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Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Giugno 2006 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 2 Sommario 1. EXECUTIVE SUMMARY..................................................................................................................................... 3 2. CALCOLO DELL’INDICATORE DI ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE .................................... 4 3. CALCOLO DELL’INDICE DI IMPORTANZA DELLE DESTINAZIONI .................................................... 7 4. CALCOLO DELL’INDICE DI FREQUENZA DI COLLEGAMENTO ........................................................ 13 5. CALCOLO DELL’INDICE DI QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO ...................................................... 19 6. CALCOLO DELL’INDICE DI PREZZO .......................................................................................................... 23 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 1. 3 Executive summary L’applicazione dell’indicatore all'insieme di voli diretti offerti dai tredici hub nella settimana inclusa tra i giorni 5 e 11 giugno 2006 riconferma l'indiscussa e schiacciante superiorità di Francoforte in ambito europeo. Il valore assunto in riferimento all'origine tedesca (100,00) è attribuibile a più fattori di successo, la cui compresenza consente all’hub di imporsi quale polo di riferimento nell'ambito del trasporto merci europeo. La formula vincente per Francoforte è infatti efficacemente sintetizzabile nella seguente formula: definizione di un network di collegamenti aerei dedicati (espressamente o parzialmente) alle merci verso i principali centri economici e commerciali mondiali che sia altamente efficiente in termini di frequenza, tempo, capacità e prezzo. E' dunque il continuo e rinnovato impegno di Francoforte verso tale obiettivo, nonché la forte attenzione ai mutamenti del mercato aeromerci mondiale ed alle variabili strategiche del successo in Europa, a giustificare sin dall'inizio delle nostre rilevazioni (settembre 1998) il ruolo di Francoforte quale leader indiscusso nel panorama aeroportuale del traffico cargo. Se consideriamo Milano notiamo un miglioramento del servizio offerto, ma al contempo un suo arretramento rispetto alla precedente graduatoria estiva: l'hub milanese scende infatti dalla VI (28,2) alla IX (28,7) posizione, preceduto dai quattro colossi aeroportuali in ambito cargo (Francoforte, Amsterdam, Parigi e Londra) e da Lussemburgo, Copenhagen, Bruxelles e Monaco. L'offerta di Milano si contraddistingue, rispetto alla rilevazione di giugno 2005, per una riduzione del numero di destinazioni (da 52 a 49), con alcune variazioni in termini di rotte servite, un incremento dei voli effettivi (da 237 a 266) ed il mantenimento di un buon livello della qualità del servizio programmato e delle politiche tariffarie applicate. Quest'ultimo aspetto, si rammenta, si è sempre dimostrato essere altamente concorrenziale in relazione ad ogni destinazione raggiunta e, dunque, un fondamentale punto di forza per il nodo di Milano rispetto ai suoi competitor. I dati esposti consentono di affermare il ruolo di discreta preminenza ricoperto dall'hub lombardo tra gli aeroporti giudicati di "second'ordine" in termini di accessibilità intercontinentale aeromerci, eccezion fatta, come già precisato, per le origini lussemburghese, danese, belga e bavarese. Ingente permane, infine, il divario registrato rispetto alle performance dei sistemi tedesco, olandese, francese ed inglese. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 2. 4 Calcolo dell’indicatore di accessibilità intercontinentale L'indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci ha assunto, in riferimento alla settimana 511 giugno 2006, i seguenti valori: Indicatore Unioncamere Lombardia – CERTeT di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci HUB INDICATORE di ACCESSIBILITA' INTERCONTINENTALE nel TRASPORTO AEROMERCI Francoforte 100,00 Amsterdam 75,41 Parigi 70,77 Londra 69,54 Lussemburgo 45,84 Copenhagen 30,86 Bruxelles 30,86 Monaco 29,96 Milano 28,73 Zurigo 24,05 Madrid 21,46 Roma 19,67 Vienna 13,70 Fonte: CERTeT I risultati esposti hanno una natura prettamente relativa: essi nascono dalla ponderazione dei valori assoluti di accessibilità ottenuti per ciascun hub1 rispetto al maggiore di essi (ndr Francoforte), riproporzionati sull'intervallo [0,100]. Tale rappresentazione ha un duplice pregio: consente una nitida comprensione dei valori ottenuti e garantisce un agile confronto tra i risultati. La Tavola 1 dell'Allegato Statistico esplicita i valori assoluti calcolati per i tredici hub europei in riferimento alla settimana assunta a campione. La costante leadership di Francoforte nel tempo è confermata dai dati sottostanti, i quali illustrano l'andamento dei valori assunti dall'indicatore di accessibilità aeromerci nelle rilevazioni estive del periodo 1998-2006. Il ruolo giocato dalle restanti origini, ad eccezione di Amsterdam, risulta progressivamente ridimensionato; per quanto concerne gli aeroporti italiani, in particolare, si è passati: • nel caso milanese, dal valore massimo di 41,39 (registrato nel 1999, appena dopo l’inaugurazione di Malpensa 2000) a 34,54 (2004) sino all’attuale 28,73 (che risente dell’inserimento nella rosa degli aeroporti di partenza di quattro nuovi competitor: Lussemburgo, Copenhagen, Monaco e Vienna); 1 "Metodologia per la definizione dell’indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci", Unioncamere Lombardia - CERTeT, giugno 2000 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 5 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci • nel caso romano, dal valore massimo di 49,04 (registrato nel 1998, prima dell’apertura di Malpensa 2000) a 20,21 (2004) sino all’attuale 19,67. Indicatore Unioncamere Lombardia – CERTeT di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci. Settembre 1998 – Giugno 2006 HUB 0606 0605 0604 0603 0702 0801 0600 0699 0998 Francoforte 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 100,00 Amsterdam 75,41 67,10 66,59 62,30 64,06 65,80 73,68 68,47 66,34 Parigi 70,77 75,15 69,96 73,73 75,32 87,90 90,73 88,90 88,07 Londra 69,54 72,76 67,38 72,52 77,46 81,32 85,11 94,64 97,99 Lussemburgo 45,84 47,80 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Copenhagen 30,86 22,31 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Bruxelles 30,86 25,03 24,67 27,78 31,97 38,77 44,08 52,97 45,41 Monaco 29,96 25,40 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Milano 28,73 28,23 34,54 31,85 37,16 32,05 38,28 41,39 27,95 Zurigo 24,05 22,63 25,46 31,83 34,63 44,57 49,61 56,40 55,82 Madrid 21,46 20,23 18,78 21,66 27,20 25,16 27,47 41,08 41,75 Roma 19,67 17,51 20,21 21,48 26,36 24,20 30,23 38,61 49,04 Vienna 13,70 10,44 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Fonte: CERTeT L'originalità dell'approccio metodologico adottato è confermata dal confronto tra i dati ottenuti ed i valori inclusi nella classifica sottostante. Questi ultimi si riferiscono alla quantità di cargo movimentata nel 2004 dagli hub europei esaminati e propongono una gerarchia degli aeroporti discretamente alterata rispetto ai risultati dell'indicatore. Movimentazione cargo nel 2004 (in termini ponderali) HUB CARGO MOVIMENTATO Francoforte 100,00 Amsterdam 79,78 Parigi Londra Lussemburgo 94,62 102,25 38,77 Copenhagen 18,25 Bruxelles 35,84 Monaco 10,45 Milano 19,63 Zurigo 18,07 Madrid 20,33 Roma 9,52 Vienna 13,30 Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 6 Per quanto concerne Milano, è interessante a tale proposito sottolineare la nascita a Malpensa dell’Aircargo Service Network (A.S.Net), promossa da Conftrasporto, realizzata da Malpensa Logistica Europa (MLE) e finalizzata ad agevolare una cooperazione tra le diverse imprese operanti nel trasporto cargo per la crescita della conoscenza e dell’utilizzo del sistema del trasporto aereo delle merci e per l’implementazione delle possibili sinergie tra logistica aerea e stradale. L’indicatore ideato, occorre ora ricordare, valuta sinteticamente quattro distinti elementi caratterizzanti il trasporto aereo delle merci: il numero e l'importanza economico-commerciale delle destinazioni extraeuropee servite, la frequenza di collegamento con ciascuna di esse, la qualità del servizio mediamente offerto ed il prezzo di trasporto. Alla luce di ciò, la piena comprensione dei risultati esposti nel presente paragrafo impone un esame attento del ruolo rivestito dai diversi fattori nell’offerta di connessioni di ciascun hub europeo. I paragrafi seguenti sottolineeranno dunque il contributo prestato dalle differenti variabili, valutate mediante specifici indicatori, alla definizione del panorama statistico qui rilevato. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 7 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 3. Calcolo dell’indice di importanza delle destinazioni La somma dei valori assunti dall’indice d’importanza in riferimento ad ogni destinazione servita dai singoli hub europei e valutata in termini ponderali rispetto a Francoforte è illustrata nella seguente griglia. La Tavola 3 dell'Allegato Statistico indica i valori assoluti corrispondenti. Importanza delle destinazioni raggiunte HUB IMPORTANZA delle DESTINAZIONI Francoforte 100,00 Amsterdam 93,68 Parigi 87,86 Londra Lussemburgo Copenhagen 89,55 55,42 33,07 Bruxelles Monaco Milano 38,79 44,39 48,63 Zurigo Madrid Roma Vienna 45,55 28,22 49,34 37,76 Fonte: CERTeT La comprensione accurata dei valori assunti dall'indice di importanza e, in seconda analisi, dalla misura di accessibilità intercontinentale impone un’analisi quantitativa e qualitativa delle mete extracontinentali raggiunte dalle tredici origini nel periodo di riferimento. A tale proposito consideriamo, in primo luogo, il numero di destinazioni servite dagli hub. Tale informazione è esplicitata nel sottostante prospetto; accanto ad essa si è ritenuto interessante indicare l’incidenza dell’offerta gestita da ogni origine sul totale delle località complessivamente raggiunte. Numero e % di destinazioni raggiunte HUB Francoforte Amsterdam Parigi Londra Lussemburgo Copenhagen Bruxelles Monaco Milano Zurigo Madrid Roma Vienna Totale NUMERO di DESTINAZIONI 121 101 109 106 47 17 42 40 49 34 38 39 20 218 % di DESTINAZIONI su TOTALE 55,50% 46,33% 50,00% 48,62% 21,56% 7,80% 19,27% 18,35% 22,48% 15,60% 17,43% 17,89% 9,17% 100,00% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 8 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Se si rapportano i dati raccolti per ciascun hub al numero di mete raggiunte da Francoforte si ottiene un'ulteriore griglia di valori, certamente più rispondente all'esigenza di un rapido ed esaustivo confronto tra l'offerta delle origini stesse. Numero di destinazioni raggiunte (in termini ponderali) HUB I valori evidenziano la consistenza dei network di destinazioni di Francoforte, Parigi, Londra ed Amsterdam (rispettivamente 121, 109, 106 e 101 località), e la somiglianza del servizio attuato dagli aeroporti di Milano (49 mete) e Lussemburgo (47). Per quanto concerne i restanti hub, l'offerta è inferiore al 35% del pacchetto tedesco; tra di essi si evidenziano Bruxelles e Monaco con 42 e 40 destinazioni extracontinentali servite, mentre Copenhagen raggiunge solo il 7,8% delle città complessivamente collegate dalle origini europee (17). NUMERO di DESTINAZIONI Francoforte 100,00 Amsterdam 83,47 Parigi 90,08 Londra 87,60 Lussemburgo 38,84 Copenhagen 14,05 Bruxelles 34,71 Monaco 33,06 Milano 40,50 Zurigo 28,10 Madrid 31,40 Roma 32,23 Vienna 16,53 Fonte: CERTeT I dati esposti confermano l'accresciuta importanza rivestita dal nodo di Amsterdam nelle recenti programmazioni di voli cargo; in linea con la rilevazione effettuata nel mese di giugno 2005, infatti, la sua offerta corrisponde a circa l'83% della prestazione di Francoforte. Per quanto riguarda Milano e Roma, i valori indicano il raggiungimento di un numero di destinazioni rispettivamente eguale al 22,5 e 17,9% dell'offerta complessiva europea. La tabella seguente offre una lettura dinamica sul periodo giugno 2005-2006 dell'offerta dei tredici sistemi aeroportuali; più esplicitamente, essa elenca nella parte sinistra gli hub che in tale lasso temporale hanno visto incrementato il proprio numero di destinazioni e a destra le origini che hanno registrato un decremento del proprio mercato di riferimento. In corrispondenza di ciascun hub è indicata la variazione registrata in termini sia assoluti, sia percentuali. Variazione del numero di destinazioni raggiunte (giugno 2005-2006) Variazione del numero di destinazioni in termini HUB assoluti Copenhagen Bruxelles Zurigo Madrid 1 7 1 1 HUB % Variazione del numero di destinazioni in termini assoluti 6,3% 20,0% 3,0% 2,7% Francoforte Amsterdam Parigi Londra Lussemburgo Milano Roma Vienna % -1 -1 -5 -7 -2 -3 -6 -6 -0,8% -1,0% -4,4% -6,2% -4,1% -5,8% -13,3% -23,1% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 9 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Dagli elenchi in tabella è escluso Monaco in quanto nel 2006 l’origine ha confermato il numero di destinazioni servite nell'anno precedente. In termini di flusso complessivo, la prestazione dei tredici hub è negativa: nel periodo giugno 2005-2006 si è infatti registrata una contrazione del numero di mete intercontinentali pari a 4 unità, con un corrispondente tasso di crescita pari a -1,8%. Per quanto attiene al sistema milanese la perdita di due destinazioni è il risultato algebrico di: • un'estensione dell'offerta di connessioni alle seguenti nuove località: Holguin, Karachi, Lahore, Mombasa, Nossi-Be e Philadelphia; • l'elisione di voli diretti per Almaty, Amman, Anchorage, Casablanca, Cayo Coco, Guatemala City, Pechino, Tehran e Varadero. Per quanto riguarda il grado di specializzazione geografica delle origini europee, lo schema sottostante riassume il numero di destinazioni raggiunte da ciascun hub per area extracontinentale di riferimento: Numero di destinazioni per area continentale Numero di destinazioni HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 2 2 4 8 11 1 6 9 12 4 5 3 12 18 1 3 2 10 3 5 5 2 3 2 4 7 4 1 2 4 CPH FRA LON 2 3 6 6 13 3 13 8 10 5 3 8 15 25 2 3 6 4 5 12 1 7 7 12 1 3 16 30 4 LUX 1 5 4 1 3 6 1 2 2 4 11 8 2 MAD MIL MUC PAR ROM 3 1 3 2 2 10 2 19 11 10 1 6 8 8 3 3 5 14 17 1 1 2 4 8 1 2 6 6 8 6 2 5 1 6 10 1 1 7 6 7 3 5 4 4 6 1 2 5 11 4 4 1 3 6 4 1 1 1 8 3 VIE ZRH Totale 1 5 1 1 3 3 3 12 6 27 16 15 3 14 11 28 9 12 14 17 39 5 4 5 6 1 3 3 2 3 3 1 7 9 Fonte: CERTeT I dati esposti evidenziano una specializzazione geografica degli hub parzialmente conforme ai rapporti politici e commerciali storicamente intessuti dagli stessi. Francoforte raggiunge il maggior numero di località asiatiche (34) e mediorientali (15), confermandosi inoltre al servizio di un’ampia porzione dei territori nord e latino-americano (28 e 23). Parigi è l'indiscusso leader nei collegamenti con l’Africa (35 mete) e si caratterizza per un consistente paniere di località raggiunte nelle aree asiatica (24), latino-americana (17) e mediorientale (14). Il network londinese risulta fitto e consistente in ogni area continentale; l'hub si attesta in particolare al primo posto per numero di destinazioni nordamericane, mediorientali ed oceaniche collegate (rispettivamente 30, 15 e 3). CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 10 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci La rete di relazioni tra Amsterdam ed il Centro-Sud America è la più intensa tra quelle intessute con il territorio dagli aeroporti europei (24); l’hub olandese si caratterizza inoltre per un buon livello di connessione con l’Asia (26), il Nord America (22) ed il Medio Oriente (11). Per quanto concerne le rimanenti origini, il servizio attuato offre un collegamento sufficiente con ogni regione considerata. Costituiscono eccezione a tale affermazione le relazioni: • tra il territorio africano ed i poli di Roma (4), Madrid (3), Copenhagen e Vienna (assenti); • tra l'area latino-americana e gli aeroporti di Zurigo (2), Bruxelles, Copenhagen (1) e Vienna (assenti); • tra l'Asia e Madrid (2); • tra il Medio Oriente ed i centri di Vienna (3), Copenhagen e Madrid (2); • con il territorio oceanico, nulle per ciascun hub ad eccezione di Lussemburgo e Vienna (2). Una forte specializzazione geografica è comunque ravvisabile anche per essi, ad esclusione di Zurigo che ripartisce la propria programmazione tra i territori africano (8), asiatico (8), americano (12) e mediorientale (6) in modo pressoché equo. L'orientamento geografico delle origini europee corrisponde più precisamente a: • l'Africa (20), per Bruxelles; • l'America Latina, per Madrid (25) e Milano (12); • l'America Settentrionale, per Monaco (15). • • l'Asia, per Copenhagen (10), Lussemburgo (13), Milano (16), Monaco (13), Roma (14) e Vienna (12); il Medio Oriente per il Lussemburgo (11); Uno zoom grafico sulla composizione del network di destinazioni extracontinentali servite da Milano e Roma è fornito dalle rappresentazioni sottostanti. Destinazioni extracontinentali servite da Milano con voli aeromerci scheduled diretti 5-11 giugno 2005 Oceania 0,0% Africa 20,4% Asia 32,7% Destinazioni extracontinentali servite da Roma con voli aeromerci scheduled diretti 5-11 giugno 2005 America CentroMeridionale 15,4% America Settentrionale 14,3% Medio Oriente 8,2% Medio Oriente 23,1% Oceania 0,0% America Settentrionale 15,4% America CentroMeridionale 24,5% Asia 35,9% Africa 10,3% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 11 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci L'indice di importanza delle destinazioni, si ricorda, premia gli hub il cui servizio si indirizza verso Paesi con un notevole interscambio commerciale con il continente europeo; all'interno di ciascun Paese, in particolare, il peso economico è ripartito tra le diverse località raggiunte in termini proporzionali alla quantità di merce movimentata dai rispettivi aeroporti. Tale criterio di valutazione delle destinazioni, più approfonditamente descritto nel documento metodologico già richiamato nel presente rapporto (nota 1), consente di stilare una gerarchia delle località in base alla rilevanza rivestita nelle relazioni commerciali con il territorio europeo. E' dunque evidente che l'offerta da parte di un hub europeo di connessioni aeree verso i principali partner commerciali dell'UE determinerà un valore elevato dell'indice di importanza delle destinazioni e, dunque, un buon posizionamento dell'hub nella graduatoria relativa all'indicatore di accessibilità aeromerci. La tavola sottostante indica il numero di località servite da ciascuna origine europea in riferimento a specifiche "fasce d'importanza commerciale". A tale proposito si rammenta che la funzione "importanza delle destinazioni" è normale; il valore unitario corrisponde alla situazione di massima rilevanza commerciale. Numero di destinazioni per intervalli di valori assunti dall’indice d’importanza Numero di destinazioni HUB VALORI assunti dall'INDICE di IMPORTANZA AMS BRU CPH (0,50; 1,00] 10 5 (0,25; 0,50] 13 5 (0,10; 0,25] 28 (0,01; 0,10] (0,00; 0,01] FRA LON LUX MAD MIL MUC PAR ROM VIE ZRH Totale 6 9 9 7 2 7 2 13 9 8 5 3 5 9 8 7 5 11 4 13 5 3 7 9 5 35 34 13 9 15 12 14 23 9 6 12 33 18 4 51 42 17 51 19 18 12 50 12 3 10 100 17 5 13 12 2 3 9 5 14 5 1 45 Fonte: CERTeT La scheda seguente riassume le principali e più recenti decisioni di planning adottate dalle compagnie aeree in merito alla definizione del network di destinazioni oggetto di collegamenti cargo (dedicati e non). Si tratta, più precisamente, di una rassegna di notizie desunte dalle principali testate giornalistiche attinenti il mondo aeroportuale il cui obiettivo è consentire una lettura "orizzontale" dei dati elaborati con il presente rapporto mediante la conoscenza e la comprensione puntuale delle strategie di marketing sottostanti. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 12 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News Il Network di Destinazioni • Cargolux ha ampliato il proprio servizio verso il Nord America introducendo, dal 10 febbraio 2006, un collegamento settimanale tra le città di Lussemburgo ed Indianapolis. • Dal 20 luglio Singapore Airlines ha avviato un collegamento trisettimanale diretto tra la propria base asiatica e Milano Malpensa. I voli sono effettuati con Boeing 777-200 ER. Da Singapore SIA offre, in particolare, coincidenze con i principali centri di Australia, Nuova Zelanda, ed Asia. • Dal 31 maggio è attivo un collegamento aereo diretto operato da US Airways tra Milano Malpensa e Philadelphia; esso si aggiunge alle connessioni già in essere tra gli scali di Roma e Venezia ed il centro statunitense. • Emirates SkyCargo ha ulteriormente espanso la propria capacità aerea verso l’Europa inaugurando 3 nuovi servizi cargo per Zurigo (2 volte alla settimana), Roma (2) e Vienna (1); i voli sono effettuati con un Airbus A310300F. Le nuove destinazioni europee si affiancano alle 5 precedentemente già raggiunte: Amsterdam, Francoforte, Dusseldorf, Milano e Goteborg. • Lufthansa Cargo ha chiuso la propria base di Fairbanks, in Alaska, dove tradizionalmente i suoi equipaggi effettuavano scali lungo le rotte per/da il Giappone; la nuova tappa intermedia diviene Astana, in Kazakhstan che, con oltre 40 movimenti settimanali, va a cotituire il secondo aeroporto merci di Lufthansa dopo Francoforte. La scelta di Astana consente una forte riduzione dei tempi di volo da e per il continente asiatico, risultato estremamente significativo se si pensa che circa il 40% del traffico del vettore tedesco avviene con l’area dell’Asia Pacifico. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 13 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 4. Calcolo dell’indice di frequenza di collegamento La media dei valori assunti dall’indice di frequenza in riferimento ad ogni destinazione servita dai singoli hub europei e valutata in termini ponderali rispetto a Francoforte è sintetizzata nel presente prospetto. La Tavola 4 dell'Allegato Statistico indica i valori assoluti corrispondenti. Frequenza dei collegamenti effettivi HUB FREQUENZA dei COLLEGAMENTI EFFETTIVI Francoforte Amsterdam Parigi Londra Lussemburgo Copenhagen Bruxelles Monaco Milano Zurigo Madrid Roma Vienna 100,00 99,59 105,34 116,54 63,05 86,30 74,12 79,98 79,19 102,87 98,86 73,63 99,85 Fonte: CERTeT La comprensione dei valori richiede un esame puntuale dei collegamenti intercontinentali effettivamente operati da ciascun hub nella settimana di osservazione. Il numero di voli effettivi programmato dalle origini europee è indicato nella seguente tabella; accanto ad esso si è ritenuto interessante esplicitare l’incidenza dell’offerta gestita da ciascun hub sul totale delle connessioni effettive complessivamente attuate. Numero e % di voli effettivi HUB NUMERO di VOLI EFFETTIVI % di VOLI EFFETTIVI Francoforte 1.199 17,33% Amsterdam 850 12,29% Parigi 1.185 17,13% Londra 1.904 27,52% Lussemburgo 153 2,21% 86 1,24% Bruxelles 189 2,73% Monaco 205 2,96% Milano 266 3,85% Copenhagen Zurigo 230 3,32% Madrid 346 5,00% Roma 187 2,70% Vienna 118 Totale 6.918 1,71% 100,00% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 14 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Parametrizzando i dati raccolti per ciascun hub rispetto al numero di voli effettuati da Francoforte è possibile esprimere in termini comparati l'offerta di connessioni aeree delle diverse origini europee. Numero di voli effettivi (in termini ponderali) Francoforte NUMERO di VOLI EFFETTIVI (in termini ponderali) 100,00 Amsterdam 70,89 HUB Parigi L’osservazione di tali valori evidenzia la netta superiorità di Londra rispetto ad ogni altro nodo; il pacchetto di voli gestito da Francoforte, Parigi ed Amsterdam è rispettivamente pari al 63,0, 62,2 e 44,6% del servizio operato dall'hub britannico, mentre la prestazione di ogni altra origine è inferiore al 15% della sua offerta. Il servizio complessivamente attuato da Bruxelles, Copenhgen, Lussemburgo, Madrid, Milano, Monaco, Roma, Vienna e Zurigo equivale al 93,5% della programmazione di Londra. 98,83 Londra 158,80 Lussemburgo 12,76 Copenhagen 7,17 Bruxelles 15,76 Monaco 17,10 Milano 22,19 Zurigo 19,18 Madrid 28,86 Roma 15,60 Vienna 9,84 Fonte: CERTeT La tavola sottostante consente una lettura dinamica in riferimento al periodo giugno 2005-2006 dell'offerta di voli cargo diretti attuati dei tredici sistemi aeroportuali. Come già illustrato per l'analoga griglia presentata nel paragrafo 3 in relazione al network di destinazioni, essa indica nella parte sinistra le origini che, nell'intervallo temporale in esame, hanno registrato un aumento dei collegamenti e a destra gli hub che ne hanno subito una contrazione. In corrispondenza di ciascuna origine è indicata la variazione registrata in termini sia assoluti, sia percentuali. Variazione del numero di voli effettivi (giugno 2005-2006) HUB Variazione del numero di voli effettivi in termini assoluti Londra Bruxelles Monaco Milano Zurigo Madrid Roma 4 2 13 29 17 19 9 HUB % Variazione del numero di voli effettivi in termini assoluti 0,2% 1,1% 6,8% 12,2% 8,0% 5,8% 5,1% Francoforte Amsterdam Parigi Lussemburgo Copenhagen Vienna % -5 -27 -83 -30 -6 -3 -0,4% -3,1% -6,5% -16,4% -6,5% -2,5% Fonte: CERTeT Per quanto riguarda il totale dei collegamenti attuati dagli hub europei, la contrazione registrata è stata di 61 voli con un tasso di crescita di -0,9%. In merito al livello di specializzazione geografica delle origini, il prospetto sottostante sintetizza il numero di voli diretti effettivi realizzati da ciascun hub per area extracontinentale di riferimento: CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 15 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Numero di voli effettivi per area continentale Numero di destinazioni HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 11 16 20 50 29 7 89 132 46 23 32 12 118 263 2 11 3 27 12 14 4 12 19 21 25 CPH 2 38 51 3 3 30 FRA LON 20 39 28 25 87 20 112 213 15 26 7 55 173 369 10 15 77 44 36 135 2 111 182 88 4 28 283 843 56 LUX 3 6 6 3 17 43 6 4 6 29 26 4 MAD MIL MUC PAR ROM 3 7 3 1 2 67 19 112 54 64 2 50 172 65 32 22 56 124 336 10 2 12 9 40 4 2 42 58 81 77 6 66 3 51 13 6 5 25 24 75 4 10 5 35 6 1 4 34 103 5 8 2 15 27 7 1 2 7 32 79 VIE ZRH Totale 14 5 9 6 7 14 19 39 29 19 138 175 255 202 425 36 487 959 282 159 153 283 914 2359 91 12 25 9 10 38 93 Fonte: CERTeT Un’ampia quota dei voli effettivi complessivamente attuati (61,7%) raggiunge, secondo i dati presentati, le regioni nordamericana ed asiatica; la rimanente parte si distribuisce tra Africa, America Latina e Centrale e Medio Oriente nelle percentuali 11,1, 12,7 e 13,2%. La quota dell'Oceania rappresenta l'1,3% del totale. La specializzazione geografica degli aeroporti europei desumibile dal prospetto è parzialmente conforme alle conclusioni tratte dall’esame della distribuzione spaziale delle destinazioni servite. Londra costituisce l'hub di riferimento nel servizio ad ogni territorio extraeuropeo - ad eccezione dell'Africa, di pertinenza francese, e dell'America centro-meridionale, spagnola - e si attesta al primo posto per numero di connessioni programmate verso Nord America (843), Asia (430), Medio Oriente (283) ed Oceania (56). Francoforte conferma la predilezione per le regioni asiatica (432 voli) e nordamericana (369) assicurando un buon collegamento alle rimanenti aree, mentre i dati relativi a Parigi ribadiscono la sua incontrastata leadership nel raggiungimento del territorio africano (252) riconoscendo una buona prestazione verso le restanti regioni. Amsterdam garantisce un discreto numero di collegamenti ad ogni continente fuorché l’Oceania (2 soli voli, entrambi verso Sydney) e mostra una predilezione per America Settentrionale (263) ed Asia (257). Per quanto concerne le rimanenti origini, la programmazione offre una connessione sufficiente con ogni area considerata, eccezion fatta per le relazioni tra: • Africa e Madrid (10), Lussemburgo (9), Roma e Monaco (7), Vienna e Copenhagen (nulli); • Asia e Madrid (6); • America Latina e Monaco (11), Zurigo (10), Copenhagen (3), Bruxelles (2) e Vienna (assenti); • Medio Oriente e Madrid (6) e Copenhagen (3); CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 16 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci • Oceania e ciascuna di esse ad eccezione di Vienna (9) e Lussemburgo (4). Una specializzazione geografica è individuabile, in particolare, anche per tali hub, ad esclusione di Bruxelles che ripartisce la propria programmazione tra i territori africano (53), nordamericano (51 collegamenti), asiatico (45) e mediorientale (38) in modo pressoché equo; più precisamente, le aree privilegiate dalle diverse origini corrispondono a: • l'Asia, per Milano (94), Vienna (72), Lussemburgo (69), Roma (52) e Copenhagen (50); • l'America Latina, per Madrid (258); • l'America Settentrionale, per Monaco (103), Zurigo (93), Roma (79), e Milano (75). I grafici sottostanti illustrano la suddivisione delle connessioni scheduled direttamente operate dai sistemi aeroportuali milanese e romano nella settimana di giugno 2006 di riferimento. Voli aeromerci scheduled direttamente operati da Milano 5-11 giugno 2006 America CentroMeridionale 19,3% Asia 37,0% Africa 4,7% Medio Oriente 9,4% America Settentrionale 29,5% Voli aeromerci scheduled direttamente operati da Roma 5-11 giugno 2006 America CentroMeridionale 9,1% Medio Oriente 17,1% Amer Settentr 42,2 Asia 27,8% Oceania 0,0% Africa 3,7% Oceania 0,0% Fonte: CERTeT Ricordando ora, come descritto nel documento metodologico di supporto al seguente rapporto, che: 1. il valore assunto dall’indice di frequenza in riferimento al servizio offerto da un hub ad una specifica destinazione dipende dal numero di connessioni dirette ed effettive destinate dall'hub a tale meta; 2. l'indice di frequenza dei collegamenti effettivi raggiunge il valore massimo se l’offerta garantita ad una destinazione è pari almeno a 13 voli settimanali effettivi appare evidente l'importanza dei dati contenuti sia nella Tavola 7 dell’Allegato Statistico, indicante il numero di collegamenti effettivi programmati nella settimana di osservazione tra ogni coppia hubmeta, sia nel prospetto sottostante, che riassume il numero di destinazioni raggiunte da ciascuna origine con efficienza frequenziale massima (almeno 13 connessioni settimanali effettive) e la quota rappresentata da tali mete sul totale di destinazioni servite. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 17 Numero e % di destinazioni servite con frequenza massimamente efficiente HUB NUMERO di DESTINAZIONI % di DESTINAZIONI servite con servite con FREQUENZA FREQUENZA MASSIMAMENTE MASSIMAMENTE EFFICIENTE EFFICIENTE Francoforte 32 26,45% Amsterdam 19 18,81% Parigi 32 29,36% Londra 43 40,57% Lussemburgo 1 2,13% Copenhagen 1 5,88% Bruxelles 2 4,76% Monaco 4 10,00% Milano 6 12,24% Zurigo 5 14,71% Madrid 11 28,95% Roma 1 2,56% Vienna 1 5,00% Totale 63 28,90% Fonte: CERTeT La seguente finestra apre lo sguardo sulle principali strategie recentemente attuate - o in programma per il prossimo futuro - dai vettori aerei in termini di frequenza dei collegamenti diretti cargo garantiti alle proprie destinazioni extracontinentali. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News 18 La Frequenza di Collegamento • A partire dalla stagione estiva 2006, KLM ha incrementato le proprie frequenze settimanali verso Osaka di un volo. I collegamenti tra i due poli salgono dunque a quattro e sono effettuati con Boeing 747-400 ERF. • E’ divenuto operativo l’accordo tra Air One e US Airways, che prevede l’applicazione del codice del vettore americano sui voli operati da Air One tra Roma Fiumicino e Catania, Palermo, Lamezia Terme, Torino, Genova e Venezia in coincidenza con i voli quotidiani Philadelphia-Roma operati da US Airways. In tal modo Air One amplia la rete di collegamenti effettuati in partnership con vettori della Star Alliance, la maggiore delle alleanze mondiali tra compagnie aeree. In base a tale accordo, passeggeri e merci possono usufruire, via Philadelphia, di coincidenze US Airways verso oltre cento destinazioni negli Stati Uniti, in Canada, nei Caraibi e nei Paesi dell’America Latina. • Cargoitalia, la prima compagnia aerea italiana all cargo creata con capitali privati e nazionali e con base a Milano Malpensa, ha iniziato ad operare grazie alla consegna di due DC10-30F, il primo dei quali acquisito in leasing finanziario da Locafit (BNL), il secondo da Gemini Air Cargo. Per il mese di novembre, Cargoitalia riceverà anche il primo MD-11F. I principali mercati di interesse per la compagnia aerea sono gli Stati Uniti, l’India, il Bangladesh ed il Medio Oriente. • A fine giugno è stata ufficialmente inaugurata Great Wall Airlines, la joint venture tra China Great Wall Industry Corporation, Singapore Airlines Cargo e Dahila Investment. Il vettore offre 6 collegamenti settimanali tra Amsterdam e Shanghai, ma presto avvierà anche voli per Singapore, Chennai e Mumbai. La flotta è attualmente composta da 2 B747-400 merci. • Alitalia e Continental Airlines hanno annunciato l’avvio di code sharing lungo alcune rotte italiane e statunitensi; le tratte italiane, in particolare, potranno essere vendute in congiunzione con il volo non stop di Continental tra New York (Newark) e Roma e Milano, mentre Alitalia potrà apporre il proprio codice sulle connessioni tra New York (Newark) ed 11 mete statunitensi (Cleveland, Dallas-Fort Worth, Denver, Houston, Los Angeles, Philadelphia, Phoenix, Pittsburgh, Portland, San Francisco e Seattle), nonché Aguilara, in Porto Rico. • Il 15 agosto 2006 Cathay Pacific Cargo e Lufthansa Cargo inaugureranno in joint venture un collegamento freighter trisettimanale tra Monaco ed Hong Kong, con scalo intermedio a Dubai; per la realizzazione di tale collegamento Cathay ha acquisito in leasing un Boeing 747-200. • China Southern Airlines ha esteso il proprio accordo di code sharing con KLM alla rotta Chengdu-Amsterdam; il servizio sarà attuato bisettimanalmente e costituisce il primo collegamento diretto tra la regione di Chengdu e l’Europa. Il volo sarà effettuato da KLM mediante aerei Boeing 777; con esso China Southern amplia a quattro la rosa di destinazioni collegate con l’hub europeo di Amsterdam: Beijing, Guangzhou, Shanghai e, per l’appunto, Chengdu. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 19 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 5. Calcolo dell’indice di qualità del servizio offerto Il valore medio dell’indice di qualità del servizio calcolato2 per ogni destinazione raggiunta dai singoli hub europei e ponderato su Francoforte è sintetizzato nel presente schema. La Tavola 5 dell'Allegato Statistico indica i valori corrispondenti assoluti. Qualità del servizio offerto HUB QUALITA’ del SERVIZIO OFFERTO Francoforte 100,00 Amsterdam 110,21 Parigi 92,62 Londra 93,59 Lussemburgo 167,75 Copenhagen 116,60 Bruxelles 103,63 Monaco 78,85 Milano 76,84 Zurigo 71,27 Madrid 88,96 Roma 66,45 Vienna 76,57 Fonte: CERTeT La comprensione della graduatoria ottenuta impone l’analisi della capacità merci offerta sui voli effettivi operati dagli hub europei nella settimana di osservazione. A tale proposito, la Tavola 8 dell’Allegato Statistico indica il numero di connessioni attuate da ogni origine mediante specifici modelli di aeromobile; le informazioni in essa incluse sono riassunte nel seguente prospetto che indica, in riferimento ad ogni hub, il numero di collegamenti programmati per spazio merci disponibile. Numero di voli effettivi per intervalli di capacità N. di voli effettivi CAPACITÀ (in m3.) [0,00; 150,00] (150,00; 300,00] (300,00; 777,32] HUB AMS BRU 265 375 210 99 9 81 CPH 57 18 11 FRA 464 446 289 LON 536 1.235 133 LUX 0 0 153 MAD 248 23 75 MIL 153 86 27 MUC 164 21 20 PAR 588 475 122 ROM 125 62 0 VIE 93 20 5 ZRH Totale 210 13 7 3.002 2.783 1.133 Fonte: CERTeT 2 Si ricorda che l'indice di qualità del servizio considera due fondamentali aspetti del trasporto aeromerci: la capacità di carico dei velivoli utilizzati ed il tempo di viaggio comprensivo delle soste intermedie per rifornimento carburante e cambio dell'equipaggio. Per una trattazione più approfondita, si rimanda a "Metodologia per la definizione dell’indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci", Unioncamere Lombardia - CERTeT, giugno 2000. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 20 Il panorama delineato testimonia una lieve preferenza per modelli di aereo con capacità inclusa tra 50 e 150 m3.; l’utilizzo di tali velivoli caratterizza infatti una quota di collegamenti effettivi pari al 43,4% del totale. Per quanto concerne gli altri intervalli di capacità, l'incidenza corrisponde al 40,2 (150-300 m3.) e al 16,4% (>300 m3.). L'entrata in esercizio di velivoli dotati di un ampio spazio cargo e la progressiva dismissione di aerei a ridotta capacità rendono infine raro l'utilizzo di modelli con capienza inferiore ai 50 m3. Secondo i dati presentati, la qualità ottimale nel servizio aerocargo è offerta dall'hub di Lussemburgo che spicca tra le origini europee in quanto attua la totalità dei propri voli mediante aerei di capacità pari o superiore a 300 m3. In particolare, l'89,5% dei voli offerti dall'hub (137 su 159) utilizza BOEING 747-400F freighter. A rafforzamento di tale prerogativa l'origine garantisce tempi di viaggio altamente rapidi e competitivi. Per quanto concerne Milano e Roma, l'utilizzo rispettivamente scarso (10,2%) e nullo di velivoli con capacità maggiore di 300 m3, accompagnato a tempi di viaggio limitatamente competitivi, penalizza le due origini situandole in decima ed ultima posizione nella graduatoria relativa all'indice di qualità del servizio offerto. In particolare, i velivoli maggiormente utilizzati dai due hub risultano essere il BOEING 767 (all series) ed il BOEING 767-300/300 ER (73 e 31 voli). La finestra sottostante illustra i principali accordi commerciali recentemente avviati, stipulati o conclusi dai vettori aerei in merito al potenziamento della propria flotta di velivoli. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News 21 La Qualità del Servizio • Lufthansa Cargo ha introdotto una nuova tipologia di servizio Road Feeder, basata sull’utilizzo di camion che permettono di stivare pallet su due ordini; tale procedura consente un aumento della capacità cargo del singolo viaggio e, dunque, una riduzione del numero di spostamenti necessari a movimentare un determinato quantitativo di merce. I nuovi mezzi di trasporto dispongono di una load capacity superiore del 75% rispetto a quella offerta dai veicoli tradizionali. • In riferimento ai prossimi 20 anni, Boeing ha stimato un raddoppio all’incirca del numero di velivoli freighter in servizio in ambito mondiale; tre quarti della capacità aggiuntiva deriverà dalla conversione di aerei passenger e combi, anche se l’industria aeronautica ha preventivato la realizzazione di 770 nuovi velivoli all cargo. • Nel mese di febbraio 2006 China Airlines ha incaricato Eads EFW di convertire 3 velivoli A300-600, attualmente presenti nella sua flotta ed impiegati nel trasporto passeggeri, in all freight. Il primo di essi arriverà nello stabilimento Eads EFW di Dresda a dicembre 2006, mentre la conversione dei restanti due avverrà nel 2007. Ad oggi, Eads EFW ha operato la trasformazione da passenger ad all freight di 122 aeroplani per oltre 20 clenti. • Cargolux ha ampliato la propria flotta di Boeing 747-400 acquistando 2 nuovi velivoli e portando, dunque, a 16 il numero di aerei di tale tipologia. A tale proposito si ricorda che, da novembre 2005, la compagnia è divenuta operatrice di lancio per il Boeing 747-8, con un ordine di 10 aeromobili cui se ne aggiungono altri 10 in diritto d’acquisto. Il B747-8 entrerà nella flotta Cargolux nel 2009. • All’interno del piano di ammodernamento della propria flotta, Aeromexico ha effettuato un nuovo ordine a Boeing di 6 velivoli 737 Next Generation (3 737-700 e 3 737-800); i velivoli saranno consegnati nel 2007. A settembre 2006, quando riceverà i primi 8 velivoli della categoria, facenti parte di un precedente ordine, Aeromexico sarà la prima compagnia messicana ad operare con il B737-800. Sempre nel 2006, Aeromexico comincerà a volare con 2 B777200ER, consegnati all’aerolinea nella prima metà dell’anno. • Un nuovo Boeing 737-700 è stato consegnato alla Royal Air Maroc nel mese di marzo 2006. • Kenya Airways ha annunciato la sua decisione di ordinare 6 Boeing 787, destinati a sostituire i Boeing 767 attualmente presenti nella flotta. In tal modo la compagnia diventerà il terzo vettore africano ad aver scelto il nuovo bimotore. Il piano di consegna prevede 2 velivoli nel 2010 e 4 nel 2011. • Yemenita-Yemen Airways ha scelto l’A350 per l’ammodernamento della propria flotta a lungo raggio, concludendo un accordo con Airbus per l’acquisto di 6 velivoli ed opzionandone altri 4; il primo A350 dovrebbe essere consegnato nel 2012. La flotta del vettore yemenita attualmente annovera già 4 A310 e 2 A330-200. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 22 • Air New Zealand ha recentemente convertito il proprio ordine di 4 B787800 in quello di 4 B787-900, equipaggiati con motori Rolls Royce Trent 1000. L’aerolinea riceverà il suo primo B787-900 Dreamliner a fine dicembre 2010. • Air Seychelles, che ha già in leasing 2 B767-300ER, ha comunicato di aver accesso un secondo leasing con International Lease Finance Corporation (ILFC) per l’acquisizione di 2 Boeing 787-800. • JAL Cargo ha accettato il secondo Boeing 747-400 Converted Freighter, proveniente dalla sua flotta e trasformato da Taeco da versione passenger ad all cargo. Il velivolo fa parte di una commessa di JAL Group costituita da 8 ordini di conversione per JAL Cargo fermi e 4 opzionati. • Boeing ha consegnato gli ultimi 2 717 a Midwest Airlines e ad Air Train Airways. Il programma B717 ha complessivamente prodotto 156 aeroplani ed è iniziato con un ordine da parte di AirTrain Airways nel 1995. • Cathay Pacific ha commissionato a Boeing 6 747-400ER per il trasporto merci; i velivoli saranno consegnati alla compagnia di Hong Kong all’inizio del 2008 e si aggiungono ad un precedente ordine per 6 747-400 modificati da Boeing Converted Freighter. Attualmente Cathay Pacific opera con 14 B747 da trasporto cargo. • Nippon Cargo Airlines ha ordinato 2 nuovi B747-400F, che riceverà nel 2008 e nel 2009 e che andranno a sostituire i vecchi B747-200F; la compagnia aveva già ordinato, in precedenza, 8 B747-400F, 2 dei quali già consegnati. Nippon Cargo Airlines è anche cliente di lancio per il nuovo Boeing 7478F, di cui ha richiesto 8 velivoli, in esercizio dal 2009. • Singapore Airlines ha siglato una lettera d’intenti per l’acquisto di 20 B787-9 Dreamliner e l’opzione su altri 20, con tempi di consegna inclusi tra il 2001 ed il 2013. I velivoli saranno utilizzati nei collegamenti con il Medio Oriente, il subcontinente indiano e l’Asia settentrionale. • Sky Airlines ha ordinato a Boeing 3 737-900NG con Blended Winglets, esercitando il proprio diritto di acquisto su altri 2 esemplari della stessa famiglia; le consegne avverranno all’inizio del 2009 e consentiranno al vettore turco di rinnovare la propria flotta, oggi basata su 6 B737-400 e un B737-800. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 6. 23 Calcolo dell’indice di prezzo La media dei valori assunti dall’indice di prezzo in riferimento a ciascuna origine europea nella settimana 5 - 11 giugno 2006, valutata in termini relativi rispetto all'hub di Francoforte, è espressa nella seguente griglia. La Tavola 6 dell'Allegato Statistico riporta i corrispondenti valori assoluti. Prezzo di trasporto HUB Francoforte Amsterdam Parigi Londra Lussemburgo Copenhagen Bruxelles Monaco Milano Zurigo Madrid Roma Vienna PREZZO di TRASPORTO 100,00 71,03 86,78 77,08 84,46 98,26 93,63 98,54 97,20 82,08 111,43 92,83 56,63 Fonte: CERTeT L’esame dei prezzi applicati ai collegamenti offerti dai tredici hub permette la comprensione della graduatoria appena stilata; a tale proposito, la Tavola 9 dell’Allegato Statistico riporta gli importi applicati a ciascuna relazione hub-destinazione con riferimento ad una spedizione del peso di 400 kg. costituita da merce soggetta alle General Commodity Rates. Il seguente prospetto riassume inoltre i dati contenuti nell'Allegato Statistico, indicando il costo mediamente imposto da ogni origine nelle connessioni offerte alle distinte regioni geografiche extracontinentali. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 24 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Prezzo medio di trasporto per area continentale Prezzo medio HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 2.492 4.614 2.844 4.097 1.254 1.112 2.089 2.194 2.446 3.490 3.137 2.103 2.806 1.653 2.784 1.020 1.800 2.135 1.426 1.198 1.157 1.348 1.533 966 1.383 CPH 1.856 1.432 1.125 1.611 1.329 1.161 FRA LON 1.412 2.321 2.345 2.109 1.070 1.291 1.311 1.550 1.543 1.656 1.484 2.514 1.391 1.097 2.600 1.498 3.830 2.098 3.705 2.121 2.600 2.336 2.569 2.493 2.527 2.032 2.156 1.190 2.965 LUX 1.856 2.111 1.185 2.120 1.365 1.697 1.952 3.198 2.764 1.492 1.439 3.130 MAD 352 2.196 MIL 669 1.130 2.431 1.344 1.148 1.744 1.028 1.073 1.106 1.556 840 883 1.464 2.638 1.137 1.316 1.152 1.801 938 887 MUC 1.384 2.336 3.512 1.291 1.164 1.459 1.527 1.424 2.832 1.384 988 PAR 886 5.198 3.317 4.105 1.886 1.252 2.307 1.784 2.094 1.858 2.024 3.428 1.186 992 4.546 ROM VIE ZRH 3.800 1.174 2.258 2.463 3.161 1.174 5.203 2.979 1.544 1.548 552 2.427 1.606 1.236 1.651 2.282 1.996 1.316 1.152 1.468 823 947 1.561 1.095 2.484 3.296 1.488 1.366 Fonte: CERTeT L’analisi dei dati esposti permette di osservare una parziale compatibilità tra le politiche tariffarie attuate dagli hub europei e la relativa specializzazione geografica; essa evidenzia inoltre un’elevata indipendenza dei prezzi rispetto alla variabile distanza. La gerarchia stilata in riferimento ai valori assunti dall'indice di prezzo conferma la leadership di Madrid; le politiche tariffarie dell'hub spagnolo sono infatti altamente competitive in riferimento ad ogni area di destinazione e, in particolare, i prezzi medi di trasporto minimi nelle connessioni con ampia parte del territorio centro-sudamericano (LA1, LA2 ed LA3). Per quanto riguarda Milano e Roma, in quinta e settima posizione, le tariffe più concorrenziali sono rispettivamente applicate a: • l'area AF3 (per la quale il prezzo medio di trasporto da Milano è inferiore agli analoghi prezzi medi delle altre origini europee), parte del continente centro-sudamericano (LA1, LA2 ed LA3), il Medio Oriente e l'America del Nord; • LA4 ed ME1 (in tali casi le tariffe medie applicate sono le minime), nonché AF1, AS2, LA2, LA3 ed NA1. La scheda seguente riassume le principali e più recenti politiche tariffarie adottate dalle compagnie aeree nei collegamenti cargo (dedicati e non). CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News 25 Il Prezzo di Trasporto • British Airways World Cargo ha varato un aumento della propria sovrattassa carburante pari a 0,60 Euro al Kg. Si tratta del secondo aumento applicato dalla compagnia inglese dall’inizio del 2006. • Lufthansa Cargo ha incrementato la propria sovrattassa carburante, portandola da 0,50 a 0,55 Euro al Kg., in risposta al recente aumento del relativo prezzo di acquisto. • La Commissione Europea ha deciso di avviare alcune indagini in merito a possibili avvenuti accordi di cartello nel settore del trasporto aereo cargo in alcuni stati UE. Secondo l’European Shipper’s Council (ESC), in particolare, i caricatori da tempo manifestano preoccupazione riguardo il pressoché identico livello di soprannoli, relativi all’aumento del prezzo del carburante, alle nuove misure di sicurezza e ad altri fattori, applicati dai vettori. In effetti, nonostante le diverse compagnie aeree abbiano caratteristiche operative ed economiche molto differenti, appare evidente che i livelli di surcharge imposti sono molto simili e, a volte, coincidenti; tale realtà lascia sospettare l’esistenza di forme di accordo sui prezzi. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Giugno 2006 27/07/06