articolo 6
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SMS 3923798348 MAIL [email protected] ANNO I N° 171 MARTEDI 18 OTTOBRE 2011 5 DIARIO DI UN MOTOCICLISTA IL RACCONTO. La sesta puntata del diario di viaggio di Riccardo Aldegheri da New York alla Terra del Fuoco Lo splendore del parco di Yellowstone fra frizioni rotte e bisonti da tre tonnellate ....................................................... ... ... RICCARDO ALDEGHERI ... [email protected] . u Ecco dunque che in tutto questo tripudio della natura si rompe il cavo della frizione, teoricamente non è una cosa gravissima se si ha il ricambio, che non ho, oppure se c'è un'officina nelle vicinanze, che non c'è, o meglio ci sarebbe ma non è proprio attrezzata per le moto, quindi è come se non ci fosse. Ovviamente, come dicevo, siamo dentro il parco e non nel parcheggio di un’officina autorizzata Bmw, è quasi sera, ci sono gli orsi Yoghi in giro e la priorità è trovare un posto dove dormire, c'è un albergo, ma solo a guardarlo si svuota il portafoglio inoltre sono sempre con Melanie, che viaggia in classe economica, per cui si opta per un campeggio, ebbene si, non abbiamo voluto farci mancare quest'esperienza... IL BISONTE. Dal punto di vista pratico, con il cavo rotto, non si è del tutto bloccati, con un minimo di sensibilità si può cambiare e si possono anche scalare le marce senza usare la frizione, i problemi grossi sorgono quando devi partire da fermo e l'unica maniera per farlo è sfruttando una discesa, si fa prendere un pò di velocità alla moto, magari zampettando un poco, poi si butta dentro la seconda e il gioco è fatto. Bisogna quindi raggiungere il campeggio a pochi km, un pò di discesa... si zampetta e via, sembra facile, ma non quando sei in uno zoo senza sbarre dove tutti gli animali che ci vivono, e che avrebbero a disposizione migliaia di ettari di boschi e prati e valli dove farsi i cazzi loro, decidono invece di farseli, i cazzi loro, in mezzo alla strada dove dovrebbero passare le macchine che invece si fermano, ovviamente, e formano le code. Negli Stati Uniti, contrariamente all'Italia, dove altrettanto non si potrebbe ma naturalmente si fa lo stesso, a superare una coda di macchine con la moto si rischia più che a entrare in una scuola elementare con un mitra e fare fuoco sui bambini. Se però hai la corda della frizione rotta e sei in salita e non ti puoi fermare perché non ripartiresti mai più o butti la moto nel fosso oppure superi la coda, magari a destra buttandoti sullo sterratino. Inutile dire che scelgo il lato b, anzi l'opzione b ..;) supero una quindicina di macchine sulla destra finché mi trovo disteso in mezzo alla strada un bisonte, mica un opossum, un vero bisonte, circa tremila kg il che vuol dire dieci volte più di me e della moto insieme, sente il rumore della moto e si spaventa, si alza di scatto e invece di caricare per fortuna scappa dall'altra parte. Per stavolta è andata! IL CAMPEGGIO. Il resto della serata è da tripudio, monto la tenda praticamente al buio, cena non se ne parla, vado a dormire bello sportivo in maglietta t-shirt senza considerare che siamo a 2500 mt di altitudine, durante la notte aggiungo una felpa, i calzettoni, la calzamaglia di lana ma praticamente non chiudo occhio per freddo, fame e ru- agli alberi, piscina e cucina casalinga, siccome siamo nel Wyoming, come lo chiamano loro "forever west" e siamo in un vero ranch con i cavalli e annessieconnessi, chi ci lavora sono dei veri cowboy che, con blue jeans, stivali, speroni e cappellone oltre che a portarti a spasso a cavallo, se vuoi, ti servono anche la colazione e la cena ...rigorosamente con cappellone e grembiulone.. MELANIE RIPARTE. Dopo due giorni Melanie riprende la sua strada verso Seattle mentre io rimango tre giorni ospite, si fa per dire perché la faccenda non era affatto gratis, del White Water Creek Ranch rilassatamente seduto sotto gli abeti a raccogliere le idee su come far proseguire l'avventura, il programma iniziale era piuttosto definito, ma sta cominciando a farsi gioni e il carattere di chi parla, poi decido. Se così non avessi fatto mi sarei perso metà delle più forti esperienze che ho fatto fino ad ora, compresa quella di passare attraverso un villaggio curdo al confine con l'Iran dove per passare il tempo i ragazzi del paese si divertivano a tirare molotov o schioppettate ai viaggiatori di passaggio. I bersagli erano, per questioni politiche e storiche, solitamente iraniani o turchi, non appartenendo a nessuna delle due categorie quindi, dopo aver bevuto un thè con i militari del check point turco all'ingresso del villaggio sono partito e sono qui a raccontarvelo. I PROBLEMI IN MESSICO. Torniamo sulla questione messicana, pare che la faccenda sia piuttosto grave, tutta la zona di confine con il Texas e con la Ca- YELLOWSTONE. Immagini dallo splendido parco e, immancabile, la fida motocicletta mori vari, la mattina dopo mi faccio 120 km sempre senza frizione per uscire dal parco e raggiungere il paesone più attrezzato nelle vicinanze, sistemo il cavo, torno verso il parco e, a pochi km dall'ingresso, trovo un delizioso ranch con delle simpatiche baite di legno in mezzo sentire l’esigenza di cambiare qualcosa. Strada facendo la questione messicana sta prendendo piede. Per abitudine, cocciutaggine o decidete voi, di solito non faccio quello che mi dicono di fare, ascolto, valuto ma soprattutto cerco di capire non solo la sostanza ma soprattutto le ra- lifornia è teatro di lotte fra bande di narcos ed esercito governativo, da quando sono arrivato tutti, ma proprio tutti, coloro a cui ho parlato dei miei progetti mi hanno assolutamente e calorosamente consigliato di evitare quell'area. Ora, se te lo dice uno che ha paura di uscire la sera con il buio passi, ma quando un ufficiale dell'immigrazione ti dice che i suoi colleghi, che di solito girano armati come Rambo, hanno paura a farsi mandare in quelle zone di lavoro... Quando Pat, che arriva dal Texas e ha molti dipendenti messicani, ti dice che anche loro, che sono messicani, hanno paura a passare quelle strade. Quando leggi sui giornali che i turisti non passano più tant'è che i voli per le zone centrali del Messico sono incrementati del 500 percento nell'ultimo anno. Quando ti parlano di blocchi sulle strade con rapimenti, estorsioni, assassinii ecc. e ancora leggi sul giornale che due settimane fa una banda ha blindato una sala bingo con 52 persone dentro e gli ha dato fuoco (per la cronaca tutti morti) ecco che ti viene in mente che la vita, anche la tua, in un frangente del genere potrebbe valere, per loro, decisamente poco ecco che cominci a fare una seria riflessione e cominci a pensare che forse stavolta è il caso di ascoltare...L'alternativa sarebbe un'altra spedizione della motoretta via nave per saltare tutta la zona di confine o addirittura il Messico, quindi comincio a fare, come dicono qui "gugoling" per cercare su internet quali opzioni offre la piazza a proposito di traghetti, navi, gommoni, scialuppe o zattere. SI CAMBIA. Lo Yucatan Express sarebbe ottimo, un bel traghetto dalla Florida a Cancun, ma appunto sarebbe perché ha sospeso il servizio da un paio di anni, per farla breve comunque le opzioni, quali che siano, partono ovviamente dalla Florida e non dalla California per cui il progetto di riattraversare gli Stati Uniti fino a S. Diego ed entrare a Tijuana devono saltare, con buona pace di Carlos Santana, purtroppo saltano anche le gite nei parchi più importanti del Nevada, dell’ Arizona, del Colorado ecc. Secondo il primo programma dal Wyoming dovrei dirigere a nord verso il Canada e rientrare a New York, dopo qualche riflessione scelgo invece di scendere verso sud, rientrare poi per non so quale strada a New York dopodiché non sarà più California ma sarà East Coast e Florida. Da domani si improvvisa! ©