Vademecum - Regolamento indirizzo musicale
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Vademecum - Regolamento indirizzo musicale
Istituto Comprensivo Statale “Falcomatà-Archi” PLESSI SEC. I GRADO: Ibico/Pirandello - Klearchos – PRIMARIA: S. Caterina - S. Brunello - Archi Cep - INFANZIA: S. Caterina - Archi Centro Via Montello n.7 – S. Caterina, Tel 0965 48679 e-mail: [email protected] - pec: rcic80500x@pec. istruzione.it - Sito web: http://www.icfalcomatarchi.gov.it/ C.F: 92081760800 - C.M.: RCIC80500X VADEMECUM E REGOLAMENTO DEL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE L'indirizzo musicale è una specifica offerta formativa della nostra scuola dove è previsto l'insegnamento di uno strumento quale arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale e per fornire agli alunni una ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza, razionale ed emotiva, di sé. Il Corso ad Indirizzo Musicale ha la durata di tre anni, è parte integrante del piano di studio dello studente e materia degli Esami di Stato al termine del primo ciclo d'istruzione. L'insegnamento viene impartito da docenti nominati da una specifica graduatoria esattamente come per le altre materie. Il corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di I° grado IBICO-PIRANDELLO prevede l’insegnamento curriculare dei seguenti strumenti musicali: Pianoforte, Chitarra, Violino, Oboe. L’insegnamento di uno strumento musicale nella scuola media prende il via in forma di sperimentazione in tutto il territorio italiano, negli ultimi anni ’70. Il primo decreto ministeriale del 1979 e il secondo del 13 febbraio 1996, sono i primi due passi che sanciscono e regolamentano lo studio di uno strumento musicale nella scuola media, e permettono l’apertura di nuovi corsi in via sperimentale. Con la Legge n.124 del 3 maggio 1999 vengono ricondotti ad ordinamento i corsi ad indirizzo musicale, facendo così diventare l’insegnamento di strumento nella scuola media una diciplina curriculare. Ai sensi del D.M. 6 agosto 1999 n. 201, inoltre, viene istituita la classe di concorso di strumento musicale nella scuola media (A077). Secondo tale decreto l'insegnamento strumentale costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell'insegnamento obbligatorio dell'educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona" e, rilevato il rapporto tra questa disciplina e gli altri campi del sapere, attraverso l'interdisciplinarietà "[...]la musica viene liberata da quell'aspetto di separatezza che l'ha spesso penalizzata e viene resa esplicita la dimensione sociale e culturale dell'evento musicale. Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme (dalla lezione individuale alla musica di insieme) vengono sviluppati obiettivi non solo cognitivi, ma anche affettivi e psicomotori: nella pratica strumentale infatti il soggetto mette in gioco facoltà fisiche, psichiche, razionali, affettive e relazionali. L'alunno dunque può esprimere la sua personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni nelle varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la "performance" pubblica) e sociale (la collaborazione nella realizzazione di brani di insieme) per citare solo gli aspetti più evidenti. L'apprendimento di uno strumento musicale diventa quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità, intelligenza e socialità. Come è stato detto qui sopra, il corso di strumento non va inteso come una specializzazione professionale: è innanzitutto una opportunità per venire a contatto con la musica in maniera operativa. Il corso è costituito da lezioni individuali pratiche e attività musicali di gruppo completamente gratuite. Lo studio dello strumento è integrato nel curriculum degli studi e i professori di strumento fanno parte del team di insegnanti della Scuola, partecipando ai consigli di classe e alla programmazione generale. Lo strumento musicale ha anche una voce specifica nella valutazione essendo presente nella scheda di valutazione dell'alunno. Benché si tratti di una materia facoltativa e opzionale, l'iscrizione prevede la frequenza per l'intero triennio; non sono dunque previste rinunce o disiscrizioni se non per casi di specifica gravità valutati singolarmente dal consiglio di classe. Lo studio di uno strumento musicale, accanto alle valenze culturali e di arricchimento della personalità del ragazzo, richiede, per contro, un impegno intenso e costante, perché possa portare ad apprezzabili risultati. Anche questo, del resto, può e deve essere considerato tra gli aspetti formativi di questo percorso. Ma non può essere ignorato o sottovalutato al momento dell’iscrizione. In altre parole, se è fondamentale, come per ogni altro percorso formativo, il sostegno della famiglia, questo e le aspettative che essa nutre non possono sostituirsi alle motivazioni dei ragazzi. Per l’iscrizione al corso non necessitano prerequisiti. I ragazzi e le ragazze che si iscrivono possono anche non conoscere la musica e proprio attraverso il corso entrano in contatto per la prima volta con essa come pratica di uno strumento. Naturalmente il corso (che ha una durata triennale, ovvero per tutto il ciclo della scuola secondaria di primo grado) richiede un certo impegno di tempo a scuola (i rientri per le lezioni) e a casa (lo studio dello strumento). Solo con una applicazione abbastanza regolare e costante infatti si riescono a ottenere buoni risultati. Questo impegno è largamente ricompensato dalle molteplici occasioni di divertimento offerte dai momenti di lavoro di gruppo, dai concerti pubblici, dalle gite per partecipare a rassegne musicali eccetera, oltre naturalmente alla grande soddisfazione data dal padroneggiare sempre più l'uso dello strumento. Gli strumenti insegnati nel corso sono: Pianoforte, Chitarra, Violino, Oboe. Al momento dell'iscrizione all'atto della compilazione del modulo di richiesta di partecipazione al corso di strumento, ci si troverà a dovere indicare i quattro strumenti in ordine di preferenza secondo il gradimento del ragazzo/a. E' molto importante che questa preferenza sia espressione del futuro allievo: questo permetterà ai professori esaminatori, che lo incontreranno alle prove di ammissione, di capire meglio le sue aspettative e riconoscerne più facilmente le attitudini. Per aiutare i futuri alunni nella scelta dello strumento, i professori della scuola Secondaria organizzano delle lezioni-concerto nei mesi di dicembre e gennaio presso l'Aula Magna della Scuola Primaria a cui sono invitati gli alunni delle classi quinte per vedere in azione i giovani strumentisti. Inoltre, nel corso della realizzazione del progetto ai sensi del D.M.8/11 gli alunni delle classi terze, quarte e quinte della scuola primaria si approcciano allo studio dello strumento musicale scelto tra quelli proposti dalla scuola in modo da farli entrare in contatto con la realtà del suonare uno strumento. Si consiglia, naturalmente, di aiutare i ragazzi e le ragazze nella scelta, senza imporre loro i gusti dei genitori, ma piuttosto iniziando a portarli ad ascoltare qualche concerto dal vivo in cui siano suonati gli strumenti proposti dalla scuola. Inoltre è possibile recarsi ai frequenti saggi e concerti che la nostra scuola propone, in modo da toccare con mano i risultati ottenuti dagli allievi del corso. Durante l'anno scolastico precedente all'inizio della frequentazione della Scuola Secondaria di primo grado, ovvero durante la classe V della Scuola Primaria, viene organizzata (solitamente nei primi mesi dell'anno) una prova attitudinale in cui i professori di strumento e di educazione musicale del corso incontrano gli iscritti. In questa prova si testano alcune capacità dei futuri alunni: la capacità di riprodurre un ritmo, la capacità di distinguere durate diverse e altezze diverse dei suoni e la capacità di intonare con la voce. Inoltre viene assegnato il futuro strumento di studio tenendo conto sia delle preferenze mostrate che delle attitudini fisiche e naturalmente anche di una ripartizione equilibrata all'interno delle classi. Potrebbe infatti capitare che tutti gli iscritti avessero indicato come primo in ordine di preferenza lo stesso strumento, pur non avendolo mai studiato prima, semplicemente sulla base delle proprie esperienze attraverso i mezzi di comunicazione di massa. In Italia, purtroppo, la cultura musicale di base è piuttosto scarsa e spesso le uniche occasioni per un bambino di vedere suonare uno strumento sono date dagli spettacoli televisivi in cui naturalmente dominano gli strumenti suonati nella musica pop: è naturale quindi che un ragazzino indichi come desiderabile soltanto la chitarra, se nella sua esperienza personale non è mai entrato alcun altro strumento! In realtà lo studio di questi quattro strumenti, in questa fase iniziale, si assomiglia moltissimo: pur avendo ciascuno spiccate caratteristiche, gli ingredienti fondamentali dell'approccio allo strumento saranno la costanza nell'applicazione, l'attenzione durante la lezione, lo sviluppo delle capacità uditive, l'acquisizione di una gestualità musicale, l'accrescimento del senso ritmico ovvero una serie di meta-obiettivi che valgono per qualsiasi attività strumentale musicale. Per questo motivo, qualora la scelta dello strumento preferito non sia dettata da una effettiva conoscenza, è bene farsi guidare dai professori che tenteranno di individuare lo strumento che più si addice all'alunno. Se lo strumento che è già in fase di studio non è tra quelli proposti dalla nostra scuola purtroppo non è possibile fare altro che iniziare a studiarne uno di questi ultimi. Non si tratta di una rinuncia: molti nostri allievi hanno frequentato con ottimo profitto ad esempio il corso di violino a scuola e un corso di un altro strumento, che già studiavano privatamente, oppure ai corsi organizzati dalla scuola primaria ai sensi del DM 8/11. Se invece viene studiato uno degli strumenti proposti e si vorrebbe continuarlo a scuola sarà opportuno indicarlo nella domanda di ammissione: in questo caso sarà necessario presentare durante la prova attitudinale almeno un brano che è stato già studiato nel corso precedente. Rimane a giudizio insindacabile della commissione stabilire se il livello raggiunto nello studio precedente è tale da rendere sconsigliabile il passaggio ad un altro strumento o se invece non si tratti solo di una infarinatura propedeutica che non impedisce affatto di approcciarsi ex-novo a un diverso strumento. Facciamo un esempio concreto: se un ragazzino si presenta dicendo di avere studiato il pianoforte, ma poi risulta avere in realtà suonato solo qualche brano propedeutico e nemmeno con uno studio sullo strumento reale ma su una tastiera elettronica non pesata, è evidente che questo tipo di prerequisito non impedisce l'assegnazione di uno strumento diverso dal pianoforte, in caso se ne riscontrasse la necessità da parte della commissione. La scuola dispone di alcuni violini, chitarre e oboi da studio che vengono normalmente prestati agli alunni della classe prima per la fase iniziale del corso. Durante questa fase i professori consigliano i genitori guidandoli all'acquisto di uno strumento con le caratteristiche opportune per l'allievo. Il costo di uno strumento da studio (violino, chitarra o oboe) è generalmente abbastanza contenuto partendo .Il pianoforte ha sicuramente prezzi meno accessibili, ma è possibile, rivolgendosi a negozi di strumenti musicali, prenderlo in affitto per cifre modeste. L'impostazione di studio strumentale impartita nel corso è quella classica. Questo però non toglie che i generi affrontati, sia individualmente che nella musica di insieme, spazino dal popolare al jazz al pop. Basta leggere un programma di un saggio o ascoltare il nostro concerto per trovare autori che vanno da Bach, Mozart e Vivaldi fino al pop dei Pink Floyd o dei Beatles passando per le colonne sonore di film come Harry Potter, La vita è bella, Titanic ecc. o anche attraverso il jazz, con arrangiamenti curati dagli stessi docenti e calibrati sulle possibilità tecniche dei singoli ragazzi. Il corso strumentale è realizzato in rientri pomeridiani così strutturati: Lezione individuale e ascolto partecipativo: una lezione (di 1 ora circa) durante la quale si svolge il lavoro individuale sia tecnico sullo strumento sia di teoria per la lettura musicale e la conoscenza delle nozioni di base; il singolo allievo segue anche la lezione di uno o più suoi compagni, realizzando eventualmente anche brani in coppia o piccoli gruppi. Musica di insieme e laboratorio orchestrale: due ore di lettura della musica delle classi vengono accorpate in determinati periodi dell'anno scolastico per realizzare brani di musica di insieme con gruppi di varia grandezza fino al gruppo di tutti gli allievi dei corsi (laboratorio orchestrale). La didattica strumentale proposta dalla nostra scuola tiene conto del fatto che si tratta in gran parte di alfabetizzazione musicale (di allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze) e sarà realizzata tenendo conto delle finalità precipue della Scuola Secondaria, in altre parole avendo sempre presente che il corso di strumento si inserisce in un più ampio curriculo di studi il cui fine è la formazione dell'individuo attraverso lo sviluppo delle proprie capacità: per rispettare questo intento educativo si eviteranno i metodi propri delle istituzioni scolastiche professionali musicali (Conservatorio), improntati all'apprendimento veloce per via addestrativa, alla competizione e alla selezione e si privilegeranno metodi basati sul lavoro in piccoli gruppi, sul problem-solving, sulla fascinazione sonora e l'entusiasmo per la realizzazione di brani di musica d'insieme, evitando la competitività ma valorizzando le eccellenze senza escludere i meno portati dal gioco, vedendo sempre la musica e lo strumento musicale non come fine a se stesso ma come mezzi per lo sviluppo di un più ampio quadro di conoscenze e abilità. Sarà quindi promosso un insegnamento articolato su obiettivi cognitivi, affettivi, psicomotori basato su una programmazione (un progetto che coniughi obiettivi generali, specifici e situazione concreta) e che si realizzi in maniera verificabile in una serie di saperi (come usa dire: saper essere, saper capire e saper produrre). La programmazione di educazione alla lettura della musica viene impostata non seguendo unicamente la pratica del solfeggio, ma utilizzandola per sviscerare in via collettiva i problemi della lettura, della scrittura, dell'intonazione. Naturalmente, a differenza di un corso di Conservatorio (in cui la pratica solfeggistica è di gran lunga più avanzata della tecnica strumentale specialmente nei primi anni) la lettura procede più o meno di pari passo con la pratica strumentale e quindi non ha come luogo privilegiato di apprendimento la lezione di teoria, ma anche la stessa lezione di strumento. In generale si è tenuto conto, nella formulazione degli standard formativi e nella formulazione delle competenze da acquisire, del fatto che per alcuni alunni si prospetterà la possibilità di proseguire gli studi musicali in scuole professionali; perciò ogni insegnante di strumento personalizzerà il curricolo secondo le esigenze degli alunni. Oltre alle normali lezioni di strumento e di lettura della musica grande rilevanza ha la realizzazione di brani di musica di insieme che vanno dal duo al piccolo gruppo, al grande gruppo con tutti gli allievi delle tre classi (l'Orchestra IBICO-PIRANDELLO). La musica d'insieme diviene fulcro del corso stesso (sia come stimolo primario all'apprendimento strumentale, sia come mezzo fondamentale di socializzazione e di maturazione nel metodo di lavoro, sia come momento di incontro con il territorio, grazie alle esibizioni pubbliche, spesso con funzioni di utilità sociale e di incontro generazionale).La musica di insieme è la grande opportunità del corso di strumento: in essa infatti entrano in gioco coordinazione, intelligenza, saperi tecnici specifici, socialità, interdisciplinarità, controllo dell'emotività. Per questo la musica di insieme può rappresentare il vero focus dell'insegnamento della musica nella scuola di base che diviene così non un fine in sé ma un mezzo per ottenere sempre maggiore motivazione e partecipazione alle attività scolastiche. La Scuola secondaria di primo grado “IBICO-PIRANDELLO” attraverso il corso ad indirizzo musicale, si propone di conseguire le seguenti finalità: Promuovere la formazione globale dell'individuo offrendo, attraverso un'esperienza musicale resa più completa dallo studio di uno strumento, occasioni di maturazione logica, espressiva, comunicativa; Integrare il modello curricolare con percorsi disciplinari intesi a sviluppare, nei processi evolutivi dell'alunno, unitamente alla dimensione cognitiva, la dimensione pratico-operativa, esteticoemotiva; Offrire all'alunno, attraverso l'acquisizione di specifiche competenze musicali, ulteriori occasioni di sviluppo e orientamento delle proprie potenzialità, una più avvertita percezione del sé fisico (la postura, il rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) e del modo di rapportarsi al sociale; Fornire ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche per gli alunni in situazione di svantaggio. Accrescere il gusto del vivere in gruppo; Avviare gli alunni a sostenere un’esibizione pubblica controllando e gestendo la propria emotività Abituare i ragazzi a creare, a verificare e ad accettare le regole, a rispettare le idee degli altri e ad accoglierle in senso costruttivo, a recepire possibilità di cambiamento dei ruoli e, non ultimo, a superare l'individualismo e ad essere autonomi nel gruppo stesso. L’accesso al corso ad indirizzo musicale sarà subordinato: all’iscrizione dell’interessato presso la sede “IBICO-PIRANDELLO” dov’è attivo il corso, e ad “ARCHI” dove ne è stata richiesta l’attivazione al Ministero per l’anno scolastico successivo, e alla compilazione del modulo da inoltrare alla scuola, in sede di iscrizione alla scuola secondaria di primo grado. Attraverso il modulo di iscrizione, la famiglia darà un ordine di priorità ai quattro strumenti per i quali la scuola fornisce l’insegnamento. Non è richiesta alcuna conoscenza musicale di base. Per l'accesso al Corso è prevista una apposita prova orientativo-attitudinale predisposta dalla Scuola, sulla base della quale i docenti di strumento ammetteranno gli alunni allo studio dello strumento più appropriato a ciascuno. Lo studio privato di uno strumento va specificato nella domanda d’iscrizione; qualora corrisponda ad uno degli strumenti proposti nell’ambito dell’indirizzo musicale, è opportuno presentare l’esecuzione di un brano in sede di prova attitudinale. La sezione a indirizzo musicale offre attualmente 24 posti, con possibilità di ampliare a 7 i posti per ogni strumento: n. 6 di pianoforte, n. 6 di violino, n. 6 di chitarra, n. 6 di oboe. La distribuzione omogenea degli alunni in quattro diversi gruppi strumentali è indispensabile per garantire la continuità nel tempo dell’offerta formativa in ambito musicale ed è funzione della musica d’insieme intesa come didattica caratterizzante del corso. Lo studio dello strumento e le attività di musica d’insieme sono parte integrante del monte ore curricolare e sono materia d’esame di Stato. TEST ATTITUDINALE E’ costituito dalle seguenti prove: 1. Percezione e discriminazione delle altezze 2. Memoria melodica 3. Memoria ritmica 4. Intonazione 5. Attitudine fisica allo studio dello strumento 6. Motivazione della scelta ed eventuale esecuzione di un brano con uno strumento conosciuto. I risultati conseguiti nelle prime cinque prove concorreranno a determinare il punteggio del test attitudinale che verrà riportato in una scheda personale che sarà utilizzata per stilare le graduatorie Le indicazioni di cui al punto 6, invece, costituiranno un ulteriore elemento di conoscenza dell’alunno per la commissione e costituirà titolo di precedenza in caso di parità di punteggio. Sulla base dei risultati per ciascuno dei 4 strumenti verrà stilata una graduatoria. Il giudizio della commissione sarà insindacabile. UTILIZZO DELLA GRADUATORIA La graduatoria verrà utilizzata per determinare la precedenza degli iscritti in relazione a: - ammissione al corso strumentale (in caso di un numero di iscrizioni superiore ai posti disponibili) - ammissione alla classe strumentale (nel caso in cui le richieste non siano equamente distribuite tra gli strumenti di cui si propone l’insegnamento) - concessione a noleggio degli strumenti di proprietà della scuola Si ricorre inoltre alla graduatoria per quei casi di rinuncia, trasferimenti o impedimenti vari che, durante l’anno scolastico, dovessero determinare la costituzione di nuovi posti liberi. L’alunno utilmente posizionato in graduatoria fa parte del corso ad indirizzo musicale e può rinunciare prima dell’inizio delle attività didattiche. In questo caso per effetto dello scorrimento della graduatoria verrà individuato l’alunno collocato in successiva posizione. Gli alunni frequenteranno un’unica classe di strumento a seguito di individuazione della sezione da destinare. Una volta scelto lo strumento ed iniziata l’attività didattica non è possibile rinunciare all’attività, tranne per certificati motivi, con conseguente cambio di classe dell’alunno rinunciatario. ORGANIZZAZIONE DEI CORSI I corsi sono così strutturati: - una lezione individuale di strumento settimanale - una lezione settimanale di musica d’insieme opportunamente progettata sulla base delle capacità operativo-strumentali possedute dai vari alunni così da consentire loro di vivere l’esperienza pratica del suonare, condividendo e partecipando all’esecuzione collettiva, di sviluppare il senso critico musicale e di accettare idee e proposte altrui. La composizione dei gruppi sarà stabilita dai docenti e potrà variare nel corso dell’anno scolastico (gruppi di sezione strumentale, gruppi misti per la lettura della musica o per l’ascolto partecipato …) A tal riguardo sono previste esecuzioni di classe e/o un saggio pubblico di fine anno scolastico. REGOLE ALLE QUALI ATTENERSI Gli alunni si devono attenere alle norme contenute nel Regolamento d’Istituto. Viene inoltre richiesto loro di - partecipare con regolarità alle lezioni - eseguire a casa le esercitazioni assegnate - avere cura dell’equipaggiamento strumentale fornito dalla scuola - partecipare alle varie manifestazioni musicali organizzate dalla scuola. PRESTITO DEGLI STRUMENTI IN DOTAZIONE ALLA SCUOLA La scuola mette a disposizione degli alunni iscritti all’indirizzo musicale gli strumenti in dotazione alla scuola. La concessione avviene in comodato d’uso a fronte di una richiesta scritta dei genitori che si impegneranno nel far utilizzare correttamente lo strumento al proprio figlio e nella riparazione di eventuali danni causati allo strumento. In caso in cui le richieste fossero superiori al numero di strumenti posseduti dalla scuola, per l’assegnazione si farà ricorso alla graduatoria. INDICAZIONI PER LE PROVE DI AMMISSIONE AL CORSO AD INDIRIZZO MUSICALE Esaminate le varie prove di ammissione utilizzate nelle diverse scuole, è emersa una preferenza per la riproduzione di un ritmo, il canto di una melodia, la riproduzione su una tastiera o strumento a barre di una semplicissima sequenza di tre suoni rispetto al “dire” o “scrivere” una risposta verbale. Le prove orali, ad es. domande su quale tra due suoni sia più acuto, presuppongono una comprensione di termini che spesso per gli alunni non sono chiari. Ne consegue che le prove di tipo culturale (ad es. la conoscenza del nome di musicisti, di strumenti ecc.) non sono significative per il rilevamento delle attitudini musicali funzionali alla pratica strumentale. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE SINGOLE PROVE 1. Percezione e discriminazione delle altezze – Prove di riconoscimento dei suoni. Saranno preferiti, rispetto alla consueta proposta di coppie di suoni acuto-grave, brevi melodie di tre suoni in un ambito chiaramente tonale e adatto all’estensione media della voce dei ragazzi; ad es. do – mi – sol in diverse combinazioni. Dovrà anche essere tenuto presente il problema della muta della voce, pertanto occorrerà evitare che il riconoscimento sia condizionato dalla capacità o incapacità di riprodurre vocalmente le melodie. 2. Memoria melodica – La prova sulla memoria melodica consiste nel far riconoscere e ripetere una semplice sequenza melodica, con ripetizioni successive, si terrà conto della capacità di ricordare la quantità di ripetizioni o di variazioni eventuali, che la commissione potrà attuare se lo riterrà opportuno. 3. Memoria ritmica – La prova ritmica dovrà privilegiare l’esecuzione di ritmi semplici ma musicalmente completi. Occorrerà evitare le prove basate su gruppi ritmici in cui sia necessario distinguere suoni più lunghi e suoni più corti. Ogni battuta ritmica dovrà contenere figure di semiminima e croma, sincopi semplici, terzine e qualche semplice combinazione puntata. 4. Intonazione – Si suggerisce che la prova per l’intonazione sia basata su un brano breve e semplice tratto dal repertorio per bambini, preparata precedentemente dall’alunno. Ad es. “Fra Martino”, oppure “Nella vecchia fattoria”, o comunque canzoni nell’estensione di 5 o 6 note. Fra l’altro, questi brani possono fornire preziose indicazioni relative al fraseggio, alla respirazione, all’accentuazione ritmica e al mantenimento costante del tempo. 5. Attitudine fisica allo studio dello strumento – Dalle esperienze finora emerse in varie scuole, non si è notata la presenza di una relazione particolare tra caratteristiche fisiche e attitudini musicali specifiche verso un determinato strumento. In ogni caso l’osservazione di carattere fisicoanatomico sarà considerata preferenza in caso di parità di punteggio 6. La motivazione della scelta ed eventuale esecuzione di un brano cantato o con l’uso di uno strumento a scelta dell’alunno, costituirà ulteriore elemento di conoscenza per la commissione che lo considererà ulteriore titolo di precedenza in caso di parità di punteggio Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Serafina Corrado Firma autografa sostitutiva a mezzo stampa ex art. 3 c.2 D Lgs n° 39/93