ilMestre - Altervista
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0.50¤ Lunedì 21 Maggio 2007 Direttore Antonio Cipriani Anno IV N° 138 www.ilmestre.it il Mestre Lu 21 Il fatto del giorno. Gli italiani anticipano le vacanze: boom di prenotazioni per il prossimo mese Il mese delle ferie è giugno Veneto “affare” per single Promozionieoffertecambianoleabitudinidellefamiglie,cheormaisnobbano itradizionalimesidiluglioeagosto.Internetminieradisoluzionilowcost. P.2-4 Il58percentodichiparte dallaregionelofadasolo. P.33 Streetboys.it ILARIA CABURLOTTO Bolidi fai da te ■ ■ A Marcon il raduno degli appassionati di “tuning”, l'arte di personalizzare auto. P. 25 Città a luci rosse Regione Mose nel mirino Spaccioelucciole, residentimobilitati MestreeMarghera chiedonointerventi Shoppingfestivo, controleaperture negoziesindacati schieratiinsieme IlnodoPellestrina daimagistrati dopoilMinisterC ■ ■ Raccolte ■ ■ No al progetto in Finanziaria: centinaia di firme per richiamare le istituzioni. P. 22 «Un provvedimento inutile». P. 32 2 E Polis 21 Maggio 2007 Ilfattodelgiorno Vogliadiferie Celebrare la natura Un evento dedicato alle aree protette del Vecchio Continente: è la Giornata Europea dei Parchi, che si svolge il 24 maggio. Tendenze 2007. Gli italiani invertono rotta: boom di prenotazioni per il prossimo mese Vacanzieri pronti, si gioca d'anticipo giugno scacco matto a luglio e agosto I genitori hanno beneficiato delle numerose promozioni “bimbi gratis” messe a disposizione dai tour operator Meno apprezzati i classici villaggi, si impenna la richiesta dei pacchetti “fly and drive”, solo volo e automobile Paola Lo Mele [email protected] Quest’anno, per i vacanzieri, il vero mese di fuoco sarà giugno, che, stando alle prenotazioni registrate fin ora, ha registrato in assoluto le maggiori vendite, superando sorprendentemente i gettonatissimi luglio e agosto. Nel mese di aprile, infatti, le principali agenzie di viaggi nazionali hanno registrato un boom di prenotazioni proprio per il primo dei tre mesi estivi, che è stato richiesto soprattutto dalle giovani coppie e dalle famiglie. Evidentemente, quest’estate, sono stati di più quegli italiani che hanno preferito giocare d’astuzia e anticipare di qualche settimana la tanto attesa vacanza di fine-lavoro, per godere di un periodo meno caldo e affollato, e usufruire delle tante e più convenienti offerte dei tour operator. ■ GENITORI che hanno beneficia- to delle numerosissime promozioni “bimbi gratis” messe a disposizione dalle agenzie, novelli sposi che hanno scelto di far coincidere il viaggio di nozze con l’inizio della bella stagione senza rinunciare alla convenienza dei primi piani promozionali, e gruppi di amici in trasferta attenti a cogliere la migliore occasione dell’estate. Nei mesi di aprile e maggio, inoltre, sono state molte e ben riuscite anche le politiche di advance booking e campagne pubblicitarie messe in pratica dalle maggiori agenzie turistiche nazionali: una risposta dovuta, secondo gli operatori, alla crescente accortezza dimostrata dai clienti, alla ricerca di quel intelligente mix tra convenienza qualità. Tra le mete nazionali più ambite, secondo l’Osservatorio di Frigerio Viaggi, le isole e il profondo sud, con la Sar- Cercando relax e benessere terme anche per i più giovani ■ ■ L’altra grande novità di quest’estate è la crescente scelta delle terme come soluzione di vacanza per molti italiani. Se nel passato erano considerate prevalentemente centri terapeutici, e preferite dai meno giovani, negli ultimi anni, i tanti centri termali presenti sul territorio nazionale sono diventati la meta favorita di un target di turisti sempre più giovane e slegato da esigenze prettamente curative. Quest’anno, l'età media, secondo i dati emersi dai primi due giorni di Thermalia (la fiera EPOLIS 3Boom di fanghi e massaggi nazionale dedicata al termalismo che si è chiusa ieri a Napoli) è scesa verso i quarant'anni, proprio grazie all'offerta più legata al benessere e allo sport. Secondo i dati Federterme, attualmente ammontano a circa 350 le aziende termali presenti in Italia, il paese europeo che vanta il maggior numero di località termali. In tutto se ne contano 170 con una altissima concentrazione in Toscana, dove ne sono presenti ben 23, Veneto (22), Emilia Romagna (16), Campania e Trentino-Alto Adige (13). In fondo alla graduatoria si trova la Liguria con un solo stabilimento e il Molise, che è l'unica regione ad esserne priva. degna, già da diversi anni regina dell’estate italiana, che si riconferma prima in classifica nelle preferenze, e la Sicilia e la Calabria che la seguono a ruota. All’estero, invece, nelle prenotazioni sono andate benissimo la Grecia, con i picchi delle isole Cicladi (Mykonos e Santorini), Rodi e Creta. Per gli amanti delle destinazioni lontane, invece, le più gettonate sono stati Stati Uniti e Carabi (soprattutto Messico), spesso scelte anche in abbinamento. Ma la vera novità di quest’anno sono le modalità di vacanza prescelte che, accanto ai grandi classici come villaggi turistici e hotel, hanno visto impennarsi anche le vendite di pacchetti innovativi come fly&drive, offerte abbinate di volo in aereo fino al luogo di vacanza più automobile in loco, o, i sempreverdi tour organizzati. ■ E Polis 21 Maggio 2007 italiani da giugno a settembre andranno in vacanze. Il 60% di loro, pari a 21 milioni di persone, è costituito da single (in senso ampio), includendo . +2,4% 35 Le metà del Paese in viaggio da single ■ ■ Trentacinque milioni di 3 in tale categoria anche i single “impropri”, una realtà in crescita. Sono i dati diffusi da Eliana Monti, titolare del più grande network per single del nostro Paese. L'incremento in un anno dell'affitto di un ombrellone Milioni di italiani che andranno in vacanza questa estate La prova. Cosa offre per le destinazioni più popolari il mercato delle agenzie online Stati Uniti e Grecia un test su Internet per scoprire il costo delle mete trendy q NewYorkapocopiù dimilleeuroeMykonos allametà:vincesempreil“lastminute” In viaggio con un clic, verso le destinazioni di vacanza più ambite e secondo le esigenze più diversificate, per una settimana immersi nella frenetico caos della Grande Mela o stesi al sole sulle tranquille coste della Grecia. ■ SONO TANTE LE PROMOZIONI che di questi tempi si trovano su Internet, e altrettanti sono i portali che offrono la soluzione migliore al prezzo più basso: expedia, edreams, lastminute, o volagratis, per citarne solo alcuni. Navigando su www.expedia.it , ad esempio, ieri un pacchetto per due persone dall’1 al 7 giugno, comprendente volo da Roma a New York più soggiorno in un albergo a due stelle vicino Madison Square, era disponibile a 1.117 euro a testa. Spostando la data di andata e ritorno precisamente di uno o due mesi, con permanenza presso lo stesso hotel, si arrivava a 1.516 euro a luglio e a 1.241 in agosto. Una vacanza analoga in un caratteristico villaggio a EPOLIS economico”) verso l’aeroporto J.F.Kennedy di New York, l’offerta più vantaggiosa risultava quella del mese di giugno, dal 15 al 30, per un prezzo che oscillava sui 600 euro (sempre a persona). Quasi 900 per lo stesso viaggio traslato nel mese di luglio, e 750 euro ad agosto. MA L’“OCCASIONE” MIGLIORE, 3A caccia di affari sul web q u a tt r o s t e l l e s u l l e c o s t e dell’isola di Mykonos era disponibile, invece, al prezzo di 558 euro ciascuno nel mese di giugno, 744 a luglio e 927 ad agosto. Spostandosi di sito, su www.edreams.it, alla ricerca fantasiosa di un’innovativa soluzione di viaggio “fly&car”, se si sceglieva di partire il 1 agosto da Fiumicino per farvi ritorno il 7 dello stesso mese, il preventivo per un volo andata e ritorno, più il noleggio dell’automobile per sei giorni, era di 374 euro a persona. Optando, invece, per il solo volo andata e ritorno (dando la preferenza al “più tra tutti gli amanti dell’e-travel, anche ieri sarebbe spettata, ai viaggiatori più “flessibili”, coloro che alla ricerca di una vacanza da sogno al prezzo più basso possibile, avessero scelto un cosiddetto “last-minute”, una partenza all’ultimo minuto verso una destinazione ancora tutta da definire. Rimanendo in Grecia, a questi fortunati, ieri il sito www.lastminute.it offriva un volo da Roma a Rodi, più villeggiatura di una settimana in un maxi villaggio oasi, pensione completa bevande, a 349 euro a testa. Oppure, per gli avventurieri amanti delle ricerche sul posto, due voli andata e ritorno per Creta e New York, rispettivamente a 99 e 444 euro. ■ P.L.M. 4 E Polis 21 Maggio 2007 Ilfattodelgiorno Vogliadiferie Caro ombrellone. I dati del Codacons rilevati attraverso un'indagine a campione Adesso il mare è davvero salato: una giornata fino a 15 euro in più q Mailsindacatodei balnearinoncista:èallarmismo,applicheremoletariffe2006 Telefono E Polis 5 . 6 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 Argomenti sms 346.3665.951 Gennaro Migliore CAPOGRUPPO PRC Il punto di Nicola Cacace e-mail [email protected] «Inaccettabile l’esortazione di Landolfi a Cappon di non permettere a Santoro di acquistare e trasmettere il documentario Bbc sulla pedofilia ecclesiastica». Le verità rivelate non piacciono. In cattedra Menotassepertutti: La libertà di comunicare wi-fi poiloStatocomefa? Paola Benvenuto S vezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia sono i paesi con i migliori servizi pubblici e sociali del mondo e con le tasse più alte. Se chiedete ad uno svedese se preferisce pagare meno tasse e avere meno servizi dello Stato, asili nido, università, sanità, scuole, vi risponderà che Sì, vorrebbe pagare meno tasse ma senza ridurre lo Stato sociale. In questi paesi la pressione fiscale, l’insieme delle imposte dirette e indirette e contributi sociali è il 50% del Pil, mentre all’estremo opposto ci sono gli S.U. con una pressione fiscale del 30%, i cui cittadini devono pagarsi di tasca propria istruzione, sanità, pensione e sicurezza. Oggi 50 milioni di americani sono senza assicurazione sanitaria, non troppo poveri per l’assistenza pubblica né troppo ricchi per la privata, i poliziotti si riducono per i deficit comunali e federali e la criminalità è la più alta al mondo, co un numero di omicidi per abitante 6 volte superiori ai nostri. Lo Stato italiano, col 42% di pressione fiscale riesce a dare istruzione, assistenza sanitaria e sicurezza, anche se di livello sempre più scadente. Perciò gli italiani chiedono più poliziotti e asili nido, sanità e pensioni sociali più decenti. Contemporaneamente chiedono di pagare meno tasse. Tutte le forze politiche dicono Sì a parole, ma nessuno spiega ai cittadini che, premettendo che è sacrosanto colpire ruberie e sprechi, non è possibile al più virtuoso dei governi dare sanità, scuole e sicurezza migliori se le risorse pubbliche scendono sotto gli attuali livelli rispetto al Pil. Per il motivo semplice che oggi nessun paese al mondo riesce a pagare tutti questi servizi pubblici con entrate inferiori al 40%-45% del Pil. E allora? Perché nessuno spiega ai cittadini che c’è un legame stretto tra risorse dello Stato e servizi dello Stato? Tutti promettono meno tasse ma nessun partito ha il coraggio di chiedere ai cittadini se vogliono anche pagarsi scuola, sanità e poliziotti di tasca propria. Penso che gli italiani vogliano solo migliorare l’attuale sistema pubblico di servizi e Welfare mantenendo un sistema fiscale magari più progressivo, come dice la Costituzione, cioè più equo, ma senza ridurre le entrate complessive dello Stato. Io sono sicuro che nessun italiano vorrebbe avere servizi pubblici più scadenti né pagarsi professori, medici e poliziotti di tasca propria, per qualche euro di tasse in meno. Ma nessuno pone la questione in termini corretti. I ncentiviamo il senso di libertà e di comunicazione anche nel veneziano. Attraverso collegamenti wireless la diffusione di informazioni e notizie avviene in modo veloce e con sistemi moderni. La tecnologia wireless consente di rimanere online anche spostandosi da un luogo all’altro. La tendenza ad un maggiore uso della connettività è sempre più avvertita dai giovani, ma non solo. Le esigenze lavorative richiedono connessioni frequenti, ad esempio per il controllo della posta tramite portatili o palmari mentre si è in viaggio. Ci si può collegare per leggere le notizie in rete durante la fila in banca, aspettando il proprio turno dal me- dico. Anche la diffusione di informazioni e notizie, la prenotazione di servizi, le situazioni di emergenza e i problemi di sicurezza possono essere gestiti utilmente. Si potrebbe instaurare un dialogo diretto fra Comune e cittadini diffondendo una rete con connessione wi-fi (diversi hotspot che coprono zone di alcune centinaia di metri) o, secondo gli sviluppi futuri, wimax (più potente e teoricamente in grado di coprire anche 50 chilometri). A circa due anni dalla sua liberalizzazione il wi-fi sta espandendosi anche in Italia ed è sempre più presente in luoghi aperti al pubblico dove si sosta per un certo periodo come gli aeroporti, i centri congressi, gli hotel e le stazioni di servizio. Entro il mese di giugno il governo metterà in gara a concessione nazionale le nuove frequenze wi-max che daranno impulso alle tecno- logie di trasmissione dei dati a banda larga con portata elevata. Si dovrà comunque garantire la sicurezza delle reti contro gli accessi non autorizzati e le prestazioni ai fini di giustizia, ma non si dovrà ostacolare una seria diffusione delle moderne tecnologie innovative. In occasione del Jammin’ Festival a San Giuliano si prevede di coprire la zona con il segnale wi-fi. Tale segnale potrebbe permanere anche oltre la durata della manifestazione. In altre città italiane ed in altri paesi europei, sull’esempio degli Stati Uniti, già qualcosa si sta muovendo per la creazione di reti gratuite wireless a banda larga. Lo sviluppo della libertà negli spazi, l’estensione della portabilità dei servizi, la trattativa sulla gratuità degli accessi sono fattori che invitano a essere più propositivi anche nel nostro territorio. *Insegnante Forma urbis IlnumerochiusocheportaversoVeneland Alberto Toso Fei C ol riaffacciarsi di questa estate precoce sono tornati, assieme ai pollini e alle rondini, anche i discorsi sulla gestione dei flussi turistici, sebbene finora – quest’anno – nessuno abbia avuto ancora cuore di pronunciare le fatidiche parole: “numero chiuso”. Questa della crescente mole di visitatori è uno di quei dilemmi che fanno venire l’orticaria al veneziano medio: tutti vorrebbero potersi muo- vere liberamente lungo le calli, o salire su un vaporetto quando c'è bisogno di prenderlo, senza aspettare le corse successive. Però l’idea del biglietto da staccare per entrare in città disturba. Perché è l’ultimo passo verso il museo totale, la riserva indiana, la Veneland che tutti dicono di non volere ma che poi viene favorita – nei fatti – un giorno dopo l’altro. Lo si voglia o no, è il turismo che fa girare l’economia della città, quella reale. Ed è il turismo – se non altro per la continua emergenza che procura – che chiede anche alla macchina amministrativa energie che non possono più essere impiegate altrove. L’ultimo muro verso una sorta di “soluzione finale”, oltre il quale la città avrà compiuto definitivamente la sua trasformazione, è dunque idealmente rappresentato dal sottile foglio di carta del biglietto da staccare: «Quando arriveranno i cinesi non ci sarà altro da fare», viene detto. Sarà. Ma chi salirebbe su un aereo per Pechino senza avere la certezza di dove dormire? E se invece di fermarli ad aspettare all’entrata facessimo loro scoprire – prima – di quali e quanti altri tesori potrebbero godere, di qua e di là della laguna? *Scrittore IIIIIIIIII ■ DIRETTORE: Antonio Cipriani ■ CONDIRETTORE: Gianni Cipriani ■ REDATTORE CAPO CENTRALE: Alessandro Ledda ■ CAPO REDATTORE: Daniela Amenta ■ SOCIETÀ EDITRICE: E Polis Spa, sede legale V.le Trieste 40 Cagliari (delib. ass. str. 17/01/2007) ■ AMMINISTRATORE UNICO: Luisella Garau ■ Registrazione Tribunale Ca n. 18/04 del 13.05.2004 ■ STAMPA: C.S.E. via del Lavoro, 18 - Grisignano di Zocco ■ CONCESSIONARIA PUBBLICITÀ: EPM spa, via Gozzi, 55 - 30100 - Mestre ■ PUBBLICITÀ NAZIONALE: EPM spa, via Aosta 4, Milano tel. 02.310.331.00 ■ PROGETTO GRAFICO: Sergio Juan ■ DISTRIBUZIONE ESCLUSIVA PER L'ITALIA, NELLE EDICOLE E NEI PUNTI VENDITA AUTORIZZATI: A&G MARCO SPA, VIA FORTEZZA 27, 20126 MILANO ASSOCIATA A.D.N. La tiratura di oggi è di 651.630 copie. 21 Maggio 2007 «Pare che Fassino abbia scoperto l’uovo di Colombo: tutti si dovrebbero trovare d’accordo con lui dall’Arcigay alla Cei». Perché Piero è così: dopo tante guerre oltre che democratico è un po' partito. Enrico Boselli SEGRETARIO SDI 7 Ha fatto ritardare di un’ora il decollo di un volo da Los Angeles alla Florida: «Non voglio volare su questo aereo, non ha i sedili di pelle». Se non le andava poteva uscire. Dall'oblò. Britney Spears CANTANTE Anno Zero Lapis in fabula IlPaesechehapersofiducianellapolitica Queititoloni ingombranti duriamorire EPOLIS Sandro Ruotolo I l campanello d’allarme lo ha lanciato il ministro degli esteri Massimo D’Alema: «È in atto una crisi della credibilità della politica che tornerà a travolgere il Paese con sentimenti come quelli che negli anni '90 segnarono la fine della prima Repubblica». Saremmo tornati, dopo quindici anni, alla vigilia di Tangentopoli quando, dopo l'arresto del presidente del Pio albergo Trivulzio, Mario Chiesa (che Bettino Craxi inizialmente definì un “mariuolo”) cominciò un inarrestabile smottamento e furono spazzati via dalle inchieste giudiziarie quasi tutti i partiti della prima Repubblica. Ma, a differenza di allora, questa volta non sarà la magistratura a decretarne la loro fine. È la gente che ha perso la fiducia nella politica. Che il governo presieduto da Romano Prodi non goda la fiducia nell’opinione pubblica è più che evidente, ma neanche l’opposizione di centro-destra può dormire sonni tranquilli perché è entrato in crisi l’intero sistema politico. C’è un libro che s’intitola «La Casta», scritto da due giornalisti del Corriere della Sera, Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, che è diventato un bestseller e che sta suscitando, più che polemiche, un moto di sdegno generale nei confronti della politica perché racconta i suoi privilegi, i suoi vizi e i suoi sprechi. Non puoi oggi chiedere di stringere la cinghia ai cittadini quando poi scopri i privilegi di coloro che ti chiedono di fare i sacrifici. Non puoi chiedere di risanare le finanze pubbliche quando scopri che i parla- ÈstatoMassimoD'Alema alanciareilcampanello d'allarme:ormailagente èspaventataehaperso fiducianelpropriofuturo mentari italiani sono i meglio pagati d’Europa. Massimo D’Alema è consapevole della necessità di una riforma elettorale e istituzionale per evitare il referendum che rischierebbe di «generare un sistema difficilmente governabile». Il responsabile della Farnesina pensa che il Partito democratico si presenti «come l’unica novità» e che rappresenti «un progetto di speranza per molti». Ma l’uscita dai Ds del cosiddetto “correntone” guidato da Fabio Mussi che ha dato vita a Sinistra democratica, i maldipancia dentro la Margherita - da ultimo l'addio della senatrice Cinzia Dato testimoniano che il progetto rischia di nascere monco. La politica potrebbe riacquisire senso solo nel caso riuscisse a veicolare di nuovo speranze e valori in un Paese che oggi sembra spaventato e confuso perchè non crede più nel suo futuro. La paura degli immigrati, la richiesta di sicurezza, il bisogno di certezze da parte dei giovani “precari a vita” e degli anziani che, spesso soli, vivono con 400 euro al mese, impongono alla politica scelte coraggiose e nuove. La destra non è uguale alla sinistra, è vero, ma spesso destra e sinistra fanno di tutto per rassomigliarsi. *Giornalista Rai Bipartisan Roberto Villetti VICE SEGRETARIO DELLO SDI Clemente Mastella MINISTRO DELLA GIUSTIZIA Solo un'astuzia tattica facilmente smascherabile Una proposta accettabile ma con qualche riserva «Un’astuzia tattica che non è affatto difficile smascherare: spera che con lo scioglimento del Senato si creino maggioranze nei due rami del Parlamento. A questo punto sarebbe difficile andare al voto e si darebbe vita a una grande coalizione, suo dichiarato obbiettivo politico». «La proposta di Casini di rivotare al Senato è praticabile, ma ha un limite: se si dovesse votare con l’attuale legge elettorale, e al Senato si avesse una maggioranza diversa da quella di Montecitorio, che accadrebbe? È necessario diversificare le funzioni delle due Camere».MG Chicco Gallus C urioso l’uso di alcuni titoli. Come “Presidente” o “Direttore”. Dovrebbero essere titoli a termine, che arrivano con l’incarico e se ne vanno con questo. Uno è direttore se dirige e presidente se presiede. Il participio presente non è un’opinione. Sennò è come un movente che non muove, un tenente che non tiene, un astante che non asta o un ente che non è. Quando uno smette dovrebbe poter smettere anche il titolo. Presidente invece sembra diventato un titolo appiccicosissimo e inestirpabile. Passi per gli ex presidenti della repubblica, che li chiamiamo presidenti per sempre (e già mi sembra una cattiveria) ma lo sento fare anche per alcuni ex presidenti del consiglio. L’altro mio dubbio è: ma se uno presiede qualcosa di cui io non faccio parte, che lo chiamo presidente a fare? Mica presiede a me, in fin dei conti. È come se dovessi chiamare mamma tutte le mamme del mondo. Non farebbe piacere neppure a loro. E invece in ogni intervista che sento a presidenti di squadre di calcio, giù a chiamarli con ’sto titolo ingombrante. Io ho una proposta: i presidenti di enti, associazioni, partiti, squadre, e ogni altra cosa presiedibile li chiama così solo chi fa parte della cosa presieduta. E solo per il tempo dell’incarico. Per tutti gli altri, c’è il titolo più semplice, e più difficile da portare. “Signore”. Vero è che presidenti si diventa. Signori, lo diceva Totò, si nasce. *Scrittore satirico 8 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Argomenti Societé Poche storie Sarkò,ossialaviafranceseallamodernità Unavitafatta disolitudine perFalcone AP Eric Jozsef A ppena nominato ministro degli Affari Esteri di Sarkozy, Bernard Kouchner è stato espulso del partito socialista francese. Il fondatore di Médecins sans frontières che fu anche ministro della Sanità di François Mitterrand e rappresentante delle Nazioni Unite per il Kosovo ha così pagato la sua accettazione di diventare il simbolo della politica di “apertura” del nuovo capo dello Stato francese. Duramente attaccato durante la campagna presidenziale al punto che la Royal l'aveva definito un «rischio per la democrazia», Sarkozy ha in effetti presentato un governo innovatore e in rottura con gli schemi passati. Oltre a Bernard Kouchner, Jean-Pierre Jouyet, consigliere della coppia Royal- Hollande si è visto incaricato degli affari europei e il presidente di Emmaüs (una sorta di Caritas francese) e Martin Hirsch è stato nominato alto commissario alla solidarietà contro la povertà. Sarkozy ha pure presentato un governo ristrettissimo - solo quindici ministri di cui sette donne -, con un attenzione prioritaria data all'ambiente (affidata al numero due del governo Alain Juppé), e con la promozione di una figlia di immigrati magrebini, la procuratrice Rachida Dati, al posto di ministro della Giustizia. Per gli esponenti della sinistra francese, “l'apertura” e la modernizzazione imposte da Sarkozy costituiscono solo una “manovra” politica e mediatica prima delle prossime elezioni legislative che si terranno all'inizio di giugno. Prevedono che fra pochi mesi, passata la tornata elettorale, Sarkozy cambierà di nuovo Senzaarrivareareclutare ministridell'altraalapolitica, lasinistraitalianaavrebbe potutofarequalchepiccola rivoluzioneallaSarkozy squadra per dare un volto più conservatore al suo governo. Di fatto, appare difficile conciliare nell'attuale squadra visioni politiche assai distanti. Ad esempio, sarà da vedere come Bernard Kouchner potrà validare le scelte in materia di lotta all'immigrazione o di promozione dell'identità nazionale previste dal nuovo governo. Rimane il fatto che finora, Sarkozy è riuscito a confermare l'idea di rottura promessa durante la campagna elettorale e a scombussolare il partito socialista francese. Preso in contropiede, i suoi rappresentanti hanno parlato di “tradimento” piuttosto che interrogarsi sul perché di tale fuga dai suoi ranghi. Numerosi esponenti della sinistra italiana hanno invece colto le novità del primo governo Sarkozy. D'Alema è andato fino a dichiarare : «magari avessimo noi la possibilità di fare come Sarkozy, sarebbe una rivoluzione». Senza andare fino al reclutamento di ministri dall'altra parte dello scacchiere politico, c'è tuttavia da chiedersi perché la sinistra italiana e i rappresentanti del principale partito dell'attuale maggioranza non hanno imposto un pezzo della cosiddetta “rivoluzione” del nuovo presidente francese. Almeno avrebbero potuto, l'anno scorso, formare un governo snello e femminile come quello di Sarkozy. * Corrispondente di Libération Giommaria Monti M ercoledì saranno 15 anni da Capaci. Falcone oggi passa attraverso l’imbuto della sua morte: la sua è una figura eroica, come quella di Borsellino; tutti sono stati amici di Falcone, tutti suoi estimatori, tutti erano al suo fianco. Non era così. Lo racconta Giuseppe Ayala su L’Unità domenica, mettendo a fuoco la cifra della vita e del lavoro dei due magistrati: la solitudine. Al loro fianco lo Stato non era una presenza che dava forza. Va detto che non è stato così in modo generalizzato: l’aula bunker a Palermo per il maxiprocesso fu costruita in meno di 6 mesi, al pool furono date risorse e disponibilità economica, alcuni uomini delle istituzioni (Chiaromonte, Cossiga, Martelli) furono un punto di riferimento. Ma per il resto fu il deserto. Sui giornali, nelle riunioni del Csm, nei corridoi del Palazzo i due magistrati furono sottoposti a ogni sorta di ostruzionismo, spesso di calunnia. Lo scrive la Cassazione nella sentenza sull’Addaura, quella del fallito attentato Mercoledìsaranno15anni dallastragediCapaci:tuttisi RASSEGNA STAMPA DEL MONDO ANNALISA CHESSA Atenei israeliani boicottati in Gb I docenti universitari ebrei della Gran Bretagna propongono il boicottaggio accademico delle università israeliane - riferisce HAARETZ. «Collaborano con l’occupazione dei territori palestinesi, dove Israele commette crimini terribili» ha detto Tom Hickey, membro dell’Unione dei Rappresentanti delle Università Britanniche. Ha inoltre aggiunto che sarebbe felice di collaborare con qualsiasi università israeliana che denunci pubblicamente le attività del suo governo. La proposta fa parte di un’ondata crescente di iniziative per boicottare Israele: la decisione dell’Unione dei giornalisti britannici di boicottare i prodotti israeliani, quella della Chiesa Anglicana di denunciare le imprese che fanno affari con le forze militari israeliane e la richiesta di espulsione di Israele dall’Associazione Medica Mondiale firmata da 130 medici britannici. . ................................................................. q«Oggi la Polonia è governa- ta da una coalizione di revanscisti dell’epoca post-Solidarnosc, formata da agitatori provinciali post-comunisti, gruppi xenofobi e antisemiti e esponenti degli ambienti vicini a Radio Maria, portavoce del fon- munisti. Se si rifiutano di dichiarare di aver collaborato saranno licenziati e interdetti dalla professione per dieci anni. «Un tradimento della rivoluzione di Solidarnosc - commenta - il cui scopo era la libertà, la sovranità e le riforme economiche, non una caccia alle streg he». . ................................................................. 3Secondo il Papa gli indigeni non furono evangelizzati con la forza: Chavez chiede le scuse damentalismo etno-clericale» scrive LE MONDE. Una coalizione che combina il conservatorismo di Bush al centralismo di Putin. Da quando hanno vinto le elezioni nel 2005, i partiti al governo hanno scelto un metodo: una grande purga. Un’operazione di pulizia che riguarderà 700.000 persone. Una lista di nomi trovata negli archivi dei servizi di sicurezza co qChavez chiede al Papa di scusarsi con gli indigeni per aver affermato, durante il suo recente viaggio in Brasile, che il cattolicesimo non fu imposto con la forza - informa EL PAIS. «Sua Santità s i sbaglia - ha detto il leader venezuelano che si dichiara cattolico - glielo dico con rispetto. Qui con Colombo non arrivò Cristo ma l’Anticristo. L’olocausto indigeno fu peggiore di quello della seconda guerra mondiale, questo nessuno può negarlo, neanche il Papa». dicevanosuoiestimatori,ma noneracosì.Loraccontaun amico,GiuseppeAyala quando uomini dello Stato (lo scrive la Suprema Corte) diedero ai calunniatori che dicevano che il tritolo Falcone se l’era messo da solo argomenti e autorevolezza. La Cassazione arriva a parlare di «infame linciaggio» al quale fu sottoposto Falcone, il «valoroso magistrato», per impedirgli gli incarichi. Le commemorazioni dovrebbero essere epurate dall’ipocrisia di chi allora diceva tutt’altro. Loro da morti non hanno bisogno delle parole di circostanza. Come disse Borsellino dopo Capaci, quelli che allora lo hanno denigrato sono gli stessi che oggi hanno perso per sempre il diritto di parola *Giornalista Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 9 . Argomenti I ” EPOLIS Morgan Cantautore Riguardoallamusicacomeveicolo divalori,haseguitociòcheèaccaduto durante il concer to del 1° maggioaRoma? LA SCHEDA MARCO CASTOLDI NASCE NEL 1972 A MILANO. NEL 1991 FONDA I BLUVERTIGO. La frase di Rivera sulla Chiesa “che non evolve” mi è sembrata molto intelligente, addirittura a favore della Chiesa stessa. Era una sorta di pungolo, uno stimolo a essere qualcosa di più aggiornato, di più al passo con i tempi. Che loro l'abbiano presa in quel modo è la dimostrazione della veridicità della frase che ha detto. Mi è sembrata una reazione infantile: si sono sentiti attaccati e così attaccano. Trovo che la Chiesa sia violenta, molto molto difensiva, e davvero non in grado di aprire dibattiti, nè di coglierli, ma è soltanto capace di arroccarsi su di sè. L'ho trovata una polemica del tutto sterile perchè non aveva affatto centrato il senso della frase di Rivera. Inoltre parlare di “terrorismo” in riferimento a un ragazzo che fa della satira dicendo quello che pensa, mi sembra davvero di bassissimo livello. Secondo me la Chiesa è impazzita. La Chiesa è violenta: non conosce il dibattito La frase di Rivera al concerto di Roma mi era sembrata molto intelligente Federica Mingarelli [email protected] N on conosce timori, Morgan, nell'esprimere la sua tagliente opinione sul mondo attuale, la politica, la religione, il degrado culturale. Non aveva remore a chiarire la sua opinione sulle note della band con cui ha trovato il successo, i Bluvertigo, ma in seguito ha saputo dimostrare di essere un coraggioso portavoce dell'insoddisfazione dei giovani anche al fianco di Andrea Pezzi nella fortunata trasmissione televisiva “Il Tornasole”. A pochi giorni dalla pubblicazione di un nuovo disco da solista, Morgan confessa: «Sto invecchiando e non ho più voglia di combattere contro i mulini a vento. Paradossalmente mi sento conformista nel mio anticonformismo, ma continuo a crederci». Dopo l'esperienza nella trasmissione “Il Tornasole”, tornerà ancheintelevisione? No, sinceramente faccio molta fatica a fare televisione. È fastidioso vedere come puntualmente le idee “profonde” e “non banali” in Tv vengano inevitabilmente banalizzate. Quella necessità che gli addetti ai lavori nascondono dietro al “renderla accessibile a tutti” in realtà ti costringe ad abbassare il livello al più basso telespettatore, che io penso invece che idealmente non esista. Parto dall'idea che il pubblico è intelligente, invece gli autori televisivi hanno questa esigenza di rendere tutto semplificato, che più che sem- la musica, nelle canzoni. Nella televisione di arte non ce n'è proprio, non è un mezzo che si basa sull'artisticità, ma solo sul commercio. AunpassodalFamilyDay,qualèla suaopinionesuiDico? Non tornerò in tv: è fastidioso vedere come le idee originali e profonde vengano poi inevitabilmente banalizzate plificazione è uno svuotamento di senso. Quindi il risultato di tutto ciò che si fa in televisione è che anche se ci sono dei buoni propositi nell'ideazione di programmi poi arrivano gli autori e te rovinano: ti costringono a intervistare tutti i personaggi usciti dal Grande Fratello, ti devono per forza mettere la velina, che fa la bella statuina. A me non piace questo genere di televisione. “IlTornasole”perònoneraesattamente Tv spazzatura, anzi ospitavadibattitidiattualità.. Relativamente. Anche lì eravamo obbligati a intervistare persone che non avevano magari nulla da dire, quando invece i personaggi interessanti esistono. Quindi se i valori e le idee non si possonoveicolareattraversolaTv, conlamusicainveceèdifferente? Assolutamente sì. Ancora un po' di arte c'è in questo mestiere, nel- Posso capire la posizione delle Chiesa fino a un certo punto, ma non capisco invece i clericalisti, i laici che fanno parte della politica e sono più ottusi dei preti, tipo Rocco Buttiglione. Ecco: se l'Italia è il fanalino di coda del mondo dal punto di vista culturale secondo me è colpa di questo tipo di persone. Nonesisteunacuraaquestobasso livelloculturaleitaliano? C'è un problema insito nella mentalità italiana, che è profondamente conservatri”ce. Siamo un popolo estremamente conformista e ormai incapace di cogliere ogni stimolo. L'Italia di oggi ormai non ha alcun senso, non procede. Quando cerca almeno di stare al passo coi tempi per quando riguarda le leggi si trova i bastoni tra le ruote di questi ottusi e incartapecoriti uomini di poltrona, gente che non “brilla” e che contribuisce a spegnere l'Italia. 10 E Polis 21 Maggio 2007 Argomenti S* SMS----------346.3665.951 Caro Italiano doc, devi avere il cervello completamente fuso se sei contento di questo governo. Un elettore di sinistra ■■ Gloria ai lupacchiotti romani, ma l’Inter ha dimostrato che se avesse voluto quella coppa l'avrebbe vinta a mani basse, come ha fatto in campionato, che fino a prova contraria vale ancora qualcosa, specie se, come spero, i Reds mi faranno felice. The boss Posta Via Gozzi 55. 30100. Venezia Date pure i 101 euro agli statali, ma ricordatevi che con la metà dei dipendenti pubblici che ci sono in Italia quel poco di lavoro verrebbe fatto comunque. Un lettore Grazie Actv. Oggi il bus numero 80 delle 17.25 non è mai arrivato. Indovinate cosa hanno detto gli ispettori? Si sono messi a ridere e sono andati via. Che belle risposte intelligenti! Baby Barbara Vianello ■■ Si parla tanto di spinelli e alcol, poi si fa l’Heineken Jammin. Per gli organizzatori: dimostrate la vostra buona volontà e riempite i tank di acqua al posto della birra! Cristiano ■■ I gondolieri, categoria di evasori fiscali legalizzati, occupano case comunali o acquistano appartamenti da 600-700 mila euro. Hanno tutti la barca e la seconda casa, viaggiano e sono firmati dalla testa ai piedi. Ma i controlli fiscali sono fatti solo a quei poveri Cristi in lista per Fax 041.2573.1631 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Lettori una casa del Comune o per un contributo per l'affitto che non riescono più a pagare? La nostra busta paga è zeppa di tasse e loro neanche una ricevuta fiscale. Cedono le licenze a fior di euro, incassano 80 euro per un giro in gondola di 40 minuti quando un operaio ne guadagna 7, peraltro tassate. I custodi di Venezia siamo noi veneziani onesti, non chi specula sulla città. El gabibbo ■■ ■■ Telefono 041.2573.1 Ai tifosi rosanero che leggono il Mestre. Il nostro grande presidente ha promesso con una lettera ai giornali che non lascia, anzi... raddoppia. Grazie Zamparini. Un lettore ■■ Che bello andare presto al mattino a piazzale Roma e vedere i finti mendicanti che vanno al lavoro. Che bello vedere che sono tantissimi. La polizia vorrebbe intervenire, anche in maniera energica, ma non viene loro concesso. Che bello avere i vertici di polizia e i magistrati di sinistra. Giamba ■■ Prima tutti quelli quelli di sinistra erano coglioni, ora, pur di riuscire a evitare che passi la legge per il conflitto di interessi, dice che ci sono onorevoli di sinistra galantuomini. Complimenti Cavaliere, sei sempre il solito sbruffone! Mirco ■■ ■ ■ Vogliono multare chi mangia in piazza San Marco, ma chi lo fa? I vigili che non ci sono! Un lettore ■■ ■ ■ Basta una passeggiata in centro storico a Venezia per rendersi conto di come Polizia e Vigili siano del tutto inutili. Calca, ambulanti con comportamenti selvaggi (si picchiano tra di loro, ecc.), accattoni di ogni specie accartocciati sui ponti. Visto che a Venezia non LA GENTE HA PAURA E NON CREDE PIÙ ALL’INTEGRAZIONE Come un principio fisico Guido Pacetti Bustini Venezia servono, mandiamoli a guadagnarsi il salario a Mestre e in via Anelli, dove magari potranno legittimare la loro divisa invece di passeggiare in giro senza fare mai nulla. Lord veneziano regio. E allora? Per non sottostare ai poteri di Mafia e politica sono andato via dalla mia terra giovane. E pago le tasse regolarmente! Contenta? Italiano vero Italiano doc, visto che pendi a sinistra chiedi a Gino Strada se questo governo ha gli attributi. Tillo V. Cari Francesca e Andrea, mi spiegate perché quando lo Stato ha ficcato il naso nelle cose della Chiesa chiedendo che il matrimonio religioso fosse valido anche come matrimonio civile nessuno ha protestato? Non dimenticate, inoltre, che il Papa è anche Capo di Stato e che, come tale, ha tutto il diritto di esprimersi in politica. Lina “Solleveremo Venezia” titolava un giornale locale stamane. Ma questa gente non ha proprio niente di meglio da fare? M. G. ■■ ■ ■ A Veneziana Doc. Perché giudichi le persone a seconda della loro provenienza? Sono terrone e abito qui da 25 anni. Mia moglie forse è ancora più doc di te, essendo di Canna- Per Francesca e Tommaseo. Visto che non vi piace questa Chiesa andatevene dall’Italia, magari in Arabia, uno Stato veramente laico... Vergognatevi. Un lettore ■■ Ci hanno insegnato che, se il baricentro di un corpo cade fuori dal triangolo di appoggio, lo stesso corpo non è più in equilibrio. È sostanzialmente una legge fisica. Non è un paradosso il traguardo dell’Europa unita; tante nazioni, tanti uomini, stessi respiri. Ma anche tanti cervelli, ideologie, che si spostano moralmente e fisicamente. Forse sono uniti solo a Bruxelles, perché nascono idee, normative, leggi che però vanno poi recepite dai singoli paesi, e quindi da tutti. Ma si sono rispettati i tempi fisiologici per fare una Europa unita o è ancora un miraggio da Bruxelles superato, ma da noi no? Solo ora da noi e anche all’estero si parla di integrazione, ma poi si va in senso opposto perché più o meno larvatamente si parla di villaggi unietnici. La gente ha paura, ha timore, non crede più all’integrazione. L’orto è pieno, strapieno e non c’è posto e spazio per il vicino. E non è egoismo, razzismo. Come detto all’inizio è un principio fisico e una realtà inconscia, anzi ora conscia. ■■ penalizzazione come il solito non vincerete niente. Mi fate pena. El saimon ■■ ■ ■ Per El pichichi. Da come parli devi essere un povero interista. Erano 20 anni che non vincevate niente. Il prossimo anno con Juve e Milan senza Ringrazio sin d’ora chi può darmi delle spiegazioni riguardo i lavori di San Giuliano dalla parte destra del cavalcavia venendo da Mestre verso Venezia. Un lettore ■■ È disgustoso che in un sedicente paese civile i mezzi di informazione non parlino delle recenti violenze e dei pestaggi nei confronti dei gay. Tutto questo è nazismo. Coloro che commettono violenze del genere solo per divertimento non sono uomini, ma fogna! G. N. ■■ ■ ■ Penso che Wilde mes 3 si sia divertito a provocare usando il sarcasmo per vedere quali sarebbero state le reazioni di chi ama i cani e li rispetta. In caso contrario forse ama i gatti. E si sa: tra cane e gatto... Zueta E bravi Stefano e un lettore. Avete perfettamente ragione. Non so per quanto ancora sopporteremo. Tanto loro non vengono mai toccati dalla malavita perché tra guardie del corpo, scorte, polizia, etc. chi li può toccare? Perciò non si rendono conto di quanta insicurezza instillano nel cittadino. Anais ■■ ■ ■ Caro Blu, l’intento di Grillo non è quello di far ridere. Medita. Moreno Per chi scrive. Il Venezia pubblica opinioni, repliche, consigli di interesse generale, sempre rispettosi delle persone e delle istituzioni. Possibilmente le lettere non dovranno superare le 20 righe e potranno essere ridotte. La pubblicazione sarà a discrezione del direttore. Le lettere dovranno pervenire con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico del mittente. Quelle anonime non saranno prese in considerazione. Telefono E Polis 11 . 12 E Polis 21 Maggio 2007 Concessionaria per la pubblicità EPM Spa Telefono 041.5313.409 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Continenti E Polis 21 Maggio 2007 Gli indirizzi di An Il modo migliore per usare il tesoretto resta, per Fini, il settore debiti. A pari merito, la sicurezza. 13 . La minaccia di Diliberto Ultimatum del segretario del Pdci Diliberto: «Un vertice prima del Dpef o non lo votiamo, la coalizione non sono loro». Il vertice. Il premier indica come verrà distribuito l'extragettito e tenta la mediazione sul pubblico impiego Statali, Prodi convoca i sindacati e trova l'accordo sul “tesoretto” ANSA q Tralepriorità:pen- sionipiùbasse,ammortizzatorisociali eunpianoperlacasa Maria Spigonardo [email protected] Dovevano decidere cosa fare del “tesoretto”. Sgravi per le famiglie? Pensioni? Ici? Pubblico impiego? E in effetti ieri a Palazzo Chigi una decisione Prodi l'ha presa. Ha tracciato la linea delle priorità e c'ha messo dentro più o meno tutto. Anzi, per la precisione i punti sono cinque: pensioni, infrastrutture, ricerca, casa e famiglia. Difficile immaginare come dividerà quel piccolo grande gruzzolo di due miliardi e poco più. Se solo uno di questi punti potrebbe costare quanto l'intera partita. Di fatto il 28 giugno si terrà il consiglio dei ministri che approverà il nuovo Dpef e le nuove misure per lo sviluppo definite in base alla quantificazione del cosiddetto tesoretto. ■ IN ATTESA della spartizione, Prodi - che ieri si è incontrato a Palazzo Chigi con Tommaso Padoa-Schioppa, Massimo D'Alema, Francesco Rutelli e Enrico Letta -, si è visto costretto a fare un passo indietro anche nel difficile rapporto con i sindacati. Se fino a qualche ora prima diceva che non c'era bisogno della convocazione «perché tanto ci sentiamo ogni giorno al telefono», ieri ha cambiato ancora idea. L'incontro dovrebbe essere organizzato nei prossimi giorni per scongiurare la rottura definitiva. Il confronto con le parti sociali (il vertice di ieri ne è stata la dimostrazione) è ancora in alto mare e lo scontro sugli statali si annuncia rovente, nonostante Prodi sia molto «fiducioso» e abbia già pronte le proposte per il rinnovo del contratto. Quanto al “tesoretto” 3Il presidente del Consiglio Romano Prodi Pubblica amministrazione via al forum per l'innovazione Fino al 25 maggio “Innovare per crescere”. All’insegna di questo slogan si apre oggi, alla Nuova Fiera di Roma, la diciottesima edizione del Forum PA, la principale manifestazione fieristica e congressuale interamente dedicata alla pubblica amministrazione e ai processi d’innovazione per migliorare la qualità dei servizi a cittadini e imprese. Con il patrocinio del ministro per le Riforme e le Innovazioni nella PA, della Conferenza delle ■■ regioni e delle province autonome, dell’Anci, dell’Upi e dell’Uncem. Come ogni anno, per una settimana, dal 21 al 25 maggio, la comunità di “innovatori” si darà appuntamento per confrontarsi su temi e problemi della riforma amministrativa in atto, ma soprattutto per presentare le novità tecnologiche che sempre di più facilitano il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. Inaugureranno l'evento Romano Prodi e Franco Marini. Il dato Un “bottino” da 10 miliardi I numeri ■ ■ L'extragettitto, meglio conosciuto come il “tesoretto” del governo Prodi, vale in tutto 10 miliardi di euro. Del totale una parte, 7,5 miliardi, saranno destinati alla correzione del deficit come promesso all'Ue. La quota restante, 2,5 miliardi, allo Stato sociale e al rilancio dell'economia. Una piccola parte è già stata utilizzata per il taglio del ticket sanitario. «c'è un accordo completo - ha spiegato il premier Prodi - sulle direzioni verso le quali indirizzare queste risorse. E sereno ottimismo sugli equilibri economici del Paese». Ma veniamo ai cinque punti. Il Professore ha detto che le risorse saranno concentrate per il «sostegno alle pensioni più basse, ai precari, su misure per gli ammortizzatori sociali per i disoccupati, o chi è in condizioni di particolare disagio»; poi «le infrastrutture, l'innovazione e la ricerca, il piano casa e le politiche di sostegno alla famiglia». Il piano casa del governo, conferma il premier, sarà presentato nel corso del Consiglio dei ministro di questa settimana o, al massimo, in quello successivo. ■ 14 E Polis 21 Maggio 2007 Continenti Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Italia Incidenti. L'associazione dei familiari delle vittime lancia l'allarme Ancona Sulle strade bilancio di guerra Ilfabambino i capricci lo legano venti morti solo nel weekend in balcone EPOLIS q «Chiediamol’inter- ventodellaProtezione Civilepercoordinarel'emergenzaquotidiana» Somiglia più a un bilancio di guerra. Che si ripete puntuale. Eppure il dramma non si consuma su un fronte bellico ma proprio qui, vicino casa nostra. Sono vittime della strada. Decine, migliaia. L’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ha calcolato che nel weekend appena trascorso sono morte venti persone. Tredici i feriti. L'ennesima strage in sole 24 ore. Così l'Associazione è scesa ancora in campo per chiedere al governo «di prendere coscienza che così non si può andare avanti e che è in atto la più grande e grave tragedia del nostro Paese». Il bilancio, nel dettaglio, è impressionate. Due morti e sei feriti ieri mattina alin Sicilia in un tamponamento sulla A18 tra Giarre ed Acireale; tre giovani (rispettivamente di 14,25,27 anni) hanno perso la vita sabato pomeriggio ■ 3L'auto coinvolta nell'incidente nel cagliaritano sulla strada Provinciale 350 nel vicentino; tre giovani tra i 18 e i 19 anni sono morti nella notte tra venerdì e sabato alle porte della Capitale, al km 18,850 della via Nomentana; due morti ad Altamura, in provincia di Bari, sulla Sp 235 sabato sera alle 19. Una famiglia distrutta sulle strade del barese. E ancora: sabato due vittime nel cagliaritano; due giovani morti carbonizzati sempre sabato nel comasco e nella stessa zona un morto e due feriti poco dopo la mezzanotte; un morto e due feriti in provincia di Treviso; un morto e un ferito a Messina; un morto e un ferito in provincia di Cosenza in località Cariglio di Fuscaldo; un morto in Trentino, un giovane motociclista lungo la Valle dei Laghi 12. Un ragazzo di 25 anni è morto sabato notte sulla strada regionale 11 vicino Verona a bordo di uno scooter; infine un ferito grave sull'autostrada A 19 Palermo-Catania. L'ennesimo tragico bollettino. «Invochiamo l’intervento della Protezione Civile - tuona l’Aifvs -. Occorre assegnarle il compito di coordinare le forze di Polizia, le concessionarie di strade ed autostrade, le amministrazioni regionali, provinciali, comunali, e gestire con logica e visione d’insieme le risorse destinate alla sicurezza stradale. Abbiamo chiesto da tempo al Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso un incontro e confidiamo in una risposta nei prossimi giorni. I giorni passano e ogni giorno in Italia si verificano in media 617 incidenti stradali, che causano la morte di 15 persone e il ferimento di altre 860». ■ ■ Legato con una catena al balcone del terrazzo perché faceva i capricci. Un bambino di sei anni, figlio di genitori originari del Bangladesh, è stato però salvato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Ancona, avvisati dai vicini che avevano sentito il pianto straziante del piccolo e avvisato il 114, il numero di emergenza per l'infanzia. Quando sono giunti sul posto i militari non hanno trovato né la piccola vittima, né i suoi, ma le testimonianze hanno confermato che il bambino era effettivamente legato, almeno da un quarto d'ora, alla vita con una catena, le spalle rivolte all'inferriata del balcone. All'interno dell'abitazione, i carabinieri hanno poi trovato sia le catene che due lucchetti. I genitori, rintracciati più tardi, non avrebbero negato di aver legato il figlioletto, sostenendo che si trattava di una punizione perché il bambino faceva i capricci. Tra l'altro, sempre secondo le testimonianze raccolte tra i vicini, non sarebbe stata la prima volta. I genitori sono stati denunciati. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Continenti e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 L'appello di Napolitano «Spezzate il terrorismo» CITTÀ DEL VATICANO Appello del Papa: basta violenze a Gaza q«Faccio appello al senso di ■ lasciato continua a sollecitare coraggio e responsabilità lungo la via delle riforme necessarie per sostenere il cammino delle trasformazioni sociali ed economiche. Il modo migliore per onorare la memoria di Massimo D'Antona sta nella volontà comune di coltivare le sue feconde idee e di difendere i valori per i quali si è battuto. Ma il suo ricordo, così come quello di tutte le vittime del terrorismo, mira nello stesso tempo a mantenere alto e costante l'impe- F* FLASH ANSA q «Ilmodomigliore peronorarnelamemoriaècoltivarneleidee edifenderneivalori» LA LEZIONE CHE D'Antona ci ha . Italia L'anniversario. Otto anni dopo l'omicidio D'Antona il capo dello Stato scrive alla moglie «Spezzare, una volta per tutte, la spirale terroristica». È l'auspicio del capo dello Stato Giorgio Napolitano in un messaggio inviato a Olga D'Antona in occasione dell'ottavo anniversario dell'assassinio del marito. “Nell'anniversario dell'efferato assassinio desidero far giungere ad Olga, i figli alla famiglia i miei sentimenti - si legge nel comunicato dell'ufficio stampa del Quirinale - di solidale vicinanza, unitamente all'omaggio dell'intero Paese per una testimonianza sempre viva di passione civile e di rigore morale. La figura di Massimo D'Antona - continua - resta nella memoria di tutti noi per la sua attività di studioso, per il suo generoso impegno nelle istituzioni su questioni di grande rilievo sociale e per la costante ricerca di soluzioni nel confronto e nel dialogo. 15 responsabilità di tutte le Autorità palestinesi affinché, nel dialogo e con fermezza, riprendano il faticoso cammino dell'intesa, neutralizzando i violenti». È l'appello sulla situazione nella Striscia di Gaza lanciato da Benedetto XVI alla recita del Regina Coeli. «Invito il Governo israeliano - ha aggiunto - alla moderazione ed esorto la Comunità internazionale a moltiplicare l'impegno a favore del rilancio del negoziato». ■ . ................................................................. ROMA, “FIGLI NEGATI” Danilo Coppola padre discriminato qL'immobiliarista 3Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano La famiglia ringrazia Un forte apprezzamento per il messaggio inviato dal presidente della Repubblica alla famiglia del giuslavorista Massimo D’Antona, brutalmente assassinato otto anni fa dalle Brigate Rosse è arrivato dal Ministro dell’Ambiente e presidente dei Verdi Pecoraro Scanio. "Tutti i terrorismi, come i fondamentalismi, sono l’antitesi di una società libera, giusta e democratica», ha detto. ■■ gno, ad ogni livello e in ogni sede, per contrastare minacce, intimidazioni e violenze che purtroppo riemergono e per spezzare così, una volta per tutte, la spirale terroristica». Per l’omicidio del docente di Diritto del lavoro a "La Sapienza" di Roma, sono stati condannati Nadia Desdemona Lioce, Roberto Morandi e Marco Mezzasalma, per i quali la Corte d’assise d’appello di Roma ha confermato, il 6 giugno del 2006, le condanne all’ergastolo precedentemente emesse dalla Corte d’assise di Roma l’8 luglio del 2005. «La conclusione di questi processi ha avuto un effetto positivo - spiega la moglie Olga mi ha sollevato vedere le persone in carne e ossa, mi ha per- messo di non avere più i fantasmi, di sapere con chi avevo a che fare e di placare l’inquietudine. Per il resto provo distanza e indifferenza da questi personaggi: non provo rancore; è come se non fossero all’altezza del mio odio. In un certo momento ha detto ancora la vedova D’Antona - ho provato risentimento per Cinzia Banelli, l’unica che è venuta a ferire ulteriormente i miei sentimenti, scrivendomi una lettera non sincera solo per migliorare la sua condizione processuale. Ho trovato quel gesto da parte sua offensivo. Non tendo a dare un marchio a vita alle persone, che possono sempre ravvedersi ma, in quel caso, sono stata doppiamente ferita». ■ Danilo Coppola, detenuto a Rebibbia, è diventato padre ma non ha potuto vedere il figlio. La denuncia è dell'associazione “Figli negati” che pur non volendo entrare “nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto l'immobiliarista romano”, sottolinea con una nota “la grande disparità di trattamento che ricevono i padri al confronto delle mamme quando sono in carcere. Come se non bastassero le discriminazioni della vita quotidiana, se ne aggiungono anche altre di natura penitenziaria». EPOLIS 3Danilo Coppola . ................................................................. DA OGGI IN TUTT'ITALIA La proposta. L'ipotesi del leader Udc Casini accolta con riserva da Mastella EPOLIS «Sciogliamo il Senato e votiamo» «Il Parlamento non funziona semplicemente perché il governo non ha la maggioranza a Palazzo Madama. L'unica soluzione concreta sarebbe lo scioglimento del Senato». La proposta arriva dal leader dell'Udc Casini. «Da un anno Prodi soffre della sindrome dell'auto- ■ sufficienza. I ritardi ci sono perché non c'è la maggioranza. Bertinotti ha fatto bene a difendere la dignità del Parlamento e di una Camera che soffre gli intoppi del Senato. Quella di sciogliere solo il Senato è un'ipotesi da prendere in considerazione». E la prende in considera- zione il Guardasigilli Mastella. «C'è però il rischio che si formi una maggioranza diversa da quella di Montecitorio. A questo punto - conclude il ministro - serve un accordo tra maggioranza e opposizione per diversificare le funzioni delle due Camere». ■ 3Pierferdinando Casini Ticket da 10 euro via per visite e analisi qDa oggi non si dovrà più pagare il ticket da 10 euro su visite specialistiche e analisi. Introdotto a gennaio con la Finanziaria, il cosiddetto “copayment“ è stato cancellato definitivamente con la conversione in legge del del decreto sul ripiano dei bilanci sanitari delle Regioni. Cancellato anche il blocco dei pignoramenti alle Asl debitrici. ■ 16 E Polis 21 Maggio 2007 Continenti Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Mondo Gran Bretagna. Il premier deve decidere cosa fare dei tanti doni ricevuti, fra cui quelli di Berlusconi Blair vende gli orologi di Silvio caccia all'affare prima dell'addio AP q Potràtenersisoloiregalichevalgonomeno di140sterline,sevuole glialtridevecomprarli C'è pure Tony Blair nel grande villaggio dei riciclatori di regali. Peggio, anzi: perché il premier inglese non è che li regala a qualcun altro, no. Vuole addirittura venderli, per guadagnarci qualcosina prima di lasciare definitivamente il suo posto di primo ministro il 27 giugno. SECONDO IL TABLOID domeni- cale Mail on Sunday, al momento Blair sta cercando compratori per sedici dei diciotto orologi che nel giro di quattro anni ha avuto in dono nientemeno che da Silvio Berlusconi durante i frequenti incontri all'epoca in cui il Cavaliere era a capo del governo italiano. Secondo il tabloid, gli orologi fanno parte di centinaia di regali più o meno preziosi accumulati durante i suoi dieci anni di potere. E Blair vorrebbe venderli prima del suo trasloco da Downing Street, in calendario appunto per la fine di giugno. Il primo ministro britannico uscente vorrebbe anche disfarsi di un cavallo di ferro appartenuto a Stalin che gli ha regalato il presidente russo Vladimir Putin e che vale circa 37mila euro, di una chitarra avuta dalla rockstar Bono e di un paio di stivali da cowboy elargiti dall'allora presidente americano Bill Clinton. Un vero e proprio «tesoretto», insomma, che sarebbe stato offerto «ad un imprecisato numero di acquirenti privati». Che, a loro volta, potranno rivendere i beni a loro piacimento, a patto però di non rivelarne assolutamente la provenienza. STANDO AI DOCUMENTI ufficiali, tra il 2001 e il 2006 Blair e la first lady Cherie hanno ricevuto 180 doni di valore superiore a 140 sterline (210 euro), la soglia per la quale scatta l'obbligo di dichiarazione. Blair può portarsi via questi regali da Dowing Street soltanto se li paga al pieno prezzo di mercato e a detta del Mail on Sunday ha deciso di tenersi due orologi offerti da Berlusconi, per i quali avrebbe pagato 350 sterline (circa 530 euro). Tutti gli altri, evidentemente, non gli piacevano abbastanza. Il dato Harry in Afghanistan 3Il premier inglese Tony Blair Potrebbe partire per l'Afghanistan il principe Harry, terzo in linea di successione al trono del Regno Unito. Dopo che gli è stata negata la missione in Iraq, in base a quanto riporta il giornale News of the World, ora Harry potrebbe trovarsi in Afghanistan già prima di Natale. Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Continenti e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 17 . Mondo Sotto la lente. EPOLIS Morire come Terri Schiavo se Bush stacca la spina Negli Stati Uniti una legge permette ai medici di interrompere le cure a loro discrezione se il paziente non ha un'assicurazione: ma i “paladini della vita” non protestano, perché gli ammalati in questi casi sono tutti poveri o immigrati. Bianca Cerri [email protected] Tutti ricordano Terry Schiavo, una donna in coma irreversibile da 15 anni divenuta un caso politico quando i giudici consentirono ai medici di staccare i macchinari che la tenevano in vita. Pochi sanno invece che la vicenda terrena di Schiavo sarebbe stata molto più breve se la stessa Schiavo non avesse sottoscritto un'assicurazione prima di ammalarsi. Nel caso di Thiras Habtegris, un'emigrata eritrea di 27 anni malata di cancro e priva di copertura assicurativa i medici del Baylor Medical Center di Plano, in Texas, si limitarono a staccare il respiratore mentre la donna era ancora pienamente cosciente avvalendosi del Futile Care Law Act una legge voluta da George Bush all'epoca del governatorato che concede al personale sanitario la più ampia discrezione sul destino dei malati terminali. Forse non è un caso che sia stato scelto un termine come "futile", capace di evocare anche in italiano accanimento terapeutico e connotazioni morali negative, per una legge che considera i soggetti più vulnerabili come entità astratte di cui lo Stato non può farsi carico. Nel 2005, lo stesso anno in cui morì Terry Schiavo, i medici del Children Hospital di Houston si appellarono al Futile Care Law Act per negare una qualunque forma di assistenza concreta a Sun Hudson, un bam- Thiras, 27 anni era totalmente cosciente quando l'ospedale ha deciso che non valeva la pena di assisterla ancora bino di sei mesi affetto da nanismo e da una grave forma di displasia dopo aver posto alla madre un inflessibile ultimatum di dieci giorni per trovare una struttura alternativa. Dopo 40 tentativi andati a vuoto, la donna fu costretta a rassegnarsi al distacco dei tubi che tenevano in vita il bambino. Alla Nbc che la intervistava, Wanda Hudson disse piangendo che si era trattato di un omicidio in piena regola. IN QUESTE SETTIMANE, un'al- 3Le proteste per Terri Schiavo, di razza bianca, non si replicano per i pazienti poveri o immigrati tra donna sta lottando contro i medici del Brackendridge Children Hospital che avevano deciso di staccare i respiratori che tengono in vita ilfiglio Emilio Lee, un bambino di 16 mesi affetto da una patologia neurove- getativa conosciuta come morbo di Leigh. Per sottrarlo alla voracità del Futile Care Law Act Catarina Gonzales si è rivolta al tribunale chiedendo al giudice di concederle il tempo necessario a trovare una struttura disposta ad accoglierlo. Il termine ultimo è stato fissato all'otto maggio ma se entro quella data Emilio Lee sarà ancora al Brackndridge Children Hospital la ventilazione artificiale verrà sospesa. E mentre gli Stati Uniti hanno appena celebrato il mese di aprile dedicato per tradizione alla lotta contro gli abusi sui minori piangendo le vittime del Virginia Tech, Emilio Lee Gonzales sta vivendo quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni. Molti americani si chiedono se sia giusto affidare il suo destino ad un atto legislativo. Ma c'è anche una parte dell'opinione pubblica che vede in Catarina Gonzales una prevaricatrice che si diverte ad intralciare la legge con il denaro dei contribuenti. A questa categoria appartengono gli stessi politici che spesso invocano la sacralità della vita e i valori morali riducendoli a prodotti commerciali per pochi privilegiati ai quali nessuna ragazza madre senza mezzi che abbia osato sfidare i padroni della Sanità del Texas per salvare il proprio figlio dovrebbe avere accesso. 18 E Polis 21 Maggio 2007 Continenti Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Mondo A nord. Un gruppo radicale protagonista della battaglia Si combatte in Libano almeno 48 le vittime EPOLIS q Sulcommandoche hariapertoilconflitto aleggial'ombradial Qaida,ilFatahalIslam Un gruppo radicale palestinese su cui aleggia l'ombra di al Qaida, il Fatah al Islam, si è reso protagonista nel Nord del Libano di una vera e propria battaglia, costata la vita ad almeno 38 persone: 23 soldati, 14 militanti e un civile. I feriti si contano a decine. Per altre fonti il bilancio sarebbe di 48 morti, 19 dei quali miliziani e sei civili, tra i quali due bambini. ■ L'ESERCITO LIBANESE è intervenuto con i carri armati e ha usato le maniere forti, ma i militanti in serata hanno poi rilanciato la sfida, minacciando di "aprire il fuoco contro il Libano intero". Secondo varie ricostruzioni, tutto è iniziato prima dell'alba, quando le forze di sicurezza (Fsi) hanno tentato di arrestare a Tripoli militanti di Fatah al Islam ritenuti coinvolti in una rapina in banca. Poco dopo, 3Soldati in Libano dal vicino campo profughi palestinesi di Nahr al Bared, dove ammassate l'una sull'altra vivono 40mila persone, sono uscite squadre di miliziani del gruppo che per rappresaglia hanno cominciato ad assaltare i posti di blocco dell'esercito libanese disseminati nella zona. Rapidamente, gli scontri si sono diffusi in vari quartieri della città, che sorge 90 km a Nord di Beirut ad ampia maggioranza sunnita. A LUNGO SI SONO POTUTI udire gli echi delle esplosioni e delle raffiche di armi automatiche, mentre la città sembrava sprofondare nella guerriglia urbana. L'esercito, che nel corso della giornata ha inviato a nord cospicui rinforzi, ha quindi bombardato con i carri armati l'entrata nord di Nahr al Bared, dalla collina al Muhamra, che lo sovrasta. In Libano vi sono 12 campi profughi palestinesi in cui vivono oltre 350 mila persone. L'esercito libanese non vi può entrare, in base ad un accordo interarabo raggiunto nel 1969 e si limita a controllarli dall'esterno. Nel pomeriggio, le forze di sicurezza hanno infine fatto sapere che la situazione era tornata sotto controllo e il premier Fuad Siniora ha diffuso un comunicato per accusare Fatah al Islam di aver voluto mettere in pericolo "la pace civile". ■ Idaho, spara e poi si ammazza Tre morti a Moscow: il movente fanatico-religioso ■■ Due morti dentro la chiesa, tra cui il cecchino. Quattro feriti, tra cui due poliziotti uno dei quali il vicesceriffo. È il bilancio di una notte d'inferno a Moscow, una delle principali città dello stato dell'Idaho nel nordovest degli Stati Uniti. Almeno 75 i colpi sparati. Molto probabilmente il movente potrebbe essere di carattere fanatico-religioso. Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Continenti F+ e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 19 . Focus “L'arte di vivere assomiglia molto più alla lotta che alla danza” Marco Aurelio Duelli all'ultimo sangue Si esibivano per allietare il popolo ■ ■ Il termine “gladiatore” viene da gladio, una piccola spada molto usata nei combattimenti. L'origine dei combattimenti si deve ricollegare all'abitudine dei personaggi più facoltosi di offrire al popolo pubblici spettacoli, con duelli all'ultimo sangue. A porre fine a tale pratica fu l'Imperatore Costantino nel IV secolo. IMPERATORE ROMANO Il mito dei combattenti dell'antica Roma è sopravvissuto allo scorrere del tempo e della storia Croazia,igladiatoridelterzomillennio I guerrieri sono tornati nella pittoresca arena della città di Pola, per animare con i loro scontri atletici il “Festival dell'Antichità” ■ ■ Chi l'avrebbe mai pensato che i gladiatori esistessero ancora? E, invece, il mito dei valorosi e intrepidi combattenti che animavano le arene dell'antica Roma è sopravvissuto allo scorrere del tempo e della storia. Il famoso “Collegio dei Gladiatori”, in Ungheria, addestra tuttora gli atleti che vogliono cimentarsi nell'antica arte. Sono tanti i giovani che si allenano per ore in palestra per diventare moderni gladiatori. I più abili, poi, si esibiscono in suggestive manifestazioni pubbliche. Come quella che ieri si è svolta nell'anfiteatro romano di Pola, in Croazia, in occasione del “Festival dell'Antichità”, che ha visto il ritorno dei feroci guerrieri nell'arena millenaria. 20 E Polis 21 Maggio 2007 Economia Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Il Tesoro approva Plaude all'operazione il ministro Padoa-Schioppa: «È una banca europea, se non mondiale. Dato positivo per l'Italia». La fusione. Via libera dai cda delle due società, a Roma e Milano. Si è dimesso Matteo Arpe Capitalia-Unicredit, un sì d'oro è la Superbanca da 100 miliardi q Ilconcambiosaràdi 1,12azionidell'istituto milaneseperognititolo dellabancacapitolina Il matrimonio tra Unicredit e Capitalia si è celebrato con il pieno consenso delle parti e con la benedizione del governo e di Bankitalia. I consigli di amministrazione dei due istituti di credito hanno approvato all’unanimità il progetto di fusione che dà vita a un colosso bancario da 100 miliardi di euro di capitalizzazione: secondo in Europa e addirittura in vetta alla classifica nell’area euro. L'amministratore delegato di Capitalia, Matteo Arpe, ha rassegnato le dimissioni che saranno operative dal 31 maggio prossimo: «Ho fatto un passo indietro per favorire una operazione di straordinario valore», scrive tra l’altro in una lunga missiva inviata al cda della banca romana. «È l’operazione che volevo, è stato sempre il mio obiettivo», ha commentato soddisfatto Cesare Geronzi in una conferenza stampa convocata ieri a Roma insieme all’amministratore delegato di Unicredit Alessandro Profumo per spiegare i dettagli della fusione. E a Walter Veltroni che pur plaudendo alle nozze aveva paventato il rischio di una perdita di ruolo della città ha risposto indirettamente: il nuovo istituto «soddisferà ancora di più le esigenze della clientela romana. La capitale oggi ha un gruppo con una potenza di fuoco cinque volte maggiore». Altrettanto “soddisfatto” Alessandro Profumo che si è detto “convinto” che si tratti di «una gran bella operazione, perché rafforza i due gruppi in Italia in modo significativo». La superbanca che sarà guidata da Alessandro Profumo e avrà Cesare Geronzi come come vicepresidente vicario e presidente del ■ comitato esecutivo con delega alle partecipazioni, si chiamerà Unicredit Group avrà sede legale a Roma mentre il quartier generale operativo sarà in Piazza Cordusio a Milano. Potrà contare su una rete di oltre 9mila sportelli nel mondo di cui circa 5mila nel nostro Paese. La quota di mercato in Italia sarà intorno al 16%. L'operazione che dovrà essere approvata dalle assemblee previste tra fine luglio e inizio agosto prossimi, sarà "perfezionata" a ottobre. Il rapporto di concambio è stato fissato a 1,12 titoli Unicredit per ogni azione Capitalia. La valorizzazione implicita dell’istituto capitolino è di circa 8,4 euro ad azione contro i 7,97 dell’ultima chiusura a Piazza Affari. L'aggregazione consentirà di generare sinergie lor- Il primo socio sarà la fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona de stimate in circa 1,2 miliardi di euro dal 2010: il 68% deriverà da risparmi di costi e il 32% dall’aumento dei ricavi. Il primo socio della superbanca sarà la fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza, Belluno e Ancona. Geronzi ha anche reagito seccamente alle “insinuazioni” secondo le quali le nozze con piazza Cordusio siano state decise per rafforzare le posizioni dei due istituti nei centri del potere finanziario italiano: Generali e Mediobanca. Il matrimonio tra Unicredit e Capitalia «non è un’operazione di potere. È esattamente il contrario», ha affermato. E per dimostrarlo concretamente ha annunciato ufficialmente che Capitalia consegnerà i titoli del leone di Trieste detenuti a servizio di un prestito convertibile già «nel corso di questo mese». E Unicredit farà altrettanto nel 2008, a scadenza dell’obbligazione. ■ Concessionaria per la pubblicità EPM Spa Telefono 041.5313.409 E Polis 21 Maggio 2007 21 . 22 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 Mestre sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Convegno sulla famiglia All'hotel Ambasciatori alle 18 convegno “Famiglia sotto attacco: quale sostegno dalla politica?” promosso dall'Udc. Le iniziative. Marghera, Campalto e Terraglio: ancora raccolte firme e richieste di incontri con le istituzioni Sesso e droga, l'sos dei residenti avanti tutta con la mobilitazione EPOLIS q Mazzocco:noaso- luzioniallapadovana, vannoeducatiigiovani anondiventareclienti Gloria Bertasi [email protected] I residenti della terraferma rompono il muro di silenzio sulla prostituzione. Il fenomeno è aumentato negli ultimi mesi. Insieme, sono cresciuti i disagi per la cittadinanza. Ed è esplosa la protesta con le richieste di interessamento da parte delle istituzioni e confronti pubblici sul tema. La domanda ricorrente, da Marghera a Campalto e Terraglio, è sempre la stessa: che si promuovano interventi specifici. Continuano le raccolte firme in calce a petizioni che reclamano una risoluzione condivisa ed efficace del problema provocato dall'invasione di lucciole in alcune vie della terraferma, trasformate in vere e proprie zone a luci rosse. Dove oltre ai fastidi di clienti, protettori e lucciole s’innescano spesso dinamiche di microcriminalità. È quanto avviene, ad esempio, a Marghera. ■ L’AREA contro cui si protesta è quella del distributore Erg in disuso all’angolo con via Rossarol. Tuttavia, non s’invoca una soluzione alla padovana, bensì politiche sociali e interventi per mettere in sicurezza la zona. C’è, addirittura, una certa solidarietà verso le tre giovani C'è solidarietà verso le 3 rumene che lavorano al distributore Erg: ricevono alimenti da alcuni cittadini AD OTTOBRE sono partire le prime segnalazioni. Dall’autunno si punta il dito contro lo spaccio di sostanze stupefacenti. «Si tratta di un problema sempre più grosso - spiega Daniela Mazzocchi, portavoce della delegazione di zona Ca’ Emiliani-Rinascita - va tenuto d’occhio con attenzione». Spaccio e prostituzione qui vanno di pari passo. Il nodo da sciogliere riguarda però la necessità di interventi su più fronti in questi rioni margherini. Da un lato, ci sono i problemi storici di Vaschette e Ca’ Emiliani: degrado abitativo, povertà, disagio. Dall’altro, gli amministratori municipali lamentano come in un tale contesto si siano inse- diati transfughi dal ghetto di via Anelli. Accanto a questo problema, ci sono le lucciole di via Fratelli Bandiera, che negli ultimi mesi hanno iniziato ad occupare entrambi i lati della s trada avvicinandosi così all’abitato. Qui è intervenuta la delegazione di zona Marghera centro, che ha scelto la strada della raccolta firme e auspica che le autorità competenti accettino l’invito ad organizzare un’assemblea cittadina. 3Due lucciole al lavoro La chiave 1 In quattrocento per due petizioni Da Campalto al Terraglio a Marghera, i residenti reclamano interventi contro l’aumento di prostitute nelle strade. Per sollecitare le istituzioni, sono partite due raccolte firme, 200 i firmatari di ciascuna. ■■ 2 La convocazione del Cosp ■ ■ L’esecutivo di Ca’ Farsetti ha chiesto di convocare in Prefettura un incontro del Cosp, comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico. Tema della seduta spaccio di droga e prostituzione a Marghera e in terraferma. 3 La soluzione è lo zoning ■ ■ I cittadini non chiedono misure alla padovana. Piuttosto si punta alla sicurezza delle strade, all’educazione dei giovani e allo zoning. Cioè, lo spostamento delle lucciole in zone a minor impatto. rumene che da mattina a notte fonda prestano “servizio”. E alcuni residenti in certe occasioni hanno portato loro qualche ristoro alimentare. «Quello che chiediamo - aggiunge Mazzocchi - è che oltre ai controlli e ai servizi sociali s’avviino politiche educative nei confronti di giovani e clienti». Perché se la domanda non fosse alta, le prostitute non ci sarebbero. Lungo il Terraglio, gli aderenti al comitato Terraglio e dintorni si sono più volte incontrati con l’amministrazione per il medesimo problema. «Le autorità si stanno muovendo - dice Antonino Stinà, portavoce del comitato - per spostare le lucciole. Il problema è che gli strumenti in possesso dei servizi sono superati oggi abbiamo neocomunitarie per strada non più clandestine». Novità con cui amministrazione comunale e forze dell'ordine sono chiamate a fare i conti. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 23 . Mestre L'incidente. Tragedia sulla Noalese a Zero Branco alle 2.20 della notte, la vittima è Andrea Andreato Auto si schianta contro un palo perde la vita un 21enne di Spinea JURGEN PANAJOTTI q Gravementeferita una16ennediSalzano, illesoilconducente,un ragazzodiMartellago Manuel Scordo [email protected] Perde il controllo dell'auto in piena curva, una sbandata, una sterzata, poi il volo fuori strada e lo schianto, violentissimo, contro un palo. Ancora sangue lungo le strade della Marca trevigiana, ancora incidenti mortali. A morire, questa volta, un giovane veneziano che si trovava a bordo dell'auto di un amico con una terza personaNella notte tra sabato e domenica il teatro della tragedia si è spostato a Zero Branco e al già lungo elenco di vittime è stato aggiunto il nome di Andrea Andreato, 21 anni, elettricista di Spinea. Ferita gravemente F.P., 16 anni, di Salzano, mentre il conducente dell'auto, M.C., 20 anni di Martellago ha riportato solo lievi ferite. ■ LA DINAMICA non è ancora del tutto chiara, sul posto per effettuare i rilievi e sentire gli eventuali testimoni, sono intervenuti gli agenti della polizia stradale di Treviso. L'incidente, secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, è avvenuto intorno alle 2.17. La “Audi A3” condotta dal 20enne stava percorrendo la via Noalese in direzio- 3Il luogo in cui è avvenuto l'incidente mortale e il palo della luce divelto dalla Audi A3 In moto sbatte su una roccia morto scooterista di Jesolo Nello Gambaro Stava rientrando verso casa con il suo scooterone quando ha perso il controllo del mezzo, si è sfracellato su una roccia ed è morto. La tragedia ieri pomeriggio verso le 18. Nello Gambaro, 50 anni, stava percorrendo una strada sul Grappa quando a ■■ Borso sul Grappa ha perso il contriollo del suo mezzo e si è schiantato su una roccia. Immediata la corsa all'ospedale di Bassano del Grappa e il ricovero d'urgenza in terapia intensiva, ma non c'è stato nulla da fare. Il cinquantenne arrivato in condizioni critiche è spirato verso le 22. ne di Quinto di Treviso. Accanto al guidatore c'era seduto Andrea Andreato mentre dietro si era accomodata la 16enne. I tre a quanto pare, avevano trascorso la serata in una pizzeria nella zona di Spinea e avevano deciso di fare una passeggiata a Treviso prima di ritornare a casa. Sono quindi saliti a bordo della vettura, imboccando la Noalese. Arrivato all'altezza del numero civico 348, mentre percorreva una curva, il conducente ha improvvisamente perso il controllo dell'Audi. Il 20enne avrebbe tentato in tutti i modi di governare il veicolo, una violenta sbandata, una sterzata, ma non ci sarebbe stato nulla da fare. La vettura, come una scheggia impazzita, è violata fuori strada, finendo la sua corsa contro un palo dell'illuminazione. L'urto è stato violentissimo, l'auto si accartocciata. Un automobilista che transitava nella zona ha subito fatto scattare l'allarme. In pochi minuti in via Noaelese sono arrivati gli agenti della polizia stradale, le ambulanze del Suem e i vigili del fuoco. I pompieri hanno subito estratto dalle lamiere i feriti. Sia la 16enne che il conducente sono stati trasportati d'urgenza all'ospedale di Treviso. Purtroppo nonostante l'immediato intervento dei soccorsi, nonostante tutti i tentativi dei medici del 118, per Andrea Andreato non c'è stato nulla da fare. In gravi condizioni anche la sedicenne. La ragazza è attualmente ricoverata nel reparto di Rianimazione del Ca' Foncello, i medici si sono riservati la prognosi. Ferite lievi, invece, per il 20enne di Martellago. La “Audi A3” è stata sequestrata. Con quello avvenuto nella notte tra sabato e domenica salgono nella provincia di treviso a 41 le vittime di incidenti stradali dall'inizio dell'anno, a cui si possono aggiungere anche i tre automobilisti deceduti in ospedale per incidenti stradali avvenuti nel 2006. Una lunga scia di sangue che sembra non volersi arrestare. ■ Il profilo. Il giovane spinetense era in convalescenza dopo una caduta con lo scooter avvenuto a dicembre Elettricista generoso «Non voleva tardare» Alberto Facchinetti [email protected] Aveva promesso ai genitori che alle tre sarebbe rincasato. Invece, a quell’ora, sono stati i carabinieri a presentarsi al civico 21 di via Bressanone a Spinea e suonare il campanello. Sono stati i militari a dare la tragica notizia alla famiglia Andreato, a dire al papà Emilio e ■ alla mamma Elisabetta che Andrea era morto in un incidente stradale nel trevigiano. «Mi aveva chiamato in serata – dice la mamma, Elisabetta Da Lio – per dirmi che non sarebbe tornato a casa tardissimo, perché non aveva intenzione di andare in discoteca. Invece alle tre hanno suonato i carabinieri». Andrea aveva 21 anni e faceva l’elettricista, ma da qualche me- EPOLIS se era a casa in malattia perché il 20 dicembre scorso aveva avuto un brutto incidente con lo scooter. Non aveva la patente, ecco perché alla guida stava l’amico di Martellago. Andrea la patente se la stava facendo proprio in queste settimane. IERI SERA, insieme agli amici, aveva mangiato una pizza al “Graspo d’Uva” a Spinea. Dopo il caffè i tre avevano deciso di andare in un pub nel trevigiano. Niente discoteca. E così per tranquillizzare la madre a casa, le aveva fatto anche una telefonata. «Era un ragazzo buono – ricorda il padre – disponibile 3Una foto di Andrea ad aiutare gli amici, a farsi in quattro per loro. In compagnia era l’unico che lavorava, gli altri sono studenti, così capitava spesso che fosse lui ad offrire da bere agli amici. Lo faceva volentieri». Prima dell’incidente in scooter, ad Andrea piaceva giocare a calcio. Da piccolo aveva praticato anche il nuoto e lo judo. E negli ultimi anni si era appassionato pure del mondo della discoteca. E della musica Hard-core, in particolare. Spesso nei fine settimana andava a Brescia per ballare. «Ci andava in treno – dice la mamma – tornava di mattina e andavamo a prenderlo alla stazione». ■ 24 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Mestre La rievocazione. Il ritorno di un appuntamento molto amato dai mestrini Assalto a Forte Marghera arriva la Grande Guerra Una giornata assieme ai gruppi di ricostruzione storica del conflitto del '15 - '18, dall'ospedale da campo al rancio fino all'attacco finale contro gli Austroungarici. Obiettivo dell'evento è raccontare la storia con passione e rispetto per i caduti Andrea Ciccarelli [email protected] Una giornata giocando alla Grande Guerra, simulando la vita di plotone, assalti copnt4ro le postazioni di mitragliatrici e la dura disciplina del fronte. A rievocare la vita dei fanti della Grande Guerra i volontari di due associazioni, Le sentinelle del Lagazuol e l'associazione Non dimenticare, che ieri dalle 10 di mattina alle 17 hanno fatto le grandi manovre a Forte Marghera. Grandi manovre perchè di fatto la giornata è stata cadenzata da marce, prove di disciplina e schieramenti di truppa, eseguiti da un drappello di una ventina di soldati vestiti in completa uniforme. A non mancare, si diceva, anche le ri- ■ costruzioni. Nei pressi delle polveriere prima delle ali napoleoniche, infatti, era allestito un vero e proprio ospedale da campo, con tanto di due crocerossine in rigorosa divisa d'epoca e tavolaccio con gli attrezzi del chirurgo. Attrezzacci, direbbe qualcuno, perchè di fatto erano principalmente utensili per amputare gli arti feriti. Poco più in là, mentre le crocerossine e il dottore si prendevano cura di un fante ferito reduce dalla prima linea, i suoi commilitoni s'esercitavano alla disciplina marziale e agli assalti al nemico. Dopo aver fatto evoluzioni prendendo ordini dall'ufficiale, i soldati sono entrati nel vivo della simulazione, fingendo un attacco all'arma bianca contro una postazione di mitragliatri- Una divisa completa di solito costa un minimo di 1.200 euro se la si vuole completa di moschetto, cinturone e baionetta 3Una concitata fase della simulazione. I fanti urlando si gettano contro la postazione di una mitragliatrice ce. E qui per essere proiettati nella dura vita del fronte da fante della Grande Guerra è dbastato veramente poco. Vuoi la suggestiva cornice del forte, i rumori e le grida dei due plotoni lanciati all'attacco sembrava d'essere tornati indietro di quasi cent'anni e rivivere scene che hanno segnato a volte per sempre la vita di milioni di giovani. «Noi facciamo tutto questo con grande rispetto per quella che è stata la Grande Guerra e la morte di tanti giovani. Per noi è quasi un gioco, ma c'è chi così è morto davvero, e noi prima di tutto consideriamo questo aspetto - spiega Remo Buosi, presidente de Le sentinelle del Lagazuol -. Nelle nostre ricostruzioni infatti non mimiamo mai la morte del soldato o i ca- duti. Ci limitiamo a raccontare alla gente, far vedere cosa succedeva e come si viveva e ci si muoveva sul fronte di guerra ed in battaglia. La nostra è solo passione nel riocordo e nella memoria. Nessuno di noi è un fanatico della guerra». Ma della ricostruzione storica sì. Basti pensare che una divisa completa arriva a costare un minimo di 1200 euro, arma compresa. Per la semplice divisa, che generalmente viene rifatta usando disegni originali da ditte specializzate si spende sui 500 euro, a cui si deve aggiungere poi il costo del testo, ovvero tutti i cuoi giberne, borraccia e cinture. Pezzi autentici, ritrovati nei mercatini degli appassionati o tramite passa parola tra i vari iscritti. E poi c'è l'arma, il fucile, che per questi appassionati deve essere categoricamente originale. Ogni fante, infatti, è equipaggiato con un moschetto demilitarizzato e baionetta originali. I sottoufficiali e i ufficiali con tanto di pistola. La prossima occasione per vedere in azione Le sentinelle sarà sull'altopiano di asiago, il prossimo 1 luglio a Monte Zebio per una ricostruzione storica con una sessantina di figuranti di vari reparti, tra cui la gloriosa brigata Sassari. Per saperne un po' di più: www.sentinellelagazuol.it oppure www.nondimenticare.com. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 25 . Mestre S+ SPECIALE A Marcon vanno in scena le auto dei desideri Il parcheggio Porta est di Marcon ha ospitato la terza edizione del raduno “Streetboys.it Tuning Team” con esposizione di gioiellini rombanti personalizzati dai proprietari. Che si sono aggiudicati 50 coppe ILARIA CABURLOTTO 1 Decinedivettureediappassionati Una giornata di appuntamenti all'insegna di carrozzerie cangianti e motori potenti G rande successo per il terzo raduno “Streetboys.it Tunig Team” organizzato dal club di Venezia, fondato nel 2004. 1. Un gruppo affiatato che riunisce gli appassionati di “tuning”, l'attività di personalizzaizone delle auto, a partire dalla carroz- 4 zeria per arrivare agli impianti hi fi. 2. Il raduno è iniziato alle 9 con le iscrizioni alla gara di estetica e di audio per proseguire alle 15 con animazione e giochi a squadre. 3. Oltre 50 le coppe a disposizione per i partecipanti. A confronto la decorazione di esterni e interni, l'auto arri- vata da più lontano e il premio dedicato al gentil sesso. 4. Un appuntamento a cui hanno partecipato i “fedelissimi” del club Streetboys.it, punto di riferimento per la provincia, ma anche i colleghi di altri club italiani. Che a fine giornata hanno festeggiato con una cena in compagnia. 3 2 26 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 Venezia Forum Pa a Roma A Roma la 18esima edizione del Forum dei servizi delle Pa. Partecipa anche il Comune di Venezia. sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Consiglio comunale Alle 15 a Ca' Farsetti si celebrerà il 50esimo anniversario della firma dei trattati di Roma, istituiti dall'allora Cee nel 1957. Le reazioni. La lettera del ministero all'Ambiente chiede le autorizzazioni per gli interventi a Pellestrina Mose, cantieri frenati da Roma «Ora verifichino i magistrati» EPOLIS q IldeputatoVerde eassessorecomunale Zanellaorachiedel'interventodelTribunale Gloria Bertasi [email protected] «Ora anche la magistratura verifichi i cantieri del Mose». Luana Zanella, deputato dei verdi e assessore comunale aggiunge il carico da novanta alla lettera inviata venerdì dal ministero dell’Ambiente. Oggi, se non ci sono ritardi postali, sarà recapitata al Consorzio Venezia Nuova. Anche Comune e Soprintendenza la troveranno sulla scrivania. Una busta che contiene la richiesta di una Via (valutazione di impatto ambientale) nazionale ai cantieri di supporto del Mose. Sotto accusa sono i lavori di Pellestrina. Qui su una piattaforma di 200mila metri quadrati saranno costruiti i cassoni che reggono le paratie. Sempre in isola, a Santa Maria del Mare, sorgerà un villaggio per 400 operai. A rivelare che a Roma l'obiettivo è approfondire l’incidenza di queste lavorazioni, è Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’Ambiente. ■ S A B AT O , a l c o n v e g n o d i Sant’Elena sui cambiamenti climatici, il ministro annunciava che i suoi dirigenti stanno svolgendo accertamenti. «Non ho ancora tutti gli elementi - spiega Renata Codello, soprintendente ai beni architettonici e del paesaggio - per commentare le dichiarazioni di Pecoraro Scanio». Ogni valutazione è, dunque, rinviata. «È una tematica delicata» conclude la Codello. La questione sollevata dal ministro è complessa. I cantieri di supporto alla realizzazione del Mose hanno un loro impatto ambientale che non era dimensionato all’inizio dei lavori. Con 3I lavori per la realizzazione del sistema di dighe mobili a Pellestrina Oggi sul tavolo il rapporto presentato agli ispettori Ue L'impatto dell'opera Oggi alle 10.30 a Ca’ Farsetti si parla di Mose. Il sindaco Massimo Cacciari, presiederà la presentazione del rapporto che il Comune ha consegnato alla Direzione ambiente della Commissione europea. Lo studio dal titolo “L’impatto ambientale del sistema Mose sugli habitat della Laguna” è curato dall’Osservatorio naturalistico della Laguna e si divide in tre parti. Nella prima, s’af■■ frontano le caratteristiche dell’ecosistema lagunare alle bocche di porto. Nella seconda sezione, si passano in rassegna gli impatti ambientali del Mose già rilevati e che si determineranno in futuro. Infine, nella terza parte, la ricerca approfondisce le azioni che le autorità locali ritengono essenziali per evitare che si comprometta, appunto, l’habitat che ci circonda. I risultati dell’Osservatorio saranno illustrati con supporti multimediali. Il dato La lavorazione dei cassoni Santa Maria del Mare A Santa Maria del Mare un terzo dell’area dove sorgono i cantieri è Sic, sito d’interesse comunitario. Qui si lavoreranno i cassoni che servono a reggere le paratie mobili. Secondo i piani originali queste opere doveva essere fatte a Cagliari. Si è deciso di tenere tutti i cantieri in città per favorire l’occupazione. In zona, sorgerà anche il villaggio per gli operai. ■■ il loro proseguimento si è potuto iniziare a valutarne l’incidenza. «Abbiamo fatto diverse interrogazioni al governo su questo - commenta Luana Zanella, onorevole dei Verdi e assessore comunale - e il Comune ha denunciato in più occasioni quello che è sotto gli occhi di tutti: i cantieri di Pellestrina non sono regolari». Perchè i cassoni non dovevano essere costruiti a Venezia, bensì a Cagliari. «Sul villaggio degli operai - aggiunge la Zanella - non s’è mai parlato in sede di Comitatone. La zona è tutelata da leggi nazionali ed europee. Credo che anche la magistratura potrebbe eseguire verifiche». Dall’Assemblea permanente No Mose, poi, una domanda: «Il ministro non può sospendere i lavori?». ■ Telefono 041.2573.1 Venezia sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 27 . 28 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Venezia Giornalisti Controlli. Nuovo blitz dei carabinieri 80 gli ambulanti sotto tiro q Raffaele Rosa Due arresti, quindici denunce e 105 controlli a Venezia con il sequestro di oltre 1.450 pezzi di merce contraffatta. Un altro passo in avanti nella lotta alla contraffazione è stato compiuto con successo dal comando provinciale dei Carabinieri di Venezia che ha visto 50 uomini impegnati nel controllo del centro storico della città lagunare, tra ieri e venerdì scorso. ■ L’OPERAZIONE ha portato all’arresto per contraffazione e ricettazione di due extracomunitari, non in regola con il permesso di soggiorno e alla denuncia di altre quindici persone, anche in questo caso senza permesso regolare, per ricettazione e vendita di prodotti con marchi contraffatti. Controllati altri 105 extracomunitari fra i quali cingalesi e tailandesi e nord africani, che vendevano senza autorizzazione da parte del Comune. Fra gli oltre 1.450 pezzi di merce contraffatta sequestrati, borse di Louis Vuitton, Prada, Gucci, cinture, scarpe, orologi e occhiali delle Marche più note, per un valore stimato in oltre 80 mila euro. È 3Una imbarcazione dei carabinieri in azione in Laguna Il dato Strategie ■■ invece di 50mila euro la somma delle multe elevate per la vendita di prodotti contraffatti da immigrati senza regolare permesso e licenza. Dall’inizio dell’anno il Comando Provinciale dei Carabinieri solo a Venezia, in centro storico, ha arrestato per contraffazione una quindicina di extracomunitari e ne ha denunciati una trentina. Oltre 10 mila i capi sequestrati per un valore di almeno 800 mila euro. L'impegno dei carabinieri, come del resto quello della guardia di finanza e della po- lizia municipale, è costante e sempre più rafforzato soprattutto in alcune zone della città, come piazzale Roma, la stazione ferroviaria e le principali vie di comunicazione verso l'area marciana dove stazionano ogni giorno decine di immigrati. il fenomeno è ormai diventato un impegno quotidiano per la forze dell'ordine ma la battaglia sembra ancora lunga per essere vinta. Impressionante il numero di capi che vengono sequestrati e subito dopo rimpiazzati sul mercato locale. ■ Giustizia. Chi si trova a combattere contro la burocrazia delle pubbliche amministrazioni potrebbe avere diritto al risarcimento del danno non patrimoniale (esistenziale). Lo ha deciso la Terza Sezione Civile del Tribunale di Venezia che, in una recente sentenza, ha precisato che le pubbliche amministrazioni, per antonomasia, debbono ispirarsi ai principi di buon ■ Elezione diretta per alcuni, ballottaggio per tutti gli altri domenica prossima. Seconda tornata ieri per il rinnovo del consiglio regionale e nazionale dei giornalisti veneti. I professionisti Gianluca Amadori (170 voti) e Lucio Bussi e la pubblicista Maria Fiorenza Coppari sono stati eletti direttamente al Consiglio regionale del Veneto; stessa sorte, ma per il Consiglio nazionale, del professionista Maurizio Paglialunga e la pubblicista Sabrina Talarico. Andranno al ballottaggio, tra i professionisti, Claudio Baccarin (105 voti), Giuseppe Gioia (93 voti), Leopoldo Pietragnoli (84), Antonella Benanzato (39), Giammaria Pitton (37), Alessandro Bettero (27), Stefano Ioppi (23) e Mario Repetto (22). Tra i pubblicisti: Michela Manente (74 voti), Cristina Lunardon (66); Gabriele Cappato (65) e Andrea Moschin (26). Nel Collegio dei Revisori dei Contieletti il professionista Angelo Squizzato (123) e il pubblicista Luigi Centomo con 99. Ballottaggio per Scotton (80 voti) e Zanini (32). ■ ■ andamento e di imparzialità e, nel caso in cui pongano in essere situazioni complesse per gli utenti, possono essere esposte a una condanna di risarcimento per il danno esistenziale inflitto agli utenti. Con questa decisione i giudici veneziani hanno condannato il ministero dell'Economia e delle Finanze al risarcimento di 15 mila euro ciascuno in favore di due con- tribuenti vittime per l'appunto della burocrazia della pubblica amministrazione alla quale si erano rivolti per sanare gli errori commessi, a loro insaputa, dolosamente dal commercialista. I DUE MALCAPITATI' , nonostante la intenzione di regolarizzare la posizione contributiva, si sono trovati coinvolti nella burocrazia amministrativa che, secondo la perizia medico legale, ha determinato un sensibile abbassamento della qualità della loro vita. Un rimborso che, dunque, va a sanare una posizione quantomeno contraddittoria. ■ 3L'ingresso del tribunale Morti bianche Inchiesta alla De Poli lo Spisal al lavoro ■ Sarà trasferita ad un magistrato competenze nel settore degli infortuni sul lavoro l'inchiesta per far luce sulla morte dell'operaio romeno precipitato da una scala sabato mattina ai cantieri navali de Poli di Pellestrina. L'uomo, 53 anni, è morto sul colpo ed è stata la seconda vittima in tre mesi. Il pm di turno Stefano Buccini che ha subito disposto il sequestro della nave in manutenzione in cui è avvenuto l'incidente non ha ancora ricevuto alcun verbale sulla dinamica dell'incidente. oggi, intanto, è previsto anche l'annunciato sciopero da parte dei sindacati per protestare contro i sistemi di sicurezza. ■ 041.2573.1 346.3665.951 21 Maggio 2007 [email protected] Venezia Ieri a Ca' Vendramin Calergi collezionisti e intenditori hanno partecipato alla seduta Quadri e gioielli venduti all'asta una passione solo per facoltosi q Ipezziadisposizione erano280.C'èanche chisifaconsigliarevia telefonodaunesperto [email protected] Venezia rimarrà sempre una città di mercanti e d'arte. Lo dimostra il fatto che, la domenica, c'è chi la passa a caccia dell'affare giusto. E non si tratta di quote azionarie o terreni redditizi ma di splendide tele di Vedova, stilizzati disegni in china di Renato Guttuso o graffianti opere new dada di Mario Schifano. Arte che si guadagna con l'emozione dell'asta. Del rilancio. E dell'offerta giusta. ■ pomeriggio, nelle raffinate e sontuose stanze di Ca' Vendramin Calergi, sede del Casinò, si è tenuta un'asta di oltre 280 opere d'arte contemporanea. Tele e sculture che, in alcuni casi, arrivano a valere più di 300mila euro. Come il pezzo grosso di ieri: un arazzo di Alighiero Boetti e Mimmo Paladino realizzato a quattro mani in Afghanistan, il cui valore supera i 250mila euro. La sala dell'asta era al completo. Distinti signori in giacca e cravatta. Pochissime le donne, che si sono però aggiudicate pezzi di particolare interesse. Tanti i collezionisti ed esperti d'arte. Ancor più i galleristi. I curiosi si con- tavano sulle dita di una mano. I più sanno quello che vogliono. Durante l'asta vige il più assoluto silenzio. Qualcuno comunica al telefono con qualche esperto per farsi consigliare. Gli occhi dei presenti rimangono incollati sul catalogo delle opere. L'unico movimento è quello delle braccia che si alzano per rilanciare il valore dell'opera. La tensione è palpabile. Anche perché non si parla di cifre irrisorie. Ma di migliaia di euro. Come spiega Tonino Beccegato, presidente della San Marco Casa d'aste, la società che organizza al Casinò questi appuntamenti, l'anno scorso un grande collezionista straniero, che preferisce rimane nell'anonimato, si è aggiudicato una "Madonna col bambino" di Bassano per 824mila euro. «Il compito della casa d'asta - spiega Beccegato - è quello di portare le collezioni private sul mercato. Un team di esperti del settore fissa il possibile valore di base dell'opera. Il cliente e proprietario dell'opera stabilisce un valore riserva sotto il quale l'opera non può essere venduta. Se in sala non ci sono offerte che superano tale cifra, l'opera non viene aggiudicata». La quantità di pezzi venduti varia molto dal tipo d'asta. Ieri, per esempio, una tela di Vedova, la cui offerta partiva dalla cifra di 60mila euro, è schizzata subito a un prezzo di gran lunga superiore. E in un gioco al rilancio è stata aggiudicata da un EPOLIS collezionista, che comunicava con la sala d'asta via telefono, per 140mila euro. In realtà è possibile aggiudicarsi anche opere per cifre più modiche. Come un ritratto di Fausto Coppi di Salvo per poco più di 2mila euro o un inchiostro su carta di Depero per circa 10mila euro. Nel 2006 i visitatori della vendita all'incanto di opere d'arte sono stati stranieri per circa il 35 per cento. La quota restante è composta da un pubblico nazionale e solo in piccola percentuale da veneziani. «Abbiamo dall'anno scorso un accordo triennale con il Casinò - sottolinea Beccegato - occupiamo il primo piano del palazzo e organizziamo sei sedute d'asta all'anno. Non solo di arte contemporanea e moderna ma anche di importanti dipinti antichi, gioielli e orologi». di Natale viene organizzata una vendita all'incanto di gioielli d'epoca. Splendidi pezzi di celebri case. Come Tiffany. A dicembre è stato aggiudicato, sempre da un anonimo straniero, un anello solitario con diamante per oltre 74mila euro. Alcuni pezzi rimangono invenduti perché incompresi. Come degli splendidi bozzetti espressionisti di Grosz. Nel 2006, tuttavia, circa il 50 per cento dei pezzi d'arte è stato venduto a privati. Per lo più grandi collezionisti stranieri. Che fanno prendere il volo alle opere d'arte veneziane. ■ “Top lots”, cifre da capogiro un record da 824mila euro Il prezzo più alto Nel 2006 i "top lots", cioè i lotti della San Marco Casa d'asta, aggiudicati al miglior offerente al prezzo più alto sono stati tre. E tutti di grandissimo pregio. Si tratta di una Madonna di Bassano, aggiudicata per la cifra record di 824mila euro, una Giuditta con la testa di Oloferne di Marco Palmezzano, venduto a 230mila euro e infine di una scultura del Cinquecento di Cairano, portata ■■ a casa dal vincitore per 266mila euro. Il pezzo forte dell'asta di domenica, un arazzo realizzato a quattro mani dagli artisti Alighiero Boetti e Mimmo Paladino, presentato con un valore base d'asta di 300mila euro non è invece stato aggiudicato. La maggior parte dei partecipanti alle aste sono uomini. Ma non mancano le donne collezioniste. Ieri all'asta ad esempio c'era una signora veneziana collezionista di Depero. ■ GI.QU. Tra privati e stranieri La metà del pubblico d'asta è formato da privati e collezionisti, che arrivano all'asta da tutta l'Italia o partecipano dall'estero via telefono. ■■ Circolazione dell'arte 3I gioielli, insieme ai dipinti, sono gli oggetti più acquistati ■ ■ Le aste permettono alle opere d'arte di circolare all'estero. Buona parte degli acquirenti sono stranieri. 30 E Polis 21 Maggio 2007 Concessionaria per la pubblicità EPM Spa Telefono 041.5313.409 Provincia L'evento. Grande successo per le aree del Wwf aperte al pubblico. Il responsabile degli Alberoni lancia l'allarme La pacifica invasione delle oasi Perlasca: «A rischio la laguna» EPOLIS q Amettereinperico- lol'ecosistemailavori delMose:«Nonèstato valutatoilloroimpatto» Maila Nucilli [email protected] Oltre mezzo migliaio di giovani, bambini e famiglie ieri hanno abbandonando per una volta ombrelloni e mare e hanno scelto di visitare l’oasi degli Alberoni. Un viaggio alla scoperta della natura facendosi guidare da un entomologo (esperto di insetti) nel misterioso mondo dei piccoli abitanti della terra e degli Alberoni. ■ L'OCCASIONE , come nel resto dell’Italia, l'apertura delle oasi che da anni caratterizzano l’operato del Wwf: quelle di Valle Averto, Alvisopoli e gli Alberoni a Venezia, gli stagni di Casale a Vicenza, e Vajo Galina, l’Oasi della Bora e la Palude del Busatello a Verona. Dune costiere, aree umide, boschi di pianura e porzioni di laguna: le visite guidate, incontri sull’uso sostenibile dell’energia e un concerto di flauti giovani hanno fatto poi da cornice alla festa della piccola biodiversità agli Alberoni. Con circa 800 ettari di aree conservate dal Wwf il Veneto è sicuramente tra le prime regioni in Italia. Il nostro territorio è caratterizzato da ambienti differenti. «C’è la 3Un gruppo di visitatori nell'oasi degli Alberoni, gestita dal Wwf In Veneto il primato di zone ce ne sono circa 800 ettari Tutte gestite Con circa 800 ettari di aree conservate e gestite dal Wwf il Veneto è sicuramente una tra le prime regioni in Italia. «C’è la realtà delle oasi su sabbia – spiega Paolo Perlasca, responsabile dell’oasi Wwf degli Alberoni – la laguna con le barene che ■■ rappresentano una delle più grandi aree umide del Mediterraneo, e la terraferma con i boschi, come quello nascente di Mestre. Nel complesso l’ecosistema della laguna è uno dei più straordinariamente estesi. Sia dal punto di vista della fauna che della flora». Chioggia. L'uomo creduto morto fino all'arrivo dell'ambulanza EPOLIS Si schianto con la moto ma si salva per miracolo Spettacolare incidente fortunatamente senza vittime, ieri nel tardo pomeriggio in centro a Ca' Bianca, una frazione di Chioggia. Verso le 18 e trenta P.C. 59 anni, stava attraversando a bordo della sua potente Kawasaki 750 il centro abitato quando ha impattato violentemente con un'auto che si trovava sulla corsia opposta. Lo scontro è stato terribile, tant'è che in un primo tempo si pen- ■ sava che l'uomo fosse morto sul colpo. Invece no; nonostante il tremendo volo il cinquantanovenne è atterrato al suolo nel modo giusto. Arrivata sul posto l'ambulanza infatti le condizioni che sembravano disperate si sono rivelate non gravissime e l'uomo è stato portato in ospedale a Chioggia. Per lui solo un forte trauma facciale e parecchi giorni di prognosi. Sulla dinamica indagano i carabinieri. ■ 3L'arrivo dell'ambulanza realtà delle oasi su sabbia – spiega Paolo Perlasca, responsabile dell’oasi Wwf degli Alberoni – la laguna con le barene che rappresentano una delle più grandi aree umide del Mediterraneo, e la terraferma con i boschi, come quello nascente di Mestre. Nel complesso l’ecosistema della laguna è uno dei più straordinariamente estesi. Sia dal punto di vista della fauna che della flora». Qui troviamo avifauna caratteristica come il falco di palude, l’airone rosso, la beccaccia di mare. «L’ecosistema equilibrato della laguna – aggiunge Perlasca – fa sì che questa sia quasi una nursery per i pesci più piccoli. Si contano circa 200 specie differenti tra uccelli, rettili e pesci. Il litorale veneziano è poi un ambiente straordinario, sulle dune dell’alto Adriatico troviamo le praterie aride, chiamate “dune grigie” che sono state considerate habitat prioritario in seguito ad una direttiva della Comunità Europea». La flora e la fauna in laguna godono quindi di un buon stato di salute, sempre se i danni derivanti dall’erosione in seguito agli scavi del canale dei petroli non le mettano in pericolo. «Sul litorale veneziano invece la fauna è a rischio per l’impatto del turismo balneare e per la forte urbanizzazione e cementificazione. Il Fratino limicolo per esempio, un piccolo uccello che fa il nido sulla sabbia all’inizio della primavera è inibito dalla presenza dei bagnanti». Intanto l’oasi degli Alberoni pochi giorni fa ha ricevuto la visita degli ispettori europei per l’impatto del Mose. «Crediamo sia assente la corretta valutazione di impatto ambientale sull’oasi – prosegue – e sul litorale. Chiediamo che il progetto non metta a rischio la laguna. Il Mose rischia di stabilizzare i fondali a quote non compatibili con l’equilibrio e la morfologia della laguna. L’erosione potrebbe essere l’effetto a lungo termine che farebbe scomparire le barene». ■ Cavarzere. Inaugurata da poco Comunità sperimentale per l'alloggio ai disabili ■ A Cavarzere apre una nuova Comunità alloggio per disabili. In totale 10 i posti che la nuova struttura in via Piva garantirà alla cittadinanza, e a curarne la gestione sarà una cooperativa. «Questa Comunità garantirà, ai disabili gravi e meno gravi, spazi adeguati creati per farli sentire in un ambiente familiare e protetto» ha detto l’assessore alle Politiche sociali Bergamasco. Ad occuparsi dei progetti della Comunità sarà la Cooperativa Sociale Emmanuel da molti anni in questo settore. Non si tratterà di semplice assistenza o iniziative di vario genere ma si parlerà anche di integrazione nel mondo del lavoro per le persone diversamente abili. Presenti all’inaugurazione anche Giuseppe Miele Direttore dei servizi dell’Ulss 14 e Angelo Boscolo Segretario della Comunità Clodiense. ■ ER.TI. Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Provincia e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 31 . Amministrative5 Marcon. Contro Pier Antonio Tomasi ci sono Paolo Marton e Cristian Busato La gara a tre alle porte di Mestre l'ex sindaco parte in pole position q Sivoteràconilsiste- madelturnounico:chi otterràpiùvotidall'urnatrail27eil28vincerà Alberto Facchinetti [email protected] A Marcon sono tre i candidati che si sfidano per la fascia tricolore di primo cittadino. Si voterà con il sistema del turno unico: il comune conta 13.752 abitanti e il candidato che otterrà più voti il 27 e il 28 maggio prossimi, sarà immediatamente il sindaco del paese. Senza ricorso al ballottaggio. ■ SI RICANDIDA l’attuale sindaco Pier Antonio Tomasi: “Progetto per Marcon” la lista civica che lo appoggia. Il programma elettorale di Tomasi ha come obiettivo primario le opere pubbliche. «Promettiamo ai cittadini delle cose concrete – spiega Tomasi, che è stato anche vicesindaco nel 1997 -. Prima di tutto completeremo il fabbisogno di strutture scolastiche. In parte da costruire dall’inizio, come la materna San Liberale e la scuola media; in parte da ristrutturare, come la Manin, la Don Milani e la Malipiero. E amplieremo anche due sezioni nella Archimede». E poi c’è l’ambiente. «Ci sarà l’ampliamento – continua il sindaco – del Parco dello Zero e la rinaturalizzazione della Fossa Storta. Vogliamo conservare la risorsa ambiente e valorizzare la naturalità del territorio. Le esperienze di navigazione sportiva sui fiumi Zero e Dese permetteranno di re- cuperare i corsi d’acqua per questa attività. Proseguiremo le iniziative per sensibilizzare i cittadini alla riduzione di rifiuti e al riuso dei materiali riciclabili e al contenimento del consumo energetico». A contendere a Tomasi la poltrona di sindaco, c’è Cristian Busato. Il principale avversario alle amministrative dell’attuale sindaco è sostenuto dalla lista civica “Marcon Rinasce”. «La nostra squadra – spiega Busato - ha il compito di trasformare il paese, portandolo da anonimo aggre- gato di costruzioni e cemento a luogo di attrazione, di benessere e di eccellenza». Il programma della lista ha i punti chiave nell’urbanistica. «Ci impegniamo a contrastare una politica di urbanizzazione selvaggia voluta e attuata dalla sinistra, a favore di una città a misura d’uomo. Costruiremo subito una piscina, un asilo e centro benessere». E poi nell’ambiente, sui cui anche Busato punterà. «Realizzeremo delle barriere fono-assorbenti per l’autostrada con l’aiuto della Regione. 2 3 La chiave 1 Le elezioni in una fase ■ ■ Marcon conta 13.752 abitanti. Le elezioni amministrative prevedono un sistema a turno unico per i comuni al di sotto dei 15mila abitanti. Quindi già lunedì 28 si saprà il nome del sindaco del municipio. Fuori dai partiti per la gente ■ ■ Sono tre i candidati alla poltrona di sindaco, tutti con una lista civica. Quella di Tomasi è di centrosinistra, quella di Busato centrodestra, mentre vuole rimanere al di fuori di ogni logica partitica Paolo Marton. Il colpo di scena dell'outsider ■ ■ Se non ci saranno colpi di scena sono due i favoriti per la vittoria. L’attuale sindaco Tomasi dovrà vedersela con Busato. L’outsider è invece Paolo Marton, consigliere del gruppo misto di cui era il capogruppo. Perché Marcon – dice Busato - è uno dei paesi con la più alta criticità in questo senso: le arterie autostradali per Belluno e Trieste corrono al di qua e al di là del paese». Il terzo candidato è invece Paolo Marton, sostenuto dalla lista civica Vivere a Marcon. «Una lista civica che non è sostenuta da alcun partito politico – dice Marton, attuale consigliere in comune -. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare una nuova e concreta gestione di Marcon, ascoltando i cittadini e utilizzando le risorse utili del paese per il bene dei suoi cittadini». In cima alla lista del programma c’è il blocco del piano regolatore «che sta distruggendo il paese e il blocco del raddoppio della zona industriale». «I nostri propositi – sostiene Marton – sono espressione del malcontento di molti nostri concittadini e delle evidenti mancanze della giunta finora al governo. Sono finalizzati ad evitare lo scempio edilizio che si sta verificando sotto gli occhi di tutti e ad assicurare la serenità e la sicurezza di vivere in un paese davvero a misura d’uomo». ■ 32 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 Veneto sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Sparisce il ticket Da oggi viene abolito il ticket di 10 euro sulle visite specialistiche fino a 36 euro come ha disposto nei giorni scorsi la Regione. Commercio. Confederali e categorie economiche bocciano l'aumento delle aperture domenicali Sindacati e negozi si coalizzano shopping festivo da pollice verso EPOLIS q Camporese,Cisl:inu- tileperrilanciareiconsumi,isoldimancano sabatocomedomenica Pierluigi Tamburrini [email protected] ■ Sindacati e commercianti uniti contro lo shopping domenicale. L'inusuale patto d'acciaio tra Confcommercio e Confesercenti da una parte e sindacati confederali dall'altra è la risposta a un provvedimento collegato alla Finanziaria regionale. A studiarne l'applicabilità è la commissione Attività produttive presieduta da Giuliana Fontanella (Fi). IL PROGETTO prevede ampie deroghe alla legge regionale 63 del 1999 che fissa le chiusure dei negozi nei giorni festivi. L'attuale normativa prevede l'apertura dei negozi per otto festività all'anno oltre alle quattro domeniche di dicembre. Il panorama è in realtà molto più variegato in quanto esistono deroghe per i centri storici, per le città d'arte e per quelle a prevalente economia turistica. E il collegato alla Finanziaria prevede ulteriori deroghe che andrebbero a toccare anche l'insediamento delle attività commerciali, prevedendo una sostanziale liberalizzazione sull'ubicazione degli outlet. «Il progetto di legge risponde solo alle esigenze della grande distribuzione» sbotta Rocco Campa (Cgil) Gli fa eco il mondo del commercio: «Siamo stati i primi a denunciare il tentativo della Regione di stravolgere le regole attraverso il collegato alla finanziaria» afferma Maurizio Franceschi, presidente regionale di Confesercenti. Mentre ne fa una questione di economia il segretario della Cisl Riccardo Camporese: «Pretendere di rilanciare i consumi aprendo di più è follia perchè se 3Gli addetti ai lavori bocciano la possibilità di nuove aperture dei negozi nei giorni festivi Due veneti su tre chiedono serrande alzate nel weekend Il sondaggio ■ ■ Due veneti su tre sono favorevoli alle aperture domenicali dei negozi. A confermarlo è una una ricerca effettuata da Federdistribuzione su un campione di 1.006 persone. Favorevoli soprattutto i giovani tra i 18 e i 34 anni, anche se la richiesta di maggiori aperture domenicali appare trasversale alle categorie in quanto proviene sia dagli imprenditori (69 per cento) come dagli operai (73 per cento) e dalle casalinghe (71 per cento). Favorevoli anche le associazioni dei consumatori. «La ricerca effettuata in Veneto conferma una domanda che è in linea con il trend nazionale» sottolinea Lorenzo Miozzi, presidente del Movimento consumatori. Ma Franco Conte, presidente di Codacons veneto, non è d'accordo: «La domenica è per l`uomo e il supermercato può anche attendere» ha commentato Conte che invece boccia le aperture. ■ PL.T. Il dato La mobilitazione contro i tagli Troppi mega-store ■ ■ Manifestazioni in programma per il 26 giugno contro i licenziamenti previsti da parte della grande distribuzione. «L'Upim prevede il licenziamento di 500 lavoratori in Italia con ripercussioni anche in Veneto - dice Rocco Campa (Cgil) - mentre la Sma vuole tagliare in Veneto sessanta posti». Per Campa in Veneto c'è un centro commerciale ogni 4.000 abitanti. non ci sono soldi sabato non ci sono nemmeno la domenica». E c'è sostanziale accordo tra le categorie anche sulle proposte, presentate all'assessore al Commercio Fabio Gava (Fi). «Bisogna discutere le nuove norme sul commercio al di fuori di collegati alla Finanziaria che servono per attuare normative d'urgenza» è il parere di Fernando Morando, presidente di Confcommercio. «Vanno escluse le deroghe per le città d'arte e per le città murate in quanto sono località turistiche che fruiscono già di deroghe» aggiunge Rocco Campa. «Vietare le aperture dei negozi nei giorni di Pasqua, Natale, Santo Stefano, Capodanno, 25 aprile e Primo Maggio» conclude Ivana Veronese (Uil). ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 33 . Veneto La novità. Un esercito di vacanzieri pronto a partire. E i tour operator sfornano offerte su misura EPOLIS Viaggi su misura per single tesoro da trecento milioni Nei pacchetti è compresa la “polizza assicurativa” che garantisce un «numero uguale di uomini e di donne». Dalla regione la maggior parte trascorrerà il suo periodo di ferie tra Sicilia, Toscana, Calabria e Campania. Poi Marocco e Tunisia U n milione e 200 mila single veneti con le valige pronti a partire. Con la garanzia di partecipare a viaggi «con un uguale numero di uomini e donne». La nuova frontiera del turismo è quella che passa per pacchetti e offerte dedicati appositamente a chi viaggia solo. Un bacino a cui tour operator e agenzie di viaggi specializzati attingono a piene mani, organizzando tour, scegliendo mete e favorendo incontri per mettere in contatto le persone “scoppiate”. Secondo uno studio di una dei più noti network per single (gestito da Eliana Monti) il movimento dei single vacanzieri è un piccolo “tesoretto” turistico. Solo in Veneto chi si muove senza compagna è in grado di sviluppare un giro d'affari che supera i 300 milioni di euro. Nella regione il panorama è vario e comprende circa 500 mila single “propri” e 700 mila “impropri” tra cui persone separate, divorziate e addirittura giovani “fuori sede”. Una fetta di popolazione ampia che secondo lo studio - si legge - rappresenta il 52 per cento del totale dei residenti in Veneto. Un vero e proprio esercito. Pacchetti e offerte turistiche sono tagliate su misura, monitorando con attenzione età e sesso dei potenziali clienti. In Veneto il 68 per cento sei single uomini è compreso tra i 18 e i 64 anni. Tra le donne il 64 per cento invece ha superato le 65 primavere. Identikit che consente Esplode la moda dello “speed date”, sistema di appuntamenti veloci per fare nuove conoscenze. Il via a Verona venerdì 3Tra maggio e giugno cresce il numero di speed date in Veneto tra Venezia, Padova, Verona e Vicenza ai tour operator di cucire e presentare viaggi personalizzati. Con tanto di momenti dedicati alle relazioni interpersonali, per favorire chissà, anche l'esplosione di qualche nuovo amore. Non a caso tra le offerte più gettonate ci sono le crociere. Con il web popolato da siti Internet che offrono viaggi “garantiti”. «Con la partecipazione di uomini e donne in numero simile» si legge in quasi tutte le offerte. Il meccanismo è quasi una polizza per il viaggiatore che spera di scoprire in vacanza un nuovo amore. Questa attenzione per la categoria è giustificata dai numeri. Di tutti i veneti che tra giugno e settembre si regaleranno le meritate ferie, il 58 per cento è single. Oltre il 50 per cento sceglierà l'Italia (Sicilia, Toscana, Calabria e Campania). Tra le destinazioni “estere” più in voga ci sono le capitali europee (68 per cento degli intervistati), soprattutto di Spagna e Francia. Mentre il restante 30 per cento si regalerà un esperienza extra continentale, con l'Africa (Tunisia e Marocco) a fare la parte del leone. La maggior parte non starà via più di 15 giorni, con un budget che non supererà i 1.500 euro. Il 32 per cento invece ha messo in preventivo di sborsare fino a 2mila euro. Più che in albergo, stranno nei B&B. LA VOLATA estiva è ormai par- tito. E non è un caso che in queste settimane raddoppia il fenomeno dello “speed date”, una maratona di appuntamenti “forzati” da pochi minuti. Le donne sedute i tavoli, gli uomini che prendono posto, avviano una conversazione e dopo pochi istanti scalano sulla sedia successiva. Per un altro mini appuntamento. Il calendario veneto è fitto. Si apre il 25 maggio a Verona al Tres Deseos, il giorno dopo è la vola della Fonderia di Venezia, l'1 giugno dell'etra caffè di Vicenza e il 5 della Fata Verde a Padova. Un modo diverso per fare conoscenza. E magari trovare un compagno di vacanza. M.D.R. 34 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 35 . 36 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 Culture sms 346.3665.951 e-mail [email protected] (Kyle): “Cartman, io sono ebreo!” (Cartman): “Non devi essere così duro con te stesso!” DA SOUTH PARK L'anniversario Compie dieci anni South Park, la serie tv di disegni animati che con la sua satira ultrascorretta è riuscita a scontentare tutti: cattolici, musulmani, omosessuali, neri e soprattutto genitori. di Andrea Tramonte Un “cartone” dritto in faccia G EPOLIS li inglesi se la sono presa molto per l’episodio in cui la Regina si spara in bocca, perdendo naturalmente fiumi di sangue blu. I cattolici non hanno perdonato la scena della statua della Madonna con le “mestruazioni”. I musulmani si sono arrabbiati per la satira su Maometto. Facendo due conti non c’è molta gente che non abbia avuto da ridire su South Park, la serie animata americana che tra pochissimo - di preciso il 23 agosto di quest’anno compirà dieci anni. Dieci anni di polemiche, risate, attacchi furibondi, sberleffi violenti, affondi nelle ferite che spesso hanno la forma di temi sensibili e difficili come l’omosessualità, la religione, la pedofilia, il razzismo, l’immigrazione… Sempre cercando di non rispettare alcuna sensibilità, di infrangere qualunque tabù, di infischiarsene del politicamente corretto (anche nel linguaggio: con grande scandalo hanno “sdoganato” il termine nigger, negro, prendendosi l’accusa di razzismo) con un crescendo di attenzione mediatica che non ha eguali nella storia della satira di questi anni. LA SERIE è nata nel 1997 su Co- medy Central, con il primo episodio intitolato Cartman si becca una sonda anale. Gli autori Matt Stone e Trey Parker lo avevano anticipato un paio di anni prima con uno special natalizio in cui Babbo Natale e Gesù se le davano di santa ragione per stabilire chi dei due fosse davvero il simbolo della festività. Fin dall’inizio la serie è stata una cosa per certi versi inaudita. Quattro ragazzini di una piccola cittadina di montagna osservano una società, quella americana, piena di persone ottuse, grottesche, senza grazia, intelligenza o speranza. Una serie che sca- raventa su qualunque cosa tonnellate di scurrilità, sarcasmo corrosivo e umorismo al vetriolo. Di tutto il letamaio che viene fatto emergere dagli autori alla fine si salvano proprio i bambini. O meglio, alcuni bambini. Come Stan ad esempio, quello corretto e sensibile, o Kylie, ragazzino ebreo alter ego di Matt Stone. Cartman invece è un bambino obeso, cinico, viziato, cattivo e razzista che fin da subito si pone come il personaggio più amato della serie, una specie di specchio deformato dell’americano medio. E poi Kenny, coperto da una tuta che non fa capire nulla di quello che dice e che fino alla quinta serie È una caricatura dei frutti peggiori della società Usa: persone ottuse e senza alcuna grazia 3Il cartone animato South Park è nato dieci anni fa E un sito web permette di disegnare gli avatar La decima serie è trasmessa senza censure su Sky dal 3 maggio al canale 115. Esiste anche un sito (www.sp-studio.de/) che permette di creare il proprio ritratto come un personaggio di South Park. E sul web gli avatar in stile South Park impazzano dappertutto. Bastano pochi minuti per dise■■ CREDIT 3Il sito www.sp-studio.de gnare se stessi o gli amici come se fossero appena usciti dal cartone animato: dai tratti somatici del volto all'abbigliamento, fino ai dettagli e agli accessori più curiosi, nel sito internet c'è tutto quello che serve per produrre il proprio alter ego in versione politicamente scorretta e scurrile. muore in quasi tutti gli episodi di morte violenta, atroce, per poi tornare nell’episodio successivo come se non fosse successo niente. La serie è stata accusata, nell’ordine: di fomentare la delinquenza giovanile, di sentimenti antiamericani, antireligiosi, di blasfemia, di essere una vera schifezza. E gli autori? Tra le polemica ci sguazzano, se la ridono soddisfatti. Del resto la serie piace proprio per la schiettezza parossistica con cui si rapporta con il mondo. Chiedetelo ai vari Clinton, Bush, Al Gore, Paris Hilton, Tom Cruise, Scientology, Michael Jackson, Gesù, Benedetto XVI. Proprio per questo in Italia è stato trasmesso su Italia 1 solo fino alla quarta serie, con crescenti censure sul linguaggio scurrile e con l’alleggerimento di certe espressioni, e proteste allarmate delle sempre solerti associazioni di genitori. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 37 . Culture Cannes Ben trentacinque maestri del cinema hanno festeggiato ieri ciascuno con un cortometraggio il 60esimo anniversario del festival. Compreso il “ribelle” Polanski che bacchetta i giornalisti. di Francesca Felletti T re minuti per raccontare l’amore per il cinema, la magia della sala buia, il mito del festival di Cannes. È il tempo che è stato concesso a 35 maestri del cinema per festeggiare con un cortometraggio il sessantesimo anniversario della manifestazione. Chacun son cinéma, a ciascuno il suo cinema, è dedicato a Federico Fellini e porta firme super illustri come quelle di Theo Angelopoulus, dei fratelli Dardenne, di Wim Wenders, Hou Siao Sien, Amos Gitai, Aki Kaurismaki, Abbas Kiarostami, del nostro Nanni Moretti, e di Jane Champion, unica donna partecipante. Emozionante vederli tutti insieme alla conferenza stampa di ieri mattina: il gotha del cinema mondiale riunito in pochi metri quadrati. Sarà per questo che Roman Polanski, ribelle per definizione, in chiusura si è alzato per sgridare i giornalisti per le domande troppo banali: “Forse è stato il computer ad addormentarvi cervello, ad ogni ANSA modo state perdendo un’occasione unica e io me ne vado a pranzare!”. Si è alzato e se ne è andato. Il più divertente, Lars Von Trier: il regista danese in persona è all’interno di una sala e non riesce a seguire il film per le chiacchiere inutili del suo vicino. Le prova tutte: finge indifferenza, fa segno di smettere, si tappa l’orecchio disturbato. Quando il seccatore, alla fine, gli rivolge una domanda prende un martello, gli fracassa la testa, e si rimette a guardare il film, con la muta approvazione dei presenti sporchi di sangue. TUTTI D’ACCORDO i cineasti sul fatto che girare un corto sia difficile quanto un lungometraggio. “Inizialmente pensavo sarebbe stato più semplice - ha detto Takeshi Kitano - ma avevo torto: ci vuole la stessa quantità di energia, lo stesso numero di persone, la stessa fatica, che per un film lungo”. Il messicano Alejandro Gonzales Innarritu crede che si addirittura più complesso: “In una storia con un certo respiro si può vincere 3Roman Polanski ai punti, in tre minuti sei obbligato al knockout!”. E ancora il russo Konchalovski: “Puskin una volta scrisse una lettera scusandosi di non averla scritta più breve perché non ne aveva avuto il tempo. Per noi è stato lo stesso: scegliere le immagini è un compito arduo, soprattutto in un mondo sovrabbondante di filmati”. La maggioranza dei corti sono ambientati all’interno di un cinema. Ken Loach: un padre porta il figlio in una multisala ma il ragazzino, poco convinto dalla programmazione, sceglie di andare a giocare a calcio. Nanni Moretti racconta esperienze e passioni della sua vita da spettatore, turbata dal fatto che il figlio gli chieda di portarlo a vedere Matrix 2. David Cronenberg - il più pessimista e pregnante - descrive il suo suicidio, attraverso la messa in scena di un notiziario televisivo, come quello dell’ultimo ebreo nell’ultimo cinema del mondo. Ma c’è ancora un futuro per il cinema? A Cannes sembra proprio di sì. ■ 38 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Culture Il personaggio Ritratto di Massimo Carlotto. Scrittore noir e autore teatrale nato a Padova, «città in fermento nel bene e nel male». Un periodo d'oro per lui, tra premi internazionali e recenti uscite in libreria. di Silvia Gorgi L'intensa vita dell'Alligatore U n nuovo protagonista alle prese con argomenti scottanti, un vecchio alter ego che cambia veste, ma il vero personaggio alla fine è lui, Massimo Carlotto. Sull’autore è appena uscito un libro: «Sono interventi critici di vario tipo – spiega lo stesso Carlotto - Dal convegno a Lione nel 2005 fatto su di me fino all’ultimo romanzo. Può essere utile come strumento per i critici, i giornalisti, e tutti quegli studenti a cui serve materiale per le tesi». Sì, tesi di laurea, perché Carlotto fu uno dei casi giudiziari più controversi della storia italiana. Nel 1976 venne uccisa a Padova Margherita Magello, trovata dallo studente e militante di Lotta Continua, Carlotto, che venne condannato per l’omicidio in secondo grado. Si proclamò sempre innocente, fu latitante per 3 anni, ma venne catturato. Tornato in patria il processo continuò, poi nel 1993 la grazia di Scalfaro. E nel 1994 la svolta: Grazia Cherchi scopre il suo talento come scrittore di “noir”. Ha iniziato la sua esperienza letteraria con Il fuggiasco (1995), autobiografia romanzata sul suo periodo di latitanza. IL PRIMO ALTER EGO, protago- nista di cinque romanzi, Marco Buratti, investigatore privato, è soprannominato l’Alligatore. Dal 2 maggio ha un volto, quello disegnato da Igort per la gra- EPOLIS 3Massimo Carlotto L'ultima fatica Mi fido di te ■ ■ Il nuovo romanzo scritto da Massimo Carlotto e Francesco Abate è in libreria da qualche settimana. È un romanzo magnetico e appassionante che unisce al meccanismo implacabile del noir un godibile e dissacrante senso dell’umorismo. Un’avventura criminale ribalda che diventa un atto di difesa orgoglioso di tutto ciò che è tipicamente umano contro le radici stesse dell’avvelenamento della vita. Il protagonista è Gigi Vianello, proprietario del ristorante per gourmet Chez Momò, a Cagliari. Ha due particolarità: gli occhi di diverso colore e un passato ingombrante... (dal sito internet dell'autore). Venerdì 6 luglio il live in Piazza San Marco Peter Gabriel a Venezia aperte le prevendite Saranno Franco Battiato giovedì 5 luglio e Peter Gabriel venerdì 6 luglio, alle 21, gli artisti che quest’anno saliranno sul palco di Piazza San Marco, a Venezia, per i due concerti “for Emergency” e per il centro Salam di cardiochirurgia di Khartoum, in Sudan. Da oggi sono aperte le prevendite per il concerto di Peter Gabriel, presto si apriranno anche quelle per l'atteso live di Franco Battiato. Or- ■ ganizzato da Fran Tomasi per Ft associati in collaborazione con Venezia Spettacoli, si replica per il secondo anno dopo il successo dell’evento David Gilmour 2006, sempre a favore di Emergency. Box office call center: 0412719090. Circuito Ticket one: www.ticketone.it oppure www.vivaticket.it. Per ulteriori informazioni contattare Venezia spettacoli al numero: 0415369810. ■ phic novel Dimmi che non vuoi morire: «Ho dato un romanzo inedito a Igort e lui ha creato le immagini, due forme espressive che si fondono insieme, in Francia è già un successo». E se il suo protagonista storico cambia veste, quello di Arrivederci amore ciao, Giorgio Pellegrini, gli ha permesso di essere fra i cinque finalisti all’Edgar Allan Poe Award 2007 a New York. Un anno d’oro questo per Carlotto, personaggio a tutto tondo che si muove con disinvoltura fra sceneggiature, graphic novel, tra- Verona acustica EPOLIS Afterhours al forum Fnac con il loro “Io non tremo” Dopo il successo dello scorso tour italiano e del recente tour negli Usa, domani alle 18 la Fnac incontra gli Afterhours che presentano il doppio dvd, Io non tremo, secondo volume dell’antologia video della band. Il primo dvd degli Afterhours Non usate precauzioni. Lasciatevi infettare è uscito lo scorso febbraio, come prima parte di un progetto pensato per raccontare il percorso artistico di ■ 3Peter Gabriel sposizioni teatrali. I suoi racconti reggono e l’ultimo, uscito ad aprile e scritto con Francesco Abate, apre il noir ad un nuovo tema con Gigi Vianello, un simpatico figlio di puttana che si occupa di sofisticazione alimentare «che è padre di tutti gli scandali e madre di tutte le inchieste ma non emerge ancora perché ci sono troppi interessi dietro, basti pensare al rapporto fra stampa e pubblicità. Quello che abbiamo scritto noi è rigorosamente vero. Del resto il noir di oggi è la letteratura della realtà». Il titolo è un’altra citazione musicale, Mi fido di te. «Ho un forte rapporto con la canzone d’autore italiana che è presente nei titoli di alcuni romanzi; penso al blues ed al jazz che ascolta l’Alligatore. Scelgo sempre canzoni che hanno un senso rispetto all’epoca e che sono ancorate all’immaginario collettivo». «La trama è frutto di lunghe ricerche ma è il romanzo vero e proprio che va pensato e ripensato, poi mi siedo davanti al computer e scrivo. È un processo quasi meditativo». E infine la Padova «spaccata in due, dei fine ‘70, divisa per territori fra movimento, fascisti e terra di nessuno» da cui partì la sua storia, resta per Carlotto (ora vive a Cagliari) «una metafora dell’Italia del Nord; anticipa le altre città, è sempre in fermento nel bene e nel male. Tutto sommato sostiene l’oggi in maniera razionale e rimane comunque una città civile». ■ un gruppo che ha fatto la storia musicale italiana e non solo. Il primo volume contiene materiale dal 1985 al 1997, interviste esclusive, live, video, foto inedite, partecipazioni televisive. Io non tremo include materiale girato dal 1997 ad oggi; all’interno estratti dal Tora! Tora!, dalla Triennale, il progetto Agnelli Clementi, uno speciale sul tour americano e una galleria video di oltre 30 pezzi live. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Culture e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 39 . Ilracconto R+ Pinocchio a Nordest VENTESIMA PUNTATA LA SCHEDA Ventesima puntata del racconto di Guido Ostanel, illustrato dal fumettista Claudio Calia. Suddiviso in 36 capitoli come il romanzo di Collodi, questo Pinocchio riscrive in chiave moderna le avventure di “un ragazzo sfortunato che fu costretto a lasciare la sua casina di tufo per andare a vivere in un posto bizzarro chiamato Nordest”. www.pinocchioanordest.blogspot.com Ci sono maghi, tecnici santoni e imbonitori A lfredo cerca di salvare il vecchietto con la pipa da due perfidi approfittatori. - Buonasera, tecnici Enel per un controllo - disse uno dei due giovanotti. L’altro mostrò il cartellino che gli pendeva dalla camicia. - Un controllo? Di domenica? - chiese il vecchietto con la porta ancora socchiusa. - Controllo preventivo. Questo è il primo dell’anno, siamo appena stati dalla signora di fronte. - Ah, d’accordo allora, entrino pure. I due giovanotti guardarono un po’ qui e un po’ lì, maneggiando strani arnesi e parlottando in dialetto. Poi si soffermarono più a lungo sul contatore, dietro la porta d’entrata. Nella stanza accanto, che doveva essere la camera del vecchietto, Alfredo si guardò su un piccolo specchio graffiato e sorrise. Vide riflesse alcune fotografie. Si voltò, erano tutte foto in bianco e nero. Si avvicinò al comodino, ne prese una. La foto di un soldato, portamento perfetto, orgoglioso. Doveva essere la foto del vecchietto con la pipa quando era giovane. Gli venne in mente il suo povero nonno, poi sentì che nell’altra stanza si era ripreso a discutere. - Allora signore, qui ci sono problemi seri - disse uno dei due tecnici. - Lo stabile è vecchio, potrebbero essere le tubature - aggiunse l’altro. - È pericoloso? - chiese il vecchietto con la pipa. - Al momento no, però non si sa mai, con queste cose è meglio stare tranquilli - disse uno dei due giovanotti mentre l’al- CLAUDIO CALIA tro tirava fuori una cartellina di cartone rigido con su scritto “Enel”. - Allora i signori dovranno fare dei lavori… - La squadra degli interventi preventivi sarà qui domani pomeriggio al massimo. Lei è a casa? - Intanto metta una firma qui - disse il secondo giovanotto - È un bollettino che attesta l’avvenuto controllo, al quale deve allegare un assegno, o se preferisce dei contanti, come ca- parra sui costi dei ricambi e sulla manutenzione. - Stia tranquillo: la somma le verrà interamente restituita con la prossima bolletta. Vede? C’è scritto tutto qui - continuò il secondo tecnico sventolando un paio di fogli. Alfredo, nell’altra stanza, accese la TV nella speranza che quei tipi così pignoli se ne andassero presto. A quell’ora non è che ci fosse granché, solo quiz miliardari e varietà “tette e culi” in tutte le salse. Si fermò su 3 Buttò il telecomando sul letto e corse nella stanza accanto... un canale locale. Una signora di mezz’età con i capelli tinti di biondo e sfibratissimi, tutta bruttina e con la voce roca eppure assordante, incitava gli spettatori a chiamare per ottenere una consulenza gratuita dal mago di colore che la sapeva lunga sui numeri vincenti. Dalla stanza accanto entrò a piccoli passi il vecchietto che teneva ancora in mano la sua pipa. Quando Alfredo lo vide camminare in quel modo, gli scappò da ridere. - Eccovi qui, ragazzo - disse il vecchietto - ma dove vi eravate cacciato? - Non volevo disturbare, rispose Alfredo. - Per carità, sono solo i tecnici dell’Enel - disse il vecchietto trascinandosi fino al comodino. Tirò il cassetto e prese un blocchetto di assegni tutto nuovo. Poi uscì piano piano dalla stanza. Alla televisione la signora bruttina dalla voce roca,eppure assordante, presentò la sua “figliola” (così l’aveva chiamata): una signora dall’aria giovanile con la pelle tutta bruciacchiata dalle lampade e dal sole, che entrò in pompa magna e si mise seduta fra mamma e mago di colore. Amici, questa non è una truffa! Ren-de-te-ve-ne con-to! - urlò la figlioletta della signora bruttina mostrando denti candidi e perfetti al pubblico. A quel punto il ragazzo dai capelli lunghissimi sobbalzò. Buttò il telecomando sul letto e corse nella stanza accanto. - È una truffa! - gridò - Quelli non sono… Il vecchietto si girò a guardare Alfredo. L’assegno stava sul tavolo, accanto alla sua pipa. 40 E Polis 21 Maggio 2007 e-mail [email protected] 1 ACCESSORI ABBIGLIAMENTO 6 ARTIGIANATO offerta offerta 50 EURO svendo in blocco vestiti per giovane donna, misura 42, alcuni nuovi, scarpe, borse. Mestre. Tel. 3355490628 SPLENDIDO abito da sposa bianco avorioricamiamano,bustostrettolungo a scendere, Primavera 2006, tg. 44/46, Euro 200 trattabili. Mestre. Telefonare ore pasti al n° 3408361090. VENDO abiti da sposa nuovi, 200 Euro l'uno. Tel. 3491494450 VENDO abito da sposa, tinta ecrù, tg. 44 e scarpe n° 37, prezzo trattabile. Tel. 3939075953 ESEGUO lavori di muratura, posa piastrelle, pitture, calce rasata e marmorini restauri in genere. Prezzi modici. Tel. 3470511492 2 ANIMALI ATTREZZATURE offerta CEDO gratuitamente Volpino argentato, pelo lungo, taglia piccola, di 2 anni. 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Moore (Star Trek) e la fede del produttore David Eick hanno recuperato nel 2003 per la rete tematica americana Sci-Fi Channel, pilotandola verso l'acclamazione del pubblico e i premi delle giurie. La terza stagione in onda in esclusiva su Fox, è un'ot- tima occasione anche per coloro che alla parola fantascienza già storcono il naso, immaginando i soliti effetti speciali e le più insostenibili derivazioni della marzianata classica. Invece, la gigantesca astronave Galactica, da candidata allo smantellamento a colonia-rifugio per i quarantamila umani che resistono alla schiavitù imposta dai Cylons (evolutissimi robots transumani e ribelli), è una riuscita metafora che piacerebbe anche al Diego Cugia “d.j.”, dispensatore di stagionati evergreen. Ribaltando il sogno utopico dei Jefferson Starship – tutti gli hippy in fuga verso le stelle libere – in uno scenario possibile, lo trasforma in un'apocalisse post-cibernetica. Livello autorale ed interpretativo, riprese in movimento, densità simbolica e narrativa ne fanno un programma che durerà nel tempo, malgrado la quarta stagione conclusiva. Nel dramma spazio-temporale, Star Wars sta a BG come Hillary sta al presidente Laura Roslin. ■ 44 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 45 . 46 E Polis 21 Maggio 2007 Sport Telefono 041.2573.1 Tennis Il TC Mestre supera 4-0 il Canottieri Padova e centra la finale dei playoff della serie A2. sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Seniors Open al Lido Vittoria di Simon Owen nel torneo degli Alberoni. Il neozelandese si è imposto allo spareggio su altri tre atleti. Rocca ha chiuso 24°. Venezia. Le statistiche evidenziano una delle chiavi dei tanti successi lagunari al Penzo CAMBI VINCENTI NelloDiCostanzohaschierato17formazionidiverseinaltrettantegarecasalinghe,compliciinfortuniesqualifiche CapitanCollautol'unicoadesseresempreschieratotitolare,l'alternanzamaggiorenellacoppiadicentralidifensivi Alexandro Minazzi [email protected] Squadra che vince non si cambia? E chi l'ha detto? Lo splendido Venezia visto al Penzo in tutta la stagione regolare ha un piccolo segreto: in 17 uscite, Di Costanzo non ha mai riproposto due volte la stessa formazione. Certo, gli infortuni e le squalifiche, soprattutto nella seconda parte di stagione, hanno fatto la loro parte, privando il mister di parecchie pedine nel corso del campionato, ma resta il dato di fatto che l'arma migliore degli arancioneroverdi in casa è stata l'imprevedibilità. Difficile per gli avversari preparare la partita senza sapere mai chi si troveranno di fronte: l'unica certezza è la presenza di Collauto, che da buon capitano è stato l'unico ad avere una maglia da titolare in tutte le 17 partite interne (anche se, come nell'occasione della sfida decisiva col Pisa, ha giocato meno di un quarto d'ora, bloccato da un taglio alla caviglia). ■ PER GLI ALTRI, la panchina o la tribuna sono state inevitabili in almeno un'occasione, e questo nonostante il volto della squadra non sia cambiato drasticamente dopo la campagna acquisti di gennaio. Sono solo tre, infatti, i giocatori che hanno vestito la maglia da titolare dopo esser giunti in laguna nel mercato di rafforzamento, ovvero Grighini, Romondini e Cocco. Risulta così che tra la formazione della prima giornata e quella dell'ultima, praticamente metà squadra (5 giocatori su 11) è cambiata: Lotti ha lasciato posto ad Aprea per l'infortunio con la Pro Sesto, Taccucci è partito dalla panchina col Pisa per far spazio a Grighini, Piovesan e Zerbini sono stati ceduti, sostituiti in campo da Romondini e Gennari, con Moro a completare il reparto offensivo al posto di Poggi, che il mister ha schierato solo a gara iniziata. Il ballottaggio più noto è quello per i due difensori centrali, con Mayer e Melucci titolari per due giornate, Melucci-Mei per altre tre, quindi sei partite di alternanza continua dei tre, due con Tacuccci spostato al centro per ovviare alla serie di infortuni patita dai difensori lagunari, ed un finale ancora una volta con Di Costanzo a mischiare di continuo le carte tra i tre centrali di ruolo. A fungere da arma segreta sia in difesa che a centrocampo è stato Francesco Marfia, a volte non dato neppure in panchina ed invece rispolverato nelle occasioni più importanti dal mister, che lo ha schierato Tra gli innesti invernali solo Cocco, Romondini e Grighini sono stati schierati nell'undici di partenza in casa sia da terzino sinistro che da ala, come da centrale di centrocampo, suo ruolo naturale. Proprio in mediana il tecnico si è più sbizzarrito nelle ultime uscite, cambiando continuamente volto alla zona nevralgica del campo. Da Venezia-Pizzighettone (25esima giornata) in poi, i quattro in mezzo al campo sono sempre stati diversi, a causa dell'alternanza tra i vari Romondini, Bono, Corradi, Mattielig, Pradolin, Rebecca e Marfia. La morale è semplice: Seno ed i Poletti hanno fatto le cose per bene, dando a Di Costanzo una macchina capace di funzionare a meraviglia anche con i pistoni cambiati. Al tecnico, già capace di guidarla ai playoff, spetta ora il compito di dare l'accelerata finale. ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Sport e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 47 . SerieC1 La società. Ugo Poletti, vicepresidente lagunare, parla di playoff e dello stile Venezia «SIAMO TEMIBILI PER TUTTI ADESSO ANDIAMO AVANTI» «Stiamolavorandoperchélacavalcataprosegua.IlPenzovaadeguato,nonceneandremo» “Popopopo... Poletti” è il coro che sempre più si sente in giro per Venezia. Segno di come in un solo anno di guida della squadra i fratelloni trentini siano entrati nel cuore dei tifosi veneziani. Un coro che tutti si augurano di ripetere nelle prossime giornate, a partire da Ugo Poletti, vicepresidente della società lagunare: «Le emozioni di otto giorni fa - commenta - sono ormai metabolizzate: la gioia che c'è stata è stata frutto di tutto il campionato. Adesso, però, stiamo già lavorando per continuare questa cavalcata. Siamo sempre in una favola che si sta man mano realizzando: i playoff sono già un risultato grandissimo, però abbiamo la voglia di andare avanti, anche perché, per come è andato il campionato, siamo diventati avversari temibili per tutti. Adesso abbiamo una carica che non ha nessun altro». EPOLIS ■ SEMPRE UNITA però ad una do- te che sempre più rara nel mondo del calcio, il rispetto per gli altri: «Otto giorni fa c'erano tanti pisani perché noi ci siamo differenziati da tutte le altre squadre: abbiamo messo a disposizione dei tifosi del Pisa i biglietti non venduti, mentre le altre società per lo più ti danno solo 1000 tagliandi e piuttosto lasciano lo stadio vuoto. Ma noi pensiamo che il calcio sia fatto di porte aperte e di interconnessioni tra le società: sola- Opinione Roberto Ferrucci In attesa dell'evento A 3Ugo Poletti (a sinistra) è diventato vicepresidente del Venezia l'estate scorsa mente in questa maniera si riesce a fare un calcio pulito, che sia per le famiglie». Sperando che il futuro sia ancora al Penzo, visto che l'anno prossimo, sia B o C, le normative sugli stadi saranno più restrittive: «Il Penzo va adeguato: se arriva la promozione anche in maniera importante, ma i lavori vanno comunque compiuti, perché non possiamo ipotizzare di limitarci ad uno stadio da 7.500 posti. È inutile nascondersi sotto questo punto di vista: in questo momento il nostro stadio è il Penzo (e personalmente mi piace mol- to, sia per il discorso storico che per il suo significato), però va adeguato». Il tutto, in accordo con le autorità civili: «Da questo punto di vista, penso ci dovrebbe essere la collaborazione con il Comune, ma non penso che ci siano problemi. Se n'era parlato nel corso dell'anno, perché l'alternativa è che o si adegua il Penzo o si va a giocare in stadi esterni, e mi sembrerebbe veramente assurdo. Per questo, penso che non ci sia davvero nessuna possibilità che si vada via da qui». Nessuno vuol correre il rischio di perdere i tifosi che con tanto entusiasmo sono tornati allo stadio: «Col Pisa ci aspettavamo una risposta anche maggiore, ma sappiamo che con il sole ed il mare a due passi, allo stadio viene solo lo zoccolo duro. Questo mi permette di dire che abbiamo una base di 5-6mila tifosi, discorsi da considerare quando si parla di fare stadi nuovi, anche se penso che in B il pubblico aumenterebbe di parecchio, perché con gioia giorno per giorno abbiamo dimostrazione di come l'affetto per questa squadra stia allargandosi». ■ AL.MIN. ttese. Quella dei tifosi rossoneri per la finale di Champions League, col Liverpool. Quella dei tifosi arancioneroverdi per sabato pomeriggio, semifinale di playoff di C1, contro il Pisa. A metterle a confronto potreste prendermi per pazzo, però perché no. Il senso dell'attesa per qualcosa a cui hai lavorato a fondo è una sensazione rara, anche se dopo l'attesa viene l'atto in sé, e l'atto, che conduce all'esito, può anche tradire ciò che l'attesa porta - sempre sottotraccia, pronunciata a mezza voce, un sussurro. La vittoria, che alla fine può anche non arrivare. Per questo l'attesa è forse, in questi casi, il sentimento più piacevole. Perché prescinde dall'esito, e puoi gustarla fino in fondo, senza amarezza alcuna. E allora, in questa attesa, godi anche dei biglietti in meno che saranno destinati ai pisani, oppure godi per il gol all'ultimo minuto - quasi un segno - di Paolo Poggi nell'amichevole contro la Spal, e dopo quello di Romondini al Pisa, sta a vedere che quel romanzo col colpo di scena finale, da qualche parte qualcuno lo ha scritto sul serio. La squadra. Da verificare le condizioni di Collauto, Romondini, e Grighini: dovrebbero farcela a recuperare OGGI SI RICOMINCIA PENSANDO AL PISA Ricominciano già oggi gli allenamenti della squadra in vista della gara di andata dei playoff con Pisa. L'anticipo a sabato, imposto per ragioni di ordine pubblico a causa della concomitanza con Vogalonga e Palio delle Repubbliche Marinare, ha consigliato a Di Costanzo di far slittare indietro di ventiquattr'ore il consueto programma settimanale di preparazione. Ripresa quindi oggi pome- ■ riggio, mentre mercoledì (e non giovedì, come consuetudine) la squadra sosterrà il test amichevole infrasettimanale con la Berretti, nel quale il mister è solito provare le soluzioni per la partita ufficiale. La settimana servirà per saggiare le condizioni dei quattro giocatori che accusano problemi fisici di diversa natura: oggi dovrebbero essere tolti i punti di sutura alla caviglia di Collauto, che da do- mani potrà quindi tornare a calciare, mentre vanno valutati gli infortuni muscolari di Grighini e Romondini, rimasti a riposo sabato nell'amichevole contro la Spal in via precauzionale. Discorso a parte per Corradi, nuovamente costretto a letto per i problemi di equilibrio che lo hanno bloccato ad inizio stagione, malattia che, come già successo in passato al termine di una lunga terapia, consente un immediato recupero allo sparire dei sintomi. Dovranno invece attendere domani, con ogni probabilità, i tifosi interessati all'acquisto dei biglietti per la partita col Pisa. EPOLIS 3Collauto in recupero In giornata è atteso l'emissario della Lega (cui spetta l'organizzazione dei playoff ) per aprire i contenitori dei tagliandi con la nuova data, ma è da escludere che già oggi siano messi in vendita i medesimi. Le modalità di distribuzione, comunque, verranno rese note dalla società in questi giorni: è probabile un diritto di prelazione per i tifosi in possesso dell'abbonamento stagionale. A Pisa, invece, è cominciata già ieri la prevendita dei biglietti per la gara col Venezia. Per ora i supporters nerazzurri hanno a disposizione i 1.356 tagliandi del settore curva nord. ■ AL.MIN. 48 21 Maggio 2007 Sport Champions League. Le tappe principali del cammino del Milan verso la finale All'Olimpico DIECI PERLE ROSSONERE PRIMA DI SFIDARE I REDS «Certo che vorrei esserci perché abbiamo fatto molta fatica per arrivare ad Atene». Parola di Paolo Maldini che continua il suo generoso inseguimento alla sua ottava finale di Coppa dei Campioni, mercoledì col Liverpool, lottando contro il dolore al ginocchio. «Tanta fatica» dai 70.000 ad agosto a San Siro contro la Stella Rossa nel preliminare ai 67.000 della partita perfetta contro il Manchester United. In mezzo a tanto sudore, una carrellata di perle calcistiche. ■ DIECI MOMENTI di rara bellezza in un cammino diventato qualcosa di epico. Ha iniziato Kakà con il suo gol a Bruxelles contro l'Anderlecht: uno spettacolare destro dalla distanza che ha spianato la qualificazione. Nel ritorno, a San Siro, il brasiliano costruisce il suo capolavoro: una tripletta che lo lancia in vetta alla classifica marcatori della Champions. Stupendo il gol del momentaneo 3-0 con un destro a girare dal vertice sinistro dell'area. Geometrica ed elegante l'azione del 2-0: qui la gemma è di Cafu che assiste Kakà e lo lancia in rete. Nel ritorno degli ottavi col Celtic la prima grande notte europea. Maldini fa venire giù San Siro con una lunghissima uscita dalla difesa, di quelle che faceva alla fine degli anni '80. Piccolo particolare: succede nei supplementari, alla faccia dei 38 anni. Contro gli scoz- Al Franchi. 3Paolo Maldini e la Champions: un nuovo faccia a faccia Il dato «Il capitano ci sarà» ■■ zesi decide ancora Kakà: magnifico il gol dell'1-0. Un'azione mostruosa all'inizio del primo supplementare: pochi tocchi, a tagliare la difesa del Celtic e un tocco delicato alle spalle di Boruc. All'Allianz Arena la giocata più bella della stagione: il colpo di tacco di Seedorf che spinge Inzaghi verso il 2-0. Una meraviglia con le spalle alla porta e la palla che rimbalza. Pochi minuti prima Seedorf aveva realizzato l'1-0: è la notte nella quale il giocatore ingiustamente fischiato fino a poche settimane prima diventa il trascinatore. Grazie a quella vittoria il Milan si trasforma in un torrente inarrestabile. A Manchester è un'altra serata da re per Kakà. L'emblema è il tocco di testa con il quale fa schiantare tra di loro Heinze ed Evra: il brasiliano si infila e segna il 2-1. A Milano con il Manchester, nella notte della partita perfetta, sono 3 le perle. La prima è l'assist di Seedorf per l'1-0 di Kakà. L'olandese è eccezionale anche quando segna il 2-0 con un'azione personale al limite dell'area: tiene palla fino a quando non vede l'angolo giusto e fulmina Van der Sar. Alla fine di questa galleria non c'è un gol o un assist, ma uno dei mille anticipi di Ambrosini contro i Red Devils. Nel secondo tempo il marchigiano ne realizza uno su Scholes da videocassetta per una scuola calcio. Pulito, corretto, deciso, esemplare, come la Champions del Milan. ■ Al Barbera. PALERMO VA IN UEFA SIENA RISCHIA LA B Empoli Reggina 3 3 Empoli (4-4-1-1): Bassi 6; Raggi 6, Marzoratti 6,Tosto6.5(26'stFicini5),Ascoli5.5(21'stIacoponi 5.5); Buscè 7, Almiron 6.5, Marianini 6, Moro 6.5; Vannucchi 7.5; Saudati 6.5 (43'st Coralli sv). Allenatore: Cagni 6 . ................................................................. Reggina(3-4-1-2):Campagnolo5;Lanzaro6 (33'st Nardini), Lucarelli 5.5, Aronica 6; Mesto 5 (6'st Vigiani 7), Amerini 4.5 (32'pt Gazzi 3Muzzi (Torino) festeggia Torino Livorno 0 0 Torino (4-2-3-1): Abbiati 6, Comotto 6, Brevi 6, Franceschini 6, Balestri 6, Ardito 6 (1' st Di Loreto 6), De Ascentis 6, Lazetic 6, Barone 6, Rosina 6, Muzzi 6 (17' st Abbruscato 6). Allenatore: De Biasi 6. . ................................................................. Livorno (4-4-1-1): Manitta 6, Grandoni 6, Pavan 6, Galante 6, Pasquale 6 (23' st Knezevic 6), Pfertzel 6 (8' st Balleri 6), Morrone 6, Passoni 6, Filippini 6 (37' st Coppola 6), Fiore, Paulinho. Allenatore: Orsi 6. . ................................................................. Arbitro: Saccani di Mantova 6. . ................................................................. Cinque minuti di suspense, dalla fine dell’incontro alla notizia della sconfitta del Catania, poi Torino e Livorno esultano per la salvezza. Ci sono arrivati a braccetto, grazie ad uno 0-0 scontato, mai in discussione. Il minimo indispensabile per raggiungere l’obiettivo della permanenza in serie A, anche se con qualche patema per il pareggio ottenuto in extremis dalla Reggina contro l’Empoli. «Niente calcoli, scenderemo in campo per conquistare i tre punti», avevano sentenziato entrambi gli allenatori. Poi è prevalsa la paura e Torino e Livorno hanno preferito non farsi male, delegando il loro destino ai risultati degli altri campi. Che, tanto per i granata quanto per gli amaranto appaiati in classifica, sono stati positivi sin dal 9' del primo tempo, quando il tabellone ha annunciato il vantaggio dell’Empoli sulla Reggina. A quel punto le due squadre hanno praticamente smesso di giocare. ■ ■ Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 49 . Sport Dopo la promozione. Per Arrigo Sacchi i bianconeri «sono pronti per l'Europa» LA MISSIONE DELLA JUVE TENERE NEDVED E DIDÌ AlexDelPiero:«Abbiamoconclusonelmiglioredeimodiunastagionefaticosaeanomala» EPOLIS Dopo la promozione, il futuro. Saldato il conto di questa «annata assurda», come la definisce Del Piero, la Juventus incomincia a programmare il ritorno in serie A partendo dall’orgoglio del capitano bianconero. «Abbiamo terminato nel migliore dei modi la lunga e difficile cavalcata di questa stagione - dice il numero dieci - il traguardo è tutto nostro». E per evitare di sciupare la fatica di quest’anno con un campionato di transizione, occorre iniziare subito a pensare il futuro. ■ 3Nedved, 34 anni, non ha ancora deciso se continuare a giocare o meno Didì e il direttore sportivo, Alessio Secco, si sia incrinato su alcune scelte di mercato. «È stata una stagione durissima, siamo tutti stanchi», è stata la giustificazione diplomatica con cui Blanc ha cercato di gettare acqua sul fuoco delle ultime incomprensioni. Di sicuro una mano la daranno anche «la felicità e la soddisfazione», come sottolinea Del Piero, per come è finita una stagione «faticosa e anomala». La dedica del capitano è per «il magazziniere Romeo», morto qualche mese fa, e per «Riccardo Neri e Alessio Ferramosca», i due ragazzi della Primavera annegati in un laghetto di MondoJuve. LA JUVENTUS ha ritrovato la se- rie A ma rischia di perdere uno dei suoi trascinatori. Pavel Nedved non ha ancora deciso se continuare a giocare anche la prossima stagione. «Ora ho il tempo di pensare alla mie cose in modo opportuno - ha spiegato - decideremo presto sui miei prossimi passi, al momento non so ancora cosa fare. Prima che cominciasse la stagione mi è stato offerto per due volte di rinnovare il contratto ma ho ringraziato e ho detto no. Trovare stimoli nuovi sarà più difficile - ha aggiunto - e se continuo devo avere degli obiettivi. Tutto è ancora aperto». «L'ATTUALE FORMAZIONE della Juve ha più campioni del mondo e giocatori di esperienza internazionale del Liverpool». Arrigo Sacchi va in controtendenza rispetto a quanti sostengono che i bianconeri hanno bisogno di tanti acquisti per essere competitivi anche nel massimo campionato. ■ SAMPDORIA SPIETATA E CATANIA SUL FILO FESTAPERPERUZZZI CHESALUTAILCALCIO 5); Edusei 6, Baiocco 6, Caserta 6; Izco 5.5 (23'st Corona 5.5), Mascara 6, Spinesi 5.5 (38'st Rossini sv). Allenatore: Marino 6. . ................................................................. Arbitro: Stefanini di Prato 6. . ................................................................. Lazio Parma 0 0 . ................................................................. Catania (4-3-3): Pantanelli 5.5; Cesar 5.5, Stovini 6, Vargas 5.5, Sardo 6 (16'st Silvestri . ................................................................. Ammoniti: Volpi, Falcone, Caserta, Edusei. . ................................................................. La Sampdoria supera di misura il Catania. Sconfitta pericolosissima per i siciliani in chiave salvezza visto che giocheranno gli ultimi 90' contro il Chievo sul neutro di Bologna. ■ ■ Budan 5 (1' st Gasbarroni 6.5), Rossi 6.5 (43' st Bocchetti sv). All.: Ranieri 6. . ................................................................. Arbitro: De Marco 6. . ................................................................. Ammoniti: Ledesma e Inzaghi. . ................................................................. Rete: 20'st Zenoni Sampdoria (4-1-4-1): Castellazzi 7; Zenoni 6.5, Accardi 6, Falcone 6, Pieri 6; Volpi 6.5 (45'st Arnulfo sv); Maggio 6, Delvecchio 6 (10'st Ziegler 6), Palombo 6, Franceschini 6 (29'st Sala 6); Quagliarella 6.5. Allenatore.: Novellino 6 qConcluso l’ingaggio di Har- greaves dal Bayern, che ieri Beckenbauer ha ufficializzato (si dice per una cifra pari a 25 milioni), il Manchester United continua a guardarsi attorno per la prossima stagione. Per l’attacco sono due i nomi che circolano: il brasiliano Afonso Alves, rivelazione con l’Heerenveen dove ha segnato 34 gol in 31 partite e il giovane dell’Ajax, Klaas Jan Huntelaar, valutato circa 18 milioni di euro. I Red Devils hanno nel mirino anche il giocatore del Porto Anderson dopo aver abbandonato, invece, la pista che porta a Nani dello Sporting. ■ PER UN POSTO CHAMPIONS All'Olimpico. Il Parma può ancora salvarsi 1 0 DAL BAYERN A MANCHESTER Hargreaves-Red Devils Beckenbauer conferma Spareggio in Eredivisie AZ-Ajax 2-1 nella gara-1 A Marassi. Siciliani a rischio serie B Sampdoria Catania FLASH . ................................................................. «IN TRECENTO giorni siamo passati dal baratro alla A, ora ne abbiamo cento per fare una grande Juve», ha ammesso il presidente Giovanni Cobolli Gigli nel bel mezzo della festa di Arezzo. Niente celebrazioni dunque, in linea con lo spirito sabaudo che i tifosi hanno mostrato rinunciando ai caroselli e ai bagni di folla, e sotto con il lavoro. Il primo nodo da sciogliere sarà quello dell’allenatore. L'amministratore delegato Jean Claude Blanc ha annunciato l'intenzione di incontrare Didier Deschamps. «Resterà con noi, c'è un progetto di cinque anni», è stata la sua prima rassicurazione. Ma prima di mettere nero su bianco il rinnovo del tecnico della rinascita occorrerà risolvere alcune incomprensioni interne. Non è un mistero ormai che nelle ultime settimane il rapporto fra F* Lazio(4-3-1-2):Berni6(39'stPeruzzisv),De Silvestri 6.5, Stendardo 6, Cribari 6, Bonetto 6, Firmani 6, Ledesma 6 (25' st Baronio 6), Manfredini 6.5; Jimenez 5.5, Rocchi 6, Pandev 5 (20' st Inzaghi 5.5). All.: Rossi 6. . ................................................................. Parma (4-4-2): Bucci 6.5, Coly 6, Couto 6, Paci 5.5, Castellini 6, Dessena 6, Grella 6, Parravicini 6 (29' st Cigarini sv), Muslimovic 6, Finisce 0-o all'Olimpico, tra la Lazio che chiude al terzo posto e il Parma che incassa un punto utile per cercare la salvezza all'ultima giornata. L'Olimpico ha salutato Peruzzi, che ieri con qualche minuto in campo ha chiuso la sua carriera. ■ ■ qL'AZ batte l'Ajax nell'andata dello spareggio di Eredivisie che deciderà la squadra che andrà in Champions insieme al PSV Eindhoven campione d'Olanda. I ragazzi di Van Gaal subito in vantaggio con Cziommer, pareggio di Sneijder e gol decisivo di Arveladze al 90'. ■ . ................................................................. TESTA A TESTA NELLA LIGA Real, tre punti al 93' valanga Barça a Madrid AP 3Gioia Real al gol di R.Carlos qIl Real di Capello vince 3-2 sul campo del Recreativo Huelva al termine di una gara pazzesca e mantiene la vetta della Liga grazie alla rete decisiva di Roberto Carlos al 93' (di Robinho e Van Nistelrooy su rigore gli altri gol). Non arriva nessun aiuto dai cugini dell'Atletico che, in casa (0-6), danno il via libera al Barcellona in vantaggio di tre reti già a metà gara (Messi, Zambrotta ed Eto'o in 6'). Il Siviglia, neo campione in coppa Uefa, resta a due punti dal duo di testa grazie al gol del 2-1 di Kanouté (83') a La Coruna col Deportivo. ■ 50 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 51 . Sport R+ A Bergamo. Pari oroboco e addio Uefa Il Cagliari si salva e vende i gioielli Per Suazo è quasi fatta all'Inter, Esposito è nel mirino della Roma. Richiesto anche Langella. RISULTATI Cagliari 3 Roma 2 Cagliari (4-3-3): Chimenti 6, Ferri 6.5, Lopez 6.5, Bianco 6.5, Del Grosso 6 (45' st Capone sv), Biondini 6.5, Conti 6.5, L. Colucci 6, Marchini 7.5 (26' st Budel sv), Suazo 7, Pepe 6. Allenatore: Giampaolo 7. Roma (4-2-3-1): Curci 5, Panucci 6.5, Ferrari 6 (18' st Rosi 6), Mexes 6, Tonetto 6, De Rossi sv (31' pt Faty 6), Aquilani 6, Wilhelmsson 6 (29'stTavanosv),Perrotta6,Taddei6,Totti6. Allenatore: Spalletti 6. Arbitro: Brighi di Cesena 6. Reti: nel pt 12' Suazo, 29' Totti (rig.), 39' Marchini; nel st 23' Marchini, 40' Totti. Note: Ammoniti Biondini, Mexes e Aquilani. qIl Cagliari di Marco Giam- paolo batte 3-2 la Roma e può festeggiare la salvezza con un turno d’anticipo rispetto alla fine del campionato. Al gol iniziale di Suazo ha risposto Totti su rigore, mentre a regalare la vittoria ai sardi è stata la doppietta decisiva di Marchini. Ancora di Totti il gol finale del 3-2 e al capitano giallorosso mancano così solo due reti per arrivare così alla Scarpa d’Oro. Al fischio di Brighi esplode la gioia del Sant'Elia per una salvezza che ad un certo punto del campionato sembrava un miraggio. E ora si apre la caccia ai gioielli del Cagliari. Il bomber Suazo sembra destinato all'Inter, ma certamente giocherà in una grande squadra, mentre Esposito potrebbe finire proprio alla Roma. Partirà anche Langella dopo la . ■ Messina 2 Fiorentina 2 Chievo 1 Ascoli 0 Messina (4-5-1): Paoletti 5.5; Lavecchia 6, Morello 5.5 (1'st Calà 6), Candela 6, Giallombardo 5.5; Alvarez 6, D’Aversa 5.5, Pestrin 5, Masiello 5 (32' st Montella sv), Parisi 5.5 (14' st Cordova 6); Riganò 6.5. All.: Bolchi 6. Fiorentina (3-4-3): Frey 6.5; Ujfalusi 6, Gamberini 6.5, Kroldrup 6; Gobbi 6, Blasi 6, Liverani 6.5, Montolivo 6.5; Jorgensen 6 (14'st Kuzmanovic 6), Reginaldo 5.5, Pazzini 7. Allenatore: Prandelli 6. Arbitro: Velotto di Grosseto 6. Reti:23'ptPazzinisurigore,13'stGamberini, 36' st Riganò 42' st Riganò su rigore. Chievo (4-3-3): Squizzi 6,5, Malagò 6, Mandelli 6, Mantovani 6, Lanna 6, Sammarco 6,5, Marcolini 6,5 (43'st Italiano s.v.), Brighi 6, Semioli 6, Bogdani 6 (4'st Obinna 6,5), Pellissier 6(40'stCossatos.v.).All:Delneri6 Ascoli (4-4-2): Boccolini 6, Minieri 5,5 (32'st Belluscis.v.),Melara5,5,Lombardi6,Pesce6, Guberti 6 (9'st Perrulli 6), Zanetti 6, Boudianski 6,5, Bonanni 5, Soncin 5,5, Paolucci 6 (1'st Job5,5).All:Sonetti Arbitro:PalancadiRoma6 Rete:nelpt43'Marcolini Note:AmmonitiMinierieMalagò qMonologo viola nell'ultima di serie A del Messina davanti al proprio pubblico ma la squadra di Prandelli pur dominando la gara riesce a farsi raggiungere dai giallorossi che, pungolati nell’orgoglio dai fischi dei pochi tifosi, trova la rimonta grazie a Riganò che raggiunge così 17 gol nella classifica cannonieri. Poco male perché con il pareggio i viola conquistano la zona Uefa. Classica gara di fine stagione, sotto un sole cocente e con due squadre che nulla avevano da chiedere più al campionato. In campo poche attrazioni da una parte e dall’altra, assenze come quelle di Toni e Mutu da una parte, una contestazione verso una squadra già retrocessa dall’altro, hanno tenuto lontano il pubblico dal San Filippo. Dopo un solo mese finisce l'avventura di Bolchi a Messina. ■ qUn guizzo di Marcolini proietta il Chievo verso la salvezza. Missione compiuta al "Bentegodi" per la formazione di Gigi Del Neri, che domina contro l’Ascoli nonostante lo striminzito 1-0 maturato alla fine del primo tempo. Ma quello che contava era vincere, i tre punti sono arrivati e grazie ai risultati degli altri campi, con il pari della Reggina a Empoli e la sconfitta del Siena a Palermo, il Chievo ha ora due punti sul terz'ultimo posto e la permanenza in A non è più un’utopia: contro il Catania, domenica nello scontro diretto, basterà non perdere. Ma Alla fine in casa del Chievo bocche cucite, silenzio stampa per protesta contro l'Empoli, che si è fatto rimontare tre gol dalla pericolante Reggina: un risultato che i dirigenti e i giocatori veneti considerano sospetto. ■ ATALANTA E INTER NON SI FANNO MALE I TIFOSI INVECE SÌ Battagliafraultrasconsassaiolaallastazione CERESCIOLI Atalanta Inter 1 1 Atalanta (4-5-1): Calderoni 6.5; Rivalta 6, Loria6,Carrozzieri5.5,Adriano6.5;Abejon6(8' st Donati 6), Bernardini 6.5 (29' st Bombardini sv), Ariatti 6.5, Ferreira Pinto 7, Tissone 6; Zampagna 6 (8' st Vieri 6). Allenatore: Colantuono 6.5. I . ................................................................. Inter (4-4-2): J. Cesar 6; Andreolli 6.5 (19' st ZanettiJ.6),Cordoba6,Burdisso6,Grosso6; Stankovic 6.5, Dacourt 6 (39' pt Figo 6.5), Cambiasso 6, Solari 6 (14' st Maicon 6); Gonzalez 6, Crespo 6.5. Allenatore: Mancini 6. . ................................................................. Arbitro: Romeo di Verona 6. . ................................................................. Reti: 10' pt Ferreira Pinto, 2' st Figo su rigore. . ................................................................. Ammoniti: Ferreira Pinto, Abejon, Carrozzieri, Dacourt. . ................................................................. ■ Una bella Atalanta blocca i campioni d’Italia dell’Inter sull'1-1, dice addio ai sogni Uefa, ma nell’ultima partita in casa può comunque festeggiare una grande stagione, con una salvezza conquistata con largo anticipo e i cento anni dalla sua fondazione. Ma è stata battaglia con lancio di pietre e oggetti di 3Vieri, niente gol dell'ex ogni genere fra tifosi prima della partita di Bergamo, nei pressi della stazione ferroviaria di Terno d’Isola. Un gruppo di ultras atalantini ha preso a sassate il convoglio su cui si trovavano circa 200 ultras dell’Inter. Per rispondere, i nerazzurri hanno devastato le loro carrozze lanciando all’esterno tutto ciò che erano riusciti a strappare. ■ 52 E Polis 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] Sport Serie C2. I bresciani hanno battuto entrambe le volte la squadra granata in regular season MONTICHIARI BRUTTO CLIENTE MA PORTO SOGNA IL RISCATTO Sorbispronaisuoi:«Soquantovalgono,dobbiamosolorialzarelatesta».TraipaliMinnetperlasqualificadiMarcon Un Porto col morale basso ma con la voglia di riscatto si appresta a giocarsi il playout che vale una stagione. Le sensazioni in riva al Lemene sono contrastanti, perché all'amarezza di aver lasciato per strada un mare di occasioni sprecate, si affianca la consapevolezza di avere ancora una freccia al proprio arco, l'ultima e la più importante. Domenica prossima dunque il Porto se la dovrà vedere con il Montichiari, formazione che ha sempre avuto la meglio quest'anno sui granata. ■ ANDANDO A SPULCIARE i dati, si scopre che il Montichiari all'andata superò i granata per 21: il 12 novembre infatti i rossoblu riuscirono ad espugnare il Mecchia grazie alla rete di Murante e al rigore, messo a segno ad una dozzina di minuti dal 90', da Masi, che rispose alla rete di Agazzone un paio di minuti prima. Al Menti, dove saranno di scena domenica prossima, i ragazzi del presidente Mio capitolarono, ancora una volta per colpa di un rigore, ancora una volta calciato da Masi. Fu una sconfitta inaspettata che diede il la ad un'involuzione che da allora non si è più fermata. La squadra sta attraversando un periodo di luci ed ombre sotto il profilo fisico. Infatti capitan Marco Cunico e l'attaccante Michele Pietranera hanno qualche acciacco da smaltire, mentre prosegue la guarigione del fantasista Ciccio Mortelliti che a Montichiari dovrebbe presidiare la fascia sinistra. Chi non ci sarà è invece il Portiere Sergio Marcon, che dopo 33 partite di fila senza saltare nemmeno un minuto è stato squalificato per 3 giornate a causa di proteste all'arbitro nel dopo gara nella sciagurata trasferta di Sassari. Quindi ai playout portiere titolare sarà Massimo Minnet, 23 anni compiuti la vigilia di Natale. Se il Porto giocasse oggi, Sorbi dunque schiererebbe l'ex Belluno tra i pali, mentre indifesa con Anania a destra e Voria centrale, tornerebbero a disposizione EPOLIS 3Il Porto si prepara ai playout col Montichiari anche uomini importanti come Madaschi e Federici, entrambi out con la Biellese per squalifica. I problemi sarebbero a centrocampo, perché se Mortelliti giocasse a sinistra e Chiopris Gori a destra ci sarebbero due maglie da dividere tra Nicodemo, Agazzone, e Favret. In attacco Cunico affiancherà uno tra Pietranera e Volpato, entrambi però in un periodo non positivo. «La squadra - ha detto Sorbi - subisce troppo le pressioni: è sufficiente un gol subìto per complicare tutto. Ma conosco il valore dei miei: dobbiamo rialzare la testa e giocarci il tutto per tutto a Montichiari». Il 27 maggio si gioca a Montichiari alle 16, il 3 ritorno al Mecchia, sempre alle 16. Il Porto ha chiuso il torneo con 36 punti, 2 in più del Montichiari: come lo scorso anno con la Biellese affronta i playout con il vantaggio della prima gara in trasferta. I granata si salvano se pareggiano le due gare o se perdono una gara e vincono l'altra con un gol di scarto. ■ R.G. Serie D. Rinnovano in quattro, mister Groppello ancora tratta Clodiensi. I piani per l'anno prossimo DOPO UN'ANNATA SULL'ALTALENA LO JESOLO GIÀ PENSA AL FUTURO CHIOGGIA AMBIZIOSO NEL MIRINO C'È LA C2 Una stagione che dire tumultuosa è riduttivo, con tre allenatori (Pulin, Giacomin e Groppello) e il ds Gradella che ha lasciato lo Jesolo a metà torneo; partita tra le favorite, la squadra ha subito una lunga crisi a metà campionato ma è stata autrice di un ottimo rush finale con playoff sfumati all'ultimo, solo dopo la partita stregata di Bolzano. Tutto questo è lo Jesolo 2006/2007, formazione che ha sofferto parecchio ma che ha avuto l'indubbio merito di alzare la testa nel momento più duro, sfiorando il colpaccio che solo tre mesi fa sembrava un miraggio. Ma ora, archiviata la stagione, lo staff nerazzurro guarda al futuro e ci sono già delle novità. Notizia ufficiale infatti è il rinnovo del contratto per Gaetano Gambino, Dario Giacomazzi, capitan Willy Baiana e ■ EPOLIS 3Jesolo pensa al 2007/2008 Simone Bertagno. Questione solo di ore per la riconferma anche dell'esperto difensore padovano Marco Sadocco. «Questi giocatori ci sono stati richiesti da altre società - ha detto il presidente Pavanetto - ma rimangono qui. Se il prossimo torneo vogliamo migliorare il risultato di quest'anno non si può stravolgere l'ossatura della squadra». E mister Renzo Groppello? La trattativa è in corso, ma nulla è ancora certo. Confermati il massaggiatore Cescon, il preparatore dei portieri Lenisa e il preparatore atletico Marin. Nel frattempo, per il mercato allenatori, Daniele Pasa da Belluno passa al Montebelluna, Enrico Cunico ha rinnovato con l'Eurocalcio e Claudio Clementi con il Montecchio; Andrea Manzo, al Porto fino a ottobre, è andato al Quinto. ■ R.G. ■ Un grande campionato, concluso a terzo posto, condito dall'uscita dai playoff al primo turno, con il Carpi. Si conclude dunque con un pizzico di amarezza la migliore stagione del Chioggia di sempre «Alcuni infortuni hanno condizionato il nostro torneo in un paio di gare decisive - si commenta in sede -, ma questa è stata una stagione più che positiva. La squadra si è ben comportata: forse alla sfida decisiva il Carpi è giunto con le pile più cariche rispetto a noi». Il Chioggia ha chiuso il torneo con 59 punti in 34 gare; meglio dei granata solo Rodengo (67) e Castellarano (64), con la seconda miglior difesa del torneo (28 gol al passivo, una media di 0,82 gol subiti a partita). La riconferma del tecnico appare scontata, la firma arriverà nei prossimi giorni; durante la cena di fine EPOLIS 3Chioggia pensa alla C2 anno il presidente Gino Levantaci ha sottolineato come il progetto iniziato l'anno scorso proseguirà come da programma. La società vuole costruire una squadra ancor più competitiva, in grado di giocarsi la vittoria finale del prossimo torneo. ■ R.G. Concessionaria per la pubblicità EPM Spa Telefono 041.5313.409 E Polis 21 Maggio 2007 53 . 54 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 55 . Sport Ciclismo. Il giovane costretto a lasciare la fuga buona dal ds Tennis. L'iberico ko dopo 81 vittorie RICCÒ SI ARRABBIA CON PIETRO ALGERI InAmericaLandisnegatutto:«NonpotevovincereilTourbarando» EPOLIS Davide Chinellato [email protected] La tappa di Fiorano ha dimostrato ancora una volta tutta la sfortuna di Paolo Bettini in questo Giro. Dopo la caduta di qualche giorno fa, il campione del mondo è stato beffato in volata dal norvegese Arvesen. «Ho fatto un grande sforzo - ha detto Bettini -, ma non è bastato per vincere. Sapevo che mi sarei trovato in difficoltà nel finale, per questo sono partito ai 500 metri. Ho staccato tutti ma non Arvesen. Voglio la vittoria, la cercherò fino alla fine». Furibondo a fine tappa Riccardo Riccò, entrato nella fuga buona ma rialzatosi dopo 25km «Finché c'ero io, non andavano d’accordo - ha detto a denti stretti dopo il traguardo -. Si vede che con me dentro, questa fuga non sarebbe andata. Mi temono per la classifica generale? Può darsi, non lo so». Poco dopo l'atleta della Saunier Duval ha spiegato di aver ricevuto ordini dall'ammiraglia. Sulla questione è in- ■ 3Riccardo Riccò è furioso tervenuto anche Gilberto Simoni: «Non ho capito l'azione di Riccò - ha detto il capitano del team diretto da Pietro Algeri -: credo che dovremo parlarci». A MALIBÙ, intanto, Floyd Lan- dis ha deposto nel sesto giorno di udienze davanti ai tre arbitri che devono decidere se condannare il re del Tour 2006 per la positività al testosterone nella 17esima tappa della scorsa Grand Boucle. Landis, sotto giuramento, ha negato di aver assunto testosterone durante la sua carriera: «Non avrei potuto vincere il Tour barando - ha spiegato il 31enne cresciuto in una comunità Mennonita -, perché non avrei potuto esserne orgoglioso». Landis ha poi ammesso di essere stato nella stessa stanza con il suo ex manager, Will Geoghegan, quando questi ha minacciato via telefono Greg Lemond. «Stavamo cenando nella sala di un hotel, ma non ho sentito quello che ha detto». Landis verrà contro interrogato oggi dagli avvocati dell'Usada, l'agenzia antidoping americana. In precedenza aveva deposto Don Catlin, ex direttore del laboratorio antidoping dell'Univeristà di Los Angeles, considerato il migliore di quelli della Wada. Catlin ha detto di ritenere che Landis si sia dopato, ma ha anche messo in discussione i metodi del laboratorio francese che ne riscontrò la positività. ■ MARZIANOFEDERER RIMANDANADAL GIÙSULLATERRA AlForoItalicosuccessodellaserbaJankovic ■ Amburgo non è il Roland Garros e neppure Roma, ma Roger Federer ricorderà la vittoria di ieri come una delle più belle della carriera: al sesto tentativo è riuscito a battere Nadal sulla terra, spezzando la serie-record dello spagnolo che era arrivato a 81 successi di fila sul rosso. «Se proprio dovevo perdere è giusto che sia stato lui a battermi» ha detto Rafa e non poteva trovare una frase più azzeccata. La loro rivalità, che peraltro inizia e finisce dentro il campo da gioco, sta entrando nella storia ogni giorno di più. Il match di ieri era iniziato come al solito, ovvero con un Nadal solidissimo e un Federer che sembrava incapace di uscire dal suo incubo personale. Dopo aver perso il primo set per 6-2, però, lo svizzero ha saputo cambiare marcia: ha preso decisamente l’iniziativa e non ha sbagliato più nulla, infliggendo al rivale un incredibile 6-2 6-0. FINALE A SORPRESA anche agli Internazionali d'Italia dove la AP 3La premiazione di Federer serba Jelena Jankovic ha centrato il titolo battendo (7-5 6-1) la russa Svetlana Kuznetsova. Epilogo con un tocco d'azzurro grazie al torneo di doppio, conquistato da Mara Santangelo insieme alla francese Nathalie Dechy ai danni della coppia tutta tricolore formata da Tathiana Garbin e Roberta Vinci: 6-4 6-1 ■ FEDERICO MALERBA 56 21 Maggio 2007 Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 Sport e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 57 . Vela America's cup. Il fashion team si racconta con le parole dell'equipaggio e di patron Bertelli DE ANGELIS E IL SEGRETO LUNARE «TUTTI PER UNO UNO PER TUTTI» Loskipperfrenaperòglientusiasmi:abbiamoavutounasettimanadigraziamaillavorononècompiuto,anziriparte ANSA 3Una suggestiva veduta aerea della spettacolare sfida di semifinale tra Luna Rossa e Oracle «La “squadra” siamo noi, quelli di Luna Rossa»: ecco il segreto spaziale dell'equipaggio che vince, del team internazionale a guida napoletana, Francesco de Angelis, del gruppo che funziona «nonostante le tante variabili e la complessità di seguire i mille aspetti diversi di quest'avventura». Da qualunque parte si giri la questione Luna Rossa e al di là di come andranno le cose tutti, all'interno dello squadrone col guidone dello Yacht club di Genova, il patron toscano, lo sponsor milanese, i progettisti inglesi, il timoniere australiano, il tattico brasiliano e così via, sono concordi nel diplomaticamente condividere successi e primato odierno, nel fare professione di modestia lodando l'altro e gli altri. Lo dice de Angelis, gli fa eco Bertelli, lo butta lì Spithill, lo conferma Grael, lo ribadisce Tronchetti. ■ UN CORO PROPRIO perché si la- vora all'unisono, tutti d'amore e d'accordo per l'obiettivo più alto, il risultato. Bene. Un esempio che per de Angelis «viene da lontano, dalle precedenti espe- rienze di coppa (due, 2000 e 2003, ndr) e da tre anni, gli ultimi di lavoro quando ho capito che non potevo far tutto io ma bisognava dividersi i ruoli, trovare gli specialisti ognuno nel campo e mi pare che abbiamo scelto bene». Il ragionamento con accanto lo stesso Spithill, il timoniere, l'uomo delle partenze sprint, dei match race, dei testa a testa vinto soprattutto e bellamente con gli americani di Oracle. Annuisce l'australiano che spiega come lui «trova conforto dalla presenza a bordo di de Angelis» che gli sta alle spalle e che nel pozzetto ha una funzione equilibratrice, osserva e valuta e dice, poco, ma dice. Team silente quindi. Intento a fare e non a polemizzare tipo gli americani con equipaggio neozelandese andato in tilt proprio per incompatibilità e diversità di vedute. Luna Rossa no. Dal quadrato di comando alla prua tutto è sincronizzato, operazioni e volontà, come ripete de Angelis, come annuisce patron Bertelli, quello che, confessava dopo il 5-1 agli Usa, «su questo risultato avevo giurato, quasi scommesso, ma a favore di Ora- cle». E ora? «Ora si continui così», dice non senza solennità e orgoglio prima rivolto ai suoi al rientro al base dove ha luogo una breve cerimonia mentre fuori l'entusiasmo dilaga e i “campioni” s'invocano, poi lo ripete ad ogni pié sospinto. Acqua sul fuoco, tutto sommato e bocce ferme. C'è da guardare avanti e Spithill, il più lodato insieme a Torben Grael, gioisce in volto ma pronuncia parole caute: «Son qui per imparare, certo il mio sogno è la coppa America come per de Angelis e tutti noi, ma la strada è ancora lunga e difficile». Chi si spinge un po' più in là è Tronchetti che legge nel successo di Luna Rossa «un impegno italiano ma degli italiani che quando vogliono Il dato Timori New Zealand ■ ■ «Oggi mi piacerebbe trovarmi nella situazione di Luna Rossa, ma Desafio Espanol si sta dimostrando molto forte. Una volta che partono davanti è quasi sempre difficile passarli. Con loro non si può mai abbassare la guardia. Domani ci prendiamo una giornata di riposo e aspettiamo la regata di domani», lo ha dichiarato da Valencia il timoniere Dean Barker, di Emirates Team New Zealand, dopo la regata persa contro gli iberici. E New Zealand, con cui Luna Rossa ha pareggiato il conto neiu round robin delle qualificazioni alle semifinali Vuitton e che restano un cliente scomodo, ora sembra cominciare a temere il gruppo italiano e la sua continuità. Squadra solida, non hanno buchi a bordo e tantomeno hanno difetti i n partenza, dicono i neozelandesi che avevano già affermato: «Se anremo in finale con gli italiani la partita sarà lunga e difficile, son bravi in tutti ruoli e hanno una gran barca». sanno fare anche perché quando ci si mettono...». Rivendica qualche merito insomma. Ci ha creduto e messo lo sponsor principale e telefonico sullo spinnaker della barca. Impegno non da poco ma risultato sin qui all'altezza. Non come altri che, vedi Mascalzone Latino o + 39, gli sponsor rischiano di perderli per strada, se ne faranno ancora. IL PIÙ FRANCO, alla fine, è proprio lo sconfitto, quel Chris Dickson neozelandese al soldo di Oracle, che rende omaggio a de Angelis e compagni, «sono stati più bravi, niente da dire, e in ogni occasione: pensavamo di essere bravi, abbiamo lavorato sodo, credo, abbiamo speso tutto quello che era possibile, abbiamo messo insieme i migliori ma non è bastato: di nuovo bravi». E che farà Dickson dopo questa brutta batosta? Non lo sa, e dice di non aver fretta, prima deve guarire da questa ferita «non tanto per la sconfitta ma per il modo netto, la superiorità di Luna Rossa: vado a casa, dalla mia famiglia in Nuova Zelanda. E auguri». ■ G. CE. 58 21 Maggio 2007 E Polis 21 Maggio 2007 Sport R RITRATTO 59 . Ilpersonaggio Ivan Klasnic calciatore SCHEDA Nato ad Amburgo il 29 gennaio del 1980 da due emigranti croati trasferitisi in Germania, l'attaccante cresce nel St. Pauli, per poi trovare definitiva consacrazione nel Werder Brema. Nonostante le reiterate offerte per dire sì alla nazionale tedesca, Ivan opta per la Croazia, con la quale disputa il mondiale 2004 senza giocare quasi mai. Il calciatore cui la vita si mise di traverso, aspetta un'occasione per correre ancora Il nazionale croato, operato d'urgenza per l'asportazione di un rene, è tornato ad allenarsi con prudenza, sognando un improbabile ritorno al campo all'agonismo. di Malcom Pagani A E POLIS quelle vecchia volpe di Rudi Voeller che in lui vedeva l'attaccante lucido rapido ed essenziale che anni prima era stato anche lui, il talento di Ivan Klasnic non era sfuggito. Lo aveva corteggiato a lungo, questo figlio di emigrati croati nato ad Amburgo, perché vestisse la maglia della nazionale allora guidata dal più romano tra i tedeschi di Germania, quello di cui la curva si innamorava ogni domenica. Klasnic ascoltò, soppesò grato e poi declinò l'offerta. Croato si sentiva, croato sarebbe rimasto. Ora che niente è più importante che respirare, anche la nazionalità diventa un orpello secondario per Ivan. Il male si presentò a novembre del 2006 con sospette fitte alla schiena, in seguito ad un banale attacco d'appendicite. Klasnic varcò la porta dell'ospedale, si sotto- stato sciocco puntare un solo euro. Ivan lo scaramantico che nel Werder Brema, la squadra che della sua storia di calciatore arrivato tardi al successo, aveva fatto un'icona europea, portava il numero 17, appoggiò corni ed ex voto per terra e scoppiò a piangere. L'attesa dell'operazione fu un calvario reso straziante dalla partecipazione popolare al dramma di Klasnic e all'adozione da parte della sua famiglia, di tutte le estreme misure necessarie quando si sta per perdere uno cui si vuole bene. La madre e il fratello Josip, si offrirono di donare il proprio rene, scelta la prima ipotesi, il primo intervento a Gennaio dell'anno in corso, sembrò perfettamente riuscito. Dopo poche ore però Klasnic rigettò l'arto, costringendo in poche settimane gli improvvidi medici che già si erano spinti a definire i tempi del decorso, a trovare un altro donatore, individuato nel padre. Il 16 marzo, con una segretezza pari alla delicatezza del momento, ad Hannover, finalmente Ivan ha ripreso a Rudi Voeller lo inseguì a lungo nel tentativo di convincerlo a vestire la bianca maglia della Germania. Lui rifiutò Dopo il primo ricovero fu la madre a regalargli il suo organo. L'atleta lo rigettò quasi subito e tornò sotto i ferri pose al controllo di routine, prologo drammatico di ogni Via Crucis con l'imprevisto dietro l'angolo e scoprì locuzioni fino ad allora sconosciute come «scarsa funzionalità» e «trapianto». Il suo rene non ripuliva più niente, ridotto ad un'idea sbiadita, come una partita senza gol o uno stadio senza pubblico. I medici non gli lasciarono alternative e sotto la luce di un anonimo neon, impietosa come sa essere la sorte con un ragazzo di 27 anni, gli dissero che no, con quell'organo dimezzato, non solo la carriera ma l'esistenza stessa era un 1-X-2, sul quale sarebbe vivere. Pochi giorni fa, con lentezza e cautela, ha ripreso a correre. Sul volto incastonato da una barba folta, schermo insufficiente a proteggersi da tutto il dolore e la disillusione provata in questi mesi, spuntava un sorriso timido. «In pochi mesi tornerò più forte di prima. Sarò il primo giocatore con tre reni-ha provato a scherzare nella commozione generale-un vero fenomeno». L'unico che progetta un reale ritorno in campo, in questo momento è lui. Non si può negare al condannato la speranza, è tutto ciò che possiede e a ben guardare, non è molto. ■ 3Un'immagine di Ivan Klasnic con la maglia della Croazia, qui osserva Liverani calciare qKatsuharu Tanaka solleva il braccio in segno di trionfo dopo aver vinto tre milioni di dollari nella valuta di Singapore ovvero 1 milione e 45mila euro, grazie anche al fedele compagno Shadow Gate. Sport Katsuharu Tanaka, fantino fortunato 60 E Polis 21 Maggio 2007 Zoom Telefono 041.2573.1 sms 346.3665.951 e-mail [email protected] E Polis 21 Maggio 2007 61 . Sport Rugby. Domenica la finale con Prato per l'accesso al Super 10 Volley Universitari CASINÒ IN FINALE MARCHIOL FUORI L'ALISEA SCONFITTA DALLA FORIS PUÒ ANCORA SPERARE TAEKWONDO D'ORO PER IL CUS LUCACIU IMBATTIBILE ■ L'Alisea San Donà ieri pomeriggio ha fallito la prima possibilità di andare direttamente in B1. Dopo aver perso per 3-0 gara-1, il sestetto bianco-celeste è stato sconfitto in casa al tie-break dal Foris Index Conselice. i padroni di casa hanno commesso ben 21 errori alla battuta, regalando così la partita al team ravennate. Dopo un primo set alla pari, vinto 2624 da San Donà, nel secondo sono iniziate le difficoltà dell'Alisea, arresasi 20-25. Nel terzo e nel quarto le due contendenti hanno regalato il parziale all'avversaria (25-16, 18-25) e poi si sono giocate il tutto per tutto al quinto set, conquistato dal Conselice con il punteggio di 15-12. Ora San Donà dovrà giocare un'altra finale contro la vincente del tabellone della seconda fase che scaturirà dal confronto tra il Livorno ed il Fiemme Fassa. Scaggiante dovrà lavorare molto nei prossimi giorni, sia dal punto di vista psicologico che tecnico, altrimenti la B1 rimarrà un sogno. ■ B.M. ■ Ancora soddisfazioni per il Cus Venezia ai Campionati Nazionali Universitari di Jesolo, manifestazione organizzata proprio dal centro universitario sportivo universitario lagunare. Dopo quelle di sabato sono arrivate altre due medaglie per la squadra del presidente Franco Vianello Moro. Nel taekwondo, categoria fino a 57 chilogrammi, infatti, è arivato l’oro di Anamaria Lucaciu, che in finale ha battuto Tiziana Liuzzo (Catanzaro). La romena, studentesse 21enne di lettere al debutto agli italiani, si è imposta in una gara molto combattuta. Terze Elena Orlandini (Parma) e Patrizia Cirone (Bari). Dopo l’oro di Andrea Favaro nel kumite (combattimento) 70 kg, dal karate un’altra medaglia per il Cus Venezia, con Adele Cozzani bronzo nel kumite, categoria sopra i 65 kg. In questa gara il successo è andato a Camilla Persi (Genova), prima davanti ad Alice Scanu (Cagliari), l’altro bronzo è andato a Elena Michellini (Genova). ■ Gliamaranto-oroadunpassodall'eliminazioneneiminuticonclusivi ILARIA CABURLOTTO . . ................................................................. VENEZIA MARCHIOL . ................................................................. 30 19 Casinò di Venezia: Carlesso; Giampietri, Levi, Cadorin (dal 14' Corazza), Paolucci; Gibson, Marcuglia; Wium, Bortolato, E. Candiago; Gritti, Sanguin; Penafiel (dal 34'st Cecchetto), Gianesini, Frasson (dal 34'st Ruffert).All:Serris-Casellato . ................................................................. Marchiol San Marco: Morsino; Torresan (dal 21'st Gerotto), Ceccato, Saseve, Damo (dal 21'st Lo Schiavo); Gregnanin, Benetti; Saviozzi, Frassinella, Sponchiado; Montani, F. Candiago (dal 26'st Toffanello); Moro (dall'11'st Pin),Giazzon,Brugnaro. . ................................................................. Marcature: pt: 1' c.p. Levi, 5' c.p. Benetti, 12' m. Wium, 21' c.p. Levi, 24' c.p. Benetti, 30' c.p. Levi, 36' m. Wium tr. Levi. st: 2' c.p. Benetti, 7' c.p. Levi, 13' c.p. Levi, 20' c.p. Benetti, 31' m. Morsinotr.Benetti,37'c.p.Levi. . ................................................................. Arbitro:BonaccidiRoma . ................................................................. Beatrice Majer [email protected] Il Casinò di Venezia è ancora in corsa per centrare l'o- ■ 3Casinò in finale biettivo di raggiungere il Super 10. Domenica prossima, infatti, contenderà a Prato l'accesso nella lega d'eccellenza del rugby italiano. Ma questa speranza, a pochi istanti dal fischio finale, stava per svanire. Il trevigiano Benetti, infatti, ha avuto la possibilità di portare a -8 il gap di svantaggio dai padroni di casa con un calcio di punizione da posizione non difficile, ma lo ha clamorosamente sbagliato. Se l'ovale avesse centrato i pali il Marchiol San Marco avrebbe capitalizzato il 23-14 del match d'andata ed eliminato a sorpresa la squadra che aveva dominato il girone 1. DAVANTI ad un pubblico record, quasi quattromila persone, i lagunari hanno tentato fin da subito di accumulare punti grazie ai piazzati di Levi. La partita non è stata spettacolare, ma certamente elettrizzante. Nella prima frazione, a parte Levi, si è messo in evidenza Wium che ha offerto una prestazione molto buona, sia per le due mete realizzate sia per il lavoro fatto durante tutta la partita. Nell'ultimo quarto d'ora il Casinò ha avuto qualche difficoltà a respingere gli attacchi trevigiani, bravi a sfruttare l'occasione grazie alla meta di Morsino. Ma nel momento decisivo Benetti non è riuscito a sferrare il colpo mortale che avrebbe ucciso le speranze degli amaranto-oro. ■ 62 E Polis 21 Maggio 2007 E Polis 21 Maggio 2007 Servizi 21-3/20-4 Giornata da maneggiare con cautela, come se fosse nitroglicerina. La tensione nervosa e la fretta sono cattive consigliere. Prima di prendere decisioni avventate cercate di ritagliarvi dei momenti in cui riflettere, da soli, in assoluta calma. Il pianeta amore è più luminoso e brillante che mai: periodo ricco di risvolti favorevoli. ■■ Toro 21-4/20-5 Immobili e dinamici al tempo stesso. Mercurio e Marte stimolano la creatività, la voglia di fare, uscire, incontrare. La Luna vi vorrebbe più casalinghi, introspettivi, immersi nella calma bucolica, attenti solo alla visione del Sole che tramonta. Se avete delle pene d’amore non abbiate fretta: sono in arrivo tempi migliori. ■■ . Oroscopo O Ariete 63 RUBRICA A CURA DI Giulia Procken [email protected] Il Capricorno è un segno testardo e volitivo A gruppo zodiacale. Hanno già vinto e conquistato la maglia rosa, anche se Petacchi, da grande campione qual è avrebbe voluto raccogliere di più. Dicono che il Capricorno è len- to, ma in bicicletta, sport di fatica e resistenza, riesce a mettere in campo quella sua capacità di soffrire e tener duro. Testardo e volitivo il Capricorno è segno che non cede… Cancro Bilancia Capricorno ■■ Perennemente nel dubbio. Avvolti nella gelida sensazione dell’imponderabilità del domani. Spaventati da una realtà controversa e competitiva è difficile mettersi in gioco. Marte e Mercurio propongono appuntamenti a cui non mancare. È il momento di guardare negli occhi, con coraggio, il futuro. ■■ Calma e gradualità in ogni azione. Venere e Giove danno il giusto ritmo, dettano un tempo che scandisce edonistici abbandoni alla gioia e alla serenità. In arrivo due colpi di fulmine: uno per il vostro partner che mai come ora vi appare intrigante e sensuale. Uno per il classico incontro fortuito che si rivelerà davvero speciale. ■■ Leone Scorpione Acquario Chi vi è vicino non riesce ad evitare il contagio. Siete un concentrato di dinamismo, ottimismo, passione, eros. All’orizzonte si profilano interessanti proposte nel settore professionale. In amore una situazione di attesa deve arrivare alla conclusione. Rassegnazione e orgoglio non possono convivere. ■■ Mercurio può innescare piccole incomprensioni o farvi muovere con più difficoltà nel sociale facilitando i contatti familiari piuttosto che quelli lavorativi. Pensieri leggeri si uniscono ai gesti quotidiani. Misto di felicità e smarrimento: possibile che siate davvero così innamorati? Possibile che vi abbiano catturato? Nella nostra vita non facciamo altro che cambiare. Se state vivendo la fine di una storia d’amore moderate i toni, lasciate perdere sms o telefonate e cercate di riconoscere gli aspetti, le motivazioni che vi hanno portato a questo punto. Cercate di comprendere i sentimenti dell’altro e di usarli per crescere. l Giro d’Italia, partito quest’anno dalla Sardegna, nelle prime tappe il segno che si è messo meglio in luce è il Capricorno. Danilo Di Luca e Petacchi sono di questo I NATI DEL GIORNO Chris Benoit 1967 Chris Benoit, canadese, è un wrestler tra i più famosi, insieme a John Cena e a Undertaker. Il Toro è una sequoia, una quercia, un macigno, ma rivela spesso anche una straordinaria agilità. 22-6/22-7 23-7/22-8 ■■ 22-9/22-10 23-10/21-11 21-12/19-1 La parte di voi che è ancora indecisa sulle proprie ambizioni – pensare solo alla carriera, dedicare più tempo agli affetti, costruire una salda rete di amicizie, una famiglia o studiare e diventare sempre più colti? – sta per avere un salutare scossone. All’orizzonte la possibilità di incrociare la direzione più giusta per la propria vita. 20-1/18-2 ■■ Gemelli Vergine 23-8/21-9 22-11/21-12 Sagittario Pesci Per voi la socialità è una malattia, una passione, un bisogno, un motivo di vita. Venere nel vostro segno facilita la verve comunicativa, gli incontri sentimentali, le occasioni di svago, i momenti spensierati. Non è escluso che per qualcuno di voi sia in arrivo un allettante proposta di viaggio o di spostamento di lavoro. La calma piatta conviene soltanto a chi non vuole vivere emozioni e preferisce lasciarsi andare alla deriva anziché alzare la vela e prendere il vento. Con Marte ancora in nervosa opposizione al vostro segno evitate di forzare le situazioni ma non rinunciate a lottare, sperare, impegnarvi per ottenere sempre il meglio. Una vita di routine proprio non la sopportereste. Siete nati per il movimento, il galoppo libero, gli spazi infiniti. Cambiare luoghi e prospettive non vi spaventa. L’imprevedibilità della vita vi aiuta a riflettere. Affrontare cose nuove vi galvanizza. Sappiate sfruttare al meglio queste qualità: sono preziose. ■■ 21-5/21-6 ■■ ■■ Altri famosi: Henry Rousseau, 1844, pittore francese. Fats Walzer, 1904, pianista jazz statunitense. Robert Creeley, 1926, poeta statunitense. Andrea De Marco, 1973, arbitro. ■■ 19-2/20-3 Aria carica di malinconia. Sguardo perso dietro le proprie emozioni. Dolcezza e rimpianto che traspaiono da ogni gesto. Per qualcuno il vostro comportamento è un intellettuale segnale di poesia, di eccentricità, per altri il segnale che siete irrimediabilmente persi nel vostro mondo. Giornata caratterizzata da sbalzi d’umore. 21 Maggio 2007 Casinò col brivido festeggia la finale LaLunavainfinale Oracletornaacasa ■ ■ Gli amaranto-oro eliminano il Marchiol rischiando nel finale. Domenica spareggio col Prato per il Super 10 ■ ■ Schiacciante vittoria del team Prada contro gli americani che salutano la Vuitton cup. Desafio batte New Zealand: la barca italiana attende l'altra finalista. Sport Sport «Rischio di essere arrestato per il mio nuovo film». Oggi ■ ■ Cielo sereno con chance di velature nel pomeriggio. In aumento le temperature. IL MESTRE IN 3 MINUTI regista americano 3 ■ ■ Primo assaggio d'estate per l'Italia. Per le vacanze si gioca d'anticipo: boom di prenotazioni per il mese di giugno, rispetto a quelli classici di luglio e agosto. 3 ■ ■ Un bilancio da bollettino di guerra: venti morti solo nel weekend. ■ ■ Blair vende prima delle dimissioni i doni ricevuti durante il suo governo. 3 ■ ■ Ieri la tradizionale cerimonia. E tra le onde Cacciari ha sposato la Laguna, come facevano i Dogi. ■ ■ Luana Zanella all'attacco dopo la lettera di Pecoraro: «Sul Mose ora verifichino i magistrati». ■ ■ Marghera, Campalto e Terraglio si mobilitano contro droga e prostituzione. Tra le richieste lo zoning. ■ ■ Auto si schianta contro un palo, muore Andrea Andreato, 21 anni, di Spinea. Lavorava come elettricista. 3 ■ ■ Ritratto dello scrittore noir Massimo Carlotto. Tra premi e uscite in libreria. ■ ■ Trentacinque maestri del cinema salutano la kermesse di Cannes con un corto. 3 ■ ■ Di Costanzo ha schierato 17 formazioni diverse in altrettanti match al Penzo. ■ ■ I granata si preparano al- la doppia sfida playout col Montichiari.