a fair experience

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a fair experience
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RADIO SICK
N°1 / 2008
Electric Repair Enterprise ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Una produzione Artissima
ARTISSIMA 15
Internazionale d’Arte
Contemporanea a
Torino
A FAIR
EXPERIENCE
PRESENT FUTURE PAG. 2
Artissima 14, la prima edizione della
Fiera da me diretta, si è conclusa lo
scorso novembre con un notevole
successo mediatico e di pubblico.
La stampa italiana ed internazionale
ha parlato della Fiera in termini
decisamente elogiativi, descrivendola
come un vero e proprio elemento di
freschezza e novità all’interno del
panorama fieristico europeo. Successo
confermato soprattutto dall’entusiasmo
dei collezionisti e dei galleristi, i quali,
considerando anche il volume delle
vendite, hanno dimostrato di apprezzare
il nuovo volto della manifestazione.
Artissima si presenta quindi come una
Fiera di grande qualità, concentrata sulla
giovane arte e un’atmosfera culturale
sofisticata e al tempo stesso rilassata e
piacevole. Il clima positivo creatosi
attorno alla scorsa edizione ci consente
quest’anno un rilancio ancora più
radicale e deciso. Artissima 15 sarà una
Fiera totalmente nuova, ripensata
nell’allestimento (pareti e illuminazione
nuove), nell’offerta culturale (mostre e
attività inedite all’interno e all’esterno
del padiglione) e nell’ospitalità (una
grande cena di gala, una straordinaria
offerta gastronomica dentro e fuori il
Lingotto, un dopo-Fiera gestito da artisti
internazionali, tra musica elettronica e
happening). La stessa settimana di
Artissima, a Torino inaugurerà la
Triennale, in questa occasione curata da
Daniel Birnbaum, una mostra che si
annuncia come un evento di grandissimo
interesse, e che porterà in città un pubblico
dell’arte d’eccezione. Ti invito a scoprire
nel dettaglio, nelle pagine che seguono di
Radio Sick, il grande evento a cui stiamo
lavorando, con la speranza di poterti
vedere a Torino il prossimo novembre.
Andrea Bellini
7–9 NOVEMBRE 2008
Uno sguardo sugli artisti di Present Future 2007 ...
CONSTELLATIONS PAG. 4
Le opere della sezione Constellations saranno
presentate in una mostra a carattere museale, in
un’ampia area dedicata all’entrata della Fiera.
VIDEOLOUNGE PAG. 4
X, Y, etc.! è una rassegna di film e di video
d’arte, una selezione curatoriale fondata sul
progetto metodologico di Charles Fort.
ARTISSIMA CINEMA PAG. 8
Moving Imagination ovvero l’illusione animata.
ARTISSIMA VOLUME PAG. 9
Dopo il debutto dello scorso anno torna Artissima
Volume, la sezione della Fiera – sempre a cura
di NERO Magazine – interamente dedicata alla
musica.
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IN FIERA
PRESENT FUTURE
Uno sguardo sugli artisti
di Present Future...
2007
La messicana Julieta Aranda, che aveva
debuttato in Italia a Present Future 2007 con la
galleria Michael Janssen di Berlino, terrà nel 2008
mostre personali presso la galleria Michael
Janssen, lo spazio no profit Art in General di New
York, la galleria Fruit & Flower Deli, New York e
alla Sala Díaz, Austin, Texas. Il lavoro di Aranda è
stato recentemente incluso in Transmediale 2008 a
Berlino e nella mostra The end was yesterday,
Galerie im Regierungsviertel + Autocenter, Berlino.
Dopo Present Future 2007, dove il suo film 16mm
dalle atmosfere misteriose It’s gonna happen
presentato nello stand della galleria Vera Gliem
di Colonia è stato acquisito dal Fondo Regionale
FRAC Piemonte, Rosa Barba ha tenuto una
mostra personale allo Stedelijk Bureau di
Amsterdam (SMBA). All’inizio del 2008 è stata
nella prestigiosa residenza IASPIS a Stoccolma,
mentre a febbraio insieme a David Maljkovic ha
tenuto una mostra al Project Art Center di Dublino.
A maggio la vedremo a Villa Romana a Firenze.
Becky Beasley, presente ad Artissima 2007
con l’emergente galleria Laura Bartlett di
Londra, sta esponendo nella mostra di gruppo
della galleria dal titolo Building, Dwelling,
Thinking, curata da John Slyce. Le sue foto di
oggetti misteriosi, in bianco e nero, sono anche
esposte alla mostra In Our World: New
Photography from Britain presso la Galleria
Civica di Modena, a cura di Filippo Maggia,
insieme ad un’altra artista di Present Future,
Anne Hardy. A maggio esordirà anche a New
York nella mostra W, con Kate Atkin presso
Museum 52, mentre nel 2009 è stata invitata a
una mostra di gruppo alla Kunsthalle di Berna.
L’italiana Rä di Martino, l’artista italiana
presentata dalla galleria Monitor di Roma, che
ha sedotto il pubblico di Artissima con
l’affascinante video The Red Shoes, che ora fa
parte della collezione della prestigiosa videoteca
GAM, ha appena avuto una personale dalla
galleria Maze a Torino, e parteciperà a luglio a
Manifesta 7 a Rovereto e a Italics, arte italiana
fra tradizione e rivoluzione, 1968-2008 a
Palazzo Grassi a Venezia a settembre, nonché
alla Quadriennale di Roma.
Haris Epaminonda, che ha partecipato ad
Artissima 2007 con la galleria Domobaal di
Londra, ha recentemente partecipato alla
Biennale di Berlino curata da Adam Szymczyk e
Elena Filipovic, e a maggio esporrà nella mostra
di gruppo Past-Forward, curata da Vincent
Honoré al Project Space 176, Zabludowicz Art
Projects, Londra.
Patricia Esquivias, che ha esposto i suoi lavori
in Fiera con la galleria Silverman di San
Francisco, ed è stata la vincitrice del prestigioso
premio illy Present Future, ha anche partecipato
alla Biennale di Berlino. Attualmente sta
esponendo alla mostra Of this Tale, I cannot
guarantee a single word, presso il Royal College
of Art di Londra e fa parte del progetto curatoriale
Self-Storage, organizzato da Curatorial Industries
a San Francisco.
Anne Hardy esordisce in questi giorni a New
York con una personale presso la galleria
Bellwether che ha esposto i suoi lavori ad
Artissima. Le sue foto stranianti, fatte di set
cinematografici completamente ricreati nello
studio dell’artista, fanno da scenografia perfetta
per la mostra The Martian Museum of
Terrestrial Art curata da Lydia Yee e Francesco
Manacorda alla Barbican Art Gallery di Londra.
Hardy è anche protagonista, insieme a Becky
Beasley, della mostra In Our World - New
Photography in Britain al Museo Civico di
Modena, curata da Filippo Maggia.
L’australiana Helen Johnson, ad Artissima con
Sutton Gallery di Melbourne, ha appena
terminato una residenza presso il Lademoen
Kunstnerverksteder in Norvegia. Recentemente si
è distinta nella mostra The Independence Project
in Malesia, organizzata dalla Galeri Petronas di
Kuala Lumpur e da Gertrude Contemporary Art
Spaces di Melbourne.
David Maljkovic, presente a Present Future
2007 con la galleria Annet Gelink di Amsterdam,
ha anche preso parte della Biennale di Berlino.
Nel 2008 terrà delle mostre personali al
Kunstverein Nurnberg (settembre), presso la
prestigiosa galleria Metro Pictures di New York
(ottobre), Le Plateau di Parigi (luglio) e la galleria
Pinksummer di Genova (dicembre). Inoltre ha
recentemente collaborato con un’altra artista di
Present Future – Rosa Barba – nel progetto
Handed Over, al Project Art Centre di Dublino.
Tra le mostre di gruppo segnaliamo Cohabitation
alla galleria Francesca Kaufmann di Milano
(marzo), Eyes Wide Open allo Stedelijk Museum
CS di Amsterdam, e Lost Worlds - An archeology
of future presso il Centre d’Art Bastille di
Grenoble.
Michael S. Riedel, che per Present Future 2007
aveva ricoperto le pareti dello stand della galleria
Isabella Bortolozzi di Berlino con carta da parati
ispirata dalla grafica di Artissima, ha tenuto
recentemente una retrospettiva al Kunstraum
Innsbruck.
Natascha Sadr Haghighian, che ha
tempestato lo stand della galleria Johann König
di Berlino con centinaia di chiodi che andavano
a formare la scritta I cannot work like this, nel
2008 ha preso parte a mostre presso Extra City
di Anversa e il Frankfurter Kunstverein.
Jamie Shovlin ha appena concluso la sua
personale The Ties that Bind presso la galleria
unosunove di Roma e ha recentemente
inaugurato anche Alchemy, Manchester una
mostra personale presso il Manchester Museum.
Shovlin fa anche parte della mostra collettiva I
desired what you were, I need what you are
presso la galleria Maze , curata da Ilaria Gianni.
Nel 2009 terrà una personale con la galleria
Haunch of Venison a Zurigo.
Ryan Trecartin, rappresentato dalla galleria
newyorchese Elizabeth Dee, parteciperà alla
mostra collettiva Lustwarande 08-Wanderland
a Tilburg in Olanda, al Freeway Balconies
presso il Deutsch Guggenheim di Berlino, e
terrà una personale all’Hammer Museum di
Los Angeles. Anche Lizzie Fitch, che ha
collaborato con Trecartin al porgetto esposto a
Present Future, farà parte della mostra
Lustwarande 08-Wanderland, e terrà una
personale presso TBA08, Portland Institute of
Contemporary Art, Portland.
Luca Trevisani, rappresentato dalla galleria
genovese Pinksummer e dalla galleria Gió
Marconi di Milano, nel 2008 terrà delle personali
presso la Kunstlerhaus Bethanien e la galleria
Mehdi Choukri a Berlino e alla galleria Gió
Marconi a Milano. Inoltre farà parte della mostra
Sguardo periferico, corpo collettivo al Museion
di Bolzano e a Manifesta 7, Trentino Alto-Adige.
Donelle Woolford, che ha partecipato a
Present Future 2007 con la galleria Micheline
Szwajcer di Anversa, ha debuttato recentemente
a New York con una personale alla galleria
Wallspace di New York.
In senso orario: Natascha Sadr Haghighian, I can’t
work like this, 2007, installazione; Patricia Esquivias,
Untitled, Group 1 2005/2006, Reads Like the Paper,
video still; Becky Beasley, Gloss II, 2007, vista
dell’installazione; Julieta Aranda, There has been
a miscalculation (Flattened Ammunition), 2007,
tecnica mista.
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IN FIERA
PRESENT FUTURE
La nuova
edizione...
2008
Artissima 15 è lieta di continuare la
partnership con illycaffè per l’edizione
del 2008 di Present Future. Da otto anni
Present Future presenta al pubblico di
Artissima un gruppo di giovani artisti,
talenti emergenti che si stanno affermando
sulla scena artistica internazionale.
Nell’edizione del 2007 è stata introdotta
una grande novità: Present Future ha
trovato una sua collocazione indipendente
nel padiglione del Lingotto. Invece di
esporre nei classici stand distribuiti
nell’area della Fiera, le gallerie sono state
invitate a proporre i loro artisti in un’area
dedicata, senza rigorose partizioni tra
stand. In tal modo gli artisti hanno avuto
la possibilità di installare le opere
in uno spazio che privilegiava un percorso
tematico e un dialogo curatoriale tra
le opere.
Per l’edizione 2008, Present Future
espanderà notevolmente questo approccio.
Gli artisti presenti saranno 16, da tutto
il mondo. Selezionati da quattro curatori
internazionali, avranno la possibilità
di esporre i propri lavori in uno spazio
riservato, una sorta di “castello”
quadrangolare, che quest’anno avrà come
tema quello dell’agorà: un luogo dove
scoprire i talenti più interessanti del
momento e allo stesso tempo incontrarsi
e discutere delle tendenze artistiche più
all’avanguardia. Ancora di più rispetto
all’edizione del 2007 sarà enfatizzato il
dialogo tra gli artisti partecipanti, che
verranno invitati a collaborare in modo
da creare una vera e propria mostra.
I lavori, alcuni creati appositamente per
la Fiera, altri in anteprima assoluta per il
pubblico italiano, verranno installati dai
quattro curatori con l’aiuto degli artisti.
La sezione Present Future, una vera
vetrina per il pubblico e per gli addetti ai
lavori, si è distinta nel panorama fieristico
internazionale come un’opportunità unica
per conoscere le ultime tendenze dell’arte
contemporanea mondiale. Durante la
Fiera, una giuria di critici e curatori
internazionali esaminerà i lavori esposti
e assegnerà il premio illy Present Future
al migliore artista. L’anno scorso il premio
è stato vinto dall’artista venezuelana
Patricia Esquivias, rappresentata dalla
galleria Silverman di San Francisco.
Le gallerie che partecipano a Present
Future sono invitate direttamente dai
curatori. Non vi sono domande di
partecipazione per questa sezione.
Sopra e a destra: Artissima 14 sezione Present Future.
Il comitato di curatori, che sono già al
lavoro in tutto il mondo alla ricerca di
nuovi talenti tra studi e gallerie,
quest’anno è composto da:
Cecilia Alemani, curatrice indipendente e
critica, vive tra New York e Milano. Curatrice
dei progetti speciali di Artissima dal 2007,
Alemani sta anche collaborando alla mostra
Italics. Arte italiana fra tradizione e
rivoluzione, 1968-2008 curata da Francesco
Bonami a Palazzo Grassi, Venezia e MCA
Chicago. Ha recentemente curato a New York
ONLY CONNECT, presso Bloomberg
Headquarters e boundLES, una mostra che ha
portato insieme spazi non profit e gallerie del
Lower East Side. Scrive regolarmente per
artforum.com e Mousse Magazine.
Michael Ned Holte, critico d’arte e curatore,
vive a Los Angeles. Scrive regolarmente per
Artforum e ha collaborato con altre riviste come
Afterall, Area Sneaks, Frieze, e Interview.
Holte ha contribuito a diversi cataloghi e
pubblicazioni tra cui Past-Forward (curata da
Vincent Honoré), 176, London (2008); Red
Eye: L.A. Artists in the Rubell Family
Collection, Miami (2007). Inoltre Holte ha
organizzato mostre come Before and After
Science presso Richard Telles Fine Art, Los
Angeles nel 2008, Laying Bricks a Wallspace,
New York nel 2007, e Celine and Julie Go
Boating alla galleria Anna Helwing, Los Angeles
nel 2005.
Thibaut Verhoeven è dal 2004 curatore
presso lo SMAK di Gent, Belgio, dove ha
organizzato mostre di Artur Barrio, Joseph
Beuys, Barry Flanagan, Anton Henning,
Kendell Geers, Wilfredo Prieto e Mark Manders.
Precedentemente, Verhoeven ha lavorato come
co-curatore al Museum Dhondt-Dhaenens di
Deurle fino 2004, dove ha organizzato mostre
con Tobias Rehberger, Liam Gillick, Michel
Blazy, Philippe Parreno, Santiago Sierra,
Markus Lüpertz, Koen van den Broek e altri.
Scrive per la rivista belga Rekto:Verso. Nel
2007 ha anche organizzato il Simposio
curatoriale “Qui. Enter Atlas” presso la
GAMEC di Bergamo e SMAK Gent.
Aurélie Voltz è curatrice indipendente e vive
tra Berlino e Parigi. Dal 2001 al 2004 è stata
curatrice presso il Palais de Tokyo a Parigi.
Nel 2007 a curato lo stand di The Fair Gallery
presso la Fiera Frieze a Londra, la trilogia
L’homme nu alla Maison Populaire, Montreuil,
e la mostra di Leonor Antunes presso Barriera
a Torino. Al momento, Voltz sta lavorando alla
mostra Le révolver à cheveux blancs presso il
Musée de l’Objet in Blois. Scrive regolarmente
per Flash Art International e 02. Dal 2005,
Voltz è membro del comitato curatoriale
dell’Artist Pension Trust a Berlino.
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IN FIERA
Charles Fort e la moglie Anna.
VIDEO LOUNGE
X, Y, etc.! CONSTELLATIONS
A cura di Latitudes
La Video Lounge di Artissima 15 sarà
curata da Latitudes (Max Andrews &
Mariana Cánepa Luna), un ufficio
curatoriale indipendente con sede a
Barcellona. Come per l’edizione 2007,
la Video Lounge si presenterà come
una capsula in cui immergersi tra
peregrinazioni surreali e viaggi inconsueti.
La programmazione includerà un
gruppo di video selezionati dai curatori
tra quelli proposti da tutte le gallerie
partecipanti ad Artissima 15.
Per l’edizione 2008 Latitudes ha scelto
un tema affascinante come quello dei
fenomeni paranormali e tutto ciò che
oscilla tra verità e finzione, tra scienza
e fantascienza. Ma lasciamo la parola
ai curatori per descrivere al meglio il
tema della prossima Video Lounge…
X, Y, etc.! è una rassegna di film e di
video d’arte, una selezione curatoriale
fondata sul progetto metodologico di
Charles Fort (1874–1932). Fort è stato
un instancabile ricercatore di fenomeni
paranormali avant la lettre anche se non
ha mai tentato di presentare una teoria
coerente o di sottoscrivere il materiale
redatto. (“Vi fornisco le informazioni.
Fate come vi pare”, scrive Fort nel suo
libro Lo! del 1931). Al contrario, le sue
descrizioni di artefatti sovrannaturali,
inspiegabili scomparse, oggetti che cadono
dal cielo, ecc. – spigolate in anni di lavoro
al British Museum e alla Biblioteca
Pubblica di New York – costituiscono
una satira di teorie “accettabili” che
ridicolizzano le certezze epistemologiche.
X, Y, etc.! prende il nome da due
manoscritti giovanili di Fort – X e Y –
che seppure bruciati dall’autore stesso,
sono diventati la base per il suo
iconoclastico The Book of the Damned
(1919). La Video Lounge entra
nell’universo di Fort presentando un
avventuroso territorio di confine tra ‘noto’
ed ‘ignoto’, scetticismo e meditazione,
scienza e fiction. Qui tutto è anomalo e
indeterminato:
l’arte e la realtà sono ben più misteriose
e sfaccettate di quanto crediamo.
– Latitudes, aprile 2008
Latitudes (Max Andrews & Mariana Cánepa
Luna) è un ufficio curatoriale indipendente con
sede a Barcellona, Spagna. I progetti espositivi
includono: A Stake in the Mud, A Hole in the
Reel: Land Art’s Expanded Field 1968–2008,
Museo Tamayo Arte Contemporáneo,
Città del Messico, mostra itinerante (2008);
Greenwashing. Environment: Perils,
Promises and Perplexities, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2008);
Extraordinary Rendition, NoguerasBlanchard,
Barcellona (2007). I progetti editoriali
includono: LAND, ART: A Cultural Ecology
Handbook (2006) e UOVO/14 ‘Ecology,
Luxury and Degradation’ (2007). Latitudes ha
organizzato un simposio di 3 giorni per la
Biennale di Sharjah 8, Unione Emirati Arabi
nel 2007. Tra i progetti futuri una mostra con
Lawrence Weiner alla Fundació Suñol,
Barcellona (ottobre 2008). Latitudes,
consulenti curatoriali per APT Intelligence, fa
parte dell’Editorial Board di The Bookmakers
Ed., Torino. www.LTTDS.org
Le opere della sezione Constellations
saranno presentate in una mostra a
carattere museale, in un’ampia area
dedicata all’entrata della Fiera.
Installazioni, sculture e grandi lavori di
artisti celebri e emergenti di questa
spettacolare sezione di Artissima saranno
selezionate, tra tutte quelle proposte dalle
gallerie partecipanti alla Fiera, da due
Artissima 14, Constellations
affermate curatrici internazionali:
Stéphanie Moisdon, critico d’arte e
curatrice indipendente, co-curatrice della
Biennale di Lione 2007 e di Manifesta 4 e
Susanne Pfeffer, curatrice del KunstWerke, Institute for Contemporary Art,
Berlino. Nella scorsa edizione
Constellations ha proposto 10 opere scelte
tra più di 90 progetti.
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IN FIERA
ASCOLTA CHI SCRIVE
Artissima proporrà anche quest’anno
Ascolta chi scrive, il programma di visite
guidate pensate per il grande pubblico,
accolte nelle precedenti edizioni con
grandissimo favore e interesse. Alcuni
critici e giornalisti di grandi testate
nazionali accompagneranno il pubblico
alla scoperta della Fiera e dell’arte
contemporanea ciascuno in un percorso
totalmente libero e individuale. I visitatori
interessati potranno prenotare la “loro”
visita. L’iniziativa è resa possibile grazie
a Vanni-occhiali, per il terzo anno
promotore del progetto.
NON PIU` CONFERENZE
MA UNA VERA SCUOLA
L’école de Stéphanie
A cura di Stéphanie Moisdon
Il modello sperimentale de L’école de
Stéphanie è stato creato per la prima
volta nell’ambito di La force de l’art,
la Triennale d’arte contemporanea che
ha avuto luogo al Grand Palais di Parigi
nel 2006.
Artissima 14, Ascolta chi scrive
LE NUOVE GALLERIE
NEW ENTRIES
La speciale sezione della Fiera dedicata
a giovani gallerie, fondate da non più
di cinque anni e presenti per la prima
volta ad Artissima, ha proposto lo scorso
anno 17 gallerie provenienti da 8 paesi:
una selezione di alcuni dei nomi più
nuovi e interessanti della scena artistica
internazionale.
Anche nel 2008, il Consiglio Direttivo
e il Comitato Consultivo della Fiera
sceglieranno tra tutte le domande
pervenute un gruppo di gallerie
d’avanguardia per offrire a collezionisti
e pubblico un’occasione unica per
conoscere le ultimissime tendenze
dell’arte contemporanea e per
scoprire – e acquistare – oggi
i protagonisti di domani.
Una Giuria internazionale assegnerà
durante Artissima il premio Guido
Carbone, istituito nel 2006 e riservato
alle New Entries, alla galleria ritenuta
più meritevole per il lavoro di ricerca e
promozione di giovani artisti. Nel 2007
il Premio è stato vinto dalla galleria
Fruit and Flower Deli di New York.
Questo prototipo di mostra non è né una
“fiction” né una parodia, ma il “modello”
di una scuola, una situazione destinata
a spostarsi e rinnovarsi, come succederà
quest’anno nell’ambito della Fiera d’arte
contemporanea Artissima.
L’école de Stéphanie è uno spazio di
proiezione, di lavoro, di trasmissione
e scambio reciproco di saperi. Una piccola
scuola temporanea dove le domande
sull’immagine, la rappresentazione
e il linguaggio circolano liberamente.
Un luogo libero da regole e da autorità,
da classificazioni e discipline, che funziona
senza programmi stabiliti e senza manuali.
Per tutta la durata della manifestazione,
in base agli orari di apertura della Fiera, dei
“maestri” e delle “maestre” intervengono,
con un ritmo intenso, nella scuola. Non
cercano di regnare, si inventano delle
filiazioni e delle traiettorie personali,
dei metodi e degli strumenti pedagogici.
Insegnano per la durata di una lezione,
una lezione sulle cose, una lezione
sulle parole.
Con la partecipazione non solo di artisti,
ma anche di filosofi, critici, ricercatori,
scrittori, produttori, tutti coloro che
prima o poi si interrogano sulle grandi
o piccole fabbriche di immagine e di
sapere, questi oggetti che scivolano,
sopra e sotto, una mostra.
Con degli spettatori, degli apprendisti,
dei giocatori che non sono degli ingenui
che pensano che se il professore non parla
è meglio; se non sa tutto, sa almeno due
o tre cose su di loro, sull’arte, sull’epoca.
Nell’intervallo, all’ora di colazione, lo
spazio è aperto alle proiezioni. Un tempo
“prigioniero” durante il quale si possono
vedere delle fiction, dei saggi e dei
documentari, tutti filmati che rimandano,
letteralmente o indirettamente, alla figura,
al ruolo del professore.
L’école de Stéphanie si svolge in uno
spazio che è modellato sulle funzioni
essenziali di una classe scolastica. La
sua immagine è stata pensata Pierre
Joseph, un artista che da molti anni
appunto persegue un percorso riflessivo
segnato da esperienze di tracciamento,
dislocamento, di cartografie incomplete
che rimandano l’individuo alla sua posizione
di apprendista, al suo disadattamento.
Joseph definisce l’architettura della scuola
come “la replica di una classe del collegio
sperimentale di Villeneuve de Grenoble
negli anni 70”.
La sua forma esagonale ne fa uno spazio
circolare senza angoli retti. Il professore
non è necessariamente in una posizione
frontale dinanzi agli allievi: si può trovare
attorno o in mezzo al suo pubblico e la
classe non si orienta e non si sistema
secondo una sola forza, un solo fascio
o un unico orizzonte. I tavoli da lavoro
sono dei mezzi esagoni che permettono
grazie alla loro modularità e possibilità
di assemblaggio le più diverse
configurazioni.
L’insegna della scuola è prodotta
dall’agenzia M/M Paris
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Alcune delle opere
acquisite lo scorso
anno ad Artissima da
Istituzioni pubbliche
e artistiche
Vi sono state significative acquisizioni
da parte di: Fondazione CRT per le
collezioni del Castello di Rivoli; GAM
Torino; FRAC per la nuova collezione
della Regione Piemonte; Fondazione
Torino Musei per la collezione
video della GAM; Fondazione de
Fornaris per la GAM e da parte
di alcuni importanti musei stranieri
quali il MUSAC Castilla Y Léon.
Euan Macdonald, Where flamingos fly, 2005, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
Franz Ackermann, Map of the world, 2007, installazione
Fondazione CRT per la collezione del Castello di Rivoli
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Maurizio Mochetti, Travaso di luce, 1970-2007, installazione
Fondazione CRT per la collezione GAM
Rä di Martino, The Red Shoes, 2006, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
Martin Creed, Ship is coming, work #839, 2007, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
Paolo Grassino, Semilibertà, 2007, alluminio
Fondazione Guido ed Ettore de Fornaris per la collezione GAM
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Keren Cytter, Repulsion, 2006/2007, dvd
Collezione FRAC Piemonte
Jimmie Durham, Naure morte with stone and house, 2007, installazione
Collezione MUSAC Castilla Y Léon
Cyprien Gaillard, Real remnants of fictive Wars III, 2004, video
Collezione FRAC Piemonte
Sam Durant, Hand to Eye to Mouth, 2006, tecnica mista
Collezione FRAC Piemonte
Gianni Caravaggio, Cosa, 2006, scultura
Fondazione CRT per la collezione GAM
Lida Abdul, Brick sellers of Kabul, 2006, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
Hans Schabus, Transport, 2003, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
Simon Starling, Autoxylocyclopyrobos, 2006, video
Collezione Fondazione Torino Musei/GAM
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IN CITTA’
ARTISSIMA CINEMA
Moving Imagination ovvero l’illusione animata
A cura di Agung Kurniawan
e Davide Quadrio
Motus perpetuum è la condizione costante
della regione di Yogyakarta, tra oceano e
vulcani, tra modernita’ e tradizioni tribali.
Per il 2008 ho invitato uno degli artisti più
influenti di Giava, Agung Kurniawan a
curare una rassegna di corti d’animazione
che propongono una lettura del percorso
di creazione “animata” dal “wayang”
(puppet theatre) fino ai corti di
animazione di epoca contemporanea.
La rassegna si conclude con un
documentario su un rito tribale divinatorio
che illustra una possibile proto-idea
dell’“illusione animata”.
Come afferma Agung Kurnawian:
L’animazione è immagini in movimento.
Un movimento che può essere prodotto
attraverso degli artifici digitali o
semplicemente attraverso un processo
manuale. Il movimento è l’essenza
dell’animazione. Nel contesto delle
immagini in movimento, le possibilità
offerte da questo mezzo sono enormi:
dalle performance del teatro d’ombre
(dove il pubblico vede solo le ombre di
immagini mosse su di una tela) fino alle
ultime animazioni in 3D.
In questa rassegna Agung interpreta i film
d’animazione da questa prospettiva,
proponendo una selezione di corti che si
sviluppa su tre tematiche principali: il
tempo (storia dei corto d’animazione a
Giava), il mezzo (animazione manuale e
meccanica) e background storico (mind
motion, l’idea dell’animazione in un rito
tribale):
Inizio da una performance “wayang”
(teatro d’ombre) intervallata da varie
animazioni in due e tre dimensioni e
termino questa selezione con una
performance “mind animation”:
un’immagine mossa dalla mente
collettiva, una sorta di immagine
“immaginata”. Un documentario
introdurrà questo concetto di proto
animazione: una volta all’anno in un
villaggio remoto nella parte ovest di
Yogyakarta avviene un evento speciale.
Una comunità del villaggio legge segni e
premonizioni attraverso tracce e pieghe
lasciate su un tessuto che ricopre una
tomba. Il tessuto crea molte tracce
ombreggiate perché rimane esposto alla
pioggia e alle condizioni atmosferiche,
agli escrementi di insetti e ad altri
“interventi” della natura. Questi segni
vengono poi associati ad una profezia
“concreta”. Ad esempio, tracce lasciate
da insetti che assomigliano a spruzzi
di sangue possono simbolizzare un
disastro o un cattivo raccolto per la
futura stagione. […].
È chiaro che quest’ultimo capitolo
richiama la nostra attenzione all’idea
di storia animata che è all’origine del
“cartoon” e quindi dei corti d’animazione
per inserirlo poi in un contesto “magico”
e quasi “religioso”.
Dalle lanterne dell’antico Egitto o della
Cina, alle narrazioni in bassorilievo greche
e romane fino ai primi esperimenti di
animazione come la lanterna magica di
Padre Kircher, il fantascopio di Robert e il
teatro ottico di Reynaud, la narrazione
“animata” ha avuto una grande diffusione
popolare ed ha avuto un ruolo educativo
importante in ogni cultura. Questa
rassegna ripropone quindi un percorso
possibile del video d’animazione di Giava e
lo inserisce in una tradizione “magica” e
divinatoria che Agung definisce:
Proprio come la Sacra Sindone di Torino
su cui è visibile il volto di Gesù Cristo,
l’animazione di Giava non è solo
“immagini in movimento”, ma, fatto
molto più importante, si basa su
“immagini che muovono
l’immaginazione”.
Artisti: Popok Try Wahyudi, Eko
Nugroho, Tera Brajaghosa, Agung
Kurniawan, Sigit Pius Kuncoro e altri
ancora.
Agung Kurniawan
Agung Kurniawan (1968 – East Java,
Indonesia) ha studiato Archeologia e Arte
Grafica. I suoi lavori si incentrano su temi quali
la violenza e l’oppressione, nel sistema politico,
argomenti che l’artista tratta in maniera molto
sottile. Kurniawan trae inoltre ispirazione dai
mondi fantastici e dalla progressiva
automatizzazione della società attraverso l’uso
di computer e di robot, interrogandosi nelle sue
opere se questo sviluppo aumenti o impoverisca
in realtà la qualità della vita.
Negli ultimi anni Kurnianwan ha sviluppato
altre tematiche. Se prima era la sottile protesta
contro il regime di Suharto, ora l’attenzione
dell’artista si è focalizzata sul confronto con
una società piena di tabu.
Agung Kurniawan ha esposto in Indonesia,
Giappone, Corea, Singapore, Australia ed
Europa. Nel 2000 ha esposto in Olanda, nella
mostra AWAS al Museo Nusantara di Delft.
Davide Quadrio
Dopo aver diretto il BizArt Art Centre di
Shanghai (www.biz-art.com), per un decennio
il primo laboratorio creativo indipendente
no profit in Cina, Davide Quadrio ha fondato
nel 2007 Arthub (arthub.org.cn), una
piattaforma nata per sostenere l’impegno
artistico in Asia. Arthub è attualmente uno
dei 12 partner mondiali del Prince Claus
Fund (Paesi Bassi) per il sud-est asiatico
(2008-2010).
Con BizArt e il suo team e ora con Arthub, ha
organizzato centinaia di mostre, attività
educative e scambi in Cina e all’estero,
sviluppando relazioni con istituzioni locali e
straniere a livello internazionale.
Quadrio è stato consulente per Bund18 Creative
Space (2005-2008), curando la mostra di
Vivienne Westwood’s con V&A, il tour di Droog
Design in Cina (Shanghai, Shenzhen e Pechino)
e la personale di Olivo Barbieri, Site-specific,
durante la Biennale di Shanghai nel 2006. Ha
curato numerose mostre a livello internazionale
e più recentemente China!China!China! a
Palazzo Strozzi a Firenze con Zhang Wei
(Vitamin art center) e Li Zhenhua. Per quanto
concerne più strettamente l’attività di sviluppo
culturale, Quadrio ha lavorato con ASEF e con
alcuni governi internazionali tra cui Pro
Helvetia, il Ministero degli Esteri dell’Olanda,
dell’Irlanda e della Gran Bretagna. Quadrio
inoltre è stato spesso invitato a tenere
conferenze e laboratori presso Università quali
Leiden University (Paesi Bassi), La Sapienza
(Italia) e East Anglia University (Gran
Bretagna), Academy of Fine Arts di Seoul
(Corea).
Agung Kurniawan, Toy Machine, 2004
A sinistra: Lavori di Popok Tri Wahyudi.
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IN CITTA’
ARTISSIMA FUMETTO
ARTISSIMA VOLUME
Michelangelo Setola, Bar Miki, tavola.
After hour al Circolo Esperia
Un segno sorprendentemente autoriale
Artissima proporrà anche quest’anno
l’iniziativa collaterale dedicata al Fumetto,
promossa nel 2007 con il sostegno della
Camera di commercio di Torino e che
ha riscontrato grande successo di
pubblico e di critica.
Setola, 27 anni, è nato e vive a Bologna
ed ha pubblicato diversi lavori su riviste
del settore.
Come scrive Andrea Bellini nella
prefazione del catalogo pubblicato
in co-produzione con il Festival Fumetto,
Setola “disegna prevalentemente a
Dopo la mostra dedicata a un autore
matita e micromina, quasi sempre su
affermato come GIPI, Artissima
carta comune, e fa spesso ricorso – nella
presenterà nella prossima esposizione
una giovane promessa italiana del fumetto, costruzione dell’immagine – ad un taglio
cinematografico, fatto di primi piani ed
Michelangelo Setola, vincitore l’anno
improvvisi campi lunghi, e di una continua
scorso del Festival Fumetto di Lucerna
alternanza di prospettive e punti di
che quest’anno gli ha dedicato una
vista diversi ... Il ricorso ai mezzi toni
personale.
di grafite dona poi alle diverse sequenze
un’atmosfera tanto coerente quanto
La mostra di Setola a Torino sarà
malinconica ed enigmatica … Ciò che
realizzata in collaborazione con il Festival
invitiamo a considerare è il bellissimo
Fumetto di Lucerna, una delle più
segno di Setola, un segno fresco,
autorevoli manifestazioni internazionali
inventivo, e sorprendentemente
del settore, e darà l’opportunità al
autoriale, considerando la sua
pubblico di conoscere l’opera di questo
giovane età”.
giovane disegnatore.
A cura di Nero magazine
Dopo il debutto dello scorso anno torna
Artissima Volume, la sezione della Fiera –
sempre a cura di NERO Magazine –
interamente dedicata alla musica. Se nel
2007 Artissima Volume ha presentato una
serie di performance in diversi spazi (Rampa
del Lingotto, Circolo Esperia, Palazzo
Madama), quest’anno il progetto cambia
radicalmente. Una sola location e un solo
scopo: intrattenimento ad alto livello.
In concomitanza con le numerose iniziative
parallele della Fiera, con grandi eventi quali
la Triennale dei giovani artisti e le tante
mostre in spazi privati ed istituzionali della
città, Artissima Volume si occuperà di
animare la scena artistica proponendo una
tre-giorni non stop, dall’aperitivo a
notte inoltrata.
Una sola location che si trasformerà in
uno speciale dopo-Fiera, una serata di
intrattenimento con dj-set, performance
e concerti. Per ognuno dei tre giorni, un
artista di fama internazionale verrà invitato
non solo ad esibirsi in prima persona,
ma anche a concepire insieme ai curatori
di Artissima Volume l’intera serata.
Ogni dettaglio – dalla scenografia,
all’ambientazione musicale, alla scelta
dei musicisti – sarà pensato in stretta
collaborazione, per creare un evento unico.
I particolari nel prossimo numero di
Radio Sick.
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ARTISSIMA 15
LA MOSTRA
L’IMMAGINE
NUOVO CATALOGO
Luoghi d’artista All Over
No logo
Una guida per il collezionista
In concomitanza con i programmi di
Torino World Design Capital 2008,
la Fiera proporrà una mostra evento:
“Luoghi d’artista. Paolo Mussat Sartor,
1960-2008”. Le case, gli studi, gli spazi
naturali dove si fa arte. Lo straordinario
obiettivo di Paolo Mussat Sartor coglie
gli artisti nei luoghi dove vivono e
lavorano e ne svela l'intimo rapporto con
lo spazio, l’ambiente, gli oggetti e le cose.
A partire da questa edizione Artissima
chiederà ogni anno ad un artista emergente
di disegnare l’immagine della Fiera.
Mario Ybarra Jr. ha realizzato
l’immagine di Artissima 15.
La mostra, che comprenderà scatti
d'epoca e foto realizzate in esclusiva per
questo evento, offre un inedito percorso
nei “luoghi dell'arte” per scoprire nel
loro ambiente creativo personalità
straordinarie come Mario Merz,
Giuseppe Penone, Giovanni Anselmo,
Giulio Paolini, Luigi Mainolfi, Salvo,
Luigi Ontani, Arman, Tony Cragg,
Andro Wekua, Wilhelm Sasnal…
La mostra, curata da Andrea Bellini,
si terrà a Torino, in uno spazio in via
definizione, nel mese di novembre
in coincidenza con Artissima e con
la settimana dedicata all’arte
contemporanea in città.
LE CONFERENZE
Questo innovativo progetto satellite
di Artissima, lanciato nel 2007, prevede
una serie di conferenze nel corso dell’anno
tenute da artisti, critici, curatori e direttori
di musei internazionali presso Accademie
di Belle Arti e Istituzioni artistiche e
culturali di tutto il territorio nazionale.
Lo scorso anno Artissima All Over ha
presentato al pubblico di città quali Torino,
Milano, Napoli, Palermo e Siracusa Reena
Spaulings/Emily Sundblad, artista e
gallerista, uno dei personaggi più di
tendenza della nuova scena artistica
newyorchese e Marc-Olivier Wahler,
Direttore del Palais de Tokyo di Parigi.
Nel 2008 Artissima All Over proporrà
due tour di conferenze a fine giugno e ai
primi di ottobre. Il primo appuntamento, il
26 giugno a Nuoro e il 27 a Bari,
sarà con Stéphanie Moisdon, critico d’arte
e curatrice indipendente, co-curatrice
della Biennale di Lione 2007 e di
Manifesta 4.
Per l’occasione verrà realizzato un
catalogo con le riproduzioni di tutte
le immagini della rassegna e con un
breve saggio critico. Verrà inoltre
pubblicata un’edizione a tiratura
limitata, numerata e firmata dall’artista.
Giuseppe Penone, Albero di undici metri, 1969 – 1975. Foto di Paolo Mussat Sartor
Mario Ybarra Jr. autoritratto
L’artista di Los Angeles Mario Ybarra Jr
è attratto dalle forme culturali non
convenzionali che lo portano a proporre
situazioni che non spingono il pubblico
al confronto ma lo forzano a trovare
in esse un nuovo significato. “Io faccio
un’arte contemporanea filtrata attraverso
l’esperienza di un messicano-americano
a Los Angeles”.
Il nuovo sito
Il nuovo sito progettato da Flarvet
per Artissima 15 permette agli utenti
una navigazione facile e piacevole e
alle gallerie di iscriversi alla Fiera
direttamente on-line.
RADIO SICK
Electric Repair Enterprise
N°1 / 2008
Direttore Responsabile
Andrea Bellini
Nuova veste grafica e soprattutto nuovi
stimolanti contenuti per il catalogo
della Fiera.
Quest’anno, accanto alla tradizionale
rubrica dedicata agli espositori, arricchita
da immagini delle gallerie, il catalogo
avrà un’ampia sezione redazionale curata
da un comitato, diretto da Andrea Bellini,
e composto di un selezionatissimo gruppo
di critici e collezionisti internazionali
ciascuno con l’incarico di seguire una
determinata area geografica dall’Europa
agli Stati Uniti, dal Medio all’Estremo
Oriente, dal centro al sud America…:
Cecilia Alemani, Lulu Al-Sabah,
Andrew Bonacina, Patrick Charpenel,
Lilian Davies, Davide Quadrio.
Una serie di interviste esclusive a
collezionisti emergenti di tutto il mondo,
con immagini di opere delle loro
collezioni: uno strumento di informazione
e di conoscenza davvero unico per
gli addetti ai lavori e gli esperti, ma
soprattutto per le giovani generazioni
che si affacciano al collezionismo.
Nuovi
allestimenti
Sarà completamente rinnovato l’allestimento
di Artissima 15 nel padiglione 3 del Lingotto:
pareti alte 4 metri
illuminazione
spazio museale per Constellations
area dedicata per Present Future
progetto design per la Video Lounge
scenografica collocazione per la VIP Lounge
Hanno collaborato
a questo numero
Agung Kurniawan
Latitudes (Max Andrews
& Mariana Cánepa Luna)
Stéphanie Moisdon
Nero magazine
Davide Quadrio
Redazione
Cecilia Alemani
Harula Peirolo
Graphic design
Boletsfernando
Assistente di Redazione
Nicoletta Esposito
Stampa
Cast srl – Moncalieri
Artissima srl
Via Bertola 34 – 10122 Torino
Tel. + 39 011 19744106
Fax + 39 011 19746106
[email protected]
www.artissima.it
Registrazione Tribunale di Torino
n. 32 del 15/4/2008
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`
TUTTE LE NOVITA
Artissima perlustra il territorio italiano
LA TRIENNALE
CONCORSO ITALIAN WAVE
Per l’edizione del 2008 Artissima è lieta di
lanciare una nuovissima sezione della Fiera:
Italian Wave, un grande concorso dedicato ai
giovani artisti italiani. Italian Wave intende
promuovere l’arte italiana e in particolar modo
i talenti emergenti non ancora rappresentati
da una galleria commerciale. Quest’ultima è
condizione essenziale per la partecipazione.
Italian Wave intende perlustrare l’intero
territorio italiano in cerca di nuove
personalità, favorendone l’inserimento nel
circuito artistico nazionale. Artissima si
connota così sempre di più come strumento al
servizio del sistema dell’arte italiana,
valorizzando in questa occasione un gruppo di
giovani artisti che non si sono ancora affacciati
sul mercato dell’arte. Piattaforma di lancio e
anche luogo di formazione e confronto, Italian
Wave si propone di valorizzare quel sottobosco
effervescente e di continua produttività che
pullula tra accademie, scuole e centri di
produzione artistica, ma che non è ancora
entrato nel sistema dell’arte più istituzionale.
Gli artisti invitati avranno così la possibilità di
mostrare il proprio lavoro al pubblico di
Artissima, senza intermediazioni di sorta, in
una vera e propria vetrina fai-da-te.
Per poter partecipare a Italian Wave, l’artista
deve possedere nazionalità italiana, non aver
compiuto i 36 anni al momento della chiusura
dell’iscrizione, e non essere rappresentato da
alcuna galleria commerciale, né in Italia né
all’estero. Gli artisti selezionati avranno
l’opportunità di presentare gratuitamente i
loro lavori in Fiera, in una speciale sezione
esclusivamente dedicata a questa iniziativa,
partecipando così a uno degli eventi di
maggiore rilievo nell’arte contemporanea
internazionale. Esporranno a fianco delle
gallerie più affermate del settore e potranno
proporre i loro lavori a un vasto pubblico di
addetti ai lavori, direttori e curatori museali,
collezionisti, critici e giornalisti. Artissima
metterà a disposizione di ogni artista
selezionato uno stand gratuito di 9 metri
quadri, preallestito, in un settore della Fiera
riservato a Italian Wave. Inoltre offrirà il
pernottamento gratuito per 5 notti in un
albergo della città e la presenza in una speciale
brochure che verrà pubblicata per l’occasione.
Inoltre la Fondazione Spinola Banna per l’Arte
offrirà l’opportunità a quattro tra gli 8 artisti
selezionati, di partecipare al suo programma di
formazione post-universitaria con residenza,
dedicato ai giovani artisti attivi sul territorio
nazionale.
Il Bando e tutte le notizie sul Concorso
saranno disponibili sul nuovo sito
www.italianwave.it, collegato al sito
della Fiera.
T2
Le iscrizioni hanno aperto il 26 maggio e
chiuderanno il 23 agosto.
Gli artisti verranno valutati da un Comitato
internazionale di quattro curatori che sceglierà
gli 8 vincitori. I membri del Comitato sono:
Sebastian Cichocki
Sociologo, critico d’arte e curatore. Dal 2006 al
2008 è stato direttore del programma di
Kronica, galleria d’arte contemporanea del
Bytom Arts Center in Polonia. Attualmente
lavora presso il Museum of Modern Art di
Varsavia. Cichocki è anche editor della sezione
d’arte della rivista Opcje e autore di molti testi
d’arte e musica. I suoi recenti progetti
curatoriali includono: Wasaw Does Not Exist
(exhibition as a book), Yane Calovski &
Hristina Ivanoska: Oskar Hansen’s MOMA
esposta a Berlino, Bytom e Skopje, Andrzej
Tobis: A- Z (Educational Cabinets) un progetto
lungo termine esibito a Bytom e Berlino. Nel
2007 ha curato il padiglione polacco alla 52sima
Biennale di Venezia (1:1 by Monika Sosnowska).
Cichocki insegna alla Jagiellonian University di
Cracovia nel programma di studi curatoriali.
Gail Cochrane
Direttrice dal 2005 della Fondazione Spinola
Banna per l’Arte, Torino, curatrice dal 2002 del
Progetto Arte di Tiscali spa, Cagliari e curatrice
dal 1999 della Fondazione Teseco per l’Arte,
Pisa. Nel biennio 1999 – 2000 ha co-curato con
Enzo Cucco, Angela Vettese e Giorgio Verzotti il
programma Dire Aids, che comprendeva un
convegno, una mostra e un corso di peer
education dedicato alle scuole superiori,
sull’informazione e la prevenzione dell’Aids in
età giovanile.
Sofía Hernández Chong Cuy
Curatrice indipendente, attualmente in
residenza presso Kadist Art Foundation a
Parigi. Dal 2000 al 2003 è stata curatrice presso
l’Americas Society di New York. Dal 2003 al
2008, è stata curatrice presso lo spazio non
profit newyorchese Art in General, dove ha
organizzato mostre di Ayreen Anastas e Rene
Gabri, Bernadette Corporation, Alejandro
Cesarco, Sharon Hayes, Fawn Krieger e Judi
Werthein. Recentemente ha organizzato la
mostra Autopsia de lo invisible (2008) al
MALBA di Buenos Aires, Argentina; e insieme a
Raimundas Malasauskas e Alexis Vaillant, ha
co-curato la IX Baltic Triennial, Black Market
Worlds (2005) al Center for Contemporary Art
di Vilnius.
Alessandro Rabottini
Critico d’arte e Curatore alla Galleria d’Arte
Moderna e Contemporanea di Bergamo, dove
ha curato mostre personali di Victor Man,
Mircea Cantor, Kris Martin, Johannes Kahrs,
Pietro Roccasalva, Keren Cytter, Jordan
Wolfson e Mungo Thomson tra le altre. Ha
inoltre editato le prime monografie complete
del lavoro di Victor Man e Pietro Roccasalva per
la collana First Monograph di JRP / Ringier e
sta lavorando ad una personale di Sterling
Ruby. Suoi scritti sono apparsi su riviste
internazionali come Flash Art International,
ArtReview, Mousse, MAP Magazine e 02, oltre
che su cataloghi internazionali per la Biennale
di Berlino, l’OK Zentrum di Linz, il Casino
Luxembourg, il Frac Languedoc-Roussillon, il
Koninklijk Museum voor Schone Kunsten e il
MUHKA di Anversa.
Inaugurazione Frac Vercelli 21 aprile 2008
FRAC
Nel 2007 la Regione Piemonte ha dato
vita al FRAC, Fondo Regionale Arte
Contemporanea, un fondo annuale di
150.000 euro finalizzato all’acquisizione
di opere di giovani artisti emergenti
nel panorama artistico internazionale
da effettuarsi durante Artissima.
Il Fondo ha finalità di promozione e
diffusione dell’arte contemporanea
sul territorio e tra i giovani e quindi
le opere sono destinate ad essere
esposte in vari centri regionali per
l’arte contemporanea. Il 21 aprile è
stata inaugurata nei suggestivi spazi
dell’Arca di Vercelli la prima mostra
della collezione che verrà ospitata nel
2008 in altre due città del Piemonte:
Boves e Biella. Sono previste inoltre
due mostre in prestigiose sedi nazionali
e internazionali in collaborazione con
due FRAC transalpini. Le esposizioni
sono curate da Artissima.
Un Comitato di tre curatori
internazionali ha selezionato lo scorso
anno per il FRAC i lavori di undici
artisti: Rosa Barba, Keren Cytter, Sam
Durant, Jimmie Durham, Cyprien
Gaillard, Vidya Gastaldon, Ian Kiaer,
Josephine Meckseper, Tom Molloy,
Evariste Richer, Ignacio Uriarte.
Il Comitato, composto da Francesco
Bonami, direttore Artistico Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Manilow
Senior Curator MCA Museum of
Contemporary Art, Chicago; Christine
Macel, curatore del Centre National
d’Art et de Culture Georges Pompidou,
Parigi; Agustin Pérez Rubio, Chief
Curator, MUSAC Museo de Arte
Contemporaneo Castilla y Léon, Léon,
curerà le scelte anche nel 2008.
Un grande
evento a Torino
a novembre
La seconda edizione della Triennale
d’Arte Contemporanea, curata
da Daniel Birnbaum – Rettore
della Staedelschule di Francoforte
e Direttore di Portikus, lo spazio
espositivo dell’Accademia, Direttore
della Biennale di Venezia 2009 – e
organizzata dal Castello di Rivoli
Museo d’Arte Contemporanea,
dalla Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo e Fondazione Torino
Musei, inaugurerà a Torino il 5
Novembre 2008.
La rassegna avrà luogo in tre sedi:
il Castello di Rivoli che ospiterà
una personale di Olafur Eliasson, la
Fondazione Sandretto Re Reaudengo
che esporrà le opere di Paul Chan
e la Promotrice delle Belle Arti che
presenterà giovani artisti da tutto
il mondo con opere inedite e
sperimentali.
Per T2 Daniel Birnbaum si è ispirato
a Saturno, l'astro della malinconia,
creando una nuova geografia
del mondo contemporaneo, una
costellazione di artisti che lavorano
nel segno dell’ambivalenza: 50 Lune di
Saturno è il titolo della Triennale che
presenterà appunto 50 “opere
che trasformano la malinconia in
uno stato d’animo ispirato, fatto
di generosità, ribellione e gioia”.
ARTISSIMA 15
7 – 9 NOVEMBRE 2008
LINGOTTO FIERE
www.artissima.it / [email protected]
Fondazione Torino Musei
Regione Piemonte
Provincia di Torino
Città di Torino
Camera di commercio di Torino
Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT
Main partner UniCredit Group – UniCredit Private Banking
Partner illycaffè
Associate Partner Vanni
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Mario Ybarra Jr. per Artissima
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