L`educazione del cucciolo - DANIELE MERLANO MEDICO

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L`educazione del cucciolo - DANIELE MERLANO MEDICO
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L’educazione del cucciolo
Quando portiamo a casa un cucciolo (l’età ideale è 2 mesi) dobbiamo, ), ovviamente, occuparci
della sua educazione.
Ciò non significa solamente insegnargli a non sporcare in casa oppure a tollerare il guinzaglio,
ma cercare di renderlo più possibile “capace” di leggere ed adattarsi correttamente al mondo
che lo circonda (il “nostro mondo”), insomma dobbiamo cercare di aiutarlo a sviluppare il più
possibile la sua intelligenza.
Per ottenere tale scopo è necessario utilizzare soprattutto i giochi ed i premi (piccoli
bocconcini e coccole) e pochissimo le punizioni (mai fisiche, normalmente è sufficiente un
“No!” fermo ed ad alta voce, interrompendo la punizione nel momento in cui il cucciolo
interrompe l’atto indesiderato). Assolutamente da evitare sono le punizioni a posteriori cioè le
punizioni inflitte dopo aver trovato distruzioni, urinazioni, etc. effettuate tempo prima, il
rischio è che il cane anche si mostri deferente solo perché noi siamo arrabbiati non perché ha
compreso il motivo della punizione.
Ricordiamoci che soprattutto all’inizio lo scopo non è ottenere la perfetta
riuscita
dell’esercizio, ma che il cucciolo si abitui a collaborare con noi divertendosi il più possibile, in
maniera tale che qualsiasi interazione con noi sia associata a uno stato d’animo piacevole.
Atteggiamento che permetterà un più facile apprendimento e una relazione naturalmente
ricca di soddisfazioni.
Se il cucciolo non riesce non significa che sia stupido, ma semplicemente che gli abbiamo
chiesto troppo e dobbiamo fare quell’esercizio in maniera più semplice, divertente e più
frequentemente.
Ricordiamoci, inoltre, che per il cane la comunicazione verbale è molto più ostica rispetto alla
posturale o mimica (movimenti nello spazio o espressioni facciali) per cui accompagniamo
sempre un esercizio con una parola (sempre la stessa), ma soprattutto con un movimento (di
solito della mano) sempre identico e specifico per quell’esercizio. Questo permetterà una
comunicazione più facilmente comprensibile per il cane.
Relax
Il primo esercizio può essere il seduto. In effetti lo scopo sostanziale non è mettere il cane
con il sedere per terra ma avere un esercizio che ci permetta di calmarlo e rilassarlo, e che gli
insegni a relazionarsi con gli esseri umani senza saltare addosso o tirare zampate (insomma a
controllarsi meglio) senza costrizione alcuna.
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Per ottenere ciò è necessario avere un bocconcino tra le dita e tenerlo poco sopra la testa
del cucciolo resistendo a tutti i suoi tentativi di ottenerlo tramite zampate, morsi, abbai od
altro. Nel momento in cui si siederà o si sdraierà lo premieremo immediatamente con il
bocconcino e le coccole come se avesse risolto un problema difficilissimo. Ed in effetti è
proprio così !!
Questo esercizio va ripetuto di seguito 4 o 5 volte (o più se necessario, ma senza stancarlo)
fino a che il cucciolo non avrà compreso perfettamente che quando voi tenete un bocconcino in
quella posizione significa che è meglio controllarsi e mettersi seduto.
Ovviamente, al contrario di quello che avviene con educazioni coercitive, quando il cucciolo si
siederà da solo per chiedere qualcosa (cibo coccole etc.) va assolutamente premiato perché è
riuscito da solo ad applicare un nostro insegnamento precedente e l’ha fatto senza il nostro
aiuto. Incominciamo ad essere sulla strada giusta …
Vieni
Per educarlo a venire da noi quando lo chiamiamo pieghiamoci sulle ginocchia e invitiamolo ad
avvicinarsi con il tono più “coccoloso” che conosciamo. Come si avvicina premiamolo subito con
piccoli bocconi di cibo appetitoso e coccole,
Facciamo questo esercizio spesso, soprattutto prima di cominciare a giocare con lui o dargli da
mangiare insomma per iniziare un attività piacevole , senza mai sgridarlo se non viene.
Evitiamo anche di chiamarlo per allontanarlo da qualcosa di gradevole. Ad esempio se siamo al
campo giochi tra una pausa di gioco e l’altra chiamatelo allegramente e premiatelo spingendolo
poi a tornare a giocare svariate volte, alla fine lo chiameremo per mettergli il guinzaglio e
tornare a casa, ma il richiamo sarà collegato a premi e solo talvolta all’evento sgradevole di
fine del gioco con gli amici non unicamente a quest’ultimo.
Se anche è molto lento a tornare, abbiate pazienza, evidentemente è più interessato ad altro.
Cerchiamo allora di essere più divertenti possibili con toni gioiosi e premi. Premiatelo il più
possibile per mostrargli che è davvero piacevole tornare.
Lascia
Oltre ad essere un esercizio molto utile per un cucciolo che mette in bocca un po’ tutto quello
che trova è un ottimo esercizio per imparare a controllare il morso.
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Fondamentalmente è impostato come uno scambio, cioè tu mi dai quello che hai in bocca e in
cambio prendi il bocconcino sul palmo della mia mano.
Inizialmente si comincia con oggetti poco interessanti per il cucciolo in maniera tale che non
sia spinto a competere con essi, ad esempio si lancia una bottiglia di plastica e quando il
cucciolo è corso a prenderla ci pieghiamo sulle ginocchia invitandolo a venire verso di noi.
Quando ci ha raggiunto apriamo entrambi i palmi delle mani avendo dei bocconcini in una delle
due mani e dicendo con voce allegra “lascia”, quando il cucciolo lascerà la bottiglia per
mangiare il boccone la raccoglieremo con molta lentezza per non spingerlo a riappropriarsene
subito e gli faremo molti complimenti.
Dopo un po’ quando avrà imparato bene l’esercizio e non cercherà di riprendere in bocca subito
l’oggetto lasciato gli daremo il premio solo se ci lascerà la bottiglia o la palla direttamente
sulla mano.
Cammina vicino
Senza collare o pettorina invitiamo il cane a venirci vicino e lo premiamo. Poi cominciamo a
camminare facendogli vedere che abbiamo un premio in mano, se lui ci segue dopo pochi passi
lo premiamo e man mano faremo percorsi sempre più lunghi cambiando spesso direzione.
Se il cane si allontana richiamiamolo e premiamolo solo dopo che abbiamo ricominciato a
camminare
Dal momento che il cane esegue tutto ciò perfettamente utilizziamo collare o pettorina, ma
non il guinzaglio.
Se non ci sono difficoltà si utilizza anche il guinzaglio che non deve andare mai in tensione,
quando ciò avviene bisogna fermarsi, senza strattonare, e dire no.
Guardami
Lo scopo è abituarlo a collaborare con noi quando c’è qualcosa che gli interessa senza muoversi
in totale indipendenza .
Il guinzaglio deve avere una lunghezza di circa 1 metro e non essere teso , tenendolo ben saldo
lanciamo davanti a lui un bocconcino, o un gioco che a lui piace, a una distanza maggiore della
lunghezza del guinzaglio.
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Il cucciolo cercherà di prenderlo tendendo di conseguenza il guinzaglio, noi rimaniamo fermi e
rimaniamo in questa posizione fino a quando il cane si girerà verso di noi.
Allora lo chiameremo, quando lui verrà da noi lo premieremo e poi lo accompagneremo verso il
bocconcino/gioco.
Cuccia
Il cucciolo deve avere un luogo di riposo dove rifugiarsi quando si sente disturbato o è in
difficoltà.
È un luogo rassicurante e piacevole che il proprietario deve assolutamente rispettare (quando
è lì non va disturbato neppure per le coccole) ovviamente deve essere ul luogo appartato
(altrimenti è inevitabile che lo si invada).
Non importa di che materiale sia ma l’importante è che almeno la sua copertura sia
trasportabile in maniera tale che se andiamo in ambienti diversi possiamo sempre portare con
noi un segnale che dica al cucciolo “qui sei al sicuro”.
Cerca
La ricerca olfattiva è un attività molto impegnativa e che richiede una buona dose di auto
controllo.
Questo esercizio oltre a impiegare molte delle energie mentali del nostro cane ci permetterà
di spingerlo all’esplorazione con pochissimo impegno da parte nostra.
Si tratta infatti di mettere del cibo in mezzo alla stanza mentre il cucciolo è assente poi lo
chiamiamo e facendo un gesto della mano gli indichiamo il cibo. Dopo poche volte il cane avrò
compreso perfettamente che quel segnale significa che c’è del cibo nella stanza e
ci si
scaraventerà scodinzolando felice. A questo punto cominciamo a spostare questo cibo in
maniera tale che sia sempre più difficile per lui trovarlo e che debba ricorrere all’olfatto per
individuare in che punto della stanza si trovi.
Il gioco deve sempre essere appagante, dunque il cane deve sempre riuscire a trovare il cibo
nascosto, al limite aiutato da noi nella ricerca.
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Eliminazioni
Per un cucciolo fino a che non raggiunge l’età adulta è normale non eliminare all’esterno delle
mura domestiche.
Affinché impari questo è necessario che quando osserviamo che sta per … (di solito dopo
mangiato o al risveglio) lo prendiamo immediatamente in braccio e lo portiamo all’esterno
rimanendoci fino a che lui non elimina per disperazione. A quel punto va premiato tantissimo
con voce e cibo.
Non ha alcun senso punirlo quando la fa a casa se lui non sa dove poterla fare in alternativa al
pavimento. Inoltre le punizioni sono assolutamente controindicate se non avvengono mentre si
vede il cane fare la marachella in quel momento. E vanno cessate nel momento in cui lui
interrompe, qualsiasi sia l’attività indesiderata.
È importante cominciare ad effettuare tutti questi giochi quando le possibilità di distrazione
sono minime, ad es. a casa magari proprio quando il cucciolo si sta annoiando.
Tutti questi giochi richiedono un attività mentale piuttosto impegnativa quindi non ha senso
cercare di ripeterli sino allo sfinimento perché rischieremmo di ottenere il risultato opposto
rispetto a ciò che auspichiamo.
Può essere una buona abitudine fare queste attività per poco tempo, ma molto
frequentemente
e variandole, cosicché
il cucciolo sia sempre voglioso di imparare e
collaborare con noi utilizzando tutte le sue capacità al massimo.
Ovviamente con il tempo sarà necessario aumentare la difficoltà degli esercizi (ad esempio
fare il cerca al buio o farlo rilassare per strada quando ci sono molte distrazioni stimolanti)
per evitare la noia.
Ci sono inoltre molti altri giochi utili a seconda delle necessità del singolo ma questi riassunti
sono comunemente i più utilizzati.
Queste pagine non vogliono essere nulla di più che un semplice memorandum per un approccio
all’educazione del cucciolo.
Dott. Daniele Merlano
Medico Veterinario Comportamentalista
Ordine Med. veterinari di Roma n. 1162