14 04 2014 In serata il ministro dell`Interno Angelino Alfano si è

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14 04 2014 In serata il ministro dell`Interno Angelino Alfano si è
Corteo Roma, scontri davanti al ministero
del Welfare. Trenta feriti, uno grave
Un gruppo di manifestanti incappucciati si è staccato dalla testa del corteo e ha tirato
oggetti e fumogeni contro i blindati posti all’entrata di via Veneto. La polizia ha risposto con
un lancio di lacrimogeni e con cariche. In serata il ministro dell'Interno Angelino Alfano si è
congratulato con le forze dell'ordine per "per l’eccellente lavoro svolto" ed ha espresso "la
più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatesi"
di Redazione Il Fatto Quotidiano | 12 aprile 2014
Prima il lancio di uova e oggetti contro i ministeri. Poi le bombe carta contro i blindati. Infine la
risposta delle forze dell’ordine, con scontri e cariche in via Veneto nei pressi del ministero del
Welfare. Bilancio: un manifestante ferito gravemente a una mano per lo scoppio di un grosso
petardo, una ventina di contusi tra poliziotti e carabinieri, 14 secondo la Questura (il più grave ha
un’ustione ad una gamba provocata probabilmente dall’esplosione di una bomba carta; ferito anche
un funzionario di polizia), e almeno sette manifestanti e un giornalista dell’agenzia stampa Agi.
Il cronista è stato colpito alla testa ma non ha avuto bisogno di far ricorso alle cure mediche. Il
Viminale conferma al momento sei fermati. Appendice violenta a Roma al corteo pacifico contro
l’austerity e la precarietà. Arrivati davanti al ministero dell’Economia in via XX settembre, i
manifestanti hanno lanciato uova, bottiglie e arance contro la sede del dicastero.
Gli agenti delle forze dell’ordine che presidiavano il ministero e le vie limitrofe non hanno risposto
alla provocazione. Successivamente, però, un gruppo di manifestanti incappucciati si è staccato
dalla testa del corteo e ha tirato oggetti e fumogeni contro i blindati posti all’entrata di via Veneto a
protezione del Ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto i militari hanno risposto con
un lancio di lacrimogeni e caricando i manifestanti. Durante gli scontri, una parte del corteo è
retrocesso verso piazza Barberini. Un manifestante è rimasto ferito gravemente ad una mano: il
ragazzo stava per lanciare un grosso petardo quando gli è esploso in mano. L’uomo è stato
soccorso in via Sistina prima da altri manifestanti, poi da un’ambulanza. Trasportato in codice
rosso al Policlinico Umberto I, gli sono state riscontrate delle lacerazioni molto profonde, provocate
dallo scoppio di un petardo. Per l’uomo è gravemente compromesso parte dell’arto. “In questo
momento sta entrando in sala operatoria – ha spiegato all’Adnkronos Salute Claudio Modini,
direttore Area medica del Dea Policlinico Umberto I – Al momento non è possibile dire se rischia la
mano. L’intervento dovrebbe durare circa un’ora”.
Dopo i disordini in via Veneto, molte persone si sono dirette di corsa verso Piazza Barberini e via
del Tritone. Nella zona altri manifestanti hanno continuato a far esplodere bombe carta. I disordini
si sono spostati anche nelle vie limitrofe. Scontri e cariche delle forze dell’ordine anche in via del
Tritone, a pochi passi da via Veneto. Una vera e propria guerriglia con alcune persone rimaste in
terra ferite. Nel frattempo, la polizia con successive cariche ha spinto manifestanti da via Veneto in
piazza Barberini. Parte del corteo, invece, si è disperso nelle vie circostanti. Il bilancio delle
operazioni di polizia direttamente da una nota diramata dal Viminale: “Il ministro dell’Interno,
Angelino Alfano, e il capo della polizia, Alessandro Pansa, sono in costante contatto: la situazione
è stata superata con due cariche di alleggerimento. Per gli scontri, al momento, sono state fermate
sei persone e adesso il corteo si svolge regolarmente, secondo il piano stabilito. La situazione,
comunque continua ad essere seguita con la massima attenzione”. Per quanto riguarda i feriti,
invece, sono 15 – secondo quanto riferisce il 118 – le persone rimaste ferite. In ospedale, infatti,
sono stati trasportati 8 poliziotti e 7 manifestanti. Oltre al’uomo che rischia l’amputazione della
mano, ci sono tre codici gialli e poi tutti codici verdi per contusioni ed escoriazioni. Un agente ha
subìto bruciature agli arti inferiori, probabilmente per lo scoppio di una bomba carta. I feriti sono
stati dislocati tra gli ospedali San Giovanni, Umberto I, Isola Tiberina e Santo Spirito per evitare
il sovraffollamento dei pronti soccorso della zona.
Per quanto riguarda gli autori degli scontri, a sentire gli inquirenti si è trattato non più di black bloc,
ma forse di blu-bloc. Le azioni di oggi nel corso del corteo a Roma, infatti, sono stati portati avanti
da un gruppo di manifestanti che non indossavano la “classica” felpa nera con cappuccio ma dei kway e giacche a vento blu. Finite le azioni i manifestanti si sono tolte le giacche a vento lasciando
in terra un tappetto di kway blu, soprattutto lungo via del Tritone, dove dopo gli scontri a terra
sono rimasti decine di paia di scarpe, bottiglie, bulloni, lo scheletro di un ombrellone, giacche e
occhiali.
Durante la manifestazione, inoltre, alcuni manifestanti hanno “multato” alcuni ministeri orinando
davanti. Le foto delle “azioni” sono state diffuse sui social network con militanti che per protesta
orinano davanti alle sedi di alcuni ministeri. Il gruppo Cagne Sciolte rivendica con un’immagine su
Twitter l’azione al ministero della Salute, a difesa della legge 194 sull’aborto, accompagnata dallo
striscione con scritto ‘Pisciamo sulle vostre coscienze – No all’obiezione‘. Un’altra foto mostra
invece di spalle dei manifestanti – stavolta uomini – che fanno pipì. Non solo azioni dimostrative
però. Una protesta anche violenta, quindi, nonché condita da slogan duri contro il governo e la
precarietà del lavoro. Sugli striscioni si leggono frasi come ‘Casa reddito dignita’ o ‘Dalle
metropoli alle Università assediamo austerity e precarietà’. Affissi sui muri manifestini che dicono
‘Potete chiamarci Neet (acronimo inglese che indica chi non studia, non lavora e non fa formazione,
ndr), rimaniamo precari incazzati’.
In serata il ministro dell’Interno Angelino Alfano si è congratulato con il capo della Polizia, il
direttore generale della Pubblica Sicurezza, Alessandro Pansa, il prefetto Giuseppe Pecoraro ed il
questore di Roma, Massimo Maria Mazza, “per l’eccellente lavoro svolto da tutte le forze
dell’ordine” ed ha espresso “la più ferma condanna per gli episodi di violenza verificatesi”.
Alcuni dei manifestanti passeranno la notte a Porta Pia, dove già nei giorni scorsi erano state
montate delle tende nell’area antistante il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Per il
momento la piazza resta chiusa al traffico.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04/12/corteo-roma-manifestanti-lanciano-uova-e-bottiglie-controministero-economia/949389/#foto-manifestazione-per-la-casa-scontri-con-la-polizia