Venerdì 18/Marzo (fatti avvenuti dopo il tramonto: 9 nisan)
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Venerdì 18/Marzo (fatti avvenuti dopo il tramonto: 9 nisan)
Venerdì 18/Marzo (fatti avvenuti dopo il tramonto: 9 nisan) (Marco 14:3-9) E mentre egli era a Betania nella casa di Simone il lebbroso, giacendo al pasto, venne una donna con un astuccio di alabastro di olio profumato, nardo genuino, molto costoso. Rotto l’astuccio di alabastro, essa glielo versava sulla testa. 4 Allora ci furono alcuni che espressero indignazione fra di loro: “Perché si è fatto questo spreco d’olio profumato? 5 Poiché quest’olio profumato si poteva vendere per più di trecento denari e dare ai poveri!” E provavano grande dispiacere verso di lei. 6 Ma Gesù disse: “Lasciatela stare. Perché cercate di darle fastidio? Essa ha fatto verso di me un’opera eccellente. 7 Poiché i poveri li avete sempre con voi, e quando volete potete sempre fare loro del bene, ma non avrete sempre me. 8 Essa ha fatto ciò che poteva; si è impegnata a mettere in anticipo olio profumato sul mio corpo in vista della sepoltura. 9 Veramente vi dico: Dovunque la buona notizia sarà predicata, in tutto il mondo, anche ciò che questa donna ha fatto sarà detto in ricordo di lei”. Sabato 19/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 9 nisan) (Marco 11:1-11) Or quando si avvicinavano a Gerusalemme, a Betfage e a Betania presso il monte degli Ulivi, inviò due dei suoi discepoli 2 e disse loro: “Andate nel villaggio che vi sta di fronte, e appena vi sarete entrati troverete un puledro legato, sul quale non si è ancora seduto nessuno del genere umano; scioglietelo e conducetelo. 3 E se qualcuno vi dice: ‘Perché fate questo?’ dite: ‘Il Signore ne ha bisogno e lo rimanderà subito qui’”. 4 E andati, trovarono il puledro legato alla porta, di fuori, sulla via laterale, e lo sciolsero. 5 Ma alcuni di quelli che stavano là dicevano loro: “Che fate sciogliendo il puledro?” 6 Essi dissero a questi come Gesù aveva detto; e li lasciarono andare. 7 E condussero il puledro a Gesù, e misero su di esso i loro mantelli, ed egli vi sedette sopra. 8 E molti stesero i loro mantelli sulla strada, ma altri tagliarono del fogliame dai campi. 9 E quelli che andavano avanti e quelli che venivano dietro gridavano: “Salva, preghiamo! Benedetto colui che viene nel nome di Geova! 10 Benedetto il regno, che viene, del nostro padre Davide! Salva, preghiamo, nei luoghi altissimi!” 11 Ed entrò a Gerusalemme, nel tempio; e guardò attorno ogni cosa, ed essendo l’ora già tarda, uscì verso Betania con i dodici. Domenica 20/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 10 nisan) (Marco 11:12-19) Il giorno dopo, quando erano usciti da Betania, ebbe fame. 13 E avendo scorto da lontano un fico che aveva foglie, andò a vedere se per caso vi trovasse qualcosa. Ma, avvicinatosi, non trovò nient’altro che foglie, poiché non era la stagione dei fichi. 14 E, presa la parola, gli disse: “Nessuno mangi più frutto da te in eterno”. E i suoi discepoli ascoltavano. 15 Ora vennero a Gerusalemme. Là entrò nel tempio e cominciò a scacciare quelli che vendevano e compravano nel tempio, e rovesciò le tavole dei cambiamonete e i sedili di quelli che vendevano colombe; 16 e non lasciava che alcuno portasse un utensile attraverso il tempio, 17 ma insegnava, dicendo: “Non è scritto: ‘La mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni’? Ma voi ne avete fatto una spelonca di ladroni”. 18 E i capi sacerdoti e gli scribi lo udirono e cercavano il modo di distruggerlo; perché avevano timore di lui, poiché tutta la folla si stupiva di continuo del suo insegnamento. 19 E quando si fece tardi, uscivano dalla città. Lunedì 21/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 11 nisan) (Marco 11:20-12:27) Ma quando passavano la mattina di buon’ora, videro il fico già seccato dalle radici. 21 E Pietro, ricordandosene, gli disse: “Rabbi, vedi, il fico che hai maledetto si è seccato”. 22 E rispondendo Gesù disse loro: “Abbiate fede in Dio. 23 Veramente vi dico che chiunque dice a questo monte: ‘Sollevati e gettati nel mare’, e non dubita in cuor suo ma ha fede che quello che dice avverrà, gli sarà fatto. 24 Per questo vi dico: Tutte le cose che chiedete pregando, abbiate fede di averle praticamente ricevute, e le avrete. 25 E quando state in piedi pregando, perdonate qualunque cosa abbiate contro qualcuno; affinché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni i vostri falli”. 26 — 27 E vennero di nuovo a Gerusalemme. E mentre egli camminava nel tempio, i capi sacerdoti e gli scribi e gli anziani, venuti da lui, 28 gli dicevano: “Con quale autorità fai queste cose? o chi ti ha dato questa autorità di fare queste cose?” 29 Gesù disse loro: “Io vi farò una domanda. Rispondetemi, e anch’io vi dirò con quale autorità faccio queste cose. 30 Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi”. 31 Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: “Se diciamo: ‘Dal cielo’, egli dirà: ‘Perché, dunque, non gli avete creduto?’ 32 Ma osiamo dire: ‘Dagli uomini’?” . . . Essi avevano timore della folla, poiché tutti questi ritenevano che Giovanni era stato veramente un profeta. 33 E rispondendo a Gesù dissero: “Non sappiamo”. E Gesù disse loro: “Nemmeno io vi dico con quale autorità faccio queste cose”. 12 E cominciò a parlare loro con illustrazioni: “Un uomo piantò una vigna, e vi pose intorno una siepe, e scavò una vasca per lo strettoio ed eresse una torre, e l’affittò a dei coltivatori e fece un viaggio all’estero. 2 E nella sua stagione mandò uno schiavo dai coltivatori, per avere dai coltivatori parte dei frutti della vigna. 3 Ma essi lo presero, lo batterono e lo mandarono via a mani vuote. 4 E di nuovo mandò da loro un altro schiavo; e questo lo colpirono sulla testa e lo disonorarono. 5 E mandò un altro, e questo lo uccisero; e molti altri, dei quali alcuni li batterono e altri li uccisero. 6 Ne aveva ancora uno, un figlio diletto. Lo mandò per ultimo da loro, dicendo: ‘Rispetteranno mio figliò. 7 Ma quei coltivatori dissero fra loro: ‘Costui è l’erede. Venite, uccidiamolo e l’eredità sarà nostra’. 8 E presolo, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna. 9 Che farà il proprietario della vigna? Egli verrà e distruggerà i coltivatori, e darà la vigna ad altri. 10 Non avete mai letto questa scrittura: ‘La pietra che gli edificatori hanno rigettato, questa è divenuta la principale pietra angolare. 11 Questo è stato fatto da Geova, ed è meraviglioso agli occhi nostri’?” 12 Allora cercavano il modo di afferrarlo, ma avevano timore della folla, poiché compresero che aveva detto l’illustrazione pensando a loro. E lasciatolo, se ne andarono. 13 Gli mandarono poi alcuni dei farisei e dei seguaci del partito di Erode, per sorprenderlo nelle sue parole. 14 Arrivati, questi gli dissero: “Maestro, sappiamo che sei verace e che non ti curi di nessuno, poiché non guardi l’aspetto esteriore degli uomini, ma insegni la via di Dio secondo verità: È lecito pagare il tributo a Cesare o no? 15 Dobbiamo pagare o non dobbiamo pagare?” Scorgendo la loro ipocrisia, egli disse loro: “Perché mi mettete alla prova? Portatemi un denaro perché lo veda”. 16 Ne portarono uno. Ed egli disse loro: “Di chi è questa immagine e l’iscrizione?” Gli dissero: “Di Cesare”. 17 Quindi Gesù disse: “Rendete a Cesare le cose di Cesare, ma a Dio le cose di Dio”. E si meravigliavano di lui. 18 Ora vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non c’è risurrezione, e gli fecero la domanda: 19 “Maestro, Mosè ci ha scritto che se il fratello di qualcuno muore e lascia la moglie ma non lascia un figlio, suo fratello deve prendere la moglie e suscitare da lei una progenie a suo fratello. 20 C’erano sette fratelli; e il primo prese moglie, ma quando morì non lasciò progenie. 21 E la prese il secondo, ma morì senza lasciar progenie; e il terzo lo stesso. 22 E i sette non lasciarono progenie. Ultima di tutti, morì anche la donna. 23 Nella risurrezione, di quale di loro sarà moglie? Poiché i sette l’ebbero in moglie”. 24 Gesù disse loro: “Non sbagliate voi per questo, perché non conoscete né le Scritture né la potenza di Dio? 25 Poiché quando sorgono dai morti, gli uomini non si sposano né le donne sono date in matrimonio, ma sono come gli angeli nei cieli. 26 Ma riguardo ai morti, che sono destati, non avete letto nel libro di Mosè, nel racconto del roveto, come Dio gli disse: ‘Io sono l’Iddio di Abraamo e l’Iddio di Isacco e l’Iddio di Giacobbe’? 27 Egli non è l’Iddio dei morti, ma dei viventi. Voi vi sbagliate di molto”. (Marco 12:41-44) E, sedutosi di fronte alle casse del tesoro, osservava come la folla gettava denaro nelle casse del tesoro; e molti ricchi gettavano molte monete. 42 Venne poi una povera vedova e gettò due monetine, che sono di minimo valore. 43 Allora chiamò a sé i suoi discepoli e disse loro: “Veramente vi dico che questa povera vedova ha gettato più di tutti quelli che hanno gettato denaro nelle casse del tesoro; 44 poiché tutti vi hanno gettato del loro avanzo, ma essa, nella sua indigenza, vi ha gettato tutto quello che aveva, tutto il suo sostentamento”. Martedì 22/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 12 nisan) (Marco 14:1, 2) Ora due giorni dopo era la pasqua e [la festa de]i pani non fermentati. E i capi sacerdoti e gli scribi cercavano come afferrarlo con un astuto stratagemma e ucciderlo; 2 poiché ripetutamente dicevano: “Non alla festa; affinché non ci sia un tumulto del popolo”. (Marco 14:10, 11) E Giuda Iscariota, uno dei dodici, se ne andò dai capi sacerdoti per consegnarlo loro. 11 Ed essi, uditolo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro d’argento. Ed egli cercava come tradirlo in un tempo opportuno. (Matteo 26:1-5) Or quando Gesù ebbe finito tutte queste parole, disse ai suoi discepoli: 2 “Voi sapete che fra due giorni è la pasqua, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato per essere messo al palo”. 3 Quindi i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si radunarono nel cortile del sommo sacerdote, che si chiamava Caiafa, 4 e tennero insieme consiglio per afferrare Gesù con un astuto stratagemma e ucciderlo. 5 Comunque, dicevano: “Non alla festa, affinché non ci sia un tumulto fra il popolo”. (Matteo 26:14-16) Allora uno dei dodici, quello chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi sacerdoti 15 e disse: “Che mi darete perché ve lo consegni?” Gli fissarono trenta pezzi d’argento. 16 E da allora egli cercava una buona opportunità per tradirlo. Mercoledì 23/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 13 nisan) (fatti avvenuti dopo il tramonto: 14 nisan) (Marco 14:12-16) Ora il primo giorno dei pani non fermentati, quando abitualmente sacrificavano la [vittima della] pasqua, i suoi discepoli gli dissero: “Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu mangi la pasqua?” 13 Allora mandò due dei suoi discepoli, e disse loro: “Andate in città, e vi verrà incontro un uomo che porta un vaso di terracotta [pieno] d’acqua. Seguitelo, 14 e dovunque entri dite al padrone di casa: ‘Il Maestro dice: “Dov’è la stanza degli ospiti in cui io possa mangiare la pasqua con i miei discepoli?”’ 15 Ed egli vi mostrerà una grande stanza superiore, mobiliata e pronta; e lì preparate per noi”. 16 E i discepoli uscirono, ed entrati in città trovarono come egli aveva detto loro; e prepararono la pasqua. (Matteo 26:17-19) Il primo giorno dei pani non fermentati i discepoli si accostarono a Gesù, dicendo: “Dove vuoi che ti prepariamo da mangiare la pasqua?” 18 Egli disse: “Andate in città dal Tal dei tali e ditegli: Il Maestro dice: ‘Il mio tempo fissato è vicino; celebrerò la pasqua con i miei discepoli in casa tua’”. 19 E i discepoli fecero come Gesù aveva loro ordinato, e fecero i preparativi per la pasqua. (Marco 14:17-72) Fattosi sera, egli venne con i dodici. 18 E mentre giacevano a tavola e mangiavano, Gesù disse: “Veramente vi dico: Uno di voi, che sta mangiando con me, mi tradirà”. 19 Essi cominciarono ad addolorarsi e a dirgli uno per uno: “Non sono io, vero?” 20 Egli disse loro: “È uno dei dodici, che sta intingendo con me nella scodella comune. 21 È vero che il Figlio dell’uomo se ne va, come è scritto di lui, ma guai a quell’uomo mediante il quale il Figlio dell’uomo è tradito! Sarebbe stato meglio per quell’uomo se non fosse mai nato”. 22 E mentre continuavano a mangiare, egli prese un pane, disse una benedizione, lo spezzò e lo diede loro, e disse: “Prendete, questo significa il mio corpo”. 23 E preso un calice, rese grazie e lo diede loro, e tutti ne bevvero. 24 E disse loro: “Questo significa il mio ‘sangue del patto’, che dev’essere versato a favore di molti. 25 Veramente vi dico: Non berrò più del prodotto della vite fino a quel giorno in cui lo berrò nuovo nel regno di Dio”. 26 Infine, dopo aver cantato lodi, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27 E Gesù disse loro: “Inciamperete tutti, perché è scritto: ‘Colpirò il pastore, e le pecore saranno disperse’. 28 Ma dopo che sarò stato destato, andrò davanti a voi in Galilea”. 29 Ma Pietro gli disse: “Anche se tutti gli altri inciamperanno, io non inciamperò”. 30 Allora Gesù gli disse: “Veramente ti dico: Oggi, sì, questa notte, prima che il gallo canti due volte, tu mi rinnegherai tre volte”. 31 Ma egli ancor più diceva: “Se dovrò morire con te, non ti rinnegherò affatto”. Anche tutti gli altri dicevano la stessa cosa. 32 E vennero a un luogo il cui nome era Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: “Sedete qui mentre io prego”. 33 E presi con sé Pietro e Giacomo e Giovanni, cominciò a essere attonito e gravemente turbato. 34 E disse loro: “L’anima mia è profondamente addolorata, fino alla morte. Restate qui e siate vigilanti”. 35 E andando un po’ avanti cadeva a terra e pregava che, se possibile, passasse da lui quell’ora. 36 E proseguì, dicendo: “Abba, Padre, ogni cosa ti è possibile; rimuovi da me questo calice. Tuttavia non ciò che io voglio, ma ciò che tu vuoi”. 37 E venne e li trovò addormentati, e disse a Pietro: “Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vigilare nemmeno un’ora? 38 Vigilate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito, certo, è desideroso, ma la carne è debole”. 39 E andò via di nuovo e pregò, dicendo la stessa parola. 40 E di nuovo venne e li trovò addormentati, poiché i loro occhi erano aggravati e non sapevano quindi che cosa rispondergli. 41 E venne la terza volta e disse loro: “In un tempo come questo voi dormite e vi riposate! Basta! L’ora è venuta! Ecco, il Figlio dell’uomo è consegnato nelle mani dei peccatori. 42 Alzatevi, andiamo. Ecco, il mio traditore si è avvicinato”. 43 E immediatamente, mentre parlava ancora, arrivò Giuda, uno dei dodici, e con lui una folla con spade e bastoni [mandata] dai capi sacerdoti e dagli scribi e dagli anziani. 44 Ora il suo traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo: “Chi bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via al sicuro”. 45 E venuto, subito gli si accostò, dicendo: “Rabbi!” e lo baciò molto teneramente. 46 Ed essi gli misero le mani addosso e lo arrestarono. 47 Comunque, uno di quelli che stavano lì accanto trasse la sua spada e colpì lo schiavo del sommo sacerdote, staccandogli l’orecchio. 48 Ma Gesù, presa la parola, disse loro: “Siete usciti con spade e bastoni come contro un ladrone per arrestarmi? 49 Giorno dopo giorno ero con voi nel tempio a insegnare e non mi avete arrestato. Tuttavia, questo avviene perché si adempiano le Scritture”. 50 E tutti lo abbandonarono e fuggirono. 51 Ma un giovane che indossava una veste di lino fine sul [corpo] nudo lo seguiva da vicino; e cercarono di afferrarlo, 52 ma egli si lasciò dietro la veste di lino e se ne fuggì nudo. 53 Ora condussero Gesù dal sommo sacerdote, e tutti i capi sacerdoti e gli anziani e gli scribi si riunirono. 54 Ma Pietro, da lontano, lo seguì fino al cortile del sommo sacerdote; e sedeva insieme ai servitori della casa, riscaldandosi davanti alla luce del fuoco. 55 Nel frattempo i capi sacerdoti e l’intero Sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non ne trovavano alcuna. 56 Molti, in realtà, rendevano falsa testimonianza contro di lui, ma le loro testimonianze non erano concordi. 57 E alcuni, levatisi, rendevano falsa testimonianza contro di lui, dicendo: 58 “Noi lo abbiamo udito dire: ‘Io abbatterò questo tempio che è stato fatto con mani e in tre giorni ne edificherò un altro non fatto con mani’”. 59 Ma neppure su queste cose la loro testimonianza era concorde. 60 Infine il sommo sacerdote si alzò in mezzo a loro e interrogò Gesù, dicendo: “Non rispondi nulla? Che testimoniano questi contro di te?” 61 Ma egli taceva e non diede nessuna risposta. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogava, dicendogli: “Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?” 62 Quindi Gesù disse: “Lo sono; e voi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della potenza e venire con le nubi del cielo”. 63 Allora il sommo sacerdote si strappò le vesti e disse: “Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? 64 Avete udito la bestemmia. Che ve ne sembra?” Tutti lo condannarono come reo di morte. 65 E alcuni cominciarono a sputargli addosso e a coprirgli tutta la faccia e a colpirlo con i pugni, dicendogli: “Profetizza!” E, schiaffeggiandolo, i servitori del tribunale lo presero. 66 Ora mentre Pietro era di sotto nel cortile, venne una delle serve del sommo sacerdote, 67 e, visto Pietro che si riscaldava, lo guardò fisso, dicendo: “Anche tu eri col Nazareno, con questo Gesù”. 68 Ma egli lo negò, dicendo: “Non lo conosco né capisco ciò che dici”, e se ne andò fuori nel vestibolo. 69 E la serva, scortolo, cominciò di nuovo a dire a quelli che stavano lì accanto: “Questo è uno di loro”. 70 Di nuovo egli lo negava. E dopo un po’, quelli che stavano lì accanto dicevano ancora una volta a Pietro: “Certamente tu sei uno di loro, poiché, infatti, sei galileo”. 71 Ma egli cominciò a maledire e a giurare: “Non conosco quest’uomo di cui parlate”. 72 E immediatamente un gallo cantò una seconda volta; e Pietro ricordò la parola che Gesù gli aveva detto: “Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte”. E accasciatosi, scoppiò a piangere. Giovedì 24/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 14 nisan) (Marco 15:1-47) E immediatamente, all’alba, i capi sacerdoti con gli anziani e gli scribi, sì, tutto il Sinedrio, tennero consiglio e, legato Gesù, lo condussero e lo consegnarono a Pilato. 2 E Pilato gli fece la domanda: “Sei tu il re dei giudei?” Rispondendo, gli disse: “Tu stesso [lo] dici”. 3 Ma i capi sacerdoti lo accusavano di molte cose. 4 E Pilato lo interrogava di nuovo, dicendo: “Non rispondi nulla? Vedi quante accuse presentano contro di te”. 5 Ma Gesù non diede ulteriore risposta, tanto che Pilato si meravigliava. 6 Ora, di festa in festa egli liberava loro un prigioniero, quello che richiedevano. 7 Allora c’era il cosiddetto Barabba in legami con i sediziosi, che nella loro sedizione avevano commesso assassinio. 8 E la folla, salita, cominciò a fare richiesta secondo quanto egli era solito far loro. 9 Pilato rispose loro, dicendo: “Volete che vi liberi il re dei giudei?” 10 Poiché sapeva che i capi sacerdoti lo avevano consegnato per invidia. 11 Ma i capi sacerdoti incitarono la folla perché piuttosto liberasse loro Barabba. 12 Di nuovo Pilato rispose, dicendo loro: “Che farò, dunque, di colui che chiamate il re dei giudei?” 13 Ancora una volta gridarono: “Al palo!” 14 Ma Pilato proseguì dicendo loro: “Perché, che ha fatto di male?” Ma essi gridavano ancora di più: “Al palo!” 15 Allora Pilato, desiderando soddisfare la folla, liberò loro Barabba, e, dopo aver fatto sferzare Gesù, lo consegnò perché fosse messo al palo. 16 I soldati lo condussero ora nel cortile, cioè nel palazzo del governatore; e radunarono l’intero reparto delle truppe, 17 e lo rivestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero. 18 E cominciarono a salutarlo: “Buon giorno, re dei giudei!” 19 E lo percuotevano sulla testa con una canna e gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, gli rendevano omaggio. 20 Infine, dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono con le sue vesti. E lo condussero fuori per metterlo al palo. 21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene, che veniva dai campi, il padre di Alessandro e di Rufo, a prestare servizio, sollevando il suo palo di tortura. 22 E lo condussero al luogo [detto] Gòlgotha, che tradotto significa: Luogo del Teschio. 23 Qui cercarono di dargli vino drogato con mirra, ma egli non lo volle prendere. 24 E lo misero al palo e distribuirono le sue vesti, gettando la sorte su di esse per vedere ciò che ciascuno avrebbe preso. 25 Ed era la terza ora, e lo misero al palo. 26 E l’iscrizione dell’accusa contro di lui era scritta di sopra: “Il re dei giudei”. 27 Inoltre, misero al palo due ladroni con lui, uno alla sua destra e uno alla sua sinistra. 28 — 29 E quelli che passavano di là parlavano ingiuriosamente di lui, scuotendo la testa e dicendo: “Ehi! Tu che abbattevi il tempio e lo edificavi in tre giorni, 30 salva te stesso scendendo dal palo di tortura”. 31 In modo simile anche i capi sacerdoti lo schernivano fra loro con gli scribi, dicendo: “Ha salvato altri; non può salvare se stesso! 32 Scenda ora il Cristo, il re d’Israele, dal palo di tortura, affinché vediamo e crediamo”. Anche quelli che erano al palo insieme a lui lo biasimavano. 33 Quando venne la sesta ora, le tenebre scesero su tutto il paese fino alla nona ora. 34 E alla nona ora Gesù chiamò ad alta voce: “Elì, Elì, lamà sabachthàni?” che tradotto significa: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” 35 E alcuni di quelli che stavano lì accanto, uditolo, dicevano: “Vedi, chiama Elia”. 36 Ma uno corse, inzuppò una spugna di vino acido, la pose su una canna e gli dava da bere, dicendo: “Lasciate stare! Vediamo se Elia viene a calarlo giù”. 37 Ma Gesù emise un alto grido e spirò. 38 E la cortina del santuario si squarciò in due da cima a fondo. 39 Or quando l’ufficiale dell’esercito, che stava lì accanto, di fronte a lui, ebbe visto che era spirato in queste circostanze, disse: “Certamente quest’uomo era il Figlio di Dio”. 40 C’erano anche delle donne che guardavano da lontano, fra cui Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il Minore e di Iose, e Salome, 41 che quando egli era in Galilea lo accompagnavano e lo servivano, e molte altre donne che erano salite insieme a lui a Gerusalemme. 42 Ora, essendo già tardo pomeriggio, e poiché era la Preparazione, cioè il giorno prima del sabato, 43 venne Giuseppe di Arimatea, rispettabile membro del Consiglio, che aspettava anche lui il regno di Dio. E, fattosi coraggio, andò davanti a Pilato e chiese il corpo di Gesù. 44 Ma Pilato si domandava se egli era già morto, e, chiamato l’ufficiale dell’esercito, gli chiese se era già morto. 45 E accertatosi dall’ufficiale dell’esercito, concesse il cadavere a Giuseppe. 46 Quindi egli comprò un panno di lino fine e lo calò giù, lo avvolse nel panno di lino fine e lo pose in una tomba scavata in un masso di roccia; e rotolò una pietra alla porta della tomba commemorativa. 47 Ma Maria Maddalena e Maria madre di Iose continuavano a guardare dove era stato posto. Venerdì 25/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 15 nisan) (fatti avvenuti dopo il tramonto: 16 nisan) (Matteo 27:62-66) Il giorno dopo, che era successivo alla Preparazione, i capi sacerdoti e i farisei si radunarono davanti a Pilato, 63 dicendo: “Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore mentre era ancora in vita disse: ‘Dopo tre giorni sarò destato’. 64 Comanda dunque che il sepolcro sia reso sicuro fino al terzo giorno, affinché i suoi discepoli non vengano a rubarlo e non dicano al popolo: ‘È stato destato dai morti!’ e quest’ultima impostura sia peggiore della prima”. 65 Pilato disse loro: “Avete una guardia. Andate, rendetelo sicuro come sapete”. 66 Ed essi andarono e resero il sepolcro sicuro, sigillando la pietra e mettendovi la guardia. (Marco 16:1) E quando fu passato il sabato, Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo, e Salome comprarono aromi per venire a spalmarglieli. Sabato 26/Marzo (fatti avvenuti di giorno: 16 nisan) (Marco 16:2-8) E il primo giorno della settimana vennero molto presto alla tomba commemorativa, quando era sorto il sole. 3 E dicevano l’una all’altra: “Chi ci rotolerà la pietra dalla porta della tomba commemorativa?” 4 Ma alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, benché fosse molto grande. 5 Quando entrarono nella tomba commemorativa, videro un giovane seduto a destra, vestito di una lunga veste bianca, e rimasero attonite. 6 Egli disse loro: “Smettete di essere attonite. Voi cercate Gesù il Nazareno, che fu messo al palo. Egli è stato destato, non è qui. Vedete il luogo dove lo posero. 7 Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: ‘Egli va davanti a voi in Galilea; là lo vedrete, come vi disse’”. 8 E, uscite, fuggirono dalla tomba commemorativa, poiché erano prese da tremore e forte emozione. E non dissero nulla a nessuno, poiché avevano timore. Ma tutte le cose che erano state loro comandate le narrarono brevemente a quelli che erano intorno a Pietro. Inoltre, dopo queste cose, Gesù stesso mandò per mezzo d’essi, dall’oriente all’occidente, la santa e incorruttibile proclamazione della salvezza eterna.