mediterranea, passiva, attiva, intelligente e sostenibile
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mediterranea, passiva, attiva, intelligente e sostenibile
progetti_casa Casa passiva mediterranea, Active house e Zero carbon building sono i fattori chiave del Progetto Botticelli, un edificio unifamiliare realizzato alle pendici dell’Etna con l’obiettivo di far dialogare efficienza energetica, comfort ambientale e abitativo, sostenibilità e home automation. unifamiliare a Mascalucia (CT) MEDITERRANEA, PASSIVA, ATTIVA, INTELLIGENTE E SOSTENIBILE La prima casa attiva della Sicilia sorge in un comune alle pendici dell’Etna e, attraverso impianti a fonti rinnovabili, è in grado di produrre più energia di quanta ne consumi. Si tratta di un edificio pilota a zero emissioni, totalmente elettrico, realizzato applicando i protocolli Passivhaus e CasaClima Gold in clima mediterraneo adottando un modello progettuale di calcolo in regime dinamico in grado di rispondere alle problematiche legate al clima e alla gestione delle alte temperature estive. L’abitazione è parte del progetto europeo PassREg che vede coinvolti anche il Passivhaus Institut, il Politecnico di Milano (gruppo eERG), l’ufficio Energy Manager della Regione Sicilia e la Provincia di Catania e che nasce allo scopo di far conoscere gli edifici di nuova generazione, ovvero i Net Zero Energy Buildings secondo quanto previsto e richiesto dalle direttive europee. La casa, conosciuta come “progetto Botticelli” – dal nome della via in cui si trova, rilegge in chiave contemporanea la tradizione della casa rurale siciliana, adattandola alle necessità dei committenti e alle esigenze di risparmio energetico, servendosi di tecniche bioclimatiche e di concetti e tecnologie impiantistiche PROGETTO ARCHITETTONICO ing. Carmelo Sapienza REALIZZAZIONE 2012 CLASSIFICAZIONE ENERGETICA E AMBIENTALE STANDARD CASA PASSIVA avanzate. I volumi della residenza sono molto compatti, due corpi fuori terra sviluppati linearmente attorno a un patio che costituisce il fulcro del progetto. Uno spazio esterno, tipico della tradizione mediterranea, che dilata gli ambienti domestici e che, grazie a una fontana e a un ninfeo, permetterà di sfruttare il processo di raffrescamento evaporativo per migliorare il comfort nei periodi più caldi. La struttura portante è in calcestruzzo armato con tamponamenti in laterizio porizzato, isolamento in lana di roccia, utilizzata anche per la coibentazione della copertura in c.a. e del solaio in laterocemento del piano terra; i serramenti sono in PVC e alluminio con triplo e doppio vetro. L’efficienza energetica è stata curata isolando fortemente l’involucro, adottando infissi ad alte prestazioni, eliminando i ponti termici e servendosi di impianti di ventilazione meccanica, geotermia, fotovoltaico e solare termico. Grazie al recupero delle acque piovane e al riciclo delle acque grigie con fitodepurazione, inoltre, si sono ridotti significativamente i consumi idrici. Un avanzato sistema di domotica gestisce l’intero edificio intervenendo in funzione del comfort e del risparmio energetico. CasaClima Gold 10 kWh/m2 anno Passivhaus Institut Darmstadt 11 kWh/m2 anno (in fase di certificazione) FOTOGRAFIE: Nome Cognome 22 _06 progetti 23 Progetto_ing. Carmelo Sapienza, Mascalucia (CT) Strutture_ing. Carmelo Sapienza, Mascalucia (CT) Consulenti_Studio Associato SAPIENZA & PARTNERS, Mascalucia (CT) Direttore dei lavori_ing. Maria Fabio Mondelli, Mascalucia (CT) Lavori_marzo 2011-novembre 2012 Superficie fondiaria_995 m2 Superficie utile_145 m2 Superficie verde_500 m2 Domotica La casa di via Botticelli è un progetto pilota che impiega un sistema avanzato di domotica, realizzato per verificare le potenzialità degli apparati di automazione nella corretta regolazione dei parametri microclimatici e nel contenimento dei consumi energetici, sulla base di simulazioni effettuate in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano. Come soluzione per l’automazione, l’integrazione, il monitoraggio e la gestione è stato scelto lo standard di comunicazione KNX, l’unico standard per l’automazione degli edifici conforme alle normative internazionali ISO/IEC 14543, EN 5009, CEN 13321 e indipendente dal singolo costruttore dei componenti di impianto. In dettaglio, per ottenere gli obiettivi di efficienza energetica, il sistema consente di gestire la climatizzazione invernale ed estiva, controllando i parametri termoigrometrici della ventilazione meccanica controllata (VMC) e naturale (VNC), l’ombreggiamento e l’oscuramento delle superfici vetrate, i sensori, la stazione meteorologica e la pompa di calore, gli impianti di produzione di acqua calda sanitaria (solare termico e recupero da pompa di calore), la temperatura stagionale, i sistemi di illuminazione, la produzione di energia elettrica (fotovoltaico e microeolico) e il monitoraggio del consumo energetico istantaneo e storico. Per l’efficienza ambientale è previsto il controllo del sistema di recupero delle acque piovane, attraverso il monitoraggio, la raccolta e la distribuzione, e della fitodepurazione, verificando i parametri delle acque grigie. Il comfort ambientale interno è garantito sia attraverso la verifica della corretta illuminazione (gestione dell’apporto di luce naturale e integrazione artificiale con dimmering), dei parametri fotometrici di illuminamento (luminanza, uniformità di illuminamento, abbagliamento) e dell’acustica (livelli di pressione acustica), sia mediante la gestione dei sensori di presenza, il controllo di igrometria e microclima (umidità, temperature, livelli di CO2). Inoltre, assieme al Dipartimento di Ingegneria Informatica e delle Telecomunicazioni dell’Università di Catania si metteranno a punto strumenti di protezione dei dati sul sistema di comunicazione KNX che non dispone di uno standard di autenticazione e di sicurezza nella trasmissione dati. Parete esterna, dall’interno: - intonaco in argilla (0,33 cm) - laterizio porizzato (30 cm) - lana di roccia (20 cm) - intonaco esterno (0,1 cm) 1 2 3 4 5 6 7 8 muro di sostegno in c.a. supporto in legno tavolato di legno lana di roccia solaio in laterocemento lana di roccia isolante (XPS) fissato lungo i pilastri per 1 m pilastri in c.a. 2 3 4 pianta del piano interrato 5 7 6 7 1 8 attacco primo solaio-parete esterna pianta del piano terra Dall’alto in senso orario: applicazione della malta con la slitta sul primo corso di blocchi porizzati; la struttura mista in c.a. e laterizio con le aperure verso il patio; la soluzione per la tenuta all’aria dei falsi telai; isolamento del nodo parete esterna/pavimento del patio. sezione AA sezione BB 24 _06 progetti 25 Dall’alto: coibentazione della copertura in c.a. con pannelli in lana di roccia; il tetto isolato prima della posa della guaina e dei listelli per la ventilazione; sistemazione del manto di copertura in coppi; dettaglio del doppio strato di lana di roccia con i listelli fermaisolante. Tetto a falda, dall’estradosso: - listelli e controlistelli porta tegole (0,3x0,3 cm e 0,8x0,6 cm) - guaina impermeabilizzante traspirante - doppio strato di pannelli di lana di roccia (14+14 cm) - solaio in c.a. (20 cm) - intonaco interno (0,5 cm) 1 2 3 4 5 1 2 3 4 5 6 7 Solaio verso il locale non riscaldato (autorimessa), dall’estradosso: - parquet (0,2 cm) - isolante fonoassorbente - tavolato di legno (0,3 cm) - massetto a secco realizzato con argilla espansa e passaggio impianti (20 cm) - solaio in laterocemento (21 cm) - isolamento (10 cm) 1 guaina impermeabile traspirante listello ferma isolante barriera al vapore solaio in c.a. laterizio porizzato 2 1 4 5 guaina impermeabile XPS massetto supporto in legno tavolato di legno lana di roccia laterizio porizzato 2 3 6 7 2 2 dettaglio dell’attacco primo solaio-muratura 1 3 4 5 dettaglio dell’attacco tetto-parete esterna Dall’alto, in senso orario: posa e tassellatura del doppio strato di lana di roccia; dettaglio di un ingresso con il sistema monoblocco isolato della porta che fa da dima per la posa dell’isolamento a cappotto; particolare del primo corso di blocchi di laterizio porizzato. 26 _06 progetti 27 1 2 3 4 5 6 7 isolante interno lana di roccia monoblocco in EPS schermatura solare zanzariera infisso in PVC compensato marino Dall’alto: la corte interna con i monoblocchi isolati che accoglieranno le finestre e l’impermeabilizzazione della parte contro terra; il sistema coibentato di attacco apertura vetrata-muro; posa delle spugne di tenuta all’aria nella fase di montaggio delle finestre. INVOLUCRO trasmittanza media elementi costruttivi pareti esterne, U = 0,125 W/m2K solaio controterra, U = 0,187 W/m2K copertura, U = 0,13 W/m2K serramenti, Uw = 0,96 W/m2K emissioni CO2 evitate, 0,85 t/anno 2 IMPIANTI 3 VMC impianto da 350 m3/h con recuperatore termico entalpico e pre trattamento aria con canale ipogeo fotovoltaico 8 kW solare termico per ACS domotica sistema BACS con protocollo KNX recupero acque piovane per servizi edifici e irrigazione giardino fitodepurazione riuso delle acque grigie per l’irrigazione del giardino 1 4 5 Dall’alto: installazione dei moduli fotovoltaici e dei collettori solari termici integrati in copertura; collettori dell’acqua calda e fredda e dell’acqua bianca da recupero; posa dello scambiatore ipogeo per il pre trattamento dell’aria. Sotto: accumulo e plenum ingresso dello scambiatore ipogeo e i corrugati dell’impianto elettrico e domotico. 6 7 dettaglio dell’attacco finestra-muratura 3 5 4 28 _06 progetti 29 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 PassREg PassREg (Passive House Regions with Renovable Energies) è un progetto supportato dall’Intelligent Energy Europe con lo scopo di implementare la diffusione degli edifici a energia quasi zero (NZEBs) su tutto il territorio europeo. Diverse municipalità, regioni e nazioni si sono già impegnate per raggiungere gli obiettivi previsti dalla comunità europea entro il 2020 imponendo limiti energetici di 15 kWh/m2 anno. In questo ambito il processo di progettazione della residenza Botticelli ha visto la collaborazione del Politecnico di Milano e dell’Università di Catania, dipartimento DICA. In particolare, superficie di captazione (202 m2) vasca di prima pioggia (1 m3) vasca di accumulo acqua piovana (110 m3) allaccio rete idrica serbatoio acqua potabile trattamento acqua piovana irrigazione pozzetto degrassatore vasca Imhoff dispersore pozzetto campionamento fitodepurazione PASSIVO con il Politecnico di Milano, gruppo eERG, è attiva una collaborazione per lo sviluppo e l’applicazione delle simulazioni dinamiche al progetto al fine di sviluppare linee guida per la progettazione e standard edilizi di riferimento; con l’Università di Catania è stato sviluppato il progetto di gestione delle acque con recupero e riciclo delle stesse ed è stato intrapreso uno studio comparativo sui “Costi economici e ambientali”, compresa l’efficienza energetica, degli edifici Zero Energy, Eco Passivi, rispetto agli edifici realizzati secondo gli standard delle norme attualmente in vigore. schema dell’impianto di gestione delle acque IMPIANTO RIUTILIZZO 1 4 IMPIANTO POTABILE IMPIANTO REFLUI 5 2 8 3 8 6 9 9 9 7 10 IMPIANTO RECUPERO FITODEPURAZIONE 11 10 30 _06 12 IN CLIMA MEDITERRANEO 3 domande a ... Carmelo Sapienza - Studio Associato Sapienza & Partners Quali difficoltà avete incontrato, nel progettare prima e nel realizzare poi, una casa con standard passivo in clima mediterraneo? Dal punto di vista progettuale, pur mantenendo il “Concept Passivhaus”, sono stati implementati degli adeguamenti legati ai fattori climatici mediterranei. L’attenzione è stata posta al fabbisogno termico e ai carichi estivi, al controllo degli apporti solari, alla gestione mista di ventilazione naturale e ventilazione meccanica controllata nonché al corretto dimensionamento del rapporto massa/isolamento per ottimizzare attenuazione, sfasamento e inerzia termica. Oggi sul mercato si ha una maggiore disponibilità di componenti e materiali con caratteristiche termiche e di sostenibilità migliorate; è cura del progettista scegliere le soluzioni più idonee affidandosi a componenti certificati anche, ove possibile, dallo stesso Passivhaus Institut di Darmstadt, in Germania. Le maggiori difficoltà sono state quelle realizzative, in quanto le imprese edili non sono preparate a lavorare con gli alti standard qualitativi necessari all’esecuzione a regola d’arte dei dettagli, ad esempio riguardo l’attenzione ai ponti termici o all’ermeticità dell’involucro, che consentirà di superare la prova del Blower-Door-Test. Che significato riveste un impianto di domotica nel – buon – funzionamento di un edificio? La domotica, intesa come sistema intuitivo di gestione e monitoraggio dell’edificio, è un fattore importante per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi di efficienza e comfort ambientale. Nel caso del progetto Botticelli, questa è affidata al protocollo aperto KNX che non dipende dal protocollo proprietario del costruttore/fornitore del sistema ed è basato su un sistema bus/dispositivi a intelligenza distribuita, assicurando con ciò scalabilità e affidabilità. Ad esempio, la dinamica del controllo solare – orario e stagionale – è affidata a un sistema di frangisole che vengono comandati da attuatori KNX gestiti da una programmazione che regola gli apporti solari in base a ora, mese, orientamento e input dai sensori di irraggiamento, temperatura, illuminamento. Le recenti normative (come la BACS UNI EN15232) confermano che l’utilizzo della domotica migliora l’efficienza dell’edificio fino al 26% per il riscaldamento/raffrescamento e fino al 16% per l’uso di energia elettrica. L’ulteriore integrazione degli impianti tecnologici e di produzione da rinnovabili (fotovoltaico, solare termico, geotermia) in ambito KNX permette la gestione e la supervisione intuitiva a mezzo di smart phone. La domotica permette, infine, un monitoraggio continuo dell’edificio con messaggi di allarme quando i comportamenti degli occupanti non sono virtuosi o quando vi sono anomalie nel funzionamento degli impianti che compromettono l’efficienza dell’insieme. Quanta preparazione tecnica è necessaria da parte degli addetti ai lavori per realizzare edifici di questo tipo in una realtà come quella italiana? Premetto che con “Casa Passiva” si intende un approccio qualitativo, mentre “Passihaus” si riferisce a un protocollo progettuale e costruttivo ben definito. Progettare un edificio Passivhaus implica, in primis, la conoscenza specifica del protocollo. Il progettista si deve formare attraverso i corsi specifici “CEPH” del Passivhaus Institut (PHI) disponibili in Italia rivolgendosi alle associazioni regionali IGPassivhaus. progetti 31