Comune di Pisa – Società della Salute della Zona Pisana Proposte

Transcript

Comune di Pisa – Società della Salute della Zona Pisana Proposte
Comune di Pisa – Società della Salute della Zona Pisana
Proposte operative per l’attuazione delle Politiche per l’immigrazione volte al
riassorbimento dell’abusivismo commerciale
Sulla base delle proposte precedentemente avanzate dall’amministrazione comunale e
con lo spirito di articolare un programma di attività capace di offrire opportunità
diversificate per il riassorbimento del fenomeno dell’abusivismo commerciale, fatta una
valutazione di fattibilità, è possibile individuare nel breve e medio periodo lo sviluppo di
azioni diversificate.
Nel breve termine
1. Accordi interistituzionale per favorire la valutazione delle richieste di permesso di
soggiorno (con particolare attenzione alle istanze presentate in base al ari 18 TU)
2. Realizzazione di un punto informativo dedicato che faciliti la presentazione delle
istanze ex art. 18 TU e tutte le altre pratiche per il rilascio e rinnovo dei PdS,
l’accesso ai servizi etc
-> vedi Scheda 1
3. Ampliamento e potenziamento delle attività di microcredito per la creazione
d’imprese, le problematiche abitative etc
4. Rafforzamento rete dei servizi
5. Sostegno alle eventuali situazioni d’indigenza attraverso la distribuzione di generi
alimentari di prima necessità.
-> vedi Scheda 2
6. Attivazione del tavolo di consultazione
7. Attivazione strumenti di monitoraggio e lettura della situazione
8. Concessione di licenze “speciali” per vendita di merce non contraffatta, localizzate
in diverse aree della città
-> vedi Scheda 3
Nel medio termine
1. Avvio progetti e percorsi di creazione d’impresa
2. Progetti per la crescita delle imprese straniere
3. Formazione
4. Progetti di rimpatrio assistito
Pagina 1 di 5
Scheda 1. Permessi di soggiorno e punti informativi
Premessa
Per favorire l’inserimento nel mercato del lavoro di parte dei venditori ambulanti presenti in
modo irregolare in piazza dei miracoli, cosi come la ricollocazione di alcuni venditori in
mercati e piazze diversificate, è indispensabile il possesso del permesso di soggiorno.
Per valutare le reali opportunità di recupero di un profilo di regolarità amministrativa del più
alto numero di persone è opportuno poter ricostruire il profilo personale di ciascuno, in
modo da verificare la possibilità di ottenere un permesso di soggiorno. Costituisce un
rilevante ostacolo a questo processo la scarsa consapevolezza circa le opportunità,
seppur minime, che l’attuale normativa potrebbe riservare loro di ottenere un PdS.
Nella prassi si sta infatti ormai affermando un’interpretazione piuttosto ampia dell’ art. 18
del TU1, precedentemente utilizzato quasi esclusivamente per le vittime della tratta.
Su questo terreno potrebbe essere condiviso con le istituzioni locali, in particolare con il
Questore in accordo con la Prefettura, un percorso di valutazione dei singoli casi che, nel
rispetto della legge, sia funzionale allo sviluppo del piu’ ampio complesso di progetti che
prevedono tra gli altri le possibilità d’inserimento lavorativo e ricollocazione degli ambulanti
su luoghi diversi dal duomo.
A questo profilo strettamente amministrativo si aggiunge l’ambiguità degli ultimi interventi
del governo in materia di accesso ai servizi sanitari che si contrappone alla lunga
esperienza di assistenza sanitaria che il nostro territorio ha consolidato in questi anni,
attraverso gli ambulatori per cittadini stranieri pubblici e privati dove tanti medici hanno
dimostrato la loro dedizione prima all’uomo e alla sua salute, visitando, curando e
assistendo le persone in maniera assolutamente indipendente dal possesso o meno del
PdS.
Obiettivo
•
•
Informare circa le opportunità di ottenimento del PdS favorendo una migliore
consapevolezza delle opportunità individuali
Orientare in maniera corretta l’accesso ai servizi anche sanitari
Attività
1. Realizzare un punto informativo dedicato che operi in un arco di tempo limitato
fornendo assistenza legale e orientamento, valutando, grazie a personale esperto, le
singole situazioni in relazione alle possibilità di ottenere il PdS, per le persone
individuate nel censimento da realizzare nelle forme concordate con l’Amministrazione.
1
Articolo 18
Soggiorno per motivi di protezione sociale.
(Legge 6 marzo 1998, n. 40, art. 16)
1. Quando, nel corso di operazioni di polizia, di indagini o di un procedimento per taluno dei delitti di cui all’articolo 3
della legge 20 febbraio 1958, n. 75, o di quelli previsti dall’articolo 380 del codice di procedura penale, ovvero nel corso
di interventi assistenziali dei servizi sociali degli enti locali, siano accertate situazioni di violenza o di grave sfruttamento
nei confronti di uno straniero, ed emergano concreti pericoli per la sua incolumità, per effetto dei tentativi di sottrarsi ai
condizionamenti di un’associazione dedita ad uno dei predetti delitti o delle dichiarazioni rese nel corso delle indagini
preliminari o del giudizio, il questore, anche su proposta del Procuratore della Repubblica, o con il parere favorevole
della stessa autorità, rilascia uno speciale permesso di soggiorno per consentire allo straniero di sottrarsi alla violenza ed
ai condizionamenti dell’organizzazione criminale e di partecipare ad un programma di assistenza ed integrazione sociale.
Pagina 2 di 5
2. Dare informazioni circa le opportunità e modalità di accesso ai servizi, inclusi i servizi
sociali e sanitari.
Risultati attesi
Favorire la presentazione di quelle istanze di rilascio del PdS che si ritiene possano
essere favorevolmente accolte dalle autorità, in modo da metterle in relazione allo sviluppo
di successivi progetti di inserimento/ricollocamento lavorativo.
Promuovere con forza la tutela della salute e l’impegno dell’amministrazione per il rispetto
dei diritti fondamentali delle persone, favorendo lo sviluppo di attività di cura e
prevenzione.
Modalità operative
Per una simile attività è già stata raccolta la disponibilità dell’associazione Donne in
Movimento, accreditata nel registro delle associazioni previsto dal TU presso la
Presidenza del Consiglio dei Ministri che potrà essere supportata logisticamente e
operativamente dalla rete degli sportelli e dalle altre risorse professionali operanti nella
rete dei servizi.
Altri partner
Ambulatorio Cesare Villani
Pagina 3 di 5
Scheda 2. Microcredito e rafforzamento della rete dei servizi
Premessa
Grazie all’esperienza già positivamente condotta dalla SdS di Pisa e’ possibile stipulare in
tempi brevissimi una convenzione con Banca Etica che prevede già adesso un’erogazione
di prestiti pari a 135.000 €. Lo schema di convenzione discusso permetterebbe inoltre
l’adesione anche di altri soggetti del privato sociale, di soggetti pubblici cosi come
l’eventuale contributo di privati cittadini, con evidente generazione di ulteriori possibilità di
finanziamento, visto che la banca garantisce un finanziamento pari al triplo dei fondi
versati.
La messa in rete di risorse costituisce una modalità operativa che potrebbe, ad esempio,
permettere di favorire il discernimento dei bisogni e l’attivazione di risposte a sostegno
delle situazioni di indigenza.
Obiettivo
• Favorire l’accesso al microcredito per i cittadini stranieri presenti in modo regolare
sul territorio della zona, finalizzandolo allo sviluppo di progetti personalizzati che
possono vertere nella creazione di impresa, nel potenziamento delle attività
produttive e di lavoro gia’ esistenti (purche’ regolari), piuttosto che nelle misure utile
ad accedere alla casa (anticipo mensilità , arredamento, allaccio utenze, etc).
• Rafforzare le capacità di discernimento e valutazione dei bisogni e dei progetti
personalizzati, favorendo la messa in rete delle risorse professionali, economiche e
strumentali
Attività
1. Realizzare uno sportello microcredito per la gestione di tutta l’istruttoria da
presentare a Banca Etica
2. Favorire la messa in rete delle risorse professionali, strumentali ed economiche di
soggetti pubblici e privati attraverso progetti, intese e/o protocolli operativi che
permettano di valutare i bisogni e dare risposte di sostegno alle eventuali situazioni
di indigenza.
3. Dare informazioni circa le opportunità e modalità di accesso ai servizi.
Risultati attesi
Sviluppo di progetti personalizzati finalizzati alla creazione di microimprese, di inserimento
lavorativo o abitativo per parte dei venditori abusivi già presenti nella zona del duomo che
abbiano un PdS.
Messa in rete delle informazioni per una migliore presa in carico degli utenti, integrando
risorse professionali, economiche e materiali (ad esempio nella distribuzione di generi
alimentari provenienti dal banco alimentare)
Modalità operative
Il partner di quest’azione è individuato nella Caritas Diocesana di Pisa, già in prima fila
nella conduzione dell’esperienza pregressa, assieme a cui sarà sottoscritto un protocollo
accompagnato da una convenzione già definita con Banca Etica, il Comune, la Usl e la
SdS per l’attivazione del progetto del microcredito, la cui gestione sarà affidata ad un
soggetto del terzo settore. Altri partner saranno Croce Rossa e San Vincenzo
Pagina 4 di 5
Scheda 3. Tavolo di consultazione, strumenti di monitoraggio e licenze straordinarie
Premessa
Esistono poche informazioni, e non eccessivamente approfondite, rispetto alla condizione
degli stranieri dediti alla vendita di merce contraffatta abitualmente presenti (almeno fino
all’approvazione dell’ordinanza contro la vendita di merce contraffatta) in Piazza Manin,
Largo Cocco Griffi, nell’area del mercato di via Paparelli e nelle altre zone limitrofe a
Piazza dei Miracoli.
Si parla di circa 150/200 immigrati, in particolare della collettività senegalese». Tale dato
trova conferma anche nelle stime fornite nel corso di alcuni incontri dai rappresentanti
delle Comunità immigrate (in particolare, ovviamente, di quella senegalese).
Obiettivo
Nella prospettiva di avviare percorsi d’inserimento e integrazione socio-lavorativa e
culturale nei confronti dei venditori immigrati, ultimo anello di una catena d’illegalità diffusa,
e poter progettare interventi mirati nell’area della formazione, della creazione e sviluppo
d’impresa in partnership con la provincia e altri soggetti del privato sociale, si rende
necessario un monitoraggio più approfondito diretto a verificare:
•
•
•
•
La reale consistenza numerica delle presenze nel Comune di Pisa
La posizione giuridica (regolarità o meno del soggiorno; possibilità di accesso alla
procedura ex art. 18 Testo Unico)
La situazione lavorativa (quanti di essi sono già in possesso di una qualche licenza
per il commercio ambulante e quanti ne avrebbero diritto e a quali condizioni).
La condizione sociale e il progetto migratorio (con annessa l’eventuale disponibilità
a partecipare a progetti di rimpatrio assistito).
Attività
1. Istituzione di un tavolo di consultazione dove partecipino le istituzioni e le realtà
sociali (associazioni di categoria, immigrati, sindacati, soggeti del privato sociale
etc) per l’individuazione delle linee generali d’azione e di sviluppo dei progetti di
medio lungo periodo
2. Attivazione di un monitoraggio condiviso delle presenze e valutazione delle
condizioni giuridico/amministrative e sociali degli stranieri regolarmente presenti
nelle diverse aree della città.
Risultati attesi
Censimento delle presenze e mappa delle risorse attivabili, dei beneficiari dei singoli
progetti ed interventi
Pianificazione e progettazione condivisa degli interventi, dei progetti di formazione,
creazione d’impresa, sostegno alla crescita delle imprese esistenti, sviluppo di progetti di
rimpatrio assistito.
Individuazione delle modalità di affidamento delle licenze straordinarie di vendita anche
attraverso un progetto di affidamento ad associazioni di spazi per vendita su suolo
pubblico.
Modalità operative
La conduzione del tavolo di consultazione potrà essere articolata su temi e condotta, a
seconda delle competenze, da amministratori e strutture organizzative diverse,
mantenendo nella figura del sindaco o suo delegato il coordinamento complessivo.
Pagina 5 di 5