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LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 1730 -1830 Nel Settecento l’Inghilterra era il paese più ricco d’Europa e ciò dipendeva da: - L’AGRICOLTURA Essa svolgeva un ruolo importante e, fin dal Cinquecento, il paese aveva cominciato a rinnovarsi con l’introduzione delle recinzioni. Il possesso delle terre era in mano ai grandi o medi proprietari. Nelle aziende venivano utilizzate tecniche moderne di lavorazione come la rotazione pluriennale che permetteva di aumentare la produzione, ma anche di far riserve di foraggio per sfamare d’inverno il bestiame. - IL COMMERCIO L’ Inghilterra aveva rafforzato la supremazia sui mari con una flotta molto potente. Aveva ottenuto il monopolio con le colonie spagnole nel commercio degli schiavi. Nelle miniere erano presenti materie prime molto richieste in quel periodo, come il carbone. Aveva canali navigabili utili per collegare le città al mare o trasportare i carichi più pesanti come il ferro e il carbone. - L’AUMENTO DELLA POPOLAZIONE La popolazione era in costante aumento, diversamente dal resto dell’Europa e la richiesta di beni di consumo era molto alta. Per questo bisognava aumentare la produttività sostituendo i vecchi metodi con altri che producessero di più in meno tempo e costi. Fu la necessità di aumentare la produzione a stimolare piccole e grandi invenzioni come: -La navetta volante inventata da John Key che permise di spostare il filo meccanicamente da un bordo all’altro del telaio. -Il filatoio di Hargreaves detto Spinning Jenny -La mula di Crompton che manovrava contemporaneamente centinaia di fusi -Il telaio di Cartwright, un telaio molto più semplice e veloce rispetto ai precedenti - LE MATERIE PRIME La forza manuale per muovere le macchine non bastava più, perciò era necessario ricorrere all’energia idrica o all’energia del vapore che utilizzò James Watt nella sua invenzione: la macchina a vapore. Anche il carbone svolse un ruolo di rilievo nella rivoluzione industriale, anch’esso perché produceva energia. NASCONO LE FABBRICHE Le macchine per la produzione industriale divennero sempre più grandi, perciò vennero costruiti degli stabilimenti, le fabbriche. Il sistema di fabbrico era basato sulla divisione del lavoro e il processo di lavorazione che era scomposto in operazioni semplici e ripetitive. Gli operai non sopportavano la fatica e la dura disciplina e, inoltre, i salari erano molto bassi, soprattutto per le donne e i bambini che, pur lavorando le stesse ore degli uomini adulti, erano pagati molto meno. Nelle miniere le condizioni erano addirittura peggiori perché il lavoro era più faticoso. C’era il rischio che la miniera da un momento all’altro crollasse, i gas potevano esplodere o le mine potevano essere difettose. INQUINAMENTO Nelle fabbriche un materiale molto usato era il carbone che permetteva di produrre energia senza l’uso di acqua perciò le fabbriche potevano essere costruite in città. L’eccessivo sfruttamento del carbone, però, provocò l’inquinamento perché produceva fumi velenosi, dannosi per l’ambiente. INDUSTRIA CHIMICA Le fabbriche tessili necessitavano quantità sempre maggiori di candeggianti per sbiancare i tessuti e coloranti per pulire la lana. Per la lavorazione dei prodotti si ricorse a sostanze chimiche che si ottenevano in laboratorio per opera di grandi chimici. Uno dei più famosi e importanti fu Antoine Lavoisier. IL VAPORE VENNE APPLICATO ALLE NAVI… Il progresso industriale fu accompagnato dallo sviluppo dei trasporti. Il primo battello a vapore di nome Pyroscaphe venne utilizzato in Francia nel 1783. Nel 1818 la nave americana Savannah attraversò in 19 giorni l’Oceano Atlantico. Fu più importante, però, la navigazione fluviale soprattutto in America dove sono presenti lunghi fiumi e poche strade. E AI TRENI… Si svilupparono inoltre locomotive a vapore, ma all’inizio non ebbero successo perché, essendo troppo pesanti, spezzavano le rotaie di ghisa. L’ingegner George Stephenson e suo figlio Robert costruirono locomotive efficienti e un nuovo sistema di ferrovie. La prima di esse fu la Stockton –Darlington che collegava una miniera alla costa alla velocità di 36 km/h per questo fu soprannominata IL RAZZO UNA NUOVA FORMA DI ENERGIA: L’ELETTRICITA’ L’elettricità veniva per lo più usata nei giochi da salotto in cui gli aristocratici si divertivano a far scoccare una scintilla da macchine particolari. Ma solo nell’XIX secolo, l’invenzione della pila di Alessandro Volta, il primo apparecchio capace di produrre elettricità, aprì la strada all’utilizzo dell’elettricità in campo industriale. COLLEGAMENTI CON ALTRE MATERIE: STORIA: La Rivoluzione Industriale GEOGRAFIA: L’Inghilterra SCIENZE: Il carbone, l’elettricità, l’energia del vapore e l’energia idrica TECNOLOGIA: L’invenzione di nuove macchine come il telaio, la macchina a vapore…