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La voce delle facoltà Agraria “New scenarios of European integration and policies in rural areas” Il dipartimento di Scienze economico – agrarie ed estimative (DISEAE) del nostro ateneo ha organizzato, anche quest’anno, il modulo europeo Jean Monnet sul tema: I nuovi scenari dell’integrazione e delle politiche europee nelle aree rurali. Il ciclo di seminari mira ad informare sui vari aspetti del processo di integrazione europea, con particolare riferimento all’agricoltura, e si inserisce nell’ambito delle attività formative dei corsi di dottorato di ricerca di Economia agroalimentare della facoltà di Agraria e di Economia e politica agraria della facoltà di Economia. Gli incontri di studio sono rivolti, principalmente, agli studenti delle due facoltà, per i quali è prevista la concessione dei relativi crediti formativi, ma anche ai ricercatori, agli assegnisti di ricerca e a tutti coloro – studiosi e professionisti – che sono interessati alle tematiche trattate. L’iniziativa, giunta ormai al sesto anno di svolgimento, ha registrato, negli anni, un notevole incremento del numero dei partecipanti, passando da circa centocinquanta iscritti, nell’a.a. 1998/1999, ad oltre duecentocinquanta nel 2003/2004. Il modulo viene realizzato grazie al cofinanziamento comunitario concesso dall’Unione europea nell’ambito del programma Jean Monnet ed è coordinato dal prof. Filadelfio Basile, insignito nel 2004 di una delle sei prestigiose cattedre ad personam Jean Monnet, assegnate dalla Commissione europea a full professors in possesso di un alto livello di specializzazione nelle questioni europee. Il programma prevede, anche quest’anno, interessanti incontri di studio con illustri relatori, tra cui José Maria Gil-Robles (presidente onorario del parlamento europeo), Joe Borg (commissario europeo per la pesca e gli affari marittimi), Mario Monti (commissario europeo per la concorrenza nel periodo 19942004), Paolo Scarpa Bonazza Buora (sottosegretario di stato, ministero delle Politiche agricole e forestali), nonché docenti universitari e funzionari della Commissione europea e degli organismi internazionali che operano nel settore dell’agricoltura. Agli iscritti, che parteciperanno ai seminari, verrà, inoltre, rilasciato un attestato di frequenza al modulo. Il ciclo di incontri di studio, inaugurato l’11 dicembre 2004 con l’interessante relazione del prof. Gil-Robles, si concluderà il 2 luglio 2005 ed avrà luogo presso i locali delle facoltà di Agraria e di Economia. (Teresa Caltabiano) come servizio alla comunità, ai suoi percorsi di identità e ai suoi progetti di sviluppo. Questa volta si è scelto di privilegiare un tema, L’Antico Oggi. Non si vuole proporre “l’antico” come tratto perenne e immutabile, ma mostrare l’uso vitale che la civiltà europea ne ha fatto nel tempo costituendolo come sua “radice” primaria. La contemporaneità non si definisce ignorandone la profondità storica, e L’Antico Oggi è anche una sfida a chi ritiene di appiattire sul presente l’orizzonte culturale delle giovani generazioni e della società nel suo complesso. È questo il filo conduttore che lega tra loro le diverse e numerose proposte articolate come moduli (Storie di ogni tempo, Il mito in scena, Variazioni sul classico, Eroi sullo schermo, Cartoons per “l’Antico Corso”, Collezioni d’antico), di un percorso unitario, fruibile a sezioni o nella sua completezza. Della rassegna Fuori dall’aula, dentro la città, fanno parte anche Suoni di Lettere e La lanterna magica, rispettivamente stagione concertistica e cinematografica, e infine una particolare sezione dal titolo Orchi e streghe, rassegna di incontri e proiezioni sul tema della difesa dei minori dagli abusi. Lettere Storie di ogni tempo Questa prima sezione intende rendere omaggio alle figure più emblematiche della classicità. L’avvio è dato, per sottolineare il legame con la realtà locale, dal Principe di Biscari, mecenate e naturalista-antichista della Catania del ’700. Ciascun appuntamento, Fuori dall’aula, dentro la città Per il secondo anno la facoltà di Lettere e Filosofia propone ai suoi studenti e al territorio l’iniziativa Fuori dall’aula, dentro la città, con l’obiettivo di continuare e accrescere un confronto culturale inteso 47 la voce delle facoltà che si avvale della consulenza della regista Emanuela Pistone, propone l’accostamento di parole, musiche e immagini. Il mito in scena Il teatro è da sempre il luogo supremo della rappresentazione e della metamorfosi del mito e Siracusa ne è il luogo per eccellenza. Grazie ad una rinnovata collaborazione con l’INDA, agli studenti viene dato modo di affacciarsi “dietro le quinte” degli allestimenti spettacolari di Siracusa, attraverso un insolito vis-a-vis con il regista Calenda e la straordinaria interprete Piera degli Esposti. In cartellone anche due interessanti performance, affidate all’ospite d’eccezione Dèspina Tomazani (regista, attrice, scrittrice, Premio della critica al Festival di Venezia) e al gruppo IARBA. Variazioni sul classico Il ciclo interdisciplinare di conferenze, tenute da docenti e collaboratori scientifici della facoltà, così come da studiosi di altre università, offre al pubblico un’opportunità di riflessione sui fondamenti “classici” dei saperi, proponendosi come occasione altra, rispetto alle lezioni curriculari, per approfondire le modalità di interazione tra antico e moderno nelle materie umanistiche. Eroi sullo schermo Le proiezioni in programma intendono coniugare il canone dell’eroe “bello” e “buono”, caro ad Omero e al racconto epico d’ogni tempo, con quello del versante più popolare del mito, fonte di continue riscritture cinematografiche. Lo spettacolo del peplum rivive infatti nei muscoli vigorosi di Spartacus e nel volume possente e ipnotico del Colosso di Rodi, due film emblematici per sforzo produttivo e suggestioni storiche. Il cinema di Pasolini, poi, riattualizza le favole mitologiche di Edipo e Medea dentro l’orizzonte di una solarità mediterranea e selvaggia, a cui fa eco l’algido e brumoso paesaggio di Lars von Trier, in un dialogo ravvicinato tra antichi scenari e moderne latitudini. 48 Cartoon per “l’Antico Corso” Le favole del mito non hanno incantato solo il cinema degli ‘adulti’, ma hanno contagiato ed ispirato attraverso battaglie, oracoli e sacrifici anche i film d’animazione, dove dèi ed eroi si trasformano per i bambini in compagni di gioco. È questa la sezione cui teniamo in modo particolare, perché espressamente concepita per i piccoli studenti delle scuole elementari del quartiere nel quale la facoltà vive e di cui vuole diventare sempre più parte integrante. Medicina L’impegno dell’università per la salute mentale Nell’ambito delle manifestazioni della Giornata nazionale per la salute mentale, la Clinica psichiatrica dell’università di Catania ha voluto dare il suo contributo organizzando il 6 dicembre, nell’aula magna di piazza dell’Università, un incontro su: “L’impegno dell’università per la salute mentale”. Perché una giornata nazionale e quale è lo spazio per l’università? Affrontare il problema che per la psichiatria è fondamentale: lo stigma, il pregiudizio. Aprirsi allora all’esterno, permettere un contatto con una problematica spesso evitata ed affrontata solo in termini di pregiudizio rappresenta un passo indispensabile per evitare l’emarginazione del malato di mente. Anche l’università non può esimersi nel dare il suo contributo alla lotta allo stigma. Una concreta azione può essere costituita da un progetto interfacoltà che si prefigga l’obiettivo di garantire ad ogni studente la possibilità di confrontarsi, nel proprio percorso formativo della facoltà a cui appartiene, almeno una volta con il problema della salute mentale. Certamente un piccolo contributo, quello della lotta allo stigma, accanto ai tradizionali compiti istituzionali dell’università: ricerca e didattica, senza trascurare l’assistenza, specie per la facoltà di Medicina. Non dimentichiamo come la formazione di figure professionali direttamente impegnate nella salute mentale, medici, psichiatri, psicologi, assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica, abbia rappresentato un impegno che ha origini lontane e che dalla ricerca vengono le speranze per la scoperta e l’individuazione di strumenti sempre più efficaci nella lotta alla malattia. Gli psicofarmaci e la psicoterapia, la cui utilizzazione razionale è relativamente recente, hanno dato possibilità di guarigione e controllo dei disturbi mentali fino a qualche decennio fa impensabili e questo vale anche per gli interventi psicosociali evolutisi ben oltre lo spontaneismo iniziale. Il professore Pier Maria Furlan dell’università di Torino ha riproposto nella sua evoluzione gli enormi passi avanti fatti dalla psichiatria nei secoli fino ai nostri giorni, mentre la prof. Anna Maria Fogliani, direttrice della Scuola di specializzazione in psichiatria, e la prof. Carmela Calandra, direttrice della Unità operativa di psichiatria, hanno rappresentato l’impegno attuale di tutti i docenti della psichiatria catanese (Bonanno, Crea, De Pasquale, Furnari, Grimaldi, Margarone, Petralia, Scrimali, Virzì). La presenza del rettore e dei presidi (i proff. Agostino Serra, Santo Di Nuovo, Giuseppe Vecchio) ha sottolineato l’impegno delle facoltà più coinvolte: Medicina, Psicologia e Scienze politiche e dell’università tutta. Più in particolare la prof. Venera Tomaselli, presidente del Corso di laurea in Scienze del servizio sociale ed il prof. Orazio Licciardello presidente del Corso di laurea interfacoltà in Scienze e tecniche psicologiche hanno riferito sull’impegno nei rispettivi corsi. Anche l’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico è stata rappresentata dalla dirigente dell’Unità operativa di formazione, prof. Giusy Vernaci. Il prof. Vincenzo Rapisarda, presidente del corso di laurea in Tecnica della riabilitazione psichiatrica ha concluso i lavori della giornata che hanno visto la partecipazione di un pubblico qualificato e numeroso. (Antonio Virzì)