la morte viaggia sui binari

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la morte viaggia sui binari
I RAPPORTI DI GREENPEACE
GREENPEACE ITALIA
V.le M. Gelsomini, 28 - 00153 Roma
LA MORTE VIAGGIA SUI BINARI
PARTE SECONDA
Paolo Vaccari
di Greenpeace Italia
febbraio 1995
"A decorrere da trecentosessantacinque giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge sono vietate
l'estrazione, l'importazione, l'esportazione,la commercializzazione e la produzione di amianto, di prodotti di
amianto o di prodotti contenenti amianto...
(art.1 comma 2, L. 257 del 27 marzo 1992)
"In relazione al problema connesso al materiale rotabile coibentato con l'amianto che le FFSS hanno, nel corso
degli anni ,dismesso dall'uso ed accumulato , si precisa quanto segue:
...gli accordi di cessione e/o alienazione soggiaciono attualmente alla disciplina di cui all'art 1 comma 2 della
citata legge 257/92 qualora il materiale rotabile in gestione sia reimpiegato tal quale per gli stessi fini per i quali è
stato prodotto.
...Nel caso in cui il materiale rotabile venga invece destinato al disarmo (demolizione e recupero) lo stesso deve
essere classificato quale rifiuto pericoloso e l'eventuale esportazione deve avvenire nel rispetto delle norme di cui
al regolamento CEE 259/93)..
(risposta del Ministro dell'Ambiente Matteoli del 7 dicembre 1994 all'interrogazione dell'on.Calzolaio 5-00054 del
22 giugno 1994)
"A tutt'oggi una parte dei nostri rifiuti (di amianto, ndr)viene spedita in Francia e stiamo pensando a inviare i
vagoni da bonificare in altri Paesi, soprattutto dell'Europa orientale"
(Giovanni Bonora, responsabile della manutenzione rotabile FS di Firenze intervistato da La Repubblica 3
febbraio 1995)
PREMESSA
Nel luglio scorso Greenpeace in un rapporto dal titolo "La Morte Viaggia sui Binari" fece per la prima volta il punto
sul piano di bonifica dall'amianto delle carrozze ferroviarie di proprietà FS, uno dei programmi più estesi di bonifica
dall'amianto della storia di questo Paese.
Ripercorrendo tutte le fasi del Piano dal 1983 ad oggi Greenpeace ha denunciato una situazione estremamente
allarmante da un punto di vista sanitario ed ecologico per quanto riguarda le carrozze ancora da bonificare ma al
tempo stesso ha svelato una serie di tentativi di esportazione di rifiuti tossici (illegale per la legge italiana e gli
accordi internazionali in materia) in Paesi extra comunitari.
Oggi a distanza di poco più di sei mesi, grazie ad un'azione quantomai coordinata e puntuale della magistratura
italiana per l'amianto delle FFSS si sta riaccedendo l'attenzione.
L'AMIANTO
L'amianto uccide i lavoratori ad esso esposti, i loro familiari, mogli e bambini che respirano le microscopiche fibre
portate a casa ogni sera. Non esiste alcuna soglia di sicurezza per l'esposizione all'amianto. La latenza dei tumori
può arrivare fino a 30 anni. "L'esposizione a qualunque tipo di fibra e a qualunque grado di concentrazione in aria
determina comunque un aumento del rischio sanitario e va pertanto evitata" (OMS 1986).
L'amianto è stato usato in tutti i materiali di costruzione come rinforzante, isolante. Cemento, piastrelle, tubi
dell'acqua, accessori per cucina, abbigliamento, sono i prodotti di uso comune dove l'amianto ha avuto il suo più
largo utilizzo.
Nonostante l'amianto sia stato bandito in diversi Paesi europei, come Svezia, Danimarca, Olanda e Germania e una
proposta di bando totale sia attualmente in considerazione negli Stati Uniti, la produzione e l'uso di questa sostanza
mortale non sono diminuiti. Essi sono stati semplicemente trasferiti verso i Paesi in via di sviluppo quali Brasile,
India, Pakistan, Messico, Indonesia e Corea del Sud. Così mentre, ad esempio, negli USA l'uso dell'amianto è
precipitato dalle 800.962 tonnellate del 1973, alle 41.348 del 1990, nello stesso periodo la Corea del Sud ha
praticamente raddoppiato l'importazione. Ancora nel 1992 l'Italia risultava essere uno dei più grandi importatori di
amianto ed il secondo cliente della Russia con 12.000 tonnellate annue.
L'amianto è bandito totalmente, nel nostro Paese dal 27 marzo 1993 come stabilito dalla Legge 257/92.
LE CARROZZE AMIANTATE DELLE FFSS
Nel 1983 le carrozze amiantate in circolazione ammontano a 10.500 (fonte FFSS luglio 1983). Un Piano di
decoibentazione diffuso nel luglio di quell'anno prevede la bonifica di tutto il parco rotabile in un programma
decennale. Ogni carrozza passeggeri costruita fino ai tardi anni '70 aveva un contenuto medio di amianto compreso
fra i 200 e gli 800 chilogrammi. L'amianto di risulta dovrebbe dunque ammontare a 3000 / 4000 tonnellate.
In un primo tempo il Piano viene affidato alle officine di manutenzione del materiale rotabile delle FFSS. In seguito
alle proteste di numerosi ferrovieri circa la mancanza di garanzie sulla sicurezza nel lavoro, le FFSS che in un primo
tempo prevedevano la bonifica da parte di privati di 700 carrozze, decidono di affidarsi a questi ultimi per l'intera
operazione. Le operazioni di bonifica per tutti gli anni '80 vanno a rilento anche per le numerose denunce scattate
nei confronti delle ditte incaricate che in diversi casi non assolvono agli obblighi di legge per quanto riguarda la
sicurezza sul lavoro. Intanto nel 1988 viene avviato l'iter legilsativo di una legge per la messa al bando dell'amianto.
La legge verrà votata, dopo numerosi stralci che ne impoveriranno la forza impositiva nell'aprile 1992 ( si pensi che
la pena massima per chi commercia o smaltisce amianto è una sanzione amministrativa). Nei primi anni '90 diverse
fonti sindacali e giornalistiche riportano che il Piano decennale di bonifica delle carrozze si è dimostrato un
fallimento: soltanto 700 carrozze sono state bonificate in tutto o in parte.
Nel contempo comincia il ballo delle cifre circa il numero delle carrozze abbandonate in decine di stazioni
ferroviarie in attesa di essere bonificate o demolite e giungono voci di carrozze amiantate esportate all'est.
LA PRIMA INDAGINE DI GREENPEACE
Nel maggio del 1994 un magistrato padovano, il Dott. Angelo Risi, sequesta un'ottantina di carrozze amiantate che
stavano per lasciare il territorio italiano con destinazione Chop (Ucraina) e Ruce (Bulgaria) in violazione della legge
italiana che non permette l'esportazione di materiali contenenti amianto.
Greenpeace si interessa della vicenda e svolge proprie indagini al fine di comprendere se si è trattato di un caso
isolato o meno.
Nel luglio 1994, Greenpeace compie un'azione di protesta a Casarsa piccola stazione poco distante dal confine nord
orientale per denunciare la continua movimentazione sospetta di carrozze amiantate nell'area di confine. Con
l'occasione diffonde i risultati di una prima indagine condotta su scala nazionale e solleva il problema delle migliaia
di carrozze amiantate in grave stato di abbandono e distribuite lungo tutta la rete ferroviaria.
La denuncia ha grande eco sulle testate giornalistiche e televisive che per diversi giorni danno ampio spazio
all'indagine. La Polfer viene incaricata di indagare sui movimenti di carrozze, il Pretore Guariniello di Torino
dispone il sequestro di decine di carrozze in stato di abbandono nell'area della stazione di Torino Lingotto, lo stesso
fa il sostituto Procuratore Deidda a Firenze per alcuni convogli a Rifredi. Due interrogazioni parlamentari che fanno
riferimento alle indagini di Greenpeace vengono presentate dall'on. Calzolaio del gruppo Progressista.
GREENPEACE DENUNCIA CARROZZE FFSS AMIANTATE IN ALBANIA
Parallelamente alla denuncia delle carrozze amiantate abbandonate Greenpeace presenta inoltre alla stampa un
video girato alla stazione di Durazzo in Albania che mostra carrozze FS amiantate in servizio passeggeri presso la
compagnia albanese. Greenpeace riesce anche ad ottenere copia delle circolari del Compartimento FFSS di Firenze,
datate febbraio 1992 che invitano la Divisione Gestione Patrimonio di Roma ad allestire n.63 carrozze vendute alle
ferrovie Albanesi.
Ma Le FFSS anche di fronte all'evidenza dei fatti negano che tutto ciò sia avvenuto.
Nel settembre 1994 il responsabile dell'indagine condotta da Greenpeace viene interrogato dal sostituto Procuratore
Deidda di Firenze che sta indagando su eventuali illeciti commessi da parte delle FFSS e acquisice come prova
documentale la videocassetta girata dall'associazione in Albania comprovante l'avvenuta esportazione.
LA SECONDA INDAGINE DI GREENPEACE
Forte dei risultati della denuncia del luglio 1994 Greenpeace avvia una più estesa campagna di raccolta di
informazioni sulla distribuzione delle carrozze amiantate onde verificare le statistiche sul totale di veicoli da
bonificare e già bonificati. I numeri provenienti infatti dalle FFSS presentano oscillazioni tali da rendere difficile la
visione di un quadro chiaro delle carrozze bonificate e di quelle ancora da bonifcare.
Infatti se le stesse FFSS riconoscono che circa 2500/3000 carrozze sono dismesse e accantonate in tutta Italia, d'altra
parte dichiarano che ne sono state bonificate 5500 ed il tutto nel periodo compreso tra il 1990 e il 1994!
Se consideriamo la cifra di partenza, 10500 nel 1983, ne mancano all'appello 2000/2500. Che fine hanno fatto tutte
queste carrozze? Ed inoltre come hanno fatto le FFSS ad accelerare così tanto i tempi di bonifica negli ultimi anni?
Tra il novembre 1994 e il gennaio 1995 Greenpeace ha diversificato le sue indagini e con la collaborazione di
numerosi volontari in tutta Italia, nonchè la partecipazione straordinaria dei suoi sostenitori, mobilitati tramite
l'organo di informazione Greenpeace News, ha individuato decine di siti in cui le carrozze sono abbandonate in stato
di grave deterioramento in tutto il territorio nazionale.
LE CARROZZE ABBANDONATE
Queste le denunce più interessanti raccolte da Greenpeace:
250 a Torre Annunziata (NA),
200 a Metaponto (MT),
60 a Gricignano (NA),
50 Driozzona (CR)
40 ad Albanova (NA),
40 Castelbolognese (RA),
36 Pisa (21 Aeroporto e 15 Centrale)
35 San Giovanni Valdarno (FI),
31 Firenze (20 Cascine, 7 Porta a Prato, 3 a Rifredi, 1 Campo di Marte )
30 a Prosecco (TS)
15 Bagni di Tivoli (RM)
13 Este (PD)
12 Rottofreno (PC)
10 Salone (RM)
10 S.Vito dei Normanni (BR)
8 Lecco
Altre località uin cui è presente un numero imprecisato di carrozze:
Caserta, Mantova, Foggia, Teverola (CE), Pianerottolo (FG) Cervaro (FG), Orbetello (GR), Terontola (AR),
Pontassieve (FI) ,Nogare (MN)
LO SCANDALO E'ANCORA PIU' GRAVE: GREENPEACE SCOPRE A NAPOLI E FIRENZE
CARROZZE AMIANTATE ANCORA IN CIRCOLAZIONE
Grazie alla collaborazione di due gruppi di suoi volontari Greenpeace conduce a Firenze e a Napoli un censimento
delle carrozze in servizio più anziane onde verificare l'avvenuta bonifica.
In queste due stazioni si è concentrata l'attenzione sulle carrozze di almeno 15/20 anni di età, il controllo è stato
eseguito sulla presenza delle targhette obbligatorie indicanti la presenza nei vari compartimenti di amianto.
.L'indagine è stata svolta nel dicembre scorso nelle stazioni di Firenze Santa Maria Novella su 154 carrozze
passeggeri in servizio locale o regionale, e di Napoli Centrale su 80 carrozze passeggeri. Sono state compilate schede
dettagliate recanti il numero di matricola della carrozza, il numero del treno, e la data di osservazione. Il risultato è
quanto segue:
FIRENZE
totale osservazioni 154
96 carrozze risultano totalmente bonificate
7 carrozze risultano bonificate solo parzialmente
49 carrozze risultano sprovviste della regolamentare tabella indicante la presenza o meno di amianto (in taluni casi
questa risulta asportata o cancellata)
2 carrozze risultano ancora completamente coibentate con amianto
NAPOLI
totale osservazioni 80
68 carrozze risultano totalmente bonificate
1 carrozza risulta bonificata solo parzialmente
11 carrozze risultano sprovviste della regolamentare tabella indicante la presenza o meno di amianto (in taluni casi
questa risulta asportata o cancellata)
Le schede relative a ciascuna carrozza sono state inviate al dott. Beniamino Deidda Sostituto Procuratore di Firenze
che sta svolgendo indagini sull'amianto a livello nazionale.
LA SITUAZIONE ATTUALE
Il censimento a nostro avviso rimette in discussione tutti i dati forniti dalle FFSS circa la situazione del parco
rotabile amiantato. E'difficile francamente accettare le dichiarazioni dell'azienda circa l'avvenuta bonifica di 5500
carrozze e l'esistenza di 2500 carrozze demolende ancora da bonificare, anche perchè comunque ne mancano 2500
all'appello (se si usa come dato di partenza le carrozze da bonificare nel Piano del 1983).
Le ipotesi che si possono avanzare possono dunque essere le seguenti:
- che in realtà le carrozze bonificate siano molte di meno e che dunque parte di quelle considerate "bonificate" ed in
circolazione in realtà siano ancora amiantate;
- che vi siano ben più di 2500 carrozze abbandonate lungo tutta la rete ferroviaria nazionale.
Le magistrature di diverse città italiane stanno intervenendo, come già era successo in passato anche in seguito alla
denuncia di Greenpeace, sequestrando decine di vagoni in tutta Italia. Le FFSS smentiscono che esista alcuna
situazione di emergenza e che a breve sarà avviato il Piano di Bonifica, autorizzazioni ministeriali permettendo, e
aggiungono inoltre (dichiarazione dell'ing. Bonora responsabile manutenzione rotabile FFSS a La Repubblica di
venerdì 3 febbraio 1995) che l'Azienda intende far bonificare le carrozze all'estero e precisamente in Paesi dell'est.
Occorre ricordare che il Ministro dell'Ambiente ha più volte confermato in sede di Commissione Ambiente alla
Camera che contatti sono in corso con Paesi dell'est per lo smaltimento dell'amianto delle carrozze.
L'Amministratore delegato delle FFSS Lorenzo Necci ha dichiarato a seguito di un incontro con il Ministro Baratta
il 6 febbraio 1995 che il problema della bonifica può essere risolto nel giro di due o tre mesi e a corrispondenti
inglesi ha riferito che tra i Paesi a cui si sta pensando per l'invio delle carrozze da bonificare ci sono l'Inghilterra e la
Francia.
Il Direttore della Divisione Sanitaria delle FS, Giovanni Paba, ha dichiarato (Il Sole 24 Ore, 3 febbraio 1995) "La
chiusura ermetica dei vagoni fa si che non rappresentino alcun rischio per l'ambiente nè per la salute".
Secondo Greenpeace i tentativi delle FFSS di circoscrivere il problema amianto a pochi isolati casi è estremamente
riduttivo, e nasconde un atteggiamento irresponsabile da un punto di vista sanitario e ambientale, si ricordi che
l'oncologo Cesare Maltoni ha dichiarato che in Italia ci sono ben 128 casi di tumore ferroviario (tutti da ricondurre
all'amianto) e truffaldino per quanto riguarda la gestione della bonifica dall'amianto.
Greenpeace ritiene che stante i dati raccolti dal censimento eseguito sui vagoni circolanti e stante il quadro
complessivo del materiale rotabile amiantato le FFSS devono dare chiare risposte ai seguenti punti:
- quante sono le carrozze che rimangono da bonificare
- quante sono le carrozze amiantate ancora in circolazione;
- quante sono le carrozze bonificate;
- dove è finito l'amianto di risulta delle operazioni di bonifica
- se e quanto amianto o carrozze amiantate sono finite all'estero;
GREENPEACE CHIEDE CHE LE FFSS:
-ritirino dal servizio tutte le carrozze amiantate ancora in circolazione;
-rinuncino immediatamente ad ogni ipotesi di contratto di smaltimento o bonifica con Paesi non OCSE di materiale
contaminato da amianto essendo questo vietato dalla legge italiana (457/88 e 257/92) nonchè da accordi
internazionali (Convenzione di Basilea marzo 1994);
-organizzino l'immediato rimpatrio delle carrozze e dei materiali contaminati esportati a Paesi non OCSE.
-forniscano da subito al Ministero dell'Ambiente un censimento della distribuzione delle carrozze contaminate;
-organizzino centri di raccolta per il materiale rotabile in questione nel rispetto delle norme vigenti;
-mettano a punto un piano di inertizzazione di tutto il materiale contaminato.
GREENPEACE COMUNICATOSTAMPA GREENPEACE
SCANDALO DELLE CARROZZE ALL'AMIANTO GREENPEACE DENUNCIA: CARROZZE
AMIANTATE SONO ANCORA IN CIRCOLAZIONE SULLA RETE NAZIONALE.
ROMA, 9 FEBBRAIO 1995.Le magistrature di diverse città italiane stanno sequestrando in questi giorni centinaia
di carrozze coibentate con amianto, abbandonate ed in stato di degrado lungo tutta la rete ferroviaria italiana,
Greenpeace che già lo scorso luglio rivelò e denunciò questa grave situazione di rischio per la salute umana, con
un'azione di protesta ed un rapporto sullo stato delle operazioni di bonifica del materiale rotabile, lancia oggi nuove
accuse alle Ferrovie dello Stato con la presentazione della seconda parte del rapporto "La morte viaggia sui binari".
L'associazione ambientalista tra il dicembre 1994 e il gennaio 1995 ha svolto un'indagine mirata a comprendere se e
come la bonifica sulle carrozze attualmente in circolazione sia realmente avvenuta. L'indagine si è concentrata su
due importanti scali ferroviari: quello di Firenze e quello di Napoli.
In queste due stazioni sono state verificate singolarmente oltre 200 carrozze in servizio locale o regionale con
almeno 15/20 anni di età; i risultati dell'indagine sono allarmanti.
"In mancanza di dati sufficienti ed ufficiali relativi alle operazioni di bonifica nonchè alla destinazione finale
dell'amianto di risulta ci sentiamo costretti a dubitare che tutto ciò stia effettivamente avvenendo" ha dichiarato
Paolo Vaccari di Greenpeace Italia "Se dovessimo estendere i dati risultati dalla nostra indagine su Firenze e Napoli
a tutto il territorio nazionale ne risulterebbe che vi sono centinaia di carrozze amiantate ancora in circolazione".
Questi i dati del censimento eseguito a Napoli e Firenze :
FIRENZE
totale osservazioni 154
96 carrozze risultano totalmente bonificate
7 carrozze risultano bonificate solo parzialmente
49 carrozze risultano sprovviste della regolamentare tabella indicante la presenza o meno di amianto (in taluni casi
questa risulta asportata o cancellata)
2 carrozze risultano ancora completamente coibentate con amianto
NAPOLI
totale osservazioni 80
68 carrozze risultano totalmente bonificate
1 carrozza risulta bonificata solo parzialmente
11 carrozze risultano sprovviste della regolamentare tabella indicante la presenza o meno di amianto (in taluni casi
questa risulta asportata o cancellata)
Le FS hanno dichiarato nel mese di gennaio scorso, in risposta ad un'interrogazione di due consiglieri regionali
campani, circa la vicenda delle carrozze abbandonate nella stazione di Napoli Centrale, che sono state bonificate
circa 5500 carrozze su tutto il territorio nazionale. Greenpeace ricorda che nel 1983, anno in cui le FS hanno avviato
le opere di bonifica del materiale rotabile, vi erano 10500 carrozze amiantate. Se è vero come le FS dichiarano, che
in Italia vi sono circa 2500 carrozze amiantate da demolire che fine hanno fatto le 2500 rimanenti? Ed inoltre, che
fine hanno fatto le 3/4000 tonnellate di amianto di risulta dalle operazioni di bonifica?
(Si ricordi che le carrozze ferroviarie passeggeri costruite fino a tutti gli anni '70 avevano un contenuto variabile di
amianto tra 200 e 800 chilogrammi ciascuna).
L'associazione Greenpeace denunciò lo scorso anno il tentativo delle FS, sventato dalla magistratura padovana, di
esportare carrozze amiantate in Ucraina e in Bulgaria. Denunciò inoltre la presenza di carrozze amiantate italiane in
Albania, dove fra l'altro svolgono servizio passeggeri.
Le Ferrovie dello Stato, in risposta a diverse interrogazioni parlamentari non hanno mai ammesso l'esistenza di
piani di esportazione all'estero delle carrozze ed hanno più volte ribadito che le carrozze demolende amiantate non
presentano alcun rischio per la salute pubblica.
Greenpeace chiede che le FFSS ritirino immediatamente dal servizio tutte le carrozze coibentate anche parzialmente
con amianto ancora in circolazione e rinuncino ad ogni ipotesi di contratto di smaltimento o bonifica in Paesi non
OCSE di materiale contamianto da amianto essendo questo vietato dalla legge italiana (457/88 e 257/92) nonchè da
accordi internazionali (Convenzione di Basilea marzo 1994)
Greenpeace ritiene che stante i dati raccolti dal censimento eseguito sui vagoni circolanti e stante il quadro
complessivo del materiale rotabile amiantato, le FFSS devono dare chiare risposte ai seguenti punti:
- quante sono le carrozze che rimangono da bonificare
- quante sono le carrozze amiantate ancora in circolazione;
- quante sono le carrozze bonificate;
- dove è finito l'amianto di risulta delle operazioni di bonifica
- se e quanto amianto o carrozze amiantate sono finite all'estero.
Roma, 9 febbraio 1995
Per ulteriori informazioni Ufficio Stampa Greenpeace 06/5781933 - 5782484