percorrere circa 170 chilometri, senza soste, con il solo reintegro dei sali minerali - tanto
più che ad affrontarla è un
uomo che dai 15 anni vive
con una sola gamba. Domenica scorsa Cimmino ha partecipato, a Miami, a una gara
in mare aperto organizzata
dalla Federazione america-
na di nuoto di fondo, la Swim
Miami 2016, dieci chilometri con professionisti del settore. «C'è molto entusiasmo
intorno alla mia impresa, da
parte delle istituzioni locali e
della comunità italiana, che
qui è molto presente» ha affermato Cimmino che è ormai diventato una presenza nota sulla spiaggia di Hemingway nelle cui acque si
allena ogni mattina e pomeriggio, con una piccola pausa per riposarsi a metà giornata. «Sto tentando di attira-
re l'attenzione delle istituzioni locali sui problemi legati
alla disabilità. La mia impresa - ha raccontato lui stesso
- è un modo per rappresentare desideri e bisogni di chi
non può esprimerli. Nuoto
per superare le barriere, non
solo fisiche, ma anche quelle
che impediscono ai disabili
un approccio inclusivo, nella
società, nel mondo del lavoro». «Tutti possiamo fare tutto» è il messaggio che lancia
Salvatore.
e COPYRIGHT UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO
Salvatore Cimmino, 51 anni
Pag. 6
UN GOL AI PREGIUDIZI
CON LA FOOTBALL WEEK
Oggi sarà presentata a Roma la 16a edizione dell'appuntamento
di Special Olympics e Uefa dedicato al calcio e all'integrazione
Questa mattina alla
Figc prima vetrina
in Italia per l'evento
Nel nostro paese
previste 16 tappe
Oltre 50inila Atleti
con e senza disabilità
saranno in campo
in 50 nazioni europee
dal 2 lai 29 maggio
Oggi alle ore 11.30, presso
la Sala del Consiglio federale della Figc in via Gregorio Allegri 14, Roma, si terrà
la conferenza stampa di presentazione della XVI European Football Week. Massimo Caputi sarà il moderatore e Valeria Altobelli la
madrina dell'evento. Con il
supporto della Uefa, Special
Olympics organizzaper il sedicesimo anno consecutivo la settimana interamente dedicata al calcio, che si
svolgerà in contemporanea
in 50 paesi europei, coinvolgendo oltre 50mila Atleti per un totale di 420 eventi, in programma dal 21 al
29 maggio. L'appuntamento
della Football Week è sostenuto quest'anno da Mitsubishi Electric - Filiale Italiana e Coca-Cola HBC Italia.
L'IMPEGNO DELLA UEFA. Peter
Gilliéron, presidente della
Commissione Fair Play e del
Comitato di responsabilità
sociale della Uefa, ha spiegato il coinvolgimento della massima autorità europe in materia di calcio: «Più
di 5.500 attività sono state
organizzate negli ultimi 16
anni da Special Olympics in
collaborazione con le federazioni nazionali di calcio.
Attività che hanno portato
a un cambiamento di atteggiamento nei confronti dei
giocatori con disabilità intellettiva. La Uefa è lieta di essere coinvolta, dal 2000, all'iniziativa annuale della Special
Olympics European Football
Week e di sostenere Special
Olympics Europe/Eurasia
verso In svili inno di una nar-
tecipazione per i calciatori a
tutti i livelli di abilità. La Uefa
approva pienamente il calcio unificato, focus dell'iniziativa di quest'anno: il calcio ha il potere di infondere
i valori di accettazione, rispetto e inclusione in tutta
Europa».
IN ITALIA. Con il patrocinio
della Figc, della Lega Serie
A e Serie B, dell'Aie, dell'Aia, dell'Aiac e dell'Lnd Settore calcio femminile, veranno organizzate 16 tappe, con
circa 4mila partecipanti tra
Adeti con e senza disabilità intellettiva, che prevedo-
no percorsi di avviamento
al calcio unificato. Diversi
appuntamenti che interesseranno 10 regioni italiane,
per un progetto che va al di
là di ogni confine geografico e sociale.
CALCIO A5UNIFICAT0.Trai di-
versi eventi, sarà previsto,
grazie al supporto dei Cavalieri di Colombo, un torneo
internazionale di calcio a 5
unificato, in programma dal
20 al 22 maggio a Roma. A
questa tappa parteciperanno squadre di Francia, Italia, Lituania, Polonia e Ungheria; l'Italia presenterà
quattro team, rappresentativi delle regioni del Lazio,
Piemonte e Sardegna. Ogni
squadra sarà composta da 9
giocatori, 5 Atleti e 4 Partner
(atìeti senza disabilità intellettiva) per un'età compresa
trai 18 e 30 anni.
INSIEME ALLA SERIE A E B. Per
promuovere la XVI European Football Week, in occasione della 35esima giornata di campionato di Serie
A, in programma a partire
da sabato 23 e fino a lunedì
25 aprile, grazie al supporto della Lega Serie A, tutte
le squadre scenderanno in
campo accompagnate dallo striscione "Special Olympics" Inoltre, sui campi di
Firenze e Roma, rispettivamente per gli incontri Fio-
rentina-Juventus di domenica 24 alle ore 20.45 e RomaNapoli di lunedì 25 alle ore
15, due Atìeti Special Olympics entreranno in campo
insieme ai calciatori. Un'opportunità utile per evidenziare come una partita rappresenti in primo luogo un
momento di divertimento e
forte aggregazione. La stessa
iniziativa, grazie al supporto
della Lega Serie B, sarà replicata in occasione della 36esima giornata dei cadetti, prevista a partire da venerdì 29
aprile fino a lunedì 2 maggio;
oltre allo striscione che accompagnerà l'ingresso delle
squadre, i capitani indosseranno le maglie e gli allenatori le sciarpe rappresentative del movimento.
ASTA PER BENEFICENZA. Oltre
alle partite sul campo, se ne
giocherà, a partire da oggi e
fino a lunedì 2 maggio 2016,
anche una sul web attraverso un'asta online, su Charity Stars, cui potranno partecipare tutti gli appassionati
di calcio. Le squadre di Serie A e di Serie B doneranno infatti maglie autografate; il ricavato contribuirà
alla copertura delle spese sostenute per l'organizzazione della XVI European Football Week.
Ì COPYRIGHT UNIVERSITÀ NICCOLÒ CUSANO
Pag. 7
- il. *
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Nel continente sono
in programma 420
iniziative nel segno
dello sport unificato
e dell'inclusione
A sostegno,le maglie
autografate dei club
di Serie A e B saranno
all'asta su diarity
Stars fino al 2 maggio
GOL AI PREGIUDIZI c — ' j r ,
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Pag. 8
DailyMedia
Il quotidiano della comunicazione
anno XXVI072
mercoledì 20 aprile 2016
P.A. Il CONI in cerca di un'agenzia di pr e media per
supportare Roma 2024: l'appalto è di 845.000 euro
L'incarico riguarda il supporto alla candidatura della Capitale per i XXXIII Giochi Olimpici e ha una durata di 17 mesi
di Vittorio Parazzoli
CONI ha emesso un
bando per l'individuazione di un'agenzia di Pr
e Media in grado di supportare
il Comitato Roma 2024 nell'attività di promozione internazionale della Capitale per l'organizzazione dei XXXIII Giochi
Olimpici e dei XVII Giochi Paralimpici. Il valore stimato dell'appalto, IVA esclusa, è di 845.000
euro per un periodo di 17 mesi,
da maggio 2016 fino a settembre 2017 (data in cui si voterà
per la sede delle Olimpiadi del
2024). L'appalto comprende
una success fee di 80.000 euro
in caso di assegnazione delle Olimpiadi alla città di Roma.
Termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di
partecipazione e il 11 aprile
2016. Tra i requisiti di capacità
economico-finanziaria richiesti, ci sono quelli di aver realizzato, complessivamente negli ultimi tre esercizi finanziari
approvati alla data di pubblicazione del bando di gara, un
fatturato globale non inferiore
a 1.500.000 euro e un fatturato
fS*
ROMA
CITTÀ CANDIDATA
GIOCHI OLIMPICI 2 0 2 4
o§&
specifico per prestazioni analoghe a quelle oggetto di gara
non inferiore a 1.200.000 euro.
Tra quelli tecnici, l'aver eseguito, negli ultimi tre anni antecedenti la data di pubblicazione
del bando di gara, almeno una
prestazione analoga a quella
oggetto di gara non inferiore a
500.000 euro, IVA esclusa. I servizi richiesti sono: supporlo ufficio stampa; international media programme; story creation;
calendario eventi; e digitai content creation (sviluppo di contenuti integrativi per i canali social e sito internet ufficiale).
Pag. 9
Atleti paralimpici comprano la pedana
il Comune la farimuovere:è polemica
LADISPOLI
«La pedana deve essere rimossa».
Arriva l'ultimatum del comune di
Ladispoli alla società sportiva
"Scherma Ariete 95" che motiva
anche la richiesta: «Non è attinente all'attività scolastica - è scritto
nella lettera inviata dall'ufficio
Sport di Palazzo Falcone al club e può recare possibili pericoli per
gli alunni». Un'autentica beffa
quindi per gli schermidori ladispolani e soprattutto per i diversamente abili che, nel caso venisse tolta la pedana, non potrebbero praticare questa disciplina in
una città che continua a sfornare
ULTIMATUM AL CLUB
DI SCHERMA PER TOGLIERE
LO SCIVOLO MONTATO
NELLA PALESTRA
DELLA SCUOLA DI VIA
DEL GHIRLANDAIO
validi atleti. E poi c'è il simbolo,
Andrea Pellegrini, pluricampione paralimpico, prossimo a partecipare ai campionati del Mondo
in Canada.
IL CAMPIONE
È stato proprio l'asso della nazionale azzurra a mettere a disposizione la sua pedana, e non quindi
la giunta comunale come per altro aveva promesso in passato,
per far svolgere gli allenamenti ai
giovani del Club Ariete 95 nella
palestra della scuola di via del
Ghirlandaio. Le docenti del plesso, e il dirigente scolastico, si sarebbero però opposti, reputando
quella pedana «insicura per alunni e studenti». Amareggiato il maestro Carmine Autullo, traghettatore della società. «Non so che dire - commenta Autullo - siamo veramente delusi. Paghiamo anche
un affitto ogni mese per allenarci
nella palestra». Anche le famiglie
degli sportivi avrebbero manifestato tutto il loro sdegno per questa comunicazione del municipio. Intanto il delegato allo Sport,
Fabio Ciampa, fa sapere che a breve si consulterà con il sindaco ladispolano, Crescenzo Paliotta,
per capire se sia possibile trovare
una soluzione al problema.
Emanuele Rossi
Pag. 10
OSPITI MARCOLINI E KURIS
Lions Club Vara
DAI LIONS UN AIUTO
PER GLI ATLETI DISABILI
UNA serata dedicata alla solidarietà e ai traguardi raggiunti dagli atleti disabili è stata organizzata dal Lions Club Vara Sud lo
scorso sabato all'hotel Jolly. «Lo sforzo di questi atleti è encomiabile», ha detto Maurizio Marro, presidente del sodalizio.
Ospite della serata Raffaele Marcolini, il giovane atleta spezzino
disabileche ha perduto una gamba in unincidente.oltreaU'allenatore della nazionale sport paralimpici Alessandro Kuris. Nel
corso della serata è stata offerto a Marcolini l'assegno di raccolta
fondi a sostegno delle sue attività sportive promosso dal Lions
Vara Sud.
M.T.
Pag. 11
ATLETICA
Rehm, una tv giapponese
sponsor del sogno olimpico
•Finanziera gli
studi che diranno
se la protesi lo
aiuta. Il verdetto
della Iaaf in giugno
Claudio Arrigoni
S
arà anche grazie a una
rete tv giapponese se
ci potrà essere chiarezza sulla vicenda di
Markus Rehm, il saltatore in
lungo tedesco amputato a
una gamba sotto il ginocchio che ha ottenuto le misure necessarie per qualificarsi all'Olimpiade, ma la
cui vicenda è sotto esame
dalla Iaaf. Rehm, che allo
scorso Mondiale paralimpico di atietica ha saltato 8.40,
stacca con la protesi e questo ha fatto nascere sospetti
di vantaggi tecnologici.
LO STUDIO Obiettivo del
programma giapponese è
quello di spiegare come possa raggiungere misure molto superiori ad altri amputati come lui e vincere con atleti normodotati. «Un grup-
II tedesco Markus Rehm, 27 anni, un personale nel lungo di 8.40 AP
pò internazionale di scienziati
compirà ulteriori ricerche. Saranno analizzati dati e misure
per capire meglio le sue prestazioni e confrontarle con quelle
di atleti non amputati. Queste
analisi permetteranno, con
considerazioni oggettive, di capire se esista un vantaggio»: è
spiegato in una nota congiunta
di Università di Colonia, Federazione paralimpica tedesca e
management di Rehm. Lo studio (condotto da Istituto di
Biomeccanica e Ortopedia dell'Università dello Sport di Colonia, Istituto di Scienza avanzata, Tecnologia Industriale,
Ricerca Informatica di Tokyo e
Dipartimento di Fisiologia della Colorado University) verrà
presentato a inizio giugno a
Colonia. Dopo il caso Pistorius,
le nuove regole Iaaf prevedono
sia eventualmente l'atleta che
li utilizza a dover dimostrare
che dispositivi tecnologici non
diano vantaggi. Una regola introdotta in particolare per gli
atleti che ricorrono a protesi.
La Iaaf ha istituto un gruppo di
lavoro che si riunisce oggi a
Montecarlo per analizzare il
caso e il Consiglio deciderà
proprio in giugno riguardo la
partecipazione di Rehm all'Olimpiade.
@ RIPRODUZIONE RISERVATA
Pag. 12
SCHERMA PARALIMPICA
Matteo Dei Rossi
terzo a Adria
• • Dei Rossi al terzo posto
nella prova integrata di spada
disputata ad Adria, e che
qualificava agli Italiani di
scherma paralimpica in
programma a giugno a Roma.
Nella sciabola settimo posto
per Nicola D'Ambra (Officina
della Scherma Mirano). Per
entrambi la certezza di
partecipare alle prossime
gare che metteranno in palio
il tricolore 2016. (s.b.)
Pag. 13
Tutti ospiti
all'Okt
Open day
coni kayak
Oggiono
Non solo passeggiate e pedalate all'aria aperta: il
lago di Annone offre da qualche tempo l'opportunità anche di sperimentare gli sport
a remi, nel centro "Marinai
d'Italia" di proprietà del Comune di Oggiono, affidato in
gestione alla società sportiva
"Okt" presieduta dal paralimpionico Daniele Stefanoni.
Per chi, questa primavera,
volesse avvicinarsi a questa
realtà e alle relative discipline, c'è in p r o g r a m m a u n
"open day", il prossimo sabato. Per conoscere quest'altro
volto del lago, oltre alle sue
sponde - o per ammirare da
un altro punto di vista le coste - l'appuntamento è alle
14: «Sarà possibile visitare la
sede - informa il vicepresidente, Luca Fumagalli - e
conoscere la nostra associazione; inoltre, si potrà approfittare della giornata per provare il kayak e la canoa canadese».
Un battesimo gratuito, in
totale libertà: infatti, non è
necessario prenotare e non si
dovrà pagare nulla.
P. Zuc.
Pag. 14
Calcio a 5, Damiani campione provinciale
Giochi studenteschi. Successo della compagine morbegnese nelle sfide giocate sul sintetico della Castellina
Superato in finale il Bertacchi di Chiavenna, che ha preceduto il Garibaldi vincente nella finalina sul Cosio
SONDRIO
PAOLO VALENTI
La lunga serie delle manifestazioni provinciali dei
campionati studenteschi - ben
diciotto, spalmate sull'arco di
quasi quattro mesi - si appresta
ad andare verso la conclusione:
due gli appuntamenti previsti in
settimana.
Domani ad Aprica sarà il turno dell'arrampicata sportiva, il
giorno successivo al "Cerri-Mari" sarà di scena il rugby.
Un impegno certamente severo per la referente dell'ufficio
di educazione fisica Laura Giordano, sempre presente sui campi e nelle palestre, cui è demandato anche il compito delle iniziative di formazione per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia.
A inizio anno, infatti, ha organizzato un corso per i docenti
delle scuole di I e di II grado su
"La disabilità in Palestra" chiamando come relatore il professor Moreno Martinelli, allenatore di diversi campioni paralimpici.
Gironi ed emozioni
La scorsa settimana, per quanto
riguarda gli appuntamenti di
calendario, ha visto lo svolgimento della manifestazione di
calcio a cinque per la categoria
Cadetti, con 12 squadre iscritte
da Grosio a Teglio, Chiesa a Sondrio, Morbegno e Chiavenna,
suddivise in tre gironi di qualificazione che si sono contese l'accesso ai quarti disputando serrati incontri a teniDO ridotto di
10 minuti in contemporanea su
due campi di gioco, nei quali
bisognava dare tutto e subito.
Ai quarti hanno avuto accesso l'istituto di Talamona, il Garibaldi e il Bertacchi di Chiavenna, la scuola di Grosio, il Damiani di Morbegno, Chiesa in Valmalenco, Cosio e Paesi Retici di
Sondrio, tre dei quali portati a
conclusione con i calci di rigore.
I Domani Aprica
ospita la prova
di arrampicata
venerdì spazio
al rugby a Sondrio
A seguire si è passati ai combattuti incontri di semifinale
con le squadre del Garibaldi di
Chiavenna, il Damiani di Morbegno, il Bertacchi di Chiavenna
e l'istituto Cosio.
Per le finali per il terzo e
quarto posto e per il titolo si
sono confrontati Garibaldi-Cosio e Damiani-Bertacchi.
Gli incontri si sono svolti, come per il concentramento degli
istituti secondari di II grado,
sempre a tempi ridotti perché
la normativa per ovvi motivi di
sicurezza prevede un tempo globale massimo di gioco nell'arco
dei concentramenti.
Un tour de force
In quattro ore si sono disputati
la bellezza di 26 incontri che
hanno decretato la squadra dell'istituto comprensivo Damiani
campione provinciale, superando in finale il Bertacchi per 1-0.
La finale per il 3° e 4° posto
ha visto prevalere il Garibaldi di
Chiavenna sul Cosio sempre
con il minimo scarto.
Alle prime tre squadre sono
state consegnate diploma e medaglie da appendere all'albo
sportivo della scuola, consegnati dalla referente provinciale
Laura Giordano, che ha dichiarato: «Un doveroso ringraziamento va tributato alla società
Sondrio Calcio, che ha messo a
disposizione gratuita strutture
e materiali sportivi, nonché all'associazione italiana arbitri
della Figc di Sondrio che ha coperto con professionalità e competenza il sei-vizio di arbitraggio
delle due manifestazioni con
giovani studenti-arbitri federali, opportunamente distaccati
da scuola, per i quali è giustamente riconosciuto il credito
scolastico».
Qualche informazione sugli
appuntamenti residui: il 3 e 4
maggio a Chiuro si svolgeranno
le gare provinciali di atletica leggera, mentre l'il maggio con
molta probabilità si disputerà il
quadrangolare del calcio a 5
femminile per la categoria Allieve.
Chiuderà il ciclo la prova di
orienteering, che si svolgerà il
15 maggio nel suggestivo scenario del Parco Bartesaghi.
Sull'edizione di sabato del
settimanale in edicola altre foto
delle squadre partecipanti al
torneo di calcio a 5.
Pag. 15
La compagine dell'istituto Damiani di Morbegno al primo posto
Seconda posizione per il Bertacchi di Chiavenna
Terzo posto conquistato dagli studenti del Garibaldi di Chiavenna
Ai piedi del podio ha chiuso la compagine del Cosio
La compagine della Valmalenco tra le protagoniste del torneo
La formazione del Grosio di scena sul sintetico del capoluogo
Teglio si è fatta valere nelle sfide giocate a Sondrio
La compagine dei Paesi Orobici tra le protagoniste FOTO eIANATTI
Pag. 16
Librando
PlERMARIO
FERRARO
«L'UNICA
ESTATE»
E'UN INNO
ALLA VITA
U
n prato pieno di
fiori che si staglia
su un panorama
mozzafiato in cui domina
una vetta alpina sopra un
cielo straordinariamente
azzurro. Così si apre
«L'unica estate», e mai
come in quest'occasione
un libro si presenta dalla
copertina. 0 meglio la
«cover» è parte integrante di quanto contenuto
all'interno. Cristina Boz-
zetta, ipovedente, presenterà il suo romanzobiografia oggi alle 18 all'Orti.Ca di vicolo Croce
di Malta di Vercelli. Un
volume che rappresenta
la storia di una donna
straordinaria e della sua
lotta alla malattia che,
sin da giovanissima, l'ha
colpita. E anche un incoraggiamento per tutti coloro che, seppur alle prese con seri problemi di
salute, non vogliono arrendersi (proprio come
Cristina). Il libro, edito
da «Effedì», ripercorre
l'adolescenza, la presa di
coscienza dei problemi
agli occhi e la lotta vissuta con coraggio (come
quando aveva dovuto affrontare, da sola, un viaggio a Mosca per le cure).
Un male sconfitto grazie
anche all'amore: dai fa-
miliari (i genitori, in particolare il padre) a quello
per il marito, il campione
paralimpico Claudio Costa. Il tutto senza tralasciare i molteplici impegni: da quelli da presidente dell'Unione ciechi,
allo sport per arrivare a
una parte spirituale, nella quale Cristina Bozzetta si racconta con umanità e coraggio.
e
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Pag. 17
Franz e Nuelle ospiti di Damele
Michele Pittacolo, ciclista paralimpico, Cristina Schiratti, presidente Anffas di Udine, Emanuele Franz, editore e scrittore di
Moggio, e Manuela Nuelle Di Benedetto, showgirl monfalconese, sono i protagonisti di Incontriamoci a..., in onda su Tpn giovedì 21 aprile dopo le 21.30 (replica venerdì 22 dopo le 10.30) a
cura di Daniele Damele.
Pag. 18
Lo "Stadio Olimpico
grande Torino" è realtà
CALCIO Ora è ufficiale: lo
stadio comunale di Torino si chiamerà da oggi
"Stadio Olimpico Grande
Torino", a ricordo della
grande squadra guidata
da Valentino Mazzola.
La Giunta comunale di
Torino ha approvato la
nuova denominazione su
proposta dell'assessore
alla toponomastica, Stefa-
no Gallo. Relativamente
allo ormai ex Stadio Comunale, in occasione delle Olimpiadi di Torino nel
2006, venne avviato un
progetto di ristrutturazione dell'impianto (costruito nel 1933 per ospitare i
Giochi Littoriali e i Campionati
Internazionali
Studenteschi)
affidato
agli architetti Giovanni
Cena ed Arteco: l'impianto fu la sede delle cerimonie d'apertura e di chiusura dei XX Giochi Olimpici
invernali e della cerimonia d'apertura dei LX Giochi Paralimpici invernali.
Dalla stagione calcistica
2011-2012, lo stadio comunale ospita le partite
in casa del Torino.
Pag. 19
PRIMO MAGGIO
A POMPEI
GIUBILEO
DEI GIOVANI
Attesa perii
Giubileo dei
Giovani che si
terrà a Pompei
i l i 0 maggio.
Ritorna l'appuntamento
dedicato ai
giovani nella
terra di Maria
nell'anno straordinario della
Misericordia.
E poi questo
1° maggio, essendo la prima
domenica del
mese, coincide
con l'ingresso
gratuito all'aera archeologica di Pompei.
Motivo in più
pertrascorrere
una bella giornata tra fede e
cultura.
Tanti gli artisti
e le associazioni in prima
linea perla
kermesse che
rilancia l'impegno delSantuario Mariano.
Pervivere bene
quella che si
candida ad
essere la giornata di fede
per eccellenza
peri giovani, ci
saranno l'artista dei papi
GigiCotichella,
l'assistente nazionale dell'A-
zione Cattolica
Giovani don
Tony Drazza, iL
cantante Paolo
Vallesi, l'atleta
paraolimpica
Nicole Orlando, don Giosy
Cento e la band
dei Parsifal.
Pag. 20
Duathlon, venerdì al 'Cannarsa5 di
Termoli gli studenteschi regionali
TERMOLI. Tutto pronto a
Termoli per le fasi regionali
dei campionati studenteschi
di duathlon in programma allo stadio 'Cannarsa' venerdì
dalle 8.30 alle 14.
La kermesse riservata agli
studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado
rientra nelle attività sportive
scolastiche promosse dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
dal Coni, in collaborazione
con il Cip e le federazioni
sportive nazionali.
Dalla sua, la Fitri (la Federtriathlon) - tramite il suo delegato regionale Filippo Mancini - sin dal mese di novembre si è attivata per promuovere e far conoscere negli istituti scolastici molisani la pra-
tica sportiva dell'evento multidisciplinare.
Così, grazie alla disponibilità
di dirigenti scolastici ed insegnanti, sono state diverse le
lezioni effettuate negli istituti
prima con lezioni teoriche e
successivamente con prove
pratiche trovando, tra l'altro,
molta partecipazione ed interesse da parte degli alunni.
Alle fasi regionali, dopo una
prima selezione effettuata
nelle scuole, parteciperanno
oltre cento ragazzi che si dovranno cimentare nella prova
individuale e a staffetta di
duathlon. Nello specifico, ci
saranno da percorrere duecento metri di corsa, altri ottocento in mountain bike e gli ultimi duecento metri, sempre di
corsa, senza interruzione.
Le prove si svolgeranno ir
batterie composte ognuna da
otto atleti, suddivisi per categoria e sesso, andando ad
utilizzare bici tutte uguali
con i relativi caschi.
I primi tre di ogni categoria
avranno la possibilità poi di
confrontarsi con gli studenti delle altre Regioni alla finale nazionale dei campionati studenteschi della Federtriathlon, rassegna fissata per il tre giugno a Porto
Sant'Elpidio, nelle Marche,
in un contesto organizzativo d'eccezione. Qui anche
gli istituti saranno in diretta
competizione attraverso la
gara di staffetta che, per
ciascuna categoria, vedrà
due ragazze e due ragazzi
alternarsi nella prova di
duathlon completa, dandosi
poi il cambio fino all'arrivo
dell'ultimo frazionista.
Dalla sua, il delegato regionale della Federtriathlon
Filippo Mancini ha ringraziato per la possibilità data
neh'organizzare l'evento il
responsabile dell'Ufficio
scolastico regionale per il
Molise, il Coni Molise che
fornirà le medaglie, l'assistenza sanitaria e i supporti
necessari per la riuscita dell'evento, e ancora il Termoli
Calcio, dirigenti scolastici ed
insegnanti, ma soprattutto i
tantissimi alunni che hanno
preso parte alla fase di avvicinamento alla prova.
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Il caso di O.J. Simpson,romanzatoin tivù su Sky, in una fiction con John
l
La "gioventù bruciata" del figlio di Marion Brando e il giallo in cui fu coinvolto il Baretta
di M a n u e l M o n t e r ò
chiaro, all'inizio, che fosse
lui il responsabile del duplice
delitto. Ma presto emersero
macroscopici errori nelle indagini. Gli Stati Uniti si divisero
tra innocentisti e colpevolisti.
Alla fine O.J. venne assolto.
Ma il destino per lui era ormai
segnato: il giudizio civile, che
in America non tiene conto di
quello penale, ribaltò il verdetto. Niente carcere, è vero:
ma una condanna a risarcire le
famiglie delle vittime con 33
milioni di dollari. Tutto ciò che
aveva. O.J. fini in disgrazia.
Più volte denuncialo per altri
reati, la sua vita da uomo libero
terminò con una rapina a mano
armata con sequestro di persona, per aver portato via da una
camera d'albergo oggetti che,
a suo avviso, gli erano stati
sottratti tempo prima: cimeli
della sua attività sportiva. Gli
diedero, nel 2008, 33 anni di
carcere, dei quali nove senza
possibilità di libertà vigilata.
Una pena spropositata rispetto
alle accuse, che l'ex campione
sta ancora scontando. E ancora
oggi l'opinione pubblica non
sa darsi una risposta.
Roma - Aprile
T
anto ha fatto scalpore
che alla fine ci hanno
costruito su una fiction. È la storia di O.J.
Simpson, ex astro dei Buffalo
Bills nel football americano,
detentore del record di yard
corse in 14 partite e infine sbarcato al cinema per diventare la
spalla di Leslie Nielsen nella
saga Una pallottola spuntata.
La serie, in onda su Sky, che
racconta il suo declino, dalle
stelle al carcere di Lovelock
Correctional Center, dove è
rinchiuso, se lo chiede ancora:
davvero O.J. uccise l'ex moglie
Nicole Brown e il suo giovane
amico, il cameriere 25enne Ronald Lyle Goldman? La fiction
in dieci puntate si chiama American Crime Story, prodotta da
Ryan Murphy sulla falsariga
dell'altro gioiello di casa,American Horror Sion: A interpretare O.J. c'è Cuba Gooding J
mentre John Travolta veste i
panni del suo avvocato. Robert
Shapiro. Un cast stellare per
raccontare il primo e forse il
più seguito processo mediatico
d'America, cominciato quando
la star, dopo essere stata sentita
dalla polizia, fuggì a bordo di
la sua auto, inseguita in diretta
televisiva da oltre cento milioni di persone.
Tutto era cominciato il 12
giugno 1994, quando la sua ex,
Nicole, 35 anni, madre tedesca e padre americano, venne
ritrovata morta nel giardino di
casa di Brentwood. Los Angeles, a fianco di Ronald: dodici
coltellate per lei, venti per lui.
O.J. era separato da due anni e
mezzo, ma in passato Nicole lo
aveva denunciato per violenze.
Aveva un taglio sulla mano che
gli inquirenti non si spiegavano. Poteva essere lui l'assass"
no? Sembrava dannatamente
Uccise il rivale con
una calibro 45
Ma non è l'unica star a essere
finita nella polvere dopo accuse
tanto orribili. La tragedia colpì
anche il divo assoluto di Hollywood, Marion Brando. O meglio, la sua famiglia. Christian,
figlio di primo letto avuto da
Anna Kashfi, aveva conosciuto
unghe traversie nell'infanzia.
Conteso dai genitori quando
questi si erano divisi, una volta
affidato al padre per volere del
giudice a causa dell'alcolismo
e dell'abuso di droghe da parte
della madre, era finito in una
situazione incredibile: lei lo
aveva fatto rapire, affidandolo
Pag. 22
fc iTTTT! ; nn-|T!7r; rg?| | ^. • i, :H 11 :• :• • PI 1 HTi : 1 ri ì : r •'•éTTrTrTUi mrrn • rrrTr; rrTrm n MTTTTr I n',TT?^ r^ :
I I
dei telefilm. E i campioni dello sport, da Pistorius a Monzon all'eroe del wrestling Benoit
noto anche in Italia come Tony
Baretta, il poliziotto italoamericano dell'omonimo telefilm.
Quando lei iniziò a frequentare
Robert e rimase incinta, fu necessario il Dna per capire di chi
fosse il figlio: se di Christian o,
appunto, di Baretta. Risultò di
quest'ultimo.
Qualcuno le aveva
sparato alla testa
TfìDR/IEIUTATfì
I UHIVILII Ini U
F*£''° di Prin1° l e t t o di Marion Brando, Christian aveva conosciuto
lunghe traversie nell'infanzia, conteso dai genitori e addirittura fatto
rapire. Diventato grande, uccise il fidanzato manesco di sua sorella. Gli diedero dieci anni. Ma
quella brutta storia non fu l'unico guaio in cui si cacciò, prima di morire a 50 anni nel 2008.
a due hippie perché lo portassero in Messico in cambio di
1 Ornila dollari. Lo aveva fatto per vendicarsi dell'ex, che
comunque era riuscito a ritrovarlo grazie a due detective.
Christian non ebbe un'infanzia
felice: sballottato tra servitù e
baby sitter, conosceva di volta
in volta nuovi fratelli e sorelle.
Diventato grande, non riuscì a
trattenere la rabbia. Successe
la sera del 16 maggio 1990,
quando in casa arrivò la sorella Cheyenne, incinta di otto
mesi. Scoprì che il fidanzato
Dag Drollet l'aveva picchiata.
Scoppiò un battibecco tra lui
e Dag. Sfortunatamente Christian era armato: uccise il rivale con una calibro 45. Gli diedero dieci anni. Cheyenne nel
frattempo si suicidò. Quando il
figlio del divo uscì, dopo averne scontati cinque, il destino
lo mise sulla strada di Bonnie
Lee Bakley. Era il 1999 ed era
molto innamorato. Bonnie era
un tipo particolare: si era sposata nove volte. La prima con
un cugino, da cui aveva avuto
due figli, le altre tutte con uomini più anziani e benestanti.
Alle spalle aveva anche qualche precedente per possesso di
droga e spaccio di banconote
false. E un episodio grottesco:
nel 1993 aveva dichiarato di
essere la figlia di Jerry Lee
Lewis, ma era stata smentita
dal Dna. Christian l'amava.
Ma poi, in una festa, Bonnie
aveva conosciuto un grande
attore della Tv, Robert Blake,
'•"**fcs
E fu l'inizio di un altro giallo.
Perché Robert e Bonnie si sposarono. Ma il 4 maggio 2001 in
un parcheggio di Los Angeles,
accadde l'imprevedibile. I due
uscirono da un ristorante italiano, il Vitello's. Poi l'attore tornò dentro per qualche minuto.
E al suo ritorno trovò la moglie
morta: qualcuno le aveva sparato alla testa. E secondo gli
inquirenti quel qualcuno era
proprio lui, Robert Blake, costretto a un matrimonio che non
voleva da quel figlio inaspettato. Lo arrestarono in diretta
Tv il 18 aprile 2002. E anche
qui l'America si divise. Anche
qui il processo penale finì con
un'assoluzione. E anche qui,
come nel caso Simpson, il giudizio civile ribaltò il verdetto:
Blake, che aveva provato a
far girare i sospetti proprio su
Christian, venne condannato a risarcire alla famiglia di
Bonnie tanti di quei milioni da
dover dichiarare bancarotta.
Christian è morto nel 2008, per
una polmonite. Baretta fu visto
continua a pag. 74
IMBATTIBILE
Carlos Monzon, uno dei più
grandi pugili di tutti i tempi,
finì in prigione per aver gettato dal balcone la compagna.
Morì in un incidente stradale
nel 1995, appena dopo essere tornato in libertà.
Pag. 23
Nel giorno di San Valentino, a casa del campione paralimpico Pistorious muore la sua fidanza
arma da fuoco. Il caso sembra
chiuso. Invece, a dicembre, la
Corte Suprema ha accolto il
ricorso dalla Procura, dichiarandolo colpevole di omicidio
volontario: 15 anni di prigione.
A giugno verrà detta la parola
fine sulla vicenda.
segue da pag. 13
nell'estate del 2015 passare davanti al Vitello's, il luogo della
scena del crimine, scatenando
gli obiettivi dei fotografi.
Se questo sembra un film,
certo non è da meno la vicenda che vede protagonista Oscar
Pistorius, sudafricano, per
quasi un decennio eroe dello
sport. Capace, senza nemmeno
una gamba, di correre come il
vento, campione paralimpico
nel 2004 sui 200 metri piani e
quattro anni più tardi nei 100,
200 e 400. Per poi vincere un
argento ai mondiali nella staffetta 4x400 contro atleti che le
gambe le avevano tutte e due.
Poi. il 14 febbraio 2013. alle
4 di mattina, a casa sua muore
la sua fidanzata, la bellissima
modella Reeva Steenkamp, uccisa da quattro colpi di pistola.
A sparare è stato lui: e lui dice
che sì, in effetti ha fatto fuoco,
ma pensava fosse un ladro,
mentre lei. in realtà, gli stava
preparando una sorpresa di San
Valentino.
Aveva gettato la
moglie dal balcone
I colpi esplosi e lei
che scappa
Gli elementi raccolti dall'accusa inizialmente sembrano
inchiodarlo: secondo la polizia
Pistorius avrebbe sparato in camera da letto ferendo la ragazza
all'anca. Quindi, quando lei si
è rifugiata in bagno, ha esploso altri tre colpi, di cui due alla
Lesta. Poi, ha chiamato i genitori, il suo miglior amico Justin
Divaris. gridando alla disgrazia
ed è infine sceso tenendone il
corpo tra le braccia. Non bastasse, viene trovata in casa
una mazza da cricket insanguinata, che verrà analizzata:
si vuol capire se l'abbia usata
contro di lei o se lei l'abbia utilizzata per difendersi. Anche il
movente pare chiaro agli inquirenti: passionale. Sembra che
Pistorius fosse tremendamente
geloso del rapporto di Reeva
con l'attore e cantante Mario
Ogle, con il quale aveva partecipato a un reality: un reality
che proprio ora viene messo in
onda dalla Tv sudafricana. Lo
sport è sotto choc. Ma. dopo
un lungo processo mediatico,
il giudice di Pretoria Thokozile Masipa, sentenzia: «Come
avrebbe potuto l'accusato prevedere ragionevolmente che il
colpo sparato avrebbe ucciso la
vittima? Chiaramente non poteva prevedere che avrebbe ucciso la persona dietro la porta».
Lo condanna a cinque anni per
omicidio colposo più tre, con
pena sospesa, per possesso di
Altri sportivi hanno visto
la propria stella spegnersi nella maniera peggiore. Come la
leggenda della boxe Carlos
Monzon, andato in prigione
per aver gettato dal balcone
la compagna. E morto in un
incidente stradale appena tornato in libertà. Terribile la fine
dell'eroe del vvrestling Chris
Benoit che, preda di un cervello malato, il suo, sterminò moglie e figlio prima di uccidersi.
Nel calcio, però, ha dell'incredibile anche la vicenda che ha
portato in prigione l'ex portiere
e capitano del Flamengo Baino
Fernandes das Dores de Souza,
più noto come Bruno, celebre
per aver segnato un gol su punizione nella Coppa Libertadores
del 2008 contro i peruviani del
Coronel Bolognesi. A processo è finito con le accuse di sequestro di persona, omicidio e
occultamento di cadavere. Vittima, la sua amante, la modella
Eliza Samudio. scomparsa nel
nulla nel 2010. Secondo l'accusa la ragazza era incinta del
portiere, ma si era rifiutata di
abortire. E per questo, quattro
mesi dopo la nascita del figlio.
Bruno l'avrebbe uccisa. Di più.
una testimonianza di un parente del calciatore, ha rivelato
dettagli mostruosi: Eliza sarebbe stata torturata e fatta a pezzi.
Parte di lei sarebbe finita nel
cemento: i resti, dati in pasto ai
rottweiler di Bruno. Nel 2013
Bruno ammette di essere stato
a conoscenza del delitto di Eliza, uccisa da un amico e data
in pasto ai cani, ma di non aver
partecipato all'omicidio. Viene
condannato a 22 anni di prigione. Ma non ci sono solo delitti.
La carriera di Mike Tyson fu
stroncata da una condanna per
stupro. Vittima, la reginetta di
Pag. 24
TT^r , r rir?!-:i-rrrhiTT?i"r r ~ ? ^ . * y •riiT^n^fTTWfliTjriTnT^^
bellezza Desiree Washington,
indicata in aula da due modelle come una gold digger. ossia
una cacciatrice d'oro, in cerca
di notorietà e di denari facili.
Anche quello fu un clamoroso
processo rnediatico, diviso tra
colpevolisti e innocentisti, e
concluso con la condanna del
pugile. Quando tornò sul ring,
la sua stella era ormai spenta.
Un'altra follia riguarda un
Power Ranger! Ossia Ricardo
Medina Jr, 36 anni, origini portoricane e figlio dell'omonimo
pugile, alias Cole Evans. E se
il nome non vi dice ancora nulla, provate a pensare che Cole
Evans era il Power Ranger
rosso. Protagonista di Power
Rangers: Wild Force, la serie
in cui i supereroi mascherati
combattono contro i cattivissimi Org, demoni che vogliono
conquistare la terra per inqui-
narla. Medina litigò col suo
coinquilino Joshua Suttcr, a
Los Angeles. Poi andò nella
sua stanza insieme alla fidanzata. E quando Joshua entrò di
forza, agì, come fosse ancora in
un telefilm: le cronache dicono
che lo abbia ucciso con una
spada, tenuta rigorosamente
accanto alla porta. Arrestato e
rilasciato, è tornato in manette
a gennaio 2016. Al processo rischia 30 anni di galera.
Ma oggi l'America è tutta
concenlrata sull'icona delle comunità nere, la cui immagine è
ormai naufragata: Bill Cosby.
il papà dei Robinson, oggi sotto processo per rispondere alle
accuse di violenze sessuali da
parte di sette donne. Sette delle
oltre cinquanta che sostengono
di essere state stuprate da lui
con il Quaalude, la droga ipnotica di Wall Street.
0
TORTORA, L'ATTORE MERLI E PERSINO MICHAEL JACKSON
Accuse? No, solamente ingiurie
Uno, Bill Cosby (78) era un campione
della risata, famoso per il ruolo di padre ne / Robinson. L'altro, Mike Tyson (49) era un campione
alla Rocky, segnato sul ring e nella vita dalla voglia di rivalsa.
Entrambi sono finiti alla sbarra per episodi di violenza.
DISCUSSI
7 emblema italiano di ogni ingiustizia è Enzo Tortora, arrestato
il 17 giugno 1983 con l'accusa di
essere un trafficante di droga e un
camorrista. Gli elementi di prova?
Un biglietto trovato in casa di un
camorrista su cui era appuntato un
nome che sembrava essere "Tortora" (invece era Tortona) a fianco di
un numero di telefono. Dopo una
nota e dolorosa epopea giudiziaria, Wk £((20 TORTORA
nel 1986 la Corte d'Appello di Napoli lo assolse con formula piena.
Vittima, meno nota, dell'ingiustizia
era stato anche Maurizio Merli,
l'ispettore di tanti film "poliziotteseni" degli anni 70: passò 40 giorni
in prigione a causa della sua somiglianzà con un falsario. Un'odissea
che lo aveva portato a sostenere
confronti all'americana. E anche
l'immagine della più grande star I UMipmQ MERLI
del pop di sempre è stata devasta- L ' "
ta da false accuse, le prime, quelle
che ne fecero crollare i fan in tutto il mondo. Accadde
quando Michael Jackson finì vittima di Evan Chandler, dentista di Beverly Hills radiato dall'albo, che accusò la rockstar di molestie sessuali verso il figlio Jordan. Su queste
accuse, inconsistenti, anche la satira giocò molto, scaricando valanghe di fango sul celebre, ma fragile, cantante.
Un'infamia che si rivelerà letale. Purtroppo solo dopo la
sua morte, il giovane Jordan, ormai cresciuto, dipanerà per
sempre ogni omb
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Campionati
studenteschi nazionali di cross
CORSA CAMPESTRE.
Castellaneta
protagonista
CASTELLANETA-Si sono svolte
a Palmanova, in provincia di
Udine, le Finali Nazionali di
Corsa Campestre dei Campionati Studenteschi 2016. Una
grande festa dello sport e
dell'atletica leggera che si è
svolta sui prati che circondano i tipici e suggestivi
bastioni, dove si sono sfidati
ben 234 istituti scolastici provenienti da tutte le 21 regioni
italiane. Complessivamente alla rassegna promossa dal
Ministero dell'istruzione, dalla
FIDAL, dal Comitato Italiano
Paralimpico e dal CONI insieme
a FIDAL Friuli Venezia Giulia e
al Comune di Palmanova, hanno partecipato 485 studenti
delle scuole secondarie.
Sotto gli occhi del campione
mondiale di salto triplo Paolo
Camossi, testimonial della
manifestazione, dell'attuale
Direttore Tecnico delle nazionali under 20 e oro olimpico
di maratona ad Atene 2004
Stefano Baldini e del siepista
triestino Patrick Nasti(Fiamme
Gialle), sono stati assegnati i
titoli individuali e a squadre.
Quelli più ambiti, che designano i l migliore istituto
d'Italia nella corsa campestre,
sono andati all'I.C. Garibaldi
di Chiavenna (SO) fra i cadetti e a Tione (Trento) fra le
cadette.
A livello individuale, la gara
cadette (l,5km) vede il titolo
in bilico fino all'ultimo, con
Susanna Marsigliani dell'I.C.
Frank-Zucchi di Monza a imporsi di un secondo, in 4:51,
su Katya Pattis deLS.S.P. Karneid di Comedo Isarco (BZ).
Sul podio sale però anche
Silvia Gradizzi dell'Ist.Scol.
Grand Combin di Gignod (AO),
in 4:55. Alla manifestazione
hanno partecipato anche i
Cadetti dell'istituto Comprensivo "Surico" di Castellaneta
in rappresentanza della regine
Puglia.
Dopo aver vinto La fase provinciale a Leporano e la fase
regionale a Marina di Ginosa
gli stuenti Ugo Masini e Alberto caprioli della 3AA; Marco
Colella e Davide Fornaro della
2A B accompagnati dal prof.
Agostino De Bellis si sono
confrontati con i migliori atleti della stessa età provenienti
da tutta la nazione.
Alla fine si sono classificati
16 A , un risultato discreto, ma
che è passato in secondo piano perché la cosa importante
è stata l'esperienza vissuta in
un contesto tecnico e sportivo
molto lontano dalla nostra
realtà con la possibilità di
confrontarsi con dei ragazzi
che, in futuro, vedremo protagonisti sui più importanti
palcoscenici sportivi.
•studenteschi n
^IlIHZD
Pag. 26
Quattro vite, quattro opere d'arte irripetibili
Allo Stringher consegna dei "Premi Friul-Etica 2015" istituiti dall'Associazione Euretica
La classe 3Aeno
> ISTITUTOTECNICOSTRINGHER
Nell'auditorium della sede
centrale dell'Isis "Bonaldo
Stringher" di Udine, si è svolta
l'edizione 2015 della cerimonia della consegna dei premi
"Friul-Etica", cui ha partecipato la nostra classe 3AA eno assieme ad altre due classi
dell'Istituto. Hanno consegnato i premi: Enrico Pizza, Assessore alla Mobilità e all'Ambiente del Comune di Udine, Marco Maria Tosolini, componente CDA Fondazione Crup, Flavio Pressacco e Daniele Damele dell'associazione Euretica e
la dirigente scolastica dell'Istituto Stringher Anna Maria Zilli, presenti anche Valentino
Pizzone, Milica Vasic, Alessandro Scarbolo.
Foto di gruppo con i premiati (ph. Associazione Euretica)
Quattro persone "speciali"
sono state premiate dall'Associazione Euretica.
Don Tarcisio, parroco storico di San Pio X, ha raccontato
degli aneddoti sulla propria vita, ricordando la sua attività di
accoglienza dei più poveri e la
costruzione di case per ospitare i disagiati.
L'atleta paralimpica, Giada
Rossi, ha portato la sua testimonianza: la sedia a rotelle
non è stata un impedimento
alla sua realizzazione personale.
Nonostante il suo sport fosse la pallavolo, dopo l'incidente avvenuto in piscina, si è dedicata al tennis tavolo e
quest'anno sarà la portabandiera del Friuli alle olimpiadi
paralimpiche di Rio in Brasile.
La presidente dell'Università LiberEtà di Udine, Pina Raso, ha ringraziato i suoi collaboratori, senza i quali non
avrebbe potuto raggiungere simili traguardi.
L'Università delle LiberEtà
offre a molte persone la possibilità di studiare e di utilizzare
in modo piacevole e proficuo
il proprio tempo libero.
Le lezioni in programma sono offerte da insegnanti per lo
più volontari.
Infine è stato dato un premio alla memoria di Sebastia-
no Marzona, morto a settembre del 2015. Personaggio conosciuto specialmente per il
suo costante e appassionato
impegno sportivo, collaborò
con l'Udinese Calcio e l'Associazione Pallacanestro Udinese. Il premio è stato ritirato da
un amico di famiglia.
L'esperienza è stata edificante e ci ha insegnato a non
scoraggiarci di fronte agli ostacoli, anche i più terribili; a metterci al servizio degli altri,
ascoltandoli, supportandoli e
donando loro il nostro tempo.
Il prof. Corvo, che ha ci ha
scelti per partecipare all'evento, ci ha detto che "queste
quattro figure fanno scorgere
una "bellezza" nascosta, che si
manifesta ogni volta che l'uomo si trascende attraverso un
costante sforzo etico teso a superare limiti e fragilità di ogni
genere, trasformandoli in conquiste di libertà che fanno della vita di ogni essere umano, se
lo vuole, un'autentica e irripetibile opera d'arte d'inestimabile valore: un'estetica dell'esistenza".
AM'Isis "Bonaldo Stringher" i premiati (Foto Associazione Euretica)
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L'ITALIA CHE
CI PIACE
Quando il calcio
è più che uno sport
CRAZY FOR
Nel nostro Paese ce una NAZIONALE speciale: una squadra di
bravissimi GIOCATORI che, in campo, lottano anche contro
il DISAGIO PSICHICO. Un team d'eccellenza, che si è appena
classificato TERZO al campionato MONDIALE in Giappone
ISAI'.KI I A
assala, Benedetto, crossa,
crossa!». Ma Benedetto,
ala destra schizofrenica,
continua a dribblare. «La devi passare, Benedetto, passala!» insiste
Mario, centravanti depresso. La
palla si perde sul fondo e Benedetto allarga le braccia: «Mario,
io già sento le voci. Se te ce metti
pure te...». Passare la palla a un
compagno, abbracciarlo dopo un
gol, chiacchierare negli spogliatoi,
litigare e fare subito la pace sono
azioni scontate, persino banali nel
calcio. A meno che i giocatori siano
Benedetto, Mario e gli altri titolari
della "Nazionale italiana di calcio a
cinque per persone con problemi di
salute mentale". Per loro, il contatto
fisico, le confidenze e perfino la gio-
«
Pi
FOOTBALL
IL DOCUMENTARIO
La storia della "Nazionale italiana
di calcio a cinque per persone
con problemi di salute mentale"
e l'avventura al mondiali del
Giappone, sono raccontati nel film
Crazy for football (matti per il
calcio). Si tratta di un documentario
di Volfango De Biasi (il regista
del cinepanettone Natale col boss)
e Francesco Trento, prodotto
da Sky Dancers.
ClliinillO
ia sono conquiste importanti, vere
e proprie vittorie contro le fobie, le
manie di persecuzione e la depressione. Pochi lo sanno, ma esiste un
campionato mondiale ad hoc che,
quest'anno, si è giocato a Osaka, in
Giappone, organizzato dal Comitato olimpico e paralimpico di Tokio
2020.1 nostri campioni vengono da
tutta Italia, ognuno con la propria
storia di sofferenza. Al loro fianco,
ci sono volontari vip: dal team manager Felice Pulici, portiere della
Lazio Campione d'Italia, al preparatore atletico Vincenzo Cantatore,
campione mondiale di pugilato,
fino ai testimonial, Gianni Morandi,
Claudio Baglioni e Pino Insegno. La
squadra azzurra, a Osaka, è arrivata
terza. E, insieme all'ottimo risultato,
ha inseguito il sogno di un grande
riscatto.
IN GRUPPO SI VINCE
L'idea di un mondiale di calcio per
persone con disturbi psichici evenuta
nel 2009 a Nobuko Tanaka, docente
di Sociologia dello Sport all'università
di Yokohama, quando scoprì, proprio
in Italia, l'efficacia dell'impegno sportivo nei programmi di riabilitazione
sociale dei pazienti psichiatrici. «Noi
usiamo lo sport da 25 anni in mol-
In queste foto, alcuni moment} [
degli allenamenti della squadra
12
Pag. 28
ti centri di salute mentale» spiega
Santo Rullo, psichiatra e promotore
dell'iniziativa. «L'attività fisica in
gruppo è fondamentale per il reinserimento dei malati nella società.
Schizofrenici, depressi e soggetti
con disturbi bipolari, grazie al gioco
di squadra, superano molti limiti.
Senza contare che il movimento aumenta i livelli di dopamina in alcune
aree cerebrali e questo diminuisce
gli effetti collaterali dei medicinali.
Così, non si devono assumere altri
farmaci per contrastarli. "Più sport
e meno medicine" è il nostro motto»,
n calcio, poi, è un attività sociale per
eccellenza. «Perché ci sono regole,
ruoli e strategie, proprio come nella
vita. Quindi, l'allenamento è doppio
per questi atleti: giocando, imparano
a vivere. Pensiamo a chi ha manie di
persecuzione: riuscire a capire che
il compagno vuole passargli la palla
e non fargli del male è una grande
conquista».
UN'INSOLITA TERAPIA
«Quando avevo sei anni, ho subito
una brutta caduta e sono stato in
coma per due giorni. Ho avuto perdita di m e m o r i a e
disconnessione
mentale. A n -
cora oggi, quando mi emoziono, ho
difficoltà a far uscire le parole» racconta per esempio Christian Maoddi, 38 anni. «Mi è sempre piaciuto il
calcio, ma da piccolo non riuscivo
a farmi valere, ero un solitario del
pallone. Giocare in squadra è come
una terapia, mi aiuta a stare con
gli altri e scaccia i pensieri brutti.
Il calcio è diventato la mia vita».
Non è l'unico ad avere trovato nello
sport una terapia efficace. «Io ho
acquistato fiducia in me stesso e
sicurezza» spiega Sam Imarhiagbe,
ventiseienne nigeriano che viene
dalla provincia di Piacenza e h a
una storia di schizofrenia alle spalle.
«Prima mi sembrava di "sentire delle voci", ma grazie allo sport riesco
a controllarle e a non pensare ai
miei problemi. Ho perfino ridotto
le terapie». Anche Ruben Carini,
triestino di 22 anni, è stato aiutato
dal pallone. Lui ha voluto affrontare
il suo male, una depressione, senza
farmaci. «Da quando gioco a calcio
ho ritrovato il gusto di uscire di casa,
di stare in mezzo agli altri e di fare
gruppo. E ho imparato ad affrontare
anche le altre dinamiche sociali con
più sicurezza».
CONFRONTI ALLA PARI
«Txitto mi aspettavo, ma non un livello
di gioco così alto» racconta il mister,
Enrico Zanchini, ex calciatore dì serie
A nel calcio a cinque. «Da subito, mi
sono confrontato con questi giocatori speciali come con tutti gli altri
nel corso della mia carriera. Non
m'interessa la storia che hanno alle
spalle, ma il fatto che, nonostante le
difficoltà, in campo diano il massimo.
Certo, a volte bisogna spiegare le cose
più volte, sedare qualche comportamento aggressivo e placare le ansie.
In fondo, però, questo succede in tutte
le squadre di calcio. Per questi ragazzi
è importante giocare in un contesto
dove nessuno li giudica e dove possono confrontarsi da pari con gli altri
calciatori. È un grande arricchùnento
per chi, come me, li segue in questo
percorso. La determinazione di questi
giovani e, a sorpresa, la loro ironia
sono un'importante lezione di vita
per tutti noi».
'0,
A sinistra e qui sotto, i giocatori. A destra, il preparatore
atletico Vincenzo Cantatore e il regista Volfango De
Biasi, che ha realizzato un documentario sulla Nazionale.
18
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martedì 19 aprile 2016
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Professionisti del basket giocano in carrozzina. L'Asd Basket Scirea sfida la
"Tutt'insieme a canestro" è l'evento all’insegna del divertimento e dell’integrazione: il 16 aprile a Bertinoro. Gli
organizzatori: "La pratica di uno sport di squadra può aiutare nella riorganizzazione della personalità"
ROMA Il Comune di Bertinoro (ForlìCesena), in collaborazione con Wheelchair Basket Forlì
AG23 e ASD Basket SCIREA (Serie C Gold), organizza una partita di basket di solidarietà, che
vedrà in campo i ragazzi di entrambe le squadre, tutti in sedia a ruote. "Tutt'insieme a
canestro" è l'evento all'insegna del divertimento e dell'integrazione: il 16 aprile, nel Palazzetto
dello Sport di Bertinoro (FC), in via Colombarone, 325 a partire dalle ore 15 (ingresso a offerta
libera con buffet). Sarà presente Lorenzo Major, referente per la provincia del Comitato Italiano
Paralimpico.
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La Wheelchair Basket Forlì è una squadra di basket per disabili in carrozzina, fondata nel 2007
dalla Comunità Papa Giovanni XXIII con la convinzione che la pallacanestro, e lo sport più in
generale, abbia una valenza altamente educativa, relazionale e ludico-ricreativa. Daniele Fabbri, organizzatore dell'evento,
spiega: "Accade molto spesso che persone costrette a una permanenza sulla sedia a rotelle, soprattutto a causa di eventi
traumatici, perdano gli stimoli alla vita sociale e finiscano per stare chiuse in casa, senza alcun tipo di interesse e relazioni.
La pratica di uno sport di squadra può aiutare nella riorganizzazione della personalità. Vengono interessate nella
completezza l'area cognitiva, quella corporea, quella affettiva e relazionale di una persona".
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Al campus di via Negri una giornata per provare lo
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19 aprile 2016
Una Giornata dedicata allo sport e alle discipline
Paralimpiche, quella organizzata al polo Scolastico di Via
Negri a Piacenza.
L'evento, realizzato con la collaborazione tra il Comitato
Paralimpico di Piacenza e il Liceo Sportivo "Respighi", ha
coinvolto 25 classi della media DanteCarducci, dell’istituto
RomagnosiCasali, dell’istituto Tramello e del liceo Respighi.
In particolare gli studenti del Liceo Sportivo Respighi hanno il
compito di accompagnamento delle classi e di presentatori
delle varie discipline. All’ingresso del percorso creato è stata
creata una reception per presentare, con l’ausilio di video e
spiegazioni, l’iniziativa e le varie specialità sportive.
Diverse le discipline in cui i ragazzi hanno potuto cimentarsi,
mettendosi in gioco al pari dei compagni diversamente abili:
arti marziali e judo, ginnastica e danza sportiva, hand bike,
orienteering, pingpong, ginnastica motoria, tiro con l’arco.
L’iniziativa rientra nel Progetto Scuola portato avanti dal Cip,
che coinvolge le classi in cui sia presente uno studente con
disabilità, organizzando cicli di lezioni che permettano a tutti
di essere pienamente coinvolti e di vivere lo sport dallo stesso
punto di vista.
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Cronaca / Via Dante / Via Giovanni Negri
La Giornata Paralimpica al campus
scolastico di via Negri
Giornata Paralimpica "Prova con noi" in via Negri nella mattinata del 19 aprile: il campus si è
trasformato in un centro sportivo per 25 classi di studenti
1
Redazione
19 aprile 2016 12:55
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grave una donna
Un momento della Giornata Paralimpica
Giornata Paralimpica “Prova con noi” in via Negri nella mattinata del 19 aprile: il
campus si è trasformato in un centro sportivo per 25 classi della media Dante
Carducci, dell’istituto RomagnosiCasali, dell’istituto Tramello e del liceo
Respighi, i cui studenti essendo lo scientifico organizzatore dell’iniziativa, insieme
al Comitato Paralimpico e al Comune di Piacenza sonos stati coinvolti anche
come steward. Diverse le discipline in cui i ragazzi si sono cimentatti mettendosi
in gioco al pari dei compagni diversamente abili: arti marziali e judo, ginnastica e
danza sportiva, hand bike, orienteering, ping-pong, ginnastica motoria, tiro con
l’arco. L’iniziativa rientra nel Progetto Scuola portato avanti dal Cip, che coinvolge
le classi in cui sia presente uno studente con disabilità, organizzando cicli di
lezioni che permettano a tutti di essere pienamente coinvolti e di vivere lo sport
dallo stesso punto di vista.
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l’arco. L’iniziativa rientra nel Progetto Scuola portato avanti dal Cip, che coinvolge
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le classi in cui sia presente uno studente con disabilità, organizzando cicli di
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lezioni chehttp://www.ilpiacenza.it/cronaca/la-giornata-paralimpica-al-campus-scolastico-di-via-negri.html
permettano a tutti di essere pienamente coinvolti e di vivere lo sport
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Giornata paralimpica, studenti
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Politica: Consiglio comunale, donne
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Super Gotico Garibaldina.
Spareggi in entrambi i gironi di
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Eccellenza, la Vigor Carpaneto
batte il San Felice e raggiunge
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un attore: show sospeso, carabinieri al
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Il Piacenza sfida il Seregno:
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Cronaca: Spaccio ai giardini Merluzzo,
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Eccellenza, la Vigor Carpaneto
1922 ospita il San Felice in
anticipo
Il programma completo delle
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Quotidiano Radiofonico dal 1978 - Quotidiano OnLine dal 2005
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1922 ospita il San Felice in
anticipo
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10mila ragazzi con quattro campioni per amici
di Redazione
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Prosegue l'iniziativa di carattere educativo-sportivo che da nord a
sud vedrà i bambini di elementari e medie giocare e divertirsi con
Adriano Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco Grazia e Jury
Chechi. Da sette anni Banca Generali è a fianco della
manifestazione "Un campione per amico" giunta alla sua
sedicesima edizione. Dieci le tappe 2016 da Benevento a Sanremo
Oltre 10mila bambini delle scuole elementari e medie coinvolti in un evento
tocca dieci città invase dai piccoli
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sportivi che potranno conoscere e giocare insieme ad Adriano
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itinerante
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aprile e maggio
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Chechi. Da sette anni Banca Generali è a fianco della
manifestazione
"Un campione per amico" giunta alla sua
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sedicesima
edizione. Dieci le tappe 2016 da Benevento a Sanremo
Oltre 10mila bambini delle scuole elementari e medie coinvolti in un evento
sportivo itinerante che tra aprile e maggio tocca dieci città invase dai piccoli
sportivi che potranno conoscere e giocare insieme ad Adriano Panatta,
Andrea Lucchetta, Francesco Graziazi e Jury Chechi. Questa in estrema
sintesi è Banca Generali Un Campione per Amico, l’iniziativa di carattere
educativo-sportivo organizzata in Italia e che ha la capacità di richiamare ogni
anno migliaia di giovani nelle piazze per vivere un’esperienza di gioco e
divertimento.
SCELTE PER VOI
Qui lo sport è inteso come spinta propulsiva alla crescita sana e alla condivisione
di quei valori indispensabili per vivere nel rispetto delle regole e nel rispetto delle
differenze. Portabandiera della kermesse quattro grandi campioni, Adriano
Panatta, Andrea Lucchetta, Francesco Graziani e Jury Chechi che, con le loro
gesta ed il loro impegno dentro e fuori dal campo, hanno fatto la storia dello
sport italiano e mondiale.
Servizio civile
La manifestazione, partita il 5 aprile da Benevento, dopo aver toccato Foggia
(7 aprile), Civitanova Marche (12 aprile) e Rimini (14 aprile) si appresta a giro di
boa con la tappa di Pistoia (3 maggio). Le ultime 5 tappe saranno: Monza (10
maggio); Novara (12 maggio); Verona (18 maggio); Trento (20 maggio) e infine il
24 maggio Sanremo.
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fuori dal Nordafrica
«Siamo molto contenti che questa manifestazione sia diventata oggi in termini
di adesioni e di aspettative, un forte richiamo ai valori importanti dello sport
giovanile», spiega Adriano Panatta. «L’attività motoria e il gioco di squadra
rappresentano il tramite più immediato per trasmettere ai ragazzi i valori tipici
della competizione sportiva, come la determinazione, la passione, il rispetto per
la propria vita, attraverso una sana alimentazione e uno svago mai imposto ma
fortemente partecipato, e il senso dell’integrazione e della solidarietà. Parole
che devono mantenere un significato profondo, dentro e fuori il campo da
gioco».
Banca Generali, per il settimo anno al fianco della manifestazione, vuole
trasmettere la propria attenzione verso le nuove generazioni, puntando anche
a trasmettere messaggi importanti ed informazioni utili in tema di educazione al
risparmio. Per l’edizione 2016 la banca leader nel private banking e nella
pianificazione patrimoniale ha creato un libretto “Alla scoperta della Finanza”
che, con un linguaggio semplice, fresco e immediato, avvia i primi rudimenti al
significato del concetto di “risparmio” e di educazione finanziaria.
«Siamo felici di continuare ad essere in pole position in un evento che celebra i
messaggi più importanti dello sport ed ha nell’allegria e nell'entusiasmo dei
ragazzi, un energia contagiosa capace di generare ogni volta sensazioni
uniche», dichiara Gian Maria Mossa, Direttore Generale di Banca
Generali. «come Banca, leader nella consulenza al risparmio per le famiglie
radicata sul territorio, crediamo sia importante esprimere il nostro senso di
responsabilità ed impegno sociale, e questo tour sposa in modo totale i nostri
valori, regalando emozioni e divertimento ma anche spunti di riflessione alle
nuove generazioni».
La nuova edizione mantiene viva una forte connotazione sociale, proponendosi
come luogo d’integrazione in cui lo sport armonizza, unisce e fa sognare tutti i
bambini nell'educazione al rispetto delle regole delle diversità. Alle tappe, infatti,
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parteciperanno ragazzi senza alcuna distinzione di abilità, grazie al
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valori, regalando
emozioni e divertimento ma anche spunti di riflessione alle
SITO
WEBgenerazioni».
www.vita.it
nuove
La nuova edizione mantiene viva una forte connotazione sociale, proponendosi
come luogo d’integrazione in cui lo sport armonizza, unisce e fa sognare tutti i
bambini nell'educazione al rispetto delle regole delle diversità. Alle tappe, infatti,
parteciperanno ragazzi senza alcuna distinzione di abilità, grazie al
coinvolgimento delle associazioni onlus presenti sul territorio, selezionate in
collaborazione con il Comitato Italiano Paralimpico che ha patrocinato
l’iniziativa.
Nella gallery qui sotto alcuni momenti delle prime due tappe di Benevento e
Foggia.
Al fianco di Banca Generali Un Campione per Amico ci sono anche società di
investimento di rilevanza internazionale come Goldman Sachs, Kairos e Janus
Capital cui va un sentito ringraziamento per la sensibilità con cui hanno sposato
il progetto contribuendo alla sua realizzazione. Grazie all’organizzazione di AP
Communication e alle partnership che essa ha saputo stringere con le
istituzioni, l’evento è diventato negli anni la più importante iniziativa che lega lo
Sport al mondo della Scuola.
Il successo di Banca Generali Un Campione per Amico è infatti scritto nei
numeri. Sedici edizioni in archivio, più di centosessanta tappe già percorse,
uno staff di oltre cinquanta persone, ma soprattutto oltre 10mila ragazzi
coinvolti ogni anno. Quest’anno oltre all’opportunità di seguire l’iniziativa sul
www.uncampioneperamico.it, l’edizione 2016 di Banca Generali Un
Campione per Amico potrà essere seguita anche tramite l’App “BG
UCPA” attraverso la quale si potrà seguire tappa dopo tappa tutto il tour
interagendo con i Campioni e potendo usufruire di contenuti a valore aggiunto
grazie alla modalità “realtà aumentata”
 Sport
 Educazione
 Finanza
 Associazioni
 Solidarietà
 Onlus
 Scuola
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 Sport martedì 19 aprile 2016
 Educazione  Finanza  Associazioni  Solidarietà  Onlus
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 Scuola http://www.vita.it/it/article/2016/04/19/10mila-ragazzi-con-quattro-campioni-per-amici/139087/
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Caserta, al Palavignola “HAPPY HAND ON THE ROAD” per i
diversamente abili
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REDAZIONE
Scritto da salvarci
Martedì 19 Aprile 2016 05:16
CASERTA - Una vetrina per le discipline sportive praticate dai diversamente abili, "Happy
Hand on the road" farà tappa anche a Caserta. La manifestazione, nata a Bologna cinque
anni fa ad iniziativa di Willy Boselli, è diventata poi itinerante grazie all’intuizione di Cesare
Covino.
L'evento sarà ospitato al Palavignola dal 23 al 24 aprile in viale Lamberti con il supporto
organizzativo della Fondazione Quattro Stelle. All’interno del palasport sito nell’area Saint
Gobain, si svolgeranno dimostrazioni di vari sport: basket in carrozzina, tennis, danza, sitting
volley, baskin. Sulle aree verdi circostanti l’impianto si potranno praticare sport di squadra
come calcio, rugby e hockey e sport individuali come l’arrampicata, il percorso trekking tra gli
alberi grazie alla collaborazione della sezione di Caserta della Protezione Civile. Presso il
vicino Istituto d’Arte di San Leucio, sarà possibile, con l’assistenza dei docenti e degli alunni
divertirsi a disegnare, dipingere, fare moda ecc.. “Tutte le attività che si svolgeranno sono in
linea con quanto emerso dal Rav (rapporto di autovalutazione) per potenziare l’inclusione dei
diversamente abili presso il nostro istituto“ riferisce la responsabile organizzativa del gruppo
Gabriella Ibello. Inoltre sarà possibile per i bambini imparare a “fare la pizza“ ed apprendere
le tecniche dell’ippoterapia e della petterapia. L’iniziativa è stata illustrata dal presidente della Fondazione Quattro Stelle Michele Di
Lorenzo. “Siamo contenti di aver finalmente portato a Caserta questo grande evento
improntato sulla massima inclusione, dove tutti veramente tutti potranno divertisti insieme,
abili e non abili. Tutte le discipline sportive ed artistiche sono state concepite per abbattere
qualsiasi barriera non solo fisica ma principalmente mentale e culturale. Ci aspettiamo la
presenza di tutti, grandi e piccoli, sportivi e non e delle famiglie che decideranno di
trascorrere una giornata spensierata ed all’insegna del divertimento e di nuove conoscenze”.
Sarà presente anche la squadra di baskin di Fossombrone, guidata dalla coach Gemma
Piroddi, che ha accolto con entusiasmo l’invito rivoltole dagli organizzatori della tappa
casertana di "Happy Hand on the road".
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Particolari ringraziamenti sono stati rivolti dagli organizzatori al dirigente scolastico
dell’Istituto d’Arte “San Leucio” Antonio Fusco per la disponibilità della sede distaccata e
per tutte le attività artistiche della manifestazione, gestite da docenti; al CTS (Centro
territoriale di supporto) di Caserta di cui è responsabile la dirigente scolastica del liceo
“Manzoni” Adele Vairo ed ai partners "Pasta Reggia” e “Fattoria Fontanavecchia” ed agli
enti territoriali che hanno patrocinato la manifestazione.
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Il programma prevede il raduno alle 9,30 di sabato 23 presso il Palavignola, alle 10 è previsto
l’incontro con Willy Boselli (l’ideatore di Happy hand) e l’ischitano Cesare Covino maestro di
sport e di vita. Successivamente prederanno il via le varie iniziative “Happy Art, Happy
Theatre”, “Happy Pony”, “Happy Movie”, “Happy Music”, “Happy Food” e “Giochi senza
frontiere” che continueranno nel pomeriggio ed il giorno dopo.
L'iniziativa è stata illustrata presso la sede del Coni di Caserta con il delegato provinciale del
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Michele
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Simone,
presidente della Fondazione Quattro Stelle Michele Di
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Lorenzo con i consiglieri Mario Pavone e Gigi Zampella, ilCIP
delegato
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Il programma prevede il raduno alle 9,30 di sabato 23 presso il Palavignola, alle 10 è previsto
l’incontro con Willy Boselli (l’ideatore di Happy hand) e l’ischitano Cesare Covino maestro di
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sport e di vita. Successivamente prederanno il via le varie iniziative “Happy Art, Happy
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Theatre”, “Happy Pony”, “Happy Movie”, “Happy Music”, “Happy Food” e “Giochi senza
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frontiere” che continueranno nel pomeriggio ed il giorno dopo.
L'iniziativa è stata illustrata presso la sede del Coni di Caserta con il delegato provinciale del
Coni Michele De Simone, il presidente della Fondazione Quattro Stelle Michele Di
Lorenzo con i consiglieri Mario Pavone e Gigi Zampella, il delegato provinciale del
Comitato Italiano Paralimpico Giuliano Petrungaro e le associazioni e le scuole che
affiancano l'interessante progetto.
Happy Hand on The Road Caserta – Palavignola – 23/24 Aprile 2016. Programma
Sabato 23 aprile
Ore 9.30 Raduno presso il Palavignola; Ore 10.00
Willy e Cesare incontrano le scuole (WTKG, Happy Hand e Fondazione); Ore 11.30
Palavignola, Liceo Artistico e spazi circostanti:
Happy Art, Happy Pizza, Happy Theatre, Happy Pony, Happy Movie
Happy Music, Happy Food
Giochi senza barriere (basket in carrozzina, sitting volley, bask in, tennis in
carrozzina, danza, arrampicata, pattinaggio;
Ore 13.30 Pausa pranzo;
Ore 15.30 Si continua fino al tramonto;
Domenica 24 aprile
Ore 10.00 Palavignola, Liceo Artistico e spazi circostanti:
Happy Art, Happy Pizza, Happy Theatre, Happy Pony, Happy Movie
Happy Music, Happy Food
Giochi senza barriere (basket in carrozzina, sitting volley, bask in, tennis in
carrozzina, danza, arrampicata, pattinaggio;
Ore 13.30 Pausa pranzo;
Ore 15.30 Si continua;
Ore 18.30 Happy Theatre e saluti Il programma è soggetto a variazioni per la richiesta di associazioni e federazioni di partecipare all’evento. Nei giorni precedenti sarà possibile consultare il programma aggiornato sul sito www.lequattrostelle.it o sulla pagina FB della Fondazione
saranno indicate tutte le postazioni delle singole attività e gli orari di svolgimento sui campi di
gioco.
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Pag. 48

Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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