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La domanda di mobilità in Italia e
le preferenze dei cittadini per i
diversi mezzi di trasporto
Carlo Carminucci, Isfort
La fonte dei dati:
l’Osservatorio «Audimob» di Isfort
1. Il progetto dell’Osservatorio “Audimob – Stili e comportamenti di
mobilità degli italiani” nasce nel 1999 su impulso della Fondazione BNC
e con l’apporto tecnico di Isfort SpA.
2. La “domanda” è una dimensione storicamente poco esplorata nelle
analisi e nelle politiche del settore dei trasporti, in particolare nel segmento
dei passeggeri. Lo sviluppo, seppure contradditorio, delle logiche di
mercato ha fatto crescere negli ultimi anni l’esigenza di arricchire le
conoscenze sui comportamenti di mobilità degli individui. Esigenza
avvertita dai diversi attori in campo: i soggetti istituzionali (“ascolto” dei
bisogni), le aziende di servizio (“segmentazione” della domanda), i
cittadini (reclamare il “diritto ad una buona mobilità”).
3. “Audimob” si pone l’obiettivo di colmare il vuoto di conoscenze sulla
domanda di mobilità nel Paese, ad un livello generale (dati nazionali e
possibili articolazioni regionali), nonché di omogeneizzare gli standard
metodologico-definitori alla base di indagini, per lo più locali, di questo
tipo.
Il disegno metodologico di «Audimob»
Indagine
telefonica diretta
con sistema CATI
In fase di integrazione il
sistema CAWI, in particolare
per fasce giovani e senza
telefono fisso
Oggetto principale
dell’indagine («diario
di bordo») è l’analisi
delle caratteristiche
della mobilità feriale
dell’intera popolazione
italiana in età
compresa tra 14 e 80
anni
2009
2016
Completate quindici
annualità
Dal 2000 al 2011 sono state
effettuate circa 15.000
interviste distribuite, nel
corso dell’anno, su 4
rilevazioni gemelle. Dal
2011 all’anno in corso le
interviste sono scese a
7.500 annue, su 2
rilevazioni gemelle.
Il margine di errore sui dati
nazionali resta molto basso,
inferiore all’1%
Attuale base dati
Nel complesso circa
220.000 individui
intervistati che hanno
effettuato circa
500.000 totali
2000
Il campione è su
base regionale,
stratificato per
sesso ed età
Dimensioni e dinamiche della domanda di mobilità: ogni
giorno oltre 100 milioni di spostamenti (decrescenti),
circa 1,5 miliardi di km percorsi (crescenti)
Numero spostamenti totali nel giorno medio feriale (in milioni)
140
130
120
120,6
122,8
119,4
123,2
128,1
123,5
119,5
125,4 123,8
111,7
110
107,1
106,6
100
97,5
100,2
2012
2013
90
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2014
2015
Numero passeggeri*km totali (in milioni)
1.800
1.561,0
1.600
1.395,7
1.400
1.452,0
1.432,8
1.239,8
1.200
1.432,4
1.381,4
1.381,8
1.311,8
1.302,2
1.261,2
1.045,3 1.079,3
1.000
912,7
800
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
2013
2014
2015
…quindi la lunghezza media dei viaggi è in significativa
crescita, tuttavia la mobilità locale resta dominante
La lunghezza media (in Km)
12,9
14
13,4
11,7
12
12,3
12,211,4
11,8
11,2
11,7
10
8
13,8
9,0
8,7
8,8
7,7
6
4
4,7 4,7
10,1
4,7
5,0 5,1
4,3
4,0 4,0
2
4,2
4,3
4,8
4,4
4,3 4,8
Spostamenti totali
5
2
01
4
2
01
3
2
01
2
2
01
1
2
01
0
2
01
9
2
00
8
2
00
7
2
00
6
2
00
5
2
00
4
2
00
3
2
00
2
00
2
2
00
1
0
Spostamenti urbani
Distribuzione % degli spostamenti per lunghezza
2000
2014
2015
Scala urbana (fino a 10 km)
79,8
73,5
67,3
Medio raggio (10-50 km)
18,1
23,9
29,9
2,1
2,6
2,8
100,0
100,0
100,0
Lunga distanza (oltre 50 km)
Totale
4,7
I mezzi di trasporto utilizzati: domina l’auto, anche
in tempo di crisi…
Distribuzione % degli spostamenti totali e non motorizzati per mezzi di trasporto
2015
A piedi
2014
2013
2012
2008
14,3
15,4
13,8
14,9
17,5
3,6
3,8
3,1
2,3
3,6
Totale mobilità non motorizzata
18,0
19,1
16,9
17,2
21,1
Totale mobilità motorizzata
82,0
80,8
83,1
82,8
79,9
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
In bicicletta
Totale
Distribuzione % degli spostamenti motorizzati per mezzi di trasporto
2015
2014
2013
2012
2008
Auto
83,8
81,1
82,7
82,0
81,4
Moto
4,5
4,3
3,7
3,8
5,7
11,7
14,6
13,6
14,3
12,9
100,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Mezzi pubblici
Totale
C’è correlazione tra prezzo della benzina e uso del
trasporto pubblico (come ci poteva attendere…)
Una finestra sui numeri del «garage» Italia
Fonte: Aci e Eurostat
Il peso ancora modesto, ma in crescita, delle
alimentazioni «ecologiche» e alternative
Il parco autovetture 2015 per
alimentazione
Valori
assoluti
Le immatricolazioni auto del 2015
per alimentazione
Distrib. %
18.568.405
49,71
2.137.078
5,72
Metano
883.190
2,36
Gasolio
15.666.309
41,94
4.584
0,01
82.381
0,22
Ibrido gasolio
2.967
0,01
Altre
6.319
0,02
37.351.233
100,00
Benzina
GPL
Elettrico
Ibrido benzina
Totale
8,08%
12,84%
Valori
assoluti
Distribu
zione %
Benzina
494.603
30,57
GPL
120.804
7,47
Metano
86.899
5,37
Gasolio
879.718
54,37
8.091
0,50
27.285
1,69
732
0,55
Elettrico
Ibrido benzina
Ibrido gasolio
0,24%
Fonte: ACI
2,74%
Qualche segmentazione: il trasporto pubblico pesa molto
di più nelle grandi aree urbane (marginale nei piccoli
centri)
Il mercato urbano dei mezzi di trasporto nell’ultimo biennio (quote % spostamenti
motorizzati)
Grandi città (>250mila ab.)
Moto, ciclomotore o
scooter
250mila < Comuni > 100mila
Mezzi privati (auto)
Mezzi pubblici
Comuni <100mila ab.
E’ alto il divario di soddisfazione tra mezzi di
trasporto individuali e mezzi collettivi (*)
2013
2014
2012
Grandi
città
Totale
Grandi
città
Totale
Grandi
città
Totale
Moto,
ciclomotore,
scooter
8,6
8,3
8,8
8,4
8,4
8,4
Automobile
7,6
8,2
7,4
8,2
7,5
8,1
Bicicletta
8,4
8,4
7,9
8,4
7,9
8,4
Metropolitana
7,4
7,6
7,3
7,6
7,5
7,5
6,5
6,6
6,3
6,6
6,5
6,6
6,5
6,0
6,0
6,0
6,2
6,1
5,7
6,2
5,7
6,2
5,7
6,1
Pullman,
autobus
extraurbano
Treno locale
Autobus, tram
(*)
Punteggi medi 1-10. Giudizi riferiti all’utilizzazione del mezzo nei tre mesi precedenti l’intervista
Le scelte modali dal lato «percettivo» della domanda
E’ alta la propensione al cambio modale
In prospettiva i cittadini vorrebbero:
AUMENTARE L’USO
DIMINUIRE L’USO
3,9%
Mezzi pubblici
36,7%
4,2%
35,5%
42,7%
5,9%
Automobile
40,0%
5,8%
2013
2012
…e la mobilità condivisa? Qualche numero sul car
sharing
I numeri del car sharing «a postazione fissa”
(dati a febbraio 2015)
Città
Utenti
Inizio
Auto
Milano
Sett. 2001
141
6.270
85
Venezia
Ago. 2002
43
3.574
16
Roma
Mar. 2005
124
3.430
86
Torino
Nov. 2002
122
2.795
78
Genova e
Savona
Lug. 2004
Giu. 2009
52
2.542
44
Bologna
Ago. 2002
41
1.261
31
Palermo
Mar. 2009
100
1.625
63
Firenze
Apr. 2005
16
613
16
Parma
Feb. 2007
11
328
11
Padova
Sett. 2011
11
163
13
Brescia
Feb. 2010
11
328
11
666
22.500
447
Totale
Fonte: ICS
(card attive)
Parcheggi
Il car sharing «free floating» è in grande
espansione, nelle città maggiori, ma ci sono
(comprensibilmente) meno numeri disponibili.
In Italia è strutturalmente presente in 5 città: Roma
(1400 veicoli), Milano (1900, in arrivo 480 di
Drivenow), Torino (800), Firenze (650) e Catania
(150). Sperimentazioni a Napoli. Gli operatori
principali sono Enjoy, Car2Go e Share’nGo (solo
elettrico).
Città
Firenze
Torino
Roma
Milano
Parigi
Berlino
Londra
Madrid
Incidenza veicoli
per 1000 abitanti
(tutti i servizi)
17,24
10,44
5,06
15,32
1,17
0,59
0,33
0,32
Fonte: Osservatorio Nazionale della Sharing Mobility
Quanti spostamenti al giorno? Se ne stimano 8000 a Milano dove circola circa il 40% dei veicoli a livello nazionale.
Se anche fossero 20.000 viaggi giornalieri in car sharing in tutta Italia, si tratterebbe ancora di una piccola fetta
del mercato della mobilità (oltre 100 milioni di spostamenti giornalieri, di cui 70 milioni in auto)
Naturalmente c’è anche il bike sharing, in forte crescita,
ma con numeri ancora relativamente modesti
In totale nel 2014
secondo i dati Istat
sono disponibili nei
capoluoghi di provincia
poco più di 11.000 bici
in condivisione (il 40%
a Milano), quasi il
doppio
rispetto
al
2011), e poco più di
1.000 postazioni
Tuttavia, il trasporto pubblico resta in cima ai
desideri dei cittadini come alternativa all’auto
In generale per gli spostamenti abituali, Lei pensa che i seguenti mezzi siano alternativi
all’automobile e si dovrebbero incentivare con investimenti pubblici e politiche di
sostegno? (% di risposte SI)
Pe concludere: possiamo dire qualcosa su come le
dinamiche della domanda di mobilità influenzeranno la
domanda di carburanti?
Non è facile rispondere, tuttavia su qualche spunto si può ragionare
1. Strutturalmente il ciclo espansivo della domanda di mobilità sembra declinare, al
netto degli effetti dello sprawl urbano
2. L’automobile resta il mezzo di trasporto dominante e preferito dagli italiani, a
prova di crisi economica. Nonostante appelli e dichiarazioni retoriche la c.d. «mobilità
sostenibile» ha perso terreno negli ultimi anni (forse le politiche nazionali e locali non
sono così decise ed efficaci?). Se guardiamo allo «zoccolo duro» della mobilità dei
cittadini non c’è in atto nessun cambiamento strutturale!
3. C’è tuttavia una propensione significativa dei cittadini (fattore «percettivo»)
verso il cambio modale, l’uso del trasporto pubblico e la mobilità sostenibile in
generale; se usata come leva per le policy, potrebbe tradursi in stili di mobilità
effettivamente diversi da quelli attuali (compresa una più marcata opzione green su
motorizzazioni e carburanti)
4. La sharing mobility, già in forte accelerazione, e la filiera dell’elettrico, che deve
invece decollare, potrebbero letteralmente rivoluzionare l’organizzazione della
mobilità dei cittadini a partire dalle aree urbane. E la sharing mobility significa
certamente un’opzione forte per le tecnologie safe e green (veicoli più sicuri,
motori a basse emissioni e a basso consumo, infomobilità per ridurre le percorrenze
ecc.)
5. Lo stesso si può dire per la rivoluzione trasversale delle tecnologie
nell’organizzazione di impresa, nei business model, nell’IT, nella robotica, nei materiali
eccetera
GRAZIE PER
La domanda
di mobilità in Italia e
L’ATTENZIONE!
le preferenze dei cittadini per i
diversi mezzi di trasporto
Carlo Carminucci, Isfort