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Uber «aggira da anni i controlli delle autorità con Greyball», un programma segreto | 1 ilsole24ore.com Non finiscono mai le polemiche attorno a Uber. La società californiana, potentissima ex startup diventata unicorno valutato 70 miliardi di dollari nonostante un bilancio in profondo rosso, sarebbe in grado di aggirare i controlli nelle città dove il servizio è vietato o sottoposto a restrizioni. Lo ha scritto il New York Times , che cita anche l’Italia tra i Paesi (Australia, Cina, COrea del Sud, Francia) in cui la società fondata e guidata da Travis Kalanick ricorre a un sofisticato stratagemma per evitare che i suoi autisti vengano pizzicati dalle autorità. La difesa di Uber non si è fatta attendere: «Il programma si limita solo a negare le richieste di corse da parte di utenti che violano le nostre condizioni sull’uso del servizio». Il sistema è operativo dal 2014 e viene tuttora utilizzato. A rivelarlo al quotidiano statunitense alcuni dipendenti del servizio low-cost di auto con conducente, che hanno spifferato il segreto mantenendo l’anonimato per paura di ritorsioni ma consegnando documenti che attestano la veridicità del loro racconto. Il programma per ingannare poliziotti, investigatori e funzionari pubblici si basa su un tool chiamato Greyball, parte di un programma più ampio denominato VTOS, che sta per «violazione dei termini di servizio» . Con questo sistema Uber riesce a individuare le persone da cui parte la prenotazione, bloccando immediatamente la corsa se nasce il sospetto di un possibile rischio. Nel momento in cui arriva la prenotazione sospetta, infatti, sull’app compare una macchinina fantasma che si avvicina al punto in cui si trova il finto cliente ma che in realtà non arriverà mai. E il gioco è fatto. La prima volta che si è scoperto il trucco risale a due anni fa nel corso di alcune indagini a Portland, in Oregon, città in cui Uber operava senza i regolari permessi e, in seguito, è stata dichiarata illegale. È qui che si è capito che gli investigatori sguinzagliati dalle autorità cittadine venivano individuati e ‘taggati’ nel momento in cui attivavano la app, permettendo agli autisti che operavano illegalmente di farla liscia. La rivelazione della Grey Lady, nel momento in cui il caso Uber sta scatenando ferocissime polemiche nel nostro e in altri Paesi, rischia così di alimentare le tensioni. Con il rischio di conseguenze legali per la società di San Francisco, presente in 70 Paesi e con un valore di mercato attorno ai 70 miliardi di dollari. E con un probabile, seppure controverso, futuro in Borsa: l’ipotesi di uno sbarco a Wall Street è stata più volte evocata senza mai concretizzarsi. Facebook Altro Altri articoli NY, gara per la migliore App taxi (100%) In Italia Uber si sposa col noleggio con conducente (100%) Uber Allies? Feds warn Colorado against anticompetitive taxi regs (100%) I tassisti di Uber in sciopero a San Francisco (100%) Copyright Taxistory.it Uber «aggira da anni i controlli delle autorità con Greyball», un programma segreto | 2 I tassisti milanesi sotto gli studi di Radio 105 (100%) Copyright Taxistory.it