Aprile 2015 Articolo de ILBASSOADIGE su SERATA ARBORE

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Aprile 2015 Articolo de ILBASSOADIGE su SERATA ARBORE
Periodico indipendente
RENZO ARBORE E L'ORCHESTA
ITALIANA,
UNA SERATA DA INCORNICIARE
INCORNIC
AL TEATRO "SALIERI"
Renzo Arbore tra Francesco Occhi e Silvia Baraldi
È stata una serata da incorniciare, tra quelle da mettere nella bacheca dei ricordi per il Teatro
Salieri. E non solo per l'ospite, Renzo Arbore, ma anche per il suo spettacolo e per la sua OrO
chestra Italiana che ha emozionato una platea di spettatori coinvolti
coinvolti dalla prima all'ultima
canzone di uno spettacolo lungo più di due ore.
Ad organizzare questo evento, l'avvocato "France" Salvatore e l'Ufficiale Roberto Venditti,
Venditti
Presidente del Tribunale per i diritti del malato e dell'anziano e l'associazione "Amici
"A
di don
Walter". La "collaudata coppia" che con quest'ultima
quest
è giunta alla decima serata di benefibenef
cenza, ha dovuto superare difficoltà organizzative e logistiche molto significative
significat
e di notevole impegno, ma non si è affatto perduta d'animo,
d'animo portando felicemente a termine
termin un'impresa da ricordare. Lo spettacolo di venerdì 27 marzo, era stato preannunciato
prean
da tempo ed il
merito di aver avuto a Legnago un artista del calibro di Renzo Arbore è (stato principalmente.. ndr) dell'avvocato Francesco
Francesco Salvatore, il mitico "France" per tutti, che non solo è riusciriusc
to ad accaparrarsi
caparrarsi il maestro pugliese(,)
pugliese Arbore (è stato anche invitato a ..ndr) salutare la
stampa e i suoi affezionati estimatori, due ore prima dello spettacolo,
spettacolo in una conferenza
stampa allestita al Ridotto del Salieri
Salieri alla quale ha partecipato anche il presidente de "Il BasBa
so Adige" Gianni Galetto. Una conferenza
conferenza stampa bella, piacevole e soprattutto viva durante
la quale il maestro della musica italiana non ha
ha lesinato battute ma anche momenti di riflessione sulla storia della musica italiana e sul suo lavoro di riscoperta dei grandi cantori di
un'arte che, grazie alla sua orchestra, sta portando in ogni parte del mondo.
Accanto al sottoscritto
scritto che ha coordinato
coor nato l'incontro con i giornalisti, alcuni musicisti ed artisti
e "fan"del musicista, vi era l'assessore alla cultura del comune di Legnago,
Legna
Silvia Baraldi,
che ha portato il saluto dell'Amministrazione comunale di Legnago (che
che ha quasi dimenticato il Tribunale
unale per i Diritti del Malato e dell'Anziano, nonostante l'Amministrazione comunale gli avesse concesso (solo
solo ad esso!)
esso! il proprio patrocinio
atrocinio per l'evento! ... ndr) ed ha
iniziato a fare
re domande ad Arbore. Ed è stato un incontro piacevole dove il protagonista: disc
jockey, cantautore,
tautore, conduttore radiofonico, clarinettista, showman, attore, sceneggiatore, rer
gista e personaggio
sonaggio televisivo tanto da esser considerato il primo disc jockey italiano, ha parpa
lato di musica,
sica, di arte e della sua profonda conoscenza di un'attività
un'attività tra le più belle ed amate
da tutti, ricordando
cordando i suoi trascorsi radiofonici,
radiofonici, televisivi e dello spettacolo. Arbore ha eviev
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denziato come chi faceva radio o televisione in passato, aveva maggior libertà di improvvisazione, di innovazione, di ricerca e questo permetteva di scoprire nuovi talenti, nuovi artisti,
cosa che oggi è molto più difficile fare.
Lui che ha avuto il merito e l'intelligenza di scoprire e lanciare nuovi personaggi come Roberto Benigni, Gegé Telesforo, Giorgio Bracardi, Mario Marenco, Marisa Laurito, Nino
Frassica, Milly Carlucci, Daniele Luttazzi e valorizzarne altri come Michele Mira-bella, Luciano De Crescenze e la Microband, l'attrice Maria Grazia Cucinotti, Nina Soldano, le conduttrici televisiva Luana Ravegnini e Ilaria D'Amico, l'attore Francesco Paolantoni, la presentatrice Feliciana laccio, la cantante Pietra Montecorvino e molti altri. Dopo quasi 40 minuti di conferenza stampa, il maestro ha dovuto salutare tutti per una prova generale prima di
iniziare lo spettacolo con l'Orchestra Italiana; uno spettacolo che ha visto portare la musica
italiana in ogni parte del mondo e nei più prestigiosi teatri di New York, Londra, Parigi, Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Sidney,
Melbourne, Pechino, Shanghai.
Alle 21 il Teatro Salieri era già tutto esaurito ed un filmato ha iniziato a documentare tutti i
viaggi che l’Orchestra Italiana aveva fatto in tutto il mondo, e poi via al concerto con 15 professionisti a fianco di Renzo Arbore.
Musica, tanta musica ma anche dialoghi con il pubblico, alcune situazioni divertenti e l’arte
di fare e suonare unendo un ricco repertorio musicale, che va dal blues allo swing, dai ritmi
napoletani a quelli sudamericani; una musica che trasmette emozioni, tante emozioni con il
nuovo e l’antico suono di Napoli, con voci e cori che coinvolgono l’intera platea, con assoli
strumentali e la melodia della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e
serenate notturne.
Poi i classici, cantati da tutti a squarciagola e momenti intimi con Arbore che si trasforma da
chitarrista a pianista senza dimenticare il suo amatissimo clarinetto. Ed infine l’esplosione finale con brani famosissimi molto belli e ritmati. Tutti, nessuno escluso, sono stati trasportati
in questa girandola di allegria, di sentimento, di musica e ciascuno è uscito dal Teatro Salieri
soddisfatto e felice di essere stato protagonista di una serata tanto bella quanto magica.
Note a margine dell'articolo.
L'articolo è sicuramente pregevole, erudito e molto bene informato sulla parabola artistica di Renzo Arbore. Purtroppo anche Francesco Occhi è caduto nello stesso errore in cui è cascata l'Arena: la non corretta rappresentazione di come si sono svolte realmente le cose a livello organizzativo.
Anche Francesco, forse per dare maggiore tono al suo pezzo (si sa: attribuire meriti ad un Avvocato di riflesso fornisce maggiore autorevolezza a chi li attribuisce!), ha voluto ignorare il vero ruolo del Tribunale del Malato e dell'Anziano, riducendolo ad una striminzita "collaborazione". E poi la
chicca delle chicche: il Tribunale del Malato sarebbe una Organizzazione orizzontale? Non una
struttura piramidale?
Che peccato che persone di cotanta elevatura possano incappare in simili "errori" formali!
Noi non lo possiamo accettare.
Se non altro per rispetto alle centinaia di persone che credono in Noi. Non certo per una mera
questione personale.
Glie lo dobbiamo!
L'articolo nella forma originale non poteva essere ospitato nel nostro sito Web. Ci scusiamo con
l'autore, ma era nostro dovere intervenire non nella forma letterale, non ce lo saremmo mai permesso.
E del resto non potevamo ignorare né l'articolo né l'accaduto!
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