Allegato 3 - Federazione Italiana per l`uso Razionale dell`Energia

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Allegato 3 - Federazione Italiana per l`uso Razionale dell`Energia
1 OBIETTIVI DEL SISTEMA TELEMATICO
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2 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI TELEGESTIONE E TELECONTROLLO
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2.1 Flessibilità del sistema
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2.2 Controllo “real - time” e storico
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2.3 Interfaccia sistema-utente
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3 ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI TELEGESTIONE E TELECONTROLLO
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3.1 Generalità
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3.2 Stazioni di supervisione
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3.3 Controlli remoti
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3.4 Rete di trasmissione dati
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4 STRATEGIE DI GESTIONE IMPIANTI
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4.1 Pacchetto di applicativi
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4.2 Ottimizzazione gestioni termiche
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4.3 Modalità di programmazione
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4.4 Istruzione del personale
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5 OBIETTIVI FUNZIONALI DEL SISTEMA
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5.1 Generalità
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5.2 Archivi dati e restituzioni grafiche
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6 GARANZIA
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7 UTILIZZAZIONE DEI BREVETTI
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8 OBBLIGHI
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8.1 Proprietà
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8.2 Rete telefonica
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8.3 Compilazione Scheda
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SCHEDA “TELEGESTIONE - TELECONTROLLO”
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Obiettivi del sistema telematico
Scopo del sistema computerizzato di supervisione richiesto è quello di consentire il controllo in
tempo reale, nonché il comando di tutti gli impianti tecnologici delle centrali termiche degli
edifici di proprietà o di competenza della Provincia di Cremona oggetto dell’appalto salvo
diversa indicazione riportata nell’Allegato “Edifici”.
A tale scopo dovrà essere prevista l’adozione di un sistema di controllo integrato, basato sulle
più recenti tecniche di comunicazione e di elaborazione delle informazioni. Tale sistema sarà
composto da un insieme di controllori di varia tipologia, connessi con più stazioni di
supervisione.
Ogni controllore (centralina locale) sarà dotato di un opportuno numero di ingressi e/o uscite
connesse a sensori/attuatori disposti nell’ambiente.
Gli ingressi e le uscite controllati potranno essere sia di tipo analogico, variabili in modo
continuo tra due estremi (minimo e massimo) di una scala di valori, sia di tipo digitale, tali da
assumere uno tra due valori predefiniti. Potranno così essere interfacciate sia sonde a campo
di variazione continuo (es. sonda di pressione) sia sensori a soglia (es. pressostati). Dovrà
essere possibile rilevare lo stato (accensione - spegnimento) di apparecchiature azionate in
modo indipendente dal sistema.
Il controllo effettivo degli impianti dovrà avvenire per mezzo di programmi, sviluppati in un
apposito linguaggio di programmazione, residenti sui singoli controllori.
Le capacità di comunicazione tipiche di ogni controllore dovranno permettere di integrare il
controllo dei vari impianti in un unico sistema ad intelligenza distribuita.
La stazione di supervisione, realizzata su un computer di tipo PC compatibile con processore
di classe Intel Pentium 200 o superiore, dovrà consentire la visualizzazione, attraverso
interfacce grafiche di immediato utilizzo (in ambiente Windows), dello stato dei singoli ingressi
ed uscite, il monitoraggio dell’evoluzione dei valori variabili di interesse, nonchè la modifica
dei parametri funzionali dei singoli impianti.
La scelta del sistema di controllo proposto dovrà portare significativi vantaggi nella gestione
dei processi di trasformazione e utilizzo dell’energia negli edifici. Tali vantaggi, che dovranno
essere evidenziati in fase di offerta, saranno oggetto di verifica durante la conduzione degli
impianti a cura del personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale o da personale delegato
all’espletamento di questa funzione.
Per consentire l’effettuazione di tali verifiche il sistema dovrà prevedere l’installazione di due
stazioni remote, con le stesse caratteristiche e funzionalità di quella installata presso il gestore,
ma con l’esclusione dell’invio dei segnali di modifica degli stati: funzione che sarà
esclusivamente a carico del gestore.
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2.1
Caratteristiche del sistema di Telegestione e Telecontrollo
Flessibilità del sistema
Dal punto di vista architetturale, un primo aspetto di rilievo consiste nella modularità del
sistema: esso dovrà poter essere espanso in risposta ad eventuali accresciute esigenze
funzionali senza richiedere sostanziali modifiche dell’architettura adottata e delle modalità di
interazione.
Un ulteriore elemento richiesto è la flessibilità dell’intero sistema, intesa come capacità di
conformarsi a variazioni delle funzionalità richieste, non in senso puramente quantitativo, ma
anche in vista dell’introduzione di nuovi sottosistemi o della sostituzione anche solo di parte
degli impianti installati.
Dovrà essere garantita comunque la
possibilità di implementare, affinare tramite
sperimentazione diretta sul campo ed infine consolidare metodologie di controllo e regolazione
degli impianti.
Qualora, nel corso dell’appalto fossero aggiunti nuovi edifici, la ditta, a propria cura e spesa,
dovrà provvedere ad estendere il sistema di telegestione - telecontrollo anche ai nuovi
impianti, salvo diverse disposizioni impartite dalla Stazione Appaltante.
2.2
Controllo “real - time” e storico
Per quanto riguarda gli aspetti prettamente legati alla qualità del servizio, dovrà essere
garantita la possibilità di conoscere in tempo reale le anomalie presenti sugli impianti, allo
scopo di garantire un intervento in maniera assolutamente tempestiva e di rimuovere la
condizione di allarme tecnico in tempi molto ristretti, verosimilmente prima che l’utente stesso
abbia modo di avvertire gli effetti dell’anomalia. In tal senso il sistema dovrà offrire un livello di
servizio molto elevato, con grandi prestazioni in termini di comfort dell’utente e senza dover
per questo mobilitare grandi risorse in termini di mano d’opera.
I dati acquisiti dovranno poter essere poi archiviati e consultati a posteriori, per verifiche
postume, indagini statistiche, il tutto nell’ottica di una gestione quanto più possibile
trasparente.
2.3
Interfaccia sistema-utente
Un ultimo aspetto essenziale, che dovrà caratterizzare profondamente l’impatto globale del
sistema di controllo e supervisione sull’organizzazione che trova luogo all’interno dell’edificio, è
la semplicità dell’interazione con l’utente.
Il sistema dovrà essere in grado di “nascondere” la complessità degli impianti che gestisce,
presentando agli operatori un’interfaccia il più possibile amichevole ed intuitiva, tale da ridurre
al minimo possibili equivoci circa il significato e gli esiti dei comandi resi disponibili.
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L’utilizzo dei componenti programmabili, che offrono interfacce grafiche evolute (in ambiente
Windows), dovrà permettere di “virtualizzare” i dettagli fisici dei vari impianti controllati,
agevolando il lavoro di chi è deputato alla gestione o al controllo funzionale.
Da un posto di controllo remoto, attraverso modem telefonico, dovrà essere possibile
interagire con il sistema, accedendo ai vari livelli di funzionalità del sistema stesso, in base ad
una gerarchia di gruppi di accesso protetti da parola chiave.
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Architettura del sistema di Telegestione e Telecontrollo
3.1
Generalità
Il sistema computerizzato di supervisione, controllo e regolazione proposto utilizzerà
preferibilmente la tecnica del controllo digitale diretto (DDC).
Una caratteristica del sistema dovrà essere data dalle eccellenti garanzie fornite alla continuità
di servizio: il sistema richiesto si fonderà, infatti, su una intelligenza distribuita, priva cioè di
livelli gerarchici, non basata quindi su architetture del tipo master-slave. L’architettura del
sistema prevederà delle sottostazioni autonome, tali cioè da poter funzionare in maniera non
degradata anche in assenza di comunicazione con il centro di supervisione.
Grazie a questo tipo di architettura, il sistema dovrà garantire una espandibilità praticamente
illimitata, anche in tempi successivi. Ulteriori sottostazioni, pertanto, dovranno poter essere
aggiunte al sistema senza alcuna difficoltà o complicazione.
L’architettura del sistema richiesto nel presente appalto dovrà prevedere i seguenti elementi:
- una stazione di supervisione, ad uso della ditta appaltatrice, ubicata presso la sede del
gestore, in posizione sotto controllo, dalla quale può essere controllato e comandato l’intero
sistema, con funzioni di programmazione inibite da password;
- Due stazioni di supervisione, ad uso dell’Amministrazione appaltante, dalle quali potrà essere
controllato l’intero sistema. Tali postazioni avranno le funzioni di programmazione inibite da
chiave software e l’accesso al sistema inibito da password;
- controllori remoti, disposti presso le varie centrali termiche e preposti alla acquisizione dei
dati e allo svolgimento delle procedure autonome di regolazione e comando degli impianti
sul campo;
- rete di trasmissione dati, strutturata secondo la seguente gerarchia:
• rete Local Area Network, che collega i vari controllori distribuiti nelle sottostazioni degli
impianti tecnologici con i master di rete tramite linee seriali;
• rete telefonica pubblica per la connessione delle postazioni remote.
3.2
Stazioni di supervisione
L’Unità centrale ad uso della ditta appaltatrice dovrà essere costituita da un Personal
Computer (IBM PC compatibile), con processore INTEL 200 o superiore, con CPU in scheda
madre e moduli separati per espansioni di memoria, driver per dischi, mouse e video, porte di
uscita.
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Le Unità periferiche ad uso dell’Amministrazione appaltante dovranno avere le stesse
caratteristiche dell’unità centrale.
Per la visualizzazione dinamica di diagrammi e schemi degli impianti controllati dovrà essere
previsto, per ciascuna unità periferica:
• un monitor grafico a colori da 17".;
• una stampante a getto di inchiostro (di cui almeno una a colori) collegata alla porta parallela
del Personal Computer preposta alla stampa degli allarmi e di eventuali dati registrati
richiesti dall’utente.
Il software di gestione delle stazioni di supervisione sarà implementato in ambiente Windows.
L’interazione con l’utente avverrà attraverso un programma con interfaccia grafica a finestre
multiple in ambiente Windows.
La gestione dell’archivio dei dati relativi alla configurazione e al funzionamento del sistema
(registrazioni storiche, allarmi ecc.) verrà effettuata per mezzo di un database.
3.3
Controlli remoti
I controlli remoti disporranno di un proprio microprocessore autonomo, dotato di memoria,
circuiti di interfaccia verso gli ingressi e le uscite e batteria tampone con un’autonomia di 8
settimane, per la salvaguardia dei programmi e dei dati memorizzati in caso di caduta di
alimentazione.
Gli ingressi (analogici e digitali) e le uscite (analogiche e digitali) dovranno essere presenti in
numero variabile a seconda del tipo, in base alle esigenze specifiche dell’impianto controllato.
A bordo dei controllori remoti dovranno essere memorizzati i programmi di gestione degli
impianti, che potranno essere modificati direttamente delle stazioni di supervisione. Le funzioni
principali presenti dovranno essere le seguenti:
• autodiagnostica per la verifica del microprocessore e delle procedure installate: essa
provvede, in caso di guasto, ad emettere un messaggio di allarme al supervisore;
• orario/calendario per le operazioni di accensione, spegnimento, attenuazione, riduzione,
commutabili e non, in corrispondenza dei giorni festivi, delle fasce orarie impostate ecc.;
• ottimizzazione preaccensioni per l’avviamento e l’arresto degli impianti tecnologici, al fine di
ottimizzare i consumi ed i costi energetici, garantendo le condizioni stabilite negli orari
previsti;
• algoritmi di regolazione, di tipo proporzionale – integrale - derivativo, per il controllo di tutte
le apparecchiature di tipo modulante (valvole, serrande, variatori, ecc.);
• allarmi, con classificazione in vari livelli di importanza e reazioni conseguentemente
diversificate, con segnalazione della natura dell’allarme stesso (minima, massima, avaria
sensore, stato);
• misura progressiva dei Gradi Giorno su base giornaliera con possibilità di effettuare misure
parziali;
• misura dei consumi di combustibili (gas metano, gasolio, calore da riscaldamento).
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3.4
Rete di trasmissione dati
La rete di trasmissione dati, LAN, richiederà una linea eseguita in cavo bifilare schermato
attorcigliato che collega tra loro i vari controllori.
In caso di disservizio o di avaria, l’affidabilità del sistema dovrà essere garantita dalla chiusura
di un contatto di by-pass, su ogni singola apparecchiatura, che consenta comunque la
continuità della LAN.
Detto dispositivo provvederà altresì a segnalare l’avvenuta anomalia nella rete di trasmissione
dati.
Ciascuna apparecchiatura (sottostazione o supervisore) sarà dotata di una scheda di indirizzo,
che permetterà l’identificazione della provenienza/destinazione dei messaggi inviati in rete.
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4
Strategie di gestione impianti
4.1
Pacchetto di applicativi
Le strategie di gestione degli impianti saranno governate da pacchetti di applicativi per la
gestione della supervisione che dispongono delle seguenti funzioni principali:
• orario/calendario per le operazioni di accensione, spegnimento, attenuazione, riduzione,
commutabili e non, in corrispondenza dei giorni festivi, delle fasce orarie impostate ecc.;
• raccolta e archiviazione dati provenienti da ciascuna sottostazione, con possibilità di
interrogazione per impianto, periodo, condizione di allarme;
• taratura dei parametri delle sottostazioni, gestita mediante simulazione di manopole per le
grandezze analogiche e di interruttori per le grandezze digitali;
• allarmi sottostazioni con visualizzazione, archiviazione e stampa della sottostazione e della
condizione di allarme, con segnale acustico, funzioni di tacitazione e reset, eventuale
ritrasmissione in postazioni remote;
• schemi sinottici, ovvero visualizzazione dello schema semplificato d’impianto, con
segnalazione degli stati e delle grandezze analogiche controllate;
• diagrammi funzionali, ovvero visualizzazione dei dati acquisiti in un arco di tempo
selezionato, opportunamente diagrammati o tabellati con possibilità di sovrapposizione di
tracciati fino a quattro.
4.2
Ottimizzazione gestioni termiche
Con riferimento alle ottimizzazioni dovranno essere sviluppati, installati e collaudati algoritmi
per lo svolgimento delle seguenti funzioni:
• compensazione della temperatura di mandata caldaie in funzione della temperatura esterna
(temperatura scorrevole);
• funzionamento in sequenza delle caldaie e dei vari stadi bruciatore, con impostazione della
isteresi di ciclo dei singoli gradini, comando temporizzato ritardato delle valvole di
sequenza;
• ottimizzazione delle preaccensioni delle apparecchiature delle centrali termiche, per
raggiungimento delle condizioni ottimali all’istante voluto, in funzione della temperatura
esterna;
• gestione ottimizzata delle pompe, con commutazione ciclica ove siano presenti pompe in
stand-by e con accensione temporanea per antibloccaggio nei periodi di inutilizzo.
La raccolta dei dati sistematicamente svolta dal sistema permetterà, tramite le curve di messa
a regime e di spegnimento, di individuare i dati caratteristici di ciascun edificio, quali costanti di
tempo, inerzie termiche, conduttanze globali, per un affinamento sempre più spinto delle
ottimizzazioni di gestione.
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4.3
Modalità di programmazione
Il sistema dovrà essere dotato di un editor grafico che permetterà di realizzare agevolmente
degli schemi sinottici degli impianti controllati. Esso renderà possibile utilizzare immagini
disegnate direttamente o realizzate con strumenti esterni (es. CAD o programmi di editing), di
associare oggetti predefiniti (es. scrollbar, strumenti ad indice) a variabili del sistema
controllato e di costruire immagini animate, che cambiano il loro aspetto come stabilito dai
programmi di gestione degli impianti.
La programmazione dei singoli controllori avverrà utilizzando un linguaggio evoluto che riduce
sensibilmente la difficoltà di accesso alle potenzialità del sistema.
4.4
Istruzione del personale
La ditta è tenuta a garantire, a propria cura e spese, un preventivo corso d’istruzione per due o
più persone, indicate dall’Amministrazione provinciale, della durata idonea a garantire un
perfetto utilizzo da parte degli operatori. Tale corso dovrà essere finalizzato all’acquisizione di
tutti gli elementi per la gestione del sistema e dovrà svolgersi con programma da concordare
con l’Ente Appaltante.
Il corso dovrà altresì comprendere la fornitura dei manuali d’uso e del materiale didattico.
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5.1
Obiettivi funzionali del sistema
Generalità
Il progetto dovrà essere sviluppato nell’ottica dell’ottenimento di un elevato grado di controllo
degli impianti in oggetto. Utilizzando le potenzialità del sistema sarà prevista l’acquisizione di
tutte le variabili significative dei processi controllati e la loro gestione all’interno dell’ambiente
grafico.
Per un controllo realmente efficace degli impianti in gestione è necessario poter disporre di un
numero considerevole di dati, onde poter cogliere fin dal suo primo manifestarsi qualsiasi tipo
di anomalia. Si ritiene infatti che, una volta intrapresa la strada del telecontrollo, un adeguato
insieme di informazioni permetta sempre e comunque di “sentire il polso” dell’impiantistica
controllata e di poter ridurre i tempi e gli oneri di sorveglianza, dirottando le corrispondenti
risorse verso la manutenzione preventiva.
Le variabili di processo controllate dovranno essere riportate sulle “carte punti” suddivise per
sito (centrale, sottostazione, ...) e classificate in ragione della natura del segnale (analogico o
digitale) e del “verso” dell’informazione (entrante o uscente), secondo le abbreviazioni:
- AI
- DI
- AO
- DO
=
=
=
=
Analogic input
Digital input
Analogic output
Digital output
(ingresso analogico)
(ingresso digitale)
(uscita analogica)
(uscita digitale)
A tale proposito è opportuno precisare che per le utenze azionate da motore elettrico quali
pompe, ventilatori, ecc., è sempre prevista una terna di punti, vale a dire: il comando,
l’acquisizione dello stato (ovvero della effettivamente avvenuta partenza, o rispettivamente
arresto), l’acquisizione di eventuale allarme o blocco di natura termica. Non si ammette quindi
di considerare avvenuto l’avviamento o l’arresto di una utenza trascinata da motore elettrico
semplicemente perché ne è stato dato il comando, ma se ne attende conferma dal campo, con
apposito contatto. Si ritiene inoltre essenziale essere a conoscenza di uno stato di arresto con
la notifica dell’eventuale blocco di natura termica o similare.
Analogamente, per unità dotate di sistemi di protezione che rilevino anomalie di
funzionamento, vengono trasmessi/raccolti, oltre ai segnali di comando/stato, anche le
acquisizioni di eventuali allarmi a bordo macchina, al fine di permettere un tempestivo
intervento di verifica e l’adozione delle relative contromisure.
5.2
Archivi dati e restituzioni grafiche
Dovranno essere realizzati quadri sinottici di ogni sito in cui sono collocati gli impianti sotto
controllo con visualizzazione animata, in tempo reale, delle variabili misurate e dello stato degli
attuatori (pompe, ventilatori, valvole, serrande).
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Gli allarmi e gli eventi di guasto, segnalati dai controllori remoti, verranno visualizzati in tempo
reale sulle stazioni di supervisione, con la possibilità di attivare il sistema TLMS di
reinstradamento di messaggio vocale su linea telefonica pubblica.
Dovranno inoltre essere previste delle estensive funzionalità di registrazione (log) di dati di
funzionamento degli impianti controllati. In particolare dovranno essere raccolti e memorizzati
gli allarmi e le rilevazioni di guasto raccolte dai controllori remoti, i dati di utilizzo dei
componenti soggetti ad usura con relativa generazione di messaggi di richiesta intervento di
manutenzione, nonchè i dati relativi all’evoluzione temporale del valore di variabili degli
impianti (ingressi, uscite, eventuali stati interni).
I dati memorizzati dovranno essere disponibili per successive elaborazioni e visualizzazioni
effettuabili sulle stazioni di supervisione.
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Garanzia
La ditta aggiudicataria dovrà fornire apparecchiature nuove di fabbrica, costruite utilizzando
parti nuove e in produzione al momento della fornitura.
La ditta dovrà altresì garantire che le macchine, all’atto della installazione, siano in regolari
condizioni di funzionamento, in conformità alle specifiche tecniche per esse previste.
Per tutta la durata dell’appalto, la ditta dovrà provvedere all’esecuzione gratuita, entro 48 ore
dalla segnalazione, di tutti gli interventi di ripristino della funzionalità delle apparecchiature che
si renderanno necessari in seguito a guasti dei componenti hardware, ivi compresa la
sostituzione dei componenti non funzionanti con parti di ricambio originali e nuove di fabbrica.
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Utilizzazione dei brevetti
La ditta aggiudicataria dovrà dichiarare che l’Amministrazione appaltante sarà sollevata da
ogni e qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi nel caso di utilizzo di brevetti e di dispositivi
o soluzioni tecniche di cui altri abbiano ottenuto la privativa.
L’impresa assume ogni responsabilità, nel caso di vendita o di locazione di apparecchiature,
per l’uso di dispositivi o per l’adozione di soluzioni tecniche o di altra natura che violino brevetti
(per invenzioni, modelli industriali e marchi) e diritti d’autore.
L’impresa, in conseguenza, assume a proprio carico tutti gli oneri derivanti da eventuali azioni
di contraffazione esperite nei confronti dell’Amministrazione in relazione alle apparecchiature
fornite o in relazione al loro uso e quindi, deve tenere indenne l’Amministrazione delle spese,
eventualmente sostenute per la difesa in giudizio, nonchè delle spese e dei danni a cui venga
condannata con sentenza passata in giudicato. L’Amministrazione assume l’obbligo di
informare per iscritto, immediatamente e con mezzi idonei, l’impresa del verificarsi di azioni
promosse da terzi per le predette finalità.
Ove da sentenza passata in giudicato risulti che le apparecchiature fornite presentino elementi
tali da comportare violazione di brevetti o di diritti di proprietà intellettuale e,
conseguentemente, il loro uso venga vietato o divenga comunque impossibile,
l’Amministrazione ha facoltà di richiedere all’impresa, che ne deve sostenere gli oneri:
− di ottenere dal titolare del brevetto o del diritto di proprietà intellettuale il consenso alla
continuazione dell’uso, da parte dell’Amministrazione, delle apparecchiature, cui il diritto di
esclusiva accertato dal giudice si riferisce;
oppure
− di modificare o sostituire le apparecchiature, in modo che la violazione abbia termine;
oppure
− di ritirare le apparecchiature, risolvendo il contratto.
Rimane fermo il diritto, da parte dell’Amministrazione, al risarcimento dei danni conseguenti
alla violazione.
La facoltà di cui al precedente comma, a giudizio dell’Amministrazione, può essere anche
esercitata non appena promossa l’azione di contraffazione; ovvero quando questa, sentita
l’impresa, possa trovare validi motivi per essere iniziata.
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8.1
Obblighi
Proprietà
La proprietà della rete di telegestione e telecontrollo rimane per tutto il periodo di appalto, della
ditta Appaltatrice. Tutti gli oneri di manutenzione, ordinaria e straordinaria, sostituzione di
apparecchi guasti o malfunzionanti, comprese le dotazioni hardware e software, sono a carico
della Ditta Appaltatrice.
Al termine dell’appalto la rete di telegestione e telecontrollo, compresi i relativi programmi,
diventerà completamente di proprietà della Provincia di Cremona ad esclusione della stazione
di supervisione ad uso della Ditta Appaltatrice
8.2
Rete telefonica
I costi per l’installazione della rete telefonica necessaria per il funzionamento della rete di
telegestione e telecontrollo sono a carico della ditta. Sono altresì a carico della ditta i costi e gli
obblighi relativi all’uso della stessa. Per rendere di semplice gestione gli obblighi sopraddetti la
ditta appaltatrice sarà intestataria di tutte le linee telefoniche necessarie per la rete di
telegestione, comprese le due linee ISDN necessarie per il collegamento delle Stazioni di
supervisione ad uso dell’Amministrazione appaltante.
8.3
Compilazione Scheda
Fermo restando l’obbligo per la ditta appaltatrice di progettare, fornire, installare ed attivare il
sistema di Telegestione - Telecontrollo nel rispetto delle caratteristiche e delle prescrizioni
contenute nel presente Allegato e nel Capitolato Speciale d’Appalto, le ditte concorrenti
dovranno compilare la Scheda di seguito allegata contrassegnando la/le caselle bordate poste
in corrispondenza del/i tipi di allarme che il sistema di Telegestione - Telecontrollo previsto
dovrà identificare e trasmettere.
Tutte le pagine del presente Allegato, compresa la Scheda, dovranno essere singolarmente
sottoscritte dal Legale Rappresentante della ditta concorrente.
Il presente Allegato ”Telegestione - Telecontrollo” e la relativa Scheda dovranno essere quindi
presentati in sede di offerta a completamento del “Piano Specifico della Qualità” (si veda art.
31 del Capitolato Speciale).
Detta Scheda, compilata e sottoscritta, sarà elemento di valutazione dell’offerta ai sensi
dell’art. 32 del Capitolato Speciale d’appalto.
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SCHEDA “TELEGESTIONE - TELECONTROLLO”
Per la gestione degli allarmi, il sistema di Telegestione - Telecontrollo che verrà installato
garantirà l’identificazione e la trasmissione, secondo gerarchia prefissata del/i seguenti tipi di
allarme:
A)
BLOCCHI DEL SISTEMA
B)
ANOMALIE DEGLI ORGANI SENSORI
C)
ANOMALIE DEGLI ORGANI REGOLATORI
D)
ANOMALIE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO
E)
SEPARAZIONE LINEE ALLARMI DA LINEE GESTIONE E
CONTROLLO DATI
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