Fèlix Bonfils - Biblioteca Vallicelliana

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Fèlix Bonfils - Biblioteca Vallicelliana
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Il lavoro che Félix Bonfils (11) ha prodotto è di grande importanza poichè le sue fotografie sono
all'origine di una larga diffusione iconografica. Protestante delle Cévennes, nasce a SaintHippolyte-du-Fort l’8 marzo 1831, a ridosso quindi del 1839, anno della scoperta del primo tipo di
fotografia, il dagherrotipo. Va a vivere ad Alès per praticare la fotografia prima di partecipare, a
ventinove anni (1860) alla spedizione condotta da Napoleone III per proteggere i cristiani maroniti
contro i drusi. Rimasto affascinato dal Libano, con sua moglie Lydie Cabanis ed i suoi figli Adrien e
Fèlicie, si stabilisce a Beirut e nel 1867 apre, nel quartiere di Bab el Driss, uno studio fotografico
che diventerà uno dei più importanti dell’Oriente, la Maison Bonfils rinominata nel 1878 come F.
Bonfils et Cie. Con lui lavorano, oltre che i famigliari, numerosi assistenti rimasti anonimi tanto che
non è facile distinguere quali fotografie abbia personalmente eseguito e quali no, seguendone
semmai il lavoro d’impostazione della ripresa e lo sviluppo e la stampa in laboratorio. Nel 1871
scrisse alla Societé Française de Photographie informandola che aveva prodotto 591 negativi su
lastra al collodio da vari siti del Medio Oriente. La sua produzione comprendeva 15.000 ritratti
autoctoni positivi e 9.000 stereoscopie, ove compaiono luoghi e monumenti oltre a scene e
personaggi pittoreschi. Nel 1872 pubblicò il primo album “Architecture antique” (12), cosicché il
suo lavoro divenne ben conosciuto anche ai turisti che viaggiavano in quei Paesi che comprarono
le sue foto come souvenirs dei loro viaggi.
Successivamente pubblicò in differenti formati “Catalogue des vues photographiques de l'Orient”
(1876), and “Souvenirs de l'Orient (1877-1878)”. Il suo catalogo del 1876 presenta anche una bella
serie di vedute di Costantinopoli e precisa che le sue copie sono state fatte in almeno “tre formati
differenti'', prova che ha utilizzato più apparecchi anche quando si è avventurato in posti
pericolosi come Baalbek o Palmira. Nel 1878 Félix Bonfils prova nostalgia del suo paese, torna in
Francia ad Alès, dove muore il 31 agosto 1885. Sua moglie con il figlio restano a Beirut e
mantengono per quarant'anni l'attività del laboratorio con tre assistenti: Rombeau, Sabounji e
Hakim. Dopo la morte di Lydie nel 1918, un armeno, Guiragossian, ricompra l'archivio e ne trae
profitti fino alla vigilia della seconda guerra mondiale (13). Malgrado il suo protestantesimo, Félix
Bonfils aveva allacciato eccellenti rapporti con la Chiesa cattolica romana e, in particolare, con
tutti gli Arcivescovati e Vescovati della Francia che lui riforniva di immagini utilizzate per
proiezioni educative (14). Le fotografie di Fèlix Bonfils hanno provveduto a darci la testimonianza
archeologica, geografica, etnografica, biblica, architettonica e storica del Medio Oriente oltre che
delle condizioni dei monumenti antichi di 140 anni fa. Propendeva per la complessità della figura
architettonica, inserendo elementi di costume. Il figlio Adrien manifestava più proselitismo: i testi
che lui ha redatto provano una fede ardente ed in quest’ottica ha spesso aggiunto didascalie alle
fotografie di suo padre. In una delle sue prefazioni agli album pubblicati scrive: ''Si direbbe che
niente è cambiato sotto questo cielo che ha visto levarsi i primi raggi del Sole della giustizia''.
(11) http://fr.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Bonfils; http://en.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Bonfils
(12) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-1.html
(13) http://en.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Bonfils
(14) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-2.html
L'importanza della ricerca di Félix Bonfils è soprattutto nel sistematico censimento durato oltre
dieci anni, dello stato di conservazione dei luoghi, lavoro proseguito in seguito da Lydie e Adrien
(15). Bisogna ricordare ancora un volta che fino a quel momento solo incisioni approssimative
falsavano l'idea di queste regioni più che documentarle. Il lavoro dei fotografi e l'apertura del
canale di Suez rese più agevole il viaggio e cambiò profondamente la conoscenza di questi paesi.
Dal 1869 Thomas Cook (16) propose degli itinerari ai turisti ricchi: la valle del Nilo, poi la Palestina
e la Siria. A Beirut, come indicava l'insegna dello studio Bonfils, si potevano comprare ''fotografie,
curiosità di tutto l'Oriente'' (17). La cartolina, la stampa, il cinema, la televisione, l'inflazione della
fotografia a colori hanno oggi massificato dei luoghi altrimenti difficili da raggiungere (18), e resa
comune la conoscenza di popoli inizialmente diffidenti della stessa fotografia e non favorevoli
ad essere ritratti (19).
(15) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-3.html
(16) http://www.princeton.edu/~rbsc/exhibitions/bonfils;www.archaeology.org/0105/abstracts/athens.html
(17) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-4.html
(18) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-5.html
(19) http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-7.html
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•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-1.html,
consultato il 12-04-2009.
•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-2.html,
consultato il 12-04-2009.
•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-3.html,
consultato il 12-04-2009.
•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-4.html,
consultato il 12-04-2009.
•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-5.html,
consultato il 12-04-2009.
•http://almashriq.hiof.no/general/700/770/779/historical/bonfils/bonfils-history/bonfils-7.html,
consultato il 12-04-2009.
• http://en.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Bonfils, consultato il 04-04-2009.
• http://fr.wikipedia.org/wiki/F%C3%A9lix_Bonfils, consultato il 24-04-2009.
• http://www.answers.com/topic/f-lix-bonfils, consultato il 12-05-2009.
• http://www.princeton.edu/~rbsc/exhibitions/bonfils/, consultato il 14-05-2009.
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Ringrazio il Prof. Manodori Sagredo e la Biblioteca Vallicelliana per avermi reso partecipe di
quest’opera per conto del Ministero e le Attività Culturali, certa che questo lavoro potrà, insieme a
tanti altri nel suo genere, arricchire ulteriormente il nostro sapere.
Roma, 08-09-2010
Dott.ssa Vanessa Sollecito
La dottoressa Vanessa Sollecito ha autorizzato la biblioteca alla pubblicazione dei testi della sua tesi.