Stampa articolo - La scuola possibile

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Articolo tratto dal numero n. 28 dicembre 2012 de http://www.lascuolapossibile.it
COSTRUIRE UN MANDALA
La pratica dell'arte e la conoscenza di sé
Didattica Laboratoriale - di Salvador Francesca
La parola "mandala" significa cerchio di conoscenza e di saggezza. È utilizzata anche per indicare un
diagramma circolare costituito, di base, dall'associazione di diverse figure geometriche, le più usate delle
quali sono il punto, il triangolo, il cerchio ed il quadrato.
Non vi è al mondo altro disegno così universale come il cerchio. Simbolo di unità, di assoluto e di
perfezione, il cerchio ci appartiene nel profondo, veniamo al mondo maturando nell'utero materno, i nostri
occhi sono splendidi mandala. Viviamo su un pianeta sferico che ruota intorno a una stella e, ampliando lo
sguardo intorno a noi, possiamo renderci conto che la natura e la nostra quotidianità sono pieni di forme
mandaliche: fiori, frutti, cristalli di neve, ruote, piatti, giostre, orologi, piazze...
Usiamo la forma mandalica in certe danze popolari e nei girotondo dei bambini e questo significa che
l'uomo ha bisogno dei Mandala per esprimere concetti molto profondi come centratura, armonia, bellezza,
cooperazione, spazio sacro... e allora vi invito, non solo a dipingere e colorare magici cerchi, ma
anche a divertivi a scoprire Mandala ovunque andate: quando mangiate una bella pizza, quando
preparate una luminosa torta di compleanno, quando gettate un sasso nell'acqua, quando percorrete una
rotonda. Quando guardate il cielo, il viso della mamma e di chi amate.
Con un po' di consapevolezza è possibile portare anche il gesto più "banale" a un livello più alto e riceverne
in cambio forza ed energia amplificata!
La creazione di Mandala è un'attività gratificante che arricchirà la nostra vita, se ci concediamo il tempo di imparare
alcune semplici regole.
Come scrive Jung: "mentre il Sé si esprime nei disegni, l'inconscio facilita un atteggiamento di abbandono e di
fiducia verso la vita".
Il lavoro con i Mandala ci darà momenti di chiarezza ed equilibrio degli opposti della coscienza, e sperimenteremo una
realtà di armonia, pace e pienezza di significato.
Come iniziare? Dai materiali. I Mandala possono essere creati con creta, pietre, colori, matite, fiori, sabbia, legno o
stoffa. Le possibilità sono illimitate. Si possono creare individualmente, in coppia o in gruppo. Per iniziare i materiali che
vi suggerisco sono i seguenti:
- Fogli di carta bianchi o neri;
- Pastelli a olio, gessetti colorati, pennarelli o tempere;
- Notes e penna;
- Riga e compasso;
La cosa migliore è un foglio bianco abbastanza spesso.
È meglio usare fogli staccati. Sconsiglio gli album da disegno perché l'incollatura, che rende un lato diverso dagli altri,
può influenzare la forma del disegno. Inoltre usando un album da disegno è più difficile stabilire il lato superiore del Mandala.
Non esistono Mandala giusti o sbagliati. Ogni Mandala è un'immagine di voi stessi in questo momento. Per permettere all'inconscio di esprimersi, lasciate che sia
l'istinto a guidare la scelta di forme e colori.
Prima di cominciare a disegnare, dedicate alcuni momenti al rilassamento. Inspirate profondamente e immaginate che la tensione abbandoni il corpo ad ogni espirazione.
Cercate di svuotare la mente dalla stanza, dal chiacchiericcio del mondo, dai pensieri del quotidiano, dal cellulare. Concedetevi una pausa dalle responsabilità, per il tempo
del lavoro al vostro Mandala.
Ora date il vostro nome al foglio.
Dopo di che guardate i materiali colorati che avete davanti, seguendo la vostra riposta ai materiali, scegliete un colore con cui cominciare il lavoro. Può anche darsi che
sentiate che sia il colore a scegliervi.
Ora tracciate un cerchio aiutandovi con il compasso. Continuando a ricorrere il meno possibile al pensiero, cominciate a riempire il cerchio con forme e colori. Potete iniziare
dal centro oppure dalla circonferenza. Può darsi che abbiate già in mente un modello oppure no. Potete sentire la spinta ad aggiungere un quadrato, un triangolo o un'altra
figura geometrica.
Iscrivetela al cerchio. Cercate sempre la centratura, la simmetria, la corrispondenza.
Avendo come riferimento queste coordinate voi cercherete sempre l'armonia con le leggi universali dell'universo. Questa armonia emergerà dentro di voi, vi darà il
discernimento e l'orientamento nella rotta del vostro viaggio nella vita e nelle interazioni.
Ripeto, non c'è un modo giusto e un modo sbagliato per creare un Mandala.
Continuate finché sentite che il Mandala è completo.
Il passo successivo sta nello stabilire l'orientamento del vostro Mandala. Fate ruotare il disegno, e osservatelo da tutte le angolazioni.
Cercate di non considerare i margini del foglio ma solo il disegno. Un modo per sapere quando il Mandala è orientato è il ricorso al vostro senso delle proporzioni o quando la
vostra voce interiore vi dice: "È giusto così".
Quando avete stabilito l'orientamento giusto, contrassegnate il lato superiore del Mandala con una piccola lettera A.
Ora date il suo nome al Mandala. Il nome sta dentro di voi, lo sentite emergere. È il vostro stare al mondo di questo momento.
Scrivete poi la data che potrà essere utile per riflessioni future; questo perché ogni Mandala è diverso dagli altri e può essere difficile ricostruire la sequenza se non li avete
datati. Conoscere la sequenza in cui appaiono certe forme e colori può aiutarvi a scoprirne il significato.
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Ora mettetevi di fronte al vostro Mandala e osservatelo. Provate ad immaginare di diventare piccolissimi e di camminare dentro il Mandala, come se fosse una stanza.
Chiedetevi come vi sentite dentro il vostro Mandala-stanza, se ci state bene o no, e come si presentano i simboli da questa nuova prospettiva.
Se volete la vostra meditazione è finita qui. Contemplando il vostro Mandala, assorbendo con gli occhi le forme e i colori, date a voi stesi un prezioso stimolo visivo; se
desiderate scendere ancora più in profondità nel vostro disegno aspettate il prossimo post.
Buon Mandala
Francesca Salvador, docente Istituto Superiore per il Commercio e il Turismo "Pisani" - Paola (Cosenza)
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