castello di serravalle – bo

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castello di serravalle – bo
CASTELLO DI SERRAVALLE – BO
Via Vivaldi tel. 051 6704911
Nido d’infanzia “ Castello degli gnomi”
PIANO DI LAVORO
IL COLLOQUIO
Nido e famiglia sono due sistemi, ciascuno con le proprie regole più o meno esplicite, che devono
imparare a conoscersi, scambiarsi informazioni e collaborare, per dare risposte adeguate alle
esigenze evolutive dei bambini.
Al rapporto con le famiglie le educatrici dedicano particolare attenzione a cominciare dal colloquio
prima dell’inserimento, soprattutto quando si inseriscono bambini di famiglie appartenenti a culture
diverse, per aiutare a superare eventuali disagi. Le informazioni che i genitori e altre figure di
riferimento forniscono sono elementi che verranno utilizzati per una migliore accoglienza del
bambino e per la predisposizione di esperienze che ne favoriscano la crescita e lo sviluppo.
Il dialogo personale così avviato potrà continuare, oltre che attraverso scambi quotidiani, anche con
altri colloqui più approfonditi nell’arco della permanenza del bambino al nido.
L’INSERIMENTO
L’inserimento non è importante solo per il bambino, ma anche per il genitore in quanto partecipa
per un certo periodo di tempo alla vita che il bambino conduce al nido: il genitore acquista fiducia
nelle educatrici e conosce l’ambiente nel quale il proprio figlio vive durante la sua assenza.
L’inserimento graduale si rende necessario per consentire al bambino la conoscenza del nuovo
ambiente, per potersi abituare ai nuovi orari, per instaurare un rapporto affettivo con persone
sconosciute. Il periodo di inserimento ha una durata minima di circa due settimane. Tale periodo
può variare in base alle esigenze del bambino e dei genitori.
L’INTERAZIONE
La molteplicità delle esperienze e delle situazioni che il bambino ha la possibilità di vivere durante
la prima infanzia sono fondamentali e contribuiscono a gettare delle buone basi per uno sviluppo
psicofisico ottimale. Risulta quindi essere di fondamentale importanza il ruolo dell’educatrice, che
opera in modo da rendere il contatto quotidiano col bambino rassicurante, tenendo presente che il
piu’ delle volte l’esperienza dell’asilo è la prima esperienza di distacco per un certo numero di ore
dall’ambiente nel quale il bambino vive quotidianamente. Molte volte è anche la prima esperienza
di contatto con altri bambini. E’ assai importante il ruolo che assume la “figura di riferimento” nei
confronti del bambino al primo impatto, soprattutto durante la fase di inserimento: l’atteggiamento
rassicurante e consolatorio, la sua disponibilità e l’empatia sono fondamentali in questo delicato
momento. Il bambino sa che quell’educatore si occuperà di lui. Diversi fattori influenzano il modo
di mettersi in rapporto con gli altri bambini: l’età, il sesso, l’esperienza fatta in famiglia (se si hanno
fratelli o sorelle), se i genitori lo hanno spesso posto a contatto con altri bambini o se è sempre
vissuto in compagnia di adulti. Proprio l’imparare a stare con gli altri, interagire e socializzare con
loro, costituisce una parte importantissima dello sviluppo di ogni bambino. Per raggiungere tale
obiettivo occorre entrare in possesso di abilità che consentano di interagire appropriatamente con
soggetti molto diversi da se stessi e fra di loro.
Il nido, proprio per le sue caratteristiche e per l’utenza multietnica che accoglie, favorisce tali
fondamentali interazioni in cui ogni bambino sperimenterà le proprie risorse, imparando a trovarne
di migliori se la situazione lo richiede. Viene quindi affermata la fondamentale importanza delle
interazioni con i coetanei per il formarsi ed il consolidarsi della personalità e per lo sviluppo delle
capacità comunicative. Il bambino si trova immerso in un universo di relazioni molto complesso.
Nel corso dello sviluppo stabilisce e consolida rapporti di interrelazione anche con i suoi coetanei.
L’asilo nido nella sua funzione socializzante vede il bimbo soggetto di moltissimi contatti. I
bambini più grandi interagiscono con i più piccoli e il loro rapporto progredisce; inoltre il bimbo
più grande è convinto che l’altro comprenda tutto ciò che egli fa e dice: in tal modo diventa per lui
un prezioso stimolo alla crescita. Molto spesso il bambino piccolo stabilisce o ristabilisce il contatto
con gli altri (adulti e bambini) attraverso un comportamento di offerta. Questo dà origine a
reciproche imitazioni o ad attività di cooperazione e inoltre l’interazione si manifesta con sorrisi,
carezze, abbracci, prendersi per mano ecc….
LE ROUTINE
L’ACCOGLIENZA
L’ingresso dei bambini avviene tra le ore 7,30 e le ore 9: per esigenze famigliari può essere
posticipato oltre le 9, dopo averlo comunicato alle educatrici.
Per le due sezioni piccoli e grandi, l’accoglienza avviene in salone. Questo luogo ha le seguenti
caratteristiche: spazio ampio e aperto, destrutturato, ovvero ricco di materiali per il gioco libero,
dove vengono predisposti anche angoli per giochi più tranquilli, dove i bambini possono
familiarizzare tra loro e l’ambiente del nido.
E’ forse il momento più ricco di emotività per il bambino e per il genitore che lo accompagna.
Cerchiamo perciò di fare in modo che ci sia una buona compresenza di personale per favorire
l’accoglienza individualizzata accettando le abitudini di ciascun bambino (ad es. andare a prendere
il ciuccio, salutare dalla finestra la mamma o il papà, posare l’oggetto transizionale sul letto…..).
L’educatrice che accoglie il bambino, consapevole del proprio ruolo di mediazione fra il bambino e
gli altri adulti presenti nel nido, assicura un corretto ed esauriente passaggio di informazioni.
MOMENTO DEL CAMBIO
Le cure del corpo (cambio, igiene personale).
La cura del bambino viene considerata un momento formativo dal personale del nido.
Orario: 10,30-15,30 circa e ogni volta si renda necessario.
Il momento del cambio e dell’igiene personale costituisce un momento privilegiato nel rapporto che
viene ad instaurarsi tra le educatrici e il bambino. Il contatto corporeo e l’essere tenuto in braccio,
procurano al neonato sensazioni piacevoli e gradevoli.
I bambini più piccoli non partecipano attivamente quando vengono lavati, vestiti o svestiti non
avendo ancora acquisito una propria autonomia corporea; tuttavia questa prima fase non va
sottovalutata perchè attraverso le manipolazioni connesse alle “pratiche igieniche” si crea
un’intensa stimolazione sensoriale piacevole per il bambino.
L’educatrice, al momento del cambio, interagisce anche verbalmente con il piccolo, gli parla, gli
sorride, canta, ne ripete i versi, stimolando cosi’ anche lo sviluppo del linguaggio.
Per i bambini piccoli e grandi il momento del cambio ha una valenza importante anche per la
conoscenza del proprio corpo e delle differenze sessuali.
Il bambino/a prende coscienza del proprio sesso, esprime verbalmente o con gesti l’interesse per la
differenza fisica tra i due sessi e manifesta curiosita’.
Educazione al controllo sfinterico
L’educatrice, nell’introdurre l’uso del vasino (water), non deve avere fretta ma rispettare i tempi del
bambino, a seconda dell’eta’ e del suo sviluppo psico-fisico.
In ogni caso il passaggio dal pannolino al vasino deve essere proposto con dolcezza, stimolando la
curiosita’di conoscere e di sperimentare. Pertanto la strada da percorrere verso l’autonomia dovra’
essere segnata da un senso di conquista e non di frustrazione (imposizione). La sala igienica
rappresenta anche il giusto contesto per i bambini che imparano a lavarsi le mani e il viso da soli.
MOMENTO DEL PRANZO
Il pranzo viene servito alle ore 11,30 circa per le sezioni dei grandi e dei piccoli nello spazio
refettorio allestito.
Le educatrici, dopo aver portato in sala igienica a lavare le mani un bimbo per volta, lo fanno
accomodare, a seconda dell’età, sul seggiolone o sulle sedie, ogni bimbo/a indosserà il bavaglino.
Vengono serviti i piatti con pappe personalizzate a seconda della necessità, il pane viene servito a
fine pasto.
E’ importante che il bambino viva il momento del pasto in modo attivo e partecipe e non come una
forzatura.
Le educatrici e le dade siedono a tavola coi bambini/e, incoraggiandoli ed aiutandoli dove è
necessario e valorizzando l’importanza educativa di questo momento.
Per i grandi il momento del pranzo oltre ad essere un momento di routine serve a favorire loro
l’autonomia. Se qualche bambino/a deve osservare diete particolari per motivi di salute o di
religione questo dato viene comunicato e spiegato agli altri bambini.
MOMENTO DEL SONNO
Sia per i piccoli che per i grandi il sonno si svolge nel locale adibito a dormitorio e viene curato
dalle educatrici, alle 13 quasi tutti prendono sonno per risvegliarsi intorno alle 15/15,30.
Le educatrici, dopo aver provveduto alle cure del corpo dei bambini/e (cambio, igiene personale e
rituale del ciuccio,se ne fanno uso) valutano le modalità da attuarsi invitandoli ad andare a dormire.
I bambini/e, dopo essere entrati nel dormitorio, si recano presso il proprio lettino e stimolati dalle
educatrici iniziano a sfilarsi le scarpe che vengono riposte ai piedi del letto.
I piccoli, così facendo, imparano ad affinare la coordinazione psico-motoria, acquisendo una
maggiore autonomia.
Successivamente i bambini vengono aiutati nella fase di addormentamento, tenendo conto delle
notizie acquisite in precedenza durante il colloquio coi singoli genitori.
Anche al momento del risveglio, viene data una adeguata importanza perché ogni bambino riprende
il contatto con il mondo esterno usando modalità diverse.
E’ importante che i piccoli, nel momento del riposo, abbiamo con se un oggetto transizionale
(personale o del nido) che gli sarà accanto al momento del risveglio. I bambini , qualora si
risveglino prima, potranno attendere serenamente a letto o nell’angolo morbido il risveglio dei loro
compagni, per poi essere alzati tutti assieme e accompagnati nella sala igienica.
IL COMMIATO
L’uscita per i bimbi/e iscritti al part-time avviene dalle 12,30-13 nel salone. Per gli altri bimbi
l’uscita avviene dalle 16 alle 16,30 dopo aver terminato la merenda.
L’educatrice accoglie il genitore informandolo sull’andamento della giornata: se il bambino/a è
stato bene, quale attività ha svolto, come si è comportato ecc… e si rende disponibile a rispondere
alle domande del genitore confrontandosi anche con le colleghe.
Lo scambio di informazioni fra nido e famiglia sono importanti affinché i genitori conoscano non
solo lo svolgersi delle attività, ma siano anche informati circa le reazioni del bambino ed il suo
livello di integrazione nell’ambiente nido. Il regolare scambio di informazioni inoltre favorisce lo
stabilirsi di una buona relazione ed aumenta il clima di reciproca fiducia.
LE ATTIVITA’ ( a cosa giochiamo…..)
METODOLOGIA
Le attività, che vengono proposte dovranno tener conto del livello di sviluppo del bambino/a,
rispettando i ritmi di ciascuno. Si deve predisporre inoltre un ambiente adeguato dal punto di vista
della varietà di stimoli da offrire, con spazi ben delimitati,per favorire la concentrazione del
bambino.
Sezione piccoli (12-24 mesi)
Spazi predisposti:
salone, angolo specchio, giochi disposti sul tappeto (palle di piccole dimensioni di
gomma,stoffa,anelli di plastica e legno,sonagli,cubi,carta,giochi sonori)
periodicamente sarà predisposto “il cestino dei tesori”.
Sui tavolini primo approccio con pennarelli grossi e fogli da disegno,ecc.
Queste attività sono proponibili in tutto l’anno scolastico e giornalmente.
Noi educatrici varieremo periodicamente i giochi, in modo da stimolare la curiosità di bambino/a.
Il cestino dei tesori
Il contenitore è un cestino basso di vimini. Gli oggetti che possono contenere si possono dividere in
sei gruppi;
1. oggetti che si trovano in natura: pigne,foglie ecc.
2. oggetti di materiale naturale;gomitoli di lana,centrini di cotone,pennelli da barba
3. oggetti di legno: nacchere, uova da rammendo,palline,anelli per tovagliolo,anelli per
tende,cucchiai e spatole, porta uova.
4. oggetti metallici: campanelli, coperchi di pentole,barattolini chiusi contenenti riso e fagioli
secchi,cucchiai di varie misure, chiavi.
5. oggetti in gomma,tela ecc.: borsellino i pelle palle di stoffa colorate,piccolo orsacchiotto
bambole di pezza,astucci per occhiali,filo del telefono a aspirale, mazzo di nastri colorati,
palle di gomma.
6. oggetti in carta e cartone: carta oleata, scatoline di cartone.
Oggetti per scoprire ed esplorare: con una serie di oggetti così diversi il bambino potra’
sperimentare una vasta gamma di materiali, dotati di caratteristiche sensoriali fra loro molto diverse,
il bambino può avere ampie possibilità di chiedersi : “cosa è questo?”
Questo è un gioco ripetitivo, che risulta sempre divertente; serve anche a far capire al bambino
come gli oggetti possono essere presenti anche se spariscono alla vista e poi per magia riappaiono.
Se osserviamo attentamente il primo approccio del bambino , noteremo che in um primo momento
esso afferrerà e succhierà i vari oggetti per passare poi in un secondo momento a tenerli in mano ed
osservarli.
Questa attività si svolge nel saloncino lasciando la stanza priva di altri giochi per non distrarre i
bambini, la si propone più volte la settimana (2-3 volte).
La durata dell’attività varia da bambino a bambino a seconda del suo interesse.
Sezione dei grandi (24-36 mesi)
Il bambino ha ormai acquisito coordinazione e destrezza occhio-mano.
Si proporranno: incastri, puzzle, pennarelli, cubi da sovrapporre, costruzioni, libri e riviste da
sfogliare, carta da strappare e tagliare con le forbici, colla e collage.
Nelle attivita’ di routine: uso delle posate e del bicchiere, togliere maglie, scarpe, calze ecc…
Periodicamente viene proposto il gioco euristico.
Spazi di proposta:
salone- accettazione –refettorio- bagno- dormitorio
Queste attività vengono proposte in tutto l’anno scolastico e giornalmente in liena di massima tra le
ore 10 e le 11.
ATTIVITA’ PROPOSTE
Attivita’ grafico-pittorico-manipolative
Queste esperienze permettono un coinvolgimento totale del bambino.
Inizialmente il disegno è principalmente un’attività ludica. Lo scarabocchio è lo strumento
indispensabile a disposizione del bambino per la presa di coscienza di se.
Prima dei due anni il bambino si interessa solo alle tracce che la matita lascerà su di una superficie,
traccia soprattutto delle linee, adopera un solo colore ed è soddisfatto, non da molta importanza alla
scelta del colore, in seguito comincia a dare significati ai disegni che produce, significati che
possono variare di volta in volta per uno stesso scarabocchio.
Quel che affascina il bambino è l’attività in se stessa , non il risultato.
Dai due anni e mezzo in poi è in grado di mantenersi entro i limiti del foglio, di produrre delle
forme, sempre più complesse:circolari, linee verticali e orizzontali.
Sovente il bambino ricopre tutto con un solo colore oppure con macchie di colore differenti e prova
il bisogno di spiegare verbalmente il suo disegno.
Con l’attività grafica il bambino si avvicina al linguaggio dei colori, li scopre ed impara a
conoscerli.
Per quanto riguarda la “manipolazione” il bambino inizialmente afferra gli oggetti con una presa
ancora insicura.
Il contatto dei materiali (farina bianca e gialla, acqua….) con le dita della mano risveglia sensazioni
complesse in cui conoscenza, motricità, affettività sono profondamente intrecciate.
L’esperienza della manipolazione è sempre un’avventura: c’è chi è assorto e chi osserva, ma tutti
sono attivamente impegnati.
Materiali:
Sezione piccoli : acqua,puree alimentari, farina bianca e gialla, fogli di varie dimensioni, cartoncini,
colori a dita, pennarelli grossi, spugne e rulli, pongo, pasta di sale, e verso la fine dell’anno
pennarelli e pastelli a cera.
Sezione grandi: oltre al materiale proposto ai piccoli, ne vengono aggiunti altri più strutturati:
tempere, sabbia colorata, rulli, stampini, spugne, legnetti, cotone, stoffe, pennelli grossi e piccoli,
gessetti ed elementi naturali (foglie, conchiglie, sassi, pasta ecc…)
Tempi di proposta:
Pennarelli, matite colorate, pastelli a cera, …si usano nell’arco della giornata durante tutta la
settimana.
Colori a dita, tempere,….rientrano nelle attività programmate a rotazione una volta alla settimana.
Le attività proposte vengono fatte durante tutto l’arco dell’anno.
In linea di massima l’orario è abbastanza flessibile tra le 10 e le 11 in modo da soddisfare i bisogni
di ogni bambino nel rispetto dei suoi ritmi e dei suoi tempi.
Spazi utilizzati:
Abbiamo ritenuto necessario allargare il raggio della sua attenzione, in modo che il bambino possa
lavorare più a lungo alla stessa cosa.
Proponiamo periodicamente modi di versi di giocare con lo stesso materiale, lasciandolo esplorare
da “solo” nuovi modi.
Per questo in questi anni abbiamo cercato di creare spazi più consoni alle varie attività.
Il materiale da manipolare viene offerto all’interno di grandi contenitori (piscinotte, scatoloni,
vaschette di plastica ecc. ) non solo all’interno, ma anche all’esterno della struttura.
Attività
età
Spazi utilizzati e
tempi, frequenza, Modalità di
allestimento
durata, periodo
Presentazione
E ruolo
Dell’adulto
Travasi con pasta,
riso, riso soffiato,
dai 24 – 36 mesi
con i piccoli
formati di pasta
grandi
Zona pranzo
giardino
e Almeno una volta
alla settimana con
la durata di circa 1
ora.
Manipolazione di Dai 15 ai 36 mesi
farina gialla e
bianca
Zona pranzo
Manipolazione
della pasta di sale
Zona pranzo
(forme,
stampini,matterelli,
legnetti,contenitori,
elementi
della
natura:foglie,
pietre, conchiglie
ecc……
Dai 20 ai 36 mesi
Si offre il
Materiale
ai
bambini e si
osservano le
Diverse
situazioni.
Almeno una volta Giocando
il
alla
settimana bambino
alternata alle altre socializza
e
attività
sviluppa
la
manipolative.
motricità fine.
Si propone una
volta la settimana
alternata alle altre
attività
manipolative
Con i piccoli si
realizza
un
primo
approccio che
si evolverà nei
grandi fino ad
arrivare
alla
forma.
I
lavoretti
vengono
consegnati alle
famiglie
Attività manipolativa
Partecipano all’attività il gruppo dei bambini con le educatrici , le quali all’inizio dell’anno
scolastico programmano tutte le attività da svolgersi durante l’anno preferibilmente nei mesi
invernali in cui si è costretti a stare al chiuso.
Materiale: pasta di sale, colorata e non, bastoncini, matterelli, oggetti vari, stracci, contenitori vari,
grembiuli, teli di plastica, cestelli per appoggiare il prodotto finito, tavoli ecc….
Questo laboratorio si può fare sia con i bambini piccoli che con quelli grandi.
Per la sezione piccoli ci sarà un primo contatto con le mani (non tutti vorranno toccarla) , per loro il
piacere sarà creare, distruggere, battere sulla pasta ecc….
La durata del laboratorio in questa sezione è di circa 20-25 minuti.
Per la sezione grandi si possono usare attrezzi per creazioni “artistiche” vere e proprie, cercare
elementi della natura e creare ……..lasciare l’impronta sulle formelle……..schiacciarla, scavarla,
scoprire il gioco dei volumi,solchi e rilievi.
La durata del laboratorio in questa sezione, per esperienza diretta, può durare anche + di un ora.
Il gioco euristico
Il gioco euristico consiste nell’offrire ad un gruppo di bambini oggetti di diversa natura con i quali
possono giocare liberamente senza l’intervento dell’adulto.
Questa attività è stata ideata per bambini di età compresa trai 12-24 mesi, in questo periodo è più
vivo l’interesse per la scoperta e la sperimentazione degli oggetti.
Il gioco euristico è inteso come attività di esplorazione spontanea che il bambino compie su
materiale di tipo “povero”, cioè che non fa parte dei giocattoli tradizionali, ma di semplici oggetto
di uso domestico, comune.
Nella raccolta dei materiali possono venire coinvolti anche i genitori e il gioco è arricchito da
oggetto di vario genere: contenitori grandi e piccoli da impilare ed inserire uno nell’altro, palline,
oggetti che rotolano, rocchetti, teli, tappi di sughero, mollette, nastri, pizzo, scatole ecc….
Durante quest’attività l’adulto osserva:al bambino basta solo un sorriso di conferma per non
abbandonare l’oggetto e continuare ad esplorarlo, si viene così a creare una comunicazione
tranquillizzante e non invadente tra l’adulto ed il bambino.
Proponendo questo gioco in modo costante si migliorerà la concentrazione del bambino, ci sarà
sempre più coinvolgimento oculo-motorio, si svilupperanno le capacità sensoriali-percettive (caldofreddo), uditivo (vari rumori), la nascita dei primi concetti logici (dentro-fuori, aperto-chiuso).
Il bambino gradatamente acquisterà fiducia in se stesso e scoprirà in fine l’uso e la funzione
dell’oggetto in modo creativo.
Il materiale è abbondante e rinnovato continuamente in modo da permettere al bambino il massimo
delle combinazioni.
Il materiale andrà sostituito appena deteriorato per evitare situazioni di pericolo per i bambini.
Quando l’attività volge verso la conclusione l’educatrice incoraggerà i bambini a riporre i materiali
negli appositi spazi, rimettere in ordine fa parte del gioco ed è una della abitudini più importanti da
fare acquisire ai bambini.
Questa attività si può proporre più volte la settimane per una durata variabile .
Costruzioni e motricità fine
Le costruzioni come materiale didattico, hanno un valore diverso a seconda dell’età del bambino.
I bambini più piccoli esplorano attraverso la bocca, mentre successivamente il gioco si evolve:
nascono così le prime torri, le file di mattoni, che diventano “il trenino”, le automobili, le torte.
Le costruzioni vengono offerte sia ai piccoli che ai grandi nel salone o nella zona pranzo, dove è
allestito un angolo con cuscini e un grande tappeto.
Le costruzioni hanno importanti valenze quali il favorire la socializzazione tra bambino e bambino,
la relazione bambino-oggetto e la verbalizzazione.
Sotto forma di gioco, si pongono le basi per il riconoscimento di forme, colori, dimensioni,
sensazioni tattili, spazio (dentro-fuori, sopra-sotto).
Il tempo dedicato all’attività è di circa 30 minuti.
Psicomotricità
L’esperienza del corpo come strumento di conoscenza, di comunicazione, e di relazione prevede sia
attività di solo movimento, sia attività con oggetti, eventualmente accompagnate da musiche di
sottofondo adeguate al momento.
I bambini si accostano all’attività psicomotoria rimanendo nel salone e esplorando: strisciano,
gattonano, rotolano, saltano, corrono liberamente conquistando tutto lo spazio disponibile.
Si crea così una situazione di libero movimento e successivamente noi educatrici possiamo
arricchirla introducendo nuovi elementi: proposte di imitazione di versi di animali e di diversi suoni
e rumori.
La durata dell’attività è di circa 30 minuti con frequenza di una volta alla settimana.
I materiali utilizzati sono: palestra con palline, cassette musicali, teli, tunnel baby, percorsi in
materiale morbido.
Attività musicale
Il comunicare con suoni e rumori è un momento legato strettamente allo sviluppo della mente
infantile.
Cerchiamo di stimolare nel bambino oltre all’ascolto anche la produzione, la capacità di comunicare
e di esprimersi attraverso il suono e i materiali più diversi: dalla voce (imitazione dei versi di
animali, di suoni e rumori dell’ambiente, filastrocche, canzoncine) ai materiali grezzi (carta,
plastica, legno ecc….) dagli oggetti sonori strutturati ( tamburo, trombette, maracas, legnetti, piatti,
triangolo, cebali) agli strumenti musicali coadiuvati dall’ausilio di cassette con registrazioni dei
suoni degli elementi della natura (acqua, aria, fuoco, terra ecc….)
In genere si propongono filastrocche, canzoncine popolari, melodie , ninne nanne, canzoni attuali
ecc….
Piccoli: brevi canzoncine mimate ( battere le mani in alto, in basso e sul tavolo, battere i piedi),
ascolto di musica con cassette o radio.
Grandi: canzoni, battere mani e piedi con ritmi diversi (piano, forte, pianissimo) con tonalità
diverse (alto, medio, basso).
Ascolto di cassette con canzoni cantate assieme ai bimbi per arrivare all’animazione di canzoncine i
quali il girotondo, il serpente, i nanetti ecc…
L’attività musicale in genere accompagna i momenti di routine (colazione, pranzo, merenda,
momento del cambio). Sia per i piccoli che per i grandi generalmente l’attività viene proposta come
e propria attività ludica una volta alla settimana con durata di circa 30 minuti.
Narrazione e animazione teatrale.
I bambini più grandi sono interessati alle figure dei libri cartonati, plastificati e sonori , l’educatrice
stimola il vocalizzo e le prime parole quasi quotidianamente.
All’interno del nido d’infanzia abbiamo allestito un vero e proprio angolo per lettura di libri
cartonati, riviste, giornali al quale i bimbi si possono avvicinare liberamente ed esplorare, osservare,
sfogliare, strappare ecc….
Occasionalmente interveniamo invitando il bambino a soffermarsi sulle immagini descrivendole
(forme, colori e situazioni) e provare insieme a ripetere parole semplici.
Per i più grandicelli l’educatrice propone in momenti specifici la lettura, la narrazione, le favole, le
storie lette o inventate, le cassette audiovisive, per favorire nel bambino l’immaginazione e la
rappresentazione mentale, mimica e verbale del vissuto e della quotidianità.
I libri proposti toccano varie tematiche, dagli animali, alla natura, alla cura del proprio corpo, alla
vita quotidiana, ai mezzi di locomozione, allo schema corporeo, riconoscimento di colori, forme
ecc..
Per i bambini più grandi, con l’intervento di esperti e delle educatrici stesse, dal mondo fantastico
della fiaba si può passare alla drammatizzazione di una storia raccontata (ANIMAZIONE
TEATRALE) , es.: uso di burattini, maschere fuori e dentro il teatrino.
Viene proposta l’attività dei travestimenti in seguito alla quale il bambino scopre e interiorizza
un’altra immagine di sé allo specchio, cerca di riprodurre situazioni-atteggiamenti vissuti dal
mondo adulto (vestirli, spogliarsi, situazioni lavorative, domestiche e di vita sociale).
Il giardino
Il giardino viene sfruttato pienamente e quotidianamente nella bella stagione.
Si esce all’aperto per respirare in senso nettamente fisiologico, ma soprattutto in modo psicologico
per poter rompere con i ritmi interni al nido .
In giardino i bambini possono vivere ore spensierate di gioco libero, alternato da alcuni momenti di
gioco o danze strutturate dalle educatrici.
Esempio di giornata tipo del nido:
Entrata dalle ore 7,30 entro le ore 9,00
Uscita entro le 16,30
Eventuale prolungamento entro le ore 18,00
9,15
COLAZIONE CON FRUTTA
9,30-10,00
MOMENTO DI NARRAZIONE E CANTO
10,00-10,30
ATTIVITA’ GUIDATE
10,30-11,00
MOMENTO DEL CAMBIO
11,00-11,30
GIOCO LIBERO
11,30-12,30
PRANZO
12,30-13,00
GIOCO LIBERO E LETTURA FIABE
13,00
RITUALE DI PREPARAZIONE ALLA NANNA
13,00-15,00
NANNA
15,00-15,30
MOMENTO DEL CAMBIO
15,30-16,00
MERENDA
16,00-16,30
GIOCO LIBERO FINO ALL’USCITA.