undicesimo numero - ASSOCIAZIONE CULTURALE SAAMA RAAC

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undicesimo numero - ASSOCIAZIONE CULTURALE SAAMA RAAC
la Voce
dei giovani
Periodico di informazione dei ragazzi delle scuole di: Magenta - Robecco sul Naviglio - Santo Stefano Ticino
Supplemento di Notizie Asm -Giugno 2016
Registrazione al Tribunale di Milano n° 684 del 3/11/2000
Periodico dell’Azienda Speciale Multiservizi s.r.l.
Buone vacanze agli studenti redattori
A partire dall’anno scolastico 2015 - 2016, Il Comune di Santo Stefano
Ticino, ha aderito con entusiasmo alla proposta di ASM, che coinvolge
le scuole in un’esperienza editoriale, formativa per i ragazzi che si esercitano ad osservare il proprio paese e a contribuire a migliorarlo, ma
formativa soprattutto per gli adulti impegnati nelle istituzioni, che si
mettono all’ascolto della comunità locale nelle sue istanze più autentiche. La “saggezza” dei bambini può essere un vero valore aggiunto
all’azione amministrativa locale. Mi auguro che l’avventura della “Voce
dei Giovani”, iniziata sotto i migliori auspici, continui anche il prossimo
anno con l’impegno e l’efficacia già dimostrati. Un grande ringraziamento ad Asm che ci ha dato questa bella opportunità, ai docenti e
ai ragazzi che hanno collaborato al progetto. A tutti buone vacanze, in
attesa di ritrovarci l’anno prossimo dopo il meritato riposo estivo.
L’Assessore all’Istruzione del Comune di Santo Stefano Ticino
Roberta Ganzelmi
A piedi per un mondo più pulito
Un paio d’anni fa, alcuni volontari di Santo Stefano
Ticino hanno istituito il servizio “Piedibus”, allo scopo di
accompagnare a scuola e riportare a casa i ragazzi della
primaria e della secondaria, sostituendo lo scuolabus.
Questa iniziativa, in un primo momento, accoglieva
solo i ragazzi dalla quarta in su, ma ora è disponibile
per tutte le classi. Inizialmente pochi partecipavano al
progetto, ma nell’ultimo anno le persone che aderiscono sono aumentate. L’iniziativa ha anche uno scopo
ecologico: abitua i ragazzi ad andare a scuola a piedi,
inquinando meno e favorendo l’attività fisica.
I ragazzi e ragazze della 5ªA e della 5ªB vogliono ringraziare questi volontari per il tempo prezioso che
dedicano a loro.
Classi 5ªA e 5ªB
Primaria Santo Stefano Ticino
Fiera di San Majolo, il concorso per le scuole
A Robecco sul Naviglio da 104 anni il Comune organizza la fiera di San Majolo nella giornata
del 1° Maggio - Festa dei lavoratori. Da qualche anno, il sindaco indice un concorso per le scuole
organizzato sempre dal Comune con il Comitato Fiera. Quest’anno è stato chiesto di costruire
uno spaventapasseri con dei materiali riciclabili. Da sempre nelle campagne attorno a Robecco
i contadini usavano mettere gli spaventapasseri per allontanare gli uccelli. I ragazzi della scuola
primaria hanno realizzato spaventapasseri con materiali diversi ed ecologici: le classi quinte hanno
fatto uno spaventapasseri solo con bottiglie di plastica, cui hanno dato il nome di “Cyber Plastik”,
perché sembra un po’ spaziale, futuristico. Le classi quarte hanno proposto spaventapasseri molto
classici costruiti con stoffa, legno, paglia e con nomi altrettanto classici, come Francesco, Rosita,
Lionel, Tom, Giuseppino e “Mario il Golosone”. I bambini di prima hanno fatto uno spaventapasseri
molto particolare a forma di corvo con sacchi della spazzatura neri e l’hanno chiamato “Nerone
il Corvo Riciclone”. Tutti gli spaventapasseri sono stati esposti all’ingresso del Palazzo comunale.
I vincitori del concorso hanno avuto un buono per il proprio plesso, di importo diverso in base
al posto in classifica, per comprare materiali scolastici. Ecco di seguito l’elenco dei cinque lavori
premiati dell’edizione 2016 del concorso: 1°classificato “Album artistico/fotografico - Alunni scuola
materna “Umberto I” (premio di 500,00 euro); 2°classificato Spaventapasseri “Mario il Golosone”
- Alunni scuola primaria Robecco classe 4ª B (250,00 euro); 3°classificato Spaventapasseri con
Meridiana - Alunni scuola primaria Casterno, classe 3ª (150,00 euro); 4°classificato Spaventapasseri
“Generazione Digitale” - Alunni scuola primaria Casterno, classe 5ª (100,00 euro); 5°classificato
Spaventapasseri “Giuditta” - Alunni scuola primaria Robecco, classi 2ª A e 2ª B (100,00 euro).
Lo scorso anno il tema del concorso era sui cibi, legato all’EXPO e il primo premio è stato vinto dalla
scuola materna.
Classe 5ªB
Primaria “L. Da Vinci” Robecco sul Naviglio
D i r e t t o r e r e s p o n s a b i l e : A l d o A m a d o r i R e d a z i o n e : D a n i l o L e n z o - S a b r i n a S t o p p a - S a r a A b d E l Fa t t a h
R e a l i z z a z i o n e g r a f i c a : S t i l i d i v e r s i s n c B e r n a t e T i c i n o - w w w. s t i l i d i v e r s i . i t S t a m p a : L i t o P i ù - M e s e r o
S e g r e t e r i a : A S M s r l v i a C r i v e l l i 3 9 M a g e n t a , t e l e f o n o 0 2 . 9 7 2 2 9 . 2 1 2 e - m a i l : c o m u n i c a z i o n e @ a s m m a g e n t a . i t - w w w. a s m m a g e n t a . i t
Educazione alimentare:
SALUTE: correre ai ripari
I dati statistici riportati dall’ISTAT nell’anno 2015 mostrano l’aumento della diffusione di alcolici; in particolare nei giovani, infatti,
il 64,5% della popolazione italiana sopra gli 11 anni ha fatto uso di
alcolici almeno una volta nell’arco dell’anno.
La diffusione di alcolici è affiancata ad una diffusione di droghe e
sostanze stupefacenti che non fanno altro che danneggiare il fisico e
la salute, in particolare dei giovanissimi.
Un altro dato sconvolgente fornito dal Ministero della Salute è
l’aumento del tasso di obesità che ormai ha raggiunto il 29,6% dei
ragazzi tra i 6 e i 17 anni.
Questi dati fanno riflettere e fanno domandare se Magenta nel suo
piccolo può fare qualcosa per migliorare e arginare la situazione.
Sono molteplici le iniziate che il Comune e le Associazioni della nostra
città propongono e promuovono per risolvere questi problemi.
In tutte le scuole medie e superiori si tengono incontri con esperti nel
settore delle droghe e delle dipendenze per sensibilizzare i giovani su
un aspetto così importante per la loro salute, in modo da prevenire gli
errori o comunque cercare di rimediare a quelli già commessi.
Alcune scuole propongono iniziative molto interessanti, ad esempio
alcune classi dell’Istituto “Luigi Einaudi” sono andate nella comunità
Fides Onlus - Ca’ Nostra di Corbetta a passare una giornata con gli
ospiti della comunità, i quali hanno avuto modo di raccontare le loro
storie e i propri percorsi di liberazione dai vizi e dalle dipendenze.
Molte sono le iniziative anche per promuovere lo sport e l’attività
fisica. Il Comune di Magenta organizza e sostiene le iniziative e le
attività sportive rivolte alla popolazione e in particolare ai giovani.
Un’iniziativa che sta da poco prendendo campo è il progetto “Album
di figurine”, che ha lo scopo di diffondere l’informazione sull’attività
dei gruppi sportivi presenti sul territorio e favorire la pratica sportiva
come attività di prevenzione e di promozione del benessere.
È proprio il benessere la condizione che noi tutti dovremmo cercare.
Benessere fisico ma anche mentale, lottando noi stessi in prima persona per raggiungere uno stato di salute che ci permetta di vivere al
meglio.
È opportuno dedicare del tempo alla nostra alimentazione, allo
sport e alla vita sociale piuttosto che trascurarsi e rovinare irrimediabilmente il nostro corpo e la nostra mente. Pochi minuti al
giorno possono cambiarci la vita.
Ilaria Benzo e Camilla Chiodini
IIS “L. Einaudi” Magenta
cinque anni alla scoperta dei sapori
La storia dei piccoli chef della scuola primaria
“Leonardo Da Vinci” di Robecco sul Naviglio inizia in
classe 1ª. La società Sodexo, che gestisce la mensa scolastica, ha aiutato i nostri alunni a scoprire gli alimenti e
a cucinarli in modo divertente.
In classe prima i nostri alunni hanno manipolato frutta
e verdura per costruire dei simpatici animali; in classe
2ª hanno assaggiato vari tipi di cibi salutari. Il 3ª anno
scolastico hanno costruito una piramide alimentare
posizionando alla base cibi più salutari e in cima quelli
da mangiare raramente; i ragazzi di quarta invece si
sono recati nella loro mensa per iniziare a cucinare del
cibo: gnocchi con spinaci, sugo, pesto e come dessert
palline di cocco con cacao, che sono sicuramente piaciute di più. Al termine di questa esperienza, le cuoche
vere hanno consegnato la ricetta per provare a rifarle a
casa. Infine, in classe 5ª, gli alunni hanno preparato cose
semplici ma molto gustose come la pizza e i biscotti.
I ragazzi hanno trovato l’impasto già pronto e l’hanno lavorato ancora un po’ con le mani e poi steso per
intagliarlo con formine varie. Ancora più facile è stato
gustare il risultato finale. La pizza poteva essere farcita
con prosciutto, cipolla, wurstel, zucchine oppure semplicemente con pomodoro e mozzarella come la classica
margherita. Invece i biscotti sono stati facili da preparare
e molto prelibati da gustare. Il parere dei nostri alunni
è stato sempre positivo e l’ultima lezione è stata molto
divertente ma anche istruttiva.
Classe 5ª B
Primaria “L. Da Vinci” Robecco sul Naviglio
Alla Verdi di Casterno ci si diverte con le lingue straniere
Per i ragazzi di Casterno, l’anno scolastico è stato pieno d’iniziative e
progetti interessanti.
Una di queste iniziative è stata quella di avvicinare gli alunni a lingue diverse
dall’italiano, motivandoli allo studio della seconda lingua.
Il giorno 30 settembre 2015, una simpatica ragazza tedesca è arrivata alla
scuola “Giuseppe Verdi” di Casterno con una Volkswagen Caddy, tutta colorata e piena di materiale e gadget. L’iniziativa si chiama “Deutschwagen
Tour - Vieni con noi” ed è stata avviata dall’Istituto Goethe, per promuovere
l’insegnamento del tedesco nelle scuole italiane.
Durante la lezione - gioco, i giovani alunni hanno imparato divertendosi
molti termini tedeschi di uso comune: brevi frasi, i colori, gli animali, i principali negozi. Un’altra iniziativa simpatica e piacevole è stata “Bonjour a tout le monde”, per avviare i ragazzi alla lingua francese.
Le tre lezioni sono state tenute da ragazze preparate dell’Istituto “Salvatore Quasimodo” di Magenta. In modo semplice e accattivante hanno ottenuto buoni risultati dai bambini di classe quinta che si sono divertiti e appassionati.
Molto interessante è stato anche l’intervento della professoressa Carrara, della scuola secondaria di primo grado “Don Milani”
di Robecco, che ha dato l’opportunità agli alunni di cimentarsi nella conversazione in lingua inglese.
La conversazione è sicuramente una buona pratica per l’apprendimento di una lingua. Anche i ragazzi su questo punto sono
stati d’accordo. Bene! Allora la scuola aspetta tanti specialisti anche per l’anno prossimo!
Classe 5ª A
Primaria “G. Verdi” Casterno
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Giugno 2016
Una lezione“AD ARTE”a Brera
Il giorno 3 marzo 2016, in mattinata, la
quinta della scuola primaria di Casterno,
insieme ai compagni di Robecco, si è
recata a Brera per assistere a una lezione
diversa nella famosa Pinacoteca.
I ragazzi sono partiti con il pullman che li
ha accompagnati nella piazza San Marco,
situata proprio vicino alla loro destinazione. Dopo un breve tragitto a piedi nel
caratteristico quartiere di Milano, gli alunni sono entrati nel cortile del bellissimo
edificio, sorto sopra un antico convento,
con l’antica chiesa di Santa Maria in Brera.
Essi hanno potuto osservare la statua di
Napoleone, di Antonio Canova, posta al
centro del cortile. Proprio per volontà di
Napoleone, la raccolta di opere divenne
un museo. I dipinti provenivano da tutti
i territori conquistati e da chiese e conventi lombardi.
La guida ha accolto gli studenti pronti
per iniziare un percorso molto interessante dal titolo: “Due braccia, due gambe,
una testa”, che affronta l’evoluzione della
figura umana nel tempo, vista da vari
artisti, con tecniche diverse.
I bambini si sono appassionati molto
davanti al “Cristo alla Colonna” di Donato
Bramante. La guida Monia ha spiegato
come lo sguardo esprimesse tristezza
e sofferenza. Agnolo Bronzino, invece
nel dipinto “Andrea Doria in veste di
Nettuno” rappresenta l’ammiraglio come
il Dio del mare muscoloso e immortale.
Molte riflessioni sono state fatte di fronte
all’”Ultima Cena” di Daniele Crespi sugli
sguardi degli apostoli, ma anche sul cibo
raffigurato, messo a confronto con il
nostro.
Davanti all’autoritratto di Giuseppe Bossi,
i bambini si sono divertiti ad osservare il
proprio look paragonato alle tendenze
del tempo.
Molto apprezzato anche il dipinto a tempera e oro “San Verano tra due angeli e
sei storie della sua vita”, su tavola.
In ultimo, gli affreschi su muro, eseguiti
sull’ intonaco fresco di una parete dove
il colore è incorporato e dura nel tempo.
Gli alunni sono riusciti anche a dare
un’occhiata veloce alla Biblioteca nazionale braidense, con emozione.
Emozionante e interessante, infatti, è
stata questa breve ma intensa lezione di
cultura.
Così, tutti istruiti, i ragazzi di quinta di
Casterno sono ritornati nella loro scuola, soddisfatti della mattinata diversa.
Classe 5ª A
Primaria “G. Verdi” Casterno
Scacchi: un torneo da strizza neuroni
Lo scorso 8 aprile, presso la scuola “Leonardo Da Vinci” di Robecco
sul Naviglio, si è tenuto un torneo di scacchi. Dalle 8.30 alle 12.00,
le classi 5ªA e 5ªB hanno giocato cinque turni separati da un breve
break. I due direttori di gara appartenevano alla “Accademia scacchi
di Milano”.
Prima di ogni match, attraverso la LIM, mostravano le coppie di
sfidanti ai vari giocatori: questo momento era il più aspettato dai
ragazzi anche perché potevano scrutare con occhio attento la classifica provvisoria. Una volta annunciate le partite, venivano indicate
le varie postazioni. Ogni match aveva una durata di 20 minuti. Se la
partita non finiva entro il tempo indicato, veniva considerata pari,
altrimenti veniva deciso il vincitore in base ai pezzi in campo. Nel
caso in cui qualche ragazzo era assente, chi doveva sfidarlo riceveva
la vittoria servita sul piatto d’argento.
Alla fine di questo palpitante torneo, è stata annunciata la classifica
dei trentasei giocatori. Al 1° posto si è classificato Alessandro Porati
di 5ªA; al 2° posto si è classificato Fernando Panizzut di 5ªA e al
3° posto Luca Rossetti di 5ªA.
Classe 5ª A
Primaria “L. Da Vinci” Robecco sul Naviglio
TROPPI RIFIUTI: STOP AGLI IMBALLAGGI
Nell’ambito del progetto di alternanza scuola - lavoro, gli studenti delle classi terze del liceo “Donato Bramante”,
si sono recati in visita all’ASM di Magenta tra fine febbraio e inizio marzo.
ASM (Azienda Speciale Multiservizi) s.r.l., che quest’anno compie il suo quarantesimo anniversario, nasce dall’Azienda Servizi
Municipalizzati in seguito alla volontà del Comune di Magenta di municipalizzare il servizio gas. Attualmente ASM si occupa di
gestione degli impianti termici, cura del verde, casette dell’acqua e, direttamente o attraverso la società partecipata Aemme
Linea Ambiente, di igiene urbana e di gestione di piattaforme per la raccolta differenziata.
L’esperienza dei ragazzi si è articolata in due fasi principali. Nella prima parte della mattinata gli studenti sono stati ospiti nella
sede di via Crivelli, dove hanno assistito a una presentazione della società da parte del direttore generale, grazie a cui hanno
scoperto il ruolo della società nel contesto urbano, quindi i suoi compiti e la sua organizzazione capillare a livello territoriale, che comprende la maggioranza dei comuni intorno a Magenta, ovvero Marcallo, Mesero, Cuggiono, Bernate, Boffalora,
Robecco, Corbetta, S. Stefano e Ossona. È stata inoltre raccontata la storia di questa azienda.
In tarda mattinata la visita si è spostata alle piattaforme per la raccolta differenziata di via Murri che erano letteralmente piene
di rifiuti.
segue
Giugno 2016
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Produciamo troppi rifiuti e questo si è reso evidente dall’esperienza. E troppi fra questi rifiuti vengono avviati alla discarica,
che invece, secondo le indicazioni di una corretta politica di gestione, dovrebbe essere l’estremo rimedio.
È stato calcolato - e i dati sono visibili sul sito dell’Arpa della Lombardia - che a Magenta ogni cittadino produce circa 1,2 kg di
rifiuti al giorno per un totale superiore alle 10 tonnellate l’anno.
È stato stimato che gli imballaggi costituiscono circa il 40% in peso e il 60% in volume dei rifiuti solidi urbani. Gli imballaggi
raggiungono il secondo posto, dopo l’umido organico, nella classifica della composizione dei rifiuti.
Sarebbe, quindi, bene limitarli ma per farlo bisogna sapere che cosa indica la parola imballaggio. Un imballaggio è un prodotto adibito a contenere e proteggere determinate merci. Si va dalla busta della spesa al pacco di pasta, fino al polistirolo nella
confezione del nuovo televisore. Quindi gli imballaggi producono rifiuti di plastica, carta e cartone.
Per evitare di produrre troppi di questi rifiuti, si dovrebbe promuovere una nuova politica partecipativa sia dei consumatori
sia delle aziende. I primi potrebbero, nel loro piccolo, ridurre il consumo di plastica inquinante per esempio bevendo l’acqua
del rubinetto o facendo la spesa con buste di tela ricavandone anche un risparmio in denaro. Alle aziende, invece, andrebbe
imposto di non produrre imballaggi. Ma come? Partendo dal presupposto che in Italia, secondo Corepla (il Consorzio nazionale
per la raccolta, il riciclaggio, il recupero degli imballaggi di plastica), il 60-65% dell’imballo viene recuperato, la rimante parte
comunque va a inquinare l’ambiente. Per limitare la produzione di imballaggi potremmo seguire l’idea di due giovani imprenditrici che hanno aperto a Berlino il primo supermercato senza confezioni né imballaggi, dove i prodotti vengono venduti sfusi
senza confezioni vistose e inquinanti. In questa nuova ottica tutto viene privato di scatole, bottiglie, buste e confezioni; il cliente
porta a casa la quantità preferita di prodotto e ne ricicla gli imballaggi di volta in volta.
In questo supermercato sono disponibili circa 350 prodotti sfusi: dalla pasta al caffè, dall’aceto ai semi, dalle tisane ai detersivi
e così via. Adottando questo nuovo modello di vita, oltre che a ridurre al minimo l’impatto ambientale degli imballaggi, che
saranno sempre più rari e utilizzati solo quando necessario, si risparmierebbe nell’acquisto dei prodotti, che privi di confezione
costano meno. Infine, si ridurrebbero i costi di gestione dei rifiuti che vanno a gravare sulle tasche del cittadino.
...STOP AGLI IMBALLAGGI
Samuela Gambini
Liceo “D. Bramante”
LE CAUSE DELL’IMMIGRAZIONE IN EUROPA
L’immigrazione è un fenomeno che si verifica in tutta Europa, a causa della guerra, dell’economia e per la mancanza di cibo.
Oggi è diventata una vera e propria emergenza, soprattutto in Italia. Le persone che vengono nel nostro Paese, provengono da aree
del cosiddetto terzo e quarto mondo, come l’Africa, il Pakistan, l’Asia, la Siria e l’Iraq.
A Magenta sono stati accolti nel centro di accoglienza i profughi provenienti dalla Libia. Questo centro di accoglienza è stato
aperto il 5 luglio 2014. Le persone, a tale proposito, hanno diverse opinioni: alcuni cittadini vorrebbero aiutarli, mentre altri cittadini
sono contrari ad accoglierli. Dal telegiornale sembrerebbe vero che in Italia ne sbarcano di più che negli altri Paesi, perché alcune
comunità vicine sono contrarie a tenerli ma anche a causa della sua posizione geografica; l’Italia, infatti, è esposta sul mare e le sue
coste sono facilmente raggiungibili oltre che difficili da controllare.
Gli immigrati in Italia e in Europa sono 3.100.517, ma la loro incidenza continua a crescere. Per quanto riguarda la distribuzione
degli immigrati sul territorio Italiano, le 5 regioni con il maggiore numero di popolazione straniera sono: l’Emilia Romagna (11,1%),
la Lombardia e l’Umbria (10,5%), il Veneto (10%) e la Toscana (9,5%).
Ad ogni modo il fenomeno dell’immigrazione non si presenta con dati certi. I flussi sono troppi e incontrollabili per farsene un quadro completo. È dunque impossibile stabilire quanti sono gli immigrati in Italia e in Europa con certezza. Ciò che è certo è che l’Italia,
per la prima volta, si vede sottoposta a un così grande flusso migratorio.
Il governo sta affrontando l’emergenza e ha approvato alcune leggi che possono aiutare gli immigrati a risolvere, a casa loro, alcuni
problemi di tipo economico - sociale. Inoltre, sta elaborando nuove leggi per rendere meno difficile la vita degli extracomunitari in
Italia.
Gli extracomunitari, purtroppo, troveranno sempre dei problemi relativi alla convivenza; si può solo sperare che la condizione in
cui sono costretti a vivere nei loro Paesi migliori, in modo che non debbano necessariamente lasciare la loro patria per cercare un
futuro incerto in Italia.
Questo continuo flusso di immigrati crea allo stato Italiano gravi problemi. Infatti, è impossibile accogliere tutta questa povera gente
nei centri di accoglienza perché comporta dei costi notevoli per mantenerla e rimpatriarla. Ciò che crea più preoccupazione sono
gli immigrati clandestini che vivono in condizioni pietose.
Naturalmente le organizzazioni criminali sono le prime a offrire loro un lavoro illegale. Spesso i malavitosi si servono di alcuni
immigrati clandestini per lo spaccio di droga. Mentre talvolta le donne vengono immesse nella fitta rete della prostituzione. Non
vengono risparmiati nemmeno i profughi invalidi, che capita vengano messi nelle grandi città per chiedere l’elemosina.
Negli ultimi tempi il governo italiano sta provvedendo a mettere in atto una strategia per ridurre il fenomeno, almeno per evitare
lo sbarco via mare. Ha stipulato un accordo con la Libia, che è il punto di partenza per le migrazioni via mare provenienti dall’Africa
centrale. L’accordo prevede che il nostro governo fornisca alla Libia i mezzi necessari per la sorveglianza delle coste a spese dell’Italia.
Inoltre, le nostre forze dell’ordine provvederanno a formare e addestrare le forze di polizia libiche.
Questo è un ottimo punto di partenza per la lotta all’immigrazione che servirà a sconfiggere le organizzazioni criminali che intascano soldi con il traffico di esseri umani. Alla base di tutto, si avverte una mancanza non di risorse, quanto di competenze e di umanità.
L’immigrazione è un fenomeno serio dietro al quale forse si nascondono problemi ancora più grandi. Intanto, il fondo è stato già
toccato.
Cinzia Norelli, Sara Cameroni, Serena Marangolo
Classe 5ªA,
Primaria “E. De Amicis”
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Giugno 2016
A SCUOLA SI PARLA
DI BULLISMO
E CYBERBULLISMO
PRIMA DI COLLEGARTI
CONNETTI IL CERVELLO
A scuola si apre il dibattito su bullismo e cyberbullismo. Venerdì 8 aprile 2016 la professoressa Marzia Bognetti, docente
della scuola secondaria “F. Baracca” di Magenta ed esperta riguardo ai temi del bullismo e del cyberbullismo, è stata intervistata dagli alunni delle classi 5ªC e 5ªD della scuola primaria “S. Caterina da Siena” di Magenta, per spiegare il corretto
uso dei social, delle chat, dei giochi scaricati da Internet e di WhatsApp.
L’esigenza di affrontare il problema del cyberbullismo è sorta proprio dagli alunni delle due classi durante una conversazione,
quando le insegnanti li hanno informati di alcuni usi non appropriati di WhatsApp. L’incontro, organizzato dalle insegnanti, si è
tenuto nell’aula magna della scuola primaria “Santa Caterina”.
Ecco di seguito alcune fra le risposte più significative dell’intervista.
A quale età sarebbe opportuno avere un cellulare? E WhatsApp?
«Non è consigliabile l’uso del telefonino prima dei 13/14 anni, anche perché fino a quell’età i bambini sono sempre accompagnati dai
genitori. Lo stesso vale per WhatsApp. È bene ricordare che i genitori hanno il dovere di controllare quello che scrivono i loro figli con
il cellulare, perché ne sono responsabili finché non saranno maggiorenni».
Chi fra adulti e bambini utilizza di più il cellulare?
«Tra adulti e bambini non c’è grande differenza, ma i bambini, in alcuni casi, lo usano in modo inappropriato».
Quali sono i rischi dell’uso prolungato del cellulare per i bambini?
«Il cellulare emana onde elettromagnetiche che possono essere pericolose soprattutto per i bambini, che sono nell’età dello sviluppo.
Possono causare malattie e danneggiare il cervello. Per questo il cellulare non andrebbe tenuto in tasca e a contatto con il corpo, ma
dentro uno zainetto. Nel Nord Europa, per precauzione, le antenne devono distare almeno 400 metri dalle case. Un altro rischio è la
dipendenza patologica».
Utilizzando il cellulare, si può avere uno shock?
«Si può andare in shock utilizzandolo troppo a lungo i videogiochi. Il cervello può andare in corto circuito a causa delle numerose
stimolazioni date dalle luci e dai rumori dei giochi. In alcune persone predisposte possono scatenarsi crisi epilettiche».
A quale età ci si può iscrivere ai social?
«Per usare i social bisognerebbe avere 13 anni. Dai 13 ai 18 i genitori devono comunque controllare i propri figli».
Perché è stato inventato WathsApp?
«WhatsApp è stato ideato per poter contattare tutti e poter mandare foto e messaggi nell’immediato; è un’applicazione di messaggistica istantanea».
Perché secondo lei ha avuto così successo?
«WhatsApp ha avuto successo perché è comodo e tanti lo utilizzano perché è facile da usare».
Quali sono i lati positivi di WhatsApp?
«Sono diversi: è un social con cui si può comunicare facilmente; si possono formare gruppi significativi di colleghi di lavoro, compagni
di scuola o di squadra, oppure si può scrivere in chat privata. È utile per scrivere comunicazioni urgenti».
Per quale scopo hanno messo i “gestacci” su WhatsApp?
«In Giappone, dove sono stati inventati, gli smile e i “gestacci” hanno un significato diverso dal nostro: servono per far capire lo stato
d’animo di chi li manda. Gli emoticon hanno diversi significati a seconda della nazione; per ben interpretarli, sarebbe opportuno che
ogni persona andasse a controllare su internet il vero significato di ogni emoticon digitando “Significato emoticon”».
Si può mettere la foto di persone o di amici su WhatsApp?
«Prima di postare la foto bisogna chiedere l’autorizzazione alla persona interessata. Se non viene dato il consenso e si pubblica la foto,
il soggetto potrebbe fare denuncia alla polizia per non aver rispettato la sua privacy».
Che differenza c’è fra bullismo e cyberbullismo?
«Si dice bullismo quando una persona prende in giro, picchia e umilia una persona più debole; il cyberbullismo si manifesta con gli
stessi comportamenti, ma attraverso i social».
Perché tra i ragazzi potrebbero manifestarsi situazioni di cyberbullismo?
«I litigi sui social hanno inizio con l’uso di “gestacci” , insulti e con l’invio di fotografie volgari. In alcuni casi si verificano esclusioni di
persone dal gruppo e si creano sottogruppi per “parlare male” del soggetto escluso e a sua insaputa. Anche chi legge i messaggi di
questo tipo e non dice niente è complice e quindi colpevole di cyberbullismo».
Quali rischi si corrono se si utilizzano i social in modo scorretto?
«Il rischio è che se si insulta o si maltratta qualcuno si può essere denunciati alla polizia postale, perché è un’ingiuria, un reato civile.
Per questo reato i genitori di ragazzi minorenni devono pagare una multa dai 500 ai 3000 euro».
Cos’è Instagram? È un’app adatta ai bambini?
«Istagram è un altro social, attraverso il quale si possono postare e commentare foto e video e cliccare su “mi piace” o no».
Ci può dare un consiglio finale su come utilizzare bene i social?
«I social devono essere usati con attenzione e responsabilità e sempre con il controllo dei genitori».
L’incontro è stato utile e interessante perché gli studenti hanno imparato molte cose che non sapevano. La professoressa
Bognetti è stata gentile con loro e ha risposto a tutte le domande. Ha anche fatto vedere alcuni filmati sul tema del bullismo. L’augurio è che i suoi consigli possano essere utili anche a chi leggerà questo articolo, compresi i genitori.
Gli studenti hanno ringraziato la professoressa per la sua disponibilità.
Classi 5ªC e 5ªD
Primaria “S. Caterina da Siena” di Magenta
Giugno 2016
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Alla “De Amicis”
la missionaria Maristella
La missionaria laica Maristella Bigogno ha detto: “Quando mi hanno chiesto
di recarmi in Togo come missionaria, non sapevo dove fosse e così ho dovuto consultare l’atlante: la mia destinazione era l’Africa!”.
Ma chi è Maristella Bigogno? Fino a qualche settimana fa, anche noi studenti non conoscevamo Maristella o, per meglio dire, la seguivamo nelle sue
attività tramite i calendari che ogni anno suo fratello Francesco, in nome
dell’associazione Cuori Grandi, regala a ciascuno di noi. Finalmente lunedì 9
maggio 2016 abbiamo potuto accoglierla nella scuola “E. De Amicis” e sentir
raccontare dal vivo la sua esperienza ci ha davvero colpiti.
Da 18 anni vive in Togo e dal 2011 ad Amakpapè, mentre prima abitava a
Magenta e insegnava religione presso la Scuola Media “4 giugno 1859”. In
questo villaggio africano, il cui nome significa casa delle foglie, con l’aiuto di
tante persone che hanno donato soldi, attrezzature e tempo, ha realizzato
prima una grande scuola, poi un ambulatorio medico e da ultimo una chiesa. Il prossimo impegno sarà un ospedale pediatrico. «Nel villaggio globale di cui ora tanto si parla, dove tutti dovrebbero avere
gli stessi diritti, purtroppo ci sono ancora tante persone e soprattutto tanti bambini che vivono in povertà, non hanno cibo, una
casa, l’istruzione, cure mediche. - ha affermato Maristella - Ricordatevi sempre: voi siete una goccia, ma senza la vostra goccia
non si fa un oceano. Non pensate che non si possa fare nulla. Nella vita quello che conta è essere buoni!».
Una lezione davvero speciale che ci ha permesso di capire l’importanza del dono, ma che ci ha anche insegnato a non
sprecare e ad apprezzare le cose semplici che apparentemente non hanno valore o che diamo per scontato. Nulla è facile,
niente è impossibile!
Classe 5ª B
Scuola Primaria “E. De Amicis”
A scuola con la Protezione civile
Nella scuola primaria ”Leonardo Da Vinci” di Robecco sul Naviglio il 6 maggio le classi VªA e VªB hanno assistito a una
lezione della Protezione Civile.
Durante l’incontro i volontari della Protezione Civile hanno spiegato agli alunni come comportarsi quando accadono fenomeni naturali catastrofici come
terremoti o incendi. Le classi si sono riunite per vedere delle foto-immagini
che l’esperto ha spiegato in modo dettagliato. Nello specifico ha descritto le
azioni che sono necessarie da fare in caso di fenomeni pericolosi causati sia
dalla natura, sia dall’uomo.
In caso di terremoto, bisogna ripararsi sotto i tavoli per stare più protetti; inoltre, si deve stare lontani dalle finestre. In caso di incendio, viceversa, se una
persona ha gli indumenti in fiamme, è necessario cercare di soffocare il fuoco.
Terminata la spiegazione, gli alunni si sono recati nel cortile davanti alla scuola insieme ai volontari, per assistere alla dimostrazione di tutti gli strumenti
che usano in contesti diversi. Inoltre, hanno potuto ammirare fari e lanterne
per far luce durante gli interventi notturni. Dopo gli alunni hanno provato
una pompa che serve a espellere l’acqua dalle cantine allagate. Tutti si sono
divertiti molto. Infine, gli esperti hanno consegnato ai ragazzi un attestato e un volantino.
Classi 5ª A
Primaria “L. Da Vinci” Robecco sul Naviglio
6
Giugno 2016
Pomeriggi per gli studenti all’insegna dello sport
Il 26 aprile 2016 gli alunni delle classi quinte della scuola primaria “Leonardo Da Vinci” di Robecco sul Naviglio hanno partecipato al progetto “Giornata del ciclismo”.
I volontari delle associazioni ciclistiche della zona hanno proposto un video sulla progettazione, evoluzione e costruzione
della bicicletta. Il primo velocipede fu progettato da Leonardo da Vinci, ma fu un disegno mai realizzato. Poi hanno fatto una
gimkana, che consentiva con un percorso di abilità composto da una rampa, uno slalom, una curva a gomito e il lancio di una
borraccia in un cesto. Infine, gli istruttori hanno fatto una classifica dei più veloci: la vincitrice della classe 5ªA è stata Dalila, tra
i maschi ha vinto Fernando; invece, della classe 5ªB la prima tra le femmine è stata Virginia mente il primo tra i maschi Luca. Alla
fine sono stati premiati tutti, compresa la maestra.
Un altro incontro sportivo è stato svolto dai bambini di classe terza il 20 aprile. Si trattava della giornata del podismo, organizzata dalle associazioni podistiche del paese. All’inizio hanno visto un video sulla storia della maratona, poi hanno eseguito un
percorso camminando, in seguito marciando. Infine, hanno fatto la merenda, offerta dai volontari con pane e nutella, frutta,
torta e tè. Tutti i bambini sono stati premiati con delle medaglie - ricordo. Sono stati due pomeriggi fantastici e graditi da tutti.
Gli incontri, previsti nel Piano per il diritto allo studio 2015 – 2016 e che si sono tenuti anche nella scuola primaria di Casterno,
sono stati divisi in due parti: una teorica, cui hanno collaborato i ragazzi della palestra Met Evolution e l’altra pratica (corsa
campestre nei giardini delle scuole).
A questo progetto hanno aderito diverse associazioni sportive: ASD LaTigre, Tapascione Running Team e UC Casterno, ASD
Brontolo Bike ASD, Velo Sport Abbiategrasso e Velo Sport Robecco.
Classe 5ªB
Primaria “L. Da Vinci” Robecco sul Naviglio
I bambini di Casterno recitano
al teatro Agorà di Robecco
Come ogni anno gli alunni della scuola primaria “Giuseppe Verdi” di Casterno
mettono in scena uno spettacolo teatrale coinvolgente.
Gli attori sono loro, proprio i bambini della scuola.
Il teatro è quello di Robecco sul Naviglio: “Agorà”.
Lo spettacolo è “Il libro della giungla”, tratto dal racconto di Rudyard Kipling. Il regista è lui: Simone Migliavacca, che da tempo
guida gli alunni per avvicinarli al teatro come protagonisti.
Il progetto teatro, finanziato dal Comune di Robecco, ha lo scopo di accompagnare i piccoli a prendere coscienza di se stessi,
imparando a controllare le proprie emozioni, superando le insicurezze e potenziando la creatività.
Ecco la storia. Driiin! Suona la campanella della scuola. Subito e scatenati entrano gli alunni. La maestra arriva e li richiama al
silenzio; dopo aver distribuito i quaderni, inizia a spiegare: “Rudyard Kipling, nato a Bombay nel 1865…”. E mentre i bambini
aprono i loro libri, parte la musica e… si ritrovano esploratori nella giungla, tra piante, animali e maschere indigene”.
Così ha inizio il viaggio del protagonista Mowgli, cucciolo d’uomo allevato dai lupi, circondato dall’affetto di Bagheera, la saggia
pantera. Durante il viaggio verso il villaggio degli uomini, Mowgli incontra molte insidie e difficoltà che impara a superare e
cresce consapevole di essere un uomo, con l’aiuto dell’allegra combriccola: Baloo, l’orso giocherellone; Kaa, il serpente ipnotizzatore; le scimmie che rapiscono Mowgli e lo portano al cospetto di re Luigi e la pericolosa tigre Sher Khan, pronta a divorare
il cucciolo d’uomo. E poi tanti personaggi divertenti come le apine e le formichine interpretate dai più piccoli, gli elefanti e gli
avvoltoi e tanti altri. Insomma, questo spettacolo interpretato dai ragazzi riesce a creare emozioni, umorismo e divertimento e trasporta gli spettatori in un’avventura meravigliosa che tutti vorrebbero vivere. Complimenti a tutti!
Classe 5ªA
Primaria “G. Verdi” Casterno
Giugno 2016
7
Giocare a calcio
con passione e allegria
Per alcuni ragazzi della Primaria di Santo Stefano Ticino, giocare a calcio vuol dire passione, divertimento e una grande
allegria perché si ha l’opportunità di conoscere nuovi amici
simpatici, divertenti, anche se qualche volta dispettosi.
Alcuni campi di calcio sono in erba sintetica mentre altri in
erba naturale. Purtroppo, questi ultimi d’inverno, quando
piove molto, diventano fangosi e i bambini non riescono a
correre bene. Mentre quelli sintetici sono più belli, anche se
spesso entrano i gommini nelle scarpe. Ai giovani piace giocare a calcio perché è uno sport divertente e si corre tanto
e poi è anche divertente imitare i giocatori più famosi.
Giocare a calcio non è facile perché bisogna sapere controllare la palla, scartare gli avversari e segnare i goal. Secondo
alcuni ragazzi il ruolo più difficile è quello del centrocampista perché bisogna proporsi ai compagni di squadra, farsi
vedere, impostare il gioco e correre avanti e indietro.
Gli allenamenti sono a volte molto stancanti. Durano circa
90 minuti. All’inizio ci si scalda, poi si svolgono degli esercizi
per migliorare la tecnica e poi si termina con una partitella.
I ragazzi della Scuola Primaria che giocano a calcio sono
del 2005 e quindi appartengono alla categoria Pulcini.
Quest’anno giocano in 7, mentre dall’anno prossimo giocheranno in 9 con l’arbitro. Alcune società sono ben organizzate come il Vittuone, il Boffalora, il Sedriano, l’Inveruno
e lo stesso Santo Stefano, dove giocano diversi alunni della
Primaria. Mentre altri hanno scelto squadre dei paesi vicini.
Sono tante le ragioni: alcuni pensavano che non ci fosse più
la squadra, altri volevano incontrare nuovi amici e altri ancora preferiscono giocare sul campo sintetico. A Santo Stefano,
infatti, c’è il campo in erba. Alcuni allenatori sono gentili e
divertenti mentre altri sono molto severi. I piccoli giocatori
spesso li fanno arrabbiare perché non controllano bene la
palla oppure perché non li ascoltano oppure perché non si
allenano bene.
Manuel Iazzolino, Tommaso Pochi, Andrea Pecora, Gabriele
Giuliani, Matteo Papetti, Tommaso Colombo
Classe 5ªA Primaria S. Stefano Ticino
ULTRÀ
STOP AINELGENITORI
CALCIO GIOVANILE
Certe volte i ragazzi di Santo Stefano Ticino quando giocano
a calcio sentono urlare i genitori in tribuna e spesso sentono
anche tante parolacce contro giocatori e mister. Ecco cosa ne
pensa un allenatore.
Gianfranco D’Angelo qual è la sua opinione?
“La mia opinione è che i genitori in tribuna dovrebbero pensare
solo a divertirsi, a tifare per i propri figli e a sostenere tutta la
squadra. Loro dovrebbero dare sempre il buon esempio e non
comportarsi da maleducati perché tanto la brutta figura la fanno
solo loro. Quello che dico sempre è che la migliore squadra da
allenare è quella degli orfani”.
I bambini non sono d’accordo con questo comportamento di
alcuni genitori; fortunatamente, però, molti di loro si comportano diversamente. Inoltre, mentre i ragazzi fanno la doccia,
nell’unico posto dove possono riposarsi dopo la partita, alcuni
genitori entrano negli spogliatoi senza il permesso dei dirigenti sportivi e gli dicono sempre di non perdere tempo. Ecco il
messaggio dei ragazzi che giocano a calcio rivolto agli adulti:
“Questa è la nostra squadra e tutti noi vogliamo che i nostri
genitori cambino comportamento”.
Nicolò D’Angelo, Mattia Baroni, Sergio Prysekar, Federico Oldani
Classe 5ªB, Primaria S. Stefano Ticino
ALLEVAMENTO IL GIRASOLE
il sogno di ogni cane
Il 21 novembre 2015 nel negozio di allevamento il Girasole a
Magenta (MI), Sara e Valentina, due ragazze della classe 5ªA
della scuola “Edmondo De Amicis”, hanno intervistato la proprietaria Patrizia. Il loro intento era quello di scrivere un articolo
per il giornale “La Voce dei Giovani”, volto a sensibilizzare le
persone che, per svariati motivi, acquistano un cane, affinché
ne abbiano cura, e non lo trattino come un giocattolo ma,
soprattutto, non lo abbandonino. La gentile signora Patrizia ha
raccontato la storia del suo negozio. È aperto da circa tre anni,
è gestito da lei e da suo marito. È stato aperto perché la sede
dell’allevamento si trova a Udine e la richiesta di cani nella zona
è elevata. La razza di cani più venduta è il Maltese, mentre quella più amata dai bambini è il Bolognese. Patrizia ha detto che,
le poche volte che chiude per ferie, i cani tornano in allevamento. A lei piace molto questo lavoro perché le permette di stare
a contatto con gli animali che ama tanto e le dà la possibilità
di condividere la sua passione con altre persone che, come lei,
considera questi amici a 4 zampe importanti compagni di vita
e come tali, meritevoli di amore e rispetto.
Alcuni, purtroppo, pensano, invece, che i cani non abbiano
pensieri o non provino emozioni e questo è ingiusto per loro. È
solo collaborando tutti insieme che si possono diminuire i
rischi di abbandono.
Elena Vucetich, Valentina Maggio, Rosa Oldani
Classe 5ªA Primaria “E. De Amicis”