Sinodè srl ALLEGATI - Dipartimento di Prevenzione
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Sinodè srl ALLEGATI - Dipartimento di Prevenzione
Sinodè srl ALLEGATI 1. Nota Metodologica sulla Nominal Group Technique in versione informatizzata 2. NGT operatori – prima domanda 3. NGT operatori – seconda domanda 4. NGT genitori totalmente rifiutanti – prima domanda 5. NGT genitori totalmente rifiutanti – seconda domanda 6. NGT genitori parzialmente rifiutanti – prima domanda 7. NGT genitori parzialmente rifiutanti – seconda domanda Sinodè srl 1. NOTA METODOLOGICA SULLA NOMINAL GROUP TECHNIQUE IN VERSIONE INFORMATIZZATA La Nominal Group Technique (N.G.T.) nasce come una evoluzione all’interno della famiglia di ricerca che si rifà al metodo Delphi, ovvero a quelle tecniche che tendono a far emergere il massimo delle potenzialità informative da un gruppo di esperti, evitando o limitando le possibili distorsioni che si producono nelle normali riunioni di gruppo. I concetti principali su cui si basano le tecniche della famiglia Delphi sono: - Dividere l’idea dell’ideatore, limitando quindi effetti di leaderismo e di allineamento delle indicazioni non su idee condivise ma su ciò che viene indicato dai leader del gruppo. - Dividere il momento creativo da quello valutativo, in modo da far emergere tutte le idee e le indicazioni del gruppo, anche quelle che possono essere ritenute inizialmente di poco conto ma che potrebbero essere proprio quegli elementi originali e ancora non emersi nell’analisi del problema oggetto di studio. - Dare la possibilità agli esperti di cambiare il proprio giudizio. Infatti l’iterazione della raccolta di indicazioni su singoli elementi e il confronto sulle diversità di opinioni consente agli esperti di rivedere il proprio punto di vista sulla base degli arricchimenti all’analisi portati dagli altri esperti. - Misurare l’attendibilità del giudizio sul consenso, la misura dell’attendibilità dei valori numerici attribuiti ai criteri di valutazione adottati (es. diffusione, importanza, incidenza,…) sarà direttamente collegata al grado di omogeneità nel gruppo partendo dal paradigma teorico che se un gruppo di esperti descrive un fenomeno in maniera omogenea è molto probabile che il fenomeno sia effettivamente così come descritto. Per rendere più efficiente il processo di confronto fra esperti, la società Sinodè utilizza un software specializzato che consente di gestire una riunione strutturata N.G.T. in maniera informatizzata. Ogni esperto è dotato di un PC collegato in rete locale wireless e l'intera riunione viene gestita per via informatizzata, mantenendo degli adeguati e bilanciati spazi di valutazione individuale e di confronto tra i partecipanti e consentendo di concludere la riunione con risultati tangibili e con stime e valutazioni condivise tra gli esperti. Le riunioni saranno gestite da un conduttore che all’inizio presenterà le regole che guidano la fase di valutazione delle idee, fisserà gli obiettivi del lavoro, deciderà i tempi della seduta e presenterà il risultato del lavoro concettuale fatto precedentemente sul materiale creativo. Il conduttore ha il compito di valorizzare il significato della partecipazione, di fugare i dubbi sul metodo, di aumentare la motivazione degli esperti e di verificare la condivisione del lavoro fatto precedentemente. Dopo la presentazione del conduttore a ciascun esperto arriverà sul proprio computer un questionario contenete gli elementi descrittivi il problema considerato a cui dovrà assegnare dei punteggi rispetto ai criteri di valutazione considerati. Il programma di gestione in tempo reale elaborerà degli indicatori di tendenza centrale e di dispersione relativamente ad ogni item inserito nel questionario. Gli item dove si è registrata omogeneità di giudizi non verranno discussi, quelli invece rispetto ai quali il gruppo si è trovato in disaccordo verranno discussi cercando di portare delle argomentazioni valide rispetto alle diverse valutazioni assegnate, anche al di là del giudizio che ciascun esperto aveva dato nel questionario. L’obiettivo è di sforzarsi di considerare i diversi punti di vista e quindi, eventualmente, riconsiderare il proprio. Il secondo questionario presenterà oltre alla domanda anche una misura di tendenza centrale ed una misura di dispersione. Il processo di valutazione si arresta quando gli esperti sono omogenei nel giudicare gli items considerati, oppure quando si è stabilizzato un giudizio non omogeneo, ma non più significativamente modificabile da parte di quello specifico gruppo di esperti (indicatore di stabilità). Sinodè srl 2. NGT OPERATORI ‐ (n. partecipanti: 66 soggetti) Prima domanda In base alla vostra esperienza professionale quanto pesano le seguenti motivazioni sul rifiuto totale o parziale delle vaccinazioni ( 1 = per nulla, 5= molto) 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Effetti collaterali gravi a breve termine sul bambino dovuti al vaccino Effetti collaterali a lungo termine (malattie auto immunitarie, allergiche, tumorali, autismo, ecc.) sul bambino dovuti al vaccino Convinzione che la malattia per la quale ci si vaccina sia meno pericolosa del vaccino Mancata percezione della pericolosità delle malattie prevenibili con la vaccinazione Fiducia nell’intervento medico e farmacologico nel curare eventuali malattie prevenibili con vaccino. Convinzione che le malattie per le quali si prevede il vaccino sono state debellate o molto rare (mancata percezione del rischio di contrarre la malattia) Mancanza di garanzie sull’efficacia del vaccino sul bambino Mancanza di garanzie sull’assoluta innocuità del vaccino sul bambino (evitare reazioni avverse) Timore dei componenti del vaccino (conservanti, eccipienti, ...) 10. Adesione a medicine non convenzionali (omeopatia, rifiuto degli antibiotici, …) 11. Adesioni a stili di vita naturalistici (es. alimentazione biologica, vegetariani, ..) 12. Attenzione all’integrità dell’equilibrio dell’organismo del bambino (non introdurre sostanze estranee o tossiche nell’organismo) 13. Convinzione sull’autosufficienza dell’organismo nel difendersi dagli agenti patogeni: la malattia è un evento naturale che rinforza l’organismo 14. Esperienza diretta o indiretta di vicissitudini negative dovute o attribuite alle vaccinazioni 15. Il contatto con persone contrarie alle vaccinazioni (parenti, amici, gruppi contrari alle vaccinazioni, ...) 16. Accesso a fonti informative alternative a quelle ufficiali (internet, libri, ecc.) 17. Possesso di informazioni false e/o di parte 18. Possesso di informazioni imprecise e/o incomplete 19. Non conoscenza del meccanismo di azione del vaccino 20. Scarsa conoscenza dell’epidemiologia delle malattie infettive prevenibili con le vaccinazioni 21. Prevalenza dell’interesse per la salute individuale del proprio bambino rispetto all’interesse per i benefici della salute collettiva 22. Scarsa informazione ricevuta da parte degli operatori sanitari 23. Scarsa preparazione/aggiornamento degli operatori sanitari 24. Scarsa capacità comunicativa degli operatori sanitari 25. Scarsa fiducia nel SSN in generale 26. Interessi economici delle case farmaceutiche (business) Sinodè srl 27. Interessi economici di tutti i soggetti che si occupano di prevenzione delle malattie infettive (enti governativi, pediatri, operatori vaccinali, …) 28. Convinzione che vengano nascosti e/o non associati gli effetti collaterali, spesso gravissimi, delle vaccinazioni 29. Comportamento / atteggiamento di diffidenza verso i vaccini da parte di alcuni operatori sanitari 30. La sospensione dell’obbligo vaccinale fa credere che le vaccinazioni siano meno necessarie 31. Maggior senso di responsabilità in caso di eventuali effetti dannosi conseguenti al vaccino rispetto al senso di responsabilità legato alle conseguenze dell’eventuale malattia 32. Conferma della pericolosità dei vaccini vista la presenza di risarcimenti di danni da vaccino da parte del tribunale Solo per i rifiuti totali: 33. Rispetto di motivazioni religiose Solo per i rifiuti parziali: 34. 35. 36. 37. Numero elevato di vaccini in una unica somministrazione Numero troppo elevato di vaccinazioni Volontà di procrastinare alcune vaccinazioni al momento del reale bisogno (es. epatite B, ..) Volontà di procrastinare alcune vaccinazioni a quando il sistema immunitario è più maturo (proposto a bambini ancora troppo piccoli) 38. Volontà di procrastinare alcune vaccinazioni alla fine dell’allattamento materno (immunità passiva) 39. Percezione di una maggiore sicurezza solo per le vaccinazione ex obbligatorie 40. I genitori percepiscono le vaccinazioni un tempo facoltative come un ulteriore impegno di decisione che non vogliono affrontare Sinodè srl 1= per nulla media= 3,2 5= molto Sinodè srl 1= per nulla media= 3,1 5= molto Sinodè srl media= 3,1 media= 3,2 Sinodè srl 1= per nulla media= 3,2 5= molto Sinodè srl 1= per nulla media= 3,1 5= molto Sinodè srl media= 3,1 media= 3,2 Sinodè srl 3. NGT OPERATORI ‐ (n. partecipanti: 63 soggetti) Seconda domanda Qual è il peso delle difficoltà che l’operatore si trova a dover superare con i genitori che rifiutano in parte o in toto le vaccinazioni: 1. incontrare genitori chiusi al dialogo con l’operatore (scarsa collaborazione al colloquio, genitori che non permettono il confronto, non danno spazio ad approfondimenti, non mettono in discussione la loro convinzione) 2. Superare diffidenza e sfiducia del genitore nei confronti dell’operatore sanitario e delle sue competenze professionali 3. Superare la scarsa fiducia nel Sistema Sanitario dovuto agli scandali della sanità 4. Superare il sospetto di conflitto di interessi con le case farmaceutiche (business) 5. Affrontare il rifiuto di ogni contatto con gli operatori da parte dei genitori rifiutanti 6. Far percepire la pericolosità e la gravità delle malattie a fronte di una maggior percezione di rischi conseguenti alle vaccinazioni 7. Spiegare che la contiguità temporale non costituisce necessariamente un nesso causale tra la vaccinazione ed eventuali eventi patologici (è successo dopo e quindi a causa di…) 8. Intervenire a fronte di una scarsa conoscenza di ciò che significa prevenzione 9. Affrontare e modificare la disinformazione dei genitori sulle vaccinazioni (meccanismo d’azione, benefici, effetti indesiderati) 10. Affrontare e modificare la disinformazione dei genitori sulla gravità e la pericolosità malattie infettive 11. Intervenire sulle convinzioni di genitori che si lasciano condizionare da eventi raccontati da familiari e amici 12. Intervenire sulle convinzioni di genitori che si lasciano condizionare da informazioni recuperate da fonti non istituzionali (internet, libri, ecc.) 13. Intervenire sulle convinzioni di genitori che si lasciano condizionare da informazioni ricevute da gruppi contrari alle vaccinazioni 14. Intervenire sulle convinzioni di genitori che si lasciano condizionare dall’enfasi dei Media che evidenziano soprattutto i danni, anche se solo presunti, da vaccinazione 15. Affrontare situazioni di non concordanza di opinioni sulle vaccinazioni da parte di operatori sanitari diversi cui i genitori si sono rivolti (servizi vaccinali, pediatri, ostetriche, medici di base) 16. Far capire che la vaccinazione ha lo scopo di tutelare la salute non solo del figlio ma della comunità intera 17. Far capire che la sospensione dell’obbligo vaccinale non va interpretato come segnale che i vaccini non servono più 18. Ridotto tempo lavorativo degli operatori destinato al contatto con i genitori 19. Rispondere alla pretesa dei genitori della garanzia assoluta che non ci saranno reazioni gravi al vaccino Sinodè srl solo per i rifiuti totali: 20. Tenere insieme l’esigenza delle vaccinazioni e il rispetto di motivazioni religiose solo per i rifiuti parziali: 21. Far capire l'importanza di tutte le vaccinazioni, renderli consapevoli che la prevenzione delle malattie infettive non può essere parziale ( non ci sono malattie più o meno "importanti" di altre) 22. Far fronte alla mancanza di informazioni sulle vaccinazioni all’atto della somministrazione del vaccino Sinodè srl 1= per nulla media= 3,6 5= molto Sinodè srl 1= per nulla media=3,0 5= molto Sinodè srl media= 3,0 media= 3,6 Sinodè srl 4. NGT GENITORI TOTALMENTE RIFIUTANTI ‐ (17 partecipanti) Prima domanda Secondo lei quanto sono importanti i fattori elencati nella decisione dei genitori di non vaccinare? 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Salvaguardare la salute del proprio figlio/a Effetti collaterali gravi a breve termine sul bambino dovuti al vaccino Effetti collaterali a lungo termine (malattie auto immunitarie, allergiche, tumorali, autismo, ecc.) sul bambino dovuti al vaccino Attenzione all’integrità dell’equilibrio dell’organismo del bambino (non introdurre sostanze estranee o tossiche nell’organismo) Autosufficienza dell’organismo nel difendersi dagli agenti patogeni: la malattia è un evento naturale che rinforza l’organismo Maggior senso di responsabilità in caso di eventuali effetti dannosi conseguenti al vaccino rispetto al senso di responsabilità legato alle conseguenze dell’eventuale malattia Adesione a medicine non convenzionali (omeopatia, rifiuto degli antibiotici, …) Adesioni a stili di vita naturalistici ( alimentazione biologica, vegetariani, ..) Fiducia nell’intervento medico e farmacologico nel curare eventuali malattie prevenibili con vaccino Timore dei componenti del vaccino (conservanti, eccipienti, ...) Mancanza di analisi preventive sulla compatibilità dei componenti vaccinali Le malattie per le quali si prevede il vaccino sono state debellate o molto rare Le malattie per le quali si prevede il vaccino non si diffondono per le migliorate condizioni igienico‐sanitarie Basso rischio di contrarre queste malattie per l’elevata percentuale di bambini vaccinati Gli effetti collaterali, spesso gravissimi, delle vaccinazioni vengono nascosti e/o non associati al vaccino Mancanza di garanzia sull’efficacia delle vaccinazioni La malattia per la quale ci si vaccina è meno pericolosa del vaccino 18. Atteggiamento imparziale degli operatori sanitari del SSN( pediatra di base, ass. sanitaria, ostetrica, …) nel dare informazioni sui rischi e i benefici delle vaccinazioni 19. Informazioni da parte degli operatori sanitari del SSN solo sui benefici delle vaccinazioni e non sui rischi 20. Indifferenza nei confronti della scelta di non vaccinare da parte degli operatori sanitari del SSN 21. Colpevolizzazione del genitore che sceglie di non vaccinare da parte degli operatori sanitari del SSN 22. Scarsa preparazione/aggiornamento degli operatori sanitari del SSN 23. Indicazioni/opinioni di operatori sanitari privati ( pediatra, omeopata, …) 24. Discordanza di opinioni sulle vaccinazioni da parte di operatori sanitari diversi 25. Scarsa fiducia nel SSN in generale1 26. Interessi economici delle case farmaceutiche (business) 27. Interessi economici di tutti i soggetti che si occupano di prevenzione delle malattie infettive (enti governativi, pediatri, operatori vaccinali, …) 28. Esperienza diretta o indiretta di bambini danneggiati da vaccini 29. Contatto con persone che non hanno vaccinato i propri figli 30. Accesso in internet a fonti informative alternative a quelle ufficiali 31. Ricerca e lettura di informazioni su libri e/o riviste sul tema delle vaccinazioni 32. Partecipazione a seminari e conferenze 33. Conoscenza e/o appartenenza ad associazioni contrarie alle vaccinazioni 1 Il criterio n. 25 è posto solo ai 6 soggetti partecipanti all’incontro svolto a Montecchio Precalcino Sinodè srl media =3,1 (Il criterio n. 25 è posto solo ai 6 soggetti partecipanti all’incontro svolto a Montecchio Precalcino) Evidenziati i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5) Sinodè srl media =3,1 Evidenziati i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5) Sinodè srl 5. NGT GENITORI TOTALMENTE RIFIUTANTI ‐ (18 partecipanti) Seconda domanda Quali elementi caratterizzano maggiormente i comportamenti e gli atteggiamenti degli operatori sanitari in relazione alle vaccinazioni? 1. Informazione sui rischi in cui incorre il bambino nel caso di non vaccinazione (pericolosità delle malattie) 2. Attenzione alla salute collettiva oltreché alla salute individuale 3. Disponibilità da parte del pediatra nell’aiutare i genitori nel caso in cui un giorno decidessero di vaccinare parzialmente 4. Ascolto attento e disponibilità al dialogo (poter esprimere dubbi e perplessità) 5. Rispetto della scelta di non vaccinare 6. Disponibilità da parte del servizio vaccinale a una flessibilità rispetto al calendario vaccinale (vaccinazioni singole, tempi diversi ….) 7. Atteggiamento imparziale con informazioni complete e trasparenti sui rischi e benefici delle vaccinazioni 8. Utilizzare motivazioni ideologiche più che prove scientifiche 9. Indifferenza nei confronti della scelta di non vaccinare 10. Presenza di pressioni e/o pregiudizi 11. Atteggiamento di terrorismo 12. Richiesta di un dissenso formale 13. Preparazione/aggiornamento degli operatori sanitari 14. Argomentare solo i benefici delle vaccinazioni e non chiarirne i rischi 15. Negare la possibilità di effetti collaterali causati dai vaccini, presentando la pratica sicura nel 100% dei casi 16. Giudicare negativamente il genitore che sceglie di non vaccinare 17. Colpevolizzare il genitore che sceglie di non vaccinare 18. Presentare le vaccinazioni come possibilità Sinodè srl media =2,7 Evidenziati con colore più scuro i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5) Sinodè srl 6. NGT GENITORI PARZIALMENTE RIFIUTANTI ‐ (8 partecipanti) Prima domanda Secondo lei quanto sono importanti i fattori elencati nella decisione dei genitori di non vaccinare? 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. Salvaguardare la salute del proprio figlio/a Effetti collaterali gravi a breve termine sul bambino dovuti al vaccino Effetti collaterali a lungo termine (malattie auto immunitarie, allergiche, tumorali, autismo, ecc.) sul bambino dovuti al vaccino Attenzione all’integrità dell’equilibrio dell’organismo del bambino (non introdurre sostanze estranee o tossiche nell’organismo) Autosufficienza dell’organismo nel difendersi dagli agenti patogeni: la malattia è un evento naturale che rinforza l’organismo Maggior senso di responsabilità in caso di eventuali effetti dannosi conseguenti al vaccino rispetto al senso di responsabilità legato alle conseguenze dell’eventuale malattia Adesione a medicine non convenzionali (omeopatia, rifiuto degli antibiotici, …) Adesioni a stili di vita naturalistici ( alimentazione biologica, vegetariani, ..) Fiducia nell’intervento medico e farmacologico nel curare eventuali malattie prevenibili con vaccino Timore dei componenti del vaccino (conservanti, eccipienti, ...) Mancanza di analisi preventive sulla compatibilità dei componenti vaccinali Le malattie per le quali si prevede il vaccino sono state debellate o molto rare Le malattie per le quali si prevede il vaccino non si diffondono per le migliorate condizioni igienico‐sanitarie Basso rischio di contrarre queste malattie per l’elevata percentuale di bambini vaccinati Gli effetti collaterali, spesso gravissimi, delle vaccinazioni vengono nascosti e/o non associati al vaccino Mancanza di garanzia sull’efficacia delle vaccinazioni La malattia per la quale ci si vaccina è meno pericolosa del vaccino 18. Atteggiamento imparziale degli operatori sanitari del SSN( pediatra di base, ass. sanitaria, ostetrica, …) nel dare informazioni sui rischi e i benefici delle vaccinazioni 19. Informazioni da parte degli operatori sanitari del SSN solo sui benefici delle vaccinazioni e non sui rischi 20. Indifferenza nei confronti della scelta di non vaccinare da parte degli operatori sanitari del SSN 21. Colpevolizzazione del genitore che sceglie di non vaccinare da parte degli operatori sanitari del SSN 22. Scarsa preparazione/aggiornamento degli operatori sanitari del SSN 23. Indicazioni/opinioni di operatori sanitari privati ( pediatra, omeopata, …) 24. Discordanza di opinioni sulle vaccinazioni da parte di operatori sanitari diversi 25. Scarsa fiducia nel SSN in generale 26. Interessi economici delle case farmaceutiche (business) 27. Interessi economici di tutti i soggetti che si occupano di prevenzione delle malattie infettive (enti governativi, pediatri, operatori vaccinali, …) 28. Esperienza diretta o indiretta di bambini danneggiati da vaccini 29. Contatto con persone che non hanno vaccinato i propri figli 30. Accesso in internet a fonti informative alternative a quelle ufficiali 31. Ricerca e lettura di informazioni su libri e/o riviste sul tema delle vaccinazioni 32. Partecipazione a seminari e conferenze 33. Conoscenza e/o appartenenza ad associazioni contrarie alle vaccinazioni Sinodè srl media =3,3 Evidenziati i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5) Sinodè srl media =3,3 Evidenziati i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5) Sinodè srl 7. NGT GENITORI PARZIALMENTE RIFIUTANTI ‐ (8 partecipanti) Seconda domanda Quali elementi caratterizzano maggiormente i comportamenti e gli atteggiamenti degli operatori sanitari in relazione alle vaccinazioni? 1. Informazione sui rischi in cui incorre il bambino nel caso di non vaccinazione (pericolosità delle malattie) 2. Attenzione alla salute collettiva oltreché alla salute individuale 3. Disponibilità da parte del pediatra nell’aiutare i genitori nel caso in cui un giorno decidessero di vaccinare parzialmente 4. Ascolto attento e disponibilità al dialogo (poter esprimere dubbi e perplessità) 5. Rispetto della scelta di non vaccinare 6. Disponibilità da parte del servizio vaccinale a una flessibilità rispetto al calendario vaccinale (vaccinazioni singole, tempi diversi….) 7. Atteggiamento imparziale con informazioni complete e trasparenti sui rischi e benefici delle vaccinazioni 8. Utilizzare motivazioni ideologiche più che prove scientifiche 9. Indifferenza nei confronti della scelta di non vaccinare 10. Presenza di pressioni e/o pregiudizi 11. Atteggiamento di terrorismo 12. Richiesta di un dissenso formale 13. Preparazione/aggiornamento degli operatori sanitari 14. Argomentare solo i benefici delle vaccinazioni e non chiarirne i rischi 15. Negare la possibilità di effetti collaterali causati dai vaccini, presentando la pratica sicura nel 100% dei casi 16. Giudicare negativamente il genitore che sceglie di non vaccinare 17. Colpevolizzare il genitore che sceglie di non vaccinare 18. Presentare le vaccinazioni come possibilità Sinodè srl media =3,1 Evidenziati con colore più scuro i criteri non omogenei (valori con scarto interquartile > 1,5)