SINDACATO ITALIANO UNITARIO LAVORATORI DI POLIZIA
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SINDACATO ITALIANO UNITARIO LAVORATORI DI POLIZIA
SINDACATO ITALIANO UNITARIO LAVORATORI DI POLIZIA Segreteria Provinciale di Torino http://www.torinosiulp.it Al Segretario Generale Nazionale Siulp Roma Oggetto: Indennità meccanografica. Prima di addentrarmi nel merito dei criteri di corresponsione dell’indennità in oggetto, è bene che tu sappia che, alla base della decisione di chiedere un tuo intervento, c’è una pressante richiesta da parte di quei colleghi che svolgono quotidianamente attività “attinenti” a quelle previste per l’ottenimento della suddetta indennità. La nostra rivendicazione non è volta esclusivamente a far ottenere loro la miseria di 40 centesimi di euro al giorno, ma soprattutto, di tutelarli, in relazione agli eventuali problemi di salute derivanti dall’utilizzo dei video terminali. L’indennità in questione è regolamentata dall’art. 5 del D.P.R. n. 146 del 5.5.1975 e da successive integrazioni, per ultima dalla circolare min.le n. 333-G/3.1.08 del 28.5.2003, nella quale si aggiornavano i requisiti per l’attribuzione dell’indennità, quali la non obbligatorietà del possesso della qualifica di operatore terminalista di 1° livello II modulo (corsi soppressi); l’effettiva applicazione all’impianto, con carattere di continuità, del dipendente interessato; che il centro elettronico, il mini sistema o la stazione di lavori collegati ad host rientrino fra quelli indicati nella relazione tecnica allegata al decreto interministeriale del 28.12.1990, così come il rispetto del contingente organico, fissato dalla stessa. Va da se, che dal 1990 ad oggi, l’utilizzo dell’informatica nell’attività della Polizia di Stato, ha avuto uno sviluppo enorme e non proporzionato all’attenzione che l’Amministrazione ed i Sindacati in genere hanno riservato ai colleghi interessati. La famosa relazione tecnica allegata al decreto interministeriale, è riferita ad un periodo quasi preistorico se paragonato a quello attuale. Pertanto, sarebbe opportuno intervenire urgentemente per sanare una lacuna amministrativa perlomeno imbarazzante, sia sotto l’aspetto economico sia su quello dei requisiti richiesti. A tal proposito, è sicuramente da rivedere il limite del contingente organico che, al momento, è l’ostacolo principale per un’applicazione più estensiva dell’istituto. La Segreteria da me coordinata, nell’attesa di una revisione della normativa, sta intraprendendo iniziative sindacali dirette alla tutela della categoria. Fraterni saluti. Torino, 20 maggio 2009. Il Segretario Generale Provinciale E.A. Bravo