Allegato 3 - Federazione Italiana per l`uso Razionale dell`Energia
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Allegato 3 - Federazione Italiana per l`uso Razionale dell`Energia
1 OBIETTIVI DEL SISTEMA TELEMATICO 3 2 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA DI TELEGESTIONE E TELECONTROLLO 4 2.1 Flessibilità del sistema 4 2.2 Controllo “real - time” e storico 4 2.3 Interfaccia sistema-utente 4 3 ARCHITETTURA DEL SISTEMA DI TELEGESTIONE E TELECONTROLLO 6 3.1 Generalità 6 3.2 Stazioni di supervisione 6 3.3 Controlli remoti 7 3.4 Rete di trasmissione dati 8 4 STRATEGIE DI GESTIONE IMPIANTI 9 4.1 Pacchetto di applicativi 9 4.2 Ottimizzazione gestioni termiche 9 4.3 Modalità di programmazione 10 4.4 Istruzione del personale 10 5 OBIETTIVI FUNZIONALI DEL SISTEMA 11 5.1 Generalità 11 5.2 Archivi dati e restituzioni grafiche 11 6 GARANZIA 13 7 UTILIZZAZIONE DEI BREVETTI 14 8 OBBLIGHI 15 8.1 Proprietà 15 8.2 Rete telefonica 15 8.3 Compilazione Scheda 15 SCHEDA “TELEGESTIONE - TELECONTROLLO” 16 Pag. 2 1 Obiettivi del sistema telematico Scopo del sistema computerizzato di supervisione richiesto è quello di consentire il controllo in tempo reale, nonché il comando di tutti gli impianti tecnologici delle centrali termiche degli edifici di proprietà o di competenza della Provincia di Cremona oggetto dell’appalto salvo diversa indicazione riportata nell’Allegato “Edifici”. A tale scopo dovrà essere prevista l’adozione di un sistema di controllo integrato, basato sulle più recenti tecniche di comunicazione e di elaborazione delle informazioni. Tale sistema sarà composto da un insieme di controllori di varia tipologia, connessi con più stazioni di supervisione. Ogni controllore (centralina locale) sarà dotato di un opportuno numero di ingressi e/o uscite connesse a sensori/attuatori disposti nell’ambiente. Gli ingressi e le uscite controllati potranno essere sia di tipo analogico, variabili in modo continuo tra due estremi (minimo e massimo) di una scala di valori, sia di tipo digitale, tali da assumere uno tra due valori predefiniti. Potranno così essere interfacciate sia sonde a campo di variazione continuo (es. sonda di pressione) sia sensori a soglia (es. pressostati). Dovrà essere possibile rilevare lo stato (accensione - spegnimento) di apparecchiature azionate in modo indipendente dal sistema. Il controllo effettivo degli impianti dovrà avvenire per mezzo di programmi, sviluppati in un apposito linguaggio di programmazione, residenti sui singoli controllori. Le capacità di comunicazione tipiche di ogni controllore dovranno permettere di integrare il controllo dei vari impianti in un unico sistema ad intelligenza distribuita. La stazione di supervisione, realizzata su un computer di tipo PC compatibile con processore di classe Intel Pentium 200 o superiore, dovrà consentire la visualizzazione, attraverso interfacce grafiche di immediato utilizzo (in ambiente Windows), dello stato dei singoli ingressi ed uscite, il monitoraggio dell’evoluzione dei valori variabili di interesse, nonchè la modifica dei parametri funzionali dei singoli impianti. La scelta del sistema di controllo proposto dovrà portare significativi vantaggi nella gestione dei processi di trasformazione e utilizzo dell’energia negli edifici. Tali vantaggi, che dovranno essere evidenziati in fase di offerta, saranno oggetto di verifica durante la conduzione degli impianti a cura del personale tecnico dell’Amministrazione Provinciale o da personale delegato all’espletamento di questa funzione. Per consentire l’effettuazione di tali verifiche il sistema dovrà prevedere l’installazione di due stazioni remote, con le stesse caratteristiche e funzionalità di quella installata presso il gestore, ma con l’esclusione dell’invio dei segnali di modifica degli stati: funzione che sarà esclusivamente a carico del gestore. Pag. 3 2 2.1 Caratteristiche del sistema di Telegestione e Telecontrollo Flessibilità del sistema Dal punto di vista architetturale, un primo aspetto di rilievo consiste nella modularità del sistema: esso dovrà poter essere espanso in risposta ad eventuali accresciute esigenze funzionali senza richiedere sostanziali modifiche dell’architettura adottata e delle modalità di interazione. Un ulteriore elemento richiesto è la flessibilità dell’intero sistema, intesa come capacità di conformarsi a variazioni delle funzionalità richieste, non in senso puramente quantitativo, ma anche in vista dell’introduzione di nuovi sottosistemi o della sostituzione anche solo di parte degli impianti installati. Dovrà essere garantita comunque la possibilità di implementare, affinare tramite sperimentazione diretta sul campo ed infine consolidare metodologie di controllo e regolazione degli impianti. Qualora, nel corso dell’appalto fossero aggiunti nuovi edifici, la ditta, a propria cura e spesa, dovrà provvedere ad estendere il sistema di telegestione - telecontrollo anche ai nuovi impianti, salvo diverse disposizioni impartite dalla Stazione Appaltante. 2.2 Controllo “real - time” e storico Per quanto riguarda gli aspetti prettamente legati alla qualità del servizio, dovrà essere garantita la possibilità di conoscere in tempo reale le anomalie presenti sugli impianti, allo scopo di garantire un intervento in maniera assolutamente tempestiva e di rimuovere la condizione di allarme tecnico in tempi molto ristretti, verosimilmente prima che l’utente stesso abbia modo di avvertire gli effetti dell’anomalia. In tal senso il sistema dovrà offrire un livello di servizio molto elevato, con grandi prestazioni in termini di comfort dell’utente e senza dover per questo mobilitare grandi risorse in termini di mano d’opera. I dati acquisiti dovranno poter essere poi archiviati e consultati a posteriori, per verifiche postume, indagini statistiche, il tutto nell’ottica di una gestione quanto più possibile trasparente. 2.3 Interfaccia sistema-utente Un ultimo aspetto essenziale, che dovrà caratterizzare profondamente l’impatto globale del sistema di controllo e supervisione sull’organizzazione che trova luogo all’interno dell’edificio, è la semplicità dell’interazione con l’utente. Il sistema dovrà essere in grado di “nascondere” la complessità degli impianti che gestisce, presentando agli operatori un’interfaccia il più possibile amichevole ed intuitiva, tale da ridurre al minimo possibili equivoci circa il significato e gli esiti dei comandi resi disponibili. Pag. 4 L’utilizzo dei componenti programmabili, che offrono interfacce grafiche evolute (in ambiente Windows), dovrà permettere di “virtualizzare” i dettagli fisici dei vari impianti controllati, agevolando il lavoro di chi è deputato alla gestione o al controllo funzionale. Da un posto di controllo remoto, attraverso modem telefonico, dovrà essere possibile interagire con il sistema, accedendo ai vari livelli di funzionalità del sistema stesso, in base ad una gerarchia di gruppi di accesso protetti da parola chiave. Pag. 5 3 Architettura del sistema di Telegestione e Telecontrollo 3.1 Generalità Il sistema computerizzato di supervisione, controllo e regolazione proposto utilizzerà preferibilmente la tecnica del controllo digitale diretto (DDC). Una caratteristica del sistema dovrà essere data dalle eccellenti garanzie fornite alla continuità di servizio: il sistema richiesto si fonderà, infatti, su una intelligenza distribuita, priva cioè di livelli gerarchici, non basata quindi su architetture del tipo master-slave. L’architettura del sistema prevederà delle sottostazioni autonome, tali cioè da poter funzionare in maniera non degradata anche in assenza di comunicazione con il centro di supervisione. Grazie a questo tipo di architettura, il sistema dovrà garantire una espandibilità praticamente illimitata, anche in tempi successivi. Ulteriori sottostazioni, pertanto, dovranno poter essere aggiunte al sistema senza alcuna difficoltà o complicazione. L’architettura del sistema richiesto nel presente appalto dovrà prevedere i seguenti elementi: - una stazione di supervisione, ad uso della ditta appaltatrice, ubicata presso la sede del gestore, in posizione sotto controllo, dalla quale può essere controllato e comandato l’intero sistema, con funzioni di programmazione inibite da password; - Due stazioni di supervisione, ad uso dell’Amministrazione appaltante, dalle quali potrà essere controllato l’intero sistema. Tali postazioni avranno le funzioni di programmazione inibite da chiave software e l’accesso al sistema inibito da password; - controllori remoti, disposti presso le varie centrali termiche e preposti alla acquisizione dei dati e allo svolgimento delle procedure autonome di regolazione e comando degli impianti sul campo; - rete di trasmissione dati, strutturata secondo la seguente gerarchia: • rete Local Area Network, che collega i vari controllori distribuiti nelle sottostazioni degli impianti tecnologici con i master di rete tramite linee seriali; • rete telefonica pubblica per la connessione delle postazioni remote. 3.2 Stazioni di supervisione L’Unità centrale ad uso della ditta appaltatrice dovrà essere costituita da un Personal Computer (IBM PC compatibile), con processore INTEL 200 o superiore, con CPU in scheda madre e moduli separati per espansioni di memoria, driver per dischi, mouse e video, porte di uscita. Pag. 6 Le Unità periferiche ad uso dell’Amministrazione appaltante dovranno avere le stesse caratteristiche dell’unità centrale. Per la visualizzazione dinamica di diagrammi e schemi degli impianti controllati dovrà essere previsto, per ciascuna unità periferica: • un monitor grafico a colori da 17".; • una stampante a getto di inchiostro (di cui almeno una a colori) collegata alla porta parallela del Personal Computer preposta alla stampa degli allarmi e di eventuali dati registrati richiesti dall’utente. Il software di gestione delle stazioni di supervisione sarà implementato in ambiente Windows. L’interazione con l’utente avverrà attraverso un programma con interfaccia grafica a finestre multiple in ambiente Windows. La gestione dell’archivio dei dati relativi alla configurazione e al funzionamento del sistema (registrazioni storiche, allarmi ecc.) verrà effettuata per mezzo di un database. 3.3 Controlli remoti I controlli remoti disporranno di un proprio microprocessore autonomo, dotato di memoria, circuiti di interfaccia verso gli ingressi e le uscite e batteria tampone con un’autonomia di 8 settimane, per la salvaguardia dei programmi e dei dati memorizzati in caso di caduta di alimentazione. Gli ingressi (analogici e digitali) e le uscite (analogiche e digitali) dovranno essere presenti in numero variabile a seconda del tipo, in base alle esigenze specifiche dell’impianto controllato. A bordo dei controllori remoti dovranno essere memorizzati i programmi di gestione degli impianti, che potranno essere modificati direttamente delle stazioni di supervisione. Le funzioni principali presenti dovranno essere le seguenti: • autodiagnostica per la verifica del microprocessore e delle procedure installate: essa provvede, in caso di guasto, ad emettere un messaggio di allarme al supervisore; • orario/calendario per le operazioni di accensione, spegnimento, attenuazione, riduzione, commutabili e non, in corrispondenza dei giorni festivi, delle fasce orarie impostate ecc.; • ottimizzazione preaccensioni per l’avviamento e l’arresto degli impianti tecnologici, al fine di ottimizzare i consumi ed i costi energetici, garantendo le condizioni stabilite negli orari previsti; • algoritmi di regolazione, di tipo proporzionale – integrale - derivativo, per il controllo di tutte le apparecchiature di tipo modulante (valvole, serrande, variatori, ecc.); • allarmi, con classificazione in vari livelli di importanza e reazioni conseguentemente diversificate, con segnalazione della natura dell’allarme stesso (minima, massima, avaria sensore, stato); • misura progressiva dei Gradi Giorno su base giornaliera con possibilità di effettuare misure parziali; • misura dei consumi di combustibili (gas metano, gasolio, calore da riscaldamento). Pag. 7 3.4 Rete di trasmissione dati La rete di trasmissione dati, LAN, richiederà una linea eseguita in cavo bifilare schermato attorcigliato che collega tra loro i vari controllori. In caso di disservizio o di avaria, l’affidabilità del sistema dovrà essere garantita dalla chiusura di un contatto di by-pass, su ogni singola apparecchiatura, che consenta comunque la continuità della LAN. Detto dispositivo provvederà altresì a segnalare l’avvenuta anomalia nella rete di trasmissione dati. Ciascuna apparecchiatura (sottostazione o supervisore) sarà dotata di una scheda di indirizzo, che permetterà l’identificazione della provenienza/destinazione dei messaggi inviati in rete. Pag. 8 4 Strategie di gestione impianti 4.1 Pacchetto di applicativi Le strategie di gestione degli impianti saranno governate da pacchetti di applicativi per la gestione della supervisione che dispongono delle seguenti funzioni principali: • orario/calendario per le operazioni di accensione, spegnimento, attenuazione, riduzione, commutabili e non, in corrispondenza dei giorni festivi, delle fasce orarie impostate ecc.; • raccolta e archiviazione dati provenienti da ciascuna sottostazione, con possibilità di interrogazione per impianto, periodo, condizione di allarme; • taratura dei parametri delle sottostazioni, gestita mediante simulazione di manopole per le grandezze analogiche e di interruttori per le grandezze digitali; • allarmi sottostazioni con visualizzazione, archiviazione e stampa della sottostazione e della condizione di allarme, con segnale acustico, funzioni di tacitazione e reset, eventuale ritrasmissione in postazioni remote; • schemi sinottici, ovvero visualizzazione dello schema semplificato d’impianto, con segnalazione degli stati e delle grandezze analogiche controllate; • diagrammi funzionali, ovvero visualizzazione dei dati acquisiti in un arco di tempo selezionato, opportunamente diagrammati o tabellati con possibilità di sovrapposizione di tracciati fino a quattro. 4.2 Ottimizzazione gestioni termiche Con riferimento alle ottimizzazioni dovranno essere sviluppati, installati e collaudati algoritmi per lo svolgimento delle seguenti funzioni: • compensazione della temperatura di mandata caldaie in funzione della temperatura esterna (temperatura scorrevole); • funzionamento in sequenza delle caldaie e dei vari stadi bruciatore, con impostazione della isteresi di ciclo dei singoli gradini, comando temporizzato ritardato delle valvole di sequenza; • ottimizzazione delle preaccensioni delle apparecchiature delle centrali termiche, per raggiungimento delle condizioni ottimali all’istante voluto, in funzione della temperatura esterna; • gestione ottimizzata delle pompe, con commutazione ciclica ove siano presenti pompe in stand-by e con accensione temporanea per antibloccaggio nei periodi di inutilizzo. La raccolta dei dati sistematicamente svolta dal sistema permetterà, tramite le curve di messa a regime e di spegnimento, di individuare i dati caratteristici di ciascun edificio, quali costanti di tempo, inerzie termiche, conduttanze globali, per un affinamento sempre più spinto delle ottimizzazioni di gestione. Pag. 9 4.3 Modalità di programmazione Il sistema dovrà essere dotato di un editor grafico che permetterà di realizzare agevolmente degli schemi sinottici degli impianti controllati. Esso renderà possibile utilizzare immagini disegnate direttamente o realizzate con strumenti esterni (es. CAD o programmi di editing), di associare oggetti predefiniti (es. scrollbar, strumenti ad indice) a variabili del sistema controllato e di costruire immagini animate, che cambiano il loro aspetto come stabilito dai programmi di gestione degli impianti. La programmazione dei singoli controllori avverrà utilizzando un linguaggio evoluto che riduce sensibilmente la difficoltà di accesso alle potenzialità del sistema. 4.4 Istruzione del personale La ditta è tenuta a garantire, a propria cura e spese, un preventivo corso d’istruzione per due o più persone, indicate dall’Amministrazione provinciale, della durata idonea a garantire un perfetto utilizzo da parte degli operatori. Tale corso dovrà essere finalizzato all’acquisizione di tutti gli elementi per la gestione del sistema e dovrà svolgersi con programma da concordare con l’Ente Appaltante. Il corso dovrà altresì comprendere la fornitura dei manuali d’uso e del materiale didattico. Pag. 10 5 5.1 Obiettivi funzionali del sistema Generalità Il progetto dovrà essere sviluppato nell’ottica dell’ottenimento di un elevato grado di controllo degli impianti in oggetto. Utilizzando le potenzialità del sistema sarà prevista l’acquisizione di tutte le variabili significative dei processi controllati e la loro gestione all’interno dell’ambiente grafico. Per un controllo realmente efficace degli impianti in gestione è necessario poter disporre di un numero considerevole di dati, onde poter cogliere fin dal suo primo manifestarsi qualsiasi tipo di anomalia. Si ritiene infatti che, una volta intrapresa la strada del telecontrollo, un adeguato insieme di informazioni permetta sempre e comunque di “sentire il polso” dell’impiantistica controllata e di poter ridurre i tempi e gli oneri di sorveglianza, dirottando le corrispondenti risorse verso la manutenzione preventiva. Le variabili di processo controllate dovranno essere riportate sulle “carte punti” suddivise per sito (centrale, sottostazione, ...) e classificate in ragione della natura del segnale (analogico o digitale) e del “verso” dell’informazione (entrante o uscente), secondo le abbreviazioni: - AI - DI - AO - DO = = = = Analogic input Digital input Analogic output Digital output (ingresso analogico) (ingresso digitale) (uscita analogica) (uscita digitale) A tale proposito è opportuno precisare che per le utenze azionate da motore elettrico quali pompe, ventilatori, ecc., è sempre prevista una terna di punti, vale a dire: il comando, l’acquisizione dello stato (ovvero della effettivamente avvenuta partenza, o rispettivamente arresto), l’acquisizione di eventuale allarme o blocco di natura termica. Non si ammette quindi di considerare avvenuto l’avviamento o l’arresto di una utenza trascinata da motore elettrico semplicemente perché ne è stato dato il comando, ma se ne attende conferma dal campo, con apposito contatto. Si ritiene inoltre essenziale essere a conoscenza di uno stato di arresto con la notifica dell’eventuale blocco di natura termica o similare. Analogamente, per unità dotate di sistemi di protezione che rilevino anomalie di funzionamento, vengono trasmessi/raccolti, oltre ai segnali di comando/stato, anche le acquisizioni di eventuali allarmi a bordo macchina, al fine di permettere un tempestivo intervento di verifica e l’adozione delle relative contromisure. 5.2 Archivi dati e restituzioni grafiche Dovranno essere realizzati quadri sinottici di ogni sito in cui sono collocati gli impianti sotto controllo con visualizzazione animata, in tempo reale, delle variabili misurate e dello stato degli attuatori (pompe, ventilatori, valvole, serrande). Pag. 11 Gli allarmi e gli eventi di guasto, segnalati dai controllori remoti, verranno visualizzati in tempo reale sulle stazioni di supervisione, con la possibilità di attivare il sistema TLMS di reinstradamento di messaggio vocale su linea telefonica pubblica. Dovranno inoltre essere previste delle estensive funzionalità di registrazione (log) di dati di funzionamento degli impianti controllati. In particolare dovranno essere raccolti e memorizzati gli allarmi e le rilevazioni di guasto raccolte dai controllori remoti, i dati di utilizzo dei componenti soggetti ad usura con relativa generazione di messaggi di richiesta intervento di manutenzione, nonchè i dati relativi all’evoluzione temporale del valore di variabili degli impianti (ingressi, uscite, eventuali stati interni). I dati memorizzati dovranno essere disponibili per successive elaborazioni e visualizzazioni effettuabili sulle stazioni di supervisione. Pag. 12 6 Garanzia La ditta aggiudicataria dovrà fornire apparecchiature nuove di fabbrica, costruite utilizzando parti nuove e in produzione al momento della fornitura. La ditta dovrà altresì garantire che le macchine, all’atto della installazione, siano in regolari condizioni di funzionamento, in conformità alle specifiche tecniche per esse previste. Per tutta la durata dell’appalto, la ditta dovrà provvedere all’esecuzione gratuita, entro 48 ore dalla segnalazione, di tutti gli interventi di ripristino della funzionalità delle apparecchiature che si renderanno necessari in seguito a guasti dei componenti hardware, ivi compresa la sostituzione dei componenti non funzionanti con parti di ricambio originali e nuove di fabbrica. Pag. 13 7 Utilizzazione dei brevetti La ditta aggiudicataria dovrà dichiarare che l’Amministrazione appaltante sarà sollevata da ogni e qualsiasi responsabilità nei confronti di terzi nel caso di utilizzo di brevetti e di dispositivi o soluzioni tecniche di cui altri abbiano ottenuto la privativa. L’impresa assume ogni responsabilità, nel caso di vendita o di locazione di apparecchiature, per l’uso di dispositivi o per l’adozione di soluzioni tecniche o di altra natura che violino brevetti (per invenzioni, modelli industriali e marchi) e diritti d’autore. L’impresa, in conseguenza, assume a proprio carico tutti gli oneri derivanti da eventuali azioni di contraffazione esperite nei confronti dell’Amministrazione in relazione alle apparecchiature fornite o in relazione al loro uso e quindi, deve tenere indenne l’Amministrazione delle spese, eventualmente sostenute per la difesa in giudizio, nonchè delle spese e dei danni a cui venga condannata con sentenza passata in giudicato. L’Amministrazione assume l’obbligo di informare per iscritto, immediatamente e con mezzi idonei, l’impresa del verificarsi di azioni promosse da terzi per le predette finalità. Ove da sentenza passata in giudicato risulti che le apparecchiature fornite presentino elementi tali da comportare violazione di brevetti o di diritti di proprietà intellettuale e, conseguentemente, il loro uso venga vietato o divenga comunque impossibile, l’Amministrazione ha facoltà di richiedere all’impresa, che ne deve sostenere gli oneri: − di ottenere dal titolare del brevetto o del diritto di proprietà intellettuale il consenso alla continuazione dell’uso, da parte dell’Amministrazione, delle apparecchiature, cui il diritto di esclusiva accertato dal giudice si riferisce; oppure − di modificare o sostituire le apparecchiature, in modo che la violazione abbia termine; oppure − di ritirare le apparecchiature, risolvendo il contratto. Rimane fermo il diritto, da parte dell’Amministrazione, al risarcimento dei danni conseguenti alla violazione. La facoltà di cui al precedente comma, a giudizio dell’Amministrazione, può essere anche esercitata non appena promossa l’azione di contraffazione; ovvero quando questa, sentita l’impresa, possa trovare validi motivi per essere iniziata. Pag. 14 8 8.1 Obblighi Proprietà La proprietà della rete di telegestione e telecontrollo rimane per tutto il periodo di appalto, della ditta Appaltatrice. Tutti gli oneri di manutenzione, ordinaria e straordinaria, sostituzione di apparecchi guasti o malfunzionanti, comprese le dotazioni hardware e software, sono a carico della Ditta Appaltatrice. Al termine dell’appalto la rete di telegestione e telecontrollo, compresi i relativi programmi, diventerà completamente di proprietà della Provincia di Cremona ad esclusione della stazione di supervisione ad uso della Ditta Appaltatrice 8.2 Rete telefonica I costi per l’installazione della rete telefonica necessaria per il funzionamento della rete di telegestione e telecontrollo sono a carico della ditta. Sono altresì a carico della ditta i costi e gli obblighi relativi all’uso della stessa. Per rendere di semplice gestione gli obblighi sopraddetti la ditta appaltatrice sarà intestataria di tutte le linee telefoniche necessarie per la rete di telegestione, comprese le due linee ISDN necessarie per il collegamento delle Stazioni di supervisione ad uso dell’Amministrazione appaltante. 8.3 Compilazione Scheda Fermo restando l’obbligo per la ditta appaltatrice di progettare, fornire, installare ed attivare il sistema di Telegestione - Telecontrollo nel rispetto delle caratteristiche e delle prescrizioni contenute nel presente Allegato e nel Capitolato Speciale d’Appalto, le ditte concorrenti dovranno compilare la Scheda di seguito allegata contrassegnando la/le caselle bordate poste in corrispondenza del/i tipi di allarme che il sistema di Telegestione - Telecontrollo previsto dovrà identificare e trasmettere. Tutte le pagine del presente Allegato, compresa la Scheda, dovranno essere singolarmente sottoscritte dal Legale Rappresentante della ditta concorrente. Il presente Allegato ”Telegestione - Telecontrollo” e la relativa Scheda dovranno essere quindi presentati in sede di offerta a completamento del “Piano Specifico della Qualità” (si veda art. 31 del Capitolato Speciale). Detta Scheda, compilata e sottoscritta, sarà elemento di valutazione dell’offerta ai sensi dell’art. 32 del Capitolato Speciale d’appalto. Pag. 15 SCHEDA “TELEGESTIONE - TELECONTROLLO” Per la gestione degli allarmi, il sistema di Telegestione - Telecontrollo che verrà installato garantirà l’identificazione e la trasmissione, secondo gerarchia prefissata del/i seguenti tipi di allarme: A) BLOCCHI DEL SISTEMA B) ANOMALIE DEGLI ORGANI SENSORI C) ANOMALIE DEGLI ORGANI REGOLATORI D) ANOMALIE DEGLI ORGANI DI CONTROLLO E) SEPARAZIONE LINEE ALLARMI DA LINEE GESTIONE E CONTROLLO DATI Pag. 16