émile zola - Il-Cubo
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émile zola - Il-Cubo
ÉMILE ZOLA VITA Émile Zola nasce a Parigi nel 1840 da madre francese e padre italiano. Nel 1843 si trasferisce con la famiglia nel sud della Francia, ad Aix-en-Provence, in quanto il padre deve partecipare come ingegnere alla costruzione di una diga. Rimasto presto orfano, viene cresciuto dalla madre, che vuole farlo studiare nonostante le ristrettezze economiche. Comincia a leggere Hugo e a scrivere poesie. Nel 1857, in seguito alla morte della nonna, torna a Parigi con la madre; qui studia al liceo, ma apprezza solo la letteratura, e fa lunghe assenze per malattia. Sente la mancanza della Provenza, che considera sua patria, e a Parigi, dove vive nei quartieri poveri, si sente uno straniero. Dopo essere stato bocciato anche agli esami di ottobre, rinuncia agli studi. Fa carriera all’interno della libreria Hachette e diventa addetto stampa e pubblicità. Conosce così tutte le persone intellettuali dell’opposizione: lavora in un ambiente liberale, repubblicano e illuminista e lui stesso lavorerà nell’opposizione. Finalmente ottiene la cittadinanza italiana, scrive racconti e diventa giornalista di cronaca letteraria e sociale. Dopo aver letto i classici francesi passa a Flaubert e Stendhal. Apprezza il realismo in quanto la letteratura romantica non ha visto com’è veramente il mondo. Nel 1865 è ormai un cronista affermato e nel 1866 è definitivamente fuori dalla Hachette, sia per dedicarsi al giornalismo sia per lo scandalo del suo primo romanzo, Le confessioni de Claude. Si forma una cultura strettamente realista con Stendhal, Flaubert e Balzac. Nel 1867 Zola viene licenziato da molti giornali per i romanzi scandalosi che scrive, tra i quali Thérèse Raquin (in cui la protagonista uccide il marito con l’aiuto dell’amante). Alla fine del 1880 muoiono Flaubert e la madre di Zola. L’autore cade in depressione trovandosi doppiamente orfano, vista la figura paterna amatissima che riconosceva nell’amico scrittore. Nel 1888, superata la crisi, si innamora di Jeanne Rozerot e comincia una doppia vita con l’amante (era già sposato con Alexandrine Meley). La nuova compagna gli dà dei figli, e la moglie accetta la situazione. Muore a Parigi nel 1902, soffocando accidentalmente o forse ucciso. 1 OPERE Pubblica parecchi romanzi che gli procurano uno stuolo di ammiratori, tra cui Huysmans. Scrive tre opere critiche in onore di Flaubert, tra cui I romanzieri naturalisti. Con il ciclo Le tre città (Lourdes – 1894, Rome – 1896, Paris – 1897) si occupa delle grandi masse. I suoi ultimi quattro romanzi, I quattro vangeli, sono allegorie della condizione umana e operaia: Fecondità (1900), Lavoro (1901), Verità (1903), Giustizia (rimasto incompleto perché Zola muore). Le serate di Medan sono sei racconti sulla guerra franco-prussiana scritti da Zola con alcuni suoi allievi: è un manifesto sul naturalismo. Pubblica Il romanzo sperimentale, testo nato dal trattato medico di Claude Bernard. In questo trattato teorico detta delle regole, che poi lui stesso non segue, circa il metodo dell’osservazione e della sperimentazione (matrice positivista). J’accuse Dreyfus è un militare ebreo che viene ingiustamente accusato di alto tradimento e nel 1894 viene condannato alla deportazione. Con Zola, per la prima volta un giornalista e scrittore prende posizione in un evento politico con un manifesto pubblico: nasce una nuova figura di intellettuale, non più dipendente dai mecenati ma figura di potere in un’epoca in cui il giornale è il grande mezzo di comunicazione. Zola pubblica J’accuse in difesa a Dreyfus uscendo dalla dimensione puramente letteraria e viene accusato di diffamazione di altri militari con la sua difesa. Viene denunciato e condannato ad un’ammenda e a un anno di prigione. Scappa in Inghilterra e torna in Francia per la revisione del processo Dreyfus. Nel 1899 si ha un nuovo processo militare dove l’imputato viene di nuovo condannato e subito graziato; nel 1906, ormai morto, viene riabilitato e si ammette la sua innocenza. Il ciclo dei Rougon-Macquart I Rougon Macquart riportano gli eventi che accadono a cinque generazioni. Il sottotitolo del ciclo, iniziato nel 1869, è “Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero”. Zola al tempo scrive sul “Tribune” ed è contrario al sistema vigente. I Rougon-Macquart sono la storia fisiologica e sociale di una famiglia in cui i Rougon sono la stirpe legittima e ricca, mentre i Macquart sono il ramo illegittimo e povero generato dall’amante. È la rappresentazione romanzata di tutto il Secondo Impero e si svolge tra il 1851 e il 1871. L’autore è un oppositore del regime con una perspicace visione economica. Parla delle speculazioni edilizie in Parigi fatte da Hausmann, come la realizzazione dei boulevard attraverso la distruzione di gran parte della Parigi medievale; dell’apertura di grandi magazzini a discapito dei piccoli negozi; della crisi dell’industria mineraria; dello sviluppo della rete ferroviaria; dell’espansione della borsa. 2 Dall’altra parte, si hanno le condizioni di vita delle varie classi sociali e la specializzazione del lavoro. Zola pone il denaro al centro dei grandi movimenti che agitano la città. Altri due punti fondamentali del ciclo sono l’ereditarietà (le conseguenze di un corpo ereditato malato sono pulsioni, idee, atteggiamenti determinati dal caso) e la questione etnografica: vengono identificate le classi di popolo, commercianti, borghesia e gran mondo (quello dei politici, visto che la nobiltà ormai è decaduta) a cui si aggiunge una quinta classe fatta di prostitute, assassini, artisti e scienziati. Il primo romanzo del ciclo è La fortuna dei Rougon, che comincia col colpo di Stato del 2 dicembre 1851. Segue, nel 1872, La curée, termine francese che indica la carcassa dell’animale lasciata ai cani dopo la caccia. Qui è una metafora che indica lo sbranamento di Parigi: la povera gente viene mandata in periferia, la periferia de L’assomoir; i patrimoni vengono distrutti e creati. La curèe è il romanzo più decadente di Zola e la sua pubblicazione sui giornali viene sospesa: per alcuni è troppo liberale, per altri è troppo reazionario. Nel 1870 è scoppiata la guerra francoprussiana, poi si è instaurata la Comune, duramente repressa, e infine c’è stata la Terza Repubblica. Zola, ponendosi come repubblicano moderato, viene criticato dalla destra e dalla sinistra. Seguono Il ventre di Parigi (1874), La conquista di Plassans (1875), La colpa dell’abate Mouret (1875), Sua eccellenza Eugène Rougon (1876). A partire dal 1876 L’assomoir viene pubblicato a puntate su “Le bien publique”. Il successo è enorme e Zola diventa l’autore più letto e criticato di Parigi; nonostante alcune divergenze, Mallarmè sarò l’unico a riconoscere l’esperimento letterario di quest’opera. Nel 1878 esce Una pagina d’amore. 1880: Nana è un enorme scandalo, raccontando la storia della figlia di Gervaise (L’assomoir), prostituta di Parigi che muore di vaiolo. Pubblica poi Quel che bolle in pentola (1882), Al paradiso delle signore (1883), La gioia di vivere (1884). Nel 1885 Germinal parla delle rivolte nelle miniere; tredicesimo romanzo dei Rougon, per molti è il capolavoro di Zola. 1886: L’opera. 1887: La terra vorrebbe essere il corrispondente contadino di Germinal; per alcuni è disgustoso, troppo scabroso, e questo provoca un allontanamento dal naturalismo. Il sedicesimo romanzo è Il sogno (1888), il seguente è La bestia umana (1890): molto violento, parla delle invenzioni del tempo. Il denaro (1891) è sulla borsa e i grandi giri di affari. Débâcle (La disfatta) esce nel 1892 ed è sulla sconfitta del 1870. Chiude il ciclo, nel 1893, Il dottor Pascal. 3 Elenco Rougon-Macquart 1. La fortuna dei Rougon (1871) 2. La curée (1872) 3. Il ventre di Parigi (1874) 4. La conquista di Plassans (1875) 5. La colpa dell’abate Mouret (1875) 6. Sua eccellenza Eugène Rougon (1876). 7. L’assomoir (1876) 8. Una pagina d’amore (1878) 9. Nana (1880) 10. Quel che bolle in pentola (1882) 11. Al paradiso delle signore (1883) 12. La gioia di vivere (1884) 13. Germinal (1885) 14. L’opera (1886) 15. La terra (1887) 16. Il sogno (1888) 17. La bestia umana (1890) 18. Il denaro (1891) 19. Débâcle (La disfatta) 1892 20. Il dottor Pascal (1893) 4