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GUEST Setsu e Shinobu Ito CERSAIE La grande architettura a Bologna ARCHITETTURA Sulla nave vichinga Cer Magazine Italia n. 44 (Settembre 2016) • ISSN 1828-1060 • ANNO XIX MERCATO La ceramica come opportunità HOME TURNBERRY RESIDENCE: UNA FINESTRA SU WASHINGTON D.C. 44 ITALIA PAD. 16 STAND B42-C39 BIANCO BEIGE NOCE BRUNO GREIGE NERO Riproporre un effetto legno dal gusto autentico, anche nei formati classici del parquet. BRUNO Spessore 10 mm Gres Porcellanato Smaltato GREIGE 7,5 cm x45 cm BIANCO Rondine s.p.a. - Via Emilia Ovest 53/A 42048 Rubiera (RE) - Italy +39 0522 625111 - www.ceramicarondine.it 24 cm x120 cm BEIGE cer.start 1 CERSAIE, MONDO. Andrea Serri direttore editoriale di Cer Magazine Italia e International Se c’è una cosa che stupisce chi frequenta Cersaie - tanto chi vi entra la prima volta, quanto coloro che da anni partecipano al Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno -, questo è il respiro mondiale degli espositori e dei visitatori. Una situazione normale, per chi abita in una grande capitale come Londra o New York, molto meno se si pensa a Bologna che invece, proprio grazie a Cersaie, diventa per una settimana ‘la’ metropoli di riferimento per questi settori espositivi. Anche questa 34a edizione della fiera conferma questa intonazione, anzi la migliora in modo ancor più significativo. A partire dai paesi a cui appartengono gli espositori, che per la prima volta superano la soglia dei 40, arrivando a 43 e coprendo il mondo in modo ancor più ampio e completo. Senza dimenticare i visitatori che, provenienti da 170 paesi del pianeta, rappresentano circa la metà delle oltre 100.000 presenze. Essere internazionali, respirando e vivendo per una settimana questa dimensione, consente di alzarsi dall’ambito locale per presentare al mondo le tendenze estetiche e di prodotto che nascono dall’Italia e, al tempo stesso, di cogliere di rimando le reazioni che un pubblico così composito e cosmopolita è in grado di offrire. Potendo sfruttare un palcoscenico che non ha eguali in nessuna parte del globo, luogo e momento dove il dialogo ed il confronto - motore di ogni azione umana - consentono di percepire se i percorsi proposti avranno un futuro. Il tutto con due discriminanti sempre forti. La consapevolezza per l’industria ceramica italiana di essere la prima al mondo e, come tale, di doversi misurare in primis con sé stessa; la convinzione che ogni traguardo altro non è che la tappa di una gara che non finisce mai. Questa è la nostra storia. Ma è anche il nostro futuro. paesi rappresentati e «17043leinazioni di provenienza dei visitatori conferiscono al Salone di Bologna una dimensione spiccatamente internazionale » cer cer.contenuti magazine è scaricabile gratuitamente da App Store per iPad EDITORIALE START di Andrea Serri 01 Cersaie, Mondo. MAGAZINE a cura di Simona Malagoli NEWS 16 in copertina Turnberry Residence Washington D.C. (USA) Superfici: Lea Ceramiche Photo: Shinberg.Levinas Architects 08 Aziende 10 Eventi 14 Premi EVENTI 16 CERSAIE 2016 La grande architettura passa per Bologna 24 di Maria Teresa Rubbiani 20 La Ceramica e il Progetto - premiazioni edizione 2016 di Cristina Faedi PROGETTI DIMORE 24 La natura al centro di Benedetto Marzullo 28 La casa sul podio di Katrin Cosseta 28 36 Nello charme della Franciacorta di Riccardo Bianchi 40 Una finestra su Washington D.C. di Simona Storchi TRENDS VIRTUAL STYLE a cura di Imagem 30 La cucina 68 La spa 40 32 Quel fascino discreto di Elena Pasoli 55 Rivestimenti materici 32 cer.contenuti MERCATO 44 Una stanza da bagno in “pronta consegna” di Alessandra Ferretti 48 Costruzioni: la riconfigurazione accelera, più della produzione di Francesco Toso 50 50 La ceramica come opportunità di Alfredo Zappa INTERVISTA 56 GUEST Setsu e Shinobu Ito Tecno Natura 60 di Alessandra Coppa PROGETTI magazine ITALIA Numero 44 Rivista semestrale, settembre 2016 Promossa da Direttore Responsabile Vittorio Borelli Direttore Editoriale Andrea Serri ([email protected]) Redazione Valentina Candini ([email protected]) Simona Malagoli ([email protected]) Valentina Pellati ([email protected]) Segreteria di redazione Barbara Maffei ([email protected]) Patrizia Gilioli ([email protected]) Collaboratori Riccardo Bianchi (AD), Virginio Briatore (Interni), Alessandra Coppa, Katrin Cosseta (Interni), Cristina Faedi, Alessandra Ferretti, Benedetto Marzullo (Living), Elena Pasoli, Maria Teresa Rubbiani, Simona Storchi, Alfredo Zappa. ARCHITETTURA Progetto grafico Fabio Berrettini, Cristina Menotti 60 Materia viva Impaginazione Discromie di Alfredo Zappa 64 Un angolo di Francia nel Regno Unito di Simona Storchi 70 Piastrelle italiane sulla nave vichinga 64 cer di Roberta Chionne 74 Il bene comune di Virginio Briatore DOC 78 Cataloghi dalle aziende Pubblicità Pool Magazine di Mariarosa Morselli Via Cattaneo 34 - 41126 Modena tel. 059 344 455 - fax 059 344 544 [email protected] Stampa Arti Grafiche Boccia - Salerno Edizioni Edi.Cer. SpA Cer Magazine Italia: pubblicazione registrata presso il Tribunale di Modena al n. 1454 in data 17-12-1998 - ISSN 1828-1060 Direzione, redazione e amministrazione Edi.Cer. SpA Società Unipersonale Viale Monte Santo, 40 - 41049 Sassuolo (Mo) tel. 0536 804585 - fax 0536 806510 [email protected] cod. fisc. 00853700367 Chiuso in tipografia il 13 settembre 2016. L’indirizzo in nostro possesso verrà utilizzato, oltre che per l’invio della rivista, anche per la spedizione di altre riviste e/o per l’inoltro di proposte di abbonamento. Ai sensi dell’articolo 7 del D.Lgs. 196/2003 è nel suo diritto richiedere la cessazione dell’invio e/o l’aggiornamento o la cancellazione dei dati in nostro possesso, che sono comunque trattati in conformità al “testo unico sulla privacy”. 74 56 www.laceramicaitaliana.it ® midtown collection BOLOGNA CERSAIE 2016 PADIGLIONE 18 STAND B12-C11 The Quinquennial Tile Award è il Premio internazionale ideato da Fincibec Group, dedicato a tutti coloro che hanno realizzato opere di architettura e di design con i prodotti dei 3 brand del gruppo: Century, Monocibec e Naxos. Vai su www.tileaward.org, compila la scheda di partecipazione e invia i materiali entro il 31 Marzo 2018. THE QUINQUENNIAL TILE AWARD I primi 5 classificati riceveranno in premio un biglietto aereo “Round the World flight” per fare il giro del mondo, facendo scalo tra le più importanti metropoli internazionali del design e dell’architettura. In più, il primo classificato potrà anche viaggiare con un ospite. Le iscrizioni sono aperte, aspettiamo anche la tua. cer.news MAGAZINE AZIENDA EVENTI PREMI PRODUZIONE @ MAPEI FINCIBEC GROUP AMPLIAMENTO PER LA SEDE A GRÂCE-HOLLOGNE RICCHI CONTENUTI E NUOVO LAYOUT PER SITI RESPONSIVE Per meglio rispondere alle richieste del mercato e ai crescenti bisogni degli operatori del mondo dell’edilizia sono stati inaugurati i nuovi spazi di Mapei Benelux s.a. nella sede di Grâce-Hollogne. Un magazzino con una capacità di stock triplicata, un laboratorio per calcestruzzo, un centro di formazione e uno showroom in cui sono esposte a grandezza naturale le lastre dei sistemi di prodotto sono le novità in grado di apportare un valore aggiunto in termini di qualità ai servizi Mapei rivolti ai professionisti. Al fine di offrire un ambiente di lavoro più confortevole a tutti i dipendenti, anche gli uffici sono stati sottoposti a restyling, utilizzando prodotti Mapei sia per la realizzazione di pareti che di pavimenti. “Il nuovo spazio di formazione, che può accogliere fino a 50 persone per corsi teorici e dimostrazioni di prodotto - sostiene il direttore generale Jean-Michel Grégoire - è un’opportunità fantastica. Questo nuovo centro di formazione ci permette di accogliere i nostri clienti, professionisti del mondo dell’edilizia, in un ambiente confortevole, sereno e di qualità. Durante i corsi di formazione, rilasciamo certificazioni Mapei per la posa e l’utilizzo dei nostri prodotti”. Sono on line i nuovi siti web di Monocibec, Century e Naxos: spazi digitali caratterizzati da un accattivante layout grafico, facilmente navigabili grazie a un’architettura delle informazioni snella e razionale, e ricchi di nuovi contenuti esclusivi. Frutto di un progetto innovativo, i siti web Fincibec sono perfettamente responsive e funzionali anche nella consultazione attraverso device mobili. Il design complessivo mira a catturare l’attenzione dei visitatori attraverso grandi e suggestive immagini ambientate dei prodotti ceramici e, nel contempo, a fornire le informazioni essenziali al loro utilizzo. Un interessante racconto per immagini di progetti realizzati in tutto il mondo con i prodotti Monocibec, Century e Naxos offre ulteriori spunti di impiego sia ai professionisti della progettazione sia ai privati in cerca di ispirazione. Tra i nuovi contenuti, spicca un video company profile, collocato nella sezione “Il Gruppo”, e apposite sezioni create per ospitare i contenuti più tecnici e le informazioni sulle soluzioni Engineering di Fincibec Group, rivolte alla progettazione di strutture tecnologicamente avanzate come le pareti ventilate e le piscine. I siti sono disponibili in lingua inglese, francese, tedesca, spagnola e russa. www.mapei.it www.fincibec.it GRUPPO ROMANI TARGET GROUP CAMBIO DI RAGIONE SOCIALE PER SERENISSIMA CIR UN POLO STRATEGICO PER IL DESIGN DELLE SUPERFICI Ispirandosi ai concetti di continuità ed evoluzione, Serenissima Cir ha modificato la sua ragione sociale in Gruppo Romani SpA. Il nuovo riassetto aziendale è frutto, in primis, della volontà del Cav. Lamberto Romani che, nel contempo, assegna ai figli Giorgio e Paolo la presidenza dell’azienda e la guida dei cinque brand che la caratterizzano. Si tratta di un passo in avanti importante da un punto di vista societario, ma anche umano e familiare, pensato e realizzato in un’ottica di sviluppo che vedrà Giorgio e Paolo Romani lavorare nel solco della strada costruita dal padre. “Ho sempre spinto i miei dipendenti e collaboratori a non arrestarsi mai e a vivere la propria realtà professionale come una sfida perenne, in continua crescita, nel rispetto dell’onestà e della fiducia - commenta orgoglioso il Cav. Romani. Nell’evoluzione naturale del Gruppo, la decisione di affidare l’azienda a Giorgio e a Paolo è da me fortemente cercata e voluta. È una scelta di continuità, in linea con la filosofia di progresso e ricerca di soluzioni all’avanguardia che caratterizza da sempre il mio lavoro”. Target Group è una nuova realtà che unisce una vasta gamma di prodotti e servizi dedicati al design delle superfici, con qualità tecniche, artistiche ed organizzative totalmente uniche. Nasce da una combinazione flessibile di industria e artigianato favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni creative, attraverso attività di formazione e progettazione su misura per le aziende: un sistema sinergico di strategie, processi, tecnologie evolute e professionisti che, partendo dalla tradizione, esalta i tratti più creativi e qualitativi della produzione italiana. A livello di prodotto Target Group comprende i marchi Unica, 14 Ora Italiana e Fuoriformato. Giorgio, Lamberto e Paolo Romani www.grupporomanispa.com www.target-group.net ELEVATE PRESTAZIONI, AD OGNI LIVELLO. PEDESTAL. L’unico sistema regolabile per pavimenti sopraelevati con testa bicomponente autolivellante. @ Made Ma de in It Ital ally 26-30 SETTEMBRE 2016 AREA ESTERNA 44 - STAND 51 MAGAZINE AZIENDA EVENTI PREMI PRODUZIONE Serie Preziosa (Ricchetti) COEM GRUPPO CERAMICHE RICCHETTI ESEMPIO PER L’ECOSOSTENIBILITÀ IOSA GHINI FIRMA LO SPAZIO ESPOSITIVO DI CERSAIE Il luglio scorso a Palazzo Giacomelli - Spazio Unindustria Treviso, Coem è stata ospite dell’evento Energia: Risparmiare è possibile, risparmiare è giusto. La responsabile Gestione Qualità e Ambiente ElisaTonelli e Neda Kollcaku dell’area Ricerca e Sviluppo di Coem, hanno illustrato alla platea come il processo produttivo di Coem preveda soluzioni efficaci per migliorare il rapporto tra impresa ed ambiente in ottica di sviluppo sostenibile. Rispondendo alle domande del giornalista scientifico e conduttore di Radio24 Maurizio Melis, Elisa Tonelli e Neda Kollcaku hanno riportato la sfida vinta da Coem nella realizzazione del prodotto eco++: aver rivoluzionato il ciclo produttivo del grès porcellanato per affacciarsi sul mercato con un prodotto che offre un valore aggiunto rispetto alle sole caratteristiche tecnologiche stabilite, ovvero, in grado di salvaguardare le materie prime naturali, utilizzare efficientemente l’energia e ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. eco++ è un grès porcellanato di ultima generazione che contiene un’elevata percentuale di scarti vetrosi di recupero. Anche grazie a questa nuova tecnologia Coem è nuovamente citata tra le esperienze eccellenti dell’industria italiana presentate nel Rapporto GreenItaly 2015 a cura della Fondazione Symbola e Unioncamere. www.coem.it Per il Gruppo Ricchetti il 2016 rappresenta l’anno del rinnovamento. I recenti investimenti industriali e la riorganizzazione aziendale infondono nuova energia al Gruppo, che si presenta al Cersaie con numerose novità di prodotto e un’immagine rinnovata dei brand storici: Cerdisa, Ricchetti e Cisa. Un nuovo corso e una sfida per il futuro resi più concreti anche da uno spazio espositivo progettato e firmato dall’architetto Massimo Iosa Ghini, che in fiera esalta i valori del Gruppo e riunisce i marchi in un’unica area espositiva, mettendo in mostra la ricca gamma di soluzioni proposte. www.ricchetti-group.com CERAMICA FRANCESCO DE MAIO SCELTA PER IL PROGETTO ITALIANO ALLA BIENNALE DI DESIGN DI LONDRA RICHARD GINORI TRIBUTO A GIO PONTI AL FLAGSHIP STORE DI FIRENZE In occasione di Pitti Immagine Uomo 90, il flagship store Richard Ginori a Firenze ha ospitato, il giugno scorso, una speciale esposizione dedicata al Vaso delle Donne e delle Architetture, opera protagonista del tributo al Maestro Gio Ponti, direttore artistico della Manifattura Richard Ginori dal 1923 al 1930. Il Vaso delle Donne e delle Architetture è un grande vaso globulare con fondo e decorazioni in varie tonalità di blu e bianco, dove la complessità del decoro rende questa maiolica un pezzo unico. In decorazione troviamo otto donne posate sulle nubi che si differenziano tra loro per le posizioni degli arti e per le acconciature, i cui nomi sono riportati sul collo del vaso su due livelli separati da una linea blu discontinua. Nell’opera, Ponti ripercorre millenni di storia partendo dai Greci, dai Romani e dagli Egizi, fino a raggiungere il Rinascimento. www.richardginori1735.com Partner tecnico dell’installazione White Flag, curata dalla Triennale Design Museum di Milano, la Ceramica Francesco De Maio di Nocera Superiore è ospite dal 7 al 27 settembre alla prima Biennale di Design di Londra Utopia by Design, un prestigioso evento mondiale a cui prendono parte 35 nazioni. Le piastrelle in formato 10x10 bianco lucido e pennellato nero lucido, realizzate dalla Ceramica Francesco De Maio, sono state scelte per la pavimentazione dell’istallazione, in cui i progettisti Silvana Annicchiarico e Giorgio Camuffo in sinergia con venti giovani designer ed architetti hanno ripensato la simbolica bandiera bianca come emblema utopico di tregua globale. Le bandiere dei diversi Paesi sono state inizialmente posizionate sulla mappa del mondo al cuore dell'installazione ma, ogni giorno della Biennale, uno dei flag viene rimosso e sostituito da un oggetto scelto o creato dai progettisti. Tutto ciò per infondere un senso di urgenza, anche di emergenza, per i luoghi scelti segnati sulla mappa. www.francescodemaio.it MAGAZINE AZIENDA EVENTI PREMI PRODUZIONE LAMINAM ORNAMENTA STAR MAKER VINCE IL RED DOT AWARD 2016 CONCORSO SULLE GRANDI DIMENSIONI Il luglio scorso, nell’ambito della serata di gala presso l’Aalto-Theater di Essen, la lastra Star Maker realizzata dal designer e architetto polacco Mac Stopa in collaborazione con Laminam Poland ha ricevuto il Red Dot: Best of the Best, il più alto riconoscimento del prestigioso premio internazionale Red Dot Award che sancisce annualmente i migliori progetti di design. Mac Stopa, conosciuto in tutto il mondo per i suoi innovativi e insoliti progetti di interior design, fondatore dello studio Massive design, ha scelto di unire il suo estro creativo alle tecnologie Laminam. Realizzate nel formato 1000x3000mm con spessore 5 mm, le lastre dal design futuristico Laminam Star Maker sono caratterizzate da un pattern geometrico di piccoli tasselli pentagonali, una struttura grafica che consente di creare innumerevoli layout semplicemente ruotando la lastra di 90 gradi in una serie di diverse combinazioni. Le lastre danno quindi vita ad una sorta di puzzle tridimensionale, un mosaico di piccoli elementi in grado di applicarsi sia in esterno che negli interni, come nel moderno complesso di uffici Warsaw Spire. Centro Edile Quartarella di Altamura ha ospitato nei propri spazi, il giugno scorso, l’evento di premiazione del concorso I LOVE XXL – Come ornamentare le grandi superfici, ideato e promosso in collaborazione con Ornamenta, a cui hanno preso parte Davide Tonelli di Ornamenta, l’architetto Enzo Calabrese, presidente di giuria, e Catia Quartarella. Con lo scopo di valorizzare la creatività dei progettisti di Puglia e Basilicata, offrendo loro la possibilità di avvicinarsi al mondo della produzione e del design di alto livello legato all’ambiente ceramico, il concorso si è rivolto a studenti, architetti e designer provenienti dalle Università di Architettura, Scuole o Istituti di Design e Accademia di Belle Arti di queste regioni. Progetto vincitore è risultato Oplus – nuove forme di positivismo dell’architetto Alessio Zanzarella, che sovverte gli schemi mentali ceramici rendendo protagonista il segno “+”, di esplicito rimando ai distanziali usati per la posa, come motivo ornamentale ispiratore di un pattern destinato ad interni contemporanei. Tale progetto è diventato una linea di prodotto che Ornamenta presenta a Bologna in occasione di Cersaie. www.laminam.it www.ornamenta.com LEA CERAMICHE ASTOR MENZIONE DEL COMPASSO D’ORO A TYPE 32 SLIMTECH ALLA COLLEZIONE CONTEXT IL TTA AWARDS 2016 Dopo il Good Design™ Award del Chicago Athenaeum Museum vinto nel 2014, Type 32 Slimtech, la collezione di Lea Ceramiche firmata da Diego Grandi si è aggiudicata la Menzione D’Onore del Compasso d’Oro ADI 2016, lo storico e autorevole riconoscimento per il design a livello internazionale, nato da un’idea di Gio Ponti e giunto alla sua XXIV edizione. Tra i circa 300 prodotti di design degli ultimi due anni in gara, una giuria internazionale ha scelto i migliori nei propri settori di appartenenza: la linea di Lea Ceramiche, con il premio conferitogli, entra così di diritto a far parte del patrimonio della Collezione Storica del Compasso d’Oro ADI. Su lastre in gres laminato effetto legno Slimtech (formato 20x200cm, spessore 5,5mm), l’autore Diego Grandi, con Type 32, sorprende mediante un gioco di grafismi proposti in quattro varianti cromatiche che danno origine ad infinite combinazioni e ad una originale ed insolita variante di pavimento decorato. “L’attenzione riservata da sempre ai contenuti di design, la profonda conoscenza del materiale e il costante impegno rivolto alla ricerca tecnologica - afferma Cesare Cabani, managing director di Lea Ceramiche ci hanno spinto a proporre nel corso degli anni prodotti in grado di rivelare inedite potenzialità stilistiche e tecnologiche. In quest’ottica, il riconoscimento dell’ADI ci onora ed è per noi la conferma di un percorso in cui crediamo e che desideriamo portare avanti.” Nella suggestiva cornice del St John’s Hotel & Conference Centre in Solihull si è svolta il maggio scorso la cerimonia di premiazione dei TTA-Awards 2016, l’evento voluto e organizzato dall’associazione inglese The Tile Association che ogni anno conferisce prestigiosi riconoscimenti all’industria del grès porcellanato per pavimenti e rivestimenti. A riprova del grande fascino, originalità ed avanguardia della serie ceramica a marchio Astor, è stato assegnato alla collezione Context - presentata da Craven Dunnill & Co Ltd, uno dei più grandi distributori inglesi di piastrelle ceramiche - il TTA Awards 2016 nella categoria “Floor Tile of The Year”. Declinata in quattro colorazioni, dalle più chiare White e Amber alle più scure Brown e Shadow, Context rivisita in chiave moderna e contemporanea lo stile intenso del cotto, ponendosi come risposta ideale per chi desidera vestire con modernità ambienti commerciali e residenziali nelle peculiarità del migliore grès porcellanato made in Italy. All’ampia gamma dei formati disponibili, si aggiunge un’altrettanto vasta offerta di mosaici e pezzi speciali. Caratterizzata da elevate prestazioni in termini di assorbimento d’acqua, resistenza alle abrasioni, agli sbalzi termici e agli agenti chimici, Context garantisce eccellenti risultati in termini di affidabilità e inalterabilità nel tempo. www.ceramichelea.it www.ceramicheastor.it www.progressprofiles.com Lo sguardo sempre rivolto al futuro. Non vi farete più in 4 per posare il pavimento gna Bolo re 6 1 20 mb SAIE - 30 Sette 22 CER d n 26 a t 5-S Pad 4 Il solo con 2 elementi Risparmio di 3 pezzi per gli incroci PROLEVELING SYSTEM Solo Progress Profiles vi offre L’UNICO SISTEMA BREVETTATO con livellatori variabili a scelta CROCE e MEZZA CROCE oltre ai livellatori tradizionali per il livellamento della posa di materiali di medio e grande formato e slim tiles. Proleveling System è un sistema rivoluzionario ed innovativo che rende semplice e rapida la posa con solo 2 elementi (livellatore e tirante). Una gamma completa di livellatori da 1, 2 e 3 mm per pavimenti e rivestimenti da 3 a 40 mm. L’esclusivo sistema di rimozione è in grado, grazie alla forza esercitata verticalmente e non trasversalmente, di evitare il movimento delle piastrelle e l’allargamento dei giunti. Posa Ruota Calciando il tirante nel senso della fuga. Progress Profiles SpA Certificated company UNI EN ISO 9001:2008 ANNIVERSARY • 1985-2015 Rimuovi GET IT ON Erhältlich bei Svitatore: attaccato al trapano permette di svitare i livellatori dai tiranti (in senso antiorario). MAGAZINE AZIENDA CERAMICA SANT’AGOSTINO EVENTI PREMI PRODUZIONE EDILCUOGHI DIGITALART ALLA CONQUISTA DELLA CINA SUCCESSO A LA CERAMICA E IL PROGETTO 2016 Da luglio 2016 ad aprile 2017, 21 showroom G.e.t. Casa, dislocate su tutto il territorio cinese, ospitano il progetto G.e.t. Casa x Ceramica Sant’Agostino Design Award - GSDA. Il premio, che si rivolge ai rappresentanti del mondo del design e dell’architettura cinese, è stato concepito per creare una diretta connessione con l’intero comparto progettuale autoctono e permettere ai designer e architetti cinesi di mostrare al mondo intero i propri capolavori. Nato dalla collaborazione tra Ceramica Sant’Agostino e il rivenditore cinese G.e.t. Casa, il contest coinvolge su tre livelli più di 1.000 architetti e designer cinesi a cui viene affidato il compito di creare vere e proprie opere d’arte su una tela d’eccezione: la collezione Digitalart, già premiata con i prestigiosi ADI Ceramics Design Award e Architizer A+Jury Award. Per tutta la durata del contest, le showroom G.e.t. Casa si trasformano quindi in inedite Gallerie d’Arte dove i progettisti si cimentano in live performance vestendo una piastrella Digitalart White - nel formato 20x20 cm, realizzato ad hoc - con la propria cifra stilistica. Le opere così realizzate concorrono a tre Award: il Most Popular Asia Award, il Best Product Design Award e il Most Creative Design Asia Award. Un progetto di architettura realizzato con soluzioni Edilcuoghi di Kale Italia è stato premiato lo scorso 29 giugno a Bari nel contesto di La Ceramica e il Progetto 2016, concorso organizzato da Cersaie in collaborazione con Confindustria Ceramica. Il progetto è quello del Cimitero di Copparo (Ferrara), vincitore nella categoria “Istituzionale/arredo urbano”. Nella realizzazione, progettata dall’architetto Mauro Crepaldi, sono state utilizzate ceramiche nel grande formato 100x300 di Edilcuoghi Colorboard. La struttura si colloca nell’area antistante il cimitero del paese, un parco verde che raggiunge i margini del centro abitato. Nel progetto del Giardino della Cremazione risalta l’alternanza di diverse nuance coordinate tra loro: nelle facciate si combinano lastre in quattro diverse tonalità che sfumano dal beige al grigio e che vanno a delineare superfici lievemente strutturate mosse da grafiche sempre diverse. www.ceramicasantagostino.it FLORIM CERAMICHE L’ADI PREMIA FLORIM MAGNUM OVERSIZE Le maxi-lastre ceramiche firmate Florim hanno ricevuto la Menzione d’Onore nell’ambito della XXIV edizione del Compasso d’Oro ADI, entrando ufficialmente a far parte del patrimonio della Collezione Storica del Premio. Creatività, originalità, tecnica e armonia sono stati i valori ricercati e premiati in questa edizione del Compasso d’Oro; valori che caratterizzano le grandi lastre made in Florim all’interno della macro-categoria “Design dei materiali e dei sistemi tecnologici”, confermandone il successo a livello internazionale per le caratteristiche di prestazione tecnica ed estetica estremamente evolute. L’estrema lavorabilità unita a sottigliezza e leggerezza permettono a Florim Magnum Oversize di affacciarsi a nuove tipologie di installazioni, offrendo una reinterpretazione del prodotto ceramico che introduce il concetto di continuità visiva degli spazi. I formati Magnum Oversize vengono presentati secondo le diverse identità dei brand aziendali che abbracciano il progetto: Floor Gres, Rex, Casa dolce casa, Casamood. www.florim.it www.edilcuoghi.it CASALGRANDE PADANA PREMIATA LA X EDIZIONE DEL GRAND PRIX Presso l’Aula Magna dell’Università IUAV di Venezia, si è conclusa il maggio scorso la decima edizione del Grand Prix Casalgrande Padana. Ospite d’onore della cerimonia di premiazione, l’architetto Simone Sfriso di TAMassociati - team curatoriale del Padiglione Italia alla 15a Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia - che ha tenuto una lecture. Nell’edizione 2013-2015, il concorso d’architettura ha visto la partecipazione di oltre 150 progettisti provenienti da tutto il mondo, tra cui una giuria internazionale ha decretato i progettisti vincitori nei vari settori d’intervento: nella sezione Centri Commerciali e Direzionali ha vinto Zoltàn Kun - Kunyho Epitèsziroda kft con il Mercato Klauzal a Budapest, Ungheria; nella categoria Edilizia Pubblica e dei Servizi, Edilizia Industriale, Altri il vincitore è stato Giampiero Peia - Peia Associati srl con lo Sky Lounge Bar, Kempinski Residences and Suites a Doha, Qatar; per l’Edilizia Residenziale il primo premio è andato a Jacopo Mascheroni - JM Architecture con Montebar Villa a Medeglia in Canton Ticino, Svizzera; nella categoria Rivestimenti di Facciata, Pavimentazioni Esterne il primo premio è andato a 5+1AA Alfonso Femia, Gianluca Peluffo - Agenzia di Architettura srl con tre progetti. Infine un Premio speciale per la sezione Piscine è stato assegnato ad Alessandra Raso, Matteo Raso - Cliostraat per il Nuovo Stadio del Nuoto di Cuneo nel Complesso Sportivo Parco della Gioventù a Cuneo. L'11a edizione del Grand Prix è ufficialmente aperta. www.casalgrandepadana.it ITALIAN TILE COLLECTIONS Design, style and quality tiles since 1967 FREE YOUR IMAGINATION Dal 26 al 30 Settembre 2016 Padiglione 16 - Stand B1.B4.B5 www.cir.it EVENTI • CERSAIE LA GRANDE ARCHITETTURA PASSA PER BOLOGNA di Maria Teresa Rubbiani Nonostante i suoi 34 anni, non pochi per una fiera, Cersaie, il Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’arredobagno continua a rinnovarsi non solo per i prodotti ma anche per le iniziative di carattere culturale e formativo per i vari tipi di pubblico: dal progettista al consumatore. Fra gli appuntamenti di maggior interesse anche quest’anno Cersaie mantiene la consuetudine di ospitare un premio Pritzker. Così nell’ambito del programma culturale “costruire, abitare, pensare” il primo appuntamento è per martedì 27 settembre alle ore 11 all’Europauditorium con la Lectio Magistralis dell’architetto e designer britannico pluripremiato Lord Norman Foster, Premio Pritzker 1999. La lezione dal titolo “10 on 10: Ten Fosters and Ten others”, introdotta da Francesco Dal Co, è relativa a 10 suoi progetti e ai 10 che lo hanno maggiormente influenzato. Il programma prosegue nei giorni successivi con Manuel Aires Mateus, fondatore dell’omonimo Studio di Architettura di Lisbona, protagonista della conferenza “L’Architettura di Aires Mateus”, mercoledì 28 settembre alle ore 10 presso la Galleria dell’Architettura. Mateus, in dialogo con Francesco Dal Co, espone la sua idea di architettura, un’arte, nella sua opinione, che perdurando nel tempo è l’arte della permanenza. Sempre il 28 settembre alle ore 17 l’architetto paraguaiano Solano Benítez, fondatore dell’associazione professionale “Gabinete de Arquitectura”, illustrando i suoi progetti, descrive il suo stile architettonico che si caratterizza per la preferenza del “ladrillo”, il mattone, come principale elemento costruttivo. Lord Norman Foster 17 . A sinistra: Solano Benitez A destra: Manuel Aires Mateus Il 29 settembre alle ore 10 si svolge “Forum: Italia. Architetti 4.0”, una conversazione a più voci durante la quale si affronta il tema della professione architetto svolta dalla generazione dei più giovani, approdati alla professione negli ultimi anni in Italia. Tra gli invitati in sala gli architetti dello studio Diverserighe, i Labics, Francesco Librizzi e TAMassociati. Partecipa al Forum Fulvio Irace e l’architetto Pierluigi Mutti, moderatore dell’incontro. Alle 17 sempre alla Galleria dell’Architettura è presente l’architetto irlandese Shelley McNamara, fondatrice dello studio Grafton Architects insieme a Ivonne Farrell, con la conferenza An Arena for Learning: Grafton Architects. Shelley McNamara affronta il tema dell’educazione: in che modo l’architettura delle università e dei luoghi di istruzione può contribuire a migliorare la formazione dei giovani, in un mondo sempre più complesso? Come favorire la circolazione delle idee e aumentare il confronto tra le varie discipline? In basso: Simone Gheduzzi, Nicola Rimondi e Gabriele Sorichetti di Diverserighe studio Conclude le conferenze di “costruire, abitare, pensare” la tradizionale Lezione alla Rovescia rivolta agli studenti degli istituti superiori. Il maestro di quest’anno è Ugo La Pietra, designer, architetto e artista che venerdì 30 settembre, dalle ore 10.00, incontra i giovani all’Europauditorium. Le conferenze danno diritto a Crediti Formativi Professionali per architetti, ai quali si aggiunge l’opportunità per gli architetti di ottenere un CFP per la visita a Cersaie 2016. Alle conferenze di architettura si aggiungono quest’anno le conversazioni sul design organizzate nell’ambito dei tre neonati Caffè della Stampa, affidati ad altrettante testate che daranno vita all’ AD Cafè, Domus Cafè ed Interni Cafè dislocati in tre diversi padiglioni. Numerosi appuntamenti dimostrativi e tecnici hanno luogo, infine, presso la Città della Posa, dedicati in modo specifico alle tecniche di posa del materiale ceramico, mentre con “Cersaie disegna la tua casa” i consumatori possono, su appuntamento, incontrare degli architetti per ricevere consigli per i pavimenti e i rivestimenti della propria casa. A sinistra: Francesco Librizzi A destra: Francesco Isidori e Claudia Clemente, dello studio di architettura Labics A destra: Ugo La Pietra CERSAIE/2016 PAD-HALL/19 STAND B63/ 26-30 SETTEMBRE 2016/ BOLOGNA•ITALY/ www.herberia.it Via E. Mattei, 4 - 42048 Rubiera (RE) - Italy Tel +39 0522 627345 / 6 - Fax +390522 627347 / 0522 262749 Foto Vincenzo Conelli EVENTI • LA CERAMICA E IL PROGETTO PREMIAZIONI EDIZIONE 2016 di Cristina Faedi > Prima Menzione al restauro della Chiesa di Nostra Signora della Il 29 giugno scorso nella splendida cornice di Villa De Grecis Misericordia Chiesa di Vetro di Baranzate, a cura dello Studio a Bari, alla presenza di circa 250 partecipanti, si è svolta la SBG Architetti (architetti Giulio Barazzetta e Sergio Gianoli), che conferenza evento La Ceramica e il Progetto, organizzata da ha utilizzato piastrelle Casalgrande Padana. L’opera rimette al Confindustria Ceramica e Cersaie in collaborazione con l’Ordine centro il grande tema del restauro dell’architettura moderna degli Architetti di Bari. e contemporanea e la ceramica dimostra come i materiali In questa occasione si è svolta la cerimonia di consegna dei premi contemporanei siano in grado di rileggere e rispettare il dell’omonimo concorso, edizione 2016, che ha selezionato le preesistente. migliori realizzazioni architettoniche con piastrelle di ceramica Seconda Menzione alla realizzazione dei servizi per il pubblico italiane. La giuria - composta dagli architetti Sebastiano della Caffetteria Spazio 7 della Fondazione Brandolini, Michele Capuani e Cino Zucchi Sandretto Re Rebaudengo, realizzata quest’anno ha valutato i 65 progetti pervenuti dall’architetto Alessandra Raso/Cliostraat che sulla base di criteri di creatività, funzionalità e vede l’uso di piastrelle Marazzi, dalle elevate gusto estetico, prendendo in considerazione la GLI ESITI DEL CONCORSO prestazioni igieniche e di sostenibilità. progettazione nel complesso, l’impiego delle SONO VISIBILI SUL SITO Terza Menzione per la ristrutturazione delle piastrelle di ceramica, la qualità della posa e la WWW.LACERAMICAEILPROGETTO.IT Scuole Faes Argonne a Milano, progettato valorizzazione ambientale resa possibile dalle dallo studio DRME (Studio di Architettura caratteristiche di sostenibilità del materiale. E SONO IN MOSTRA Dubini Risari e Melzi D’Eril Associati), che Vincitore della categoria Commeciale/ A CERSAIE (BOLOGNA, vede l’impiego di piastrelle di Cooperativa Hospitality è il progetto I Docks di Marsiglia, 26-30 SETTEMBRE 2016) PRESSO LA GALLERIA Ceramica d’Imola: durata, resistenza, qualità in Francia realizzato a cura dello Studio 5+1AA DELL’ARCHITETTURA igienica del materiale hanno permesso al (Alfonso Femia Gianluca Peluffo), che vede (GALL. 21-22). progettista di realizzare una scuola che l’utilizzo di piastrelle di Casalgrande Padana. guarda al futuro. Un intervento esemplare perché interpreta un Per la categoria Residenziale, il progetto tema difficile come la relazione tra il mare e la vincitore è Villa privata ad Antiparos, in Grecia dello Studio città. di architettura Peia Associati (architetto Giampietro Peia), Menzione a Silvian Heach flagship store di Milano, progettato realizzato con piastrelle Marazzi, utilizzate per le capacità dallo Studio Fabio Caselli Design, che vede l’uso di piastrelle strutturali, come la resistenza al caldo e alla salsedine, capace di Ornamenta. In questo caso la ceramica è il materiale che di integrare armonicamente interni ed esterni. dialoga con tutti gli spazi espositivi dello store, diventando la Menzione speciale assegnata al progetto Teatro1, edificio parte per il tutto. residenziale a Udine progettato dallo Studio Archest (Annamaria Per quanto riguarda la categoria Istituzionale/Arredo urbano Coccolo Gaetano De Napoli), che ha utilizzato piastrelle Mirage, il vincitore è il Nuovo polo cimiteriale di Copparo di Patrimonio in una particolare tessitura, giocata tutta tra arretramenti e Copparo Srl (architetto Mauro Crepaldi), che ha scelto piastrelle avanzamenti, dove la ceramica costituisce un elemento centrale Edilcuoghi Kale ed è stato giudicato un intervento di grande in relazione al disegno dell’edificio. equilibrio tra il luogo e la natura preesistente. Produttore di supporti per terrazze in gres, ceramica, granito, pietra... Il supporto ideale per qualsiasi terrazza con pavimentazione sopraelevata a lastre PB-01 28>42 mm PB-00 15 mm PB-1 42>60 mm NOVITÀ PB-2 60>90 mm PB-3 90>145 mm PB-4 145>245 mm Esclusivo e brevettato Accessori inox bordo muro Correttore / creatore di pendenze da 0 a 5% VI ASPETTIAMO AL Area 44 - Stand 39 Installazione rapida e precisa su qualsiasi fondo Distributore per l’Italia METRO KUADRO P A V I M E N T I F L O T T A N T I Niente può sostituire l’esperienza ! www.buzon.it www.buzon.eu Prolunga per altezze fino a 965 mm OPLUS+ design by Alessio Zanzarella 3,5 slim laminated porcelain 100x100 cm | 40”x40” Cersaie 26 - 30 September 2016 Hall 15 Booth E1-F2 Pr. Davide Tonelli per Find out the collection from 9 am to 7 pm RSVP [email protected] ornamenta.com cer.progetto Dimore Brisbane, Australia LA NATURA AL CENTRO di Benedetto Marzullo, Living IN QUESTA CASA DI BRISBANE, IN AUSTRALIA, SPAZI INTERNI E OUTDOOR SI SUSSEGUONO SENZA SOLUZIONE DI CONTINUITÀ. UN PROGETTO DI DION SEMINARA DS ARCHITECTURE CASHMERE PROJECT progetto Dion Seminara dsarchitecture.com.au superfici ceramiche Del Conca www.delconca.com distributore Metro Tiles www.metrotiles.com.au anno di realizzazione 2016 Il living outdoor e la zona pranzo in esterni sono a una quota più bassa rispetto al piano giardino. Una casa piena di luce: Cashmere project è un modello esemplare di architettura integrata nella natura. Siamo a Brisbane, Australia e la vita all’aria aperta ha la medesima importanza degli spazi domestici. Qui, l’architetto Dion Seminara dello studio DS Architecture di Brisbane, ha messo a frutto la sua esperienza “local” per esaltare sia le caratteristiche edilizie della zona sia la prorompente vitalità della natura, integrandole. In questa residenza, che sembra acquattata nel verde, interni ed esterni si susseguono senza soluzione di continuità: il soggiorno e il living outdoor fanno parte di un discorso unico, gli spazi contigui sono collegati fra loro da un susseguirsi di linee morbide e di spazi aperti. Le finestre sono sempre aperte sulla quiete di un giardino esotico e accogliente. Il risultato è un insieme armonico e un continuo gioco di rimandi tra interno ed esterno. Con un sapiente gioco di altezze, il living outdoor e la zona pranzo esterna attigui alla casa rimangono più in basso della quota giardino, in modo da rimanere naturalmente schermati. E non poteva mancare una grande piscina a fagiolo che domina la scena in giardino. Ai suoi bordi è stato creato un padiglioncino aperto per creare un ulteriore spazio di living in esterni. 03 La casa di Brisbane gode di spazi living outdoor senza soluzione di continuità con gli interni NAT Nebraska ambienti residenziale extra urbano applicazioni pavimenti superfici ceramiche Ceramica Del Conca grès porcellanato NAT Nebraska 60x60 cm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤0,1% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme resistenza all’abrasione profonda (ISO 105456): conforme resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R12 certificazioni Ecolabel . 27 La continuità tra interni e spazio esterno è ampliata dall’utilizzo profuso dello stesso materiale per le pavimentazioni, il gres porcellanato della collezione Del Conca NAT Nebraska 60x60 mm per pavimenti, alternata a pietre naturali e legno. Stessa finitura per la pavimentazione della piscina. “Si tratta di un progetto per migliorare il paesaggio esterno: riprogettare il giardino, ristrutturare la vasca esistente e creare una struttura per il relax a bordo piscina. E poi una nuova area living esterna direttamente collegata all’interno esistente. Grandi porte e finestre enfatizzano questa connessione. Come progettisti - spiega l’architetto Dion Seminara - ci prendiamo il tempo per fornire la necessaria attenzione personalizzata in modo da capire veramente le esigenze di stile di vita, i desideri e le vostre aspettative di ogni singolo cliente. Inoltre abbiamo il talento e l’esperienza per creare progetti personalizzati di ristrutturazione/aggiunta oppure per una casa totalmente nuova. Non solo come architettura, ma anche come interior design, progettazione del paesaggio e gestione completa del progetto. In questo caso, l’obiettivo era di aggiungere un tocco tropicale”. Lo studio DS Architecture di Brisbane è composto da architetti specialisti in lavori residenziali sia di ristrutturazione sia di nuove abitazioni. L’architetto Dion Seminara ha di recente vinto una serie di premi, tra cui il prestigioso ArCHdes Residential Architecture Awards per quattro progetti e il Commendation AIA per progetti di Architettura pubblica, ricevuto nel giugno 2016 per la progettazione di ristrutturazione e rinnovamento per Santi Pietro e Paolo Chiesa in Bulimba. Gli spazi outdoor non sono isolati: un progetto caratterizzato da un continuo gioco di rimandi tra interno ed esterno. Una grande piscina a fagiolo campeggia al centro del giardino tra la natura lussureggiante. . Dimore Angers, Francia LA CASA SUL PODIO di Katrin Cosseta, Interni La residenza unifamiliare, frutto di un accurato progetto di ristrutturazione, ha la semplicità autentica di una casa di campagna d’altri tempi, espressa in un volume architettonico pulito, essenziale, quasi archetipo. L’abitazione si inserisce in un contesto extraurbano di chiara tradizione agricola; siamo nella regione della Loira, dove castelli, vigneti e storici giardini disegnano un paesaggio sedimentatosi nel tempo come inscindibile sintesi di natura e cultura. L’edificio riprende i caratteri dell’architettura rurale della zona: unico corpo di fabbrica sviluppato in lunghezza, tetto a falde con tegole piane, articolazione degli ambienti al piano terreno e nel sottotetto. Tutto, nel progetto di ristrutturazione, parla di adesione a un principio di ottimizzazione funzionale, di sobrietà materica e cromatica. Nessuna tentazione all’ornamento. Elemento emblematico dell’intervento, la pedana in pietra naturale a spacco antistante alla casa. Si tratta di una soluzione di grande efficacia scenica (l’effetto di ‘podio’ che innalza la casa nel paesaggio), ma che soprattutto assolve, con una estrema sintesi, diverse esigenze funzionali: livella il lieve pendio del terreno, garantisce l’isolamento dall’umidità, crea un sottile equilibrio tra naturale e artificiale, funge da camminamento esterno continuo (vi si aprono due portefinestre, oltre che la porta di accesso principale), si trasforma da semplice ballatoio a terrazza protesa nel giardino (senza gli ingombri visivi di un parapetto) grazie a una semplice variazione di profondità. VILLA PRIVATA superfici ceramiche Italgraniti www.italgranitigroup.com foto Jordane Chaillou www.jordanechaillou.com anno di realizzazione 2015 Vista esterna della casa, con la pedana in pietra e ceramica antistante che funge da collegamento esterno. 03 La gradinata ad angolo che segna le due diverse profondità del ‘podio’. Dettaglio del basamento in pietra a spacco, rivestito da piastrelle in gres dello spessore di 2 cm. UNA VILLA PRIVATA AD ANGERS, IN FRANCIA, SI STAGLIA NEL PAESAGGIO, COME POGGIATA SU UNO ZOCCOLO DI PIETRA E CERAMICA La pedana è in pietra naturale a secco, altro richiamo alle tradizioni costruttive rurali della zona, ma il piano di calpestio è in ceramica. Si tratta di un gres porcellanato (serie Stone Mix di Italgraniti, formato 60x60 cm, colore quarzite grey) dello spessore di due centimetri, ideale per ambienti esterni, vista la grande resistenza alle sollecitazioni meccaniche e agli agenti atmosferici. La mimesi con il materiale naturale, per sfumature, effetto di stonalizzazione e texture superficiale, è completa. ambienti residenziale extraurbano applicazioni pavimento esterno Quarzite grey superfici ceramiche Italgraniti grès porcellanato Stone Mix Quarzite grey 60x60 cm spessore 2 cm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): conforme resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 150 mm3 resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): 6,2 MK-1 resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 1054513): conforme resistenza alle macchie (ISO 1054514): conforme resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 certificazioni LEED, Ecolabel, EMAS, ISO 14001 cer. trend VIRTUALSTYLE: LA CUCINA a cura di IMAGEM www.imagem.it Rondine grès porcellanato Tribeca Mud Ornamenta grès porcellanato smaltato Gone decori vari Emilceramica grès porcellanato Milestone Sand Mapei Sistema per la posa di lastre sottili su massetto riscaldante a basso spessore Adesivo cementizio Ultralite Flex Malta cementizia Keracolor FF Sigillante Mapeflex PU45 31 Tribeca Mud Gone decori vari Mapei sistema di posa Milestone Sand I Grandi Classici Passolini Ceramica Francesco De Maio grès porcellanato I grandi classici Passolini Verde 1999 grès porcellanato Aria Bronzo Herberia grès porcellanato Essenza Legno Frassino Aria Bronzo Essenza Legno Frassino cer.trend QUEL FASCINO DISCRETO Mentre i dati di mercato lasciano vedere il finale di salita e aprono lo sguardo a orizzonti un po’ più sereni, le aziende italiane possono rallegrarsi di aver pedalato forte e soprattutto di aver tenuto fede al loro DNA: se infatti un certo spazio potevano aver trovato in tempi anche recenti prodotti stranieri di basso prezzo e scarsa qualità, oggi tutti gli indicatori premiano gli alti contenuti di tecnologia e di design che il made in Italy propone da sempre senza risparmiarsi. Dopo la frequente richiesta di prezzi bassi che ha connotato la crisi scoppiata nel 2008, oggi si registra finalmente una inversione di tendenza, i consumatori sono molto informati, attenti e la qualità torna a dire la sua; peraltro, gli elementi della stanza da bagno non vengono spesso cambiati nella casa, sono beni di lunga durata e pertanto giustificano l’investimento per un prodotto di qualità. Alla vigilia del grande appuntamento di Cersaie, per molte nuove collezioni un vero “ballo delle debuttanti” e per i numerosi prodotti consolidati un momento fondamentale di verifica sulle innovazioni che continuamente vengono apportate e sulle ultime interpretazioni, le aziende di casa nostra paiono in forma e con i motori ben caldi per il circuito internazionale che le aspetta. di Elena Pasoli La famiglia di lavabi d’appoggio Sharp di Simas si allarga: Il cerchio si fa anche quadrato, ovale, rettangolare per una collezione dal design minimale e dinamico, sempre stondatissimo, nella versione con e senza consolle. Con dimensioni che variano da base cm 42 a base cm 50 e dieci varianti di colore, Sharp esce volentieri dalla stanza da bagno, per formare uno spazio espressivo sulla parete di una camera da letto piuttosto che di un ambiente living. à www.simas.it 33 Tre sole curve disegnano il profilo del radiatore Bent di Caleido: un’eleganza essenziale dove la sapiente alternanza di positivo/ negativo crea un gioco di luci ed ombre che lo rendono oggetto in continuo mutamento. L’ampia curvatura centrale, oltre ad avere valenza estetica, consente l’applicazione di una barra che assolve la funzione di scaldasalviette nella versione bagno e mantiene contenuti gli ingombri dell’intero radiatore. www.caleido.it ISPIRAZIONE ALLA NATURA, LINEE SEMPLICI E MORBIDE, COLORI EVOCATIVI: ECCO I VESTITI NUOVI DELLA STANZA DA BAGNO. E SOTTO AL VESTITO... TANTA, TANTISSIMA TECNOLOGIA La serie XL di Casabath si distingue per la sottile struttura che contorna i cassetti e le ante, disponibili in versione liscia o rigata. Numerose le finiture proposte: laccata, in massello di rovere, con frontali in specchio e con struttura laccata e frontali in Monolith (prodotto esclusivo Casabath). La struttura delle basi porta lavabo con top in legno è realizzata interamente a 45 gradi mentre per le basi che prevedono il top in Monolith o Stonelith questa lavorazione è eseguita solamente per i fianchi e la base inferiore. www.casabath.it Gettando uno sguardo ai backstage, vediamo una netta tendenza verso linee morbide, discrete, naturali, a cui spesso il colore conferisce carattere particolare. Un panorama di prodotti che sanno coniugare al meglio la semplicità di forme (quella semplicità frutto di sofisticate e sapienti sottrazioni, di riletture della tradizione di diverse culture e di attenzione alle forme, ai colori, potremmo dire persino ai suoni della natura) con una tecnologia oggetto di importanti investimenti, che mentre propone materiali sempre più performanti e innovativi, guarda non solo al risparmio energetico ma anche alla velocità e all’efficacia della pulizia. Il tutto all’insegna di una sempre maggiore flessibilità che consente e asseconda la forte personalizzazione richiesta dal mercato. Nel panorama della ceramica sanitaria si registra un’affermazione sempre più netta del colore, nelle versioni lucido e matt; palette di colori sofisticati, che vanno dal prugna al malva, dal mirto al sabbia, e che a fianco del bianco evergreen si modulano fino a dieci, dodici varianti per progetto, rendendo gli elementi veri oggetti d’arredo adeguati agli ambienti più diversi. Le linee stondate e morbide sono particolarmente esaltate dalla sottigliezza degli spessori, campo in cui la tecnologia sembra poter sfidare limiti sempre più ambiziosi. Della stretta collaborazione tra design e tecnologia sono frutto anche i sempre più numerosi vasi senza brida, di facilissima pulizia e di estetica gradevole e pura. La ricchezza delle declinazioni e le infinite possibilità di personalizzazione sono il leit-motiv delle collezioni di arredobagno, in cui la naturalezza del legno, con il suo calore e le sue venature, si abbina sapientemente a materiali frutto di alta tecnologia per top inalterabili, belli e innovativi. Anche qui il colore gioca un ruolo importante, in nuance delicate e talvolta in insolite finiture, mentre persino le specchiere si reinventano, frammentandosi, ricomponendosi e partecipando alla composizione del design dell’ambiente. Vi partecipano con convinzione anche i radiatori, in veste di elementi decorativi dall’eleganza essenziale ma importante, spesso connotati da linee curve e pure. Nella collezione Lineò di Arblu, completamente rinnovata, il calore e le venature del legno di rovere, magistralmente lavorato in modo ancora artigianale e presentato in numerose finiture, vengono abbinati al top in Tecnoblu, materiale solido, non poroso composto da cariche minerali e resine, resistente e rinnovabile. La specchiera componibile Forma nasce dall’unione di più specchi singoli di diverse dimensioni che possono essere disposti a piacimento sul muro. Nel mondo delle cabine doccia Duka estetica e tecnica convergono in sistemi dalle sofisticate qualità performanti: avanzatissimi in tecnologia, atemporali per estetica, dalla collezione Stila 2000 ai nuovi prodotti ispirati alla natura, tutto il mondo Duka parla il linguaggio dell’architettura contemporanea. Un sistema di prodotti integrato da un innovativo programma di servizi al cliente, che mette a disposizione know-how tecnico e approccio accurato all’universo del progetto domestico. à www.arblu.it à www.duka.it E’ studiata per ambienti di grande respiro la nuova scenografica proposta della collezione di piatti doccia Water Drop di Luca Cimarra per Flaminia, che ha ricevuto una segnalazione al Compasso d’Oro. La texture caratteristica del progetto originario, che reinterpreta l’erosione della materia dovuta all’azione dell’acqua, viene oggi proposta anche sul formato 80x160 cm. Lo spessore di 5,5 cm. permette di collocare il piatto doccia sia in appoggio che a filo pavimento. Smart b è il nuovo e innovativo progetto ideato dallo Studio Adolini per Galassia, una collezione dal design essenziale, priva di qualsiasi decoro stilistico, pensata per spazi pubblici e privati. Dimensioni molteplici, un’ampia gamma di colori dalle finiture matt e lucide, forme leggere, spessori ridotti e lineari, soluzioni attente all’igiene e alla pulizia rendono questa serie eccellente sia per estetica che per performance. La collezione Display firmata dal duo di designer GamFratesi per Globo è composta da quattro lavabi di dimensioni diverse la cui peculiarità è l’inclusione, accanto alla vasca centrale, di una serie di piani di appoggio integrati, sempre in ceramica: un oggetto monolitico che racchiude al suo interno un gioco di altezze diverse, di asciutto-bagnato; una collezione personale, intima, ispirata a un’estetica di stampo neoplasticista. à www.ceramicaflaminia.it à www.ceramicagalassia.it à www.ceramicaglobo.com GALLERIA PRODOTTI Un’ampia panoramica della produzione ceramica italiana è visibile su www.laceramicaitaliana.it/prodotti cer.progetto La piazza antistante la villa progettata da Dep Studio, ha come fulcro la piscina con vista panoramica sul paesaggio della Franciacorta. Dimore Franciacorta, Brescia NELLO CHARME DELLA FRANCIACORTA di Riccardo Bianchi, AD 37 FUSA CON IL PAESAGGIO DI QUESTA TERRA LOMBARDA FAMOSA PER I VINI E GLI SPUMANTI, UNA VILLA NEORAZIONALISTA ORCHESTRA UNA RAPSODIA DI SPAZI RAREFATTI E ARREDI DI DESIGN DAL FORTE ACCENTO CONTEMPORANEO CHE I RIVESTIMENTI CERAMICI METTONO TRA LORO IN ARMONIA Dettaglio della piscina, con la scala di accesso. Tutto è rivestito con lastre in grès porcellanato ad alta resistenza e di grande formato. Questa è una storia di gioielli. Cominciamo dalla location. Siamo nel cuore di uno dei più suggestivi territori della Lombardia, in un susseguirsi di morbidi colli selvosi o pettinati da ordinati vigneti, ricamati di ville e castelli secolari, testimonianze di una cultura antropologica antica, e ancora viva, ricca e feconda. Vi si spandono i profumi di nettari deliziosi e l’euforia di spumanti che non hanno eguali, i colori compongono una tavolozza che sa di impressionismo, pennellate svelte e luminose per un cielo in cui l’azzurro è spesso filato di nuvole sottili e i paesaggi terragni mutano di continuo dal verde all’ocra, dal biondo vibrante del’estate ai rossi romantici dell’autunno. Il nome di questa terra magica, appena discosta dalle grandi arterie del traffico e dunque ancora più inaspettata, è Franciacorta. Proprio qui è situato l’altro gioiello del nostro racconto, una villa privata dal segno molto lineare e allungato progettata da Dep Studio, uno studio d’architettura sensibile al gusto contemporaneo. All’esterno, per la nitida volumetria e anche per la sua bicromica essenzialità (bianco + marrone) e l’uso di pilotis, richiama il progetto originario di Giuseppe Terragni, uno dei padri del Razionalismo italiano, per la Casa del Floricultore a Como, così come le ampie vetrate scorrevoli della zona giorno affacciata sulla piscina rimandano a Le Corbusier e più ancora al Mies van de Rohe delle residenze VILLA PRIVATA progetto Dep Studio www.depstudio.eu superfici ceramiche Floor Gres www.floorgres.it anno di realizzazione 2015 Walks/1.0 white ambienti residenziale urbano applicazioni pavimenti e rivestimenti interni superfici ceramiche Floor Gres grès porcellanato Industrial Magnum ivory 120x120,160x320 cm Walks/1.0 white 40x120, 60x60 cm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,08% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 50 N/ mm2 resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 140 mm3 resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): UHA, UA, ULA resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Industrial - R11 Walks certificazioni Ecolabel, LEED, NF-Upec Industrial Ivory unifamigliari americane nel momento in cui generano un osmotico, luminosissimo continuum tra dentro e fuori. Ma ovviamente la costruzione ha uno spirito tutto suo, intenso molto particolare, esprime una cifra stilistica complessiva moderna e vigorosa che tuttavia non ferisce il paesaggio, ma al contrario, grazie a una tettonica assai poco invadente, vi si integra con armonia. Con il corpo di fabbrica dialoga, sullo stesso registro stilistico, la “piazza” esterna che prelude al giardino e ha come centro di gravità la piscina. In questo caso il senso di contemporaneità si manifesta nel disegno minimalista della superficie rivestita senza alcun fronzolo decorativo, il fattore estetico essendo affidato al pavimento in grès porcellanato della collezione “Walks/1.0”, finitura White, di Floor Gres, una scelta ben ponderata dal progettista “considerate le rilevanti performance tecnico-funzionali di questo prodotto dai grandi atout ecologici e con il suo accattivante effetto pietra enfatizzato da venature apparentemente originate da processi casuali”. 39 Superata la “piazza” con la piscina e varcata la soglia della casa, ci si ritrova in un’altra piazza, questa volta coperta. Anche qui il respiro stilistico è minimal, con spazi distesi e arredamento rarefatto, come in attesa di ulteriori inserimenti, ma non per questo “incompiuto”. Abbiamo scritto piazza a ragion veduta, perché si tratta di un amplissimo living open space nel quale le aree funzionali – conversazione, area camino, pranzo, cucina – convivono in un regime di assoluta fluidità, senza partizione alcuna. Gli arredi sono dei classici del design di oggi, spiccano le chaise-longue Fjord disegnate da Patricia Urquiola per Moroso, il brunito camino appeso Domofocus di Focus, i divani dalle linee ribassate e supercomfort, il tavolo da pranzo Bi-plane disegnato da Alberto Meda per Alias. A completare la scena con un forte timbro estetico è la scenografica scala a sbalzo con ringhiere in vetro trasparente e una bicromia che replica il doppio colore della facciata: per chi ama il musical, un raffinato omaggio ai film di Fred Astaire e Busby Berkeley. A dare armonia e una nota di calore all’insieme è il pavimento per il quale il progettista ha scelto la collezione “Industrial” sempre di Floor Gres (nei grandissimi formati Florim Magnum Oversize 160x320 cm e 120x120 cm a spessore 6 mm), che viene impiegata anche nelle sale da bagno della zona notte disposta al secondo dei due livelli in cui si articola la villa. Una garanzia di qualità, bellezza e resistenza. Sopra e a fianco: scorci del living open space in cui sono radunati il salotto, un angolo conversazione organizzato intorno al camino, la zona pranzo e la cucina con banco snack. Sotto: sale da bagno. Rivestimenti eseguiti con prodotti in grès porcellanato. . Dimore Rosslyn-Arlington, Virginia (Usa) UNA FINESTRA SU WASHINGTON D.C. di Simona Storchi I colori del mobilio sono quelli della terra, si fondono con il colore del cielo che permea tutti gli spazi. . 41 TURNBERRY RESIDENCE È UN LUSSUOSO CONDOMINIO NEI PRESSI DELLA CAPITALE DEGLI STATI UNITI. PROGETTATO DALLO STUDIO DI ARCHITETTURA SHINBERG.LEVINAS, HA VINTO IL CONCORSO “TILE COMPETITION 2016” NELLA CATEGORIA RESIDENZIALE Turnberry Residence è un lussuoso condominio nel cuore di Rosslyn, in Virginia, una zona residenziale a due passi da Georgetown, lo storico quartiere della capitale degli Stati Uniti. Il progetto, curato dallo studio di architettura Shinberg.Levinas con sede a Washington D.C e a Bethesda, nel Maryland, è il vincitore del concorso “Tile Competition 2016” nella categoria Residenziale. L’intervento è stato caratterizzato da un restyling completo degli interni, in particolare dei rivestimenti interni, dei balconi e degli arredi, tutti made in Italy, e dalla scelta di una selezione di pezzi d’arte. Uno dei tratti distintivi di Turnberry Residence è la vista che si gode dai piani alti dell’edificio: una panoramica sul Potomac River, su Arlington, sul Key Bridge e su Georgetown, alcuni dei luoghi simbolo della città di Washington. Gli ambienti sono ampi e luminosi, minimali e raffinati, caratterizzati da una forte personalità che si traduce in colori definiti. TURNBERRY RESIDENCE progetto Shinberg.Levinas Architects www.shinberglevinas. com superfici ceramiche Lea Ceramiche www.leaceramiche.it distributore Atlantic Link http://atlanticlink.eu anno di realizzazione 2013 . ambienti residenziale urbano applicazioni pavimenti e rivestimenti interni superfici ceramiche Lea Ceramiche grès laminato Slimtech Basaltina Stone Project naturale e sabbiata 300x100 cm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 35 N/mm2 resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): conforme resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): ULA-UHA resistenza alle macchie (ISO 10545-14): classe 5 resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 certificazioni Emas, LEED, ISO 14001 Basaltina Slimtech naturale Basaltina Slimtech sabbiata “La vista è stata senza dubbio una fonte di ispirazione – spiega l’architetto Salo Levinas -. L’obiettivo principale era quello di creare ampi spazi armonici che connettessero l’interno e l’esterno degli appartamenti senza che risultassero freddi e anonimi. E’ stato molto importante fare in modo che dall’interno fossero visibili i monumenti di Washington, Georgetown e Arlington. Ed è per questo che abbiamo scelto materiali che potessero essere usati sia per gli interni sia per l’esterno”. Aperto, pulito, elegante: sono le tre parole-chiave che l’architetto usa per descrivere questo suo progetto. “Natura, spaziosità e stile moderno – prosegue Levinas – sono le linee guida che abbiamo seguito per dare corpo agli spazi”. Gli ambienti sono infatti ampi e luminosi, minimali e raffinati, caratterizzati da una forte personalità che si traduce in colori definiti: bianco, beige, grigio, tortora, che trovano una declinazione nei complementi d’arredo e nelle opere d’arte. I rivestimenti scelti per i pavimenti e per le pareti sono quelli di Lea Ceramiche: lastre di grande formato di gres porcellanato, sottili 3 millimetri, della linea Slimtech Basaltina Stone Project. . L’effetto è quello di un’unica superficie, naturale nel colore, dalle fughe minime, lineare e omogenea. Lo scopo dei designer era quello di creare aree open space moderne e accattivanti senza rinunciare alla funzionalità e alla vivibilità. Da qui la scelta di un rivestimento ceramico flessibile e dal maxi formato in tonalità neutre. “Abbiamo giocato con il contrasto tra il calore degli ambienti nell’area living e gli interni scuri dei bagni utilizzando sempre la ceramica che si presta con una flessibilità unica, una estrema eleganza e un grande formato, a tutti gli utilizzi, anche a quello di connettere l’interno dell’appartamento con l’esterno”. Le grandi vetrate che circondano gli appartamenti e gli spazi senza confini che comunicano tra loro sono infatti uno dei tratti distintivi di questi appartamenti. Il compito di illuminare è stato affidato a faretti di diverse forme e dimensioni incassati nel controsoffitto: una scelta minimal-chic in linea con le geometrie degli spazi e dell’arredo. Una scelta non scontata quella di lasciare che siano gli spazi e i loro rivestimenti ad essere protagonisti. Anche l’arredamento è in linea con l’essenzialità che caratterizza le residenze di Turnberry, definite da Levinas “spazi funzionali che incontrano lo stile di vita dei clienti”, che con i loro grandi balconi risultano sospese nel vuoto. I colori del mobilio sono quelli della terra, dal divano in pelle al tavolo della zona living in legno, che si fondono con il colore del cielo che permea tutti gli spazi. Gli architetti dello studio-atelier Shinberg.Levinas sostengono che è “la relazione unica tra l’edificio, l’area circostante e la comunità a modellare e dare corpo ad un edificio che sia responsive e legato alle persone”. Turnberry Residence non fa eccezione. 43 Uno dei tratti distintivi di Turnberry Residence è la vista: offre una panoramica sul Potomac River, su Arlington, sul Key Bridge e su Georgetown. cer.mercato UNA STANZA DA BAGNO IN “PRONTA CONSEGNA” di Alessandra Ferretti Fratelli Beltrame è stata fondata nel 1973 a Camposampiero (PD) da tre fratelli, Elio, Franco e Adriano che, grazie all’esperienza negli impianti idrotermosanitari, fondarono un’azienda commerciale che distribuiva prodotti idraulici, di riscaldamento e climatizzazione. Nel tempo, l’azienda è diventata riferimento nel territorio non solo per il settore idrotermosanitario, ma anche per l’arredo bagno, i pavimenti e i rivestimenti. All’impegno dei tre fratelli si è aggiunto quello dei rispettivi figli, sei in tutto, che rappresentano la seconda generazione dell’azienda. Come sono suddivisi i settori idrotermoidraulico, da un lato, e quello dedicato ai pavimenti, rivestimenti e arredobagno, dall’altro? Il primo copre l’90% dell’azienda. Si tratta di un settore storico e strategico dedicato ai professionisti dell’impiantistica. Fratelli Beltrame mette a disposizione degli installatori un vasto assortimento di prodotti a pronta consegna dei migliori marchi italiani ed europei. Le filiali forniscono tutto il materiale necessario per la realizzazione di soluzioni d’avanguardia. Nella fattispecie, parliamo di efficienza energetica, impianti fotovoltaici, pannelli solari, impianti di ventilazione e di climatizzazione. Questo è possibile grazie a figure tecniche che abbiamo in azienda e che, con il supporto dei nostri partner . 45 L’ESPERIENZA DI ANNI DI LAVORO E DI RICERCA E LA PASSIONE CHE DA SEMPRE GUIDA L’AZIENDA NELLA SUA ATTIVITÀ HANNO PERMESSO ALLA F.LLI BELTRAME DI METTERE IN ATTO IMPORTANTI INNOVAZIONI NEL SERVIZIO. I PUNTI DI FORZA: LA SODDISFAZIONE DEL CLIENTE, LA QUALITÀ, SICUREZZA E GARANZIA DEL VENDUTO fornitori, sono in grado di sviluppare progetti altamente evoluti e specializzati. E quanto all’area estetica? L’azienda è da sempre attenta all’evolversi delle tendenze del mercato e propone soluzioni a tutto campo nel settore dell’arredobagno. La filosofia espressa dai nostri showroom si caratterizza per un progressivo e costante rinnovamento di tutti i suoi spazi espositivi. E’ possibile vedere e toccare con mano l’intera gamma saggiandone in prima persona il suo valore intrinseco ed emozionale, soddisfacendo per ognuno la propria idea di benessere. Come si configura oggi il panorama aziendale e quante filiali conta? Oggi allo stabilimento di Camposampiero, che conta un magazzino di 4mila mq e uno showroom di 300 mq, si sono aggiunte filiali a Fellette di Romano d’Ezzelino (VI), Padova, Schio (VI), Valdagno (VI), Cittadella (PD), Mestre (VE), Torri di Quartesolo (VI), Santa Maria di Sala (PD), Piove di Sacco (PD), Mestrino (PD) e Villorba (TV). A parte Mestre e Santa Maria di Sala, tutte le filiali dispongono di un proprio showroom per l’arredobagno, la pavimentazione e il rivestimento. Come preparate il vostro personale di vendita? Anzitutto, grazie ad una costante attività di formazione, che consiste sia in corsi con i fornitori, sia in corsi organizzati in azienda con professionisti esterni. La formazione si rivela fondamentale nella gestione dell’azienda, soprattutto alla luce di una clientela che è molto cambiata nel tempo. Se infatti fino ad alcuni anni fa il cliente era evidentemente disinformato, oggi si documenta su Internet, frequenta le fiere di settore, si impegna in prima persona a trovare soluzioni. In secondo luogo, ci serviamo di strumenti tecnologicamente avanzati in grado di farci progettare la sala da bagno in 3D: in questo modo il cliente può vedere, studiare e modificare il proprio bagno come se fosse già realizzato. Qual è la clientela che si rivolge a voi? Oltre a installatori e imprese di costruzione, ci contattano soprattutto privati, sia in prima persona, sia veicolati da architetti o installatori. Dal punto di vista del servizio, quali innovazioni avete messo in campo? Oltre al servizio posa in opera di ceramica e legno per pavimenti e rivestimenti, seguiamo il cliente dalla A alla Z. E’ il servizio cosiddetto “chiavi in mano”, che va dal sopralluogo in cantiere al rilievo di misure, al progetto della posa bagno. Anche dopo l’acquisto, consapevoli che il cliente desidera avere un unico interlocutore, offriamo un servizio di customer service. Oltre ciò, abbiamo a disposizione un servizio vendite express che consiste nella possibilità per il cliente installatore di accedere con una propria password alla sua area riservata, leggere che la forza dell’azienda oggi sia tutta qui: «nella...credo soddisfazione del cliente, nella qualità, sicurezza e garanzia del venduto. » la reportistica a disposizione per le consegne e verificare le giacenze in tempo reale dei materiali stoccati nei magazzini. Ma il servizio principale che abbiamo messo in campo resta sempre quello della qualità delle persone, che ci distingue dall’offerta della grande distribuzione. Last, but not least, abbiamo anche un altro punto di forza: la disponibilità a stock in pronta consegna di piatti doccia, parti ad incasso, sanitari, mobili, rubinetteria, pavimenti e rivestimenti. Chi si rivolge a noi può trovare tutti i materiali necessari per un bagno in “pronta consegna”. Come fidelizzate la clientela? Oltre al passaparola, con cui confidiamo vengano comunicati la qualità e il servizio, ogni anno lanciamo promozioni per i clienti, sia privati che installatori. Possono essere promozioni molto aggressive sul prezzo, fondate su progetti con i nostri fornitori, oppure promozioni sulla vendita di determinate marche e, in caso di raggiungimento di un determinato importo, l’offerta di gadget tecnologici ed emozionali. Cerchiamo, inoltre, di essere molto attenti alla cura del cliente, all’accoglienza (diamo sempre un gadget di benvenuto), alla consegna del preventivo mediante una cartellina aziendale. Marchi in vendita presso F.lli Beltrame Piastrelle in ceramica: - Appiani - Century - Dom - Italgraniti - Monocibec - Naxos - Tonalite - Vogue Sanitari: - Flaminia - Ideal Standard - Simas . 47 Qual è la filosofia dell’azienda? Per la parte idraulica, la filosofia è quella di offrire la massima professionalità quanto a offerta di prodotti e tempi di consegna. Per la parte relativa a ceramica e arredobagno, la filosofia consiste nell’individuare soluzioni ottimali per il privato e le sue esigenze. Stiamo inoltre lavorando sulla specializzazione di prodotto selezionando accuratamente i fornitori con i quali intraprendiamo progetti di formazione. I nostri consulenti sono addetti alla vendita fortemente specializzati e questa caratteristica trasmette valori di sicurezza e padronanza al cliente finale. Quale pensate sia la vostra forza oggi? Grazie all’esperienza di anni di lavoro e di ricerca e alla passione che ci guida, credo che la forza dell’azienda oggi sia tutta qui: nella soddisfazione del cliente, nella qualità, sicurezza e garanzia del venduto. Quali sono i vostri progetti per il futuro? Per il futuro pensiamo ad un costante rinnovo delle sale mostra e prevediamo di investire su modifiche di spazio e di restyling. Abbiamo diversi progetti anche a livello di rete Internet, dove già ci premiano il nostro blog e la comunicazione attraverso i social, Facebook e Pinterest su tutti. Giovanna Beltrame, rappresentante della seconda generazione di famiglia, è entrata in azienda per lavorare all’ufficio acquisti. Dopo due anni è diventata responsabile della showroom di Padova e oggi è coordinatrice di tutte le sale mostra. Con 250 addetti, di cui 30 impiegati nelle sale mostra, Fratelli Beltrame registra un giro d’affari pari a 70 milioni di euro, il 90% del quale deriva dall’area idraulica e il 10% da quella estetica. cer.mercato COSTRUZIONI: LA RICONFIGURAZIONE ACCELERA, PIÙ DELLA PRODUZIONE di Francesco Toso, CRESME LA VERA SVOLTA DEL MERCATO POTRÀ ARRIVARE DAL PASSAGGIO DA MICRO-INTERVENTI A PROGETTI SU LARGA SCALA Già dal 2015, la produzione delle costruzioni ha mostrato i sintomi della ripresa: fra i principali comparti del settore, solo la nuova edilizia residenziale ha registrato un ulteriore – elevato - calo degli investimenti. Ad oggi tutti gli indicatori invitano a prevedere un 2016 improntato al consolidamento del riavvio di una stagione positiva. Eppure, mai come in questa fase che rappresenta l’uscita dalla crisi più importante della sua storia, il settore delle costruzioni va analizzato e interpretato oltre i numeri che ne sintetizzano l’andamento generale. Innanzitutto va detto che la ripresa – in termini quantitativi - delle costruzioni è debole perché si muove nel contesto di una altrettanto fragile ripresa economica generale. La quale è fragile anche perché è meno intensa la crescita dell’economia mondiale. In altri termini, se nel decennio trascorso l’espansione edilizia ha trainato l’economia italiana, oggi l’andamento del settore è fortemente condizionato da essa. Le economie avanzate, l’Europa e in particolare l’Italia, soffrono della non tonicità della domanda interna. Se pensiamo all’Italia, non possiamo non vedere la crescente sperequazione dei redditi, la scarsa crescita e l’invecchiamento della popolazione e il processo di smaltimento dei debiti accumulati prima della crisi, fattori che causano una debolezza intrinseca della domanda di beni di consumo, da un lato e di beni d’investimento dall’altro. La carenza di domanda porta a una debole revisione dei prezzi, o addirittura alla discesa dei prezzi. I tassi d’interesse fermi a zero e le operazioni non-convenzionali delle Banche Centrali non sono sufficienti, per alcuni osservatori, a riportare l’economia alla piena occupazione e, di conseguenza, ad una “serena” ripresa della domanda interna. Oltre i numeri che raccontano solo parzialmente la dinamica del settore, è anche il processo intenso di riconfigurazione dei mercati, un vero e proprio cambiamento strutturale. Ed è questo, in particolare, più che l’andamento ciclico, che spiega un cambio di . 49 INVESTIMENTI NELLE COSTRUZIONI VARIAZIONI % SU ANNO PRECEDENTE – CALCOLATE SU VALORI COSTANTI 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Investimenti in nuove costruzioni -11,8 -13,3 -10,6 -2,3 1,1 3,4 - Residenziali -13,4 -15,8 -14,5 -9,3 -2,1 1,2 - Non residenziali private -12,4 -14,4 -11,9 0,7 1,9 1,9 - Non residenziali pubbliche -8,0 -6,2 -4,9 0,8 1,0 3,1 - Genio civile -10,0 -10,9 -6,0 3,2 4,0 7,1 Investimenti in rinnovo -4,9 1,8 1,7 1,9 2,6 2,0 - Residenziali -4,8 4,1 3,0 0,8 1,8 0,8 - Non residenziali private -3,8 2,5 2,9 3,3 2,4 1,4 - Non residenziali pubbliche -6,0 -4,7 -3,3 2,6 4,8 5,5 - Genio civile -6,5 -5,7 -3,5 4,3 5,5 6,6 TOTALE INVESTIMENTI -7,9 -4,5 -2,9 0,5 2,1 2,5 Manutenzione ordinaria 0,4 0,5 0,5 0,4 0,6 0,7 VALORE DELLA PRODUZIONE -6,3 -3,5 -2,2 0,4 1,8 2,1 Fonte: CRESME marcia interno alle costruzioni. Visibile anche, sia pure in superficie, dai comportamenti nei diversi comparti. Nel 2016, con la previsione di una leggera crescita (+1,8% del valore della produzione), i drivers del settore appaiono completamente mutati rispetto al periodo precrisi, conseguenza di una selezione all’interno del mercato: infrastrutture, ristrutturazione e innovazione sono le “parole-chiave “del nuovo ciclo. Il mercato della ristrutturazione edilizia, che oggi rappresenta il 60% della produzione totale, ha continuato a crescere nel 2015 e nel 2016 questa tendenza si rafforzerà, anche per l’effetto della conferma degli incentivi fiscali fino a dicembre di quest’anno (nei primi cinque mesi dell’anno, la crescita delle riqualificazione “incentivate” è stata del 31%). Ma la vera sfida per un impatto più forte sull’economia risiede nella potenziale evoluzione da micro-intervento a progetti su larga scala capaci di coinvolgere fondi europei. Quello della nuova produzione residenziale è invece il mercato oggi più debole: diminuito nel 2015 (-9,3%), il primo segno di recupero non è previsto prima del 2017 (+ 1,2% dopo il -2,1% stimato per il 2016). Ciò è dovuto al livello di invenduto che è ancora rilevante, anche se in lento riassorbimento, alle tendenze demografiche che non garantiscono il livello della domanda raggiunto durante i decenni precedenti; alle difficoltà di accesso al mercato di una larga parte della domanda; infine dall’immissione sul mercato immobiliare di seconde case completamente o parzialmente utilizzate ma il cui possesso è divenuto estremamente oneroso. Infine il mercato dell’edilizia non residenziale, che sconta una generale inadeguatezza prestazionale del proprio patrimonio costruito, è tornato a crescere nelle sue due componenti: quella del rinnovo e ammodernamento (+3,3% nel 2015 e +2,4% nel 2017) e quella delle nuove costruzioni tornata ad aumentare dopo 12 anni di continue flessioni (+0,7% nel 2015 e +1,9% nel 2016). cer.mercato LA CERAMICA COME OPPORTUNITÀ di Alfredo Zappa Il settore delle costruzioni sta attraversando un lento passaggio epocale, all’interno del quale la quantità dovrà lasciare spazio alla qualità, l’ex novo al recupero edilizio e alla rigenerazione urbana, gli edifici a scarsa efficienza a organismi capaci di produrre più energia di quanta ne consumino. Leggi nazionali e comunitarie, strumenti normativi, agevolazioni e incentivazioni vanno tutte in questa direzione. Un universo sempre meno empirico, dove il calcolo e la valutazione prestazionale forniscono vincoli e strumenti guida per la progettazione sino a qualche decennio fa impensabili. Si consolidano nuove conoscenze, nascono nuove figure professionali, gli obiettivi per essere conseguiti esigono un lavoro interdisciplinare e di integrazione delle competenze, all’interno del quale l’ingegneria (in senso lato) sembra lasciare sempre meno spazio operativo alla creatività architettonica. In realtà questo avviene soprattutto dove l’architetto abdica al suo mandato, rinunciando ad approfondire la conoscenza degli strumenti (nuove tecnologie, nuovi materiali, nuove tecniche costruttive), che solo attraverso il suo ruolo e la sua interpretazione demiurgica possono portare al conseguimento di obiettivi altri, restituendo valore a una figura che altrimenti, come purtroppo troppo spesso accade, rischia la marginalizzazione. Ma, come scriveva Sciascia in Una storia semplice: “L’italiano non è l’italiano: è ragionare”. 51 LE QUALITÀ DEI PRODOTTI CERAMICI UNITE ALLA CREATIVITÀ DEL PROGETTO FAVORISCONO L’INNOVAZIONE E IL RAGGIUNGIMENTO DELLE PRESTAZIONI NEGLI INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO E l’architettura non è da meno. Qualche utile esempio di cosa si intende possiamo farlo, prendendo in esame il campo di nostro più specifico interesse e cioè dei prodotti e dei sistemi in ceramica in relazione agli interventi di ristrutturazione e retrofitting energetico degli edifici esistenti. L’offerta, come sappiamo, è talmente vasta e articolata sia in termini di elementi, sia di tecnologie di posa e quindi di capacità di rispondere alle più diverse esigenze applicative, che si è spesso portati a operare con un certo automatismo, lasciando latenti alcune opportunità extra-ordinarie. Nel campo degli involucri, l’affidabilità delle soluzioni più diffuse, dalle tradizionali mediante adesivi cementizi, alle facciate ventilate a secco su sottostruttura metallica, fino alle stratificazioni a cappotto, con pelle di rivestimento esterna in lastre di gres porcellanato, solo apparentemente hanno esaurito gli spazi di creatività e sperimentazione negli interventi di recupero energetico. Ancora poco si sta facendo ad esempio per sfruttare tutte le opportunità offerte dalle lastre ceramiche in funzione dell’orientamento dell’edificio. Il colore, come noto, ha una grande influenza nell’assorbimento della radiazione solare e quindi dei carichi termici sugli involucri. Agli estremi, una facciata bianca e una nera, durante una giornata estiva scontano differenze di temperatura superficiale che possono raggiungere molte decine di gradi, incidendo in maniera determinante sull’efficienza energetica. Grazie alle moderne lastre ceramiche, partendo da prodotti dalle medesime caratteristiche morfologiche, di materiali e prestazionali, si possono non solo differenziare i colori dei prospetti in funzione del loro orientamento e dei calcoli di irraggiamento (con apprezzabili risultati sia prestazionali che compositivi), ma anche lavorare sulla loro riflettenza, scegliendo tra il vasto catalogo di superfici opache, lucide, smaltate, metallizzate, non ultime le recenti finiture nanometriche con caratteristiche autopulenti e di abbattimento dei principali inquinanti atmosferici in ambiente urbano. Sempre in termini di guadagni passivi, un’altra opportunità è offerta dalla possibilità di impiegare in facciata lastre ceramiche di spessori differenti. In pratica aumentando o diminuendo strategicamente lo spessore delle lastre messe in opera (oggi come noto si spazia dalle ultrasottili da 3 mm fino alle spessorate da 20 mm) si possono realizzare paramenti a maggiore o minore inerzia termica e a sua volta modellare l’inerzia termica dell’involucro di un edificio in funzione dell’orientamento delle singole facciate, senza apparentemente modificarne l’omogeneità tecnologica e l’aspetto esteriore. Dal lato diametralmente opposto, è anche possibile, grazie alla notevole esperienza maturata nei dispositivi di posa a secco, sviluppare sistemi che consentono di accostare alle superfici ceramiche anche altri materiali, quali pannelli di alluminio, lastre in vetro trasparenti o policrome e persino doghe di legno, consentendo ai progettisti più sensibili di legare alla composizione architettonica gli obiettivi di efficientamento termico di facciata. Altro campo aperto e tutto da indagare quello degli involucri adattativi cioè in grado di modificare le loro caratteristiche morfologiche e prestazionali al mutare delle condizioni al contorno, grazie a un sistema di building automation. Molto è stato sviluppato in questo senso con materiali leggeri da Werner Sobek presso l’ILEK di Stoccarda, ma in maniera più pragmatica non è difficile immaginare porzioni di facciata ceramica posata a secco, composta da elementi di differente colore accoppiati tra loro sul dorso, in grado di ruotare orizzontalmente o verticalmente per esporre all’irraggiamento la superfice cromaticamente più “conveniente” in funzione delle condizioni ambientali. Ottenendo, all’estremo: una facciata a sud nera d’inverno (quando l’apporto termico passivo è vantaggioso) e bianca in estate per ridurre il surriscaldamento. Analoghe opportunità vengono offerte dai materiali ceramici non solo nella nota applicazione dei cappotti esterni, ma anche in quelli interni. Questa soluzione consente di recuperare energeticamente gli involucri degli edifici storici preservandone le particolari valenze decorative di facciata, intervenendo per stratificazione di materiali isolanti e di finitura sul lato rivolto verso gli ambienti abitati. Il primo ordine di vantaggi è di riqualificazione degli spazi, ottenibile grazie alle infinite possibilità di scelta in termini di formati e finiture superficiali delle lastre ceramiche che, come noto, spaziano dalle tinte unite ai marmi, dal legno agli effetti intonaco spatolato, unite a elevatissima resistenza superficiale a tutela degli strati isolanti, inalterabilità nel tempo, semplicità di pulizia e manutenzione. Un secondo e non meno importante, grazie ai già citati differenti spessori in produzione, consente di modellare la massa del rivestimento e quindi la capacità inerziale della stratificazione, con indiscutibili vantaggi in termini di prestazioni dell’intero pacchetto di involucro. In sintesi, qualità e caratteristiche dei materiali ceramici, padroneggiate con appropriatezza e originalità di approccio, in molti casi possono contribuire a innalzare non solo le prestazioni del singolo progetto, ma anche più in generale a definire una diversa grammatica e quindi un nuovo linguaggio architettonico capace di riconciliare forma e contenuto. Non dimentichiamo dunque la sottile questione posta molti anni fa dal grande Cedric Price: “La tecnologia è la risposta, ma quale era la domanda?”. ASSOCIAZIONE NAZIONALE IMPRESE DI POSA E INSTALLATORI DI PIASTRELLATURE CERAMICHE LA POSA ITALIANA AL CENTRO D’EUROPA ASSOPOSA SARÀ PRESENTE AL CERSAIE, PRESSO LA CITTÀ DELLA POSA, CON TUTTO IL MEGLIO DELLA POSA INTERNAZIONALE: CONVEGNI TECNICI, DIMOSTRAZIONI PRATICHE E TUTTE LE NOVITÀ DEL SETTORE TI ATTENDONO IN FIERA VI ASPETTIAMO AL CERSAIE, FIERA DI BOLOGNA SETTEMBRE 2016 GUARDA LE NOVITÀ SU WWW.ASSOPOSA.IT E PRENOTA IL TUO INGRESSO GRATUITO SU WWW.CERSAIE.IT SEI UN POSATORE O UN RIVENDITORE E VUOI UNIRTI AD ASSOPOSA? SE TI ASSOCI IN OCCASIONE DEL CERSAIE PER TE 3 MESI DI ISCRIZIONE GRATIS! follow us www.assoposa.it [email protected] 55 TENDENZE RIVESTIMENTI MATERICI Maker è la nuova collezione di rivestimenti Naxos in pasta bianca che permette di personalizzare tutti gli ambienti domestici, a partire dal bagno e dalla cucina, attraverso un’idea di decorazione lontana dalle mode, intima e minimalista. Perfetta fusione di tradizione e tecnica, Maker si ispira ai manufatti delle antiche botteghe ceramiche e alla tecnica conosciuta nel mondo dell’arte applicata come trafilatura, ed esprime pienamente il fascino eclettico della materia ceramica. Per ottenere l’originale effetto materico che contraddistingue le superfici Maker, Naxos ha scelto di lavorare con argilla refrattaria e frammenti di chamotte, fino a sviluppare un prototipo in cui risultassero ben visibili le tracce lasciate dalle dita dell’artista, dagli utensili utilizzati, dalla trafila o dal tornio. I contrasti e le piccole asperità ottenute sono stati trasferiti nella produzione industriale per creare una collezione unica, caratterizzata da quattro colori MAKER naturali e ricercati (Alum, Oyster, produttore Hemp e Marl). Naxos Tratto distintivo di Maker sono le strutture tridimensionali che colori esaltano, anche attraverso mosaici Alum, Oyster, Hemp e e muretti, le suggestioni stilistiche Marl presenti nella collezione con risultati formati armoniosi e di grande tendenza. La 32x80,5 / 10,5x40 / progettazione degli ambienti può 15,5x80,5 cm essere completata in abbinamento 60x60 / 23x100 cm con le pavimentazioni coordinate o le altre proposte in grès porcellanato web www.naxos-ceramica.it del catalogo Naxos. La serie Overlap è una tra le ultime nate di Unica, il marchio emiliano produttore da tempo abituato a pensare fuori Target Group schema. Il progetto, che ruota su sei colori tinte pastello, si caratterizza per White, Sand, Sea Green, Coffee, Smoky, Black l’utilizzo sovrapposto di materiali e textures che procedono per formati stratificazione. Il colore pieno si 20x20 / 60x60 cm mescola a elementi metallici che a loro volta giocano con le differenti web www.target-group.net matericità degli smalti. Gli effetti di trasparenza ottenuti con la stesura disomogenea dei composti restituiscono alla superficie un effetto vissuto e usurato e le figure geometriche stampate sui formati base arricchiscono ulteriormente la collezione con eleganti e raffinati motivi decorativi. Overlap, con la sua “semplice ricchezza”, evoca atmosfere legate a un passato recente, gettando allo stesso tempo un ponte verso il più moderno design. I colori che costituiscono la gamma - godendo di buone relazioni cromatiche ed essendo disponibili anche nella versione tinta unita - possono essere utilizzati all’interno dello stesso progetto, facendo di Overlap una collezione ricca di soluzioni. Per un totale di trentaquattro articoli commerciali, la gamma è costituita da sei tinte unite, cinque motivi a rombo e cinque motivi a triangolo; tutto nel doppio formato di 60x60 / 20x20 cm. Ambiente realizzato con rivestimenti Maker Marl. A pavimento Start Taupe. Textures sovrapposte, passaggi di colore su colore, trasparenza luminosa. OVERLAP cer.intervista Guest Setsu e Shinobu Ito TECNONATURA di Alessandra Coppa DESIGNER GIAPPONESI, SETSU E SHINOBU ITO LAVORANO INSIEME A MILANO DOVE CONDIVIDONO L’APPROCCIO AL PROGETTO INTESO COME RELAZIONE TRA UOMO-NATURA-TECNOLOGIA E L’ATTRAZIONE PER IL DESIGN ITALIANO 57 progettiamo oggetti con mero valore estetico e funzionale, «maNon l’atto che si svolge intorno a questi oggetti. Esploriamo i rapporti tra individuo e società, l’interazione tra utente e oggetto, fra utente e ambiente » Setsu e Shinobu Ito, giapponesi d’origine, sono fra le coppie più interessanti del design contemporaneo. Attratti dall’Italia, dopo la loro formazione in Giappone, vivono e lavorano insieme a Milano dal 1997. Entrambi sono in prevalenza designer di prodotto ma si occupano anche di interior design, allestimenti e di piccole architetture. Con una pari attenzione per la tecnologia e per la natura, fin dall’inizio del loro percorso sono riusciti a mettere in relazione profonda, attraverso gli oggetti, il packaging, e gli arredi che progettano, l’uomo con lo spazio circostante. Al centro della loro filosofia progettuale prevale infatti l’interazione dell’utente-oggetto-ambiente e il dinamismo della trasformazione nel tempo e nello spazio. L’idea di cambiamento, movimento e ritmo nei loro progetti inducono sensazioni tattili, gesti ed emozioni. Si ritrovano spesso i concetti di Natura e Relazionalità. Le relazioni che nascono e cambiano continuamente e che intercorrono fra gli oggetti e le persone ispira il “design delle azioni”. Il loro modo di concepire il design è infatti pensato con taglio antropologico basato sulle sensazioni di quiete e di flessibilità dei cambiamenti. Gli oggetti, come il soggetto, dunque non sono il tema principale della loro ricerca: è prioritario invece il rapporto con le situazioni, come vengono usate le cose nelle circostanze e nel tempo. “Vogliamo formulare dei nuovi concept che siano in più intimo contatto con la nostra identità profonda e che interpretino e riflettano la natura racchiusa in ciascun individuo. Non progettiamo oggetti con mero valore estetico e funzionale, ma l’atto che si svolge intorno a questi oggetti. Esploriamo le relazioni interpersonali, i rapporti tra individuo e società, l’interazione tra utente e oggetto, fra utente e ambiente”. Come avete raggiunto questo equilibrio nel modo di progettare e nel lavorare insieme? In che modo siete riusciti a integrare la cultura giapponese e quella italiana del design? Fra i vostri maestri ci sono stati Alessandro Mendini e Angelo Mangiarotti… Setsu: Sono nato nel sud del Giappone ma quando ero piccolo, dal 1968 al 1970 mio padre, che è scultore, è stato a lungo a Carrara e a Roma per approfondire la conoscenza del marmo e delle tecniche per scolpirlo. E’ stato lui, dopo la mia laurea in design e in architettura all’università di Tsukuba, a consigliarmi di venire in Italia che per noi giovani designer giapponesi era un mito: Scarpa, Albini, Ponti, Castiglioni, Magistretti e poi la rivoluzione di Sottsass e di Mendini. Sono stato fortunato perché per sei anni ho lavorato negli studi di due maestri: da Alessandro Mendini prima e poi da Angelo Mangiarotti. Setsu e Shinobu Ito, giapponesi di nascita e di formazione, vivono e lavorano insieme a Milano dal 1997. Setsu Ito nasce nel 1964 a Yamaguchi, nel Sud del Giappone, e si laurea in design e architettura all’Università di Tsukuba. Si trasferisce a Milano nel 1989 e per sei anni fa esperienza negli studi di Alessandro Mendini e di Angelo Mangiarotti. Shinobu Ito è nata nel 1966 a Tokyo, dove si è laureata in Textile Design alla Tama Art University, sperimentando gli aspetti strutturali e tridimensionali del tessuti. Dal 1988 al 1995 lavora con un’elite di creativi nel centro R&D della multinazionale CBS-Sony. Nel 1995 aprono il loro studio di design come consulenti per importanti aziende internazionali, ricevendo premi come: “The Young & Design Award 1999” (Italia), “The Good Design Award 2001” (Giappone), “The Toyama Product Design Award 2001” (Giappone), “ADI Design Index 2001, 2005” (Italia) e “Premio Compasso d’Oro 2011” (Italia). Alcuni loro progetti sono diventati collezione permanente alla “Triennale Design Museum” di Milano e “Die Neue Sammlung International Design Museum” di Monaco. Stardust Vaso dalle facce irregolari, 2007 Carpet of stone Tappeto realizzato in marmo bianco di Carrara, tridimensionale con un’immagine stampata in digitale che rappresenta le bollicine dell’acqua di mare, Marmomacc 2015 Due esperienze fondamentali, ma mi sembra fra loro opposte: da una parte il colore e il postmoderno e dall’altra le rigorose relazioni tra materiali e strutture. Setsu: I complessi progetti di Mendini sono allo stesso tempo scioccanti e profondamente coerenti. Da Mangiarotti ho imparato invece la devozione verso i materiali, il rigore, la misura, il calcolo. Quando ho finito l’università in Giappone sono stato affascinato dai media e dai movimenti italiani, sopratutto “Alchimia”, di Ettore Sottsass: un altro pianeta, fuori dai nostri schemi, mi sono incuriosito molto per quanto stava succedendo. C’era la volontà di confrontarmi con esperienze internazionali, non volevo stare in Giappone. Sono arrivato nel 1989 e ho fatto un esperienza di lavoro incredibile da Alchimia. Poi l’amicizia con Mendini è stata molto stimolante e dura tuttora. Mendini per me è insieme gentilezza e profondità. Subito dopo ho fatto un’esperienza da Mangiarotti, completamente diverso come maestro. Visioni opposte ma fondamentali per me per trovare la mia strada come designer. Invece Shinobu, tu sei arrivata dopo. In Giappone hai affinato una particolare sensibilità verso i tessuti… Shinobu: Sono nata a Tokyo e mi sono laureata in Textile Design alla Tama Art University sperimentando gli aspetti strutturali e tridimensionali dei tessuti stessi. Dal 1988 al 1995 ho lavorato nel centro R&D Sony Creative Product dove è nata la Playstation, poi nel 1996 sono venuta in Italia per frequentare la Domus Academy. Avevo voglia di altri mondi, volevo conoscere il design italiano che mi sembrava più imprevedibile, più fresco. Setsu era tutore alla Domus Academy ed è lì che ci siamo conosciuti. Poi ci siamo sposati e ora lavoriamo insieme. Angelo Mangiarotti ci ha fatto da testimone alle nostre nozze. Time and Motion Installazione che gira a 180° per cambiare la visione emozionale, VITRA ILY_I Poltroncina interattiva ricaricabile alimentata a batteria che permette di muoversi in diverse direzioni con un comando posizionato sul bracciolo, prodotta da Aisin, gruppo Toyota (foto: Daisuke Ohki) OPS_sofa Seduta in corian, 2006 . 59 Noi pensiamo che l’approccio più sofisticato del design alla «tecnologia debba essere il più possibile “naturale”, ovvero non si deve vedere ma fondere in modo armonioso le due parti » Angelo Mangiarotti, nell’introduzione a un libro che raccoglie le vostre opere (V. Briatore, Setsu e Shinobu Ito, east-west designer, Logos, 2008), scrive: “la differenza tra la mia generazione e la sua (riferendosi a Setsu) è che io parto dalla materia, lui dall’idea. Io parto dal cartone, dalla pietra, cerco di conoscerne i pregi, difetti, costi, limiti. Lui, alla lunga, si stufava… Forse è anche più giusto, perché chi conosce solo e approfonditamente la ceramica si ritrova a non fare altro”. La ceramica, dunque, come una sorta di metafora del modo orientale di intendere il design, più vicino al pensiero che alla materia… Setsu: Cercavo di approfondire il design nella sua purezza inteso come materiali e forma; Mangiarotti in questo senso è stato fondamentale. Credo che il modo di concepire l’architettura e il design di Mangiarotti sia molto vicino alla cultura giapponese. Il progetto per Mangiarotti era composto da elementi essenziali come la combinazione pilastrotrave, molto simile al modo di pensare la struttura in oriente. Era in sintonia con il Giappone poiché la nostra cultura è molto legata ai materiali naturali, come la ceramica e il legno. C’erano 15 progettisti giapponesi in studio e ha fatto più di 5 viaggi in Giappone. Lo abbiamo frequentato anche dopo che abbiamo lasciato il suo studio. Nel vostro modo di lavorare sono sempre presenti due concetti della cultura giapponese nonostante tutti gli anni in cui siete in Italia: la natura e soprattutto la “relazione” tra le cose. Ogni oggetto sembra trovare la sua ragione d’essere solo in rapporto con le altre cose e con l’uso delle persone. I vostri sono oggetti dalle forme instabili, aperte, che cercano di completarsi e possono esistere solo se vengono usate. Shinobu: Penso che sia vero. Il nostro approccio al design può essere definito “naturalistico” nel senso che il progettista si sente immerso nella natura come una piccola figura; noi umani stessi siamo una parte della Natura. Perciò quando creiamo qualcosa, questi oggetti devono essere parte del tutto, dell’ambiente. Nessuna cosa è fine a se stessa. L’oggetto però si deve relazionare all’ambiente in modo non aggressivo. Nei nostri progetti emerge la voglia di sentire la tattilità e il profumo della natura. Il Giappone è un paese che crede che ogni materiale naturale abbia un Dio e un’anima. Nell’antico Giappone gli uomini non creavano nulla in contrasto con la natura, ma la assecondavano. Oggi vogliamo rivedere il rapporto dell’uomo con la natura. Vogliamo avvicinarci, sentire, toccare la natura, attraverso oggetti, mobili e spazi creati con materiali naturali e sostenibili. Come riuscite a combinare questa “cultura naturale” degli oggetti con la tecnologia? Setsu: Il Giappone negli ultimi vent’anni è stato leader della tecnologia e c’è stato un eccesso fin troppo esibito di tecnologia nel design. Noi siamo stressati dalla tecnologia. Tuttavia noi pensiamo che l’approccio più sofisticato del design alla tecnologia debba essere il più possibile “naturale”, ovvero non si deve vedere. Con l’azienda Aisin del gruppo Toyota abbiamo realizzato una seduta (pensata soprattutto per anziani e disabili), apparentemente elementare, ma che attiva con semplici gesti istintivi dei sensori in grado di dare dei servizi. Sensori intelligenti che interagiscono con la domotica della casa. Con un gesto naturale. Il futuro della robotica non saranno secondo noi degli umanoidi strani, ma una poltrona confortevole con telecamera incorporata per parlare al telefono e per il controllo della casa. Sempre per lo stesso gruppo abbiamo progettato anche un mobile intelligente e un letto con sensori che rispondono al movimento del corpo, ma che non sembrano hi-tech. Toki Table Tavolo in vetro, Fiam, 2003 Carpa Corno acustico realizzato in occasione della mostra “D’Annunzio e i Giardini di Pan”, Vittoriale degli Italiani, 2015 (Italcementi con rivestimento in mosaico DG mosaic) . Architettura Marsiglia, Francia © Luc Boegly 61 GLI STORICI MAGAZZINI DEL PORTO TORNANO A NUOVA VITA GRAZIE A UN ATTENTO INTERVENTO DI RIDESTINAZIONE, DOVE LA CERAMICA REINVENTA SE STESSA GIOCANDO UN RUOLO FONDAMENTALE A LIVELLO TECNOLOGICO ED EMOZIONALE MATERIA VIVA di Alfredo Zappa Non è azzardato sostenere che Marsiglia è porto, prima ancora che città. Luogo di arrivo e di partenza, di rifugio, di scambio, di apertura alle merci, alle genti, alle culture, ai significati. Il porto, come scriveva Baudelaire, è il luogo migliore per contemplare quelli che hanno ancora la forza di volere, il desiderio di viaggiare. Il nucleo storico della città è cresciuto attorno al cuore pulsante del Vieux Port. Molto più tardi, attorno al 1853, i grandi traffici spinsero alla costruzione lungo la costa di nuove strutture, portuali e di stoccaggio che, crescendo nel tempo, sono andate a costituire il Grand port maritime. Per decenni polo assoluto di riferimento del commercio via mare del Mediterraneo, ruolo che ha smarrito solo in epoche recenti. Oggi la città del Mistral sta promuovendo investimenti e politiche mirate per tornare a primeggiare. In questo quadro da settembre sono in funzione le due gru container più grandi del mondo e un nuovo bacino di carenaggio, per le grandi navi da crociera. Ma non è solo in termini di infrastrutturazione tecnica che Marsiglia ha deciso di giocare la sua partita. Molto infatti è stato intrapreso in termini di rigenerazione e strategie urbane. Ecco allora che rianimare uno degli edifici più importanti per dimensioni, ma anche per destinazione d’uso del porto, gli storici magazzini di stoccaggio, i Docks così come la lingua del mare li identifica a ogni latitudine, ha assunto particolari valori materiali e simbolici. I DOCKS progetto 5+1AA Alfonso Femia Gianluca Peluffo Studio di Architettura www.5piu1aa.com superfici ceramiche Casalgrande Padana www. casalgrandepadana.it anno di realizzazione 2015 In queste pagine, la nuova facciata mediatica dei Docks e uno degli ingressi agli spazi recuperati © Luc Boegly Luce e colore, con il contributo creativo e sorprendente delle superfici ceramiche, definiscono spazi architettonici estremamente differenziati, dinamici e di grande coinvolgimento. Unicolore blu chiaro ambienti commerciali e ricreativi applicazioni rivestimenti artistici su pareti superfici ceramiche Casalgrande Padana grès porcellanato Granitogres Unicolore Blu, Azzurro, Bianco formati speciali caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): 50÷60 N/mm2 resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): illimitata resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): nessuna alterazione resistenza alle macchie (ISO 10545-14): garantita certificazioni LEED, Emas, NF-UPEC Il progetto, sviluppato a seguito di un concorso internazionale, è frutto di una articolata riflessione che gli architetti Alfonso Femia e Gianluca Peluffo, alla guida dell’Agenzia di Architettura 5+1AA, hanno sviluppato rispetto alla natura, al ruolo e ai significati dell’edificio storico, indagandone soprattutto i rapporti in essere e potenziali con la città. Operando per riannodare le giaciture non solo dei corsi murari, ma anche delle relazioni e delle attività socializzanti, al fine di restituire il manufatto alla città, trasformando il suo status di austero e monolitico complesso in un luogo pubblico, partecipato e fortemente identitario. L’obiettivo è stato perseguito attraverso un’attenta ricerca di permeabilità tra fronte urbano e fronte rivolto al mare, trasformando quello che prima era una cortina impenetrabile in un luogo da vivere e attraversare, fisicamente e visivamente. Non di meno, le quattro corti racchiuse all’interno di un corpo di fabbrica che in lunghezza misura ben 365 metri, sono state completamente reinventate e trasformate in luoghi straordinari e inattesi. La Corte Barcellone, la Corte Rome, la Corte Village e la Corte Marchè, sono diventate infatti elementi di polarizzazione funzionale ed emotiva, che qualificano 63 il percorso longitudinale, definendo nuove relazioni e gerarchie spaziali, dinamiche e vitali. In questo palinsesto un ruolo particolare assumono la luce, il colore e la materia, attraverso i quali lo spazio si arricchisce di una dimensione caleidoscopica, capace di suscitare meraviglia e al tempo stesso sentimento e intimità. Luoghi dove la ceramica diventa avvolgente, policroma, sorprendente per formati, accostamenti e sistemi di posa. Nell’ambito dell’intervento, raccontano i progettisti: “Abbiano promosso un processo virtuoso grazie al quale, lavorando con una bottega d’arte di Albissola, è stato prodotto a mano un elemento ceramico da rivestimento. Il suo calco è stato consegnato a Casalgrande Padana che, a sua volta, lo ha studiato e sviluppato come elemento da produrre a livello industriale, capace di soddisfare le severe prescrizioni degli Avis Technique francesi”. All’interno dei Docks gli elementi ceramici sono declinati via via in maniera diversa e il risultato non lascia indifferenti. Ceramica dunque come materia viva, capace di sollecitare la dimensione percettiva ed emozionale di chi oggi vive e attraversa i Docks. Grazie alle tecnologie di posa a mosaico precomposto e ai sistemi a secco su sottostruttura metallica, il rivestimento ceramico si giustappone al manufatto storico mantenendo inalterata la sua originalità. . Architettura Bath, Regno Unito UN ANGOLO DI FRANCIA NEL REGNO UNITO di Simona Storchi IL RISTORANTE DI BATH DELLA CATENA INGLESE È IN UNA CASA GEORGIANA DEL XIX SECOLO Un locale dal sapore retrò e dall’accento anglo-francese. Pierre Bistrot è una catena inglese fondata nel 1994 da Robert Beacham e dal suo amico d’infanzia John Whitehead, che ha aperto i suoi locali in alcune tra le più caratteristiche città del Regno Unito, dal Midlands al Nord fino alle recenti inaugurazioni nel South West. Oggi i punti vendita sono 14, le aperture previste nel 2016 sono due e il piano di investimenti prevede altrettante inaugurazioni per il prossimo anno. La catena, il cui primo locale ha aperto a Nottingham, propone piatti tradizionali della cucina francese come la bistecca con patatine fritte (steak fries), il manzo alla borgognona, le tarte flambée, la bouillabaisse, il paté di campagne, la crème brûlée e altre prelibatezze, in ambienti ricercati e dal gusto raffinato. Il ristorante PIERRE BISTROT superfici ceramiche Marca Corona www.marcacorona.it anno di realizzazione 2015 65 di Bath, il tredicesimo, nella contea di Somerset, è ospitato in una tipica casa georgiana di inizi XIX secolo in George Street. Il progetto è stato curato dagli architetti inglesi di Devon Gillespie Yunnie in collaborazione con i designer di interni della Charles Evans Shopfitters e la stylist Holly Keeling, che hanno scelto i rivestimenti ceramici di Marca Corona. Trasformare la storica dimora in un Pierre Bistrot ha richiesto da un lato un restauro conservativo di più ambienti per mantenere intatte le caratteristiche della casa e dall’altro l’adattamento dei locali al nuovo utilizzo attraverso una personalizzazione degli spazi con decori, complementi e rivestimenti studiati per ricreare la tipica atmosfera calda e accogliente di un bistrot. La sfida non è stata semplice, la casa infatti era ed è sotto la tutela della soprintendenza e i lavori hanno richiesto una continua mediazione. Jackie Gillespie, il co-fondatore di Pierre Bistrot, descrive l’intervento di Bath come “uno dei più complessi in termini di conservazione e tutela”, tutti gli interventi infatti hanno richiesto un’autorizzazione agli enti preposti e l’assicurazione che a livello strutturale non fossero apportate modifiche sostanziali. Il restauro conservativo ha riguardato più ambienti che sono stati personalizzati con decori, complementi e rivestimenti studiati per ricreare la tipica atmosfera calda e accogliente di un bistrot. Terra decoro Astro Terra decoro Stella F ambienti spazi pubblici applicazioni pavimenti interni superfici ceramiche Marca Corona grès porcellanato collezione Terra decoro Stella F e Astro 20x20cm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,1 % resistenza alla flessione (ISO 10545-4): S ≥ 1800 N ≥ ??/N mm2 resistenza all’abrasione profonda (ISO 10545-6): ≤ 150 mm3 resistenza alla dilatazione termica lineare (ISO 10545-8): conforme resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): conforme resistenza alle macchie (ISO 10545-14): conforme resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 . Quattro le aree della casa georgiana su cui sono intervenuti gli architetti: la zona anteriore col bancone del bar unita alla zona centrale, l’area posteriore con la cucina – spostata dal retro e resa open per favorirne l’accesso e rendere visibili gli chef al lavoro - e infine la zona pranzo mantenuta il più possibile originale, nello stile e nelle decorazioni. Anche la pavimentazione ha reso necessaria una ricerca specifica, che tenesse conto della storicità del luogo, del gusto da rappresentare, degli spazi e della luminosità. E così dagli archivi storici di Marca Corona sono stati selezionati e reinterpretati rivestimenti in chiave contemporanea con forme, geometrie e pattern, che davano risposte alle richieste degli architetti e dei proprietari. E’ così stata scelta la collezione Terra in gres porcellanato che – come descrive l’azienda – “recupera il gusto decorativo rendendolo contemporaneo”. Per il tappeto decorativo della sala principale e degli ambienti limitrofi è stato scelto il decoro Stella F, abbinato ad un legno naturale. I bagni sono invece stati interamente realizzati con decoro Astro F. Grandi lanterne e lampadari sono serviti per illuminare il lungo e stretto spazio riservato all’area bar, caratterizzata da un grande bancone in legno e da alte sedute imbottite in pelle rosso scuro. La luce nell’ampia area ristorante filtra anche da ampi finestroni a soffitto e il bianco è il colore scelto per le pareti, parte delle quali è rivestita in legno. Tavolini, sempre in legno, dal colore caldo, e divani in pelle completano l’arredo della sala. Per le pareti sono stati scelti specchi con cornici dorate, stampe francesi e lavagne. Bon appétit. 67 La pavimentazione ha reso necessaria una ricerca specifica, che tenesse conto della storicità del luogo, del gusto da rappresentare, degli spazi e della luminosità. cer. trend VIRTUALSTYLE: LA SPA Granitoker Marmoker a cura di IMAGEM www.imagem.it Board inkwell Climb HCL 5 Proshower Strips Casalgrande Padana grès fine porcellanato Granitoker Marmoker pulpis tortora / saint laurent Unicom Starker Del Conca grès porcellanato a tutta massa Climb HCL 5 Progress Profiles sistema di scarico Proshower Strips 120 cm grès porcellanato Board Inkwell 69 Vignoni lavabo monoforo Havana Old Mix Sands Experience Flax Onda Syncro Grey Century grès porcellanato Syncro grey Italgraniti grès porcellanato a tutta massa Sands Experience Flax Onda Simas lavabo sospeso 100 Vignoni monoforo CIR grès fine porcellanato smaltato Havana Old Mix . Architettura Bergen, Norvegia PIASTRELLE ITALIANE SULLA NAVE VICHINGA di Roberta Chionne I SUGGESTIVI AMBIENTI DELLA NAVE DA CROCIERA VIKING STAR REALIZZANO UN ARMONIOSO EQUILIBRIO FRA TRADIZIONE NORDICA E QUALITÀ MADE IN ITALY 71 Nel 2013 la compagnia Viking Cruises guidata dal norvegese Torstein Hagen annuncia il lancio di una nuova linea di piccole navi da crociera per l’oceano, a implementare la ricca offerta di itinerari tra Baltico, Mediterraneo, America e Caraibi. La «stella vichinga» nasce nel 2015 e riceve sin dal suo debutto i più alti riconoscimenti del settore, tra cui la nomina di Best New Ocean Ship, una valutazione 5 stelle dagli editori di Cruise Critic, il punteggio più alto per la categoria navi di medie dimensioni in Berlitz Cruising & Cruise Ships 2016, mentre la Cnn la definisce «la migliore nuova nave da crociera del mondo». Sebbene considerabile un transatlantico di media taglia, con i suoi circa 230 m di lunghezza e 29 m di larghezza, la Viking Star è in grado di accogliere 930 passeggeri in 465 cabine e di offrire servizi per lo svago su circa 105.000 metri quadri di spazio pubblico che comprendono sei locali per la ristorazione, diversi grill bar e caffè, una grande piscina con copertura retrattile, una piscina a sfioro all’aperto, un grande salone principale su tre livelli, una lounge, un teatro da 425 posti, negozi, spazi cinema e un centro benessere. Il progetto degli interni della nave, costruita da Fincantieri nei cantieri navali di Marghera, affidato ai progettisti americani di Rottet Studio affiancati dagli esperti di progettazione nautica SMC Design, ha dovuto trovare un valido equilibrio tra le necessità tecniche di un contesto che prevede il rispetto del rigoroso codice antincendio, delle condizioni di peso e resistenza della nave, e delle esigenze VIKING STAR progetto Rottet Studio in collaborazione con SMC Design www.rottetstudio.com foto Eric Laignel ericlaignel.com superfici ceramiche Caesar, Lea Ceramiche, Laminam, Rex www.caesar.it www.ceramichelea.it www.laminam.it www.rex-cerart.it anno di realizzazione 2015 L’infinity pool a sfioro sulla prua della nave, decorata lungo i bordi con piastrelle che richiamano i motivi decorativi norvegesi Roxstones white quarz I Naturali - Pietre Ossidiana ambiente commerciale ricreativo applicazioni pavimenti superfici ceramiche Caesar grès porcellanato Roxstones white quarz 30x30 cm Laminam grès porcellanato I Naturali - Pietre Ossidiana Vena Chiara 500x1000mm, spessore 3+ mm Linfa Canapa 500x1000mm, spessore 3+ mm Lea Ceramiche LeaLab su gres laminato Slimtech Shade Milk 300x100 cm Rex grès porcellanato Ardoise Ecrù Dall’alto: una decorazione a parete raffigurante una veduta di Oslo, realizzata su ceramica; il wintergarden della sala da the; gli spazi di incontro, passaggio e sosta dell’atrio. Linfa Canapa Slimtech Shade Milk Ardoise Ecrù 73 rappresentative di una compagnia che si propone di celebrare e continuare la tradizione vichinga di esplorazione dei grandi corsi d’acqua del mondo. Bella ma anche sostenibile - è dotata di motori ibridi ad alta efficienza energetica e dispone di pannelli solari e attrezzature per ridurre al minimo l’inquinamento da gas di scarico - nell’aprile 2016 ottiene anche una menzione d’onore nell’ambito della Ceramics of Italy Tile Competition, che ogni anno premia tre designer nordamericani autori di realizzazioni in cui è stato valorizzato l’aspetto estetico e funzionale delle piastrelle italiane in progetti che si distinguono per qualità, bellezza e sostenibilità. Per realizzare gli accoglienti interni della Viking Star sono state infatti utilizzate piastrelle di ben quattro aziende italiane che hanno contribuito in maniera determinante all’estetica dei più importanti spazi di uso comune e delle cabine, permettendo al tempo stesso, come affermano gli stessi progettisti, di soddisfare i severi requisiti di un ambiente navale. Le piastrelle di lusso ispirate all’ardesia della collezione «Ardoise» di Rex, utilizzate per la creazione dei pavimenti dell’atrio, delle passerelle e degli spazi living tra cui il wintergarden, realizzano un fluido senso di continuità visiva tra gli ambienti, mentre la grande decorazione a parete raffigurante una fotografia d’epoca di Oslo, realizzata da Lea Ceramiche su lastra di grès laminato Slimtech grazie al progetto LeaLab, contribuisce all’importante evocazione di paesaggi e costumi della tradizione nordica che pervade tutti gli ambienti della nave. Nella suggestiva spa, l’effetto pietra naturale dei basamenti delle panche termali, rivestiti con piastrelle della collezione Roxstones di Caesar, si accorda con l’atmosfera calda e accogliente di uno spazio concepito come un vero e proprio santuario nordico del benessere. Le piscine sono impreziosite sui loro bordi interni da mosaici che richiamano i motivi decorativi norvegesi, mentre nelle cabine il rivestimento di pareti e pavimenti dei bagni con le lastre ceramiche di grande dimensione e minimo spessore delle collezioni «Linfa» e «I Naturali - Pietre» di Laminam, permettono di trasportare anche negli ambienti privati la generale sensazione di calda, naturale e serena accoglienza della Viking Star. Dall’alto: La grande piscina principale con copertura retrattile; i basamenti delle panche termali della spa, rivestiti con piastrelle effetto pietra; I servizi all’interno delle cabine, rivestiti con lastre ceramiche di grande dimensione e minimo spessore. . Architettura Copparo, Ferrara IL BENE COMUNE di Virginio Briatore, Interni C’è un ‘pubblico’ che funziona e spesso si cela nelle realtà di paese, nei lavori fatti bene e con cura, da progettisti e amministrazioni che vivono lontane dai riflettori. È il caso del nuovo Polo Cimiteriale realizzato a Copparo, in provincia di Ferrara, dall’architetto Mauro Crepaldi di Patrimonio Copparo, società a responsabilità limitata il cui unico socio è l’amministrazione comunale. La società si occupa della gestione del patrimonio comunale, del management dei servizi pubblici locali, della manutenzione, progettazione e costruzione di opere pubbliche. L’iter progettuale prende il via nel 2010 quando la Giunta Provinciale approva la realizzazione di un Impianto di Cremazione all’interno di un’area di proprietà del Comune di Copparo, destinata ad accogliere un grande parco urbano che si estende dai margini del centro storico fino all’area cimiteriale. Il cantiere parte nell’autunno del 2013 e in poco più di 12 mesi viene portato a termine con un costo complessivo dell’opera di 1.900.000 euro, coperto con un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti di Patrimonio Copparo. Ciò che colpisce è l’insieme del progetto: il dialogo tra passato e presente, testimoniato dalle linee POLO CIMITERIALE progetto Mauro Crepaldi Patrimonio Copparo Srl www. patrimoniocopparo.it superfici ceramiche Edilcuoghi www.edilcuoghi.it impresa costruttrice Lilli Systems www.lillisystems.com anno di realizzazione 2015 . 75 IL NUOVO POLO CIMITERIALE DI COPPARO (FERRARA), PROGETTATO DA MAURO CREPALDI È UN’OPERA PUBBLICA DI QUALITÀ, NEI MANUFATTI E NEL PENSIERO severe e pulite della nuova architettura che dialogano con il profilo più articolato del vecchio cimitero, la spaziosità del parco che introduce all’ultimo viaggio con la presenza forte e meditabonda della natura, la sobrietà non banale e quasi elegante degli interni e delle sale rituali. Memore forse di altre esperienze poetiche e ben riuscite, prime fra tutte la tomba Brion di Carlo Scarpa, l’architetto Crepaldi ha dichiarato sin dagli inizi “L’intenzione di realizzare un volume puro e neutro, che non avesse le sembianze di una chiesa o di altri luoghi di culto”. Il progetto è riuscito a inserire in modo intelligente e armonico il complesso Impianto di Cremazione all’interno dell’area cimiteriale a sua volta collegata al tessuto urbano tramite il verde pubblico. Vi è riuscito grazie alla scelta coraggiosa di un volume architettonico compatto, sottile e leggermente sospeso, che raccoglie tutti i servizi al suo interno e all’utilizzo di una duna verde, in continuità con il parco antistante, che alleggerisce la struttura dell’edificio. Il fabbricato consiste di tre elementi principali: la duna erbosa, sostenuta da un muro in cemento armato; una fascia ad un piano destinata alle attività di servizio, posta dietro il muro di contenimento, Il progetto si inserisce nell’ambiente grazie alla creazione di una duna verde, in continuità con il parco antistante, e ad una scatola leggermente sospesa, che raccoglie tutti i servizi al suo interno. . ambienti arredourbano applicazioni facciata esterna superfici ceramiche Edilcuoghi grès porcellanato Mud Colorboard formato 100x300 spessore 3,5 mm caratteristiche tecniche assorbimento d’acqua (ISO 10545-3): ≤ 0,2% resistenza alla flessione (ISO 10545-4): ≥ 50/N mm2 resistenza all’abrasione profonda (ISO 105456): ≤ 135 mm3 resistenza agli sbalzi termici (ISO 10545-9): conforme resistenza al gelo (ISO 10545-12): conforme resistenza all’attacco chimico (ISO 10545-13): UA, UHA, ULA resistenza alle macchie (ISO 10545-14): min. classe 2 resistenza alla scivolosità (DIN 51130): R9 Il Centro Servizi Cimiteriali dialoga con uno spazio naturale semi-vuoto, che si incunea nel tessuto urbano fino ai margini del Centro Storico. certificazioni LEED Mud grigio scuro Mud beige Mud grigio Mud beige chiaro 77 sul fronte del cimitero; una scatola monomaterica appoggiata e quasi sospesa che nasconde al suo interno i camini di emissione, gli uffici, la Sala Cremazioni e la Sala del Commiato. L’impiego di tre soli materiali, quali il cemento, il vetro e la ceramica, ha permesso di inserire un oggetto contemporaneo a fianco del cimitero tradizionale, avviando il collegamento tra i vivi e i morti, tra il camposanto e il paese, in una sorta di parco quieto, pensato per la comunità e inteso alla maniera nord europea, dove poter sostare e meditare. L’utilizzo della serie Mud da 3.5mm di Edilcuoghi ha consentito di realizzare un involucro leggero, dall’aspetto sobrio e minimale. Le lastre di grande dimensione caratterizzano una variazione cromatica di facciata a bande verticali che dialogano con i grandi tagli vetrati a tutta altezza, permettendo alla Sala del Commiato di rivolgere la vista al cielo. Il Polo Cimiteriale si raggiunge tramite il tipico viale alberato al cui imbocco si trova un parcheggio dove lasciare le auto, al fine di attraversare lentamente a piedi il parco e prepararsi al commiato finale. All’interno si apprezzano la pace e la serenità assicurate delle sale ben arredate e confortevoli. L’edificio gravita attorno ad un vuoto interno, il “Giardino del Ricordo”, polmone verde di tutta la struttura nel quale il visitatore può raccogliersi in meditazione. Il progetto di interni è sobrio ma non tetro e cupo, anzi i materiali, la luce naturale, l’illuminazione e gli arredi concorrono a creare un ambiente sereno, pacato e confortevole. cer.doc 01. CATALOGO GENERALE 2016 CERAMICHE RONDINE Formato: 21x29.7 Pagine: 576 Foto: 193 à www.ceramicarondine.it 01 02 03 04 05 06 02. 2016 COLLECTION DEL CONCA FAETANO Formato: 17x22 cm Pagine: 523 à www.delconca.com 03. ESSENZA LEGNI | HERBERIA HERBERIA Formato: 30x21 cm Pagine: 44 Foto: 16 à www.herberia.it 04. SANDS EXPERIENCE ITALGRANITI Formato: 24x33 cm Pagine: 84 Foto: 30 à www.italgranitigroup.com 05. FUGHE COLORATE ‘SET THE MOOD’ MAPEI Formato: 20x28.5 cm Pagine: 5 à www.mapei.it 06.MAKER NAXOS Formato: 23x29,7 cm Pagine: 56 Foto: 27 à www.naxos-ceramica.it 79 > 07. CERSAIE 016 NUOVE COLLEZIONI ORNAMENTA Formato: 29,7x21 cm Pagine: 104 Foto: 44 à www.ornamenta.com Per richiedere informazioni e copie dei cataloghi, inviare una email a: [email protected] 07 08 09 10 08.GESSO PROVENZA Formato: 21x29,7 cm Pagine: 104 Foto: 29 à www.ceramicheprovenza.com 09. DUCATO DI BORGOGNA SERENISSIMA Formato: 22x27 cm Pagine: 52 Foto:29 à www.serenissima.re.it 10. THE COLLECTION. 2016 EDITION UNICOMSTARKER Formato: 25x25 cm Pagine: 634 Foto: 250 à www.unicomstarker.com > Da una semplice intuizione nasce la bellezza Collezione Gesso. Decoro Patchwork black velvet formato 20x20cm. Il gesso si trasforma e diventa design. Brand of Emilceramica SpA - ceramicheprovenza.com