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Innovazione e imprese artigiane Andrea Rossi, responsabile innovazione Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 Chi è l’impresa “terzista” • IMPRESA TERZISTA o façonista ovvero quell’impresa che non ha un proprio prodotto “finito” (bene o servizio che vende direttamente sul mercato) ma che svolge un’attività di “fase” nei confronti di un’altra/e impresa/e locale o non • Non ha contatti diretti con il mercato ovvero con il c.d. utilizzatore finale Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 I 3 MODELLI DI IMPRESE MARCHIGIANE (Studio UNIVMP per Confartigianato AN) Tradi-artigiane Innovative Orientate al mercato PROFILO AZIENDALE -imprese terziste - ditte individuali imprese subfornitrici ditte individuali e società di persone - iche lavorano con committenti - s.r.l. e società di persone PROFILO MANAGE RIALE età media del titolare intorno ai 50 anni - età media del titolare intorno ai 40 anni - età media del titolare intorno ai 55 anni PORTA FOGLIO CLIENTI monoclienti: oltre il 60% del fatturato - monoclienti: oltre il 60% del fatturato INTERNAZIONALIZ ZAZIONE assente: l’unico mercato è quello regionale, in alcuni casi è italiano - rara: prevalenza mercato italiano LA CATENA DEL VALORE - i canali di vendita utilizzati sono quelli diretti - le attività di comunicazione svolte sono quasi inesistenti - i canali di vendita utilizzati sono quelli diretti - le attività di comunicazione mediante sito web o materiale (brochure) - i canali di vendita utilizzati sono quelli diretti ma si nota anche il ricorso ad intermediari (agenti) - le attività di comunicazione prevalenti sono quelle della partecipazione a fiere. Presente il sito web LE STRATEGIE - si predilige la leva prezzo per aumentare la competitività - pochi investimenti previsti in area commerciale si punta all’innovazione (brevetti) - maggiormente orientate ad investimenti per rafforzare l’area commerciale - si predilige la “differenziazione” del prodotto - si effettua ricerca di opportunità di vendita all’estero Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 - oltre il 70% del fatturato con almeno tre clienti - presente: 50% fatturato in Italia, il restante diviso tra Europa ed in alcuni casi paesi extra europei Le diverse “forme” di INNOVAZIONE • • • • RADICALE (invenzione, scoperta) lenta, costosa, difficile, fatta nei centri di ricerca o università INCREMENTALE (miglioramento dell’esistente) rapida, diffusa, nascosta, fatta dalle imprese spesso micro a favore dei committenti TECNOLOGICA ha a che fare con prodotti e processi ORGANIZZATIVA ha a che fare con modelli e cambiamento organizzativo Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 • • DI PRODOTTO a volte è voluta a volte “capita”, spesso richiede cambiamenti forti ma talvolta significa solo aggiornare il prodotto alla moda o mercato DI PROCESSO ha un iter più lineare ma spesso porta alla necessità di fare investimenti per supportarne le finalità Alcuni dati (Indagine EBAM 1/2013) • Nella TESSILE/ABBIGLIAMENTO aumenta la produzione ma diminuisce il fatturato; nella MECCANICA è l’inverso (quindi aumenta il VALORE) • La diffusione dell’ attività di INVESTIMENTO continua a crescere nella MECCANICA e nel TESSILE/ABBIGLIAMENTO sia nel 2/2013 che nel 1/2013 • Gli investimenti (1/2013) riguardano prevalentemente MACCHINARI E IMPIANTI (54,1%) e ATTREZZATURE (16,2%) • Differentemente dal contesto generale nel comparto del LEGNO E MOBILE aumenta il ricorso agli STRAORDINARI (doppio della Meccanica e triplo del Tessile) ma gli investimenti sono ancora fermi • L’identikit del disoccupato/espulso dal MdL: operaio, giovane, a tempo indet., poco istruito, straniero Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 Quali azioni servono per le imprese (Indagine conoscitiva Confartigianato) • Aggregazioni in filiere o reti di imprese per innovazione produttiva/tecnologica • Matching tra imprese di subfornitura anche di settori diversi e/o tecnici/designer/stilisti • Controllo/Determinazione dei costi di produzione/gestione d’impresa • Reti commerciali di rappresentanza all’estero Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 L’utilizzo dell’ UTILE d’impresa (Indagine conoscitiva Confartigianato) • LA SITUAZIONE IDEALE • 33% TASSE • 33% UTILE • 34% INVESTIMENTI • LA SITUAZIONE REALE • 66% TASSE • 33% UTILE • 1% INVESTIMENTI Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 La crisi ha evidenziato i nostri limiti… Questa crisi finanziaria che riverbera sul sistema economico secondo la nostra lettura evidenzia anche e soprattutto carenze strutturali del sistema produttivo locale: - l’eccessivo individualismo - eccessiva dipendenza dal territorio - l’incapacità di affacciarsi ad un panorama più internazionale in maniera sistemica e di offrire il “distretto” al mondo o anche quando lo si fa incapacità di gestire le opportunità (lingua, trasporti, dogane, lettere di credito…) Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 …ma anche le nostre potenzialità Al contempo però rileviamo che è altissima la percezione che hanno i mercati esteri delle capacità dei nostri distretti che leggono come leader in AFFIDABILITA’ VELOCITA’ QUALITA’ PROBLEM SOLVING FLESSIBILITA’ STILE Abbiamo un modello DISTRETTUALE di collaborazione tra imprese e di scambio di conoscenza e innovazione e siamo l’unica realtà in cui un commitente può trovare in pochi kmq tutte le specializzazioni produttive di cui necessita per risolvere i più complicati problemi tecnici Abbiamo presentato il sistema delle “RETI DI IMPRESE” quel “Modello Confartigianato” su cui l’associazione ha scommesso come strada per sostenere il cambiamento attraverso l’aggregazione di imprese per superare i “limiti” intrinseci già citati Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 INNOVAZIONE: il punto di vista di Confartigianato Si tratta non già di sollecitare la ricerca e innovazione che implicita nell’attività quotidiana delle nostre piccole e micro imprese (la c.d.“conoscenza incrementale” che scaturisce dalla costante risoluzione dei problemi che la committenza “scarica” sulle nostre imprese) quanto semmai di sfruttarla e trarne la giusta remunerazione, MA senza volerla a tutti i costi gestire direttamente (e per farlo serve un SALTO CULTURALE fortissimo). Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 In sintesi… • Le imprese sono bravissime a cogliere le OPPORTUNITA’; sta al SISTEMA intercettarle crearle, renderle note e praticabili • Non si può chiedere al piccolo imprenditore di diventare un esperto di marketing, di controllo, di risorse umane…etc. Questo dobbiamo farlo noi, facendo SERVIZI ma anche SEMPLIFICAZIONE. • All’impresa bisogna CREARE UN CONTESTO FAVOREVOLE (meno burocrazia, tempi certi, risorese mirate, efficienza della politica e della PA) far fare quello per cui è nata, • RISOLVERE PROBLEMI e CREARE SOLUZIONI per un mercato sempre più veloce ed esigente Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 CONCLUSIONI: la strategia di sistema per rilanciare il distretto SOGGETTO FACILITATORE/ACCELLERATORE dell’ innovazione (soggetto nuovo Confartigianato-UnivPM-Partner tecnologico-Banca-Consulenti-etc) MATCHING dell’ innovazione FUCINA per “industrializzazione” dell’ innovazione SPIN OFF INNOVATIVI FONDO ROTATIVO per l’innovazione Stakeholder conference_Università Politecnica delle Marche_9 ottobre 2013 E il bello è che... … tutto questo esiste già! si tratta “”“solo””” di metterlo a sistema e farlo diventare strategia DI SISTEMA! 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